Bambinoanget

17/05/2018 

La novena si può fare anche in altri mesi dell'anno.

MARIA E' MADRE

1° GIORNO
Ave Maria. 
  
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi! 
  
MARIA É MADRE
La Chiesa, invitando a salutare la Madonna, dopo l'invocazione « Salve Regina! » aggiunge « Madre di misericordia! »
Non c'è sulla terra un nome più dolce di quello di madre, espressione di bontà, di tenerezza e di conforto. Alle madri terrene Iddio Creatore dà un cuore grande, atto ad amare ed a sacrificarsi per i figli.
La Vergine Santissima è la Madre per eccellenza; la profondità del suo Cuore non si può scandagliare, poiché Iddio la dotò di doni eccezionali, dovendo essere la Madre del Verbo Incarnato ed anche di tutti i redenti.
Nell'atto in cui stava per compiersi la Redenzione. Gesù morendo mirò l'umanità bisognosa ed amandola sino all'estremo limite, le lasciò quanto aveva di più caro sulla terra, la propria Madre: « Ecco tua Madre! » E rivolto a Maria, esclamò: « Donna, ecco tuo figlio! ».
Con queste parole divine la Madonna fu costituita Madre comune, Madre adottiva dei redenti, titolo che meritò con i materni dolori, patiti ai piedi della Croce.
 
 
L'Apostolo prediletto, San Giovanni, tenne la Santa Vergine a casa sua come una Madre; tale la considerarono gli Apostoli ed i primitivi Cristiani e tale la invocano e l'amano le innumerevoli schiere dei suoi figli devoti.
La Madonna, stando in Cielo presso il trono dell'Altissimo, esercita di continuo e mirabilmente il compito di Madre, memore di ciascuno dei suoi figli, che sono frutto del Sangue del suo Gesù e dei suoi dolori.
La madre ama e per conseguenza segue i figliuoli, ne comprende e ne intuisce i bisogni, ha viscere di compatimento, prende viva parte alle loro pene ed alle loro gioie ed è tutta per ognuno di essi.
La Santissima Vergine ama di amore soprannaturale tutte le creature e specialmente quelle rigenerate alla grazia con il Battesimo; le attende con ansia nella gloria eterna.
Ma sapendo che in questa valle di lacrime sono in pericolo di perdersi, implora da Gesù grazia e misericordia, affinché non cadano in peccato o subito si rialzino dopo la colpa, affinché abbiano la forza di sopportare i travagli della vita terrena ed abbiano il necessario anche per il corpo.
La Madonna è Madre, ma più che tutto è Madre di misericordia. Ricorriamo a lei in ogni nostra necessità, spirituale e temporale; invochiamola con fiducia, mettiamoci nelle sue mani con serenità e riposiamo sotto il suo manto con sicurezza, come dolcemente riposa il bimbo tra le braccia della mamma. 
  
ESEMPIO 
Un giorno si presentò a D. Bosco un medico valente, ma incredulo, e gli disse: La gente dice che lei guarisce da ogni malattia. 
- Io? No!
- Eppure me l'hanno assicurato, citandomi anche il nome delle persone ed il genere delle malattie.
- Lei s'inganna! Si presentano a me tanti per avere grazie e guarigioni; ma io raccomando di pregare la Madonna e di fare, qualche promessa. Le grazie si ottengono per intercessione di Maria, che è Madre amorosa.
- Ebbene, guarisca anche me e crederò anch'io ai miracoli.
- Da quale malattia lei è travagliato? -
Dal male caduco; sono epilettico. Gli assalti del male sono frequenti e non posso uscire senza essere accompagnato. Le cure valgono a nulla.
- Allora - soggiunse Don Bosco - faccia anche lei come gli altri. Si metta in ginocchio, reciti con me alcune preghiere, si disponga a purificare l'anima con la Confessione e la Comunione e vedrà che la Madonna la consolerà.
- Mi comandi altro, perché quello che mi dice non posso farlo.
- Perché?
- Perché sarebbe per me un'ipocrisia. Io non credo né a Dio, né alla Madonna, né a preghiere, né a miracoli. - Don Bosco rimase costernato. Pure tanto fece che indusse il miscredente ad inginocchiarsi e a segnarsi con la Croce. Alzandosi, il medico disse: Mi meraviglio di saper fare ancora il segno di Croce, che da quarant'anni non faccio più. -
Il peccatore cominciò a ricevere la luce della grazia, promise di confessarsi e, dopo non molto, mantenne la promessa. Appena assolto dai peccati, si senti guarito; da allora in poi cessarono gli attacchi dell'epilessia. Riconoscente e commosso si recò alla Chiesa di Maria Ausiliatrice, a Torino, e qui volle comunicarsi, manifestando la sua soddisfazione per avere ottenuto dalla Madonna la salute dell'anima e del corpo. 
  
Fioretto. - Perdonare di cuore coloro che ci hanno offeso. 
  
Giaculatoria. - Signore, perdonate i miei peccati, come io perdono chi mi ha offeso! 
 
 
2° GIORNO
Ave Maria. 
  
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi!  
  
FIGLIOLANZA PIA
In una famiglia numerosa è facile riscontrare tra i figli caratteri differenti: chi ubbidisce e chi si ribella; chi ama il lavoro e chi si abbandona all'ozio; chi porta lauti guadagni e chi spreca il denaro ...
La mamma, pur amando tutti i figliuoli, riserva le sue tenerezze a quelli più buoni perché più meritevoli.
Nella grande famiglia cristiana la Santissima Vergine ha uno sterminato stuolo di figli devoti, che vivono abitualmente in grazia di Dio, che si accostano spesso ai Sacramenti, che compiono l'apostolato con la preghiera, con il buon esempio e con l'offerta di sacrifici. Costoro formano la gioia e l'amore della Madonna.
La Madre Celeste li guarda con occhio di predilezione, benedice le loro imprese, nei momenti critici della vita viene in soccorso anche prodigiosamente, conserva il loro cuore nella pace e sul letto di morte li assiste con cure materne particolari, sino a rendere soave il passaggio all'eternità.
Il Padre Suarez, devotissimo della Vergine, giunto in fin di vita, esclamò: Non credevo che fosse così dolce il morire! -
Santa Maria Mazzarello nelle ultime ore di questo esilio intonò una lode di gioia alla Madonna. La Vergine sa e può ricompensare l'affetto di chi l'ama.
Noi che la onoriamo, specialmente nel mese di Maggio, apparteniamo alla schiera dei figli devoti. Rallegriamoci e lavoriamo per divenire sempre più cari alla Mamma Celeste.
Moltiplichiamo i nostri atti di ossequio, diffondiamo la sua devozione narrando le sue glorie alle anime che ci circondano, esortiamo i tiepidi alla recita quotidiana del Rosario, invogliamo i bisognosi a ricorrere a Lei in ogni necessità! Consoliamo il Cuore Addolorato di Maria, tanto oltraggiato dai bestemmiatori, dalla condotta dei cattivi Cristiani e dalla malvagità dei nemici della Chiesa!
Un figlio affettuoso può sanare le ferite del cuore materno e riparare per i fratelli ingrati. Molto gradisce la Madonna l'ossequio di quelle anime che ogni sabato e nei giorni a Lei consacrati, si accostano alla Santa Comunione allo scopo di riparare il Suo Cuore Immacolato ed Addolorato delle offese che le recano i bestemmiatori.
Alle anime amanti di Maria si raccomanda di non lasciare passare giorno senza offrire qualche opera buona ad onore della Vergine; offrire qualche cosa anche minima, ma offrirla con amore e con costanza.
Al sabato specialmente si faccia qualche fioretto, ad esempio, non mangiare dolci o frutta... non bere fuori pasto... recitare doppio Rosario... fare qualche elemosina ai poverelli... attendere un po' alla meditazione o a qualche pia lettura... ascoltare la S. Messa ... Coloro che onorano la Madonna, avranno la vita eterna! 
  
ESEMPIO 
In un villaggio, chiamato Paradiso, nei pressi di Firenze, viveva una giovanetta, di nome Domenica, che in seguito divenne Suora e morì in concetto di santità nel 1553; un pio autore, Padre Ignazio Del Niente, ne scrisse la vita.
Domenica, fin da fanciulla, cominciò ad onorare la Madonna. Ogni giorno, per amore di Lei, si privava di qualche parte dei cibi ed al sabato digiunava, dando ai poveri la sua refezione. Ogni sabato raccoglieva più fiori che poteva e li disponeva davanti all'immagine della Vergine col Bambino. Quante preghiere innalzava! La Madonna gradiva questi atti di ossequio e volle dare un segno di predilezione alla sua figlia.
Stando una volta Domenica alla finestra, vide sulla strada una donna di bell'aspetto e con lei era anche un fanciullino. Madre e figlio chiedevano l'elemosina. Corse a prendere un po' di pane per i due bisognosi e, mentre pensava di andare ad aprire loro la porta, se li vide accanto.
Osservò che il fanciullo aveva ferite le mani, i piedi e il petto. Domandò alla madre: - Chi ha ferito vostro figlio? - Rispose la madre: - E’ stato l'amore! - E tu, bambino, non senti il dolore delle ferite? - Il bimbo sorrise.
Intanto stando tutti e tre davanti all'immagine di Gesù e Maria, la donna disse: Chi ti muove a coronare di fiori quest'immagine? -
- L'amore che porto a Gesù ed alla Madonna.
- E quanto li ami? - Quanto posso!
- Continua - esclamò la donna - ad amarli, perché in Paradiso ne sarai ripagata. -
Dalle ferite del bambino cominciò ad emanare un odore celeste, soavissimo., che s'intensificava sempre più. Domenica allora assistette ad un mutamento di scena: la Madre apparve vestita da gran Regina e circondata di luce; il Fanciullo si mostrò come un sole di bellezza. Domenica, riconoscendo la Madonna e Gesù, si prostrò per adorare. Gesù prese i fiori dall'immagine e li sparse sul capo della giovanetta. Da li a poco, la visione sparì. 
  
Fioretto. - Fermarsi alcuni istanti a contemplare il Crocifisso e l'immagine della Madonna. 
  
Giaculatoria. - Sia benedetto il nome di Maria Vergine e Madre. 
 
 
3° GIORNO
Ave Maria. 
  
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi! 
  
MADRE DEI PECCATORI
Sul monte Calvario agonizzava Gesù, il Figlio di Dio. Le sue sofferenze erano atrocissime. Alle pene fisiche si aggiungevano quelle morali: l'ingratitudine dei beneficati, la miscredenza degli Ebrei, gli insulti dei soldati romani ...
Maria, Madre di Gesù, stava ai piedi della croce e osservava; non inveiva contro i carnefici, ma pregava per loro, unendo la sua preghiera a quella del Figlio: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno! -
Ogni giorno si ripete misticamente la scena del Calvario. Gesù Cristo è il bersaglio della malvagità umana; i peccatori pare che vadano a gara per distruggere o diminuire l'opera della Redenzione. Quante bestemmie ed insulti alla Divinità! Quanti e quali scandali!
La grande schiera dei peccatori corre verso l'eterna dannazione. Chi può strappare queste anime dagli artigli di Satana? Solo la Misericordia di Dio, implorata dalla Madonna.
Maria è il rifugio dei peccatori, è la Madre di misericordia!
Come un giorno pregava sul Calvario per i crocifissori, così ora prega incessantemente per i traviati.
Se una madre ha un figlio gravemente infermo, a lui rivolge tutte le sue cure per strapparlo alla morte; così e più ancora fa la Madonna per quei figli ingrati che vivono in peccato e sono in pericolo della morte eterna.
Nel 1917 la Vergine apparve a Fatima a tre fanciulli; aprendo le mani, ne sgorgò un fascio di luce, che sembrava penetrasse la terra. I fanciulli videro allora ai piedi della Madonna come un grande mare di fuoco ed in esso immersi, neri ed abbronzati, demoni ed anime in forma umana, somiglianti a brace trasparente, che trascinati in alto dalle fiamme, ricadevano poi giù come faville nei grandi incendi, fra grida di disperazione che facevano inorridire.
I veggenti, a tale scena, alzarono gli occhi verso la Madonna per chiedere soccorso e la Vergine soggiunse: Questo è l'inferno, dove vanno a finire le anime dei poveri peccatori. Recitate il Rosario ed aggiungete ad ogni posta: Gesù mio, perdonate le nostre colpe! Preservateci dal fuoco dell'inferno e portate in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della vostra misericordia! -
Inoltre la Madonna raccomandò di offrire sacrifici per la conversione dei peccatori e di ripetere l'invocazione: « Cuore Immacolato di Maria, converti i peccatori! »
Tutti i giorni ci sono anime che ritornano a Dio con una vera conversione; gli Angeli in Cielo fanno festa quando un peccatore si converte, ma immensamente di più gioisce la Madonna, Madre dei peccatori pentiti.
Cooperiamo al ravvedimento dei traviati; ci stia di più a cuore la conversione di qualcuno della nostra famiglia. Supplichiamo ogni giorno la Madonna, specialmente nel Santo Rosario richiamando l'attenzione alle parole: « Prega per noi peccatori! ... » 
  
ESEMPIO  
Santa Gemma Galgani godeva delle predilezioni di Gesù. Le sue grandi sofferenze quotidiane salvavano le anime ed era lieta di presentare al suo Sposo Celeste i peccatori, di cui veniva a conoscenza.
Le stava a cuore la conversione di un'anima. A tal fine pregava, e supplicava Gesù affinché desse luce e forza al peccatore; ma questi non si rimetteva.
Un giorno, mentre Gesù le era apparso, così gli disse: Tu, o Signore, ami i peccatori; dunque convertili! Sai quanto ho pregato per quell'anima! Perché non la chiami a Te?
- Convertirò questo peccatore, ma non subito.
- Ed io ti supplico di non ritardare. - Figlia mia, sarai accontentata, ma non ora.
- Ebbene, poiché tu non vuoi fare presto questa grazia, mi rivolgo alla tua Mamma, alla Vergine, e vedrai che il peccatore si convertirà.
- Questo io aspettavo, che tu interponessi la Madonna e, poiché intercede la Madre mia, quell'anima avrà tanta grazia che subito detesterà il peccato e sarà ammessa alla mia amicizia.  
  
Fioretto. - Offrire almeno tre sacrifici per la conversione dei traviati.  
  
Giaculatoria. - Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, converti i peccatori! 
 
4° GIORNO
Ave Maria. 
  
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi! 
  
MARIA FORZA DEI DEBOLI
I peccatori ostinati sono quelli che trascurano l'anima e si danno in braccio alle passioni, senza volontà di troncare la vita di peccato.
I deboli, spiritualmente parlando, sono quelli che vorrebbero conservare l'amicizia con Dio, ma non sono decisi e risoluti a fuggire il peccato e le gravi occasioni di peccato.
Un giorno sono, di Dio ed un altro del demonio; oggi ricevono la Comunione e domani peccano gravemente; cadute e pentimento, confessione e peccati. Quante anime sono in questa triste condizione! Hanno la volontà assai debole e corrono il rischio di morire in peccato. Guai se la morte le cogliesse mentre sono in disgrazia di Dio!
La Vergine Santissima ha compassione di costoro ed è desiderosa di venire in loro aiuto. Come la mamma sorregge il bambino affinché non cada e gli appresta la mano per rialzarlo se cade, così la Madonna, memore della miseria umana, è sollecita a sorreggere chi a lei ricorre con fiducia.
È bene considerare quali siano le cause che producono la debolezza spirituale. Prima di tutto è il non fare caso delle piccole colpe, per cui si commettono spesso e senza alcun rimorso. Chi disprezza le piccole cose, à poco a poco cadrà nelle grandi.
Indebolisce la volontà il pensare nelle tentazioni: Fin qui posso arrivarci ... Questo non è peccato mortale! All'orlo del precipizio mi fermerò. - Agendo in tal guisa, la grazia di Dio si rallenta, Satana intensifica l'assalto e l'anima cade miseramente. 
Un'altra causa d'indebolimento è il dire: Ora pecco e poi mi confesserò; così rimedierò a tutto. - Si è in errore, perché anche quando ci si confessi, il peccato lascia nell'anima una grande debolezza; più peccati si commettono, più si resta deboli, specialmente offendendo la purezza.
Sono facili a cadere in peccato coloro che non sanno dominare il cuore e per conseguenza coltivano affetti disordinati. Dicono: Non ho la forza di lasciare quella persona! Non me la sento di privarmi di quella visita..-
Tali anime ammalate, intisichite nella vita spirituale, ricorrano a Maria per aiuto, implorando la sua materna misericordia. Facciano delle novene e dei mesi interi di pratiche devote per strappare una grazia si grande, cioè la forza di volontà, da cui dipende l'eterna salvezza.
Molti pregano la Madonna per la salute del corpo, per la provvidenza, per riuscire in qualche affare, ma pochi supplicano la Regina del Cielo e fanno corsi di novene per avere la forza nelle tentazioni o per troncare qualche grave occasione di peccato. 
  
ESEMPIO 
Una giovane da anni si era abbandonata ad una vita di peccato; cercava di tenere occulte le sue miserie morali. La madre cominciò a sospettare di qualche cosa e la rimproverò aspramente.
L'infelice, scoperta, apri gli occhi sul misero suo stato e fu assalita da forti rimorsi. Accompagnata dalla mamma, volle andare a confessarsi. Si pentì, propose e., pianse.
Era molto debole e, trascorso breve tempo, s'ingolfò di nuovo nella brutta abitudine di peccare. Era già in procinto di fare un cattivo passo e piombare nell'abisso. La Madonna, invocata dalla mamma, venne in aiuto della peccatrice per un caso provvidenziale.
Capitò nelle mani della giovane un buon libro; lo lesse e fu colpita dalla storia di una donna, la quale nascondeva i gravi peccati in Confessione e, quantunque in seguito abbia tenuto una buona vita, a motivo dei sacrilegi andò all'inferno.
A questa lettura fu scossa dal rimorso; pensò che anche per lei era preparato l'inferno, se non avesse rimediato alle cattive Confessioni e se non avesse cambiato vita.
Rifletté seriamente, cominciò a pregare con fervore la Vergine Santissima perché l'aiutasse e si decise di regolare la coscienza. Quando s'inginocchiò davanti al Sacerdote per accusare le sue colpe, disse: E’ stata la Madonna a condurmi qui! Voglio cambiare vita. -
Mentre prima si sentiva debole nelle tentazioni, poi acquistò tale fortezza da non retrocedere più. Perseverò nella preghiera e nella frequenza dei Sacramenti ed infiammata di santo ardore verso Gesù e la Madre Celeste, abbandonò il mondo per chiudersi in un convento, ove emise i voti Religiosi. 
  
Fioretto. - Esaminare la coscienza per vedere come ci si confessa: se si nasconde qualche grave peccato, se il proposito di fuggire le cattive occasioni è risoluto ed efficace, se realmente si va alla Confessione con le dovute disposizioni. Rimediare alle Confessioni mal fatte. 
  
Giaculatoria. Cara Madre Vergine Maria, fate ch'io salvi l'anima mia! 
 
5° GIORNO 
Ave Maria. 
  
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi! 
  
SALUTE DEGLI INFERMI
L'anima è la parte più nobile di noi; il corpo, quantunque inferiore al nostro spirito, ha la sua grande importanza nella vita terrena, essendo strumento di bene. Il corpo ha bisogno della salute ed è un dono di Dio il godere della sanità.
Si sa che sono innumerevoli le malattie che possono colpire l'organismo umano. Quanti giacciono a letto per mesi e per anni! Quanti dimorano negli ospedali! Quanti corpi sono tormentati da dolorose operazioni chirurgiche!
Il mondo è valle di lacrime. Soltanto la fede può dare la luce sul mistero del dolore. Spesso si perde la salute per l'immortificazione nel mangiare e nel bere; per lo più si logora l'organismo a motivo dei vizi ed allora la malattia è castigo del peccato.
Gesù guarì il paralitico presso la vasca di Siloe, paralitico che da trentotto anni giaceva a letto; incontrandolo nel Tempio, gli disse: « Eccoti già guarito! Non peccare più, affinché non ti avvenga ;di peggio! » (S. Giovanni, V, 14).
Altre volte la malattia può essere un atto della misericordia di Dio. affinché l'anima si distacchi dalle gioie terrene, si purifichi sempre più, scontando in terra anziché nel Purgatorio, ed affinché con sofferenze fisiche serva da parafulmine ai peccatori, implorando loro grazie. Quanti Santi ed anime privilegiate hanno trascorso la vita in tale stato d'immolazione!
La Chiesa chiama la Madonna: « Salus infirmorum » salute degli infermi, ed esorta i fedeli a ricorrere a Lei per la salute del corpo.
Come potrebbe un padre di famiglia alimentare i figli, se non avesse la forza di lavorare? Come accudirebbe una madre ai lavori domestici, se non avesse discreta salute?
La Madonna, Madre di misericordia, è contenta d'impetrare la sanità del corpo a coloro che la invocano con fede. Sono senza numero le persone che esperimentano la bontà della Vergine.
Partono i treni bianchi per Lourdes, si fanno pellegrinaggi ai Santuari Mariani, si tappezzano gli altari della Madonna di « cuori-voto » .. tutto ciò dimostra l'efficacia del ricorso a Maria.
Nelle malattie, dunque, rivolgiamoci alla Regina del Cielo! Se sarà utile all'anima la salute del. corpo, questa si otterrà; se sarà più utile spiritualmente la malattia, la Madonna otterrà la grazia della rassegnazione e la forza nel dolore.
Qualunque preghiera è efficace nei bisogni. San Giovanni Bosco, apostolo della Vergine Ausiliatrice, raccomandava una novena particolare, con la quale si sono ottenute e si ottengono grazie prodigiose. Ecco le norme di tale novena:
1) Recitare per nove giorni di seguito tre Pater, Ave e Gloria a Gesù Sacramentato, con la giaculatoria: Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e - Divinissimo Sacramento! - recitare pure tre Salve Regina alla Beata Vergine, con la invocazione: Maria Auxilium Christianorum, ora pro nobis!
2) Durante la novena accostarsi ai Santi Sacramenti della Confessione e della Comunione.
3) Per ottenere più facilmente le grazie, portare al collo la medaglietta della Vergine e promettere, secondo le possibilità, qualche offerta per il culto della . Madonna. 
  
ESEMPIO 
Il Conte di Bonillan aveva la moglie gravemente inferma di tubercolosi. La sofferente, dopo vari mesi passati a letto, era ridotta a tale macilenza da pesare solo venticinque chilogrammi. I medici giudicavano inutile ogni rimedio.
Il Conte allora scrisse a Don Bosco, chiedendo preghiere per la consorte. La risposta fu: « Conduca l'ammalata a Torino ». Il Conte scrisse dicendo che la sposa non poteva assolutamente fare il viaggio dalla Francia a Torino. E Don Bosco ad insistere che si mettesse in viaggio.
L'ammalata giunse a Torino in penose condizioni. L'indomani Don Bosco celebrò la Santa Messa all'altare della Madonna Ausiliatrice; erano presenti il Conte e la sposa.
La Vergine Santissima operò il miracolo: all'atto della Comunione l'ammalata si senti perfettamente guarita. Mentre prima non aveva la forza di fare un passo, potè andare alla balaustra per comunicarsi; finita la Messa andò in sacrestia a parlare con Don Bosco e ritornò serenamente in Francia del tutto risanata.
La Madonna invocata con fede esaudí le preghiere di Don Bosco e della contessa. Il fatto avvenne nel 1886. 
  
Fioretto. - Recitare nove Gloria Patri, in onore dei Cori degli Angeli.  
  
Giaculatoria. - Maria, salute degli infermi, benedite gli ammalati! 
 
6° GIORNO 
Ave Maria.
 
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi!
 
MADRE DEI POVERI
Il mondo va in cerca di piaceri e per procurarseli ha bisogno di denaro. Ci si affatica, si lotta, si calpesta anche la giustizia, pur di accumulare ricchezze.
Gesù insegna che i. veri beni sono quelli celesti, perché eterni, e che la ricchezza di questo mondo è falsa e passeggera, fonte di preoccupazione e di responsabilità.
Gesù, ricchezza infinita, facendosi uomo, volle essere povero e volle che così fosse la sua Santa Madre ed il Padre Putativo, San Giuseppe.
Esclamò un giorno: « Guai a voi, o ricchi, perché avete già la vostra consolazione! » (S. Luca, VI, 24). « Beati voi, o poveri, perché è vostro il regno di Dio! Beati voi che ora siete bisognosi, perché sarete saziati! » (S. Luca, VI, 20).
I seguaci di Gesù dovrebbero apprezzare la povertà e, se avessero ricchezze, dovrebbero essere distaccati e servirsene in bene.
Quanti sprecano il denaro e quanti invece mancano del necessario! Ci sono poveri che non possono sfamarsi, non hanno abiti per coprirsi ed in caso di malattia non hanno i mezzi per curarsi.
La Madonna, come Gesù, ama questi poveri e vuole far loro da Madre; se pregata, viene in aiuto, servendosi della generosità dei buoni.
Anche quando non si è propriamente poveri, in certi periodi della vita ci si pub trovare nelle strettezze, o per rovescio di fortuna o per mancanza di lavoro. Allora ricordiamo che la Madonna è la Madre dei bisognosi. La voce supplichevole dei figli penetra sempre nel cuore materno.
Quando si aspetta la provvidenza, non basta pregare la Madonna; bisogna vivere in grazia di Dio, se si vuole che Dio assista. A questo riguardo dice Gesù Cristo: « Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte le altre cose vi saranno date in più » (S. Matteo, VI, 33).
A conclusione di quanto si è detto, imparino i poveri a non vergognarsi del loro stato, perché rassomigliano di più alla Madonna, e a non scoraggiarsi nei bisogni, invocando con viva fede l'assistenza della Madre Celeste.
Imparino i ricchi ed i benestanti a non insuperbirsi e a non disprezzare i bisognosi; amino fare la carità, specialmente a coloro che non hanno il coraggio di stendere la mano; evitino le spese inutili, per avere più possibilità di aiutare il prossimo e ricordino che chi dà al povero,
presta a Gesù Cristo e rende omaggio a Maria Santissima, Madre dei poveri. 
 
ESEMPIO
Il Pallavicino nei suoi insigni scritti riporta un episodio, ove appare come la Madonna ami ed aiuti i poveri, quando le sono sinceramente devoti.
Un Sacerdote fu invitato a prestare gli ultimi conforti della Religione ad una moribonda. Andato in Chiesa e preso il Santo Viatico, s'incamminò verso l'abitazione dell'inferma. Quale nòn fu il suo dolore a vedere la povera donna in una misera stanzetta, priva di tutto, giacente sopra un po' di paglia!
L'agonizzante era stata molto devota della Madonna, aveva provata tante volte la sua protezione negli estremi bisogni ed ora in fine di vita le veniva elargita una grazia straordinaria.
Appena entrato il Sacerdote in questa abitazione, apparve un coro di vergini, le quali si disposero presso la morente per darle aiuto e conforto; in mezzo alle vergini c'era la Madonna.
A tanto spettacolo il Sacerdote non osò avvicinarsi alla moribonda; allora la Vergine Santissima gli volse uno sguardo benigno e s'inginocchiò, chinando la fronte sino a terra per adorare il suo Figlio Sacramentato. Fatto ciò, la Madonna e le altre vergini si alzarono e si ritirarono a parte per lasciare libero il passo al Sacerdote.
La donna chiese di confessarsi e dopo si comunicò. Quale gioia, quando spirata l'anima, potè andare al gaudio eterno in compagnia della Regina del Cielo!
 
Fioretto. - Privarsi di qualche cosa, per amore della Madonna, e darla ai poverelli. Non potendo fare questo, almeno recitare cinque Salve Regina per coloro che si trovano in estremo bisogno.
 
Giaculatoria. - Madre mia, fiducia mia!
 
Addoloratat
 
7° GIORNO
Ave Maria. 
  
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi! 
  
MARIA CONFORTO DEI CARCERATI
Gesù Cristo, trovandosi nel Getsemani, fu preso dai suoi nemici, fu legato e trascinato davanti al tribunale.
Il Figlio di Dio, l'innocenza in persona, essere trattato come un malfattore! Gesù nella sua Passione riparò per tutti e riparò anche per i malfattori e per gli assassini.
. Quelli che dovrebbero fare più compassione nella società, sono i carcerati; eppure o sono dimenticati o disprezzati. E’ carità rivolgere il pensiero a tanti infelici, perché anch'essi sono figli di Dio e nostri fratelli e Gesù considera fatto a sé ciò che si fa ai detenuti.
Quante pene affliggono il cuore del carcerato: l'onore perduto, la privazione di libertà, il distacco dalle persone care, il rimorso del male operato, il pensiero dei bisogni della famiglia! Chi soffre non merita disprezzo, ma compassione!
Si dirà: Hanno fatto il male e quindi lo paghino! - È vero che tanti sono abbruttiti nel vizio ed è meglio che stiano segregati dalla società; ma ci sono nelle prigioni anche degli innocenti, vittime della prepotenza; ci sono altri di buon cuore e che hanno commesso qualche reato in un momento di passione, di accecamento mentale. Bisognerebbe visitare qualche Casa Penale per rendersi conto delle sofferenze di questi infelici.
La Madonna è la Consolatrice degli afflitti e quindi è anche il conforto dei carcerati. Dall'alto dei Cieli guarda questi suoi figliuoli e li commisera, memore di quanto soffri Gesù allorché fu imprigionato; prega per essi, affinché si ravvedano e ritornino a Dio come il buon ladrone; ripara per i loro delitti ed ottieni la grazia della rassegnazione.
La Vergine vede in ogni carcerato una anima redenta dal Sangue del suo Gesù ed un suo figlio adottivo, bisognosissimo di misericordia.
Se vogliamo far cosa gradita a Maria, offriamole qualche opera buona della giornata a vantaggio di coloro che stanno nelle prigioni; offriamo specialmente la Santa Messa; la Comunione e il Rosario.
La nostra preghiera otterrà la conversione a qualche assassino, riparerà certi misfatti, gioverà a far risplendere l'innocenza di qualche condannato e sarà un'opera di misericordia spirituale.
Nel buio della notte si vedono le stelle e così nel dolore la luce della fede. Nelle prigioni alberga il dolore e sono più facili le conversioni. 
  
ESEMPIO 
Nella Casa Penale di Noto, ove scontavano circa cinquecento detenuti, si predicò un corso di Esercizi Spirituali.
Con quanta attenzione quegli infelici ascoltavano le prediche e quante lacrime brillavano su certi volti macilenti!
Chi era condannato per tutta la vita, che per trent'anni e chi per minor tempo; ma tutti quei cuori erano feriti e cercavano balsamo, il vero balsamo della Religione.
A chiusura degli Esercizi, venti Sacerdoti si prestarono ad ascoltare le confessioni. Il Vescovo volle celebrare la Santa Messa ed avere così la gioia di dare Gesù ai carcerati. Era edificante il silenzio, ammirevole il raccoglimento. Commovente il momento della Comunione! Una massa di centinaia di condannati, con le mani giunte e gli occhi bassi, sfilava in ordine per ricevere Gesù. Sembravano dei veri Frati supplicanti.
I Sacerdoti e più che tutto il Vescovo godevano del frutto di quella predicazione.
Quante anime si possono redimere nelle prigioni, se c'è chi prega per loro! 
  
Fioretto. - Recitare il S. Rosario per coloro che stanno nelle prigioni.  
  
Giaculatoria. - Maria, Consolatrice degli, afflitti, pregate per i carcerati! 
 
8° GIORNO 
Ave Maria. 
  
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi!  
  
DEBELLATRICE DELLE ERESIE
Iddio, Eterna Verità, si è degnato parlare agli uomini per mezzo dei Profeti nei tempi antichi e poi per mezzo di Gesù Cristo. La Chiesa Cattolica, istituita divinamente, custodisce e trasmette inalterate alle umane generazioni tutte le verità rivelate da Dio.
I buoni credono, i cattivi non credono, perché le loro opere sono malvagie ed amano più le tenebre anziché la luce.
Coloro che negano o combattono le verità rivelate da Dio, sono detti eretici. La Vergine Santissima, Corredentrice del genere umano, non può restare indifferente davanti alla rovina di tali anime e vuol mostrarsi Madre pietosa. Quando la Madonna presentò Gesù al Tempio, il vecchio Simeone le profetizzò: « Questo Bambino è posto in rovina e in risurrezione di molti in Israele ed in segno al quale si contraddirà. Ed una spada trapasserà il tuo stesso cuore! » (S. Luca, II, 34).
Se gli eretici non si convertono, quel Gesù che negano o lottano, sarà la loro rovina, perché un giorno li condannerà al fuoco eterno. Il Cuore Immacolato di Maria, afflittissimo perché il Corpo Mistico di Gesù, la Chiesa, è dilaniato dagli eretici, viene in aiuto per abbattere le eresie e salvare i traviati. Quanti prodigi della bontà della Madonna registra la storia! Si ricordi l'eresia degli Albigesi, che fu debellata da San Domenico da Gusman, scelto dalla Vergine direttamente ed istruito sul mezzo della vittoria, cioè sulla recita del Rosario. Simile e più strepitosa fu la vittoria di Lepanto, ottenuta col Rosario, per cui l'Europa fu liberata dal pericolo della dottrina di Maometto.
Il grande pericolo che al presente minaccia l'umanità è il comunismo, dottrina atea e rivoluzionaria. La Russia ne è la maggiore vittima. $ necessario pregare la Regina del Cielo, trionfatrice delle eresie, affinché gli eretici presto ritornino alla Chiesa di Dio. 
  
ESEMPIO  
Nelle apparizioni di Fatima la Madonna disse a Lucia: Tu hai visto dove vengono precipitate le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Iddio vuole stabilire in tutto il mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Io verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato. -
Il messaggio di Fatima non si chiuse il 13 ottobre 1917. La Vergine apparve di nuovo a Lucia_ il 10 dicembre 1925. Il Bambino Gesù stava accanto alla Madonna, sollevato sopra una nube di luce. La Vergine teneva in mano un Cuore, circondato da acute spine. Per primo parlò a Lucia il Bambino Gesù: Abbi compassione del Cuore della tua Santissima Madre! Ecco è tutto coperto di spine, con le quali gli uomini ingrati lo trafiggono ogni momento e non v'è alcuno che rimuova qualche spina con un atto di riparazione. -
Poi la Madonna disse: Figlia mia, contempla il mio Cuore circondato dalle spine, con cui gli uomini ingrati continuamente lo trafiggono con le loro bestemmie ed ingratitudini. Tu almeno procura di consolarmi. -
Nel 1929 la Madonna riapparve alla sua confidente, chiedendo la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato e promettendo che, se la richiesta verrà accolta, « la Russia si convertirà e vi sarà pace! »
Il 31 ottobre 1942, Pio XII consacrava il mondo al Cuore Immacolato di Maria, con speciale menzione della Russia, che poi fu riconsacrata singolarmente nel 1952.
Si affretti il trionfo del Cuore Immacolato di Maria sul comunismo, con l'offerta quotidiana di preghiere e di sacrifici. 
  
Fioretto. - Ricevere la S. Comunione per la conversione degli eretici.  
  
Giaculatoria. - Madre di misericordia, intercedete per gli eretici! 
 
 
9° GIORNO
Ave Maria.
 
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi!
 
MARIA SALVEZZA DEGLI INFEDELI
Si legge nel Vangelo (San Matteo, XIII, 31) : « Il regno dei Cieli è simile ad un granellino di senapa, che un uomo prese e seminò nella sua campagna. $ il più piccolo di tutti i semi degli alberi; ma quando è cresciuto, è il maggiore di tutti gli erbacei e diviene albero, cosicché gli uccelli dell'aria vengono e vi depongono i loro nidi ».
La luce del Vangelo cominciò ad espandersi per. mezzo degli Apostoli; part dalla Galilea e deve estendersi sino agli ultimi confini della terra. Sono trascorsi circa duemila anni e la dottrina di Gesù Cristo non è penetrata ancora in tutto il mondo.
Gl'infedeli, cioè i non battezzati, sono oggi cinque sesti dell'umanità; circa mezzo miliardo di anime gode del frutto della Redenzione; due miliardi e mezzo giacciono ancora nel buio del paganesimo.
Iddio intanto vuole che tutti si salvino; ma è disegno della Divina Sapienza che l'uomo cooperi alla salvezza dell'uomo. Bisogna dunque lavorare per la conversione degli infedeli.
La Madonna è Madre anche di questi miseri, riscattati a caro prezzo sul Calvario. Come può venire in loro aiuto? Supplica il Divin Figlio affinché sorgano le vocazioni missionarie. Ogni Missionario è un dono di Maria alla Chiesa di Gesù Cristo. Se si chiedesse a coloro che lavorano nella Missioni: Qual è la storia della vostra vocazione? - tutti risponderebbero: Ha avuto origine da Maria ... in un giorno a Lei sacro... per un'ispirazione avuta pregando al suo altare ... per una grazia prodigiosa ottenuta, come prova delle vocazione missionaria . . . -
Domandiamo a Sacerdoti, a Suore ed a laici, che stanno nelle Missioni: Chi vi dà la forza, chi vi assiste nei pericoli, a chi affidate le vostre imprese apostoliche? - Tutti additano la Vergine Santissima. -
Ed il bene si fa! Ove prima regnava Satana, ora regna Gesù! Tanti pagani convertiti sono divenuti anche apostoli; esistono già i Seminari indigeni, ove tanti ogni anno ricevono l'Ordinazione Sacerdotale; c'è anche un buon numero di Vescovi indigeni.
Chi ama la Madonna, deve amare la conversione degli infedeli e fare qualche cosa affinché il regno di Dio venga nel mondo per mezzo di Maria.
Nelle nostre preghiere non tralasciamo il pensiero delle Missioni, anzi sarebbe lodevole destinare un giorno della settimana a tale scopo, ad esempio, il sabato.
Si prenda l'ottima abitudine di fare l'Ora Santa per gl'infedeli, per affrettarne la conversione e per rendere a Dio gli atti di adorazione e di ringraziamento che non gli rendono masse di creature. Quanta gloria si dà a Dio con un'Ora Santa diretta a tale fine!
Si offrano dei sacrifici al Signore, per le mani della Madonna, a vantaggio dei Missionari. Si imiti la condotta, di Santa Teresina, che con l'offerta generosa e costante di piccoli sacrifici, meritò d'essere dichiarata Patrona delle Missioni. Adveniat regnum tuum! Adveniat per Mariam!
 
ESEMPIO 
Don Colbacchini, Missionario Salesiano, quando andò nel Matho Grosso (Brasile), ad evangelizzare una tribù quasi selvaggia, fece di tutto per cattivarsi l'amicizia del capo, il gran Cacico. Era questi il terrore della zona; teneva esposti in casa i crani di coloro che aveva ucciso ed aveva ai suoi ordini una squadra di selvaggi armati.
Il Missionario, con prudenza e carità, ottenne dopo qualche tempo che il gran Cacico mandasse i suoi due figlioletti alle istruzioni catechistiche, che si tenevano sotto un tendone assicurato agli alberi. Anche il padre in seguito ascoltava le istruzioni. 
Volendo Don Colbacchini rafforzarne l'amicizia, chiese al Cacico di permettergli di condurre alla città di San Paulo i due figliuoli, in occasione di una grande festa. Dapprima ci fu il rifiuto, ma dopo le insistenze e le rassicurazioni, il padre disse: Ti affido i miei figli! Ma ricordati che se capiterà male a qualcuno, pagherai con la tua vita! -
Disgrazia volle che a San Paulo ci fosse un'epidemia, furono colpiti dal male i figli del Cacico e tutti e due morirono. Quando il Missionario dopo due mesi ritornò alla sua dimora, disse a se stesso: La vita per me è finita! Appena comunicherò al capo della tribù la notizia della morte dei figli, sarò ucciso! -
Don Colbacchini si raccomandò alla Madonna, implorando la sua assistenza. Il Cacico, avuta la notizia, inferocì, si diede morsi alle mani, con dei rottami si apri delle ferite al petto e si allontanò gridando: Mi vedrai domani! - Mentre l'indomani il Missionario celebrava la S. Messa, il selvaggio entrò nella Cappella, si pose faccia a terra sul pavimento e non disse nulla. Finito il S. Sacrificio, si avvicinò al Missionario e l'abbracciò, dicendo: Tu hai insegnato che Gesù perdonò ai suoi crocifissori. Io perdono anche a te! ... Saremo sempre amici! - Affermava il Missionario che fu la Madonna a salvarlo da morte sicura. 
 
Fioretto. - Prima di mettersi a letto baciare il Crocifisso e dire: Maria, se io morissi questa notte, fate che sia in grazia di Dio! -
 
Giaculatoria. - Regina del Cielo, benedite le Missioni!
 
10° GIORNO 
Ave Maria.
 
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi!
 
MARIA SPERANZA DEI MORIBONDI
Si viene al mondo piangendo e si muore versando l'ultima lacrima; a buon diritto questa terra è chiamata valle di lacrime e luogo di esilio, dal quale da tutti si deve partire.
Poche sono le gioie della vita presente e moltissime le pene; tutto ciò è provvidenziale, perché se non si soffrisse, ci si attaccherebbe troppo alla terra e non si aspirerebbe al Cielo.
La pena maggiore per ognuno è la morte, sia per i dolori del corpo, sia per il distacco da ogni affetto terreno e sia specialmente per il pensiero della comparsa davanti a Gesù Cristo Giudice. L'ora della morte, certa per tutti, ma incerta per il giorno, è l'ora più importante della vita, perché da essa dipende l'eternità.
Chi può venirci in aiuto in quei momenti supremi? Soltanto Dio e la Madonna.
La madre non abbandona i figli nel bisogno e più questo è grave, più intensifica le sue premure. La Madre Celeste, dispensatrice dei tesori divini, corre in aiuto della anime, specie se prossime a partire per l'eternità. La Chiesa, divinamente ispirata, nell'Ave Maria ha messo una supplica particolare: Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell'ora della nostra morte! -
Quante volte durante la vita si ripete questa preghiera! E la Madonna, Cuore delicatamente materno, può restare indifferente al grido dei suoi figli?
La Vergine sul Calvario assisteva il Figliuolo Gesù agonizzante; non parlava, ma contemplava e pregava. Quale Madre dei credenti in quei momenti volgeva lo sguardo anche alla moltitudine dei figli adottivi, che nel corso dei secoli si sarebbero trovati nell'agonia ed avrebbero implorato il suo soccorso.
Per noi la Madonna pregò sul Calvario e consoliamoci che sul letto di morte ci aiuterà. Ma facciamo di tutto per meritarci la sua assistenza.
Ogni giorno offriamole qualche atto di ossequio particolare, anche piccolo, come sarebbe la recita di tre Ave Maria, con la giaculatoria: Cara Madre Vergine Maria, fate che io salvi l'anima mia! -
Domandiamo spesso che ci liberi dalla morte improvvisa; che non ci colga la morte quando disgraziatamente fossimo in peccato mortale; che possiamo ricevere i Santi Sacramenti e non solo l'Estrema Unzione, ma specialmente il Viatico; che possiamo vincere gli assalti del demonio durante l'agonia, perché allora il nemico delle anime raddoppia la lotta; e che ci ottenga finalmente la serenità dello spirito, per morire nel bacio del Signore, pienamente conformati alla volontà di Dio. I devoti di Maria sogliono morire placidamente e qualche volta hanno la gioia di vedere sensibilmente la Regina del Cielo, che li conforta e li invita al gaudio eterno. Così spirava il fanciullo Domenico Savio, ora Santo, esclamando con gioia: Oh, che bella cosa io vedo!
 
ESEMPIO
San Vincenzo Ferreri fu chiamato d'urgenza presso un infermo assai grave, il quale rifiutava i Sacramenti.
Il Santo gli disse: Non ti ostinare! Non dare a Gesù tanto dispiacere! Mettiti in grazia di Dio ed acquisterai la pace del cuore. - L'ammalato, ancora più arrabbiato, protestava di non volersi confessare.
San Vincenzo pensò di rivolgersi alla Madonna, sicuro di poter ottenere la buona morte a quell'infelice. Allora gli soggiunse: Ebbene, tu dovrai confessarti a qualunque costo! -
Invitò tutti i presenti, familiari ed amici, a recitare il Rosario per l'infermo. Mentre si pregava, apparve presso il letto del peccatore la Vergine Santissima con Gesù Bambino, tutto cosparso di sangue.
Il moribondo non potè resistere a tale vista e gridò: Signore, perdono . . . perdono! Voglio confessarmi! -
Tutti piangevano per la commozione. San Vincenzo potè confessarlo e dargli il Santo Viatico ed ebbe la gioia di vederlo spirare mentre baciava affettuosamente il Crocifisso.
Tra le mani del defunto fu posta la corona del Rosario, come segno del trionfo della Madonna.
 
Fioretto. - Passare la giornata in particolare raccoglimento e pensare di tanto in tanto: Se dovessi morire oggi, avrei la coscienza serena? Come vorrei trovarmi in punto di morte? -
 
Giaculatoria. - Maria, Madre di misericordia, pietà dei moribondi!
 
 
11° GIORNO
Ave Maria. 
  
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi! 
  
MARIA REGINA DEL PURGATORIO
Niente di macchiato può entrare in Cielo. Tutte le colpe devono essere riparate o in questa vita o nell'altra.
Il Purgatorio è l'anticamera del Paradiso; è li che le anime si purificano da ogni resto di peccato. Si scontano sino all'ultimo centesimo tutti i peccati veniali ed anche quelli mortali, di cui si avesse avuta l'assoluzione. Le pene espiatrici sono atroci, come si rileva da certe apparizioni di trapassati.
La Madonna è Madre di misericordia di coloro che sono nel Purgatorio e, come è Regina del Paradiso, così è pure Regina di quel regno di dolore. Brama alleviare le pene di quelle anime ed affrettarne l'ingresso in Cielo. Di ogni anima ha premura, in modo particolare delle sue devote.
Nella storia di un'anima privilegiata si legge: La misericordia di Dio mi trasportò misteriosamente in Purgatorio, affinché io soffrissi a veder soffrire e così riparare. Che pena a contemplare lo spasimo di una schiera sterminata di anime! Tutte erano rassegnatissime. All'improvviso uno splendore rischiarò quel luogo tenebroso; apparve la Regina del Cielo ammantata di gloria e tutte furono sollevate dalle loro pene; sembrava che nessuna più soffrisse. La Madonna prese con sé un'anima e la portò in Cielo. Io provai grande gioia, perché conoscevo quell'anima, avendola assistita in punto di morte. -
Come insegnano tanti Santi, la Vergine Santissima nelle sue feste libera dal Purgatorio un buon numero dei suoi devoti. San Pier Damiani, Dottore di Santa Chiesa, narra che la notte precedente la festa dell'Assunta, una moltitudine di persone andò nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli, sul Campidoglio. Fu riconosciuta una certa Marozia, morta da un anno. Costei disse: In occasione della festa dell'Assunzione la Regina del Cielo è discesa nel Purgatorio ed ha liberato me e moltissime altre anime, circa in numero della popolazione di Roma. -
Un dono particolare della Madonna ai suoi devoti è il Privilegio Sabatino, come fu rivelato a San Simone Stok. Chi usufruisce di. questo privilegio, il primo sabato dopo la morte può essere liberato dal Purgatorio.
Le condizioni sono: Portare l'Abitino della Madonna del Carmine, ovvero la medaglietta, con devozione; recitare ogni giorno qualche preghiera, secondo l'indicazione del Confessore o del Sacerdote
che impone l'Abitino; osservare bene la purezza, secondo il proprio stato.
A chi vuole onorare molto la Vergine, si raccomanda di fare l'Atto Eroico di carità, tanto caro a Maria. Si mettano nelle sue mani materne i meriti soddisfattori, affinché li applichi alle anime del Purgatorio, specialmente alle sue devote.
Quando preghiamo per i defunti, facciamo sempre particolare menzione dei devoti di Viaria. 
  
ESEMPIO  
Santa Teresa d'Avila, mentre si disponeva un giorno a recitare il Rosario ad onore della Madonna, ebbe la visione del Purgatorio.
Vide quel luogo di espiazione sotto forma di un grande recinto, ove le anime soffrivano tra le fiamme.
Alla prima Ave Maria del Rosario, scorse un getto d'acqua, che dall'alto si riversava sul fuoco. In seguito, ad ogni Ave Maria appariva un nuovo getto d'acqua. Intanto le anime si refrigeravano ed avrebbero voluto che il Rosario si perpetuasse.
La Santa comprese allora la grande utilità della recita del Rosario.
In ogni famiglia si ricordano morti; in ogni famiglia dovrebbe esserci la pratica del Rosario quotidiano. 
  
Fioretto. - Tutto il bene che si fa durante il giorno offrirlo per quell'anima del Purgatorio, che in vita fu più devota della Madonna. 
  
Giaculatoria. - Da', o Signore, il riposo eterno alle anime del Purgatorio! 
 
12° GIORNO 
Ave Maria.
 
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi!
 
MARIA MADRE DEI SACERDOTI
Non c'è sulla terra una dignità maggiore di quella del Sacerdote. L'opera di Gesù Cristo, l'evangelizzazione del mondo, è affidata al Sacerdote, il quale deve insegnare la legge di Dio, rigenerare le anime alla grazia, assolvere dai peccati, perpetuare la presenza reale di Gesù nel mondo con la Consacrazione Eucaristica ed assistere i fedeli dalla nascita alla morte.
Disse Gesù: « Come il Padre ha mandato me, così io mando voi » (S. Giovanni, XX, 21). « Non siete voi che mi avete scelto, ma io ho scelto voi e vi ho posto affinché andiate e portiate frutto ed il vostro frutto rimanga... Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se voi foste del mondo, il mondo vi amerebbe; ma poiché non siete del mondo, poiché da esso io vi ho scelto, a motivo di ciò vi odia » (S. Giovanni, XV, 16 ... ). « Ecco che io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe » (S. Matteo, X, 16). « Chi ascolta voi, ascolta me; chi disprezza voi, disprezza me » (S. Luca, X, 16).
Satana scatena la sua rabbia e gelosia più che tutto contro i Ministri di Dio, affinché le anime non si salvino.
Il Sacerdote, che quantunque elevato a sì alta dignità è sempre un misero figlio di Adamo, con le conseguenze della colpa originale, ha bisogno di aiuto e di assistenza particolare per compiere la sua missione. La Madonna conosce bene le necessità dei Ministri del suo Figliuolo e li ama di un amore eccezionale, chiamandoli nei messaggi « i miei prediletti »; ottiene a loro abbondanti grazie affinché salvino le anime e si santifichino; di loro si prende cura-speciale, come faceva con gli Apostoli nei primi tempi della Chiesa.
Maria vede in ogni Sacerdote il suo Figliuolo Gesù e considera ogni anima sacerdotale come la pupilla degli occhi suoi. Sa bene a quali pericoli vadano incontro, specialmente ai nostri tempi, di quanta malvagità siano il bersaglio e quali insidie prepari loro Satana, volendo egli vagliarli come il frumento nell'aia. Però da Madre amorosa non abbandona i figli nella lotta e li custodisce sotto il suo manto.
Il Sacerdozio Cattolico, di origine divina, stia molto a cuore ai devoti della Madonna. Innanzi lutto si stimino e si amino i Sacerdoti;, si ubbidiscano perché sono i portavoce di Gesù, si difendano contro le calunnie dei nemici di Dio, si preghi per loro.
D'ordinario la Giornata Sacerdotale è il giovedì, perché ricorda il giorno dell'istituzione del Sacerdozio; ma anche negli altri giorni si preghi per essi. Si raccomanda l'Ora Santa per i Sacerdoti.
Scopo della preghiera sia la santificazione dei Ministri di Dio, perché se non sono santi non possono santificare gli altri. Inoltre si preghi affinché i tiepidi diventino fervorosi. Si supplichi Dio, per mezzo della Vergine, affinché sorgano le vocazioni sacerdotali. E’ la preghiera che strappa le grazie ed attira i doni di Dio. E quale dono maggiore di un Sacerdote Santo? « Pregate il Padrone della messe, affinché mandi gli operai nella sua campagna » (San Matteo, IX, 38).
In questa preghiera si tengano presenti i Sacerdoti della propria Diocesi, i Seminaristi che si avviano all'Altare, il proprio Parroco ed il Confessore.
 
ESEMPIO 
A nove anni una ragazzina fu colpita da strana malattia. I medici non ne trovavano il rimedio. Il padre si rivolse con fede alla Madonna delle Vittorie; le buone sorelle moltiplicarono le preghiere per la guarigione.
Di fronte al lettuccio dell'inferma c'era una piccola statua della Madonna, la quale si animò. Gli occhi della ragazzina s'incontrarono con gli occhi della Madre Celeste. Durò pochi istanti la visione, ma bastò a riportare la gioia in quella famiglia. Guarì la graziosa bambina e per tutta la vita portò il dolce ricordo della Madonna. Invitata a raccontare il fatto, si limitava a dire: La Vergine Santissima mi guardò, poi sorrise ... ed io guarii! -
La Madonna non volle che soccombesse quell'anima innocente, destinata a dare a Dio tanta gloria.
La ragazzina cresceva negli anni ed anche nell'amore di Dio e nello zelo. Volendo salvare molte anime, fu ispirata da Dio a dedicarsi al bene spirituale dei Sacerdoti. Così un giorno diceva: Per salvare molte anime, ho stabilito di fare un negozio all'ingrosso: offro al buon Dio i miei piccoli atti di virtù, affinché aumenti la grazia nei Sacerdoti; più prego e mi sacrifico per loro, più anime convertono con il loro ministero ... Ah, se potessi essere Sacerdote io! Gesù ha accontentato sempre i miei desideri; solo uno ne ha lasciato insoddisfatto: non potere avere un fratello Sacerdote! Ma io voglio divenire madre di Sacerdoti! ... Voglio pregare molto per loro. Prima mi meravigliavo sentendo dire di pregare per i Ministri di Dio, dovendo essi pregare per i fedeli, ma in seguito compresi che anche loro abbisognano di preghiere! -
Tale delicato sentimento l'accompagnò sino alla morte e le attirò tante benedizioni da raggiungere i più alti gradi della perfezione.
La ragazzina miracolata fu Santa Teresa del Bambino Gesù.
 
Fioretto - Fare celebrare, o almeno ascoltare una S. Messa per la santificazione dei Sacerdoti.
 
Giaculatoria - Regina degli Apostoli, pregate per noi!
 
12° GIORNO 
Ave Maria.
 
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi!
 
MARIA MADRE DEI SACERDOTI
Non c'è sulla terra una dignità maggiore di quella del Sacerdote. L'opera di Gesù Cristo, l'evangelizzazione del mondo, è affidata al Sacerdote, il quale deve insegnare la legge di Dio, rigenerare le anime alla grazia, assolvere dai peccati, perpetuare la presenza reale di Gesù nel mondo con la Consacrazione Eucaristica ed assistere i fedeli dalla nascita alla morte.
Disse Gesù: « Come il Padre ha mandato me, così io mando voi » (S. Giovanni, XX, 21). « Non siete voi che mi avete scelto, ma io ho scelto voi e vi ho posto affinché andiate e portiate frutto ed il vostro frutto rimanga... Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se voi foste del mondo, il mondo vi amerebbe; ma poiché non siete del mondo, poiché da esso io vi ho scelto, a motivo di ciò vi odia » (S. Giovanni, XV, 16 ... ). « Ecco che io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe » (S. Matteo, X, 16). « Chi ascolta voi, ascolta me; chi disprezza voi, disprezza me » (S. Luca, X, 16).
Satana scatena la sua rabbia e gelosia più che tutto contro i Ministri di Dio, affinché le anime non si salvino.
Il Sacerdote, che quantunque elevato a sì alta dignità è sempre un misero figlio di Adamo, con le conseguenze della colpa originale, ha bisogno di aiuto e di assistenza particolare per compiere la sua missione. La Madonna conosce bene le necessità dei Ministri del suo Figliuolo e li ama di un amore eccezionale, chiamandoli nei messaggi « i miei prediletti »; ottiene a loro abbondanti grazie affinché salvino le anime e si santifichino; di loro si prende cura-speciale, come faceva con gli Apostoli nei primi tempi della Chiesa.
Maria vede in ogni Sacerdote il suo Figliuolo Gesù e considera ogni anima sacerdotale come la pupilla degli occhi suoi. Sa bene a quali pericoli vadano incontro, specialmente ai nostri tempi, di quanta malvagità siano il bersaglio e quali insidie prepari loro Satana, volendo egli vagliarli come il frumento nell'aia. Però da Madre amorosa non abbandona i figli nella lotta e li custodisce sotto il suo manto.
Il Sacerdozio Cattolico, di origine divina, stia molto a cuore ai devoti della Madonna. Innanzi lutto si stimino e si amino i Sacerdoti;, si ubbidiscano perché sono i portavoce di Gesù, si difendano contro le calunnie dei nemici di Dio, si preghi per loro.
D'ordinario la Giornata Sacerdotale è il giovedì, perché ricorda il giorno dell'istituzione del Sacerdozio; ma anche negli altri giorni si preghi per essi. Si raccomanda l'Ora Santa per i Sacerdoti.
Scopo della preghiera sia la santificazione dei Ministri di Dio, perché se non sono santi non possono santificare gli altri. Inoltre si preghi affinché i tiepidi diventino fervorosi. Si supplichi Dio, per mezzo della Vergine, affinché sorgano le vocazioni sacerdotali. E’ la preghiera che strappa le grazie ed attira i doni di Dio. E quale dono maggiore di un Sacerdote Santo? « Pregate il Padrone della messe, affinché mandi gli operai nella sua campagna » (San Matteo, IX, 38).
In questa preghiera si tengano presenti i Sacerdoti della propria Diocesi, i Seminaristi che si avviano all'Altare, il proprio Parroco ed il Confessore.
 
ESEMPIO 
A nove anni una ragazzina fu colpita da strana malattia. I medici non ne trovavano il rimedio. Il padre si rivolse con fede alla Madonna delle Vittorie; le buone sorelle moltiplicarono le preghiere per la guarigione.
Di fronte al lettuccio dell'inferma c'era una piccola statua della Madonna, la quale si animò. Gli occhi della ragazzina s'incontrarono con gli occhi della Madre Celeste. Durò pochi istanti la visione, ma bastò a riportare la gioia in quella famiglia. Guarì la graziosa bambina e per tutta la vita portò il dolce ricordo della Madonna. Invitata a raccontare il fatto, si limitava a dire: La Vergine Santissima mi guardò, poi sorrise ... ed io guarii! -
La Madonna non volle che soccombesse quell'anima innocente, destinata a dare a Dio tanta gloria.
La ragazzina cresceva negli anni ed anche nell'amore di Dio e nello zelo. Volendo salvare molte anime, fu ispirata da Dio a dedicarsi al bene spirituale dei Sacerdoti. Così un giorno diceva: Per salvare molte anime, ho stabilito di fare un negozio all'ingrosso: offro al buon Dio i miei piccoli atti di virtù, affinché aumenti la grazia nei Sacerdoti; più prego e mi sacrifico per loro, più anime convertono con il loro ministero ... Ah, se potessi essere Sacerdote io! Gesù ha accontentato sempre i miei desideri; solo uno ne ha lasciato insoddisfatto: non potere avere un fratello Sacerdote! Ma io voglio divenire madre di Sacerdoti! ... Voglio pregare molto per loro. Prima mi meravigliavo sentendo dire di pregare per i Ministri di Dio, dovendo essi pregare per i fedeli, ma in seguito compresi che anche loro abbisognano di preghiere! -
Tale delicato sentimento l'accompagnò sino alla morte e le attirò tante benedizioni da raggiungere i più alti gradi della perfezione.
La ragazzina miracolata fu Santa Teresa del Bambino Gesù.
 
Fioretto - Fare celebrare, o almeno ascoltare una S. Messa per la santificazione dei Sacerdoti.
 
Giaculatoria - Regina degli Apostoli, pregate per noi!
 
13° GIORNO 
Ave Maria. 
  
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi! 
  
ISPIRATRICE DI GENEROSITA'
Nella notte del Getsemani Gesù contemplò i dolori che l'attendevano durante la Passione e vide pure tutte le iniquità del mondo. Quanti peccati da riparare! Il suo Cuore ne restò oppresso e sudò Sangue, esclamando nel dolore: L'anima mia è triste sino alla morte! -
Gli oltraggi che la Divina Bontà riceve ogni giorno, anzi in ogni ora, sono innumerevoli; la Divina Giustizia esige la riparazione.
Come la Veronica, che fu una perla sulla via del Calvario, asciugò il volto a Gesù e ne fu subito ripagata con un prodigio, così le anime pie possono consolare Gesù e la Madonna riparando per sé e per gli altri, coll'offrirsi quali vittime di riparazione. 
La riparazione non è un privilegio di poche anime, ma tutti i battezzati ne hanno il dovere, perché nessun figlio deve restare indifferente quando l'onore del Padre è oltraggiato.
Diceva Gesù ad un'anima, Suor Maria della Trinità: È l'amore che ripara, poiché ciò che offende Dio nel peccato, è la mancanza di amore. Però, quando la sofferenza si unisce all'amore, si dà a Dio una vera riparazione. Desidero anime vittime dovunque: nel secolo e nel chiostro, in tutti gli uffici, in tutte le situazioni, nei campi e nelle officine, nelle scuole e nelle botteghe, nelle famiglie, nel commercio e nelle arti, tra le persone vergini e tra, le coniugate ... Si, io chiedo un'armata di vittime dovunque,
perché dovunque il male è frammisto al bene. -
La Madonna, ispiratrice di nobili sentimenti, suscita nel cuore di tanti suoi devoti il desiderio di offrirsi generosamente alla vita di riparazione. Essa provò sul Calvario il gran peso del dolore e lo sostenne con fortezza eroica. Questa fortezza, chiesta alla Vergine durante la sofferenza, verrà accordata alle anime riparatrici. Gesù ha bisogno di chi ripari e non poche volte sceglie direttamente facendosi vedere e sentire da certe anime, che si sogliono chiamare privilegiate o vittime straordinarie.
Per renderci molto cari alla Vergine Santissima, consacriamoci a Gesù per mezzo di Lei, dedicando la nostra vita alla riparazione ordinaria, semplice, ma generosa.
C'è la riparazione attuale e consiste nell'offrire a Dio qualche opera buona, allorché ci accorgiamo che si commette un peccato. Si sente una bestemmia, si conosce uno scandalo, c'è in famiglia qualcuno che porta odio ... si facciano degli atti di riparazione, secondo che Dio stesso ispira. 
La riparazione abituale, che è la più eccellente, consiste nel fare solennemente, possibilmente col consiglio del Confessore e dopo un triduo o una novena di preparazione, l'offerta di tutta la vita a Dio per le mani di Maria Santissima, protestando di voler accettare con umile sottomissione le croci che Gesù avrà la bontà di mandare, intendendo con ciò riparare la Divina Giustizia ed ottenere la conversione di molti peccatori.
La Madonna predilige queste anime ardenti, le incoraggia a sempre maggiori atti di generosità, infonde una forza particolare nelle prove della vita ed ottiene loro da Gesù una pace profonda, intima e densa, da renderle felici anche tra le spine.
Che in questo mese di Maggio molti cuori si consacrino a Dio quali ostie riparatrici! 
  
ESEMPIO  
Una buona giovane, la cui gioia consisteva nell'amare Gesù e la Madonna, comprese che la vita sua era preziosa e che non conveniva impiegarla come tante altre coetanee. Dolente delle offese che si recano a Dio, afflitta per la rovina di tante anime peccatrici, sentì accendersi il cuore di una magnanima risoluzione. Prostrata ai piedi del Tabernacolo, così pregò: Signore, quanti peccatori sono senza la tua luce! Se accetti, io ti dono la luce degli occhi miei; sono disposta a restar cieca, purché tu resti riparato di tante offese e converta molti peccatori! -
Gesù e la Vergine gradirono l'eroica offerta. Non trascorse molto tempo e la giovane avverti un abbassamento di vista, finché rimase del tutto cieca. Così trascorse tutta la vita, per più di quarant'anni.
Quando i genitori, ignari dell'offerta della figlia, le proposero di andare a Lourdes per impetrare il miracolo dalla Madonna, la buona signorina sorrise... e non disse altro. Quanti peccatori avrà salvato quest'anima!
Ma Gesù e la Madre sua non si lasciarono vincere in generosità. Ricolmarono quel cuore di tanta gioia spirituale, da renderle dolce l'esilio di questa terra. Faceva piacere il mirarla con l'abituale sorriso.
Se non si può imitare l'eroismo di questa donna, almeno si imiti con l'offrire a Dio molti piccoli atti di riparazione. 
  
Fioretto. - Offrire durante il giorno, espressamente, i sacrifici, le contrarietà e le preghiere per riparare i peccati che oggi si fanno nel mondo. 
  
Giaculatoria. - Santa Madre, deh, Voi fate che le Piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore! 
 
14° GIORNO 
Ave Maria.
 
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi!
 
VITTORIA SUL MONDO
Nell'atto di ricevere il Santo Battesimo si fanno delle rinunzie; si rinunzia al mondo, alla carne ed al demonio.
Il primo nemico dell'anima è il mondo, cioè l'assieme delle massime e delle dottrine contrarie alla retta ragione ed agli insegnamenti di Gesù. Tutto il mondo è posto sotto il potere di Satana e vi domina la cupidigia delle ricchezze, l'orgoglio della vita e l'impurità.
Gesù Cristo è nemico del mondo e nell'ultima preghiera che innalzò al Divin Padre prima della Passione, disse: « Io non prego per il mondo! » (S. Giovanni, XVII, 9). Non dobbiamo perciò amare il mondo, né le cose che sono nel mondo.
Contempliamo la condotta dei mondani! Costoro non si curano dell'anima, ma solo del corpo e delle cose temporali. Non pensano ai beni spirituali, ai tesori della vita futura, ma vanno in caccia di piaceri e sono sempre irrequieti nel cuore, perché cercano la felicità e non possono trovarla. Sono simili ai febbricitanti, assetati, avidi di una goccia d'acqua e vanno da piacere a piacere.
Essendo i mondani sotto il dominio dei demoni impuri, là corrono ove possono accarezzare le perfide passioni; i cinema, i veglioni, i ritrovi, le danze, le spiagge, i passeggi in abito immodesto ... tutto ciò costituisce il fine della loro vita.
Gesù Cristo invece invita dolcemente a seguirlo: « Se qualcuno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua! ... Che cosa infatti giova all'uomo se guadagnerà tutto il mondo e poi perderà l'anima sua? » (San Matteo, XVI, 24 ... ».
Nostro Signore promette il Paradiso, l'eterna felicità, ma a coloro che fanno dei sacrifici, lottando contro le attrattive del mondo perverso.
Se il mondo è nemico di Gesù, lo è anche della Madonna, e chi coltiva la devozione alla Vergine, deve odiare la condotta dei mondani. Non si può servire a due padroni, cioè vivere la vita cristiana e seguire l'andazzo del mondo. Purtroppo c'è chi s'illude; ma con Dio non si scherza!
Non è raro trovare una persona in Chiesa al mattino e vederla poi alla sera, in abito poco decente, in una sala da ballo, in braccio a mondani. Si riscontrano anime, che si comunicano in onore della Madonna e nella serata non sanno rinunziare ad uno spettacolo, ove la purezza è tanto in pericolo.
C'è chi recita il Santo Rosario e canta le lodi della Vergine e poi in una conversazione con i mondani prende scioccamente parte a discorsi liberi... che fanno arrossire. Costoro vorrebbero essere devoti della Madonna e nello stesso tempo seguire la vita del mondo. Povere anime cieche! Non si distaccano dal mondo per timore dalla critica altrui e non hanno timore dei divini giudizi!
Il mondo ama le comparse, le vanità, gli spettacoli; ma chi vuol onorare Maria, deve imitarla nella ritiratezza e nell'umiltà; sono queste le virtù cristiane assai care alla Madonna.
Per riuscire vittoriosi sul mondo, è necessario disprezzare la sua stima e vincere il rispetto umano.
 
ESEMPIO 
Un soldato, per nome Belsoggiorno, recitava ogni giorno sette Pater e sette Ave Maria in onore delle sette allegrezze e dei sette dolori della Madonna. Se lungo il giorno,gli mancava il tempo, faceva questa preghiera prima di coricarsi. Avvenendo di dimenticarla, se si ricordava durante il riposo, si alzava e rendeva alla Vergine l'atto di ossequio. Naturalmente i compagni lo deridevano. Belsoggiorno se ne rideva della critica ed amava più piacere alla Madonna anziché ai compagni.
In un giorno di battaglia il nostro soldato si trovava nella prima linea, in attesa del segnale dell'attacco. Si ricordò di non aver detto la solita preghiera; si segnò allora con la croce e, stando in ginocchio, la recitò, mentre i soldati che gli stavano vicino lo scherzavano.
Si attaccò la battaglia, che fu sanguinosa. Quale non fu la meraviglia di Belsoggiorno quando, terminata la lotta, vide coloro che l'avevano burlato per la preghiera, stesi a terra cadaveri! Lui invece era rimasto illeso; nel resto della guerra la Madonna lo assistette in modo che non riportasse mai alcuna ferita.
 
Fioretto. - Distruggere i libri cattivi, le riviste pericolose e le immagini poco modeste, che si avessero in casa.
 
Giaculatoria.- Mater purissima, ora pro nobis!
 
15°GIORNO 
Ave Maria.
 
Invocazione. - Maria, Madre di misericordia, pregate per noi!
 
DOMINIO SUL CORPO
Il secondo nemico spirituale è la carne, cioè il nostro corpo, ed è temibile perché è sempre con noi e può tentarci di giorno e di notte. Chi non avverte la ribellione del corpo contro l'anima? Questa lotta ha avuto principio dopo il peccato originale, ma prima non era così.
I sensi del corpo sono come tanti cani affamati, insaziabili; chiedono sempre; più ad essi si dà e più domandano. Chi vuole salvare l'anima, deve conservare il dominio sul corpo, cioè con la forza della volontà deve tenere a freno le voglie cattive, regolare tutto con la retta ragione, dando ai sensi solo ciò che è necessario e negando il superfluo, specialmente ciò che è illecito. Guai a chi si lascia dominare dal corpo e diviene schiavo delle passioni!
La Madonna, per singolare privilegio, ebbe un corpo verginale, poiché fu esente dalla colpa originale, e conservò sempre la perfetta armonia con il suo spirito.
I devoti della Vergine, se vogliono essere tali, devono sforzarsi di custodire immacolato il corpo; per riuscire vittoriosi nella quotidiana lotta dei sensi, invochino l'aiuto della Madre di misericordia. Non è possibile questa vittoria con le sole forze umane.
Come il giumento irrequieto ha bisogno della sferza e degli speroni, così il nostro corpo ha bisogno della verga della mortificazione. Mortificazione significa negare ai sensi non solamente ciò che Dio proibisce, ma anche certe cose lecite, non necessarie. Ogni piccola mortificazione o rinunzia contribuisce al nostro perfezionamento spirituale, ci premunisce contro le vergognose cadute morali ed è un atto di ossequio, alle Regina del Cielo, amante della purezza del nostro corpo.
È proprio dei devoti di Maria lo spirito di rinunzia.
In pratica, sforziamoci di coltivare la temperanza, evitando l'esagerazione nel mangiare e nel bere, negando alla gola tante ricercatezze e privandoci di qualche cosa. Quanti devoti della Madonna fanno digiuno al sabato, ovvero si astengono dal mangiare frutta fresca o dolci, oppure si limitano nel bere! Queste piccole rinunzie si offrano a Maria quali fiori profumati.
La custodia degli occhi ed anche dell'udito e dell'odorato è indice di dominio sul nostro corpo. Più che tutto è necessaria la mortificazione del tatto, evitando ogni libertà con sé e con gli altri. Quanti portano il cilicio o le catenelle e si danno anche la disciplina!
Le mortificazioni non fanno male alla salute, anzi la conservano. Sono i vizi e le intemperanze le cause della maggior parte delle malattie. I Santi più penitenti sono vissuti sino a tarda età; per convincersene, basta leggere la vita di Sant'Antonio Abate e di San Paolo, primo eremita.
In conclusione, pur considerando il nostro corpo come nemico spirituale, dobbiamo rispettarlo come vaso sacro, convinti che merita più rispetto del Calice della Messa, perché come questo, non solo trattiene il Sangue ed il Corpo di Gesù, ma se ne nutre con la Santa Comunione.
Sul nostro corpo ci sia sempre l'immaginetta della Madonna, medaglietta o abitino, che sia perenne richiamo della nostra figliolanza a Maria.
Procuriamo di essere giusti con noi stessi, cioè avere dell'anima nostra più cura che non del nostro corpo. Quante sollecitudini per questa carne, che dovrà divenire pascolo dei vermi nella tomba!
 
ESEMPIO
Il Padre Ségneri, nel suo libro « Il Cristiano istruito », riferisce che andò a confessarsi, a Roma, dal Padre Zucchi un giovane, carico di peccati contro la purezza. Il Confessore gli disse che solo la devozione alla Madonna avrebbe potuto liberarlo dalla cattiva abitudine; gli diede per penitenza: mattino e sera, nell'alzarsi e nel porsi a letto, recitare attentamente un'Ave Maria alla Vergine, offrendole gli occhi, le mani e tutto il corpo, con preghiera di custodirlo come cosa sua, e poi baciare tre volte la terra.
Il giovane con questa pratica cominciò a correggersi. Passati parecchi anni, dopo essere stato in giro per il mondo, volle incontrarsi a Roma con il suo antico Confessore e gli confidò che da anni non cadeva più in peccato contro la purezza, poiché la Madonna con quella piccola devozione gli aveva ottenuta la grazia.
Padre Zucchi in una predica raccontò il fatto. Lo ascoltava un capitano, che da molti anni aveva una cattiva pratica; propose anche egli di seguire quella devozione, per liberarsi dall'orribile catena del peccato. Riuscì a correggersi e cambiò vita. Ma dopo sei mesi egli, scioccamente fidandosi delle sue forze, volle andare a visitare l'antica casa pericolosa, proponendosi di non peccare.
Nell'accostarsi alla porta della casa ove correva pericolo di offendere Dio, si sentì da una forza invisibile respingere indietro e si trovò tanto lontano dalla casa quanto era lunga quella strada e, senza sapere come, si trovò vicino alla propria abitazione.
Il capitano riconobbe la evidente protezione della Madonna.
 
Fioretto. - Rispettare il proprio corpo ed il corpo altrui, come vaso sacro e Tempio dello Spirito Santo.
 
Giaculatoria. - O Maria, vi consacro il corpo e l'anima mia!
 
Bambibe
Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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