la visita alla Sindone che sarà esposta nella cattedrale di Torino dal 10 aprile al 23 maggio 2010.

Pellegrinaggio di un giorno alla Sacra Sindone di Torino sabato 15 maggio. Nel pomeriggio visita a Tortona nel santuario della Madonna della Guardia dov'è custodito il corpo di San Luigi Orione.  Posti Esauriti

 

      La Sindone, una presentazione

      • i Vangeli
      • la Storia: come è giunta fino a noi
      • la Sindone e gli incendi
        • il più antico
        • a Chambery
        • a Torino: 1997
      • la Sindone e Torino
      • La Scienza: cosa sappiamo di questo lenzuolo
        • le immagini dell'uomo sindonico
        • altri oggetti visibili
        • oggetti e reperti invisibili ad occhio nudo
      • L'immagine - cosa si vede
      • Come si è formata l'immagine
      • le ipotesi 'razionali'
        • un dipinto
        • una fotografia medievale
        • opera di Leonardo
      • le immagini della Sindone: dal negativo ai satelliti

Cosa è la Sindone - Storia


Picture for the "Artistic and Religious Centenaries of Piemont in 1898 - The Holy Shroud of Our Lord Jesus Christ" (S. Pia)

E' il lenzuolo in cui, secondo la tradizione, è stato avvolto il corpo di Cristo dopo la deposizione dalla croce.
Un lenzuolo di lino, lungo m. 4,36, largo m. 1,10. Su di esso si vedono subito , oltre alle due linee scure e ai triangoli bianchi, segni di bruciature (un incendio nel 1532), le impronte di un'immagine - frontale e dorsale - di un uomo morto per crocifissione.
La storia
Dal 1578 la Sindone è conservata nel Duomo di Torino, quando vi arrivò da Chambéry, antica capitale del Ducato di Savoia. Dalla metà del XIV secolo si hanno della Sindone testimonianze storiche certe e senza più interruzioni: in quell'epoca il Lenzuolo è presente a Lirey (Francia); una possibile storia precedente ha visto la Sindone in Oriente (Edessa, Costantinopoli), da dove sarebbe stata trasportata in Europa durante le Crociate.
Antica stampa del 1800
Poster with the prayer approved by Pope Pio IX to give plenary & partial indulgences

Nel 1453 viene ceduta ai Savoia, e segue la famiglia regnante nel trasferimento della capitale in Piemonte. Dal 1694 è custodita (salvo brevi interruzioni) nella splendida cappella che Guarino Guarini costruì tra il Duomo e il Palazzo Reale.
1898 - prima fotografia (del fotografo professionista Secondo Pia)

Dal 1983 la Sindone è proprietà della Santa Sede, lasciata in eredità da Umberto II di Savoia al Papa.
Negli ultimi quattro secoli la Sindone è stata più volte esposta; l'ostensione pubblica più recente risale al 1978, per i 400 anni del trasferimento a Torino.
 

Cronologia riassuntiva - come è giunta fino a noi

Documenti storici parlano dell'esistenza della Sindone in questi periodi

    • a Gerusalemme (anno 33),
    • a Costantinopoli (anno 1092),
    • a Lirey in Francia (anno 1353)
    • a Chambery capitale del Ducato di Savoia (anno 1452)
    • ed infine a Torino (anno 1578).

La scienza

La Sindone cominciò a "sorprendere" un secolo fa quando, per la prima volta, venne fotografata da Secondo Pia, nel 1898:

il negativo della foto mostrò nei particolari, e con un'evidenza ben maggiore che il "positivo", tutti i "segni" che la Sindone custodiva.

guardando il negativo della lastra...Secondo Pia si accorge che la Sindone è come un negativo fotografico: le parti che sul volto e sul corpo erano chiare sulla tela divennero scure e le parti in ombra rimasero bianche nella tela; sul negativo della lastra fotografica comparve quindi l'immagine positiva di un uomo che porta su di sè tutti i segni della passione.

 

Come si è formata l'immagine sul Lenzuolo?

dai Vangeli, la deposizione di Gesù


 

Problema della prospettiva medievale

La scienza non ha ancora fornito spiegazioni plausibili. I risultati sicuri delle ricerche effettuate in questo secolo sono questi:

- l'immagine non è un dipinto, ed è stata lasciata dal cadavere di un uomo flagellato e crocifisso. L'elaborazione al computer ha mostrato che essa ha proprietà tridimensionali, che non appartengono né ai dipinti né alle normali fotografie;

- sul Lenzuolo sono stati ritrovati pollini di fiori che hanno offerto forti indizi per una presenza della Sindone non solo in Europa ma anche nel Vicino Oriente;

- le analisi sulle tracce di sangue hanno indicato la presenza di sangue umano, del tipo AB. Sul Lenzuolo non vi sono tracce di pigmenti coloranti;
 

tracce di sangue

 

il Test del C14

nel 1988 è stata effettuata, su un frammento della Sindone, la "prova di datazione" col metodo del Carbonio 14: i risultati assegnarono al tessuto una data tra il 1260 e il 1390 d.C.
Questi risultati sono oggi messi in discussione all'interno della stessa comunità scientifica; studi sperimentali più recenti hanno poi riaperto la questione.
L'incendio subito dalla Sindone è un elemento problematico per questa datazione
ecco un particolare delle fibre bruciate
 

fibra bruciata dall'incendio

Datazione, adeguata conservazione, formazione dell'immagine: intorno a questi problemi la scienza moderna continua a interrogarsi.
 

Il volto

Due particolarità:
l'ecchimosi sulla guancia destra che giunge a lesionare la cartilagine nasale, effetto del colpo violento ricevuto da Gesù
l'impronta di un rivoletto a forma di 3 rovesciato che corrisponde anatomicamente con la vena frontale lesa da una spina.
L'incoronazione di spine è stata comunemente raffigurata con una "corona"; gli studiosi ritengono si trattasse di un "casco" a completa copertura del capo.

elaborazioni a partire dal volto sindonico


 

Le mani
La ferita delle mani non è nel palmo, ma nel polso (pugnetto) fra le piccole ossa carpiche, per sostenere il peso del corpo crocifisso.
Non si vedono le impronte dei pollici perchè al passaggio dei chiodi avviene la lesione del nervo mediano e i pollici si flettono automaticamente verso il palmo.

Il costato

Secondo alcuni esperti di medicina legale il "sangue e acqua" non era un po' di siero, ma una abbondante effusione di liquido (come appare dal lenzuolo) formatosi in seguito a pericardite contusiva provocata dalla flagellazione oppure a travaso di sangue nel cavo pleurico.
 

La schiena

La flagellazione romana era terribile, molto più dolorosa di quella ebraica che non poteva superare i 40 colpi.
Tutto il corpo dell'Uomo della Sindone è segnato dalla doppia impronta del "flagrum" romano composto da 2 strisce di cuoio con piccoli manubri di metallo o con ossicini.
Il peso della croce
Gli esperti di medicina legale hanno rilevato, sulle due spalle, una contusione da schiacciamento con solchi e ferite dovute al premere di un corpo pesante e duro.
 

I piedi

L'arto inferiore sinistro è un poco sollevato e leggermente flesso al ginocchio perchè ha conservato la posizione che aveva sulla croce.
I chiodi
Non sarebbero quindi 4 i chiodi usati per la crocifissione, ma 3: due per le mani ed uno per i piedi sovrapposti.
 

Altre reliquie

Il Sudario di Oviedo (Spagna)

ipotesi di come era messo il sudario per coprire il volto

Le immagini elettroniche della Sindone

La Sindone vista dal computer
elaborazione Univ. di Torino

Il lenzuolo in cui la tradizione vuole sia stato avvolto il corpo di Gesù continua ad essere analizzato con gli strumenti più raffinati della scienza.

Anche le foto "tridimensionali", come questa provano che l'impronta del crocifisso non può essere opera della mano dell'uomo.

Elaborazioni con il VP-8 analyzer
VP8

animazione della Sindone realizzata con il VP8-Analyzer della Nasa
 

animazione che consente di vedere i vari strati che hanno segnato la Sindone, come in una cartina topografica

Vp8 - animazione (Barrie S.)
Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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