06/02/2021
Catechesi N. 351
A – Il brano del Vangelo di oggi si apre con queste parole rivolte da alcuni farisei a Gesù: “Parti e vattene via da qui, perché Erode ti vuole uccidere”. Si tratta di Erode Antipa, lo stesso che aveva ordinato l’uccisione di Giovanni Battista.
B - Tutto il brano del Vangelo è un invito costante alla vigilanza: “Siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito quando arriva e bussa”.
La vita cristiana è una lotta continua contro le seduzioni del mondo, le proprie passioni e le tentazioni di satana.
C - In questo brano del Vangelo è evidenziato il mandato dato da Gesù agli Apostoli di perdonare i peccati, così come nell’ultima Cena diede loro quello di celebrare la Santa Eucarestia.
Neanche a Maria Vergine, la Madre di Dio, la più Eccelsa e più Santa delle creature,
Gesù affido questo sublime compito.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
La Domenica e i festivi 2 Messe ore 10,30 e ore 17.
Lunedì sera ore 20 Preghiere di Liberazione e Guarigione.
Venerdì sera ore 20 Messa di Guarigione e Liberazione.
Giovedì 11 Febbraio festa della Madonna di Lourdes ore 20 Messa di Guarigione.
Per la diretta su Facebook cliccare sotto.
Per la diretta su YouTube Associazione Nostra Signora di Lourdes
Sostieni la nostra O.N.L.U.S" Associazione di Volontariato Nostra Signora di Lourdes - San Luigi Orione"
con il 5 per mille inserisci il nostro CODICE FISCALE 91107280157 nell'apposito riquadro:
" sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale "e ricordati di firmare è semplice, non costa nulla e non è una alternativa all' 8 per mille.
Iscrivetevi al canale YouTube e condividete la nostra pagina Facebook con i vostri amici e mettete mi piace grazie.
Cliccare sotto per ascoltare la Catechesi
+ VANGELO (Lc 13,31-35)
Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
A – Il brano del Vangelo di oggi si apre con queste parole rivolte da alcuni farisei a Gesù: “Parti e vattene via da qui, perché Erode ti vuole uccidere”. Si tratta di Erode Antipa, lo stesso che aveva ordinato l’uccisione di Giovanni Battista.
Erode Antipa era figlio di Erode il Grande, il re sanguinario che aveva ordinato la strage degli innocenti.
Sentendo queste parole sembra di essere tornati indietro nel tempo, quando Giuseppe fu avvertito in sogno da un Angelo di fuggire in Egitto perché Erode stava cercando il Piccolo Gesù per farlo uccidere.
L’odio verso Gesù si tramanda da una generazione all’altra e l’odio satanico che si annida nel cuore dei potenti che fremevano di rabbia al pensiero che un altro re avrebbe sottratto loro il trono e lo scettro del potere. Non avevano capito nulla!
Gesù era si un Re, ma il suo Regno non era di questo mondo. E come potevano capire …..
Ebbri com’erano di tutti i più orribili peccati, avevano la mente e il cuore completamente accecati e non potevano vedere la Luce di Cristo, anzi, quella Luce li rendeva furibondi di odio.
Oggi Erode è rappresentato da centinaia di milioni di persone piene di odio contro Gesù Cristo e il Cristianesimo.
Possiamo capire questa ribellione negli atei e negli agnostici/scettici, rimane sorprendente invece notare che ci sono molti cristiani alimentati da un avversione irriducibile verso Gesù. Si tratta di cristiani senza più Fede, immersi nell’abisso dell’immoralità e che purtroppo non riescono a capire la loro drammatica situazione.
In Italia sono quasi quindici milioni quelli che frequentano la magia occulta e le pratiche magiche; il fatto che però preoccupa ancora di più, è l’interesse verso la partecipazione alle messe nere che si stanno diffondendo fino a coinvolgere migliaia di giovani.
Rimane sorprendente il silenzio nella Chiesa, soprattutto da parte di molti cardinali e vescovi in mano ai diavoli che non credono più all’esistenza dell’inferno.
In questo modo non mettono in guardia i fedeli da questo gravissimo pericolo e impediscono a milioni di persone disturbate dai diavoli di ricorrere alle preghiere degli esorcisti.
Il Vangelo testimonia l’esistenza dei diavoli e i numerosi esorcismi compiuti da Gesù.
Il racconto del Vangelo prosegue infatti con queste parole pronunciate da Gesù: “Andate a dire a quella volpe: ecco Io scaccio i demoni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito”.
Gesù dà a Erode l’appellativo di volpe perché chi è malvagio è anche scaltro e furbo, una furbizia tutta satanica nel progettare e operare il male.
Gesù dice dunque di riferire a Erode che Lui continuerà a compiere la sua missione di scacciare i demoni e guarire gli infermi, fino al giorno stabilito dalla Sapienza eterna.
Sono parole chiarissime che testimoniano l’esistenza di satana e gli esorcismi compiuti da Gesù.
Sono molti altri i passi del Vangelo in cui troviamo espressa chiaramente questa Verità che è un Dogma di Fede. Ne riporto alcuni:
“La sua fama si sparse per tutta la Siria e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva” (Mt 4,24).
“Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati” (Mt 8,16).
«Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. (…)
E i demòni presero a scongiurarlo dicendo: “Se ci scacci, mandaci in quella mandria”. I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati» ( Mt 8,28.31.33).
«Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: “Non si è mai vista una cosa simile in Israele!”» (Mt 9,32-33).
“E Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito” (Mt 17,18).
“Questa razza di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno” (Mt 17,21).
“Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati” (Mc 1,32).
“Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano” (Mc 1,34).
«Ora, quella donna che Lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. Allora Gesù le disse: “Per questa tua parola và, il demonio è uscito da tua figlia”. Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato» (Mc 7,26.29-30).
Mi rendo purtroppo conto che siamo rimasti in pochi a credere alle realtà soprannaturali e anche se non si nega apertamente l’esistenza dell’inferno, si vive in un indifferenza spaventosa, incuranti del nostro destino eterno, interessati solo alle realtà terrene. È terribile e desolante tutto questo!
Non voglio però scoraggiarmi, anzi continuerò a lottare fino alla fine contro il demonio per liberare i miei fratelli che soffrono orribili pene a causa dei malefici subiti; continuerò a lottare per mettere in guardia le anime da un male ancora più grande che è quello di convivere abitualmente con il peccato mortale, rischiando così la dannazione eterna. Troppi vivono calpestando i Comandamenti di Dio, troppi vivono in una tiepidezza vergognosa, in una stagnante mediocrità spirituale, convinti di essere giusti solo perché adempiono il precetto festivo della Santa Messa, ma non si impegnano mai a vincere i propri vizi e tutte le inclinazioni al male.
Nella Catechesi scorsa ho parlato della piccola Giacinta Marto, l’eroica Veggente delle apparizioni di Fatima che offrì la sua vita per la conversione dei peccatori.
Riflettevo in questa settimana proprio sulla vita dei Santi. Tutti avevano un desiderio ardente di Salvare le anime, erano consumati da questa ansia d’Amore, proprio come Gesù.
Mi domando: “Cosa li spingeva a sopportare indicibili sofferenze per questa causa? Sicuramente, come ho appena detto, era lo stesso Amore di Cristo che ardeva nei loro cuori, ma cera un'altra ragione, moltissimi di loro avevano visto l’orrore dell’inferno e la Beatitudine indicibile del Paradiso.
Lo strazio che avevano provato alla vista degli orribili tormenti dell’inferno, non dava loro né tregua, né riposo e poiché il loro cuore bruciava d’Amore, non potevano darsi pace all’idea che tanti fratelli si sarebbero perduti per sempre, immersi in quelle torture atroci e separati per sempre dalla Beatitudine infinita del Cielo.
Se siamo cristiani autentici non possiamo restare indifferenti dinnanzi alla prospettiva che tante anime vadano perdute.
Un cristiano autentico deve sentirsi responsabile della Salvezza eterna di tanti suoi fratelli.
Siamo in un tempo di terribile apostasia, in cui c’è il rischio sempre più elevato di grandi catastrofi e la conseguente possibilità che tantissime anime si trovano improvvisamente davanti al Giudizio di Dio senza alcuna preparazione.
Proprio per questo non possiamo trascorrere la giornata senza pensare ai “lontani”, a coloro che vivono cioè in condizione di grave peccato.
Occorre raccomandare tutti i peccatori ogni giorno con una preghiera fervente e costante, e offrire per loro tutte le nostre sofferenze, questa è la più grande Carità che possiamo fare al nostro prossimo!
Termino con le parole di una grandissima Mistica e Beata che visse quasi tutto il tempo della sua vita Crocifissa con Gesù, sopportando terribili sofferenze di corpo, di mente e di cuore, proprio per la Salvezza dei peccatori.
Tali parole furono pronunciati gli ultimi giorni della sua vita:
“Gesù non posso più stare sulla terra”.
“Mi sono spremuta in questo letto fino a dare il mio sangue per le anime”.
Sorrideva e guardava in alto:
“Sono tanto contenta di andare in Cielo”!
“Che chiarore, che Luce! È tutta Luce. Le tenebre non ci sono più”…..
Ad un gruppo di visitatori che erano andati a trovarla nella sua stanzetta disse: “Addio, arrivederci in Cielo! Non peccate! Il mondo non vale niente! Fate la Comunione molte volte. Recitate il Rosario tutti i giorni”!
Volle che sulla sua tomba fossero scritte queste sue parole:
“Peccatori, se le ceneri del mio corpo possono essere utili per salvarvi, avvicinatevi, passatevi sopra, calpestatele fino a che spariscano, ma non peccate più! Non offendete più il nostro Gesù! Peccatori, vorrei dirvi tante cose! Per scriverle tutte non basterebbe questo grande cimitero. Convertitevi! Non offendete Gesù! Non vogliate perderlo per tutta la vita! Egli è tanto buono! Basta con il peccato! Amate Gesù, amatelo!
È incredibile l’ansia amorosa di questa Beata che dopo aver sofferto atrocemente tutta la vita, avrebbe voluto consumare anche tutti i suoi resti mortali a vantaggio dei peccatori. Questo suo testamento spirituale, esprime il suo desiderio vivissimo di continuare a esortare, anche dopo la sua morte, tutte le anime dei peccatori alla conversione.
Il Signore ci scuota fortemente dal torpore morale in cui siamo caduti e ci infiammi il cuore d’Amore per Lui e per la Salvezza eterna di tutte le anime! Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 12,39-48)
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto.
B - Tutto il brano del Vangelo è un invito costante alla vigilanza: “Siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito quando arriva e bussa”.
La vita cristiana è una lotta continua contro le seduzioni del mondo, le proprie passioni e le tentazioni di satana.
Occorre dunque vigilare sui nostri pensieri, sulle nostre parole, sulle nostre azioni per non cadere nel peccato mortale. Occorre dunque essere “svegli”, aspettando il padrone, perchè Egli potrebbe giungere all’improvviso e trovarci impreparati: “Ma se quel servo dicesse in cuor suo: il padrone tarda a venire e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se lo aspetta e in un ora che non sa e lo punirà con rigore, assegnandogli il posto tra gli infedeli”.
Questi esempi sono chiarissimi e devono farci riflettere perchè verrà il giorno dell’incontro con Lui, e ciò può avvenire all’improvviso e in qualsiasi momento.
Quanti incidenti mortali ci sono ogni giorno? Quante malattie improvvise hanno un’evoluzione nefasta nel giro di poche ore? Siamo a rischio continuo ed è una vera follia perseverare nel peccato mortale.
Dobbiamo dunque essere sempre vigilanti per non farci cogliere di sorpresa.
Chi amministra i Doni di Dio con irresponsabilità, a partire dal dono della vita troverà un’amara sorpresa, e del resto cosa potrebbe aspettarsi di diverso?
Non dimentichiamo mai che l’infinita Misericordia di Dio, non esclude mai la sua Giustizia, e non ci sarà perdono per chi non si pente dei propri peccati.
C’è poi un altro aspetto da sottolineare. Rileggiamo attentamente la parte finale del racconto: “Il servo che conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevole di percosse, ne riceverà poche”.
Noi cristiani conosciamo la Legge di Dio, i suoi Comandamenti. Noi quindi siamo meritevoli di un grande castigo se non eseguiamo la sua Volontà. Coloro che invece agiscono male, ma non hanno conosciuto Cristo e il suo Vangelo, sono meritevoli di un castigo minore.
L’ultima affermazione pronunciata da Gesù approfondisce ancor di più questo concetto: A chiunque fu dato molto, molto sarà richiesto; a chi fu affidato molto sarà chiesto molto di più”.
Tutti nella vita riceviamo tanti Doni da Dio, ma il verbo affidare indica qualcosa in più, significa consegnare nelle nostre mani qualcosa di particolarmente importante con la richiesta implicita che venga custodito e amministrato con cura.
A noi cristiani, soprattutto ai Consacrati, Dio ci ha affidato i suoi più grandi Tesori: Gesù e la Vergine Santissima; a noi ha rivelato la sua Parola eterna e i misteri del suo Regno d’Amore. A noi dunque Dio chiederà molto di più!
Attenzione quindi perché nel giorno del Giudizio non avremo nessuna scusa ….. non potremo dire: “Non sapevamo”! …..
Cerchiamo di essere degli “amministratori” fidati, prudenti e responsabili, desiderosi sempre di compiere la Volontà di Dio in tutti i momenti della giornata, ringraziandoLo adorandoLo e lodandoLo in ogni circostanza, vivendo sempre nella sua Grazia, così da meritare le parole di Gesù: “ Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola, e passerà a servirli”.
A tali servi Dio concederà altri Doni, li renderà partecipi della sua Intimità, così come avvenne per i più grandi Santi e li destinerà alla più alta Gloria quando entreranno nella Gerusalemme Celeste. Buona preghiera a tutti.
+ Vangelo (Gv 20, 20-23)
“Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”.
C - In questo brano del Vangelo è evidenziato il mandato dato da Gesù agli Apostoli di perdonare i peccati, così come nell’ultima Cena diede loro quello di celebrare la Santa Eucarestia.
Neanche a Maria Vergine, la Madre di Dio, la più Eccelsa e più Santa delle creature,
Gesù affido questo sublime compito.
Esso doveva essere esclusivamente una prerogativa degli Apostoli.
Uomini e donne sono tutti ugualmente figli del Padre, e hanno tutti gli stessi diritti, ma Dio, volle nella sua infinita Sapienza, che fossero gli Apostoli e i loro successori a compiere tale missione.
Il Sacramento della Confessione ha la sua origine proprio in queste parole pronunciate da Gesù dopo la sua Resurrezione, quando Giuda il traditore non era più presente.
Tale Sacramento oggi è in profonda crisi per diverse ragioni, oltre al secolarismo entrato quasi completamente nella mentalità di molti Ministri, c’è stata anche una massiccia diffusione di scritti modernisti che la deridono e la minimizzano.
Tra le tante teorie false per demolire la Confessione una afferma che ci si può confessare direttamente con Dio. Questa è la dottrina protestante abbracciata ormai da migliaia di teologi.
Forse si vergognano di confessare determinati peccati ed annullano la Confessione per sentirsi più tranquilli? Sta di fatto che molti parroci non confessano più, oppure, lo fanno solo raramente.
SE CAPISSERO CHE ASSOLVERE I PENITENTI È L’UNICO MEZZO PER RIPORTARLI IN GRAZIA DI DIO, SENZA LA QUALE NON VI È SALVEZZA!
SE CAPISSERO COME DIMINUISCE LA POTENZA DEI DIAVOLI IN CHI SI CONFESSA E COME AUMENTA LA FORZA SPIRITUALE PER COMBATTERE OGNI TIPO DI TENTAZIONE!
SE CAPISSERO CHE OGNI ANIMA CHE SI CONFESSA SINCERAMENTE È UNA GIOIA IMMENSA PER IL CUORE DI DIO, RIMARREBBERO ORE E ORE NEL CONFESSIONALE, PROPRIO COME FACEVANO I GRANDI SANTI.
Il Sacerdote quando confessa compie un’opera grandiosa, perché si spalanca la diga della Misericordia Divina e un Mare di Grazie si riversa sul peccatore pentito, ma anche sul sacerdote stesso quando svolge questo mandato ben disposto e con Amore.
I Sacerdoti che amano le anime sono sempre disponibili a confessare.
La Confessione fatta direttamente a Dio è dunque una menzogna e un inganno diabolico!!!
Gesù ha dato il potere ai suoi Ministri, e non ci può essere vera Confessione senza lo strumento usato dal Signore per dire: “Io ti assolvo dai tuoi peccati…”.
È sempre Gesù che agisce nella Confessione, Lui ascolta tutti e dona tanta Grazia in rapporto al pentimento sincero con cui ci si confessa.
Chi si confessa bene, dopo una adeguata preparazione, trova nella Confessione un Sacramento più potente dell’esorcismo; ecco il vero motivo che ha spinto i diavoli a comandare ai suoi servi di distruggere la Confessione!
Non potete immaginare il terrore che ne hanno i diavoli, già quando un credente decide di andare a trovare il confessore per confessarsi, i diavoli tremano perdono potere e influenza su quella persona.
Nella festa della Divina Misericordia, Gesù ha legato a questo Sacramento un dono davvero straordinario.
Egli ha detto a Santa Faustina Kowalska che quanti si confesseranno nella prima domenica dopo Pasqua riceveranno il perdono di tutti i peccati, oltre alla cancellazione di tutte le pene che avrebbero dovuto espiare in Purgatorio.
Un vero miracolo di Misericordia che scende dal Cielo!
Leggiamo le sue parole: “Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della mia Misericordia. Figlia mia, parla a tutto il mondo della mia incommensurabile Misericordia! L'Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa”.
Ci sono voluti quasi settant’anni per accogliere questa festa e solo con Papa San Giovanni Paolo II è stato possibile dedicare una specifica domenica alla Divina Misericordia. Però bisogna leggere attentamente il messaggio di Gesù per capire che Lui vorrebbe essere esclusivamente Misericordia anche con i grandi peccatori, purtroppo molti dovranno incontrare la sua Giustizia perché vivono ostinatamente nel peccato.
È falso affermare che Gesù è solo Misericordia, sarebbe bello, ma non sarebbe più Dio. La perfezione di Dio richiede anche la Giustizia.
Lo diceva Gesù a Santa Faustina: “Quanto più grande è la miseria degli uomini, tanto maggior diritto hanno alla mia Misericordia, perché desidero salvarli tutti. Scrivi che prima di venire come Giudice, spalancherò tutta la grande porta della mia Misericordia. Chi non vuol passare da questa porta, dovrà passare per quella della mia Giustizia. La sorgente della mia Misericordia è stata aperta dal colpo di lancia sulla Croce, per tutte le anime. Non ne ho esclusa nessuna. L'umanità non troverà né tranquillità né pace finché non si rivolgerà alla mia Misericordia. Dì all'umanità sofferente che si rifugi nel mio Cuore Misericordioso, ed Io la ricolmerò di pace”.
Finisce sotto i colpi della Giustizia di Dio il peccatore che non vuole pentirsi.
Gesù bussa milioni di volte ai cuori dei lontani e dei peccatori, se non rispondono e continuano a vivere nella corruzione, sono essi a richiamare la Giustizia Divina per giudicarli.
Gesù ha dato incalcolabili prove che è suo desiderio salvare anche i più grandi peccatori, proprio per questo sono avvenute migliaia di apparizione della Vergine Santa.
La Madonna è venuta ad invitare tutti a tornare a Dio. Chi non L’ha ascoltata è responsabile del suo destino.
Nessuno potrà mai dire di non aver saputo nulla sulla necessità di pentirsi dei propri peccati, di confessarsi ed iniziare il cammino di conversione, amando il Signore e rispettando la sua Legge.
Per mostrare a Gesù il nostro amore, si deve fare l’apostolato della parola, invitando quanti si sono allontanati da Lui a fare ritorno nell’Ovile Santo della Chiesa di Cristo; ma per aiutare gli altri dobbiamo essere formati bene nella vita spirituale, dobbiamo soprattutto, nell’intimità del nostro cuore, essere degli Adoratori appassionati della Santissima Trinità. Allora da noi irradierà una Luce potente d’Amore che attirerà tutti i lontani! L’Amore è una calamita fortissima e irresistibile! Buona preghiera a tutti.