19/12/2017
Adoriamo in silenzio e con il cuore colmo di beato stupore il Mistero di un Dio che scende dal Cielo e si fa Uomo nel Grembo della Vergine Maria.
Se eccezionale e miracoloso fu’ il concepimento di Gesù avvenuto per opera dello Spirito Santo, altrettanto eccezionale e miracolosa fu’ la sua Nascita, avvenuta in un estasi d’Amore.
Maria era una Creatura unica e straordinaria, mai sfiorata dal peccato e neanche da una pur lieve imperfezione; si può dire che Ella era intessuta della Luce stessa di Dio e Gesù nel nascere non violò quel Corpo Suo Purissimo: la nascita di Gesù fu’ un evento prodigioso, come prodigiosa fu’ tutta la vita della Madonna.
Maria, l’Immacolato Fiore di Dio rimase VERGINE PRIMA, DURANTE E DOPO IL PARTO!!!!!
Per noi uomini tanto impantanati nella melma fetida dei più vergognosi vizi e perversioni è difficile, se non impossibile, comprendere la Bellezza e la Santità sublime di questa Creatura. Nessuna parola, se pure la più appropriata Le si addice, perché la Vergine Santa raggiunse vertici di perfezione spirituale inesprimibili e irraggiungibili.
Leggiamo qui sotto, dai racconti delle visione della Beata Emmerick, come avvenne la miracolosa nascita di Gesù.
LA NATIVITA’ NELLA VISIONE DELLA BEATA ANNA CATERINA EMMERICK
La Nascita di Cristo – 24 novembre 1821
Lo splendore che irradiava la Santa Vergine diveniva sempre più fulgido, tanto da annullare il chiarore delle lampade accese da Giuseppe. La Madonna, inginocchiata sulla sua stuoia, teneva il viso rivolto ad oriente. Un’ampia tunica candida priva di ogni legame cadeva in larghe pieghe intorno al suo corpo. Alla dodicesima ora fu rapita dall’estasi della preghiera, teneva le mani incrociate sul petto. Vidi allora il suo corpo elevarsi dal suolo. Frattanto la grotta si illuminava sempre più, fino a che la Beata Vergine fu avvolta tutta, con tutte le cose, in uno splendore d’infinita magnificenza. Questa scena irradiava tanta Grazia Divina che non sono in grado di descriverla.
Vidi Maria Santissima assorta nel rapimento per qualche tempo, poi la vidi ricoprire attentamente con un panno una piccola figura uscita dallo splendore radioso, senza toccarla, né sollevarla. Dopo un certo tempo vidi il Bambinello muoversi e lo udii piangere. Mi sembrò che allora Maria Santissima, sempre Vergine, ritornando in se stessa, sollevasse il Bambino e l’avvolgesse nel panno di cui l’aveva ricoperto. Alzatolo dalla stuoia, lo strinse al petto. Sedutasi, la Madonna si avvolse col Fanciullo nel velo e col suo santo latte nutri il Redentore. Vidi una fitta schiera di figure Angeliche nelle spoglie umane genuflettersi al suolo e adorare il Neonato divino; erano sei Cori angelici entro un alone di fulgida luce abbagliante.
Un’ora circa dopo il parto, Maria chiamò Giuseppe, che se ne stava ancora assorto nella preghiera. Lo vidi avvicinarsi e protendersi umilmente, mentre guardava in modo gioioso e devoto il Bambino Divino. Solo quando la santa Consorte gli ripetè di stringere al cuore con piena riconoscenza il dono dell’Altissimo, egli prese il Bambino tra le braccia e lodò il Signore con lacrime di gioia. La Vergine allora avvolse il Bambinello nei pannolini, vidi che lo ricoprì dapprima con un panno rosso, poi lo avvolse in uno bianco fino alle ascelle, mentre avvolse la testolina in un altro ancora. La Madonna aveva con sé solo quattro pannolini. Vidi allora Maria e Giuseppe seduti al suolo; non parlavano ma parevano assorti nella meditazione. Bello e raggiante vidi il Santo Neonato tutto fasciato disteso sulla stuoia, mentre Maria lo contemplava.
A quella vista esclamai: “Questo Corpicino è la salvezza dell’universo intero”. Poco dopo la santa Coppia pose il divino Neonato nella mangiatoia, che era stata riempita di ramoscelli e di fini erbette, e Gli adagiarono una coperta sul corpicino. Deposto il Bambino in questa culla, che si trovava più in basso del posto dove era stato partorito, la santa Coppia pianse di gioia e cantò le lodi del Signore. Giuseppe dispose il giaciglio e la seggiola della Santa Vergine vicino al presepe. Vidi Maria Santissima, prima e dopo il parto, sempre velata e biancovestita; nei primi giorni, subito dopo l’Evento, stava seduta o inginocchiata, dormiva su un fianco e mai la vidi ammalata o affaticata. Quando qualcuno veniva a visitarla si velava ancor più accuratamente e se ne stava diritta sul posto dove era avvenuta la santa Nascita.