20/02/2021
Catechesi N. 353
A - In questa parabola Gesù loda l’amministratore disonesto per la scaltrezza con cui ha saputo agire. Tale amministratore era stato accusato di sperperare i beni del suo padrone, un uomo ricco che possedeva molti averi e proprio per questo gli venne tolto l’incarico.
B - Il brano del Vangelo sopra commentato si conclude con un’affermazione di Gesù che deve condurci a una seria riflessione: “Non potete servire a Dio e a mammona”. Mammona è un termine aramaico che significa “ricchezze”.
C - La parabola del figlio prodigo è una delle più commoventi del Vangelo.
In essa viene descritto l’Amore immenso di un padre che ogni giorno sta nella trepida attesa del ritorno del figlio, un figlio che aveva voluto andarsene da casa per sperperare nei vizi tutta la sua parte di eredità.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
La Domenica e i festivi 2 Messe ore 10,30 e ore 17.
Lunedì sera ore 20 Preghiere di Liberazione e Guarigione.
Venerdì sera ore 20 Messa di Guarigione e Liberazione.
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+ VANGELO (Lc 16,1-8)
I figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
In questa parabola Gesù loda l’amministratore disonesto per la scaltrezza con cui ha saputo agire.
Tale amministratore era stato accusato di sperperare i beni del suo padrone, un uomo ricco che possedeva molti averi e proprio per questo gli venne tolto l’incarico.
Fu in questa circostanza sfavorevole che l’amministratore mostrò tutta la sua astuzia, la sua acutezza (anche se malefica) nel saper gestire la propria vita: “Che farò ora che il mio padrone mi toglie dall’amministrazione?..... So io cosa farò perché quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accoglie in casa sua.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse: Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: 100 barili d’olio. Prendi la tua ricevuta e scrivi 50” …..
Questo episodio si conclude con l’amara considerazione di Gesù: “I figli di questo mondo infatti verso i loro pari, sono più scaltri dei figli della Luce”.
Ciò significa che i figli di questo mondo escogitano sempre nuovi espedienti per ingannare gli altri e riuscire così a trarre profitto in ogni situazione; mentre i figli della Luce, nel campo spirituale, non hanno la stessa abilità per conquistare i beni eterni. Ovviamente Gesù non loda la frode e l’inganno, egli loda solo l’abilità dimostrata dall’amministratore.
Questa abilità manca ai figli della Luce, che non sanno in questo caso approfittare delle ricchezze per arricchirsi di meriti davanti a Dio.
Occorre dunque fare sul piano spirituale quello che l’amministratore ha fatto sul piano umano.
Gesù infatti pronuncia subito dopo la seguente esortazione: “Procuratevi amici con la disonesta ricchezza perché quando essa verrà a mancare vi accolgano nella dimora eterna”.
Gesù chiama disonesta la ricchezza perché quando si possiedono ingenti quantità di beni, in genere essi sono frutto di guadagni illeciti e quindi di disonestà.
Come si può procurarsi amici con la disonesta ricchezza? Qui Gesù sta parlando sul piano spirituale e non si riferisce certamente a tutte quelle amicizie corrotte che si comprano con il denaro.
Le ricchezze che si hanno a disposizione devono invece servire per procurarci quegli amici che poi nel giorno del Giudizio intercederanno per noi.
Ricordiamoci le parole di Gesù pronunciate nel brano di Matteo (25, 34-36): “Venite benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il Regno dei Cieli, perché avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere”…..
Bisogna quindi dunque saper utilizzare bene, con una sana furbizia (ecco la scaltrezza che loda Gesù) le ricchezze che abbiamo a disposizione così da guadagnarci il Regno dei Cieli.
Tutti possiamo disporre di beni, chi più, chi meno; tutti siamo amministratori dei Beni del Padre e questi Beni occorre gestirli con giustizia.
Ricordiamoci sempre che tutto quello che ci è stato messo a disposizione non deve farci diventare avidi e egoisti, non deve renderci “ciechi” nei confronti di chi è più infelice di noi, anche perché il Padrone (Dio) potrebbe sottrarci quei beni in qualsiasi momento; di nostro non abbiamo nulla, tutto è dono suo! Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 16,13-15)
Non potete servire a Dio e a mammona!
Il brano del Vangelo sopra commentato si conclude con un’affermazione di Gesù che deve condurci a una seria riflessione: “Non potete servire a Dio e a mammona”. Mammona è un termine aramaico che significa “ricchezze”. Non possiamo dunque servire il Signore ed essere suoi autentici seguaci se il nostro cuore è legato ai beni di questo mondo.
Chi ama il denaro è servo e schiavo del denaro. Che terribile schiavitù!
Tutti i pensieri sono infatti indirizzati esclusivamente al profitto personale, al modo di guadagnare sempre di più.
L’avidità del denaro è una bestia affamata che non sazia mai la sua bramosa voglia di possedere. Come potrebbe Dio dimorare in un cuore che ha per idolo il denaro? Riflettiamo sulla nostra vita, su come utilizziamo i nostri beni, se sappiamo privarci di tante cose inutili per soccorrere chi è nel bisogno …..
Teniamo il cuore libero da ogni attaccamento disordinato.
Il nostro cuore deve avere un solo Amore: Dio!
Deve avere un solo desiderio: quello di arricchirci di opere buone dinnanzi ai suoi occhi.
Quando il tempo avrà fine, inizierà l’eternità e nella Luce sfolgorante di Dio, apparirà la Verità …..
Cadranno tutti gli idoli di fango che abbiamo tenuto ben stretto nel cuore e verso i quali abbiamo indirizzato tutte le nostre energie; cadranno, si sgretoleranno e si disperderanno come polvere.
Tutto svanirà e saremo veramente “nudi”, della più tremenda nudità, quella di presentarci davanti a Dio a mani vuote, senza opere buone, senza amore e senza quella veste bianca indispensabile per partecipare al Banchetto nunziale.
Il Signore ci liberi dalla tremenda schiavitù del denaro e da tutte le altre schiavitù, ognuno ha le sue, e ci doni la libertà dei veri figli di Dio. Solo chi ama Dio è veramente felice.
Da pochi giorni è iniziato il tempo della Quaresima.
Approfittiamo di questo periodo che ci prepara alla Santa Pasqua per fare una revisione della nostra vita, per mettere ordine nel nostro cuore e “gettare via” le cose che non contano ai fini della Salvezza eterna; per eliminare la polvere che abbiamo fatto depositare con la pigrizia nel combattere i vizi e nell’operare il Bene.
Il Signore passa ….. e bussa instancabilmente alla porta del nostro cuore, Lui, il Creatore del mondo va mendicando l’Amore delle sue creature perché non vuole che nessuna si perda, perché sa che solo fra le sue braccia l’uomo troverà la vera felicità.
Spalanchiamo dunque le porte a Cristo, decidiamoci per una vera conversione, per un serio cammino di Fede, rinnovando i propositi di una vita santa, conforme alla Divina Volontà. Buona preghiera a Tutti.
+ VANGELO (Mt 6,1-6.16-18)
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
La parabola del figlio prodigo è una delle più commoventi del Vangelo.
In essa viene descritto l’Amore immenso di un padre che ogni giorno sta nella trepida attesa del ritorno del figlio, un figlio che aveva voluto andarsene da casa per sperperare nei vizi tutta la sua parte di eredità.
Questa parabola è l’immagine di Dio, un Padre buono che sempre attende a braccia aperte ogni peccatore pentito.
Il figliol prodigo rappresenta invece tutti quei battezzati che sperperano la Grazia di Dio vivendo nella dissolutezza.
Sono milioni le persone che vivono lontano da Dio, come se Lui non ci fosse, o che gli hanno voltato le spalle per condurre una vita di peccato.
La Misericordia di Dio è sempre pronta ad accogliere i figli che vogliono ravvedersi, ma occorre il loro pentimento.
Questa bella parabola viene spesso usata da molti per sottolineare esclusivamente il fatto che Dio è Misericordioso e perdona sempre, ma si tralascia volutamente un particolare importantissimo: è il figliol prodigo a tornare dal Padre per chiedergli perdono, dopo avere compreso di aver sbagliato.
Qui sta il punto fondamentale: il peccatore per essere perdonato deve pentirsi sinceramente, chiedere perdono a Dio e rinunciare al peccato.
Non si può continuare a vivere impunemente nel peccato, pensando che poi, alla fine della vita, Dio perdona comunque a tutti, anche a quelli che il perdono non lo chiedono.
Bisogna stare molto attenti perché questo è un tranello astuto di satana in cui purtroppo molti cadono!
Dio Padre attende a usare la sua Giustizia verso questa umanità ….. attende perché la sua pazienza è immensa e fa di tutto per ricondurre i suoi figli sulla via della Salvezza.
Lungo i secoli ha inviato nel mondo la Vergine Santa per richiamare gli uomini a una vita di preghiera e di penitenza. La Madonna nelle sue apparizioni più famose ha sempre raccomandato di pregare in modo particolare per la conversione dei peccatori.
Il suo Cuore di Madre vede tutta l’umanità correre impazzita verso il baratro della perdizione eterna, proprio per questo i suoi appelli sono urgenti e accorati.
Faccio un’analisi obiettiva su quanto sta avvenendo in questo mondo senza Dio, e scrivo, non per mostrare pessimismo, ma per riflettere insieme a voi e capire che dobbiamo deciderci seriamente ad aiutare Gesù e la Madonna nella Salvezza delle anime. Le nostre preghiere unite all’intercessione di Gesù e di Maria possono aiutare molte persone a “rientrare in se”, (proprio come fece il figlio prodigo), per abbandonare una vita di peccato e fare ritorno a Dio.
Chi prega per i peccatori che si trovavano in procinto di dannarsi? C’è sempre qualcuno che si sacrifica. Fatelo anche voi!
Rispondiamo generosamente alle richieste della Vergine Santa, e preghiamo per tutti i peccatori, anche i più lontani. Forse qualcuno di voi rimarrà un po’ perplesso di dover pregare per degli sconosciuti.
Sappiate però che molti sconosciuti hanno pregato per voi, quando eravate nella sofferenza e nel peccato. E anche adesso c’è qualcuno che sta pregando per voi.
Deponiamo nelle mani di Maria tutti i rosari recitati per la conversione dei peccatori.
Ogni corona del Rosario è come una catena d’oro che Maria getta a tutti i suoi figli che si trovano nel baratro del peccato e che non riescono più a risalire.
Proprio grazie a queste preghiere potranno essere “tratto in salvo” e ritrovare la via della Salvezza.
Oggi, come ho appena detto inizia un Tempo forte, propizio per la vera conversione personale, quella del cuore!
Non è possibile rimanere divisi tra Fede e corruzione.
Bisogna recarsi in Chiesa, non solo fisicamente, ma soprattutto con il cuore, che deve adorare Gesù e liberarsi degli impedimenti che arrivano dal mondo e da satana.
Da oggi possiamo dare una svolta decisiva alla nostra vita, dipende da noi e dalla matura riflessione di ciò che vogliamo essere.
La Quaresima è autentica quando si compiono reali gesti di penitenza, come la Confessione frequente, la mortificazione che indica un sacrificio, una privazione, una rinuncia, oltre all’elemosina che libera il cuore dai legacci della materia. Provate a compiere queste opere di penitenza, vi sentirete più liberi e più forti per affrontare ogni avversità.
Queste le indicazioni riguardo il digiuno e l’astinenza:
* il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo sono giorni di digiuno dal cibo e di astinenza dalla carne e dai cibi ricercati o costosi (il digiuno indica mangiare un solo pasto moderato e diviso nella giornata, o pane e acqua, o nulla);
* i venerdì di Quaresima sono giorni di astinenza dalla carne e dai cibi ricercati o costosi.
* negli altri venerdì dell’anno, i fedeli possono sostituire l’astinenza dalla carne con altre opere di carattere penitenziale.
* al digiuno sono tenuti i fedeli dai diciotto anni compiuti ai sessanta incominciati; all'astinenza dalla carne i fedeli che hanno compiuto i quattordici anni.
* anche coloro che non sono tenuti all'osservanza del digiuno, i bambini e i ragazzi, vanno formati al genuino senso della penitenza cristiana. Buona preghiera a tutti.