Asudafui

29/08/2020

Catechesi N. 328 

A - Dopo la morte di Santa Faustina Kowalska nel 1938, la Polonia perse tre anni dopo un altro grande figlio innamorato di Dio e con una speciale devozione all’Immacolata. Nel 1941 San Massimiliano Maria Kolbe nel campo di sterminio di Auschwitz si offrì di prendere il posto di un padre di famiglia, destinato al bunker della fame in quel micidiale campo di concentramento.
B - Nella preghiera del Magnificat troviamo la Lode perfetta della Fanciulla di Nazareth, una Lode che si esprime con queste parole: “L’Anima mia magnifica il Signore”. Seppur giovane Donna, Maria trascorsa la vita nell’adorazione continua di Dio, trovando Dio in ogni sua occupazione, compiendo per Lui ogni più piccola azione. 
C - Il Vangelo di oggi lo abbiamo letto qualche settimana fa. Si tratta del bellissimo e commovente episodio della donna cananea che supplica insistentemente Gesù per la guarigione della figlia. Il suo esempio è un rimprovero per la nostra fede così debole e incostante!
 
Pino riprende Mercoledì 2 Settembre
La Messa nei giorni festivi e alle ore 10,30 per tutto il mese di Agosto.  Per tutto il mese di Agosto l'Associazione apre alle ore 9.
Dal 24 al 29 Agosto non ci sarà la diretta della Messa.
 
per la diretta su YouTube  Pino Missaglia
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Abbahgre
 
+ VANGELO  
A - Dopo la morte di Santa Faustina Kowalska nel 1938, la Polonia perse tre anni dopo un altro grande figlio innamorato di Dio e con una speciale devozione all’Immacolata. Nel 1941 San Massimiliano Maria Kolbe nel campo di sterminio di Auschwitz si offrì di prendere il posto di un padre di famiglia, destinato al bunker della fame in quel micidiale campo di concentramento.
Già da questo gesto eroico possiamo capire il temperamento di questo francescano infiammato d’amore verso Dio ed impegnato con tutte le sue energie a diffondere la Dottrina Cattolica. Visse appena 47 anni, ma furono intensi ed ha lasciato moltissime lettere ricolme di santa spiritualità.
Padre Kolbe crebbe in una famiglia religiosa, nella quale trovò sostegno e appoggio alla sua vocazione. Al centro della sua spiritualità pose la figura di Maria Immacolata, da lui intesa come tramite tra l’uomo e Dio. A Lei si affido con amore e fiducia totale.
Già nel periodo trascorso a Roma per gli studi teologici, le lettere di Padre Kolbe evidenziano una intensa vita spirituale, caratterizzata dal desiderio di protendersi a tutta l’umanità per far conoscere e amare Dio. 
Presto Padre Kolbe realizzò ciò che doveva dare forma e struttura al suo impegno e per questo costituì, nel 1917, la “Milizia dell'Immacolata”, raccogliendo inizialmente membri tra gli amici molto stretti. L'Associazione in seguito si estese notevolmente ed è tuttora attiva in molti Paesi del mondo, tra cui l'Italia.
Per la forte spiritualità di San Massimiliano, San Giovanni Paolo II lo ha chiamato “Patrono del nostro difficile secolo”.
Sono sempre attuali i suoi insegnamenti, la sua genuina devozione alla Madonna e la fortissima ansia apostolica che lo animava.
Ogni Sacerdote è chiamato a compiere un sano apostolato dove opera, dove vive e in ogni luogo in cui è possibile. 
Se oggi il desiderio dell’apostolato si è affievolito o in molti casi è addirittura scomparso, significa che la fiamma della Fede si è spenta in tanti cuori.
Non si nota più nelle omelie la preoccupazione per la salvezza delle anime, come se l’inferno non esistesse più; eppure la Madonna è venuta diverse volte in mezzo a noi per ricondurci all’essenziale; per aiutarci a riscoprire quale è il vero senso della vita, che è principalmente l’amore a Dio e la prossimo; per ricordarci l’importanza fondamentale della conversione senza la quale c’è il rischio della dannazione eterna.
Dobbiamo pregare molto ogni giorno per i bisogni della Chiesa, per i Sacerdoti e per la conversione di tutti i peccatori. 
Non deve essere una preghiera meccanica, ma fatta con il cuore. 
Vi invito a riflettere sulle ragioni della necessità della preghiera urgente, bisogna convincersi che solamente la preghiera ottiene le Grazie, protegge dai pericoli e rafforza la Fede.
Se diminuisce la preghiera inevitabilmente si affievolisce la Fede, e pian piano si scivola nella dissolutezza del mondo e nel peccato mortale.
Sull’esempio di San Massimiliano Maria Kolbe, dedichiamo più tempo alla preghiera giornaliera, non c’è nulla di più importante del colloquio con Gesù e Maria. Noi ci rivolgiamo a Loro a cuore aperto, preghiamo con la semplicità dei bambini,           con la loro stessa fiducia, co il loro stesso amore.
Gesù e Maria devono essere i nostri amici più cari a cui confidare tutto: i pensieri, le preoccupazioni, le sofferenze, ma anche ogni nostra gioia. 
Gli aiuti e le Grazie giungeranno abbondanti quando impareremo a pregare con amore, costanza e devozione. Buona preghiera a tutti.
 

Apriassu

+ VANGELO (Lc 11,27-28)
Beato il grembo che ti ha portato!
 
B - Nella preghiera del Magnificat troviamo la Lode perfetta della Fanciulla di Nazareth, una Lode che si esprime con queste parole: “L’Anima mia magnifica il Signore”. Seppur giovane Donna, Maria trascorsa la vita nell’adorazione continua di Dio, trovando Dio in ogni sua occupazione, compiendo per Lui ogni più piccola azione. 
La Madonna aveva ragione di magnificare il Signore dopo l’Annunciazione e l’incarnazione del Figlio di Dio in Lei, ma non fu Ella a desiderare questo unico e irripetibile evento. Non aveva mai avuto pensieri vanagloriosi, né mai avrebbe pensato che sarebbe stata scelta dall’eternità per questa sublime e straordinaria missione.
Maria era umilissima! Dio già la conosceva e la vedeva dall’eternità questa sua straordinaria umiltà. 
Questa e moltissime altre considerazioni sulla santità infinita della Madonna, di cui ho parlato in diverse Catechesi spiegano la sua Assunzione al Cielo in Anima e Corpo. 
Il suo Corpo purissimo e Santo che aveva dato un Corpo a Dio, non poteva certamente corrompersi. 
Il suo Sangue che aveva alimentato il Corpo del Figlio di Dio non poteva essiccarsi e annullarsi.
Dio attraverso l’esempio della Vergine Maria ci ha mostrato qual’è 
il nostro destino eterno e ci fa comprendere che ognuno di noi riceve, come premio, quanto ha compiuto di buono durante la vita.
Questa è la giustizia di Dio, infatti non si deve intendere solo l’aspetto della punizione, ma come nel caso della Madonna, L’ha premiata con l’Assunzione perché Ella aveva corrisposto perfettamente alla volontà di Dio.
La Madonna si annullò dinanzi alla proposta incredibile dell’Arcangelo Gabriele di divenire Madre del Figlio di Dio, di portare nel suo grembo quel Dio infinito che fin da neonata aveva sempre adorato e invocato con preghiere che commuovevano la Santissima Trinità.
La Fede di ognuno di noi si stabilisce dalle risposte che diamo a Dio, se siamo fedeli alla sua volontà e osserviamo i suoi Comandamenti.
Molte volte i credenti scoprono di non vivere una Fede profonda e avvertono il distacco da Gesù, spesso causato dai peccati, altre volte dall’indifferenza verso le cose di Dio. La mancanza di sincero interesse verso il Vangelo blocca il cammino di Fede e la partecipazione alla Santa Messa non produce frutti di santità. 
Non condanno nessuno, anzi più sono lontani i peccatori da Gesù più sento compassione per essi, e prego per la loro conversione.
È necessario conoscere la volontà di Dio per rimanere nel suo Cuore e quanto dobbiamo fare per crescere in Grazia e santità.
L’Assunzione in Anima e Corpo della Madonna, ci fa comprendere anche che il nostro corpo è il tempio dello Spirito Santo e dobbiamo averne cura per non contaminarlo con tutto ciò che si oppone al Vangelo. 
Riflettete sulle vostre opere, sulle parole pronunciate e sui vizi non controllati. Occorre sempre molta vigilanza per vivere in Grazia di Dio e non cadere in tentazione.
Chi vive unito a Dio sperimenta una pace che il mondo non conosce
perchè è un Dono che Dio concede soltanto a chi lo ama e gli è fedele. La gioia o la tristezza scaturiscono dall’anima, tutto ciò che emerge all’esterno ha la sua origine dall’anima. Chi si confessa bene, per esempio, si sente rinato a nuova vita. Chi pratica le virtù e si sforza di osservare i Comandamenti si sente pervaso da un senso di letizia e di gioia, e spesso non ne comprende la provenienza.
L’anima anela sempre a Dio, ma nel mondo di oggi questo desiderio viene sistematicamente soffocato. 
A tutto si pensa tranne che all’anima. Ci si prende cura del corpo con estrema sollecitudine, e subito si cercano i rimedi per mantenerlo in buona salute, mentre non ci preoccupa mai di verificare lo stato di “salute” dell’anima.
Questa solennità di Maria Assunta in Cielo ci invita a custodire con santità il corpo perché in esso vi dimora la Santissima Trinità. Buona preghiera a tutti.
 
Abbraroia 
 
+ VANGELO (Mt 15,21-28) 
Donna, grande è la tua Fede! 
 
C - Il Vangelo di oggi lo abbiamo letto qualche settimana fa. Si tratta del bellissimo e commovente episodio della donna cananea che supplica insistentemente Gesù per la guarigione della figlia. Il suo esempio è un rimprovero per la nostra fede così debole e incostante!
Le ripetute richieste di aiuto della donna cananea sono riuscite alla fine a ottenere la guarigione.
Sorprende l’iniziale rifiuto di Gesù a concedere la Grazia, visto che Lui era venuto nel mondo per portare la Salvezza a tutti.
Il motivo del rifiuto lo spiega Lui stesso: “Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele”.
Se gli ebrei hanno rifiutato Gesù, condannandolo a morte, ancor meno poteva accettare la sua dottrina una donna che viveva in Fenicia e non credeva in Dio. 
Il programma missionario del Signore prevedeva inizialmente la predicazione agli ebrei e successivamente al mondo intero. 
Quello non era ancora il momento della predicazione ai cananei e di compiere guarigioni nella loro terra. Così aveva stabilito Dio. 
L’incontro con la donna cananea avvenne in Fenicia mentre Gesù era diretto nelle città di Tiro e Sidone. Si è trattato senza alcun dubbio di un miracolo straordinario e viene testimoniato nei Vangeli di Matteo e Marco. 
I Fenici furono un popolo originariamente insediatosi sulle coste orientali del mar Mediterraneo, nei pressi del Libano. La civiltà fenicia viene ricollegata ai cananei dell’antica Palestina, che abitavano nel sud della stessa regione, essendo nei fatti i fenici indistinguibili per lingua e cultura dal resto dei popoli cananei.
Difficilmente una donna appartenente ai cananei avrebbe potuto rivolgere una supplica a Gesù. Il fatto quindi è raro e merita un grande approfondimento. 
Non c’era in Gesù un disegno discriminante, ci mancherebbe! 
La Sapienza eterna conosceva i tempi e i metodi per rivelarsi ai pagani e inviare i discepoli nel mondo per annunciare la venuta del Messia. 
Sorprende dunque e stupisce tutti il comportamento di questa donna.
Solo la sua umile e amorosa insistenza le ha permesso di ottenere il miracolo.
L’insistenza nella preghiera è indispensabile! 
Molti cristiani non sono abituati a pregare con costanza ogni giorno, e dopo poco tempo, vedendo che non ottengono il miracolo, abbandonano la preghiera.
L’ottenimento della Grazia è legato alla Fede, una Fede operativa nella preghiera costante e fiduciosa.
Questo episodio ci dice che veramente si può ottenere da Gesù tutto ciò che è buono. Proprio tutto. Lui stesso lo ha promesso solennemente: “Tutto quello che chiederete con Fede nella preghiera, lo otterrete” (Mt 21,22). 
“Qualunque cosa chiederete nel Nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio” (Gv 14,13). 
“Se mi chiederete qualche cosa nel mio Nome, Io la farò” (Gv 14,14). 
“Non voi avete scelto me, ma Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio Nome, ve lo conceda” (Gv 15,16). 
Anche se la cananea non conosceva la profonda dottrina di Gesù, avvertiva dentro di sé l’Onnipotenza del Signore e ripeteva la supplica con la convinzione che avrebbe   ottenuto la guarigione della figlia. La sua insistenza creò fastidio agli Apostoli, che si permisero pure di dire a Gesù cosa fare: “Esaudiscila, vedi come ci grida dietro!”.
Non avevano ancora il discernimento e senza questo grande dono anche chi è convinto di pregare bene e molto, può cadere in una mare di confusione, di contraddizioni, di atteggiamenti impulsivi e sbagliati. L’atteggiamento dei discepoli è veramente assurdo!
Non avevano ancora compreso che ogni decisione del Maestro, ogni suo gesto, ogni sua parola scaturiva dalla sua Sapienza infinita e divina, una Sapienza infallibile! 
Come avvenne allora che cambiò atteggiamento sulla donna cananea? Perché ella mostrò la condizione per ricevere la guarigione: la Fede.
La risposta data dalla cananea alla domanda decisa e completa del Signore, aveva tutte le qualità per smuovere le montagne…
“È vero, Signore, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”.
Per Gesù non era il momento di togliere il pane ai figli d’Israele per darlo ai pagani, quindi non era il tempo di predicare e guarire coloro che non avevano Fede in Lui, ma la donna anticipò il tempo con queste sue meravigliose parole cariche di amore e di umiltà che tanto hanno da insegnarci. 
Gesù s’intenerì a tal punto che concesse la guarigione della figlia: “Donna, davvero grande è la tua Fede! Ti sia fatto come desideri. E da quell’istante sua figlia fu guarita”.
Sicuramente c’è un altro motivo per cui Gesù tardò il Miracolo: Egli, che conosce perfettamente il cuore di ciascuno, voleva dimostrare a tutti fino a che punto giungeva la fede di questa donna.
Fu una lezione per tutti!!!
Cerchiamo di imitare la fede eroica della cananea, una fede che non si arrende dinnanzi a nessuna difficoltà e vedremo anche noi compiersi nella nostra vita Miracoli straordinari. Buona preghiera a tutti.
 
Asunsuon 
Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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