Aintero

13/02/2021

Catechesi N. 352

Scusate per il ritardo per la Catechesi, ma oggi per la Nostra Associazione è stata una giornata molto tribolata.

Alle ore 9,00 del mattino e scoppiato un incendio a causa di un corto circuito nella casa, ringraziamo la Vergine Santa che non si è fatto male nessuno. Invece ci sono parecchi danni dentro la casa, anche l'impianto elettrico è tutto bruciato. Un grazie di vero cuore ai Vigili del Fuoco che sono arrivati nel giro di pochissimi minuti e hanno spento l'incendio. Un grazie anche ai miei Volontari venuti in soccorso. 

Sono arrivato a casa alle ore 19,45, dopo aver sistemato l'impianto elettrico provvisorio con gli elettricisti per mettere in funzione l'impianto già da domani mattina, con la diretta della Santa Messa. Uniti in preghiera.

A - Gesù in questa frase fa capire quanto sia importante l’umiltà perché, alla fine sarà l’umile ad essere esaltato davanti a Dio.
Tutti i Santi che hanno patito indicibili umiliazione sopportate pazientemente per Amore di Dio, hanno ora in Cielo una Gloria smisurata e la loro Luce e talmente splendente che costituisce l’ammirazione di tutti i beati.
B - "Venite benedetti del Padre mio". Queste parole di valore inestimabile Gesù le rivolgerà a quanti nella vita hanno osservato la sua Parola.
Ci sarà un Giudizio per tutti e sarà inevitabile, ognuno ascolterà una delle due sentenze: "Venite, benedetti del Padre mio" oppure "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno". 
C - Oggi per noi è un giorno di grande gioia, perché è la festa della nostra cara Madonna di Lourdes a cui l’Associazione è dedicata.
La Vergine Immacolata è l’ispiratrice e la guida di questa nostra comunità di preghiera che si occupa di alleviare le sofferenze di tanti ammalati nel corpo e nello spirito.
 
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 
La Domenica e i festivi 2 Messe ore 10,30  e ore 17. 
Lunedì sera ore 20 Preghiere di Liberazione e Guarigione. 
Venerdì sera ore 20 Messa di Guarigione e Liberazione.
 
Per la diretta su Facebook cliccare sotto. 
Per la diretta su YouTube  Associazione Nostra Signora di Lourdes 
 
Sostieni la nostra O.N.L.U.S" Associazione di Volontariato Nostra Signora di Lourdes - San Luigi Orione"   
con il 5 per mille inserisci il nostro CODICE FISCALE 91107280157 nell'apposito riquadro:  
" sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale "e ricordati di firmare è semplice, non costa nulla e non è una alternativa all' 8 per mille.
 
Iscrivetevi al canale YouTube e condividete la nostra pagina Facebook con i vostri amici e mettete mi piace grazie.   
Cliccare sotto per ascoltare la Catechesi 
 
 
Bellafiore 
+ VANGELO (Lc 14,1.7-11) 
Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.
 
A – Gesù, con questa affermazione, ci fa capire quanto sia importante l’umiltà perché, alla fine sarà l’umile ad essere esaltato davanti a Dio.
Tutti i Santi che hanno patito indicibili umiliazione, sopportate pazientemente per Amore di Dio, hanno ora in Cielo una Gloria smisurata e la loro Luce è talmente splendente che costituisce l’ammirazione di tutti i beati.
L’orgoglio indica una stima eccessiva di sé, per cui ci si considera superiori agli altri, e questa superiorità porta anche a disprezzare il prossimo
L’orgoglioso concentra tutte le attenzioni su se stesso, considera esatto solo il suo punto di visto; difficilmente ammetterà di aver sbagliato e non è disposto a perdonare le offese. Capite bene quanto sia dannoso e deleterio questo comportamento nel campo delle amicizie, ma soprattutto nell’ambito della famiglia, nel rapporto di coppia e fra genitori e figli.
L’orgoglio è causa infatti di litigi continui e di divisioni spesso insanabili.
Ogni persona nasce con questa inclinazione causata dal peccato originale.
Non è però qualcosa di irrimediabile, infatti i cristiani che conducono una buona vita di preghiera e chiedono l’aiuto a Gesù per combattere il vizio dell’orgoglio riescono a controllarlo e a vincerlo.
Tutti possiamo diventare migliori, basta desiderarlo e seguire l’insegnamento di Gesù. Occorre per prima cosa tanta buona volontà, per sradicare ogni erba cattiva che mette radici profonde nel nostro cuore.
Chi riflette sui vizi che ancora non riesce a dominare e pensa di non farcela, si paralizza nello spirito e continua a perseverare negli errori. 
Bisogna ricorrere all’aiuto di Gesù a cui nulla è impossibile.
La mancanza di fiducia verso Gesù purtroppo è molto grave, perché ci priva del suo aiuto che è indispensabile. 
Ricordiamo le parole di Gesù: “Tutto è possibile per chi crede” (Mc 9,23). 
“Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio” (Mc 10,27). “Senza di Me non potete fare nulla”.
La lotta all’orgoglio è fondamentale nel cammino di Fede, forse qualcuno di voi non ha mai sentito insegnamenti a tal proposito e rimarrà un po’ disorientato. 
Non bisogna però sorprendersi né abbattersi; con umiltà bisogna rientrare in sé ed esaminarsi per conoscere quali sono i vizi da estirpare.
Con la preghiera e la costante richiesta di vincere o di mitigare quel vizio, si riceve l’aiuto necessario. 
Gesù ci ascolta sempre e ci dona la forza per progredire nel cammino spirituale.
Molti cristiani ignorano la pericolosità dell’orgoglio, mentre i maestri dello spirito lo considerano giustamente il più grave dei vizi.
L'orgoglio rende la persona presuntuosa, prepotente e distaccata anche nei confronti dei propri familiari. 
Si consideri che nessuno si accorge del proprio orgoglio se non chi compie un vero cammino di Fede. 
La morale cristiana differisce da tutti gli altri insegnamenti diffusi nel mondo. 
Per le filosofie orientali infatti l’orgoglio viene visto come il modo positivo perché rappresenta l’affermazione della persona.
Sappiamo che le qualità di una persona vanno curate e sviluppate, tutti i talenti bisogna farli crescere perché sono un Dono di Dio e vanno messi a disposizione per il bene comune, ma guai a coloro che utilizzano i propri talenti per raggiungere   posizioni di dominio sugli altri.
L’orgoglio è un vizio di cui nessuno è libero, ognuno detesta vederlo negli altri, ma   nessuno immagina di esserne personalmente colpito. 
Il rimedio per vincere tale vizio è quello di pregare e di meditare sulla figura di Gesù, modello formidabile di perfezione cristiana.
Dirà infatti Gesù: “Imparate da Me, che sono mite e umile di cuore”. Buona preghiera a tutti.
 
Abernade
  
+VANGELO  (Gv 6,37-40)
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
 
B - "Venite benedetti del Padre mio". Queste parole di valore inestimabile Gesù le rivolgerà a quanti nella vita hanno osservato la sua Parola.
 Ci sarà un Giudizio per tutti e sarà inevitabile, ognuno ascolterà una delle due sentenze: "Venite, benedetti del Padre mio" oppure "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno". 
Siamo noi a decidere con le nostre scelte il destino futuro nell’eternità, un’eternità quindi che potrà essere di Beatitudine eterna, o di eterna dannazione. Ecco perché la vita è importantissima. Il tempo non va sprecato per cose inutili; occorre lavorare instancabilmente per raggiungere la Salvezza.
Per giungere a tale Beatitudine eterna la maggior parte delle persone deve passare   attraverso il Purgatorio per espiare le proprie colpe.
Quando commettiamo un peccato, ossia una colpa, essa ci viene subito perdonata nel Sacramento della Confessione, ma rimane però la pena da espiare.
Anche tra gli uomini è richiesta la parola di scusa o di perdono quando si sbaglia e si offende un altro. Figuriamoci se non è doveroso rivolgere a Dio parole di pentimento accompagnate dalle opere penitenziali di riparazione. Se un vostro familiare sbaglia nei vostri confronti, potrà dimostrare il ravvedimento, non solo con le scuse, ma anche tenendo da quel momento un comportamento corretto, e questa è la riparazione.
L'anima imbruttita dalle mancanze e dai peccati non riparati in vita, non può entrare nella Casa di Dio; per entrare nella beatitudine eterna è necessario essere purificati da ogni colpa. 
Il Cielo non ha porte, scrive Santa Caterina da Genova, e tutti coloro che desiderano entrare possono farlo, perché Dio è ricco di misericordia e li attende a braccia aperte per accogliere nella sua gloria.
L'essere di Dio, però, è così puro che se un'anima avverte in sé la più piccola traccia di imperfezione e, al tempo stesso, si rende conto che nel Purgatorio la macchia viene cancellata, vi entra e considera una grande Grazia che in tal modo le venga permesso di purificarsi. 
Le pene si possono riparare in vita con la pratica delle virtù, le penitenze e l'accettazione di qualsiasi sofferenza con spirito, appunto, di riparazione. Tutto può concorrere alla riparazione se si comincia a vivere con lo spirito del Vangelo, se si mette al centro la Parola di Dio per osservarla in qualsiasi momento.
A tal proposito Padre Pio diceva che il Purgatorio è meglio farlo su questa terra.
Egli infatti conosceva molto bene le sofferenze che si patiscono in questo luogo di purificazione perché molte anime venivano da lui per chiedere preghiere ed essere così liberati dai loro terribili tormenti.
A tale riguardo molto importanti sono le indulgenze Plenarie che la Chiesa ha concesso in determinate feste. Esse cancellano totalmente le pene da espiare in Purgatorio.
Ognuno di noi può aiutare i propri defunti con le Sante Messe, le preghiere, le penitenze, i digiuni, ecc., offerte per loro.
L'elemosina è un buon mezzo per aiutarle, ma deve essere fatta con amore, bisogna avvertire interiormente l'amore verso la persona a cui viene fatta.
I suffragi oggi sono dimenticati da moltissimi cattolici, anche se si ricordano con amore i defunti, non ci si preoccupa di aiutarli con i migliori mezzi che ho esposto sopra. Si ricordano i familiari e i parenti, ma non si compie nulla per liberarle dalle pene del Purgatorio.  
Quanti soldi sprecati inutilmente per le cerimonie funebre e non si spende   nulla per fare celebrare le Sante Messe per i propri familiari defunti! 
Andate nelle vostre parrocchie, o dove conoscete Sacerdoti disponibili ed aiutate i vostri cari facendo celebrare per loro le Sante Messe. 
Nel mese di novembre la Chiesa ci invita con più insistenza a pregare e a offrire suffragi per i fedeli defunti del Purgatorio. A questi nostri fratelli dobbiamo dare un aiuto speciale; essi si trovano nell'impossibilità di aiutarsi da soli e noi non possiamo dimenticarli. Essi sono stati partecipi della fragilità propria di ogni essere umano, ed è un dovere nostro offrire soprattutto e giornalmente l'aiuto affettuoso della preghiera.
Per tutti i defunti del Purgatorio si può recitare ogni giorno 100 volte la preghiera molto efficace: "L'eterno riposo, dona loro, o Signore, e splenda ad essi la Luce perpetua. Riposino in pace. Amen". In circa 5 minuti si dona un grande aiuto alle Anime che attendono con ansia queste nostre preghiere.
Questa è la versione in latino: "Rèquiem aetèrnam, dona eis, Domine, et lux perpètua lùceat eis. Requiéscant in pace. Amen".
Cerchiamo di impegnarci in questa recita, non solo nel mese di novembre, ma anche in tutti gli altri mesi.
Vi assicuro che questa preghiera è molto efficace e si liberano moltissime Anime del Purgatorio, le quali saranno sempre debitrici verso la persona che ha pregato per loro, e rivolgeranno per lei continue suppliche davanti a Gesù e alla Madonna. 
Ricordiamoci sempre che le anime del Purgatorio possono pregare per i vivi, ma non per se stessi. 
Avere come protettrici le Anime del Purgatorio è una immensa ricchezza spirituale, e un beneficio che si riversa sull'intera persona che prega per loro. Buona preghiera a tutti.
 
Bgella
  
Nostra Signora di Lourdes
 
C - Oggi per noi è un giorno di grande gioia, perché è la festa della nostra cara Madonna di Lourdes a cui l’Associazione è dedicata.
La Vergine Immacolata è l’ispiratrice e la guida di questa nostra comunità di preghiera che si occupa di alleviare le sofferenze di tanti ammalati nel corpo e nello spirito.
Oggi il nostro pensiero corre a Lourdes, alla Grotta di Massabiel dove 11 febbraio 1858 la Madonna appare a una pastorella di 14 anni, Bernadette Soubirous. 
Chi è Bernadette?
Bernadette nasce al mulino di Boly dai coniugi Francesco Soubirous e Luisa Casterot.
A circa 10 mesi la madre a causa di una disgrazia perde il latte e non può più nutrirla. La piccola viene mandata a Bartres presso Maria Lagues, una amica di Luisa che aveva perduto il figlio nel parto.
Dopo due anni, nel 1854 la piccola Bernadette ritorna in famiglia nel periodo tragico in cui il padre è costretto a lasciare definitivamente il mulino, trovandosi senza lavoro, senza casa e con quattro figli da sfamare.
Dovranno rifugiarsi in un tugurio. Il cugino del padre infatti li accoglierà in casa sua, una vecchia prigione di cui i Soubirous dovranno occupare la stanza più bassa e malsana, il Cachot (la cella).
Dall’età di 6 anni il suo stato di salute era peggiorato. Soffriva di stomaco e alla milza. Il colera che devasto Lourdes nell’autunno del 1885 la colpì duramente. Soffrì moltissimo soprattutto dalle piaghe provocate dall’epidemia che venivano curate con ripetute frizioni fatte con strofinacci di paglia che mettevano a nudo le piaghe.
Bernadette riuscì a guarire, ma da allora l’asma la tormenterà fino alla fine della sua vita.
Nel settembre del 1857 si reca dalla sua balia che in quel periodo aveva bisogno di aiuto per pascolare il gregge e svolgere i servizi di casa.
Fu un periodo molto duro e di grande fatica. Il 21 gennaio 1858 ritorna al Cachot di Lourdes dove ritrova la miseria, l’umidità, l’aria mal sana di quell’unica stanza buia e stretta dove tutta la famiglia era costretta a vivere. 
Giovedì 11 febbraio 1858 è una mattina umida e piovosa.
Nel freddo Cachot manca la legna. Bernadette con sua sorella Toinette e un amica si dirigono nella zona di Massabiel per raccogliere la legna e qualche osso da vendere. Non si erano mai spinte così lontano e giungono nei pressi di quella Grotta che non avevano mai visto; ma per arrivare vicino occorre attraversare un corso d’acqua.
Per le altre due bambine non è un problema, si tolgono gli zoccoli e attraversano il torrente; ma per Bernadette, sofferente d’asma, quell’acqua gelida è sicuramente dannoso.
Purtroppo vede che non c’è altra soluzione per giungere all’altra riva e comincia così a sfilarsi la prima calza ….. ed ecco che tutto comincia!
Sente una folata, come un colpo di vento, volta la testa verso la Grotta, ma non vede nulla. Si abbassa per sfilare l’altra calza e questa volta rialza bene la testa. Sopra alla Grotta, sul lato destro c’è una cavità, una specie di nicchia. L’oscura cavità si illumina e in quella Luce appare una Giovane vestita di bianco, con la cintura azzurra; la testa coperta anch’essa da un velo bianco, e due rose gialle su ciascun piede.
Nella mano destra tiene un Rosario. Bernadette si stropiccia gli occhi vigorosamente poi mette la mano nella tasca del grembiule e trova il Rosario. Vuole portare il Crocifisso sulla fronte per farsi il segno della Croce, ma non può perché la paura la blocca. La Giovane della roccia alza allora alla fronte il suo braccio tenendo anche Lei in mano il Rosario.
Sul suo esempio Bernadette si segna e passa così la paura. La Bianca Fanciulla fa scorrere i grani della corona fra le dita, senza mai muovere le labbra. Alla fine del Rosario scompare. Bernadette non sapendo chi fosse quella fanciulla, la chiamerà: “Acquerò” (quella cosa). 
Infatti due giorni dopo quando va a confessarsi dirà: “Ho visto qualcosa di Bianco che aveva una forma di una signora”.
Le apparizioni proseguono nei giorni successivi. Alla terza apparizione la Vergine Santa le dirà di recarsi per 15 giorni alla Grotta; le apparizioni saranno complessivamente 18. 
Il giorno 25 marzo, festa dell’Annunciazione la Bianca Signora svelerà finalmente la sua identità: “IO SONO L’IMMACOLATA CONCEZIONE” ….. confermando così il Dogma che Papa Pio IX aveva stabilito 4 anni prima, l’8 dicembre 1854.
In questa stupenda definizione c’è tutta l’Essenza del suo Essere: Lei è, e sarà sempre l’Immacolata, la tutta Bella, la tutta Pura e la tutta Santa!
Mai il Candore di questo Giglio purissimo fu offuscato dall’ombra del peccato. I suoi Petali bianchissimi sono stati sempre rivolti verso il Sole divino e non conosceranno altro tocco se non il Bacio infuocato dello Spirito Santo.
L’Immacolata è la Creatura totalmente di Dio che contempla con i suoi occhi di Cielo il Cielo infinito dell’Amore di Dio!
La Vergine Santa è scesa ancora sulla terra per ricordare all’uomo il suo destino eterno e il grave rischio della dannazione.
Nell’ottava apparizione la Vergine Santa dirà a Bernadette:
“Penitenza, penitenza, penitenza!
Pregate Dio per i peccatori”.
In queste parole troviamo il messaggio principale di Lourdes. 
Quando Bernadette recitava il Santo Rosario marcava la voce sulle parole: Prega per noi peccatori. Un giorno qualcuno glielo fece notare e lei disse: “Oh, sì! Bisogna pregare per i peccatori. È una raccomandazione della Santa Vergine”. E in un'altra circostanza disse: “Non si farà mai abbastanza per la conversione dei peccatori”.
È urgente che l’uomo ritorni a Dio, con una vita di preghiera e di penitenza, indispensabile per irrobustire lo spirito contro ogni tentazione.
Chi segue ostinatamente i piaceri del mondo e le proprie passioni, chi rifiuta i continui richiami del Cielo, non vedrà la Luce di Dio e non gioirà della visione di questa dolce e Bellissima Mamma Celeste.
Dirà un giorno Bernadette parlando dell’Immacolata: 
“Dopo averLa vista, non si ama più la terra.
E così Bella che quando la si è vista una sola volta, si ha fretta di morire per rivederLa”.
Questo era uno dei motivi per cui Bernadette desiderava così tanto il Cielo e quanti di noi invece rischiano di perderlo per le inutili cose del mondo!
La nona apparizione è legata all’origine della Sorgente miracolosa. Bernadette scavando con le mani nel terreno farà sgorgare l’acqua e da allora folle innumerevole di pellegrini si recano ogni anno presso il bellissimo Santuario, costruito in seguito su richiesta esplicita della Madonna, per bagnarsi nell’acqua prodigiosa.
Sono numerosissimi i miracoli avvenuti: guarigioni fisiche, spirituali e soprattutto le conversioni che è ciò che sta più nel cuore a Maria; Lei infatti non vuole perdere nessuno dei suoi figli!
La Piccola messaggera dell’Immacolata comprese benissimo questo ardente desiderio della Madonna e passerà il resto della sua vita pregando e soffrendo per la conversione dei peccatori.
Terminate il ciclo delle apparizioni, diventerà suora nel convento di Nevers dove morirà a soli 35 anni, consumata dall’asma e dalla tubercolosi ossea. Il suo corpo trovato miracolosamente intatto e tutt’ora esposto alla venerazione dei fedeli. 
La vita di Bernadette fu, fin dall’infanzia, un crescente continuo di dolori: povertà, miseria, privazioni, fatiche, salute cagionevole, e poi ancora: persecuzioni, incomprensioni, umiliazioni, per culminare nelle terribili prove dello spirito che la straziarono ancor più dell’asma e della tubercolosi ossea. 
Bernadette morirà crocifissa proprio come il suo Signore! 
Nel suo letto di dolore confidò a una consorella: “Sono macinata come un chicco di grano. Non avrei mai immaginato di dover soffrire così”.
In questa espressione c’è tutta la sintesi della sua vita di sofferenza. 
In una delle sue prime apparizioni, la Vergine Santa le aveva detto: “Non vi prometto di farvi felice in questo mondo, ma nell’altro”.
I Santi hanno compreso perfettamente la vanità di ogni cosa creata e indirizzano tutti i palpiti del loro cuore verso i Beni eterni.
I Santi hanno compreso perfettamente il valore della sofferenza che, se è accettata con Amore, procura un destino indicibile di Gloria.
Diceva Bernadette: “La sofferenza passa, ma l’aver sofferto resta”!
Resta come pegno di Gloria futura.
La vita su questa terra dura solo un istante! Il Paradiso è per sempre!
In questo breve pellegrinaggio terreno dobbiamo indirizzare ogni nostro sforzo per conquistare il Cielo!
La, negli orizzonti sconfinati di Luce, saremo perfettamente felici con Gesù, con Maria, con tutti i Santi e le miriadi di bellissimi Angeli che incessantemente cantano l’Osanna eterno!
 
Oggi nella nostra Associazione respiriamo un’atmosfera di Paradiso, perché la Mamma Celeste, l’Immacolata, è qui come a Lourdes per elargire le sue infinite Grazie a tutti coloro che la invocano con Amore, e noi la preghiamo con tutto il cuore affinchè stenda le sue Purissime mani sopra tutti gli ammalati, nel corpo e nello spirito, e la supplichiamo di toccare tutti i cuori induriti dei peccatori perché si pentano e rinascano a vita nuova. 
Siamo certi che le Grazie saranno tantissime anche per le persone lontane che non hanno potuto essere qui con noi e che ci ascoltano da casa.
Le raccomandiamo in modo tutto speciale alla Madonna.
Chiediamo anche l’intercessione di Bernadette questa grande Santa che aveva un Amore particolare e tenerissimo per tutti gli ammalati.
Ringraziamo tanto la Vergine Santissima e ci stringiamo tutti, come piccoli figli intorno al suo Cuore Immacolato, rinnovando a Lei la nostra fedeltà e il nostro amore incondizionato.
Tu, o Maria, Madre santissima sarai sempre il nostro rifugio!
Ora, e nell’ora della nostra morte, prega per noi poveri peccatori! Buona preghiera a tutti. 
 
Alaberna
 
Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

Come trovarci

Associazione
Amici nostra Signora di Lourdes
San Luigi Orione

Via Cascina Nuova n° 5
23873    Missaglia ( LC )

Tel. 338 2519542  -  340 0694979  -  039 9241201

Ci troviamo il:
Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì e Venerdì -  dalle ore 8,30 alle ore 12,30


Il pomeriggio dalle ore 14 fino alle ore 17 per i soli Malati spirituali telefonare per l'appuntamento.

Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario ore 21 la Messa dei Malati
La domenica dalle ore 14,30 fino alle ore 19,30

Aiuta l'Associazione

Sostieni la nostra Associazione con un'offerta anche piccola. Un grazie di vero cuore a tutti i Benefattori. Stiamo cercando una casa per accogliere gli anziani soli. Aiutateci.

Amount
 EUR