+ VANGELO (Mt 9,14-15)
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.
A - Due giorni fa ha visto su un quotidiano online il link di un video che già nel titolo imbarazzava, indicava il balletto di un Vescovo durante la Santa Messa, il balletto accompagnato da una canzone rok profana. Profondamente addolorato e coperto di vergogna per lui, sono rimasto alcune ore turbato per lo scandalo che continuava a dare. Ovvia conseguenza poi, la riflessione sulle altre sue opere…
Avevo scelto di non parlarvene per non turbare molti di voi, poi non volevo mostrarvi questa situazione che impoverisce il sacerdozio e lo scredita. Lo spettacolino dato da questo Vescovo non favoriva la Fede e si poteva evitare, non trattandosi di insegnamenti. Lui compie queste gravissime teatralità durante la Santa Messa e questo già manifesta una inquietudine notevole.
Quindi, avevo evitato di parlarvene per non suscitare giuste indignazioni sul Vescovo e magari anche giudizi, questa mattina invece ho trovato questo articolo su molti quotidiani online e gli articoli annunciano che è molto diffuso sul web, quindi il Vescovo finalmente è diventato famoso…
Dopo la vasta diffusione ve ne parlo per darvi chiarimenti sulla perfomance del Vescovo e una spiegazione alla agitata concitazione che è un misto fra eccitazione, irrequietezza e turbamento.
Si nota il forte turbamento nelle mosse del Vescovo. Non lo condanniamo perché c’è già chi lo fa, noi preghiamo per lui perché si ravveda!
Questa inopportuna ed invasata euforia del Vescovo, manifesta l’esplosione di una situazione interiore alterata, esagitata e turbata, e già da tempo richiedevano un intervento correttivo personale da parte di un superiore.
Non si può reprimere per sempre qualche comportamento non equilibrato, perché prima o poi il vizio scoppierà in tutta la sua deformazione. Reprimerlo non è mai la scelta corretta, bisogna guarire il male che corrode l’anima del Vescovo o del credente. Una persona più forte riesce a contenere uno squilibrio spirituale, è capace di controllare e dominare qualche alterazione spirituale e, quindi, invisibile a molti. Ma trattenersi in modo goffo non è la soluzione, invece è improrogabile la vera conversione.
Tantissimi Vescovi e Sacerdoti sono andati a Louders, Fatima, e sono ritornati trasfigurati, hanno scoperto veramente il loro sacerdozio ed è una bella notizia, anche questo Vescovo ha questa possibilità e sarebbe la salvezza sua e dei suoi parrocchiani. Anche questo Vescovo sceglie di continuo tra la vita dissipata e la serietà sacerdotale, delle sue scelte buone o cattive rimane lui responsabile e noi non dobbiamo condannarlo, ma gli effetti buoni o cattivi si emanano anche sui parrocchiani e su quanti lo avvicinano e lo seguono.
Dio Padre non guarda questo Vescovo con odio, Dio non odia nessuno, ma ha sdegno, questo sì, eppure è pronto ad abbracciarlo e a perdonarlo se il nostro ballerino rientrasse in sé e si ponesse determinate domande. Qualcuno sicuramente penserà che il Vescovo da come canta difficilmente lascerà la scena della teatralità per entrare in una spiritualità umile e mite come indica il Vangelo Storico. Dio è grande e può tutto, però agisce solamente dove si apre anche un piccolo spiraglio…
Il brano della Parola oggi ci invita ad approfondire il significato che gli ebrei davano al sabato. In quel giorno non si poteva mietere, ma un po’ spigolare, i discepoli di Gesù erano stanchi ed affamati così presero delle spighe quasi come antipasto. Non si sfamavano né contravvenivano alla Legge ebraica, ma i farisei sempre pronti cercarono di equiparare lo spigolare al mietere, intervenne Gesù e si appellò ad un gesto fatto da Davide e che era ben noto ai farisei.
La storia racconta che Davide fuggendo da Saul fu costretto a chiedere i pani della presenza che erano dodici, come le tribù di Israele e che si offrivano ogni settimana al Signore. Il problema era dato dal fatto che solo i sacerdoti del tempio potevano mangiarne. Come trovare la soluzione? Gesù evidenziò che dinanzi a ragioni di forza maggiore come la fame, certe regole non hanno senso. Inoltre evidenziò che i sacerdoti proprio il sabato lavorano nel tempio ed erano senza colpa.
Un discorso non chiaro per i farisei tanto che replicarono difendendo i sacerdoti perché lavoravano nel tempio, quindi anche il loro lavoro era sacro. Gesù a questo punto proclamò che Lui era più grande del tempio e che non dovevano più seguire la Legge antica. Per i farisei fu come sentire una bestemmia, per loro niente e nessuno era più importante del tempio.
Infatti, chi era più grande del tempio di allora? Chi vi abitava, Dio, e Gesù era quel Dio che i farisei dovevano adorare.
La misericordia non era amata dai farisei, Gesù li invitò a cercare nella misericordia l’amore per il prossimo.
Non servivano a nulla i sacrifici di animali che offrivano nel tempio, il vero sacrificio era il rinnegamento, esso suscita la misericordia. Buona preghiera a tutti.