La vera forza del demonio è far credere di non esistere. Come agisce, come si manifesta oggi ? E' soprattutto, come si combatte ?
E' soltanto un cattivo ricordo del passato, di una predicazione che faceva un po' di " terrorismo psicologico " per spaventare la massa dei fedeli ? Oppure rappresenta un rischio concreto, reale, sempre in agguato ? Parlare di Satana non è certo di moda, specie in ambito ecclesiale. Eppure si dovrebbe ricordare l'efficace e puntuale catechesi che il Papa Paolo VI fece sul demonio. " Quali sono i bisogni maggiori della Chiesa ? Uno dei bisogni maggiori è la difesa da quel male che chiamiamo demonio.....", disse Papa Paolo VI il 15 novembre 1972, durante l'udienza generale. " Il male-aggiunse il Pontefice- non è più soltanto una deficienza, ma una efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa ". Esce dal quadro dell'insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla esistente. Dunque non è in sintonia con la Chiesa chi nega l'esistenza di Satana. Il Papa Paolo VI insegnava che Satana c'è , è vivo, opera. " Ecco allora-continuava in quell'eccezionale catechesi l'importanza che assume l'avvertenza del male per la nostra corretta concezione cristiana del mondo, della vita, della salvezza. E come non ricordare che Cristo, tre volte riferendosi al demonio, come a suo avversario, lo qualifica " principe di questo mondo "? ( Gv 12,31; 14,30 ; 16,11 ). San Paolo lo chiama il " dio di questo mondo " ( 2 Cor 4,4 ) e ci mette in guardia circa la lotta al buio che noi cristiani dobbiamo sostenere non con un solo demonio, ma con una paurosa pluralità: " Rivestitevi, dice l'Apostolo, dell'armatura di Dio per poter affrontare le insidie del diavolo..... poichè la nostra lotta non è soltanto col sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo, contro gli spiriti maligni dell'aria" ( Ef 6,11-12 ).
Papa, Giovanni Paolo II il 17 febbraio 2002, ha detto all'Angelus, " Il demonio, principe di questo mondo, continua anche oggi la sua subdola azione. Ogni uomo, oltre che dalla propria concupiscenza e dal cattivo esempio degli altri, è tentato anche dal demonio e lo è ancor più quando meno se ne avvede. Quante volte con leggerezza egli cede alle fallaci lusinghe della carne e del maligno, e sperimenta poi amare delusioni. Occorre rimanere vigilanti per reagire con prontezza ad ogni attacco della tentazione ". Come notava Papa Giovanni Paolo II durante quell'Angelus:" La Chiesa, esperta maestra di umanità e di santità, ci addita strumenti antichi e sempre nuovi per il quotidiano combattimento contro le suggestioni del male: sono la preghiera, i sacramenti, la penitenza, l'ascolto attento della Parola di Dio, la vigilanza e il digiuno". Ecco l'antidoto, ecco le " armi " per combattere questa battaglia decisiva. Restano attualissime, dunque, le parole del Concilio, (Gau-dium et Spes, n.37): " Tutta intera la storia umana è infatti pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata fin dall'origine del mondo, destinata a durare, come dice il Signore, fino all'ultimo giorno. Inserito in questa battaglia, l'uomo deve combattere senza soste per poter restare unito al bene, nè può conseguire la sua interiore unità se non a prezzo di grandi fatiche, con l'aiuto della grazia di Dio.