Adoal

24/10/2020

Catechesi N. 336

A - Nel Vangelo di oggi Gesù afferma che è possibile anche per i credenti non raggiungere la salvezza eterna. Questo concetto il Signore lo ha spiega in molti altri discorsi e in tante parabole. 
B - Gli operai della vigna si lamentano con il padrone perché hanno ricevuto lo stesso salario dato agli operai che sono stati assunti nell’ultima ora della giornata e che quindi hanno lavorato di meno.
C - Tutti noi cristiani siamo chiamati a trasmettere la Luce di Cristo per illuminare    le tenebre di questo mondo. 
Chi segue Gesù è colui che comprende la necessità di vivere secondo la ragione illuminata dalla Fede e non secondo i dettami di una società senza Dio che desidera vivere seguendo i propri egoismi e il propri istinti.

Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa, il Venerdì sera ore 21 Messa di Guarigione.

La Domenica e i festivi 2 Messe ore 10,30  e ore 17.
Sabato 31 Ottobre dalle ore 20 fino alle ore 22 Adorazione Eucaristica
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Allargabra
 
+VANGELO  Lc 8,4-15
Il seme caduto sul terreno buono sono coloro che custodiscono la Parola e producono frutto con perseveranza.
 
A - Nel Vangelo di oggi Gesù afferma che è possibile anche per i credenti non raggiungere la salvezza eterna. Questo concetto il Signore lo ha spiega in molti altri discorsi e in tante parabole. 
Non è sufficiente credere, perché anche i diavoli credono nell'esistenza di Dio, ma non Lo servono!
I veri credenti non solo credono, ma vivono la loro Fede, la praticano con le buone opere, con la Carità e l’Umiltà.
Diversamente da noi, i protestanti credono che la salvezza verrà solo per la loro fede, non per le opere, infatti non si confessano e non credono neanche in questo importantissimo Sacramento.
Rileggiamo cosa ha scritto l'Apostolo San Giacomo sulle opere e sulla Fede. 
"Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la Fede ma non ha le opere? Forse che quella Fede può salvarlo?" (Gc 2,14). 
"Così anche la Fede: se non ha le opere, è morta in se stessa" (Gc 2,17).
"Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la Fede ed io ho le opere; mostrami la tua Fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia Fede" (Gc 2,18). 
"Ma vuoi sapere, o insensato, come la Fede senza le opere è senza calore? Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare?" (Gc 2,20-21).
Gli scritti di San Giacomo presenti nella Bibbia, non vengono presi in considerazione dai protestanti, d’altronde anche molti cattolici tralasciano quanto non conviene e contrasta con la loro mentalità. 
Da ciò ne conseguono scelte sbagliate, che compromettono gravemente la Salvezza eterna dell’anima.
Molti credenti non conoscono o non accettano pienamente la vera Dottrina formandosi così una religiosità “su misura”; prendono dagli insegnamenti del Vangelo solo quello che fa a loro comodo, tralasciando ciò che richiede impegno, sacrificio e rinuncia. 
Questo spiega la parabola di oggi: pochi credenti sono terreno buono per far crescere il seme gettato dal seminatore. Occorre dunque impegnarsi per diventare terreno fertile. Tutti siamo in cammino e non c'è alcuna ragione valida per chi ancora brancola nell'oscurità, di abbattersi e indietreggiare.
Gesù invita tutti ad incontrarLo, nessuno si deve considerare escluso, e se adesso non riesce a lasciare i vizi perché troppo radicati, continui a pregare e a chiedere preghiere.
Il primo passo per rinascere a una vita nuova è la Confessione.
È indispensabile confessare tutti i peccati con sincero pentimento e con il proposito di combatterli per non offendere più il Signore.
Per giungere a questa decisione, occorre, come ho detto molta preghiera, soprattutto davanti al Santissimo Sacramento, chiedendo a Gesù la forza di cambiare e rinnovare la nostra vita.
Gesù infatti è proprio lì, vivo e presente nel Tabernacolo e attende tutti gli uomini di buona volontà che vogliono lasciare un esistenza vissuta nel peccato per essere finalmente veri figli di Dio.
Importantissima è anche la recita del Santo Rosario. Recitatelo tutto i giorni con amore e perseveranza e la Madonna vi ricolmerà di Grazie particolari, vi darà la forza per vincere la battaglia contro il nemico infernale. Non dimentichiamo mai che l’unica battaglia che non possiamo assolutamente perdere è quella per la conquista del Regno dei Cieli. Buona preghiera a tutti.
 
AleMarge
 
+VANGELO (Mt 20,1-16)
Sei invidioso perché io sono buono?
 
B - Gli operai della vigna si lamentano con il padrone perché hanno ricevuto lo stesso salario dato agli operai che sono stati assunti nell’ultima ora della giornata e che quindi hanno lavorato di meno.
Il ragionamento non fa una piega; a rigor di logica la lamentela è fondata, ma il Padrone è pur sempre colui che comanda ed è libero di decidere il salario da distribuire come meglio crede.
Lui ha rispettato l’accordo stipulato con gli operai della prima ora circa la loro paga non potevano dunque recriminare se il padrone, nella sua bontà vuole ha deciso di    pagare con lo stesso stipendio anche quelli dell’ultima ora.
Non dimentichiamo poi che il Padrone qui rappresenta Dio Padre che agisce sempre con infinità Sapienza e Bontà. Occorre, prima di giudicare il padrone, comprendere il perché tanti hanno cominciato a lavorare solo all’ultima ora.
Leggiamo cosa dice il Vangelo: “Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata”…..
Non era dunque un fatto di cattiva volontà, ma perché non avevano trovato nessuno che li assumesse durante la giornata. 
Gli operai della prima ora scelgono quindi di lavorare con impegno, ma non hanno cuore. Infatti si lamentano con il Padrone perché è generoso con quanti hanno lavorato una sola ora.
Quante volte anche noi ci comportiamo come gli operai della prima ora, perché 
non abbiamo bontà con il nostro prossimo e magari lo giudichiamo indegno di ricevere i favori da Dio! 
Dobbiamo stare molto attenti ….. perché ci si può impegnare per lunghi anni in tante attività, in Parrocchia, nelle Associazioni, nelle opere di Volontariato, ma se il cuore non è buono, se il cuore non desidera il bene di tutti, se siamo orgogliosi perché facciamo più degli altri, o se siamo gelosi e invidiosi creando spesso scompigli e divisioni, allora si corre il rischio di giungere a mani vuote davanti al Signore, quando alla fine della nostra vita ci presenteremo dinnanzi a Lui per essere giudicati.
Ci sono molti che si convertono in tarda età e il loro desiderio di recuperare tutto il tempo perduto è così intenso che amano il Signore veramente con grande impegno e fedeltà. Costoro in poco tempo acquistano più meriti davanti a Dio di coloro che magari hanno vissuto tutta la vita lavorando per il Signore senza le giuste disposizioni interiori. 
Non è determinante allora quanto si lavora nella Casa di Dio, ma come si lavora! Dio guarda il cuore!!!
Oggi quasi 5 miliardi di persone oggi non frequentano la Chiesa Cattolica anche perché nessuno li chiama, né li invita a pregare insieme, a conoscere l'Amore di Gesù, a fare l'esperienza del Signore.
Soprattutto, sono poche le anime buone che pregano per la conversione dei peccatori. Quasi tutti pregano solo per i loro problemi.
Ecco perché da anni vi ho indicato la nostra cordata spirituale con la recita del Santo Rosario alle 10.30, 11.30, 18, e alle 20.30 secondo le intenzioni della Madonna!
Noi dobbiamo pregare per gli operai dell'ultima ora, perché non perdano l'occasione di incontrare qualcuno che li inviti a lavorare nella Vigna del Signore. Per lavoro si intende la conversione lo sforzo di rinnovare la propria vita e seguire il Signore. 
Gesù vuole salvare tutti e proprio per questo chiama in qualsiasi momento e a qualsiasi età. Siamo chiamati a collaborare con Lui affinché tutte le anime raggiungano la Salvezza eterna. Buona preghiera a tutti.
 
Albelal
 
+ VANGELO (Mt 9,9-13) 
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori. 
 
C - Tutti noi cristiani siamo chiamati a trasmettere la Luce di Cristo per illuminare    le tenebre di questo mondo. 
Chi segue Gesù è colui che comprende la necessità di vivere secondo la ragione illuminata dalla Fede e non secondo i dettami di una società senza Dio che desidera vivere seguendo i propri egoismi e il propri istinti.
San Matteo comprese questa necessità.
Era un pubblicano disprezzato da tutti, perché, essendo esattore delle tasse,    estorceva i soldi alla gente provocando molta sofferenza.
Era benestante, ma viveva nelle tenebre e nell’insoddisfazione.
Quanti oggi vivono insoddisfatti e non cercano Gesù?
Sono pochi coloro che comprendono che la causa dell’insoddisfazione e del vuoto interiore, è la lontananza da Gesù, è il pianto dell’anima che si ritrova priva del suo Creatore. 
I peccatori rimangono dunque in questo stato di desolazione perché non sanno che quel vuoto si può riempire con l’Amore di Gesù.
Questo lo comprese San Matteo, ma non fu semplice la sua conversione come nessuna conversione avviene senza un travaglio interiore. C’è sempre un percorso da compiere, un distacco da tante cose mondane che diventano un peso quando si incontra Gesù e si assapora la sua pace.
Capire il senso della vita è la molla che conduce il credente a praticare il Vangelo e a santificarsi.
San Matteo da tenebra divenne luce dopo l’incontro con Gesù.
Occorre qui chiarire un concetto: non sono le preghiere vocali a stabilire una vera comunione con il Signore, ma è l’amore sincero e costante verso la sua Persona. 
Le preghiere vocali acquistano grande importanza se esiste l’amore autentico verso di Lui.
Anche San Matteo ha percorso il cammino della purificazione interiore, con coraggio e grande prova di Fede ha abbandonato tutti i suoi beni e persino il mestiere di esattore per seguire Gesù.
Gesti coraggiosi che si possono compiere quando una forza superiore a quella umana è presente in una persona e la guida verso il cammino della santità, la dirige invisibilmente verso la vera realizzazione della vita che è soprattutto la conoscenza del Signore e la pratica dei suoi insegnamenti. Chi conosce Gesù e Lo ama scopre una nuova vita.
Come San Matteo anche noi possiamo lasciare “il banco delle cose frivole”, degli interessi materiali che opprimono l’anima e rendono nervosi e insoddisfatti. Impegniamoci ora a lasciare ciò che è veramente superfluo, perché alla fine della   vita terrena dovremo ugualmente lasciare ogni cosa. Non corriamo il rischio gravissimo di perdere il TUTTO per aver voluto possedere il niente!!!
Dio è il nostro tutto e lo godremo eternamente, in maniera indicibile solo se quaggiù lo avremo amato con tutto il cuore. Buona preghiera a tutti.

Aldue

 
 
Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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