31/07/2021
Catechesi N. 376
A - È bellissimo stare con Gesù e lo sperimentano tutti i credenti che rimangono ad Adorare l’Eucaristia, immergendo la loro anima nell’Oceano sconfinato di Luce che è l’Adorabile Cuore di Gesù presente in quella Candida Ostia.
Gesù fa avvertire la sua presenza a tutte le persone che lo amano con cuore sincero, concedendo loro tutte le Grazie necessarie.
B - Per parlare di misericordia, di verità e di giustizia degli altri, occorre possedere una coscienza pura e tenue. Oggi si ripete sempre meno la parola coscienza, in quanto la coscienza non è più percepita come tale, purtroppo anche da moltissimi cristiani.
Non mi riferisco ai non credenti per ovvie ragioni.
C - Sono tante le parole pronunciate da Gesù che fanno tremare e inferocire gli scribi e i farisei; sono parole che rivelano la loro immensa ipocrisia. Il loro era uno stile di vita improntato sull’apparenza; non si curavano minimamente degli interessi di Dio, del popolo e della propria santificazione personale.
Dal Lunedì al Venerdì ore 9,30 Santa Messa
Per tutto il mese di agosto il Sabato ore 18 Santa Messa prefestiva. La Domenica e i festivi 1 Messa ore 10,30 .
Lunedì sera ore 20.30 Preghiere di Liberazione e Guarigione.
Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione
Se qualcuno ci aiuta con qualche offerta vi ringrazio di cuore.
Pino rimane assente da Giovedì 5 Agosto e riprende Giovedì 2 Settembre
La Messa di Guarigione ci sarà fino a Venerdì 6 Agosto e riprenderà Venerdì 3 Settembre
Dal 22 al 29 Agosto gita al Lago termale di Heviz in Ungheria le iscrizioni terminano Venerdì 23 Luglio
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+ VANGELO (Mc 9,2-10)
Fu trasfigurato davanti a loro. Questi è il mio Figlio l’amato.
A - È bellissimo stare con Gesù e lo sperimentano tutti i credenti che rimangono ad Adorare l’Eucaristia, immergendo la loro anima nell’Oceano sconfinato di Luce che è l’Adorabile Cuore di Gesù presente in quella Candida Ostia.
Gesù fa avvertire la sua presenza a tutte le persone che lo amano con cuore sincero, concedendo loro tutte le Grazie necessarie.
Dobbiamo scoprire il grande Amore di Gesù verso ognuno di noi.
Scoprire questo Amore significa avere la certezza che Gesù è la Sorgente perenne della Vita, da cui proviene ogni bene.
Gesù è il balsamo che ristora ogni esigenza spirituale e fisica, è il sollievo nella sofferenza e il rimedio di tutti i mali.
La sua Trasfigurazione sul monte Tabor indica agli Apostoli la sua provenienza divina, è la conferma definitiva che Egli è veramente il Figlio di Dio.
Fu una Grazia eccezionale assistere all’incontro di Gesù con Mosè ed Elia, i due grandi personaggi considerati dagli ebrei come le figure rappresentative della Legge e dei Profeti. Pietro, Giacomo e Giovanni ne sono testimoni per annunciare in futuro anche questo meraviglioso dialogo, e sostenere così i fratelli che rimarranno sconvolti e confusi per la morte del Signore.
La visione servirà dunque a irrobustire e consolidare la Fede dei tre Apostoli e ad aiutare gli altri dopo la fuga del Giovedì Santo.
Anche i cristiani di oggi vivono tempi di grandissima confusione teologica.
Le teorie moderniste in questi ultimi decenni si sono infiltrati come veleno mortale all’interno della nostra amata Chiesa. Sono teorie che minano le basi della nostra Fede e così, pian piano, si è smarrito il senso del peccato; non esiste più nessuna verità assoluta; tutto è relativo e in funzione alle esigenze dell’uomo. In questa visione distorta si sono aperte le porte al divorzio, all’aborto, all’eutanasia, all’omosessualità ….. ecc.. Tutto è diventato lecito perché non è più Dio (e la sua Legge) al centro della storia, ma l’uomo con le sue necessità o meglio con il suo egoismo, con le sue passioni e perversioni. Purtroppo sono molti i consacrati che hanno apostatato la Fede per abbracciare queste dottrine nefaste e sataniche, con la conseguente rovina di tantissime anime.
Noi vogliamo rimanere fedelissimi al Vangelo Storico insegnato da Gesù.
Rileggiamo sovente questi racconti che sono Luce per illuminare le nostre menti, e Cibo per rinvigorire l’anima. Il Signore rivela ai tre fortunati Apostoli i meravigliosi misteri del suo Regno d’Amore. Sono misteri che devono rafforzare sempre di più la nostra Fede in Gesù, così nel momento della prova sapremo resistere a tutti gli attacchi satanici. Scendendo dal monte dopo l’inebriante e inesprimibile gioia per questa straordinaria e inattesa visione, Gesù preannuncia anche la sua prossima Passione: “Come sta scritto del Figlio dell’Uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato”.
Non dobbiamo temere la sofferenza perché insieme a Gesù supereremo, come gli Apostoli tutte le inevitabili prove della vita.
Rimaniamo uniti alla roccia della Parola di Dio perché contro questa Roccia indistruttibile si infrangono miseramente tutti gli attacchi dell’inferno. Pregate tanto per me, per i sacerdoti e per l’Associazione. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 6,36-38)
Perdonate e sarete perdonati.
B - Per parlare di misericordia, di verità e di giustizia degli altri, occorre possedere una coscienza pura e tenue. Oggi si ripete sempre meno la parola coscienza, in quanto la coscienza non è più percepita come tale, purtroppo anche da moltissimi cristiani.
Non mi riferisco ai non credenti per ovvie ragioni.
Il riferimento alla coscienza è eliminato dal vocabolario perché non se ne conosce bene il significato e per l’offuscamento totale di essa.
Nella vita si deve riflettere per agire, almeno così dovrebbe essere, e le notizie che arrivano all’intelletto provengono dalla spiritualità che si vive. La coscienza allora è la capacità dell’uomo di riflettere su se stesso e di attribuire un significato ai propri atti.
Quando si pensa di avere piena coscienza di ciò che si dice ed effettivamente la persona ha una profonda onestà intellettuale, oltre che l’intelligenza che possiede, questa è una persona affidabile: dice non solo quello che pensa e già questo è un merito, ma dice sicuramente anche cose buone.
Lo sa Dio cosa va bene e cosa no, ma ha sicuramente la capacità della corretta valutazione.
Queste persone sono veramente perbene, in quanto la buona spiritualità che posseggono le rende nella vita giuste, ed è la prerogativa della coscienza pura, delicata, candida. Sono persone che hanno la consapevolezza di essere creature bisognose di tutto, sanno di avere coscienza dei propri limiti e pregano con vera Fede.
Non si esaltano, non seguono gli istinti, non si fidano dei loro pensieri, chiedono consigli al padre spirituale e non vogliono andare contro la Volontà di Dio.
Al contrario, non curare la coscienza significa inquinarla, offuscarla e deteriorarla, a causa del comportamento immorale e idolatrico.
Non capiscono più che così facendo chiudono la porta a Gesù Cristo, Lo rinnegano e Lo tradiscono in modo forse irrecuperabile.
Non c’è misericordia per chi non si pente e non chiede perdono a Gesù, soprattutto nella Confessione. Questo è il Sacramento della Misericordia e Gesù attende anche i più grandi peccatori pentiti per cancellare ogni sporcizia spirituale. Senza questo pentimento, la coscienza rimane ottenebrata dal male e percepisce la realtà in modo opposto.
Perché altrimenti ci sono quelli che non difendono la Chiesa di Gesù e appoggiano gli eretici che odiano la Chiesa? Perché la loro coscienza è impura!
La coscienza è la nostra bussola, dalla spiritualità che la riveste, o dalla mancanza che la spoglia di ogni inclinazione al Bene, avverte o meno la responsabilità dei peccati, del ruolo che si occupa, dell’impegno cristiano, della verità e della falsità.
Molti affermano di “avere la coscienza a posto”, in realtà non comprendono bene il significato dal punto di vista spirituale. Questa affermazione può ripeterla opportunamente e decorosamente chi conosce molto bene se stesso e conosce anche nei dettagli i dieci Comandamenti di Dio e li osserva!
Si trovano molti altri che dicono di avere qualcosa sulla coscienza, o avere un peso sulla coscienza, paragonabile ad un senso di colpa.
Dopo avere commesso un’azione sentita come riprovevole è naturale avvertire un disagio intimo, e questo comunque è un piccolo segnale buono, mentre quelli inabissati nei peccati non avvertono più il peso della coscienza.
La coscienza può deformarsi perché non ci si è adoperati per raggiungere una conoscenza adeguata delle Verità della Fede, oppure per una cattiva volontà dominata dalla superbia, dalla sensualità, dalla pigrizia.
La coscienza illumina tutta la vita, ma attenzione, perché si può deformare e indurire se si trascurano la Confessione, la preghiera e le virtù. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 23,1-12)
Dicono e non fanno.
C - Sono tante le parole pronunciate da Gesù che fanno tremare e inferocire gli scribi e i farisei; sono parole che rivelano la loro immensa ipocrisia. Il loro era uno stile di vita improntato sull’apparenza; non si curavano minimamente degli interessi di Dio, del popolo e della propria santificazione personale.
Alla base di questo atteggiamento c’è la superbia, la folle pretesa di essere migliori e di dominare sugli altri.
Così erano gli scribi e i farisei, all’esterno si mostravano perfetti per dimostrare agli altri la loro impeccabilità, eseguivano con precisione e scrupolosità le prescrizioni della Legge, ma i loro cuori erano perversi.
La loro religiosità era tutta un’inutile esteriorità.
Gesù li condanna aspramente, perchè nulla è più detestabile dell’ipocrisia: “Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno”.
Coloro che sono posti da Dio a essere guida del popolo devono necessariamente essere santi. Come possono trasmettere la Luce di Dio alle anime se essi stessi vivono nel buio del peccato??? Dirà infatti Gesù: “Può forse un cieco guidare un altro cieco?”
Oggi il più grande pericolo per un consacrato è l’occasione di peccare.
Spesso l’occasione si presenta sotto prospettive buone, come l’aiuto a persone deboli, ma se debole e anche chi dovrebbe aiutare nella santificazione, crolla tutto. Allora, prima ancora di agire bisogna valutare attentamente dove conduce una determinata azione, perché in essa potrebbe nascondersi l’occasione che porta al peccato e alla rovina spirituale.
Solitamente i cristiani non valutano questo aspetto e non considerano l’occasione viziosa come l’anticamera del peccato.
Per non cadere in questa trappola diabolica occorre vigilare, pregare e avere molta forza spirituale. Oggi purtroppo la Fede si è affievolita in troppi cuori e la confusione regna ovunque.
Anche gli scribi e i farisei di oggi continuano a parlare senza trasmettere nulla di positivo e di edificante per l’anima, perché le loro parole non sono accompagnate dalla testimonianza di una vita virtuosa. La Chiesa, soprattutto in questi tempi ha bisogno di persone umili e sante pronte a servire tutti, mettendosi a disposizione del prossimo più bisognoso e sofferente. Chi non è umile non può servire gli altri perché il superbo serve esclusivamente se stesso.
Nel Vangelo di oggi Gesù dice una affermazione che sorprende molti: «E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo».
Parole dette prima dell’istituzione del sacerdozio nell’Ultima Cena, infatti il Sacerdote partecipa del sacerdozio di Cristo, è Padre delle anime come Dio è Padre di tutti. Ma qui Gesù si riferiva sempre a scribi e farisei che pretendevano riverenza volevano essere chiamati “padri e guide”.
Il sacerdozio di Cristo è tutt’altra cosa, il Sacerdote è Padre perché rappresenta Gesù. Non è un merito acquisito, è lo stato sacerdotale che lo rende Padre e tale deve essere. Un vero padre è pronto per dare la vita per il proprio figlio, così deve fare anche il sacerdote, sacrificandosi fino al dono totale di sé affinchè tutte le anime che Dio gli ha affidato giungano alla Salvezza eterna.
Per molti cattolici il loro parroco è un semplice amico, spesso ciò succede anche per colpa del parroco, per la sua eccessiva mondanità che fa perdere ai parrocchiani la visione soprannaturale della sacralità del Sacerdote.
Il Sacerdote è un uomo sacro, è colui che dona il sacro ed è lo strumento scelto da Gesù per manifestarsi.
Vi invito a guardare i parroci e tutti i Sacerdoti con occhi soprannaturali evitando l’eccessiva confidenza, (tale confidenza può diventare un tranello diabolico). La vera amicizia consiste sempre nel rispetto dei propri ruoli.
Se un Sacerdote perde il carisma spirituale, chi lo avvicina non si sentirà più aiutato ad elevarsi spiritualmente. Mancando questo aiuto difficilmente compirà un serio cammino di Fede.
Preghiamo ogni giorno per la santificazione di tutti i Sacerdoti, affinchè diventino sale della terra e Luce del mondo. Buona preghiera a tutti.
San Michele Arcangelo di don Marcello Stanzione