17/04/2021
Catechesi N. 361
A - In questo brano del Vangelo Gesù si rivolge prima a Pietro e a suo fratello Andrea, e poi a Giacomo e a suo fratello Giovanni.
A questi futuri Apostoli Gesù rivolge una chiamata. Un invito a seguirlo ed essi prontamente obbedirono lasciando ogni cosa:
“Ed essi subito lasciarono le reti lo seguirono.”.
B - Il ringraziamento di Gesù al Padre evidenzia che nulla dobbiamo considerare come scontato e che la capacità di ringraziare nasce da un cuore buono.
La gratitudine dobbiamo averla soprattutto nei riguardi di Gesù e della Madonna per quanto ci hanno dato e ci donano di continuo, ma anche verso coloro di cui siamo debitori di favori, a partire dai genitori che ci hanno dato la vita.
C - Nel Vangelo di oggi Gesù utilizza la parola "compassione": "sento compassione per questa folla. Ormai sono da tre giorni che stanno con me e non hanno da mangiare".
Gesù prova compassione perché è misericordioso, perché è la Fonte perenne dell’Amore e vuole che anche noi siamo misericordiosi con tutti.
D - Quella mattina 11 febbraio del 1858 era un giovedì grasso e a Lourdes faceva tanto freddo. In casa Soubirous non c’era più legna da ardere. Bernadette, che allora aveva 14 anni, era andata con la sorella Toinette e una compagna a cercar dei rami secchi nei dintorni del paese.
E - Cara Santa Bernadette sei stata scelta da Dio Onnipotente per essere la Messaggera dell’Immacolata e la dispensatrice delle sue infinite grazie e benedizioni. Attraverso la vostra umile obbedienza alle richieste della Nostra Madre Santissima.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
La Domenica e i festivi 2 Messe ore 10,30 e ore 17.
Lunedì sera ore 20 Preghiere di Liberazione e Guarigione.
Mercoledì sera ore 20 Messa di Guarigione e Liberazione.
Venerdì sera ore 20 Messa di Guarigione e Liberazione.
Sabato 1° Maggio festa dell'Associazione 12° anno ore 15,30 Santa Messa di Guarigione
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+ VANGELO (Mt 4,18-22)
Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
A - In questo brano del Vangelo Gesù si rivolge prima a Pietro e a suo fratello Andrea, e poi a Giacomo e a suo fratello Giovanni.
A questi futuri Apostoli Gesù rivolge una chiamata. Un invito a seguirlo ed essi prontamente obbedirono lasciando ogni cosa:
“Ed essi subito lasciarono le reti lo seguirono.”.
“Ed essi, lasciata la barca e il padre lo seguirono”.
In entrambi i casi si nota l’avverbio “subito”, un avverbio che sottolinea la loro decisione immediata senza alcuna esitazione. Il loro fu un atto di Fede grande, è veramente ammirevole la fiducia dimostrata nei confronti di Gesù. Essi non si sono fermati a valutare se conveniva o no fare quella scelta, obbediscono al richiamo interiore delle loro anime.
La chiamata di Gesù ha toccato il loro cuore, ed essi liberamente fanno una scelta coraggiosa che lascia tutti sbalorditi.
Il mestiere di pescatore era l’unico sostentamento per vivere.
Lasciare le reti, la barca e il padre significava lasciare il lavoro, la sicurezza, la casa, la famiglia, per affrontare l’ignoto perché ancora non sapevano bene chi fosse Gesù. Seguire Gesù in quel momento significava lasciare ogni certezza per andare incontro all’imprevisto.
Che cosa li ha spinti ad abbandonare ogni cosa? Sicuramente dalla Persona di Gesù, dal suo sguardo, dal suo sorriso, dalle sue parole si irradiava un fascino irresistibile, il fascino della Santità e dell’Amore.
Gesù era Dio, e le anime che sono scintille proveniente dal Fuoco eterno dell’Amore, avvertono subito la sua Presenza. Pensiamo ad esempio a Padre Pio, quale attrazione irresistibile suscitava in migliaia di fedeli che accorrevano da lui per vederlo, per ascoltarlo, per avere un consiglio.
Immaginate dunque cosa sarà stato trovarsi dinnanzi a Gesù.
Tutti coloro che rispondono a una chiamata vocazionale, dovrebbero avere questa disponibilità degli Apostoli a lasciare tutto per servire unicamente “IL TUTTO”.
Il consacrato è, e deve essere l’uomo di Dio e per Amore di Dio deve essere disposto a lasciare ogni cosa. Se non c’è questa disposizione interiore, se non si fa una scelta radicale, non si riuscirà a compiere pienamente la propria vocazione sacerdotale e religiosa.
Anche il cristiano da semplice laico deve essere disposto ad avere il cuore libero da ogni attaccamento disordinato e peccaminoso. Anche se ha una famiglia, un lavoro, delle responsabilità nel campo sociale, perché tale è la sua vocazione, non deve dimenticare mai che Dio va messo sempre al primo posto.
Ogni scelta sarà dunque sempre orientata al Vangelo e ai Comandamenti; sarà una scelta non dettata dall’egoismo e dal proprio interesse, ma indirizzata al bene comune.
Il laico deve anche rendersi disponibile a lavorare nella Chiesa mettendosi a disposizione di Gesù senza fare calcoli di interesse e di convenienza. Anche questa è una chiamata alla Santità e chi risponde generosamente otterrà moltissime Grazie per sé, per tutti i suoi cari e per numerosissime altre anime.
Oggi chiediamoci se stiamo seguendo Gesù e la Madonna in questa grande opera di evangelizzazione per diffondere ovunque il regno di Dio.
Tutti i Santi canonizzati, ma anche milioni di Santi anonimi che si trovano in Paradiso e che si sono meritati questo meraviglioso premio eterno, hanno vissuto mettendo al centro della loro vita Gesù e il Vangelo.
Non si ottiene la vera conversione in poco tempo, è un cammino lungo, e faticoso, ma chi si impegna con costanza e fedeltà comincia ad avvertire interiormente la pace di Gesù e le sue consolazioni che sono impagabili!
Non c’è ricchezza nel mondo paragonabile alle Grazie che Gesù ci dona quando Lo facciamo vivere veramente in noi. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 10,21-24)
Gesù esultò nello Spirito Santo.
B - Il ringraziamento di Gesù al Padre evidenzia che nulla dobbiamo considerare come scontato e che la capacità di ringraziare nasce da un cuore buono.
La gratitudine dobbiamo averla soprattutto nei riguardi di Gesù e della Madonna per quanto ci hanno dato e ci donano di continuo, ma anche verso coloro di cui siamo debitori di favori, a partire dai genitori che ci hanno dato la vita.
Il ringraziamento espresso da Gesù ha caratteristiche soprannaturali che la persona lontana da Lui non riesce a comprendere. Le persone spirituali possono invece capire il motivo del ringraziamento di Gesù al Padre, perché anche loro avvertono la necessità di ringraziare Dio continuamente.
In questa circostanza Gesù ringrazia il Padre per la sua predilezione verso i piccoli.
I piccoli sono quelle persone che la società egoista, immorale e pagana disprezza e non tiene in alcuna considerazione. I piccoli sono quelle persone umili e semplici con una Fede genuina, proprio come quelle dei bambini; essi ripongono in Dio tutta la loro fiducia e proprio per questo Dio si rivela a loro: “Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”.
I grandi e i prepotenti di questo mondo non contano nulla davanti a Gesù. Dio distorce lo sguardo dalla superbia altezzosa dei sapienti, coloro che si credono i possessori della chiave del potere e non sanno invece che quella stessa chiave spalancherà loro le porte dell’abisso infernale e vi resteranno imprigionati per sempre.
Il mondo non ama i piccoli, perché il mondo è dominato da satana, e satana odia l’umiltà. L’umiltà è sinonimo di Verità e satana è il menzognero per eccellenza! Come potete comprendere la Luce e le tenebre non possono stare insieme, così come il fuoco e il ghiaccio ….. Ecco perché il mondo disprezza i piccoli.
Cerchiamo ogni giorno di meritare l’elogio di Gesù e di appartenere alla schiera dei piccoli, amati e prediletti da Dio.
Il nostro modello deve essere sempre la Vergine Santa, Lei, che si è definita l’Umile Ancella del Signore era in realtà la Regina del Cielo e della Terra! Chiediamo a Lei ogni giorno di farci diventare più umili e cerchiamo di imitarla sempre di più nel suo amore al silenzio e al nascondimento. Ogni giorno ci sono molte occasioni per mostrarsi buoni, sinceri, umili, docili e pazienti. Dobbiamo pregare di più, con maggiore fiducia e recitare il Santo Rosario.
Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Mt 15,29-37)
Gesù guarisce molti malati e moltiplica i pani.
C - Nel Vangelo di oggi Gesù utilizza la parola "compassione": "sento compassione per questa folla. Ormai sono da tre giorni che stanno con me e non hanno da mangiare".
Gesù prova compassione perché è misericordioso, perché è la Fonte perenne dell’Amore e vuole che anche noi siamo misericordiosi con tutti.
L'uomo può soffrire miseria e sventure sul piano fisico, intellettuale e morale, per questo le opere di misericordia sono innumerevoli, tante quante sono le necessità dell'uomo. La Chiesa indica 14 opere di misericordia nelle quali questa virtù si esercita in modo speciale.
Sono sette le opere di misericordia corporale e sette quelle di misericordia spirituale.
Vediamo le prime sette:
1. Dar da mangiare agli affamati
2. Dar da bere agli assetati
3. Vestire gli ignudi
4. Alloggiare i pellegrini
5. Visitare gli infermi
6. Visitare i carcerati
7. Seppellire i morti
La nostra compassione deve manifestarsi innanzitutto nei confronti di coloro con cui abbiamo rapporti più abituali, la misericordia consisterà nel preoccuparci per tutte le loro necessità.
I malati meritano un'attenzione speciale, ossia la compagnia, l’assistenza, il vero interessamento per la loro malattia, il suggerimento affinché offrano a Dio il loro dolore e l'aiuto affinché vi riescano. In una società disumanizzata per i frequenti attacchi alla famiglia, il numero di ammalati e di anziani abbandonati, privi di conforto e di affetto, è sempre più alto.
Occuparsi degli ammalati è un'opera di misericordia importantissima.
Oggi sono in continuo aumento i malati spirituali che soffrono pene inimmaginabili a causa del maligno.
La nostra Associazione ha proprio il compito di aiutare queste persone che non sono comprese da nessuno, e che io non esito a definire i martiri di questo nostro tempo.
Oltre le opere di misericordia corporale dobbiamo praticare anche quelle di misericordia spirituale:
1. Consigliare i dubbiosi
2. Insegnare agli ignoranti
3. Ammonire i peccatori
4. Consolare gli afflitti
5. Perdonare le offese
6. Sopportare pazientemente le persone moleste
7. Pregare Dio per i vivi e per i morti
Vi invito a riflettere attentamente su tutte le opere di misericordia, cercando di ricavare orientamenti spirituali da ognuna di esse e di fare santi propositi per vivere con maggiore amore e partecipazione la Parola di Dio. Buona preghiera a tutti.
Santa Bernadette
D - Quella mattina 11 febbraio del 1858 era un giovedì grasso e a Lourdes faceva tanto freddo. In casa Soubirous non c’era più legna da ardere. Bernadette, che allora aveva 14 anni, era andata con la sorella Toinette e una compagna a cercar dei rami secchi nei dintorni del paese. Verso mezzogiorno le tre bambine giunsero vicino al dirupo di Massabielle, che formava, lungo il fiume Gave, una piccola grotta. Qui c’era il riparo per i maiali, un angolo sotto la roccia dove l’acqua depositava sempre legna e detriti. Per poterli andare a raccogliere, bisognava però attraversare un canale d’acqua, che veniva da un mulino e si gettava nel fiume.
Toinette e l’amica calzavano gli zoccoli, senza calze. Se li tolsero, per entrare nell'acqua fredda. Bernadette invece, essendo molto delicata e soffrendo d'asma, portava le calze. Pregò l’amica di prenderla sulle spalle, ma quella si rifiutò, scendendo con Toinette verso il fiume. Rimasta sola, Bernadette pensò di togliersi anche lei gli zoccoli e le calze, ma mentre si accingeva a far questo udì un gran rumore: alzò gli occhi e vide che la quercia attaccata al masso di pietra si agitava violentemente, per quanto non ci fosse nell’aria neanche una brezza di vento. Poi la grotta fu piena di una nube d’oro, e una splendida Signora apparve sulla roccia.
Istintivamente, Bernadette s'inginocchiò, tirando fuori la coroncina del Rosario. La Signora la lasciò fare, unendosi alla sua preghiera con lo scorrere silenzioso fra le sue dita dei grani del Rosario. Alla fine di ogni Mistero, la Madonna recitava ad alta voce insieme a Bernadette il Gloria Patri. Quando la piccola veggente ebbe terminato il Rosario, la bella Signora scomparve all’improvviso, ritirandosi nella nicchia, così come era venuta.
Bernadette Soubirous aveva compiuto 14 anni da poco più di un mese. Era nata, infatti, il 7 gennaio 1844, da Louise Casterot e François, un mugnaio ridotto in miseria dalla sua eccessiva “bontà” verso i creditori. Bernadette, che era la primogenita, a 14 anni non sapeva né leggere né scrivere e non aveva ancora fatto la prima Comunione, tuttavia sapeva molto bene il Rosario e teneva sempre con sé una coroncina da pochi spiccioli dalla quale era solita non separarsi mai. È, quindi, proprio a una quattordicenne poverissima ed analfabeta, ma che prega tutti i giorni il Rosario, che la Madonna decide di apparire la mattina dell’11 febbraio 1858, in un piccolo paese ai piedi dei Pirenei.
Intanto la notizia delle apparizioni si diffonde in un baleno. Nell’apparizione del 24 febbraio la Madonna ripete per tre volte la parola “Penitenza”. Ed esorta: “Pregate per i peccatori”.
Infine nell’apparizione del 25 marzo 1858, la Signora rivela finalmente il suo nome:: dice nel dialetto locale Io sono l’Immacolata Concezione. Quattro anni prima, Papa Pio IX aveva dichiarato l'Immacolata Concezione di Maria un dogma, cioè una verità della fede cattolica, ma questo Bernadette non poteva saperlo. Così, nel timore di dimenticare tale espressione per lei incomprensibile, la ragazza partì velocemente verso la casa dell’abate Peyramale, ripetendogli tutto d’un fiato la frase appena ascoltata.
L’abate, sconvolto, non ha più dubbi. Da questo momento il cammino verso il riconoscimento ufficiale delle apparizioni può procedere speditamente, fino alla lettera pastorale firmata nel 1862 dal vescovo di Tarbes, che, dopo un’accurata inchiesta, consacrava per sempre Lourdes alla sua vocazione di santuario mariano internazionale.
La sera del 7 Luglio 1866, Bernadette Soubirous varcava la soglia di Saint-Gildard, casa madre della Congregazione delle Suore della Carità di Nevers. “Sono venuta qui per nascondermi”, aveva detto con umiltà. Tante attenzioni, tante morbose curiosità attorno alla sua persona dopo le apparizioni, non le davano che dispiacere. Nei 13 anni che rimane a Nevers sarà infermiera, a volte sacrestana, ma spesso ammalata lei stessa… Svolge tutte le sue mansioni con delicatezza e generosità: “Non vivrò un solo istante senza amare”.
Ma la malattia avanza implacabile: asma, tubercolosi, tumore osseo al ginocchio. L’11 dicembre 1878 è definitivamente costretta a letto: “Sono macinata – dice lei – come un chicco di grano”. All’età di 35 anni, il 16 aprile 1879, mercoledì di Pasqua, alle 3 del pomeriggio, gli occhi della piccola veggente che videro Maria si chiudono per sempre. Beatificata nel 1925, il Papa Pio XI l’ha proclamata santa l’8 dicembre 1933.
ALCUNE RIFLESSIONI DI SANTA BERNADETTE:
LA MIA PASSIONE DURERA’ FINO ALLA MIA MORTE
Torturata da diverse malattie: l'asma, un tumore ad un ginocchio, infezioni purulente agli orecchi, tubercolosi ossea, piaghe su tutta la schiena.
È molto doloroso non poter respirare, ma è molto più terribile esser torturata da pene interiori.
Sono macinata come un chicco di grano
Di morire io avrei una paura, se vedessi avvicinarsi l’ultimo momento! Oh, quel momento non lo conosciamo mai. E quando arriva, il Signore ci dà la forza di affrontarlo.
Le ultime parole - Non avrei mai creduto di soffrire tanto per morire Santa Maria madre di Dio Santa Maria madre di Dio prega per me peccatrice.
Non ti prometto di farti felice in questo mondo, ma nell’altro.
Bernadette nella morte - 1879
Il corpo riesumato a 30 anni dalla morte,
venne trovato intatto. E tutt’ora dopo che sono passati 142 anni dalla sua morte lo si può vedere ancora intatto nel convento san Gilard a Nevers
"Dopo la mia morte, tutto quello che si scriverà, più semplice sarà e meglio sarà." Amen. Sia lodato Gesù Cristo
PREGHIERA A SANTA BERNADETTE:
E - Cara Santa Bernadette sei stata scelta da Dio Onnipotente per essere la Messaggera dell’Immacolata e la dispensatrice delle sue infinite grazie e benedizioni. Attraverso la vostra umile obbedienza alle richieste della Nostra Madre Santissima, hai ottenuto per noi la Fonte delle acque miracolose per la guarigione spirituale e fisica. Vi imploriamo di ascoltare le nostre preghiere supplichevoli affinchè possiamo essere guariti dalle nostre imperfezioni e dalle nostre malattie fisiche e spirituali.
Mettete le nostre suppliche e quelle delle nostre Principesse nelle mani della nostra Vergine Immacolata, perché possa metterli ai piedi del suo Figlio diletto, nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, affinchè Egli possa guardare a noi con misericordia e compassione: (chiedere la grazia) Breve silenzio
Aiutaci, o Cara Santa Bernadette a seguire il vostro esempio, aiutaci a dimenticare il nostro dolore e la nostra sofferenza in modo che possiamo essere attenti ai bisogni degli altri, specialmente a quelli delle Principesse
le cui sofferenze sono maggiori delle nostre.
Mentre fiduciosi invochiamo la Misericordia di Dio su di noi e sulle Principesse, offriamo con gioia il nostro dolore e la nostra sofferenza per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati e delle bestemmie degli uomini. Pregate per noi, Santa Bernadette, affinchè, come te, possiamo essere sempre obbedienti alla Divina Volontà del nostro Padre celeste, e attraverso le nostre preghiere e la nostra umiltà possiamo portare consolazione al Cuore Sacratissimo di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria che sono stati così gravemente feriti dai nostri peccati.
Voglio ricordare alle mie Principesse la Bellissima frase pronunciata da Santa Bernadette, lei, che come voi fu macinata come un chicco di grano da terribili sofferenze fisiche e morali: “LA SOFFERENZA PASSA, MA L’AVER SOFFERTO RESTA”!
Care Principesse il vostro Angelo scrive a lettere d’Oro ogni vostra lacrima sul Libro eterno della Vita. Quando il tempo cesserà di esistere e si spalancherà l’eternità, tutti i sigilli verranno aperti allora sarà conosciuta la vostra incredibile storia. Nulla di ciò che ora soffrite andrà perduto, ogni lacrima sarà una Gemma preziosa che adornerà la vostra Corona di Gloria eterna: la Splendida Corona delle Principesse di Dio! Amen
Santa Bernadette, prega per noi. 1 Salve Regina