Achebellaeche

08/05/2021

Catechesi N. 364

 
A - Anche in questo passo del Vangelo ritroviamo uno degli annunci del Signore sull’imminenza della sua Passione. Parla di sé come di chi sta per essere tradito,     consegnato, nelle mani dei nemici e abbandonato da tutti.
B - Giovanni Battista invia due discepoli per chiedere a Gesù notizie sulla sua vera identità, ossia se Lui è veramente il Figlio di Dio, il Messia atteso: “Sei Tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”.
C - Il commento di questa Catechesi l’ho scritto interrompendolo numerose volte per la stanchezza accumulata in questi giorni. Oggi è stata una giornata molto intensa, la Catechesi non riuscivo a completarla e ho dovuto riprenderla sempre con serenità, senza premura e proseguendo l’interessante filo del discorso del Vangelo.
D - In questo brano del Vangelo spicca la figura di San Giovanni Battista in tutta la sua grandezza e la grandezza di un Santo consiste nella sua umiltà.
Ogni volta che leggo questo brano mi commuovo profondamente perché è davvero commovente l’umiltà di Giovanni Battista.
 
 Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 
La Domenica e i festivi 2 Messe ore 10,30  e ore 17. 
Lunedì sera ore 19,45 Preghiere di Liberazione e Guarigione. 
 
Giovedì 13 Maggio ore 19,45 Messa di Guarigione in onore della Madonna di Fatima, Venerdì 14 Maggio ore 19,45 Messa di Guarigione, e Sabato 15 Maggio ore 1945 Messa di Guarigione con Padre Claudio Ghilardi
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+ VANGELO (Lc 9,43-45) 
Il Figlio dell’Uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento. 
A - Anche in questo passo del Vangelo ritroviamo uno degli annunci del Signore sull’imminenza della sua Passione. Parla di sé come di chi sta per essere tradito,     consegnato, nelle mani dei nemici e abbandonato da tutti. Egli è stato condannato ancor prima di subire un processo, infatti era già stato stabilito il piano per eliminare la Voce che proclamava e diffondeva la Verità.
Quando Gesù parlava della sua morte imminente causava un fortissimo scombussolamento nei discepoli, ma in realtà li preparava ad eventi incomprensibili per la mente umana, soprattutto per la cultura ebraica. 
Non possiamo meravigliarci per la mancata comprensione dei discepoli, quando anche oggi sono milioni i cristiani che non hanno capito nulla del Vangelo, così come non comprendono nulla quei Consacrati che tradiscono la Parola di Dio, manipolandola secondo le loro errate convinzioni umane, e tutte le teorie moderniste che portano inevitabilmente lontano dalla Verità.
Per capire il vero significato della Parola di Dio, occorre amare Dio, avere un cuore puro, ben disposto ad accoglierla e a modellarsi su di essa, incarnandola nel proprio cuore. 
Bisogna avere Amore alla Verità, e la Verità è una sola: Gesù! Egli infatti ha detto: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”! 
Le sue sono Parole di Sapienza eterna che non muteranno mai. È scritto ancora nel Vangelo: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie Parole non passeranno”.
Ogni parrocchia dovrebbe essere un luogo di santificazione dove i fedeli imparano a innamorarsi della Parola di Dio, ma purtroppo molti lo hanno dimenticato. 
Si preferisce operare nel sociale dove lo sforzo e minimo e i consensi sono garantiti.
Gesù chiede invece di preoccuparci principalmente della Salvezza eterna, della propria anima e di tutte le anime, in particolare quelle che ci sono state affidate. Mi riferisco soprattutto ai consacrati e a tutti i genitori cristiani che hanno il dovere di preoccuparsi dell'anima dei figli più di ogni altra cosa.
Parlare di anima oggi richiede anche coerenza e coraggio perché spesso si incontra il disprezzo dei sapienti del mondo e di quanti vogliono distruggere la Parola di Dio.
Noi, con l’aiuto di Dio avremo sempre il coraggio di testimoniare la sua Parola come la Chiesa l'ha insegnata in questi duemila anni.
Se Gesù è la Via sicura per arrivare al Padre, la Vergine Santissima è la Via certa per arrivare a Gesù.
Nel giorno di sabato noi coltiviamo una devozione ancora più profonda verso la Madonna, dedichiamo più tempo nella meditazione e alla recita del Santo Rosario. La Vergine Maria è la Mediatrice di tutte le Grazie, perché Dio ha voluto che queste Grazie passassero attraverso le sue mani purissime. 
La Vergine infatti ha cooperato in modo molto singolare all’opera di redenzione di suo Figlio durante tutta la sua vita. È grazie al suo SI all’Arcangelo Gabriele che si è compiuta l’opera della Redenzione, perché quel SI ha permesso l’Incarnazione del Verbo. 
San Tommaso d’Aquino afferma che Dio Padre e come se avesse atteso l’assenso dell’umanità attraverso la voce di Maria.
La sua maternità divina l’unì intimamente al mistero della redenzione fino alla sua consumazione sulla Croce, dove Ella fu intimamente associata, in modo particolare e unico, al dolore e alla morte di suo Figlio.
Ai piedi della Croce, nella persona di San Giovanni, accolse tutti come figli suoi. Per questo la funzione materna di Maria verso gli uomini, in nessun modo oscura o diminuisce la mediazione di Cristo, ma ne mostra l’efficacia.
Ricorrere a Lei in tutte le necessità è garanzia di sicuro successo per risolvere ogni nostro problema. Siamo nel mese di Maggio e in questo mese tanto caro a Maria prendiamo l’impegno di compiere tanti fioretti, tanti piccoli sacrifici e rinunce che saranno proprio come piccoli fiori da porre dinnanzi il suo Trono.
Resta sottointeso che la rinuncia che la Madonna gradisce di più è quella del peccato. L’impegno più importante deve essere dunque la lotta contro i nostri vizi e i nostri peccati. 
Impegniamoci a conoscere e a praticare le virtù della Madonna riflettendo ogni giorno sulla sua vita, una vita tutta nascosta in Dio, di silenzio e di ininterrotta preghiera. Ci Avvicineremo così a Lei, e prenderemo dimora nel suo Cuore. 
Entrare nell’intimità di Maria significa tuffarsi nell’AZZURRO indicibile del Cielo! Buona preghiera a tutti. 
 
Acheabello
 
+ VANGELO (Lc 7,19-23) 
Riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito. 
 
B - Giovanni Battista invia due discepoli per chiedere a Gesù notizie sulla sua vera identità, ossia se Lui è veramente il Figlio di Dio, il Messia atteso: “Sei Tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”.
Un domanda che a prima vista suscita qualche perplessità perché Giovanni Battista essendo stato scelto da Dio per essere il precursore era colmo di Spirito Santo fin dal Grembo materno quindi sapeva perfettamente chi fosse Gesù.
Quando infatti Gesù si era recato al Giordano per essere Battezzato subito Giovanni Battista lo riconobbe «… e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l'Agnello di Dio!”» (Gv 1,36
La risposta più plausibile è che fossero i due discepoli inviati ad aver bisogno di una conferma. Essi erano animati da un vivo desiderio di conoscere la Verità e la cosa migliore era dunque farli incontrare con Colui che era la Verità stessa. 
Gesù è felice di poterli accontentare e subito da la risposta immediata, mostrando segni e prodigi che solo Lui può compiere in quanto Figlio di Dio: “In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi”. 
Gesù opera meraviglie di Grazie quando la richiesta di aiuto è sincera, fatta con Fede, accompagnata anche da tanta umiltà.
I discepoli di Giovanni Battista hanno queste caratteristiche anche se la Fede nel Messia doveva ancora maturare, ma avevano comunque avuto Fede in Giovanni Battista. In loro è presente un grande desiderio di servire il Messia atteso.
Il vivo desiderio che troviamo nei discepoli di Giovanni Battista, non si trova più in moltissimi cristiani per la vita dissipata e per gli interessi materiali che prendono il sopravvento sulla spiritualità. 
Questo è il tempo di Grazia per fermarsi e domandarsi quale direzione stiamo prendendo, se camminiamo per la via della Salvezza o della perdizione eterna. 
 La risposta che Gesù dà ai discepoli di Giovanni Battista che poi saranno i suoi discepoli, è valida anche per noi e dobbiamo riflettere su queste parole: “Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia”. 
Questo è Gesù, solo Lui compie tali meraviglie e non i falsi veggenti e gli imbroglioni che si spacciano per apostoli di Gesù.
In questi duemila anni di cristianesimo Gesù ha continuato a compiere innumerevoli segni e prodigi, ma la maggior parte della gente è cieca e non vuole né    vedere, nè comprendere; preferisce rincorrere le false dottrine, le false religioni, le sette che ormai proliferano ovunque. Il mondo non troverà la Pace finchè non si rivolgerà a Colui che è il Re della Pace, Gesù, il solo che può donarci tutto ciò di cui abbiamo bisogno e appagare la nostra sete di felicità. Buona preghiera a tutti.
 
Achebelcuo
 
+ VANGELO (Gv 15,9-11)
Rimanete nel mio amore, perché la vostra gioia sia piena.
 
C - Il commento di questa Catechesi l’ho scritto interrompendolo numerose volte per la stanchezza accumulata in questi giorni. Oggi è stata una giornata molto intensa, la Catechesi non riuscivo a completarla e ho dovuto riprenderla sempre con serenità, senza premura e proseguendo l’interessante filo del discorso del Vangelo.
Ringrazio la Madonna per questa quiete interiore che mi permette di non smarrirmi dinanzi a tanti impegni, ma senza tralasciare mai la prolungata preghiera con i malati nel corpo e nello spirito, altrimenti tutto l’apostolato crollerebbe, come anche il mio aiuto spirituale a tutti voi che frequentate questa meravigliosa Associazione Mariana.
Perché la mia gioia è la vostra santificazione, la salvezza di tutti i peccatori del mondo, la salvezza anche dei miei nemici anche alcuni sacerdoti che tanto mi hanno fatto soffrire in questi anni e ancora oggi cercano subdolamente di ostacolarmi, con attacchi di calunnie e diffamazioni.
Attaccando me come cristiano, essi lottano contro Gesù Cristo, come quei cattivi che non vivono in comunione con Dio e perseguitano i cristiani.
Gesù disse a Saulo quando questi perseguitava i cristiani, quei coraggiosi seguaci del Signore e lo fermò sulla strada di Damasco: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” (At 9,4). Saulo poi convertito in Paolo, il più grande Apostolo di Gesù, perseguitava i cristiani perché seguaci del Cristo, quindi ogni volta che si perseguita un cristiano per la sua Fede, viene perseguitato anche Gesù.
Cadendo da cavallo Saulo rimase scioccato ascoltando la voce del Signore e chiese: «“Chi sei, o Signore?”. E la voce: “Io sono Gesù, che tu perseguiti! Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare”» (At 9,5-6). Proprio perché diventato improvvisamente e momentaneamente cieco, Saulo obbedì docilmente e scoprì le meraviglie del Signore, fino a diventare il grande Apostolo San Paolo.
Questa ansia apostolica la devono possedere i Consacrati a Dio, chiamati a lasciare le cose del mondo e dedicarsi solo alle cose di Dio!
Sono arrivato a San Paolo parlando dell’impegno che mi coinvolge pienamente e la dedizione incondizionata che metto per compiere la volontà di Dio. La sera mi sento sfinito fisicamente e sono convinto di avere sempre fatto poco per Gesù e Maria. Loro sono i miei ideali e vorrei farli contenti per come meritano, ma sono solo un povero Fedele che prega per la conversione dei peccatori.
Mi consola sapere che Gesù e Maria prediligono tutti quanti noi che ci consideriamo piccoli perché non sappiamo fare grandi cose da soli e a Loro chiediamo sempre aiuto, una richiesta umile e indispensabile, infatti il Signore ieri ci ha detto che “senza di Me non potete far nulla”.
Egli intende le opere buone, non si può agire in Dio senza la presenza di Dio!
Le opere cattive si compiono con grande facilità, è naturale agire male quando non c’è Gesù e non si recita il Santo Rosario. Mentre praticare le virtù è uno sforzo e non tutti sono pronti a sacrificarsi. Inoltre, le virtù si praticano dopo una seria meditazione sugli eventi e soprattutto conoscendo gli insegnamenti di Gesù Cristo.
Per esempio, amare gli altri, soprattutto chi ci ha fatto del male, richiede inizialmente uno sforzo notevole, ma poi, aumentando la personale spiritualità, diventa una gioia interiore perdonare e amare i cattivi, anche nel proprio cuore, senza manifestarlo a loro.
Ma il cristiano deve amare sempre, anche se è impegnativo e spesso diventa una piccola tortura interiore. Noi seguiamo Dio Amore, che si è dissanguato per renderci felici in terra e beati in Paradiso, non possiamo sprecare questa grande occasione che stiamo vivendo.
Noi siamo benedetti perché abbiamo la Fede e dobbiamo curarla con impegno e amore, consideriamola come una piantina che deve crescere e necessita di cure, acqua, concime, protezione, riparo e anche amore. Dove c’è vero Amore tutto diventa diverso e migliore!
È indispensabile dedicare più tempo a Gesù, e se sentite interiormente come una leggera ribellione verso la preghiera o una forma di noia riguardo le cose spirituali, quello è satana che cerca di sviare altrove i vostri interessi, anche sulle cose futili.
Lui vuole che facciate tutt’altro che pregare.
Eppure è così facile ricevere Grazie, aiuti e benedizioni da Gesù e dalla Madre Santissima. Ma il mondo è distratto e ha rifiutato Dio.
La mia convinzione che possiamo ottenere tutto quanto ci necessita di spirituale e di materiale -ma sempre per il bene dell’anima-, è così grande, da dedicare tutta la mia vita a Gesù, alla Madonna e alla salvezza delle anime. Quindi, anche a tutti voi che seguite queste Catechesi e fate parte della nostra Associazione. Buona preghiera a tutti.
 
AapreGesù 
 
Giovanni 3. 26-30
Chi possiede la sposa e lo sposo.
 
D - In questo brano del Vangelo spicca la figura di San Giovanni Battista in tutta la sua grandezza e la grandezza di un Santo consiste nella sua umiltà.
Ogni volta che leggo questo brano mi commuovo profondamente perché è davvero commovente l’umiltà di Giovanni Battista.
Quando i suoi discepoli gli fanno notare che tutti vanno da Gesù a farsi Battezzare e non più da lui, Giovanni Battista ribadisce ancora una volta che lui non è il Messia, ma soltanto il precursore. Qui fa un paragone molto bello, leggiamolo: “Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l’amico dello sposo che è presente esulta di gioia alla vista dello sposo. Ora questa mia gioia si è compiuta. Egli deve crescere e io invece diminuire”. Giovanni vuole dunque dire che la sua Gioia è piena, è compiuta perché ormai ha realizzato la sua missione, quella di preparare la via a Gesù, lo Sposo delle anime ….. Lo Sposo adesso è arrivato e Giovanni, l’amico dello Sposo si ritira contento. Giovanni non ha mai cercato onori, apprezzamenti, né gloria umana, lui si definiva unicamente una “voce” che gridava nel deserto …..
Tutta la sua vita vissuta nella solitudine e nelle più aspre penitenze era unicamente in funzione di Cristo. Quando Gesù si presenta al Giordano per farsi Battezzare Giovanni comprende che il suo compito era terminato. 
Ora Gesù doveva “crescere”, farsi conoscere, manifestare a tutti la sua provenienza divina attraverso la sublime Santità della sua vita, la straordinaria sapienza delle sue Parole e la potenza dei suoi Miracoli. Giovanni invece doveva “diminuire”, ritirarsi, scomparire, per lasciare il posto allo Splendore di Cristo e terminare la sua missione coronandola con il Martirio.
È un insegnamento formidabile del rinnegamento di sé e di profondissima umiltà. Noi che amiamo tanto primeggiare, essere sempre al primo posto, sotto i riflettori del mondo, guardiamo a questa figura veramente unica è straordinaria. 
Se vogliamo essere davvero discepoli di Gesù, se vogliamo essere cristiani autentici dobbiamo fare il modo che Gesù cresca in noi, facendo diminuire il nostro io. Gesù deve crescere in noi con il suo Amore, la sua Mitezza, la sua Umiltà, la sua Purezza, la sua Pazienza, e noi dobbiamo rinnegarci facendo scomparire in noi l’orgoglio, la superbia, la presunzione; combattendo l’impurità, l’egoismo, gli scatti di ira, la mancanza di pazienza ecc..
Se vogliamo che Gesù regni nel nostro cuore, seguiamo l’esempio di questo grande Santo e la nostra Gioia sarà grande.
La vera felicità non è negli effimeri e ingannevoli piaceri di questo mondo, ma unicamente i n Cristo! 
 
Acheazzu
 
 
Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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