23/05/2020
Catechesi N. 314
A - L’amicizia è un valore assai raro e prezioso. “Chi trova un amico, trova un tesoro”. È un detto sempre valido, soprattutto in una società come quella attuale dove l’egoismo regna sovrano e l’amicizia, nella quasi maggioranza dei casi, si basa esclusivamente su interessi personali e su motivi di convenienza.
B - Gesù afferma chiaramente che tutti i suoi seguaci saranno odiati e perseguitati dal mondo. Questo succede perché tutti i veri cristiani, pur vivendo nel mondo, non appartengono al mondo, ma a Cristo, ed è bellissima questa appartenenza.
C - Ogni figlio che ama profondamente la propria madre, non può tacere quando sente che ella viene offesa e trattata con irriverenza.
La Vergine Maria è più meritevole della nostra mamma terrena perché Ella è la Corredentrice e ci ha generato sotto la Croce di Gesù con un dolore immenso che solo in Cielo ne comprenderemo la grandezza e la vastità.
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Ore 9 Lodi a seguire la Santa Messa, ore 11 Santo Rosario, ore 15 Coroncina della Divina Misericordia, ore 16 Vespri, ore 18,30 Santo Rosario con Adorazione fino alle ore 20, ore 20,45 Compieta, il Venerdì sera ore 21 Adorazione Eucaristica con Preghiere di Guarigione e Liberazione. Tutto in diretta.
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 Santa Messa dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
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+ VANGELO (Gv 15,12-17)
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
A - L’amicizia è un valore assai raro e prezioso. “Chi trova un amico, trova un tesoro”.
È un detto sempre valido, soprattutto in una società come quella attuale dove l’egoismo regna sovrano e l’amicizia, nella quasi maggioranza dei casi, si basa esclusivamente su interessi personali e su motivi di convenienza.
Gesù rimane il modello a cui tutti dobbiamo ispirarci per attuare quella amicizia autentica basata sulla lealtà, sulla sincerità, sulla gratuità, sul disinteresse e sulla generosità.
Solo Gesù è l’amico che non delude mai, dobbiamo puntualizzarlo subito anche se capisco che il discorso in questo modo si fa più impegnativo, considerando che Lui è la perfezione, però noi che Lo seguiamo vogliamo diventare migliori e somigliare a Lui per quanto ci è possibile.
L’impegno che ognuno di noi deve assumersi è quello di conoscere la vita di Gesù. Questo è il punto di partenza, senza questa conoscenza non sarà mai possibile imitare il Signore.
Lo studio che facciamo da tanti anni con queste Catechesi ci ha permesso di avvicinarci a Gesù e di approfondire meglio la sua vita, un impegno che in migliaia di voi ha portato frutti meravigliosi e conosco molti Associati che mi dicono e scrivono che queste Catechesi hanno trasformato la loro mentalità e la loro vita.
Le testimonianze sul cammino di Fede intrapreso con la lettura di queste Catechesi sono commoventi e glorificano Dio.
Questo mi riempie di gioia e voglio fare sempre di più per aiutare le anime a scoprire il vero Volto di Gesù e trovare la pace che Egli promette a quanti Lo cercano con sincerità. Per fare ciò devono liberarsi dai lacci negativi del mondo, dell’egoismo, dell’orgoglio e della presunzione e dalla convinzione di poter fare da soli senza bisogno della Luce del Signore.
Tutti quelli che camminano fidandosi superbamente delle proprie capacità finiscono inevitabilmente per perdere la Fede, abbandonare la preghiera e di finire così inevitabilmente in mano ai diavoli.
È facile vedere la vera gioia presente nei cristiani che “lavorano” su se stessi per migliorarsi, rispetto ad altri cristiani cupi, confusi e tristi.
Esamino nel Vangelo di San Giovanni le citazioni che parlano della gioia.
“Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena” (Giovanni 3,29).
“Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia” (Giovanni 8,56).
“Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Giovanni 15,11).
“In verità, in verità Io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia” (Giovanni 16,20).
“La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo” (Giovanni 16,21).
“Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia” (Giovanni 16,22).
“Finora non avete chiesto nulla nel mio Nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena” (Giovanni 16,24).
“Ma ora Io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia” (Giovanni 17,13).
È il Vangelo della gioia che noi seguiamo, nonostante le sofferenze, le persecuzioni e le diffamazioni.
La gioia si irradia dal cristiano se la possiede nell’anima, se ha lottato contro le proprie debolezze, se ha rinunciato ai propri pensieri confusi che certamente non vengono da Dio. Questo è il vero cammino di Fede.
È una gioia che scaturisce dall’amicizia intima con Gesù e da una fiducia incondizionata verso la sua Persona.
Il cristiano deve scoprire in Gesù l’amico più fidato.
Nessuno rispetta l’amicizia come Lui, nessuno può volerci bene come Gesù, perché Lui è Dio, la seconda Persona dalla Santissima Trinità, ed è dunque la Sorgente stessa dell’Amore. Dirà un giorno Gesù: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15, 3-4). Gesù ha dimostrato questo Amore morendo per noi sulla Croce.
Gesù ha sempre cercato e favorito l’amicizia con tutti quelli che ha incontrato per le strade della Palestina. Si serviva sempre del dialogo per arrivare all’intimo delle anime e riempirle di Amore. Oltre a nutrire un infinito Amore per tutti gli uomini, ebbe rapporti di amicizia con singole persone: gli Apostoli, Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo, Lazzaro e la sua famiglia.
Meditiamo su questa consolante verità: Gesù è l’amico che non tradisce mai che sempre ci attende con le braccia spalancate, anche se siamo peccatori e da parte nostra c’è stata incostanza e freddezza.
Gesù è sempre pronto a perdonarci se con cuore sincero gli domandiamo perdono.
Impegniamoci dunque a coltivare l’amicizia, quella vera, basata sui valori cristiani della carità e della condivisione.
L’amico è colui che sa condividere le gioie e soprattutto i dolori. L’amico vero infatti si riconosce nel momento del bisogno.
Quando tutti ti abbandonano egli ti rimane accanto per sostenerti, incoraggiarti, darti l’aiuto che in quel momento ti è necessario e farti sentire il calore della sua presenza. L’amico vero è un dono del Cielo, perché ha gli stessi sentimenti del Cuore di Gesù.
Ringraziamo il Signore se abbiamo fatto esperienza di un amicizia autentica e cerchiamo, a nostra volta, di essere amici veri per tutti coloro che bussano alla porta del nostro cuore. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Gv 15,18-21)
Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo.
B - Gesù afferma chiaramente che tutti i suoi seguaci saranno odiati e perseguitati dal mondo. Questo succede perché tutti i veri cristiani, pur vivendo nel mondo, non appartengono al mondo, ma a Cristo, ed è bellissima questa appartenenza.
È come un sigillo che Gesù imprime ai suoi, un sigillo che il mondo, dominato da satana non sopporta. Le tenebre infatti non possono tollerare la Luce. Essere di Cristo è il nostro più grande vanto. Lui è lo scopo principale e la ragione ultima della nostra vita.
Gesù evidenzia poi il motivo per cui gli ebrei lo hanno perseguitato: “Non conoscono Colui che mi ha mandato”.
Il ragionamento di Gesù è ovviamente logico e perfetto: “Voi mi attaccate e mi diffamate perché non avete capito che quel Dio che voi dite di adorare mi ha mandato qui, in mezzo a voi a predicare Lui, a farvi conoscere il suo Amore”.
Quello che è successo a Gesù rimane scandaloso per la cecità degli ebrei, essi non hanno voluto accettare la provenienza Divina del Signore, nonostante i miracoli straordinari e gli insegnamenti fondati sulla misericordia, sul perdono e sull’amore.
Molti cristiani di oggi sono doppiamente responsabili della superficialità del loro cammino spirituale, causato dal mancato riconoscimento di Gesù e del Padre. Riconoscere significa accettare Gesù e il Padre, ma quanti cristiani compiono la volontà di Dio? Riconoscere significa identificare in Dio il Creatore e dare gloria solamente a Lui, adorare Lui, servirlo con umiltà e dedizione.
Riconoscere Gesù e il Padre significa affermare con la vita l’adesione ad una morale che si oppone alla corruzione del mondo.
Riconoscere è comprendere che senza Gesù la vita non vale nulla, si rimane sballottati dalle assurde mode del tempo, dai capricci di molti personaggi famosi vuoti e rovinati da ogni forma di corruzione e di depravazione. Senza Gesù si perde il controllo della vita e ogni pensiero si scambia come verità assoluta mentre è in realtà un inganno di satana.
Tutti noi credenti e seguaci di Gesù siamo stati scelti dal mondo, siamo benedetti per il grande dono della Fede, ma abbiamo maggiori responsabilità, perché chi più conosce più deve dare. Gesù conta su ognuno di noi per fare conoscere il Vangelo ai peccatori, ai lontani che non si sono mai posti il problema della Fede.
È vero che lavorare per Gesù comporta anche l’attacco dei cattivi, di quanti sono dominati dallo spirito satanico, ma non possono arrecarci alcun male per la potentissima protezione della Madonna. Pensate che non appena recitiamo una sola Ave Maria con il cuore, tutti i diavoli scappano dalla nostra presenza.
E se invece recitiamo una Corona o anche quattro Corone al giorno?
I diavoli prendono bastonate e perdono le forze per disturbarci, per ispirarci pensieri strani e non riescono più a suggestionarci con le loro fantasie.
La continua recita dell’Ave Maria debilita fortemente tutti i diavoli, rendendoli quasi impotente, anche se continuano a dare gli ultimi colpi di coda.
Recitiamo molte Corone del Santo Rosario, è in gioco la nostra salvezza eterna, quella dei nostri cari, e di tante anime sparse nel mondo che rischiano di perdersi eternamente. Buona preghiera a tutti.
CHI E’ COME MARIA
C - Ogni figlio che ama profondamente la propria madre, non può tacere quando sente che ella viene offesa e trattata con irriverenza.
La Vergine Maria è più meritevole della nostra mamma terrena perché Ella è la Corredentrice e ci ha generato sotto la Croce di Gesù con un dolore immenso che solo in Cielo ne comprenderemo la grandezza e la vastità.
Oggi questa nostra Santissima Madre è fatta oggetto di scherno e di disprezzo; si vuole relegarla nell’ombra, cercando di offuscare tutti quei Dogmi che la riguardano e che costituiscono il Tesoro più caro della nostra devozione cristiana. Oggi si vuole ridurre la Regina del Cielo e della Terra a una donna comune come tutte le altre. È inaudito e scandaloso!!!
Noi figli di Maria, consacrati al suo Cuore Immacolato vogliamo riparare tutte le affermazioni sacrileghe e blasfeme che sono diventate ormai come un mare di fango che coprono la terra. Tali affermazione purtroppo sono pronunciate anche da tanti uomini di Chiesa che più di tutti gli altri dovrebbero difendere l’onore della Vergine Santissima.
Accetta o Madre cara l’offerta della nostra vita per poterti consolare …..
Accetta l’offerta del nostro cuore che ad ogni palpito ti rinnova la fedeltà del nostro amore, del nostro “Credo” a tutte le verità che il Magistero autentico della Chiesa ci ha insegnato fino ad ora e che riguardano la tua Santissima Persona.
O Maria, Madre nostra dolcissima, noi crediamo nella tua Immacolata Concezione, nella tua Sublime Verginità, nella tua Divina Maternità.
Noi crediamo, o “Piena di Grazia”, in tutti gli infiniti privilegi che Dio ti ha concesso in vita e oltre la vita con la tua Assunzione Gloriosa in anima e corpo al Cielo dove sei stata incoronata Regina del Cielo e della Terra; Regina di tutte le infinite schiere degli Angeli e dei Beati che incessantemente Ti venerano con indicibile Amore; Regina di noi poveri pellegrini in questa valle di lacrime che a Te ci rivolgiamo quale Mediatrice di ogni Grazia presso il Trono dell’Onnipotente.
O Maria, Giglio candidissimo che inebria di soave Profumo tutto il Paradiso, di Te si compiace la Trinità Beata che Ti ha scelto, unica fra tutte le creature per custodire i Tesori ineffabili della sua Intimità.
In Te scorre, come Linfa celeste, l’inesprimibile Spirito di Dio che dall’eternità ti ha destinata ad essere la Madre del Verbo, il Salvatore nostro Gesù Cristo.
La tua Purezza e la tua Santità raggiungono vette per poi inconcepibili.
E se l’Arcangelo San Michele tuonò dal Cielo il grido vittorioso: “Chi è come Dio” con cui sconfisse l’orgoglioso e superbo lucifero ….. ora più che mai invochiamo il suo intervento affinchè un altro grido potente risuoni su tutta la
terra e nella Chiesa intera: !Chi è come Maria”???
Questo grido sia come spada fiammeggiante contro tutti coloro che sono la stirpe del serpente maledetto, affinchè siano incenerite e ridotte in polvere tutte le eresie che come bava putrida escono dalla loro bocca.
O voi che ardite alzare il capo superbo e proferire parole blasfeme contro l’inviolata ed eccelsa Madre di Dio, pentitevi!!!
Se ancora vi è rimasto un barlume di Luce nel buio spaventoso della vostra anima, sappiate rivolgervi a Colei che ancora può salvarvi con la sua intercessione, perché l’amore di una madre, e di tale Madre, è così grande da perdonare anche ai figli più ingrati, a coloro che vigliaccamente e brutalmente la pugnalano al cuore.
Volgetevi a Maria e chiedetele perdono, altrimenti per voi non ci sarà Salvezza!
Nel giorno tremendo del Giudizio, non potrete sostenere lo Sguardo terribile del Giudice eterno ….. Non potrete, se non attraverso il perdono di Maria!!!
Ave o Maria, speranza nostra e nostra e nostra Salvezza!
Il tuo Cuore purissimo è l’adorabile Porta del Cielo attraverso la quale i tuoi figli giungeranno nella Gioia senza fine nella Gerusalemme Celeste, quando finalmente, nella Luce eterna della Verità, tutti conosceranno la tua immensa Gloria, la tua indicibile Bellezza e la tua sublime Santità! Buona preghiera a tutti.