21/11/2020
Catechesi N. 340
A - Questa parabola del Vangelo ci mette in guardia dal più pericoloso di tutti i vizi Capitali, la superbia!
Gesù ci parla di un banchetto di nozze e dice che quando si è invitati a tale banchetto non bisogna andare a occupare i primi posti, ma gli ultimi e ne dà anche le motivazioni.
B - Nel Vangelo di oggi Gesù dice di accogliere, quindi, di rispettare con particolare premura i piccoli, che sono i bambini, tanto cari a Dio per la loro innocenza, ma anche i più deboli, quelli scartati dalla società, quelli ignorati perché ammalati, poveri e privi di istruzione.
C - Era grande la gioia dei primi discepoli che si resero disponibili a collaborare per la diffusione del Vangelo. Non avevano mai vissuto un’esperienza così intensa e mai avrebbero pensato di poter dominare i diavoli.
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+ VANGELO (Lc 14,7-11)
”Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”.
A - Questa parabola del Vangelo ci mette in guardia dal più pericoloso di tutti i vizi Capitali, la superbia!
Gesù ci parla di un banchetto di nozze e dice che quando si è invitati a tale banchetto non bisogna andare a occupare i primi posti, ma gli ultimi e ne dà anche le motivazioni. È un insegnamento molto chiaro che ci deve far riflettere attentamente per capire l’importanza dell’umiltà, virtù che si oppone alla superbia.
La persona umile non vuole mai primeggiare, non ama mettersi in mostra per essere al centro dell’attenzione. Il superbo al contrario ama gli onori, e gli apprezzamenti, ama sempre occupare i primi posti.
Altra caratteristica della persona superba è quella di non saper accettare le critiche e tanto meno il disprezzo.
La persona umile invece se viene insultata sa mantenere la calma anche interiormente perché non distoglie mai lo sguardo da Gesù.
Chi più di Gesù è stato umile???
Lui, il Perfettissimo, proveniente dagli Splendori inaccessibili della Santissima Trinità, si è svuotato della sua Perfezione, assumendo la nostra misera condizione di creature umane, ma non solo, si è consegnato docilmente e volontariamente nelle mani dei suoi carnefici che lo hanno torturato fino a renderlo umanamente irriconoscibile.
Il cristiano autentico non può mai dimenticare l’esempio di Gesù!
Tanti cristiani fingono di essere umili; fanno presto a proclamarsi imperfetti e peccatori, ma appena una persona li critica per un qualsiasi banale motivo, subito si “accendono” e cominciano a coltivare nel cuore il rancore e il risentimento verso quella persona.
Ciò significa che si è ancora molto orgogliosi e pieni di amor proprio.
Purtroppo, chi più, chi meno, siamo tutti orgogliosi e questa è una delle battaglie più importanti che dobbiamo vincere contro noi stessi.
È indispensabile dunque combattere ogni giorno l’amor proprio e abituarsi a ritenere il disprezzo come un amico. Si assaporerà così tanta pace e serenità di spirito, perché l’umiltà attira irresistibilmente il sorriso e la Benedizione di Dio.
Gesù riposa nel cuore dell’umile così come riposava accanto al Cuore della sua amatissima Madre, Colei che si definì l’umile Ancella del Signore.
Il più grande grado di umiltà è quello di riconoscere sinceramente e in maniera convinta la propria miseria.
Quanto più sarai conscio della tua debolezza, tanto meno attribuirai alle tue forze il merito delle virtù. Non dimentichiamo mai che tutto il bene che c’è in noi proviene da Dio.
L’uomo veramente grande è colui che sente bassamente di sé.
Riconoscere la propria nullità davanti a Dio è grande saggezza.
Bisogna diffidare di se stessi, perché molte persone che erano giunte al più alto grado di perfezione sono cadute per colpa dell’orgoglio nel più miserabile precipizio del fuoco eterno. Fu proprio la superbia che precipitò lucifero nell’inferno.
Più che temere gli altri, devi temere te stesso e il tuo l’orgoglio.
L’umiltà quando è profonda, porta le anime a fidarsi poco di sé!
Leggiamo la fine della parabola per ricordarci il destino di Gaudio che attende gli umili di Cuore, mentre i superbi vedranno tramutare la loro gloria terrena in condanna: ”Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”.
Gli umili splenderanno come Stelle nel Firmamento della Gerusalemme Celeste.
A tal proposito riporto uno scritto di Santa Teresa di Gesù Bambino che durante tutta la sua vita ha percorso la via della piccolezza e dell’umiltà. Santa Teresa si rivolge in questi scritti alla sorella Celina: “…..
Stamattina accanto al Tabernacolo ho pensato che la mia Celina doveva essere e restare sempre una goccia di rugiada nascosta nella divina corolla del “Fiore dei campi” (Gesù)!
Una goccia di rugiada: che cosa c’è di più semplice e di più puro?
Fortunata gocciolina di rugiada, conosciuta solo da Gesù ….. non fermati a considerare il corso fragoroso dei fiumi che costituiscono l’ammirazione delle creature, non invidiare neppure il limpido ruscello, che serpeggia nel prato, il suo mormorio e tanto soave, ma può giungere alle orecchie delle creature ….. non può essere solo per Gesù.
Per appartenere a Lui, bisogna essere piccoli, piccoli come una goccia di rugiada.
Oh, come sono poche le anime che aspirano ad essere così piccole!
Il nostro Diletto (Gesù) non ha bisogno dei nostri pensieri originali, delle nostre opere strepitose; se vuole pensieri sublimi non ci sono i suoi Angeli, le sue Legioni di Spiriti Celesti, la cui Scienza sorpassa infinitamente quella dei più grandi geni della nostra miserabile terra???
Gesù si è fatto Fiore dei campi per dimostrare quanto ama e predilige la semplicità.
Egli non brama altro che una goccia di rugiada per questo ne ha creata una che si chiama Celina.
Durante la notte della vita ella dovrà rimanere nascosta ad ogni sguardo umano, ma quando le ombre incominceranno a declinare e il Fiore dei campi sarà diventato il Sole di Giustizia ….. anche la compagna del suo esilio apparirà con Lui nella Gloria.
Il Divin Sole fermerà su di lei uno dei suoi Raggi d’Amore e subito si manifesterà, allo sguardo abbagliato degli Angeli e dei Santi, la povera gocciolina di rugiada che brillerà come un diamante prezioso ….. L’Astro divino volgendosi verso la sua goccia di rugiada l’attirerà a sè.
Essa salirà come un vapore leggero e andrà a stabilirsi per l’eternità nel braciere ardente dell’Amore Increato e sarà unita a Lui per sempre.
Allo stesso modo che, sulla terra fu la compagna fedele del suo esilio, dei suoi disprezzi, così in Cielo dividerà eternamente la Gloria del suo Regno.
In quale stupore cadranno coloro che, in questo mondo avranno considerato come inutile la gocciolina di rugiada!
Gesù non chiama tutte le anime ad essere delle gocce di rugiada ed è un vero privilegio essere chiamata a una missione così alta …..
Sono parole stupende che non hanno bisogno di commenti. Facciamole scendere nel nostro cuore e impariamo a essere più Umili! Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 18,1-5.10)
I loro Angeli nei Cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei Cieli.
B - Nel Vangelo di oggi Gesù dice di accogliere, quindi, di rispettare con particolare premura i piccoli, che sono i bambini, tanto cari a Dio per la loro innocenza, ma anche i più deboli, quelli scartati dalla società, quelli ignorati perché ammalati, poveri e privi di istruzione.
Soffermiamoci su queste parole: “Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel Regno dei Cieli”.
Questo ci permette di comprendere la priorità che ci indica Gesù, cosa è veramente importante per la nostra vita spirituale.
Non l’orgoglio o la vanità, la ricerca del potere o del successo. Il Signore ci indica la semplicità interiore come condizione per avvicinarci a Lui e ricevere il suo Spirito Divino, lo abbiamo appena letto in Santa Teresina di Gesù Bambino.
La società in cui ci troviamo oggi non aiuta il cristiano, anzi lo spinge a ricercare e a dipendere da tutto quanto si oppone al Vangelo e sono moltissime le occasioni di peccato. I credenti devono lottare continuamente per non soccombere, è una dura prova che dura tutto il giorno.
Nel brano del Vangelo di oggi si parla degli Angeli Custodi dei piccoli che vedono incessantemente il Volto di Dio.
Questa espressione veramente formidabile sottolinea quanto queste creature stiano a cuore a Dio, tanto che i loro Angeli intercedono continuamente presso di Lui.
Colgo ancora una volta l’occasione per sottolineare l’importanza degli Angeli Custodi che oggi purtroppo, nella quasi totalità dei cristiani, vengono dimenticati, con gravissime conseguenze sia fisiche che spirituali.
La parola “custode” sta proprio a specificare la loro missione. Dio infatti, ad ogni uomo che nasce, affianca un Angelo per custodirlo, per proteggerlo dai pericoli fisici, dalle tentazioni del demonio e per condurlo sulla via della Salvezza eterna.
Dio dunque ha donato un Angelo a ciascuno di noi è questo è qualcosa di eccezionale.
L’uomo però è distratto continuamente dallo spirito del mondo e non riconosce più l’importanza di questo dono straordinario, di conseguenza non ringrazia Dio e non prega il suo Angelo Custode, privandosi così di un validissimo aiuto.
Il nostro Angelo è sempre presente, è vicino a noi, è pronto a intervenire, ma se non lo invochiamo mai i suoi interventi sono assai meno frequenti.
La Sacra Scrittura è piena di racconti in cui sono presenti gli Angeli e Dio spesso si rivela attraverso queste Creature Celesti.
Notiamo che molte volte anche le apparizioni della Madonna sono precedute e preparate dalla presenza degli Angeli.
L’Angelo essendo una Creatura divina ha delle capacità straordinarie ed è in grado di intervenire per risolvere qualsiasi problema inerente alla nostra vita di tutti i giorni.
Inoltre la sua mediazione davanti a Dio è molto importante;
Egli, alla fine della vita chiede misericordia per noi, difendendoci dalle accuse dei diavoli.
Quando ci sentiamo soli, ricordiamoci che accanto a noi veglia un Bellissimo Angelo, ciò è una grandissima consolazione, ma occorre avere Fede e invocarlo.
Raccomando a tutti di invocare l’Angelo Custode prima di affrontare un viaggio, saremo così protetti in ogni istante da pericoli che potrebbero essere mortali.
Vi ho riportato qui sotto una bellissima preghiera da recitare a questo nostro invisibile Compagno Celeste.
Auguro a tutti voi che Egli possa veramente diventare l’Amico inseparabile della vostra vita!
Buona preghiera a tutti.
Preghiere all’Angelo Custode
Assistimi, Santo Angelo Custode, soccorso nelle mie necessità, conforto nelle mie sventure, luce nelle mie tenebre, protettore nei pericoli, ispiratore di buoni pensieri, intercessore presso Dio, scudo che respingi il maligno nemico, compagno fedele, amico sicurissimo, prudente consigliere, modello di obbedienza, specchio di umiltà e di purezza.
Assisteteci, Angeli che ci custodite, Angeli delle nostre famiglie, Angeli dei nostri bambini, Angelo della nostra città, Angelo del nostro Paese, Angeli della Chiesa, Angeli dell’Universo. Amen.
Angelo benignissimo, mio custode, tutore e maestro, mia guida e difesa, mio sapientissimo consigliere e amico fedelissimo, a Te io sono stato raccomandato, per la bontà del Signore, dal primo giorno fino all’ultima ora della mia vita. Quanta riverenza ti debbo, sapendo che mi sei dovunque e sempre vicino!
Con quanta riconoscenza Ti devo ringraziare per l’amore che nutri per me, quale e quanta confidenza per saperti il mio assistente e difensore!
Insegnami, Angelo Santo, correggimi, proteggimi, custodiscimi e guidami per il diritto e sicuro cammino alla Santa Città di Dio. Non permettere che io faccia cose che offendano la tua santità e la tua purezza.
Presenta i miei desideri al Signore, offrigli le mie orazioni, mostragli le mie miserie e impetrami il rimedio di esse dalla sua infinita bontà e dalla materna intercessione di Maria Santissima, tua Regina.
Vigila quando dormo, sostienimi quando sono stanco, sorreggimi quando sto per cadere, alzami quando sono caduto, indicami la via quando sono smarrito, rincuorami quando mi perdo d’animo, illuminami quando non vedo, difendimi quando sono combattuto e specialmente nell’ultimo giorno della mia vita, siimi scudo contro il demonio.
In grazia della tua difesa e della tua guida, ottienimi infine di entrare nella tua gloriosa dimora, dove per tutta l’eternità io possa esprimerti la mia gratitudine e glorificare assieme a Te il Signore e la Vergine Maria, tua e mia Regina. Amen.
+ VANGELO (Lc 10,17-24)
Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei Cieli.
C - Era grande la gioia dei primi discepoli che si resero disponibili a collaborare per la diffusione del Vangelo. Non avevano mai vissuto un’esperienza così intensa e mai avrebbero pensato di poter dominare i diavoli.
Ritornando dalla missione dissero con sincerità la ragione del loro successo e della loro gioia: “Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo Nome”.
I primi settantadue discepoli non erano Sacerdoti, non erano dunque consacrati, ma come diremmo oggi dei semplici laici e proprio perché animati da una forte Fede e da un grande Amore verso Gesù avevano ottenuto dei grandi risultati nel dominare e scacciare le potenze infernali. Questo dovrebbe far riflettere molti che all’interno della gerarchia ecclesiastica si ritengono i possessori assoluti del mandato di Cristo per guarire e liberare gli ammalati. Ricordo ancora una volta l’esempio di Santa Caterina da Siena che liberava i posseduti con una semplice invocazione.
Chi prega nel Nome di Gesù con Fede e Amore ottiene sempre grandi vittorie sia per se, e per gli altri.
L’euforia dei Discepoli per i risultati ottenuti era dunque molto alta, anche perché
è facile perdere di vista l’equilibrio quando avviene qualcosa di strepitoso.
Proprio per questo Gesù provvede a calmarli subito, indirizzando la loro attenzione su qualcosa che è assai più importante: “Non rallegratevi però perché i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”.
Gesù pone l’accento su ciò che conta veramente e fa notare ai discepoli che devono rallegrarsi piuttosto perché saranno i futuri possessori della Beatitudine eterna, i loro nomi sono scritti nei Cieli.
Ecco ciò che deve costituire anche tutta la nostra gioia: sapere che Dio, dall’eternità ci ha preparato un posto dove potremo essere eternamente felici accanto a Lui.
Se si perde di vista questo obiettivo si rischia di legare il cuore a cose che magari, pur essendo nobili e belle non sono però il fine ultimo della nostra vita che è la Comunione con Dio nella visione Beatifica del Paradiso.
Faccio poi osservare che focalizzarsi troppo sui nostri successi ottenuti, anche in campo spirituale si corre il rischio di cadere nella superbia, perdendo così tutti i meriti ottenuti con il Bene compiuto.
Per non restare intrappolati in questo laccio, teniamo sempre fisso lo sguardo in Dio e a Lui indirizziamo la Lode, la Gloria, l’Onore ecc…
Noi siamo solo poveri strumenti, o per meglio dire, siamo come un semplice pennello nelle sue adorabili mani, l’Artista geniale e indiscusso di ogni capolavoro è solo Lui!!! Buona preghiera a tutti.