È venuta recentemente alla
luce una notizia clamorosa
che, con tutta probabilità,
potrebbe essere il miracolo
più spettacolare attribuito al nuovo
canonizzato San Padre Pio (P.
Pio fu canonizzato il 16 giugno
2002. Il giorno della sua festa è il
23 settembre).
A quanto viene riferito, su ordine
del Vaticano, fu condotta una
riesumazione preparatoria alla
sua Beatificazione, avvenuta a
Roma il 2 maggio 1999, e avente
come supervisore il card. Oddi
(morto il 29 giugno 2001) ed altri
necessari testimoni canonici.
La tomba di Padre Pio è fatta con
marmo italiano ed ha un peso di tre tonnellate,
originariamente calata con una gru sull’urna del
Santo, e poi cementata al pavimento di cemento
della cripta, nella chiesa dei Cappuccini di Santa
Maria delle Grazie, facente parte del Monastero
dove Padre Pio ha vissuto per oltre cinquant’anni,
e dove vi morì, nella sua cella.
Quando la bara, nella quale era stato posto dopo
il periodo di esposizione al pubblico nel santuario
della chiesa, fu aperta, alla presenza dei testimoni,
fu trovata completamente vuota, ad eccezione
di tre oggetti.
di Anne McGinn Cillis
SAN PADRE PIO
– una tomba vuota? –
Questi oggetti erano: la sua
veste, la sua cintura bianca e i
suoi sandali francescani.
Non vi era né polvere né residui
di resti deteriorati. Nulla. Solo gli
oggetti menzionati.
John McCaffery (R.I.P.), l’autore
di “The Friar of San Giovanni:
Tales of Padre Pio” (Il
frate di San Giovanni: racconti di
Padre Pio), era un amico molto
vicino a Padre Pio. John, inoltre,
era un caro amico dell’Autrice.
Una volta, mi raccontò una storia
affascinante: “Io sono solo un
povero frate che prega”, soleva
dire Padre Pio a John, e la vista
di gruppi enormi di persone che
affollavano l’area adiacente al monastero, veramente
lo costernavano e lo rendevano perplesso,
tanto grande era la sua umiltà.
“Oh Padre – disse John – oggi, sono migliaia a
venire, ma dopo la tua morte, i pellegrini verranno
qui a milioni!”.
Padre Pio, allora lo guardò con una strana espressione.
“John – gli disse lentamente, enfatizzando
ogni sua parola – lascia che vengano! Io non
sarò qua!”.
Molti anni dovevano trascorrere per avere un’occasione
per ponderare e chiedermi cosa significassero queste strane parole di Padre Pio dette al mio
amico, John McCaffery.
L’Autrice ha intervistato tre prominenti e credibili
tradizionalisti sull’origine di questa sbalorditiva
storia della tomba vuota nella cripta di Padre Pio,
a San Giovanni Rotondo, Italia.
Tutti e tre concordavano che, al tempo della
riesumazione “Nulla fu detto, eccetto che essi
chiusero la bara e non dissero nulla a nessuno”.
Padre Carl Pulvermacher, OFM, Cap., molto
noto negli Stati Uniti e in Canada, e che ha celebrato
il suo Giubileo d’oro dei cinquant’anni di
sacerdozio il 3 settembre di quest’anno, ha avvalorato
questa storia e mi ha fatto rivolgere a
Robert e Cristina di Cecco, in Connecticut.
Ho parlato con entrambe queste persone, ed ho saputo
che l’anziano card. Oddi aveva rivelato i
fatti a un prete di nome Chamoine de Porta
della Francia, che era un amico stretto del Cardinale.
Chomoine de Porta, un amico stretto anche della
famiglia di Cristina e di Cecco, raccontò loro
questa storia.
I testimoni furono evidentemente invitati a
mantenere il silenzio, poiché sembra che i frati,
che si trovano oggi nel monastero di Padre Pio,
non volessero che questo fatto fosse conosciuto.
Se vero, uno si domanda il perché.
San Giovanni Rotondo è oggi totalmente “Novus
Ordo” (contro tutto ciò che Padre Pio aveva
sostenuto). San Padre Pio è un eroe della restaurazione
del vero Cattolicesimo. Egli non voleva
avere nulla a che fare con la rivoluzione liturgica
post-conciliare e celebrò la Messa Tridentina fino
all’ultimo giorno della sua vita.
I lettori sono incoraggiati a trasmettere a
“Catholic Family News” qualsiasi informazione
che metta in dubbio, oppure confermi questa storia
straordinaria
"Chiesa viva"*** Novembre 2008