Astamattina

25/12/2020

Catechesi N. 345

A - Il male più grande di questa nostra società è la pretesa assurda di costruire un mondo senza Dio.
L’uomo si crede autosufficiente, deciso più che mai a gestire la sua vita senza aver bisogno dell’intervento Divino.
B - Fin dall’antichità i primi 18 versetti del Vangelo di Giovanni vengono indicati come il Prologo, l’inizio, il principio. È l’incipit di questo meraviglioso Vangelo, chiamato anche Inno al Logos, alla Parola, al Verbo incarnato, quindi a Cristo.
C - Oggi si sentono pronunciare affermazioni assurde e vergognose riguardo sulla Verginità di Maria. Purtroppo sono anche molti teologi, cardinali e vescovi a sostenere queste teorie eretiche.

Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 

Mercoledì sera e Venerdì sera ore 20 Messa di Guarigione 
La Domenica e i festivi 2 Messe ore 10,30  e ore 17. 
Lunedì sera ore 20 Preghiere di Liberazione e Guarigione. 
 
Venerdì 25 Dicembre ore 9 Santa Messa su TV Canale Italia 159 digitale terrestre. Ci sarà la replica della Messa alle ore 12 su Rete Pontedera, Uniti in preghiera.  
Ore 10.30 e Ore 18  Santa Messa di Natale 
 
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Abimbo3
 
+ VANGELO (Lc 1,67-79) 
Ci visiterà un sole che sorge dall’alto.
 
A - Il male più grande di questa nostra società è la pretesa assurda di costruire un mondo senza Dio.
L’uomo si crede autosufficiente, deciso più che mai a gestire la sua vita senza aver bisogno dell’intervento Divino.
In quest’ottica l’uomo è il solo artefice del suo destino e il Paradiso può costruirlo su questa terra soddisfacendo ogni suo desiderio e passione.
Il risultato di questa mentalità corrotta è la realtà che stiamo vivendo, ossia un inferno anticipato.
È sempre l’antico peccato che si ripresenta, l’antico peccato di quell’angelo superbo che non si inchinò al volere Divino, precipitando così in quell’orrido e oscuro abisso che si chiama inferno.
È l’inferno si genera ogni volta anche nel nostro cuore, nella nostra vita, in questa società e nel mondo intero, quando la nostra mente offuscata dalle nebbie di satana si ribella alle Leggi di Dio per costruirsi una legge propria, la legge dell’IO sovrano che vuole regnare al posto di Dio.
Quanto è stato abile satana a traviare le menti dei potenti, dei politici, dei governanti, dei personaggi dello spettacolo e purtroppo anche di tanti cardinali, vescovi, sacerdoti e teologi! 
Mi è capitato ultimamente di ascoltare l’intervista di un famoso teologo modernista che si vanta di essere all’avanguardia, di proporre una nuova interpretazione del Vangelo, dove i concetti fondamentali del Cristianesimo in cui sempre abbiamo creduto sono completamente capovolti.
Le sue parole mi hanno agghiacciato il sangue per il disprezzo totale verso le nostre tradizioni Cristiane e soprattutto verso Maria. 
Ciò che più mi ha colpito è stata la sua determinazione ostinata, e il suo convincimento assoluto di essere nella verità. Esponeva le sue teorie aberranti con una disinvoltura e una sfacciataggine impressionante. 
Nel mondo sono tantissimi coloro che ignorano Gesù, e considerano il Natale come una festa pagana; questo paganesimo purtroppo è penetrato anche nel cuore di molti cristiani che hanno abbandonato la Fede, o sono diventati “tiepidi” perché il loro cuore è pieno di idoli.
Pochi sono coloro che comprendono la straordinaria persona di Gesù e che si impegnano in un autentico cammino di santità.
Nelle Chiese cattoliche la preparazione riguardante la Solennità del Natale dovrebbe coinvolgere tutti i parrocchiani con iniziative e preghiere intense. 
È molto importante la preparazione alla Santa Messa del Natale, occorre  parteciparvi con molta Fede, cercando di arrivare con largo anticipo in Chiesa per concentrarsi su quell’Evento unico che ha cambiato la storia umana e ci ha riaperto le Porte del Paradiso. 
La concentrazione è l’aspetto che bisogna curare maggiormente quando si partecipa alla Santa Messa o comunque tutte le volte che si prega. 
Nella notte di Natale, durante la celebrazione della Santa Messa si vive un’esperienza unica e straordinaria. Se ci sono tutte le disposizioni interiori si ricevono moltissime Grazie e si torna a casa trasfigurati, sentendo la presenza di Gesù nel cuore; mentre serve a ben poco partecipare alla Santa messa con la mente occupata dai i regali e dal pranzo natalizio.
Quest’anno purtroppo a motivo della pandemia si dovrà rinunciare alla Messa di mezzanotte che verrà anticipata di qualche ora.
È un evento vergognoso, mai successo in tutta la storia della Chiesa e sicuramente non sarebbe mai accaduto se la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) non si fosse schierata dalla parte del Governo. È veramente vergognoso!!! Si preferisce obbedire all’uomo anziché a Dio!!!!!
La Barca di Pietro di trova al centro di una burrasca senza precedenti. Si cerca in tutti i modi di svuotare il Cristianesimo di tutti i suoi contenuti più autentici e più profondi. La bestia che sale dal mare (vedi Apocalisse) sta muovendo una guerra spietata alla Chiesa, proprio dal suo interno, ma non disperiamo, chi sta con Dio vincerà lo ha detto Gesù: “Abbiate Fede Io ho vinto il mondo”.
Cerchiamo quindi, nonostante tutti gli impedimenti, di vivere un Santo Natale.
Tutti sappiamo che il vero Natale si vive quando al centro viene messo Gesù Bambino.
La vita della Vergine Maria, fu incentrata in modo davvero speciale e straordinario   su Gesù, soprattutto in questa vigilia della nascita di suo Figlio. 
Quali scambi di Amore ci saranno stati tra Maria e quel Piccolo Fiore Divino che cresceva nel suo Grembo? Non possiamo comprendere gli abissi di Luce paradisiaca e le armonie Celesti che si diffondevano dentro e intorno a Maria. 
Tutti gli Angeli del Cielo facevano corona a questa Umile Fanciulla divenuta Tabernacolo vivente del Verbo eterno.
Forse in Paradiso ci sarà dato di capire qualcosa di questo imperscrutabile Mistero dove Colui che è il Creatore, l’Onnipotente, il Sole Divino, si fa Piccolo Bambino nel Corpo Verginale della sua Creatura prediletta, Maria!
 Ecco perché non finirò mai di proclamare la grandezza della Vergine Santa, di contemplarla con le lacrime agli occhi perché il mio cuore è troppo piccolo e dovrebbe dilatarsi all’infinito per fissare lo sguardo su di Lei e comprendere tutta la sua indicibile Bellezza.
Dobbiamo imparare a vivere come Maria, “concentrati” sempre sul nostro Signore Gesù. Noi infatti siamo troppo disattenti e distratti dalle cose che non hanno importanza, preferiamo sempre il profumo seducente, ma mortale della terra, anziché quello paradisiaco del Cielo! 
Oggi voglio ringraziare infinitamente Dio per avermi fatto Cristiano, per avermi svelato, attraverso Gesù, le infinite e inimmaginabili Ricchezze del suo Regno d’Amore.
Nella nostra Religione è racchiusa tutta la Pienezza della VERITA’, dunque solo nella nostra Religione c'è ’a Salvezza.
Difendiamo sempre il Cristianesimo; difendiamo sempre la Verità e la Verità è una Persona: Gesù di Nazareth, Verbo eterno del Padre, nato dalla Vergine Maria.
Satana è furente di odio, vuole annientare Cristo e la Chiesa; vuole annientare tutti quei Cristiani autentici che hanno impresso nel cuore il Sigillo del Dio vivente. 
La nostra appartenenza a Cristo è il nostro più grande Tesoro e nessuno ci separerà mai dal suo Amore!!! Nessuno, nemmeno questa falsa chiesa fatta da vescovi e cardinali che hanno tradito Gesù Cristo, insegnando teorie eretiche e che si sono venduti a satana per un’ora di miserabile trionfo terreno.
In questo Natale preghiamo anche per la loro conversione e per la conversione di tutti i peccatori, faremo così felice il Piccolo Gesù. Buona preghiera a tutti.
 
Abimbo2
 
+ VANGELO (Gv 1,1-18) 
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
 
B - Fin dall’antichità i primi 18 versetti del Vangelo di Giovanni vengono indicati come il Prologo, l’inizio, il principio. È l’incipit di questo meraviglioso Vangelo, chiamato anche Inno al Logos, alla Parola, al Verbo incarnato, quindi a Cristo.
Tali versetti furono composti alle origini del cristianesimo, in una comunità che si costituì nell’Asia Minore, precisamente ad Efeso, dove Giovanni era a capo anche di altre comunità che si erano formate nei dintorni, sotto l’attenta guida della Vergine Maria.
Per sfuggire alle persecuzioni, la Madonna, Giovanni e altri cristiani si stanziarono nella comunità madre di quel periodo che era appunto Efeso.
Il Prologo è stato scritto verso la fine del primo secolo da un testimone eccellente. L’Apostolo Giovanni era molto anziano ed era considerato come il narratore altamente credibile della vita apostolica di Gesù. Ripeteva le parabole in modo perfetto, raccontava i miracoli compiuti dal Signore con una passione inferiore solo a quella della Madre di Dio.
Egli fu l’Apostolo che più degli altri seguaci comprese l’infinita bontà del Cuore di Gesù, e penetrò nei misteri divini come pochi. Ciò fu dovuto certamente al suo amore ardente verso la Persona di Gesù. L’Amore è il modo più infallibile per elevarsi sulle vette sublimi della Santità e della Contemplazione. 
I grandi contemplativi infatti rimangono lunghe ore ad adorare l’Eucaristia, alternando anche la meditazione della vita di Gesù. 
L’Apostolo che ha scritto il Prologo si è elevato spiritualmente per l’azione dello Spirito Santo che trovava un cuore libero e puro, una umiltà profonda e un grande desiderio di piacere a Dio, rinnegandosi in tutto. 
La crescita spirituale avviene esclusivamente quando sono presenti queste disposizioni interiori, senza questo non si progredisce nel cammino spirituale.
Molti nella Chiesa dovrebbero meditare la vita di San Giovanni per comprendere che Gesù si manifesta esclusivamente nei cuori umili, miti e buoni; nei cuori che lottano ogni giorno per vincere l’orgoglio e l’egoismo, che cercano di rinnegarsi in tutto ciò che è futile per seguire esclusivamente la Volontà di Dio.
La stessa meditazione del Prologo è un grande aiuto per penetrare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio e comprendere la ragione della venuta nel mondo e la mancata accoglienza della Parola eterna. “Venne fra i suoi, e i suoi non Lo hanno accolto”.
Il Verbo è venuto in mezzo a noi per ricordarci chi è Dio e chi siamo noi. Poniamoci spesso queste domande durante la giornata!
La seconda Persona della Trinità Santissima si fa Carne nel grembo della Vergine Maria per entrare in comunione con chi Lo accoglie, per dare il “potere di diventare figli di Dio” a quanti credono in Lui. 
Non tutti gli esseri umani sono figli di Dio, lo sono solamente quelli che fanno parte del suo Corpo mistico, attraverso il Sacramento del Battesimo. 
Tutti gli altri sono creature di Dio.
Il Natale lo vivono i cristiani che accolgono Gesù Bambino e sentono il bisogno di rinnovare la loro vita per piacere di più a Dio.
Il piccolo ha scelto una Madre povera agli occhi del mondo, ma ricchissima agli occhi di Dio!
Lei è la tutta Pura, la tutta Bella e la tutta Santa; Lei è la Regina del Cielo e della terra che con la sua eccelsa umiltà ha schiacciato la bestia infernale con sette teste e ha preso il posto di quell’angelo decaduto che non volle sottomettersi al Volere di Dio. 
Quando capiremo questa Verità, comprenderemo anche perché satana non sopporta Maria. Lui non può tollerare che una Creatura umana abbia preso il suo posto in Cielo. Maria è la Creatura più vicina a Dio, anzi ancor di più: 
È la Gemma preziosissima incastonata nel Cuore della Santissima Trinità!
Maria è dunque l’Onnipotente per Grazia, è la Vincitrice di tutte le potenze infernali e la sua intercessione è indispensabile per ottenere qualsiasi Grazia; Dio infatti non nega nulla dinnanzi alla Preghiera di Maria. 
La Potenza della sua Santità è tale che ottiene qualsiasi favore.
Invochiamo spesso il Nome di Maria durante la giornata e consacriamoci ogni giorno a Lei con l’Atto di Consacrazione.
Gesù ha voluto anche un Padre putativo umile, Giuseppe che fu l’uomo più Santo della storia.
Ognuno di noi deve guardare all’esempio di Maria Santissima e di San Giuseppe per camminare sicuro sulla via che conduce al Cielo. Tale esempio lo devono guardare soprattutto i genitori per formare una famiglia santa.
La seconda Persona della Santa Trinità, provenienti dagli Splendori del Cielo, si incarnò nel Grembo Purissimo della Vergine Maria per illuminare e a disperdere il buio del mondo, ma l’umanità invece preferisce rimanere cieca e in mano ai diavoli.
Non solo oggi, ma a cominciare da oggi dobbiamo guardare con grande stupore la grotta di Betlemme, dobbiamo desiderare di diventare piccoli nello spirito, miti nei pensieri, buoni nelle opere, oranti nella vita, forti nel sopportare le avversità, umili nelle scelte, sinceri con tutti, onesti in ogni circostanza, puri in ogni intenzione e desiderosi di rinnegarci per compiere la Volontà di Dio. Buona preghiera a tutti.   
 
Astamani
 
La Nascita di Gesù
 
C - Oggi si sentono pronunciare affermazioni assurde e vergognose riguardo sulla Verginità di Maria. Purtroppo sono anche molti teologi, cardinali e vescovi a sostenere queste teorie eretiche.
Ricordo a tutti costoro che la Verginità perpetua di Maria è un Dogma di Fede, quindi è una Verità intoccabile: MARIA E’ RIMASTA VERGINE PRIMA, DURANTE E DOPO IL PARTO!
Non poteva essere che così, il Purissimo non poteva che nascere da una Vergine.
La verginità fisica di Maria è l’espressione più tangibile della Sublime Verginità della sua Anima. 
MARIA E’ L’IMMACOLATA, CONCEPITA SENZA PECCATO ORIGINALE E VISSUTA TALE DURANTE TUTTA LA SUA VITA.
MARIA E’ IL CAPOLAVORO ASSOLUTO; ELLA E’ LA VERGINE, TUTTA PURA, TUTTA BELLA E TUTTA SANTA, TUTTA DI DIO!
Come fu un prodigio divino il Concepimento di Gesù, avvenuto per opera dello Spirito Santo, così altrettanto prodigiosa fu la sua nascita.
Il corpo di Maria è un Fiore illibato che si mantenne sempre tale.
Tacciano dunque e smettano di proferire discorsi blasfemi tutti coloro che si rotolano nel fango disgustoso della loro libidine umana, e non riescono a concepire come Maria abbia potuto restare sempre Vergine.
Non hanno ancora capito chi è la Vergine Santa e non lo capiranno mai finché inseguiranno il delirio delle loro menti malate, corrose e arse dal peccato.
Leggiamo questo stupendo racconto di una Mistica sulla nascita di Gesù e tuffiamoci nell’incanto paradisiaco di quella lontana notte, quando in una sperduta Grotta di Betlemme nacque per noi il Salvatore del mondo.
 
Vedo ancora l’interno di questo povero rifugio pietroso dove hanno trovato asilo, accumunati nella sorte degli animali, Maria e Giuseppe.
Il fuocherello sonnecchia insieme al suo guardiano. Maria solleva piano il capo dal suo giaciglio e guarda. Vede che Giuseppe ha il capo reclinato sul petto come se pensasse, e pensa che la stanchezza soverchi il suo buon volere di rimanere desto.
Sorride e facendo meno rumore di quanto ne possa fare una farfalla che si posi su una rosa, si mette seduta e da seduta in ginocchio.
Prega con un sorriso beato sul volto ….. poi si prostra con il volto contro il fieno in una ancor più intensa preghiera, una lunga preghiera.
Un poco di luna si infila da una crepa del soffitto e pare una lama di incorporeo argento che vada cercando Maria. Si allunga, man mano che la luna si fa più alta in Cielo e la raggiunge finalmente.
Eccola sul capo della Orante e glielo innimba di candore.
Maria leva il capo come per una chiamata Celeste e si mette di nuovo in ginocchio.
“Oh! come è bello qui”! Ella alza il capo che pare splendere nella luce bianca della luna e un sorriso non umano la Trasfigura. Che vede??? Che ode??? Che prova??? Solo Lei potrebbe dire quanto vide, sentì e provò nell’ora fulgida della sua Maternità!
Io vedo solo che intorno a Lei la Luce cresce, cresce e cresce. Pare scenda dal Cielo. Pare emani dalle povere cose che le stanno intorno, pare soprattutto che emani da Lei. 
La sua veste azzurra cupa sembra ora di un mite celeste e le mani e il viso sembrano farsi azzurrini come se fossero sotto il fuoco di un immenso zaffiro pallido.
Questo colore che mi ricorda, benché più tenue, quello che vedo nelle visioni del Santo Paradiso si diffonde sempre più sulle cose, le veste, le purifica, le fa splendide.
La Luce si sprigiona sempre di più dal corpo di Maria, assorbe quella della luna, pare che Ella attiri in sé quella che viene dal Cielo.
Ormai è Lei la depositaria della LUCE…..
La Grotta piena di crepe, di ragnatele, di macerie sporgenti, nera fumosa e repellente, pare la volta di una sala regale.
Ogni pietrone è un blocco di argento, ogni crepa un guizzo di opale, ogni ragnatela un preziosissimo baldacchino tempestato di argento e diamanti. 
La mangiatoia è nel suo legno scuro un blocco di argento brunito.
Le pareti sembrano coperte di un broccato in cui il candore della seta scompare sotto il ricamo perlaceo del rilievo, mentre il suolo è un cristallo acceso di una Luce bianca.
E la Luce cresce sempre più. È insostenibile all’occhio. In essa scompare come assorbita da un velario di incandescenza, la Vergine …..E ne emerge la Madre!
   Si. Quando la Luce torna ad essere sostenibile al mio vedere, io vedo Maria con il Figlio neonato sulle braccia. Un piccolo Bambino roseo e grassottello che annaspa con le manine grandi quanto un boccio di rosa ….. Che vagisce con una vocina tremula proprio di agnellino appena nato, aprendo la boccuccia che sembra una fragolina di bosco e mostrando la linguetta tremolante contro il roseo palato; che muove la testolina tanto bionda da sembrare quasi nuda di capelli, una tonda testolina che la Mamma sostiene nella curva di una sua mano, mentre guarda il suo Bambino e lo Adora piangendo e ridendo insieme e si curva a baciarLo nel centro del petto, là dove sotto c’è il cuoricino che batte, batte per noi ….. Là dove un giorno sarà la Ferita. Gliela medica in anticipo quella ferita, la sua Mamma, con il suo Bacio Immacolato. 
Il bue svegliato dal chiarore si alza con un gran rumore di zoccoli e muggisce e l’asinello volge il capo e raglia. È la Luce che li scuote, ma io amo pensare che essi hanno voluto salutare il loro Creatore.
Anche Giuseppe che quasi rapito, pregava così intensamente da essere isolato da quanto lo circondava, si scuote e dalle dita strette al viso vede filtrare la Luce insolita.
Maria lo chiama: “Giuseppe vieni”! Giuseppe accorre. E quando vede si arresta, fulminato di riverenza e sta per cadere in ginocchio, ma Maria insiste: vieni Giuseppe e tenendo stretto al cuore Gesù si alza e si dirige verso Giuseppe che cammina impacciato per il contrasto fra il desiderio di andare e il timore di essere irriverente.
Ai piedi della mangiatoia i due Sposi si incontrano e si guardano con un pianto beato. “Vieni, che offriamo al Padre Gesù”. E mentre Giuseppe si inginocchia, Ella, ritta in piedi alza la sua Creatura fra le braccia e dice: “Eccomi. Per Lui, o Dio, ti dico questa parola. Eccomi a fare la Tua Volontà. È con Lui io, Maria, e Giuseppe, mio Sposo. Ecco i tuoi servi, Signore. Sia fatta sempre da noi, in ogni ora e in ogni evento la Tua Volontà, per la Tua Gloria e per Amor Tuo”.
 Maria si curva e dice: “Prendi, Giuseppe” e offrì l’infante. 
“Io? A me? Oh, no! Non sono degno”. Giuseppe è sbigottito addirittura, annientato all’idea di toccare Dio. Ma Maria insiste sorridendo: “Tu ne sei ben degno. Nessuno più di te lo è, e per questo l’Altissimo ti ha scelto. Prendi, Giuseppe, e tienilo mentre Io cerco i panni”.
Giuseppe, rosso come una porpora, stende le braccia e prende il batuffolino di carne che strilla di freddo e quando lo ha tra le braccia se lo stringe al cuore dicendo con un grande scoppio di pianto: “Oh! Signore! Dio mio”!
E si curva a baciare i piedini e li sente freddi e allora si siede al suolo e se lo raccoglie in grembo e con la sua veste marrone e con le mani cerca di coprirlo, di scaldarlo, di difenderlo dal gelo della notte…..
Vorrebbe andare verso il fuoco, ma c’è quella corrente d’aria, meglio andare tra i due animali che fanno da scudo all’aria e mandano calore.
Maria ha aperto il cofano e ne ha preso i lini e le fasce. È andata al fuoco e le ha scaldate. Poi va da Giuseppe e chiede: “ Dove lo mettiamo ora?” 
Giuseppe guardando intorno ravviva il fuoco per fare una bella fiamma e scalda il fieno. Poi, quando né ha raccolto tanto da farne un materassino all’Enfante, va alla mangiatoia e lo depone in modo che sia come una piccola culla.
“È pronto, ora ci vorrebbe una coperta perché il fieno punge e per coprirlo” …..
“ Prendi il mio mantello” dice Maria.
“Oh! Non fa nulla! La coperta è troppo ruvida. Il mantello è morbido e caldo.
Io non ho freddo, ma che Egli non soffra più.  
Giuseppe prende l’ampio mantello di morbida lana celeste e lo accomoda sul fieno. Il primo letto del Salvatore è pronto!
Maria vi porta il Bambino e lo depone e lo ricopre con il lembo del manto con cui avvolge anche il capino nudo. Rimane scoperto solo il visetto e i Due curvi sulla greppia lo guardano Beati dormire il suo primo sonno perché il calduccio delle fasce e del fieno ha calmato il pianto e conciliato il sonno al dolce Gesù.
 
Dinnanzi all’incanto di questa scena non possiamo che piegare le ginocchia e Adorare il nostro Salvatore.
Queste rivelazioni sublimi sono una carezza sull’anima, sono un balsamo dolce e soave che scende nel cuore e ci fa assaporare una Gioia intima e vera perché ciò che ci può rendere veramente felici è solamente il nostro Dio. Buon Natale a tutti, uniti sempre in preghiera.

Abambino

 
 
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