24/04/2021
Catechesi N. 362
A - La certezza di compiere un santo cammino spirituale si ha quando si identifica la propria volontà con quella del Signore.
Gesù fa un paragone molto chiaro, dove spiega gli effetti che si ottengono seguendo la nostra volontà, o la Volontà di Dio.
B - Gesù dà il comando agli Apostoli di guarire gli infermi, risuscitare i morti, purificare i lebbrosi, scacciare i demoni. Sono poteri che nessuno può darsi da solo, anche se molti si vantano di avere doni straordinari.
C - Per comprendere questo brano dobbiamo capire la vocazione di Giovanni Battista. Il piano di Dio su Giovanni Battista era molto importante.
Circa 700 anni prima della sua venuta, Dio aveva ispirato ad Isaia quale sarebbe stata la vocazione del Precursore.
D - I cristiani che conoscono Gesù vivono nella gioia per la convinzione che possono fidarsi sempre di Lui. È straordinaria questa sicurezza e arreca una grande pace interiore. È la migliore medicina per guarire i corpi e le anime.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
La Domenica e i festivi 2 Messe ore 10,30 e ore 17.
Lunedì sera ore 19,45 Preghiere di Liberazione e Guarigione.
Mercoledì sera ore 20 Messa di Guarigione e Liberazione.
Venerdì sera ore 20 Messa di Guarigione e Liberazione.
Sabato 1° Maggio festa dell'Associazione 12° anno ore 15,30 Santa Messa di Guarigione
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+VANGELO (Mt 7,21.24-27)
Chi fa la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli.
A - La certezza di compiere un santo cammino spirituale si ha quando si identifica la propria volontà con quella del Signore.
Gesù fa un paragone molto chiaro, dove spiega gli effetti che si ottengono seguendo la nostra volontà, o la Volontà di Dio.
Tutti coloro che preferiscono assecondare i propri pensieri, i propri capricci sono come coloro che costruiscono la casa sulla sabbia. La sabbia non ha la consistenza e la solidità indispensabili per sostenere una casa. Ecco perché appena giungono la pioggia, le inondazioni e il vento forte, la casa crolla. Ciò significa che chi vive seguendo la propria volontà, appena giunge l’ora della prova e della tentazione, cade inevitabilmente e rovinosamente. Chi invece costruisce la sua casa, ossia la sua vita sulla roccia della parola di Dio avrà la forza di superare ogni prova.
La vita dei cristiani, quindi la nostra vita, può essere edificata solamente su Gesù, nostra unica speranza, nostro unico fondamento. Questo vuole dire che dobbiamo identificare la nostra volontà con la sua.
La nostra adesione a Cristo non può essere più o meno superficiale, deve essere un'adesione ferma, convinta e costante alla sua Parola e alla sua Persona. A tale riguardo Gesù pronuncia un’espressione molto severa: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel Regno dei Cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli». Ciò significa che pregare senza compiere la Volontà di Dio non ci assicura la Salvezza eterna.
La volontà di Dio è la bussola che ci indica in ogni momento la strada che si deve seguire per arrivare a Lui.
Il Signore ci manifesta la sua volontà attraverso i Comandamenti, le indicazioni, i consigli e i precetti di nostra Madre la Chiesa, e anche attraverso gli obblighi inerenti alla nostra vocazione e al nostro stato di vita.
La volontà di Dio è strettamente collegata con la sorridente carità di tutti i giorni, col compimento del dovere, anche se difficoltoso, con l'aiuto che prestiamo, sia sul piano soprannaturale che sul piano umano, a coloro che ci stanno accanto e a quelli che soffrono soprattutto le mie Principesse.
Gesù ci ama totalmente e noi dobbiamo corrispondere con tutte le nostre forze a questo Amore. Dobbiamo deciderci per Lui. Solo Lui. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 9,35-10,1.6-8)
Vedendo le folle, ne sentì compassione.
B - Gesù dà il comando agli Apostoli di guarire gli infermi, risuscitare i morti, purificare i lebbrosi, scacciare i demoni. Sono poteri che nessuno può darsi da solo, anche se molti si vantano di avere doni straordinari.
Non dimentichiamo mai che la caratteristica degli uomini inviati da Gesù è la massima discrezione e riservatezza; non si permetterebbero mai di sbandierare ai quattro venti i favori ricevuti da Dio.
L'errore che viene commesso da milioni di credenti che purtroppo non hanno il discernimento, è quello di correre dietro a qualsiasi annuncio di apparizioni o di fenomeni straordinari. Tutti costoro non comprendono che così facendo rischiano di gettarsi fra le braccia di satana, presente in quei falsi veggenti intenti solo a ingannare e a rubare denaro agli ingenui sprovveduti.
È vero che, mancando vere guide spirituali, il popolo si disperde e facilmente si lascia ingannare, ma il fedele deve comprendere che ha tutto nella Santa Eucaristia, non gli serve conoscere altro perché nell’Eucarestia è Vivo è Presente Gesù. Egli è sempre pronto a distribuire le infinite Grazie di cui abbiamo bisogno.
La Chiesa oggi è ferita gravemente e dobbiamo pregare molto per le sue necessità. All'interno ci sono ancora buoni pastori sempre disponibili a prendersi curare delle anime a loro affidate.
La preghiera fatta in piena comunione con Gesù e con la Vergine Santissima ha una potenza straordinaria e ottiene quanto si chiede per sé e gli altri, anche se le persone per cui si prega vivono a migliaia di chilometri di distanza.
Possiamo pregare spesso nella giornata per la conversione dei peccatori e qui includete anche i vostri familiari, per la pace nel mondo, per il Trionfo di Gesù nella sua Chiesa tribolata, per gli ammalati, per tutti quelli che soffrono, per le famiglie e le coppie in crisi, i giovani così sbandati e senza ideali e per coloro che soffrono a causa del maligno.
Nella Chiesa e di conseguenza nel mondo, è quasi completamente assente l'annuncio del Vangelo di Gesù. Vogliamo diffonderlo noi a tutti senza vergogna? Parliamo di Gesù e della Madonna, insegniamo i valori morali e cosa indicano i Comandamenti; parliamo della vita eterna, della Gioia indicibile che ci attende in Paradiso, e del rischio della dannazione eterna.
Chiediamo all'Immacolata di renderci veri apostoli mariani e di parlare con serenità e coraggio a tutti del Vangelo che ci salva! Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Mc 1,1-8)
Raddrizzate le vie del Signore.
C - Per comprendere questo brano dobbiamo capire la vocazione di Giovanni Battista.
Il piano di Dio su Giovanni Battista era molto importante.
Circa 700 anni prima della sua venuta, Dio aveva ispirato ad Isaia quale sarebbe stata la vocazione del Precursore, l'uomo che avrebbe preparato la missione apostolica del Figlio di Dio: “Voce di uno che grida nel deserto. Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri».
La nascita di questo uomo, cugino di Gesù per la parentela dei genitori, è stata miracolosa perché la madre Elisabetta era sterile ed anziana, ma, come dice il Vangelo nulla è impossibile a Dio!
A questa missione, Giovanni Battista si era preparato ritirandosi nel deserto, conducendo una vita austera di penitenza e di digiuni. Egli predicava un Battesimo di conversione, invitando tutti alla penitenza e alla preghiera per accogliere il Messia atteso.
Giovanni Battista fu santificato fin da piccolissimo, quando era ancora nel grembo materno nella madre Elisabetta. Egli infatti esultò di Gioia sentendo il saluto di Maria. Pensate alla potenza della Voce di Maria, quella voce che come melodia dolcissima e divina penetrò nel grembo di Elisabetta avvolgendo il piccolo Giovanni e irradiandolo di Spirito Santo.
Una volta diventato fanciullo cresceva e si fortificava sempre più nello spirito e proprio per prepararsi alla sua missione si ritirò in regioni deserte nutrendosi solamente di locuste e miele selvatico. Giovanni Battista è stato un gigante di Santità, ha vissuto unicamente per preparare la strada a Gesù e fu di un umiltà straordinaria: “Io vi Battezzo con acqua, ma viene uno che è più forte di me al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali. Costui vi Battezzerà in Spirito Santo e Fuoco”.
Giovanni Battista fu un astro luminoso, ma subito si ecclissò quando apparve Gesù, Sole di Giustizia: “Egli deve crescere ….. io invece diminuire” (Gv 3, 3-30)
Giovanni Battista ha scoperto e vissuto la sua vocazione in maniera eccezionale, tanto che Gesù dirà di lui: "In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista" (Mt 11,11).
Ognuno di noi è chiamato a vivere il Vangelo in maniera autentica; ognuno di noi ha una vocazione da svolgere nell’ambito dell'apostolato. Si comincia in famiglia, al lavoro, in tutti i luoghi dove sarà possibile, non bisogna mai dimenticare che Gesù ci osserva, conosce i nostri cuori e conta sulla nostra testimonianza.
Il vero apostolato inizia quando ci si dimentica di sé e si comincia a preoccuparsi sinceramente della salvezza eterna degli altri.
Avete familiari che non pregano e non vanno a Messa? Avete mai riflettuto sulla loro destinazione eterna?
È una riflessione seria è importantissima perché veramente esiste un'altra vita dopo questo pellegrinaggio terreno!
Senza temere nulla, anzi con grande Fede bisogna porsi alcune domande fondamentali per non vivere superficialmente e per non sprecare i doni che Gesù ha donato a tutti.
Giovanni era pienamente cosciente della missione che gli era stata affidata. Noi come stiamo vivendo la nostra vocazione cristiana? Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 5,17-26)
Oggi abbiamo visto cose prodigiose.
D - I cristiani che conoscono Gesù vivono nella gioia per la convinzione che possono fidarsi sempre di Lui. È straordinaria questa sicurezza e arreca una grande pace interiore. È la migliore medicina per guarire i corpi e le anime.
La serenità avvolge il cuore dei veri credenti non solo perché credono fermamente che Gesù è Dio e che nulla gli è impossibile, ma anche perché sanno che Dio mantiene sempre le sue promesse.
Oggi è narrato un miracolo compiuto ad un uomo paralizzato, impossibilitato a raggiungere il luogo dove si trovava il Signore, furono i suoi amici a trasportarlo sul lettino e a calarlo dal tetto, dopo averlo scoperchiato.
Il tetto era l’ostacolo che impediva di raggiungere il Signore.
Ogni cristiano deve eliminare dal suo cammino tutti gli impedimenti che non gli permettono l’incontro con il Signore.
La meditazione sulla Parola di Dio deve farci conoscere la verità della nostra vita per scoprire cosa paralizza il nostro cammino spirituale.
Senza questa riflessione profonda e costante sarà impossibile vedere Gesù con gli occhi della Fede, e non si riuscirà mai a raggiungerlo e a ottenere le sue Grazie.
Ci sarà sempre un “tetto” che ci separerà da Lui, e senza la vicinanza con Gesù, si finisce per perdere il fervore e le forze necessarie per combattere il male.
Questa paralisi spirituale, cresce fino a metterci nell’impossibilità di avvicinarci a Gesù.
Senza Gesù non si riesce a scoprire il vero significato della vita; si vive rinchiusi in uno spazio ristretto e si vede la realtà esclusivamente secondo le proprie convenienze.
In questo caso, come nel caso del paralitico del Vangelo, un grande aiuto deve giungere dai familiari e dagli amici, sia con le buone parole, i buoni consigli e la testimonianza di una vita cristiana autenticamente vissuta, sia con la preghiera constante per la conversione.
Dio si serve di tutte queste scintille di Bene per accendere nel cuore dei lontani uno spiraglio di Luce, e il desiderio di avvicinarsi al Signore
Quelli che generalmente riscoprono la fede dopo aver vissuto nel peccato non camminano, ma volano sulle Vette della contemplazione perché in loro è fortissimo il desiderio di recuperare il tempo perduto lontano da Dio.
Spesso i grandi convertiti amano veramente in modo molto intenso il Signore.
Rimanendo sempre vicini a Gesù, anche noi scopriremo cose prodigiose.
«Il paralitico subito si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: “Oggi abbiamo visto cose prodigiose”». Buona preghiera a tutti.