08/07/2017
Catechesi N. 166
A - Gesù sale di nascosto a Gerusalemme, per la ricorrenza della festa. Si muove con molta accortezza, infatti i suoi nemici cercano in tutti i modi di fermarlo, sia per l'invidia che nutrono nei suoi confronti per i miracoli straordinari compiuti, sia per altri motivi su cui abbiamo avuto modo di discutere nei giorni scorsi.
B - Gesù dialoga con alcuni giudei convertiti, non è sicuramente una conversione simile a quella degli Apostoli, comunque si mostrano desiderosi di seguire la Verità rivelata dal Signore.
C - La solennità del Corpus Domini viene festeggiata la domenica dopo la Santissima Trinità, tranne a Roma, dove secondo l’antica tradizione la processione si è sempre svolta il giovedì prima del Corpus Domini. D - Il Vangelo contiene una frase che ha fatto stupire milioni di cristiani e ancora oggi sono tanti a non capire il significato di questa affermazione arrendevole e remissiva dinanzi alla cattiveria altrui.
E - “Predicatelo sui tetti”. Il comando di Gesù esprime la determinazione di annunciare a tutti e ovunque il Suo Vangelo e le Sue parole di Salvezza.
Il termine predicazione lo utilizza rivolgendosi agli Apostoli, ai futuri Sacerdoti e a tutti i Vescovi, ma anche a tutti i cristiani che, in virtù del loro Battesimo.
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 Funzione dei Malati.
VENERDI' 14 LUGLIO A PARTIRE DALLE ORE 21 POTETE SEGUIRE LA NOSTRA FUNZIONE DEI MALATI IN DIRETTA COLLEGANDOVI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK - ASSOCIAZIONE NOSTRA SIGNORA DI LOURDES.
Cliccare sotto il link per collegarsi in diretta.
Sabato 15 Luglio ore 15 Santo Rosario. Ore 15.30 Funzione dei Malati.
Per chi vuole ascoltare la Catechesi cliccare sotto.
Sotto potete trovare la traduzione in Inglese, Spagnolo e Portoghese.
+VANGELO (Gv 7,1-2.10.25-30)
Cercavano di arrestare Gesù, ma non era ancora giunta la sua ora.
A - Gesù sale di nascosto a Gerusalemme, per la ricorrenza della festa. Si muove con molta accortezza, infatti i suoi nemici cercano in tutti i modi di fermarlo, sia per l'invidia che nutrono nei suoi confronti per i miracoli straordinari compiuti, sia per altri motivi su cui abbiamo avuto modo di discutere nei giorni scorsi.
Gesù è a conoscenza del piano diabolico dei suoi nemici per ucciderlo, fino a tanto è giunto il loro odio!!! E’ un odio che acceca la loro mente e devasta il loro cuore.
Quando l'odio investe qualcuno e rimane a covare dentro il cuore, trasforma la persona in una furia e le fa perdere il controllo. In queste situazioni si pensano le cose più negative e di conseguenza il rischio di compiere azioni malvage è elevatissimo. Il ricorso alla magia occulta per danneggiare o distruggere la persona odiata, nasce appunto dall'odio e dall’invidia.
Tutti i nemici di Gesù coltivano un odio smisurato nei suoi confronti; il solo pensare alla Sua Persona li agita come fossero posseduti; non riescono nemmeno a sopportare la presenza del Signore in mezzo a loro. Non c'è un motivo valido per cercare la morte di Gesù, infatti Egli è passato su questa terra facendo esclusivamente del bene, ha guarito e liberato migliaia di persone non ha mai commesso reati, ne ha mai cercato di raggiungere il potere; certo, trasgredire il sabato e autoproclamarsi Figlio di Dio sono, per la mentalità ebraica, colpe gravissime.
Per quanto riguardo il sabato, Gesù li zittisce con argomentazioni valide e veritiere, mentre per quanto riguarda la definizione che fa di Se stesso, se gli Ebrei fossero in buona fede saprebbero valutare la straordinarietà dei Suoi miracoli, cercherebbero di approfondire, come ha fatto Giuseppe d’Arimatea, i Suoi insegnamenti e le Sacre Scritture che altro non sono che la preparazione alla Sua venuta.
Nonostante questi attacchi, Gesù vuole ugualmente recarsi a Gerusalemme per la festa delle Capanne, una festa importante per gli ebrei, essa fa parte dei tre pellegrinaggi a Gerusalemme prescritti nella Torah insieme alla Pasqua e Pentecoste. Si celebra il 15 del mese di Tishr, primo mese dell’anno (settembre-ottobre). In questo mese si celebrano le Capanne, il Capodanno e il Perdono.
La festa delle Capanne è detta festa del raccolto o festa della nostra gioia, poiché la celebrazione avviene alla fine del raccolto e quindi nella gioia. Risale al periodo della vendemmia, quando i contadini mettono al riparo dalle piogge i loro raccolti, sotto le tende. Nella fede biblica è memoria al tempo del deserto. È la festa in onore del Dio d’Israele.
Il nome Capanne, Sukkot, ricorda le capanne abitate dagli ebrei durante i 40 anni vissuti nel deserto, dopo l’uscita dall’Egitto. In questo lungo tempo Israele si purificò e comprese il modo per affidarsi a Dio, rimanendo fedele anche nelle prove. Il lungo tempo trascorso nel deserto è stato tempo di prova; erano infatti privi di tante cose indispensabili e sopravvissero perché rinnovavano ogni giorno la promessa di fedeltà a Dio.
E’questa festa a richiamare Gesù a Gerusalemme; vi si reca senza paura, ma consapevole che molti Lo cercano per ucciderlo. Nessuno di questi crede nella rivelazione di Gesù, non è considerato da loro il vero Messia e i più increduli sono proprio i capi del popolo. L'atteggiamento di rifiuto verso Gesù viene ripetuto ancora oggi da parte di quei cristiani che non si fidano di Lui, non Lo cercano, non Lo amano…….
Gesù si nasconde dai suoi nemici che Lo cercano per ucciderlo a Gerusalemme, così come si nasconde anche ai cristiani di oggi che volutamente Lo ignorano. Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Gv 8,31-42)
Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.
B - Gesù dialoga con alcuni giudei convertiti, non è sicuramente una conversione simile a quella degli Apostoli, comunque si mostrano desiderosi di seguire la Verità rivelata dal Signore. Ci sono diversi ostacoli che impediscono di avvicinarsi a Gesù, perché Gesù non si segue solo fisicamente, partecipando alla Santa Messa; la vera conversione si attua quando si rimane fedeli alla Parola del Vangelo.
Chi vive la preghiera in modo superficiale non riesce ad incontrare Gesù.
Gesù è molto chiaro, per diventare discepoli autentici è indispensabile rimanere nella sua Parola, conoscere i suoi insegnamenti per arrivare alla Verità. Tutto trova spiegazione nella Persona di Gesù, è Lui la Verità, chi trova questa Verità diventa libero dai vizi, dai peccati, dalle dipendenze, da ogni laccio infernale. Noi ogni giorno la commentiamo, la adoriamo, vogliamo che si incarni in noi, ci sforziamo di viverla in ogni circostanza. Questo è il nostro impegno giornaliero.
Quando vi scrivo di andare a trovare Gesù davanti al Tabernacolo, di fare l'Adorazione Eucaristica e se potete partecipare nei giorni feriali anche alla Santa Messa, è l'invito più importante della vostra vita, perché la vicinanza del Signore vi riempie della sua Grazia e vi trasfigura in creature nuove.
Avvicinarsi a Gesù comporta arrivare alla Verità, in questa Verità tutto avrà una spiegazione e la nostra mente la intuirà con facilità.
Chi è lontano da questa Verità "è schiavo del peccato", la ripetizione e la ricerca dei peccati allontana inevitabilmente dalla Verità e dalla Sapienza.
La sapienza viene dall'alto, è un dono di Dio che bisogna meritare ogni giorno con una vita onesta e fedele al Vangelo. Noi che seguiamo da vicino Gesù non vogliamo parlare a vanvera, così tanto per aprire la bocca. La Grazia di Dio che ci arriva dai Sacramenti e dalle preghiere, ci rende persone nuove, con una intelligenza sapienziale in grado di discernere il bene dal male e di dare ad ogni cosa il giusto peso: senza eccessi, senza esaltazione.
Il cammino che facciamo insieme, deve allontanarci dalle miserie umane per rivestirci sempre dell'Amore e della Grazia di Dio. Alcune testimonianze
Grazie Pino, e bello sapere che su questa terra ci sono persone come voi. Siete l’esempio dell’amore di Dio. Grazie a lei e ai suoi Volontari!
Incontrare te Pino e L'associazione mi ha cambiato la vita, in Bene. Mi sono aperto gli occhi su molti aspetti della vita che non conoscevo e non capivo prima. In poche parole ho sperimentato cosa significa avere Vera Fede in Dio. Un ' emozione grande. Mi sento con tutto il cuore di ringraziare Gesù, la Madonna, Pino e le persone che portano avanti l associazione, perché senza di essi nulla sarebbe possibile. Grazie
Pino l’Associazione è un luogo stupendo...da quando la frequento la mia vita sta cambiando..perche' sto cambiando io. Ringrazio Dio per questo dono meraviglioso che ha voluto farmi..tra tante cose che gli chiedevo..Lui mi ha dato l'unica a cui non pensavo...la fede. E' bello sapere che lui sa sempre cio' di cui abbiamo piu' bisogno. Grazie a tutti coloro che operano all' Associazione...soprattutto a Pino perche' con le sue parole a volte anche forti, sto ridando il senso giusto alla mia vita. Un abbraccio a tutti e buona preghiera!!
Bellissimo posto,persone volontarie stupende che aiutano tutti senza scopo di lucro. Andateci con fede e vedrete che tramite l'intercessione di Pino e la Madonna e con la vostra preghiera Gesù sarà misericordioso!!! Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Gv 6,51-58)
La mia Carne è vero cibo e il mio Sangue vera bevanda.
C - La solennità del Corpus Domini viene festeggiata la domenica dopo la Santissima Trinità, tranne a Roma, dove secondo l’antica tradizione la processione si è sempre svolta il giovedì prima del Corpus Domini. Questo giovedì rappresentava nella Chiesa il vero ricordo dell’istituzione dell’Eucaristia, per questo fino all’anno scorso la processione si svolgeva il giovedì.
Da quest’anno è cambiato il giorno e di conseguenza anche l’esatto significato della solennità. In Vaticano dove risiede il Papa l’osservanza della tradizione è richiesta più che altrove, e questo spostamento ha sorpreso moltissimi cattolici.
Lo spostamento del giorno, da giovedì a domenica, non dovrebbe causare in realtà alcun problema ai credenti adoratori dell’Eucaristia, in essi rimarrà identica la devozione e niente li potrà turbare. Qui bisogna valutare l’importanza che viene dato al memoriale che da sempre celebra la Chiesa Cattolica.
La santa Tradizione della Chiesa crede che tutta la liturgia è memoriale del mistero della salvezza, dell’opera che Dio Padre ha realizzato attraverso suo Figlio Gesù Cristo, fatto Uomo per salvare gli uomini, Egli è morto e risorto proprio per questo.
Il memoriale per eccellenza che la Santa Chiesa celebra è l’Eucaristia, nella quale si ri-attualizza la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù.
Il pilastro della nostra Fede è l’Eucaristia, ma se ciò non venisse più riconosciuto, si causerebbe un trauma spirituale senza precedenti alla comunità dei credenti. Si rimane sorpresi non tanto per lo spostamento della processione a Roma, a cui oggi non ha partecipato nemmeno il Papa, ma per l’indebolimento della Fede nell’Eucaristia e per la nuova tendenza che si è diffusa nei seminari a minimizzare l’Eucaristia.
Noi non possiamo tradire Cristo per seguire i protestanti o quanti nella Chiesa non considerano né credono nella presenza reale di Gesù nell’Eucaristia!!!
Gesù, lungo i secoli, ha dimostrato con incalcolabili miracoli approvati che non si tratta di un pezzo di pane. Nell Eucaristia è veramente, presente Lui, il Figlio di Dio in Corpo Sangue e Anima.
Leggiamo la storia dello straordinario miracolo Eucaristico di Lanciano.
«Un giorno, mentre un monaco stava celebrando la Messa nella Chiesa dei Santi Legonziano e Domiziano a Lanciano, venne colto dal dubbio circa la reale presenza di Gesù nell’ostia e nel vino. Le fonti dell’epoca non hanno tramandato l'identità del sacerdote, specificando solo che si trattava di un religioso di rito bizantino appartenente all'ordine dei basiliani.
Un documento del 1631 descrive il sacerdote in questione come “non ben fermo nella Fede, letterato nelle scienze del mondo, ma ignorante in quelle di Dio; andava di giorno in giorno dubitando se nell’ostia consacrata vi fosse il vero Corpo di Cristo e così nel vino vi fosse il vero Sangue”.
Dopo che ebbe pronunciato le parole della consacrazione, secondo quanto è stato accertato da molti testimoni e tramandato dalla tradizione, l’ostia si trasformò in un pezzo di Carne sanguinante, mentre il vino si tramutò in Sangue, successivamente coagulatosi in cinque grumi di diverse dimensioni. Il sacerdote diede allora notizia ai fedeli presenti in Chiesa di ciò che era accaduto e tutti videro il miracolo.
L’Ostia, costituita da una membrana di carne tondeggiante di colorito giallo-bruno-marrone, con ombreggiature di maggiore intensità, presenta un ampio foro centrale: alcuni ritengono che si sarebbe formato quando la Carne, seccandosi, si sarebbe ritirata lacerandosi nel mezzo, non potendosi restringere perché era stata inchiodata a una tavoletta (come testimoniato dai forellini dei chiodi, tuttora visibili).
Il Sangue, invece, è coagulato in cinque grumi di colore marrone terreo, in diverse forme e dimensioni. Nel corso dei secoli le reliquie furono più volte esaminate. Durante la prima ricognizione, effettuata nel 1574 dall’arcivescovo Gaspare Rodriguez, fu constatato che il peso di ogni singolo grumo di sangue equivaleva al peso dei cinque grumi insieme.
Nel novembre del 1970, dietro richiesta dell’arcivescovo di Lanciano, monsignor Pacifico Maria Luigi Perantoni, e del superiore provinciale dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali della regione Abruzzo, padre Bruno Luciani, i frati francescani di Lanciano, che custodivano le reliquie, decisero, con l’autorizzazione del Vaticano, di farle sottoporre ad analisi medico-scientifiche.
Il compito venne affidato al dottor Odoardo Linoli, primario del laboratorio di analisi cliniche e di anatomia patologica dell'ospedale di Arezzo -ordinario di anatomia, istologia, chimica e microscopia clinica- e al dottor Ruggero Bertelli, ordinario di anatomia all'Università degli Studi di Siena.
Il 4 marzo 1971 fu presentato uno studio dettagliato sulle analisi eseguite, dal titolo Ricerche istologiche, immunologiche e biochimiche sulla Carne e sul Sangue del Miracolo Eucaristico di Lanciano, nel quale il professor Linoli afferma che:
La Carne “si dimostra appartenente al miocardio”.
Il Sangue “è risultato veramente tale”.
La Carne e il Sangue sono di natura umana e appartengono all’emogruppo AB.
“Nel liquido di eluizione del Sangue sono state dimostrate le proteine, frazionate nei rapporti percentuali che si hanno nel quadro siero-proteico del sangue fresco normale”.
“Il Sangue ha dimostrato riduzioni quantitative dei cloruri, del fosforo, del magnesio, del potassio e del cloro, ma in misura non molto dissimile rispetto ai campioni di sangue umano normale, essiccati”.
Il gruppo sanguigno AB è lo stesso della Sindone».
Lungo i secoli, in tantissimi altri luoghi, Gesù ha dimostrato la Sua presenza reale nell’Eucarestia, presenza che non dura solo per i pochissimi minuti della Consacrazione, ma per sempre: l’Ostia consacrata si trasforma definitivamente nel Corpo e Sangue di Cristo.
In questo link sono riportati numerosi miracoli avvenuti nel mondo: http://www.miracolieucaristici.org/it/Liste/list.html
Nel Tabernacolo si trova il nostro Dio e Signore, c’è Cristo, ed è il luogo più adatto per presentargli la nostra adorazione e il nostro amore.
La venerazione a Gesù Sacramentato si esprime in vari modi: la benedizione con il Santissimo, le processioni, la preghiera davanti al Santissimo, le genuflessioni, che sono autentici atti di Fede e di adorazione.
Restare davanti all’Eucaristia con il desiderio di ringraziare e di contemplare in silenzio Gesù vivo e vero è la migliore scelta per conoscere meglio il Signore e ricevere i doni dello Spirito Santo. La maggiore conoscenza della Vita e dei miracoli di Gesù, permette all’anima di trasformarsi e di vivere in modo tutto nuovo e spirituale.
Questa adorazione porta nell’anima la Grazia di Dio, la pace, la gioia, l’aumento della capacità di amare tutti e di perdonare anche i più cattivi.
Un cristiano cresce nella Fede se adora l’Eucaristia. Più sono i momenti di adorazione, più Gesù interviene nella sua vita e può guarirlo da qualsiasi malattia, può liberarlo da ossessioni e da negatività provocate dai diavoli, può illuminarlo sulle scelte migliori da compiere.
Nella Chiesa sono molti i sacerdoti a non avere più alcun interesse verso l’Eucaristia, a non organizzare più l’adorazione Eucaristica, a non mostrare più rispetto verso questo Sacramento e ciò lo dimostrano anche con la mancata genuflessione davanti al Tabernacolo.
Gesù ci invita ad adorarLo per riparare ai nostri peccati e a tutti i peccati del mondo. Ci chiede di rimanere accanto a Lui almeno 15 minuti se è possibile ogni giorno, esprimendo il nostro Amore e per riparare alla mancanza di rispetto verso il Suo Corpo, presente nell’Ostia. Quanti frammento dell’Ostia cadono per terra e vengono calpestati senza che nessuno se ne curi!!!
Il Signore è presente in ogni piccolissima parte dell’Ostia. Per aiutarvi a capire vi faccio l’esempio seguente.
Quando si rompe uno specchio e va in frantumi, anche ogni più piccola scheggia riflette la luce. Così è Gesù Cristo nell’Ostia Consacrata: Lui è presente ed emana la Sua infinita potenza di Amore anche in ogni singolo frammento!!!
Cerchiamo di diventare adoratori dell’Eucaristia e la nostra vita migliorerà, i doni dello Spirito Santo ci daranno un’altra visione della realtà. Quella vera! Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 5,38-42)
Io vi dico di non opporvi al malvagio.
D - Il Vangelo contiene una frase che ha fatto stupire milioni di cristiani e ancora oggi sono tanti a non capire il significato di questa affermazione arrendevole e remissiva dinanzi alla cattiveria altrui. In effetti, le parole di Gesù sono chiare: “Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra”.
Poco prima afferma che non dobbiamo opporci al malvagio, ma questa affermazione è già più comprensibile.
Mentre l’accettazione di uno schiaffo oltre all’invito di porgere l’altra guancia, manda in crisi i cristiani meno spirituali e che considerano troppo esagerato questo comportamento. È vero che Gesù ha detto di amare i nemici, ma di prendere anche schiaffi con gioia risulta un po’ difficile a molti.
L’interpretazione di questa affermazione ha fatto molto discutere i credenti perché accettare passivamente la violenza degli altri è da autolesionisti.
La spiegazione dunque non può essere questa, ma preciso subito che quando qualcuno dovesse darvi uno schiaffo, la reazione immediata è di bloccare le mani della persona violenta. Questo riguarda la sacralità della propria vita e si deve ricorrere alla difesa senza replicare all’aggressione di chi aggredisce.
Il Catechismo spiega la ragione della legittima difesa della propria vita.
«La legittima difesa delle persone e delle società non costituisce un'eccezione alla proibizione di uccidere l'innocente, uccisione in cui consiste l'omicidio volontario. “Dalla difesa personale possono seguire due effetti, il primo dei quali è la conservazione della propria vita; mentre l'altro è l'uccisione dell'attentatore”.
“Nulla impedisce che vi siano due effetti di uno stesso atto, dei quali uno sia intenzionale e l'altro preterintenzionale”.
L'amore verso se stessi resta un principio fondamentale della moralità. È quindi legittimo far rispettare il proprio diritto alla vita. Chi difende la propria vita non si rende colpevole di omicidio anche se è costretto a infliggere al suo aggressore un colpo mortale.
Se uno nel difendere la propria vita usa maggior violenza del necessario, il suo atto è illecito.
Se invece reagisce con moderazione, allora la difesa è lecita [...]. E non è necessario per la salvezza dell'anima che uno rinunzi alla legittima difesa per evitare l'uccisione di altri: poiché un uomo è tenuto di più a provvedere alla propria vita che alla vita altrui.
La legittima difesa, oltre che un diritto, può essere anche un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri.
La difesa del bene comune esige che si ponga l'ingiusto aggressore in stato di non nuocere. A questo titolo, i legittimi detentori dell'autorità hanno il diritto di usare anche le armi per respingere gli aggressori della comunità civile affidata alla loro responsabilità» (2263-2265).
Questo è l’insegnamento della Chiesa, quello ispirato dallo Spirito Santo e non le corbellerie che alcuni sostengono quando parlano nel Nome di Gesù Cristo. È evidente che la Chiesa non vuole la violenza, ma l’uomo innocente ha il diritto alla difesa del bene comune e della propria vita.
A questo punto come si deve impostare l’affermazione di Gesù? “Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra”.
Dinanzi al malvagio e a quanti utilizzano atteggiamenti superbi, ipocriti e diffamatori, il cristiano deve mostrare un volto diverso dal loro, deve porgere una guancia diversa dalla loro che è cattiva e violenta. Questo è il significato di porgere l’altra guancia, si tratta di mostrare un volto buono, mostrarci buoni, miti, umili verso chi è cattivo e malvagio, e non bisogna quindi rispondere con la violenza ad un atto violento.
Se l’aggressore usa la violenza, occorre però difendersi.
Ecco come trionfa l’amore del cristiano dinanzi alla cattiveria dei malvagi. Noi non usiamo mai violenza e cerchiamo sempre di sdrammatizzare, di riportare la pace nei cuori induriti dal male, ma ci difendiamo quando la nostra vita o quella dei nostri familiari è in grave pericolo. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 10,26-33)
Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.
E - “Predicatelo sui tetti”. Il comando di Gesù esprime la determinazione di annunciare a tutti e ovunque il Suo Vangelo e le Sue parole di Salvezza.
Il termine predicazione lo utilizza rivolgendosi agli Apostoli, ai futuri Sacerdoti e a tutti i Vescovi, ma anche a tutti i cristiani che, in virtù del loro Battesimo, hanno la responsabilità di annunciare il Vangelo Storico. Non si tratta di una autorizzazione che bisogna ricevere da qualcuno, il cristiano è chiamato ad annunciare Gesù Cristo per la sua Fede.
Questo non avviene in gran parte per la mancata convinzione del proprio stato di seguace di Gesù Cristo, seguace non inteso come un pigro ammiratore; il vero seguace è solo chi comincia ad imitare le opere del Maestro, chi vive i Suoi insegnamenti e ne diventa discepolo.
“Predicatelo sui tetti”. Gesù indica di predicare il Vangelo Storico rivelato da Lui, quello autentico, ma oggi il suo Vangelo in ampie zone del Cristianesimo è sminuzzato, travisato, aggiornato da pseudo teologi, da cardinali che danno ai loro parroci direttive opposte alla Volontà di Dio.
Vediamo la differenza tra il cattolico modernista e il cattolico fervente.
Il modernista con le sue scelte eretiche ha perduto la Grazia di Dio perché si è distaccato da Lui e procede in maniera autonoma, scegliendo quanto è più comodo, e rifiutando ciò che non lo soddisfa. Vive di opinioni e nella sua mente è presente una profonda confusione, non è coerente con niente e nessuna cosa, è fedele solo alle sue eresie.
Quando ti ritrovi un cardinale o un sacerdote modernista e ti presenta una nuova dottrina fatta di aperture protestanti, di novità scandalose… e quasi fa capire di avere rinunciato alla sana dottrina della Santa Tradizione della Chiesa, ti rendi conto di parlare con uno che non segue più Gesù Cristo, che non ti potrà mai aiutare a salvarti l’anima! QUESTA SI CHIAMA APOSTASIA!!!
Come si deve reagire? Ognuno è libero di scegliere chi vuole seguire, quale Fede accogliere, dove andare e se salvarsi o meno l’anima!
Chi si mette volutamente contro Cristo intraprende una strada che conduce inevitabilmente alla dannazione eterna. E’ una scelta di vita devastante, anche se appare come la più esaltante per la soddisfazione di ogni capriccio, anche se sembra gratificante perché si vive senza più regole, né morale. È la strada scelta dai corrotti, dai disonesti, da quanti non rispondono più alla loro coscienza.
Miliardi di persone nel mondo vivono “allegramente” senza Dio, non osservano neppure le basilari virtù umane cardinali che noi conosciamo come la prudenza, la giustizia, la fortezza e la temperanza. Queste le chiamiamo virtù cardinali o madri, da loro derivano le altre innumerevoli virtù umane, le quali se vengono praticate permettono di progredire e di possedere una grande spiritualità.
Dalle quattro virtù madri conseguono quelle virtù che non molti cristiani focalizzano nella loro vita e questo dimostra che le troppe preoccupazioni della vita non lasciano spazio né riflessione all’unica vera disposizione e che è quella più importante: restare con Gesù Cristo!
Leggiamo dal Catechismo cosa si intende per virtù umane.
“Le virtù umane sono attitudini ferme, disposizioni stabili, perfezioni abituali dell’intelligenza e della volontà che regolano i nostri atti, ordinano le nostre passioni e guidano la nostra condotta secondo la ragione e la fede. Esse procurano facilità, padronanza di sé e gioia per condurre una vita moralmente buona.
L’uomo virtuoso è colui che liberamente pratica il bene.
Le virtù morali vengono acquisite umanamente. Sono i frutti e i germi di atti moralmente buoni; dispongono tutte le potenzialità dell’essere umano ad entrare in comunione con l’Amore divino” (1804).
Il testo ci dice che siamo noi a decidere se vivere in modo superficiale questa straordinaria e irripetibile vita, o se vogliamo darle un senso.
San Tommaso d’Aquino ha compilato trattati sulle virtù cardinali o madri, spiegando anche ciò che ne deriva da ogni singola virtù.
“Per la prudenza:
Le parti integrali sono principalmente tre: la memoria del passato, la conoscenza del presente e la previsione del futuro.
La docilità, la solerzia, la riflessione, la circospezione, la cautela o precauzione.
Le parti soggettive sono: la prudenza del singolo, la prudenza familiare, la prudenza politica (che relaziona il singolo con la comunità), la prudenza governativa, propria di chi governa.
Le parti potenziali sono il buon consiglio, il buon senso e la discrezione.
Per la giustizia:
Le parti integrali sono racchiuse in questo principio: fa il bene ed evita il male.
Le parti soggettive sono la giustizia generale o del bene comune, la giustizia distributiva, la giustizia comparativa, la giustizia sociale.
Le parti potenziali sono la religione, la pietas, l’osservanza, la riverenza, l’obbedienza, la veracità, l’affabilità, la liberalità.
Per la fortezza:
Non ha parti soggettive.
Le parti integrali e le parti potenziali sono le medesime: la magnanimità, la magnificenza, la pazienza, la longanimità, la perseveranza e la costanza.
Per la temperanza:
Le parti integrali sono il pudore e la honestas (bellezza spirituale o morale).
Le parti soggettive sono l’astinenza, la sobrietà, la castità e la pudicizia.
Le parti potenziali sono la continenza, la mansuetudine, la clemenza, l’umiltà, la studiosità, la modestia corporale, l’eutrapelia, la modestia nell’ornamento”.
Riguardo la scelta morale del cattolico fervente, troviamo in esso la conoscenza del cammino da intraprendere, forse non ne sarà ancora un profondo conoscitore, di sicuro vuole crescere nella Fede in Gesù. È presente nel suo cuore la ricerca della Verità e non vuole sprecare la sua vita, si impegna per seguire il Vangelo Storico con ripetuti sforzi, anche con le immancabili cadute e le pronte rialzate.
Gesù oggi ci mette in guardia non tanto sulle persone che possono uccidere il corpo, la dignità, la buona reputazione dei buoni, ma di “colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo”. Molti cristiani ignorano satana come se non esistesse, fanno il suo gioco finendo in pasto ai suoi diavoli per poi essere trascinati nell’abisso infernale per tutta l’eternità!!!
Si pensa all’esistenza di satana solo quando si scopre la sua presenza nella propria vita con gli attacchi distruttivi e con le violenti tentazioni o con disgrazie che colpiscono i familiari. Solo allora si cerca l’esorcista o il Sacerdote che benedice e terrorizza i diavoli.
Si rimane inermi e affranti quando satana è libero di devastare silenziosamente la mente di un familiare e di arrecare danni in molti modi. Solo nel Nome di Gesù Cristo tutti i diavoli tremano e fuggono, ma voi vi state proteggendo con molta preghiera e l’osservanza dei Comandamenti?
“Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’Io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei Cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’Io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei Cieli”.
La Messa di venerdì qui è stata molto forte e ognuno ha portato a casa con sé una maggiore consapevolezza che Gesù ha un grande disegno su ciascuno di noi e che Lui ci è sempre vicino perché non vuole perderci. Ci ama immensamente e vuole parlarci di Lui, ma chiede a noi un po’ di silenzio interiore per far conoscere le Sue parole.
Gesù crede in ognuno di noi, noi crediamo in Lui?
Gesù vuole donare moltissime Grazie e grandi benedizioni a chi si avvicina a Lui e gli apre con semplicità il suo cuore e Lo ama sinceramente. “Non abbiate paura”. Buona preghiera a tutti.