Alstraodase

03/10/2020

Catechesi N. 333

A - Il 29 settembre la Chiesa festeggia i Santi Arcangeli, Michele, Gabriele e Raffaele. 
Prima della riforma del 1969 si festeggiava in questo giorno solamente San Michele Arcangelo in memoria della consacrazione del celebre santuario sul monte Gargano a Lui dedicato. 
B - Il ruolo degli Angeli nella nostra vita è straordinariamente importante, senza la Loro protezione non sarebbe possibile resistere agli attacchi dei diavoli e ogni pericolo potrebbe diventare mortale. Essi invece ci proteggono, ci guidano e ci evitano le situazioni più rischiose che come ho detto potrebbero mettere in grave pericolo la nostra vita. Ci tengo a sottolineare questo concetto perché la devozione agli Angeli viene troppo dimenticata!
 
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa, il Venerdì sera ore 21 Messa di Guarigione.
La Domenica e i festivi 2 Messe ore 10,30  e ore 17.
Sabato 10 Ottobre Pellegrinaggio alla piccola Lourdes di Forno di Coazze dove possiamo raccogliere anche le castagne.
Martedì 13 Ottobre ore 21 Messa di Guarigiione in onore alla Madonna di Fatima.
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Angeable
 
+ VANGELO (Gv 1,47-51) 
Vedrete il Cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’Uomo. 
 
A - Il 29 settembre la Chiesa festeggia i Santi Arcangeli, Michele, Gabriele e Raffaele. 
Prima della riforma del 1969 si festeggiava in questo giorno solamente San Michele Arcangelo in memoria della consacrazione del celebre santuario sul monte Gargano a Lui dedicato. 
La Bibbia li ricorda con specifiche missioni. 
Il nome Michele significa: “Chi è come Dio”.
Fu proprio questo il grido di battaglia con cui l’Arcangelo Michele vinse il superbo lucifero e tutti gli angeli ribelli suoi seguaci.
San Michele è il protettore della Chiesa. Non dimentichiamolo mai di invocarlo in questi tempi tanto drammatici in cui satana tenta in tutti i modi di distruggere la Chiesa attraverso le teorie moderniste e le aperture al protestantesimo: sono tutte eresie che come acque putride penetrano nel luogo Santo e tentano di inquinare la bellezza e l’unicità della nostra Fede. 
San Gabriele significa: “Forza di Dio”. 
È il messaggero dell’Altissimo che annunciò a Zaccaria la nascita del precursore di Gesù, Giovanni Battista e alla Vergine Santissima la nascita di Gesù.
Gabriele è dunque l’Arcangelo del grandioso evento dell’Incarnazione.
Raffaele significa: “Medicina di Dio”. 
Viene ricordato nell’Antico Testamento (Libro di Tobia). È l’Arcangelo Raffaele che aiutò il giovane Tobia nelle varie vicissitudini della vita, procurandogli un buon matrimonio e guarendo il padre dalla cecità. 
Il titolo di Arcangelo deriva dall’idea di una corte celeste in cui gli Angeli sono presenti secondo gradi e dignità differenti. Gli Angeli sono divisi in nove cori (gerarchie) ognuno con un compito specifico: Cherubini, Serafini, Troni, Dominazioni, Potestà, Virtù, Principati, Arcangeli e Angeli.
Gli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele occupano le sfere più alte delle Gerarchie Angeliche. Essi sono i custodi del Fuoco eterno dell’Amore e gli esecutori perfetti dei comandi Divini. La vita di Gesù fu sempre accompagnata dalla presenza di queste bellissime Creature di Luce, così come la vita dei Santi.
Negli ultimi decenni purtroppo lo sforzo dei modernisti è sempre stato quello di eliminare il soprannaturale dalla nostra dottrina cattolica; questo è avvenuto anche per quanto riguarda l’insegnamento della Chiesa sull’esistenza degli Angeli. Infatti nei seminari e nelle facoltà di Teologia, l’Angelologia è bandita da oltre quarant’anni con grande soddisfazione di quanti sono animati da un forte prurito di novità.
Diceva infatti San Paolo nei suoi scritti: “Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie” (2 Tm 4,3). 
Sono parole che rispecchiano perfettamente questi nostri tempi.
I cattivi maestri purtroppo non trasmettono più la Parola di Dio così come è stata tramandata dal Magistero autentico della Chiesa, ma la manipolano ed eliminano quanto ad essi non piace.
Così ci ritroviamo una Chiesa infestata da un potentissimo virus che si nutre della falsità dei cattivi maestri, un virus che tenta di soffocare in tutti i modi la Verità contenuta nelle Sacre scritture, in particolare nel Nuovo Testamento.
San Michele Arcangelo e gli Angeli Custodi rimangono a vegliare su tutti, ma la loro è una presenza spesso inoperosa se non li invochiamo con fiducia e Amore, e se conduciamo una vita peccaminosa lontano da Dio.
Così facendo molti si privano degli aiuti enormi dell’Angelo Custode presente accanto ad ognuno fin dal concepimento, e desideroso di soccorrerci in ogni nostra difficoltà. 
Quanti incidenti mortali in meno ci sarebbero se si invocassero gli Angeli con Amore e perseveranza!
È ancora più dannoso non ricorrere a San Michele Arcangelo, Principe dell’Esercito Angelico. Egli è il terrore dei diavoli, ed è sufficiente pronunciare il suo Nome quando si viene attaccati da una tentazione, per fare svanire tutto. Non appena Lo preghiamo, satana e i suoi alleati sono costretti a scappare e a non tentare più, almeno per un po’.
Intanto, la massoneria ecclesiale è riuscita negli anni del Concilio Vaticano II a eliminare la preghiera a questo potentissimo protettore che si recitava da tanto tempo al termine di ogni Santa Messa. 
Perché eliminarla se la sua recita impiega pochissimo tempo, all’incirca un minuto???
Perché ignorare Colui che fa tremare l’inferno? Durante gli esorcismi infatti, quando si pronuncia il Nome di San Michele Arcangelo, tutti i demoni perdono potere e fuggono atterriti.
Dobbiamo ritornare a recitare la preghiera a San Michele Arcangelo al termine di ogni Santa Messa. Recitiamola con amore perché è un potentissimo esorcismo! 
Ogni giorno dobbiamo invocare San Michele molte volte; Lui ci fa capire che è presente, gradisce la nostra preghiera e soccorre in ogni nostra necessità. Buona preghiera a tutti.
 
Riporto qui sotto la bellissima preghiera in onore dei Tre Arcangeli.
 
PREGHIERE AI TRE ARCANGELI
 
Venga dal Cielo nelle nostre case l’Angelo della pace, 
Michele, venga portatore di serena pace e releghi nell’inferno le guerre, 
fonte di tante lacrime.
Venga Gabriele, l’Angelo della forza, 
scacci gli antichi nemici e visiti i templi cari al Cielo, 
che Egli trionfatore ha fatto elevare sulla Terra.
Ci assista Raffaele, l’Angelo che presiede alla salute; 
venga a guarire tutti i nostri malati e a dirigere 
i nostri incerti passi per i sentieri della vita.
Glorioso San Michele Arcangelo, principe delle milizie celesti, difendici contro tutti i nostri nemici visibili e invisibili e non permettere mai che cadiamo sotto la loro crudele tirannia.
San Gabriele Arcangelo, tu che giustamente sei chiamato la forza di Dio, poiché sei stato scelto per annunciare a Maria il mistero in cui l’Onnipotente doveva manifestare meravigliosamente la forza del suo braccio, facci conoscere i tesori racchiusi nella persona del Figlio di Dio e sii nostro messaggero presso la sua Santissima Madre!
San Raffaele Arcangelo, guida caritatevole dei viaggiatori, tu che, con la potenza divina, operi miracolose guarigioni, degnati di guidarci nel corso del nostro pellegrinaggio terreno e suggerisci i veri rimedi che possono guarire le nostre anime e i nostri corpi. Amen. 
 
Angeadel 
 
+ VANGELO (Gv 1,47-51) 
Vedrete il cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’Uomo. 
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B - Il ruolo degli Angeli nella nostra vita è straordinariamente importante, senza la Loro protezione non sarebbe possibile resistere agli attacchi dei diavoli e ogni pericolo potrebbe diventare mortale. Essi invece ci proteggono, ci guidano e ci evitano le situazioni più rischiose che come ho detto potrebbero mettere in grave pericolo la nostra vita. Ci tengo a sottolineare questo concetto perché la devozione agli Angeli viene troppo dimenticata!
Nelle vite dei Santi troviamo moltissimi casi di apparizioni dei tre Arcangeli e soprattutto dell’Angelo Custode.
Gli Angeli vorrebbero ispirare tutti, ma il loro intervento rimane impossibile dove è radicato il peccato e dove si conduce una vita piena di orgoglio e di superbia. 
La purificazione interiore è determinante se si vuole ricevere gli aiuti soprannaturali.
La devozione a tutti gli Angeli deve rimanere una costante nella nostra vita di preghiera, perché quando li invochiamo ci ascoltano sempre con grande attenzione, proprio per il compito ricevuto da Dio di proteggerci e di condurci sulla via della Salvezza. 
Essi diventano sempre più premurosi nei nostri confronti se noi li invochiamo con fiducia e viviamo in Grazia di Dio.
Riflettiamo su alcune visioni della Beata Caterina Emmerick di San Michele Arcangelo: viene evidenziata la sua potente intercessione. Buona preghiera a tutti.
 
 
Il Santo Arcangelo Michele - Di Anna Katharina Emmerick
Il 29 settembre 1820 Anna Katharina Emmerich così raccontava: Ebbi molte visioni meravigliose sulle apparizioni e celebrazioni del Santo Arcangelo Michele. Mi trovai in molti posti del mondo e vidi una sua chiesa in Francia, su uno scoglio del mare (monte St. Michel), divenne Patrono della Francia. Vidi poi come re Luigi, il Pio, venne aiutato a conseguire la vittoria. In seguito ad un’apparizione della Madre di Dio si era rivolto all’Arcangelo Michele, e poi per la devozione a quest’ultimo, volle imprimere la sua immagine sulla bandiera e fondò un ordine cavalleresco in suo onore. Mi apparirono una serie di immagini diverse dell’Arcangelo: una sua apparizione a Costantinopoli e qualche altra che non ricordo più. Vidi anche il miracolo della Chiesa di Michele sulle montagne del Gargano, durante una grande celebrazione: giungevano molti pellegrini stranieri con il bastone ornato e l’Angelo serviva sull’altare con gli altri. Fui poi con lui a Roma dove una chiesa era stata eretta al suo culto, credo da papa Bonifacio, in seguito all’apparizione della Madre di Dio.
Seguii l’Angelo dappertutto; si librava sopra di me, grande e maestoso, ed aveva una spada. Presso la chiesa di S. Michele c’era una contesa di moltissime persone; la maggior parte era formata da cattolici che non si distinguevano dagli altri per il modo di agire nella mischia, altri erano protestanti o membri di sette. Motivo della ressa era la S. Messa; Michele calò giù e con la sua grande spada scacciò via il grosso della mischia disperdendola; restarono ancora circa quaranta persone e così si poté celebrare facilmente la S. Messa. L’Angelo prese per il pomo il tabernacolo con il Santissimo e, librandosi in alto, lo portò via allontanandosi da quel luogo. Mi invitò a seguirlo ancora, andammo verso Oriente fino al Gange, io sempre sotto l’Angelo che volava. Poi ci dirigemmo verso settentrione. Nell’accostarci a questa regione il freddo si faceva sentire sempre più e il paesaggio diveniva più selvaggio e solitario. Giungemmo ad una immensa superficie ghiacciata. Ebbi molta paura in questo posto deserto, e molte anime da me conosciute, tra le altre quella di mia madre, vennero a incoraggiarmi e mi accompagnarono per un pezzo di strada. Arrivammo ad un mulino che dovemmo attraversare. Le anime amiche, giunte fin qui, si ritirarono. La superficie ghiacciata scricchiolava sotto i miei piedi e l’acqua, che veniva sospinta dal mulino, era calda. Questo mulino era pieno delle anime dei governanti e altri grandi illustri di tutti i tempi e paesi. Costoro scontavano la loro pena per tutte le loro mancanze sulla terra. Facevano penitenza in questo luogo macinando una quantità di rospi, serpenti e altri animali velenosi e disgustosi, come anche oro e argento, che così passati scivolavano nell’acqua e, senza più danneggiare, ritornavano sulla terraferma. Queste persone lavoravano nel mulino come mugnai e dovevano adoperarsi sempre con la scopa per spazzare da sotto la macina gli innumerevoli insetti per non essere impediti nel lavoro. Essi si alternavano nel lavoro e dovevano inoltre distruggere gli odiosi insetti per non permetterne la propagazione. Una di queste persone parlò con me, dopo aver spazzato gli insetti in modo da permetterci di attraversare il mulino. Mi spiegò, avvicinandosi, che le persone là dentro, adibite a quel lavoro dovevano scontare una pena e rimanere in questo luogo finché la grande massa di ghiaccio non si fosse disciolta del tutto, mi disse pure che erano felici in quanto noi passando di là avremmo contribuito a far ritirare una piccola parte di questa massa di ghiaccio. Risalimmo e l’Arcangelo Michele volava sopra di me, mentre il cielo diveniva sempre più chiaro di un blu tenue. Il sole e gli altri astri mi apparivano adesso come dei volti umani. Mi guidò per tutta la terra e attraverso tutti i mondi celesti. Vidi innumerevoli giardini e la frutta con le sue caratteristiche. Spero che questi segreti mi restino ancora aperti in modo che possa trarne medicinali per guarire i devoti e la povera gente. Vidi cori di Santi e spesso, sparpagliati dappertutto, Santi con i simboli dei loro ordini religiosi e le loro caratteristiche individuali. Librando nell’aria giungemmo più in alto, in un mondo maestoso e indescrivibilmente meraviglioso che aveva le sembianze di una cupola gigantesca: la base era come un piano blu circondato da un anello di luce sul quale ce n’erano ancora altri nove. Su ognuno di questi si erigeva un trono e differenti cori di Angeli. Da ogni trono si innalzavano archi pieni di colori, frutta, pietre preziose e tutti gli infiniti doni di Dio. Questi archi tendevano verso l’alto e si intrecciavano tra di loro formando così una cupola sulla quale, in cima a tutto, c’erano tre altri scanni, oppure troni di Angeli. Al centro si trovava quello dell’Arcangelo Michele. Quest’ultimo si librava nell’aria, e depose il tabernacolo della Chiesa sulla cupola. 
 
I tre Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, si libravano intorno a tre dei nove archi. Nove cori angelici stavano sotto di loro. Quattro grandi Angeli alati e splendenti si muovevano in circolo intorno ai tre Arcangeli: Raphiel, Etophiel, Emmanuel e Salatiel. Essi sono gli Elohim, i curatori e gli elargitori delle abbondanti grazie di Dio che distribuiscono nella Chiesa nelle quattro direzioni di tutto il mondo ricevendo direttamente, queste Grazie di Dio, dai tre Arcangeli. I più spirituali, tra i tre Arcangeli, apparivano Raffaele e Gabriele, perché vestiti interamente di bianco, mentre Michele aveva un elmo con una cresta sul capo. La parte superiore del corpo era avvolta da un’armatura e cinta da legacci, la sua veste scendeva fino alle ginocchia come un grembiule increspato. In una mano aveva una lunga bacchetta con una croce e, sotto, una bandierina con l’effige di un agnello, nell’altra mano portava invece una spada fiammeggiante. Ai suoi piedi c’erano anche legacci. Più in alto, sopra questa cupola, potei vedere la Santissima Trinità rappresentata da tre figure: il Padre, come un vecchio supremo sacerdote, il quale porgeva al Figlio, alla sua destra, la sfera del mondo; il Figlio aveva la croce nell’altra mano. Alla sinistra del Padre c’era una figura alata splendente di luce. Intorno a loro sedevano, in circolo, 24 anziani su scranni. I Cherubini e i Serafini stavano con molti altri intorno al trono di Dio in permanenti canti di lode. Al centro, elevata un pò più sopra Michele, si trovava Maria circondata da innumerevoli anime luminose di Angeli e Vergini. La grazia di Gesù passava, attraverso Maria, ai tre Arcangeli. Ognuno dei tre Arcangeli irradiava tre doni divini su tre dei nove Cori degli Angeli, e questi, a loro volta, agivano di nuovo su tutta la natura e la storia. Quando il tabernacolo fu ben piazzato vidi come il medesimo, con l’aiuto della s. Vergine Maria e tutti i cieli, e con l’aiuto diligente degli Angeli si trasformava in una chiesa. Poi il tabernacolo crebbe ancora trasformandosi alla fine in una grande e splendente città piena di luci e colori, era la Gerusalemme celeste! La quale prese a scendere, attraverso un arco, lentamente e a tratti, sempre più in giù verso la terra. Non so come ciò potesse avvenire. 
 
Improvvisamente vidi venirmi incontro tanta gente che camminava capovolta, seguendo la rotazione della terra, in un secondo momento la vidi, invece, camminare con i propri piedi, verso la nuova Gerusalemme che prendeva il posto di quella terrestre. A questo punto la visione si interruppe ed io cadendo sempre più nell’oscurità mi mossi verso casa. In un’altra immagine vidi una battaglia grandiosa svolgersi sulla terra: gli uomini sparavano dalle macchie piene di soldati, tutto il campo di battaglia era avvolto dal fumo. Grandi città si scorgevano da lontano. Poi giunse san Michele con un grande esercito di Angeli e separò i litiganti quando proprio tutto sembrava perduto. Un capo potente ebbe un incontro con san Michele e in conseguenza vidi trionfare la pace.

Angeali

 
 
Madonna Orione
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