Cari Esorcisti,
mi meraviglio di voi che vi ritenete così esperti e che invece tanto ingenuamente cadete nei tranelli diabolici. Mi riferisco alle copertine dei vostri libri che spesso e volentieri riportano orribili figure di satana o lucifero.
Ma non sarebbe meglio scegliere una bella immagine della Madonna che schiaccia la testa al serpente antico o un'immagine di Gesù, di San Michele o di qualsiasi altro Santo? Scrivendo i vostri libri combattete questo essere immondo e poi, per un errore di superficialità, gli fate una gran pubblicità attraverso le sue immagini. Vi ricordo che certe immagini possono scioccare alcune persone e ossessionarne altre che non riescono più a togliersele dalla testa.
Per questo, cari esorcisti, anche voi di fama mondiale vi invito a non prendere nulla sottogamba, perchè potreste avere sulla coscienza coloro che soffrono a causa del maligno.
Se mettete davanti a un posseduto un'immagine di Gesù, della Madonna o di un Santo, questi va su tutte le furie. Le immagini sacre, infatti, danno molto fastidio ai demoni che tengono schiave le persone, alcuni di loro addirittura bruciano e bestemmiano. Le immagini diaboliche, al contrario, caricano il demonio e le conseguenze potrebbero essere devastanti per il malato spirituale. Se una persona disturbata è in via di guarigione grazie alle vostre benedizioni e al cammino spirituale che sta percorrendo insieme a voi, guardando queste immagini rischia di regredire drasticamente e di avere un ritardo notevole nella sua liberazione. Non dimentichiamo, infatti, che quando un malato si avvicina alla liberazione definitiva, il demonio usa numerose strategie per riprenderne possesso; manda, ad esempio, delle persone a caricarlo di negatività per ritardarne la liberazione. Le immagini diaboliche potrebbero essere una di queste strategie utilizzate dal demonio per aggravare la situazione del malato.
Vi esorto, dunque, a non cadere in questo sbaglio che può sembrare una leggerezza ma che, invece, come ho già detto sopra, è un vero tranello di satana, astutissimo e abilissimo nel suo agire. La lotta in questo campo va combattuta a trecentosessanta gradi senza tralasciare alcun aspetto.