Bianxm

18/04/2020

Catechesi N. 309

 
A - La Pasqua è la festa della Resurrezione di Cristo.
Egli, Risorgendo dalla Morte, ha vinto la Morte e ha fatto Trionfare la Vita.
La Luce ha vinto le tenebre!
La Luce Vera era scesa nel mondo in quella notte a Betlemme, quando gli Angeli, apparendo ai pastori, avevano recato il lieto annuncio del Salvatore.
B - Bisogna leggere attentamente quanto è scritto in tutti i quattro Vangeli per armonizzare fra loro le notizie che ogni Evangelista dà sulla Risurrezione di Gesù. Tutto è sommamente ispirato, sono però scritti che riportano gli stati d'animo degli Autori sacri.
C - Gesù Risorto continua a vivere nei secoli e per l'eternità, non solo nel ricordo delle sue opere, ma anche perché, è questa è la straordinaria novità Egli è risuscitato da morte e il suo Corpo è glorificato; Egli è il Vivente, la morte non ha avuto alcun potere su di Lui.
D - Il 22 febbraio 1931 mentre Santa Faustina si trovava nella sua cella ebbe una visione.
Ascoltiamo cosa annota nel suo diario: “la sera stando nella sua cella vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l’altra mano toccava sul petto la veste
 

Ricordo che l'Associazione è chiusa. Vi potete collegare in diretta durante la giornata per la preghiera.

Ore 9 Lodi a seguire la Santa Messa, ore 11 Santo Rosario, ore 15 Coroncina della Divina Misericordia, ore 16 Vespri, ore 18,30 Santo Rosario con Adorazione fino alle ore 20, ore 20,45 Compieta, il Venerdì sera ore 21 Adorazione Eucaristica con Preghiere di Guarigione e Liberazione. Tutto in diretta.
Sabato Santo 11 Aprile ore 21 Messa Solenne. Domenica 12 Aprile Pasqua ore 17 la Santa Messa. Lunedì 13 Aprile festa dell'Angelo ore 17 Santa Messa.
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 Santa Messa dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione. 
Pellegrinaggio a Lourdes sospeso a data da destinarsi.
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Beladfbn 
 
Triduo pasquale
+VANGELO
 
A - La Pasqua è la festa della Resurrezione di Cristo.
Egli, Risorgendo dalla Morte, ha vinto la Morte e ha fatto Trionfare la Vita.
La Luce ha vinto le tenebre!
La Luce Vera era scesa nel mondo in quella notte a Betlemme, quando gli Angeli, apparendo ai pastori, avevano recato il lieto annuncio della nascita del Salvatore.
La Luce Divina illuminò per qualche tempo Israele. Era la Luce di Dio che irradiava da Cristo, la Luce dell’Amore che si chinava con infinita tenerezza sui piccoli, sui poveri, sugli infelici ….. la Luce che operava con la sua straordinaria potenza di Guarigione per sanare gli infermi, per liberare i posseduti, per resuscitare i morti ….. la Luce che ammaestrava le folle con la Sapienza infinita della sua Parola, che toccava i cuori induriti dei peccatori per portarli alla Salvezza ….. Ma la Luce non fu accolta, fu respinta e vollero far tacere per sempre la Parola eterna del Padre.
Gli Ebrei hanno crocifisso Gesù convinti di poter spegnere la Luce, ma quella Luce si era ecclissata solo per pochi istanti, in quelle ore tremende in cui Gesù morì sulla Croce.
Gesù, il Signore della Vita, non poteva rimanere a lungo inghiottito dal buio di un sepolcro, la Luce non poteva essere spenta per sempre.
Ed ecco compiersi il Miracolo più strepitoso: LA SUA RISURREZIONE!!!
Il Corpo del Signore risorge in tutto il suo Splendore: è un Esplosione di Luce, di Vita, di Gioia Infinita!
 Non si può descrivere a parole la bellezza di Cristo Risorto.
È come se tutta l’indicibile Luce del Paradiso si concentrasse nella sua Persona per poi irradiarsi dal suo Sguardo, dal suo Sorriso, dal suo adorabile Volto, dalle sue Santissime Piaghe che ora splendono come Rubini.
Anche in Cielo è tutto un tripudio di Luci, uno sfavillare più intenso di stupendi colori, di armonie Celesti!
Esultano i Beati, mentre le infinite schiere degli Angeli ardono di più intenso Amore, cantando l’Osanna eterno al VINCITORE, ALL’AGNELLO IMMOLATO CHE SI RIVESTE DI GLORIA, DI MAESTA’ E DI POTENZA.
Pasqua è un motivo di grandissima gioia per tutti i Cristiani, Gesù è vivo più di quanto lo siamo noi: Egli è il Vivente in Eterno!
Carissimi, se Gesù non fosse Risorto vana sarebbe la nostra Fede. La sua Risurrezione è il fondamento della nostra Fede. Ricordatelo!!!
Molti cristiani purtroppo vivono come se Gesù non fosse risorto: è una vita vuota, spenta, senza speranza. 
Sono infelici coloro che non vogliono incontrare l’Amore Infinito di Gesù perché vivono ostinatamente nei loro peccati; proprio per questo non possono ricevere la sua Gioia, la sua Pace, la sua Consolazione Divina che addolcisce anche le più terribili ferite del cuore. 
Scrollatevi di dosso tutti quegli affetti per le cose inutili che riempiono il cuore,       ma in realtà lo svuotano di Amore. Spogliatevi dei vizi e di tutte le passioni peccaminose, per rivestirvi della Grazia di Dio. Non si può risorgere a vita nuova se prima non si dà la morte ai peccati e alle vanità del mondo.
Chi non incontra Gesù Risorto, rimane imprigionato nella sua vecchia mentalità,  incapace di elevarsi sulle alte vette dello Spirito.
L’uomo che non incontra Dio e non lo adora è un essere incompleto perché in lui domina la materia e non lo Spirito Divino che tutto trasfigura in Bellezza e Santità.
Bisogna cercare Gesù come ha fatto Maria di Magdala. Ella va al sepolcro quando è ancora buio perché non riesce ad accettare la morte del suo Benefattore, Colui che le aveva perdonato tutti i peccati e ridato una nuova dignità, liberandola dalle catene di satana. 
Maria Maddalena, cerca Gesù nel sepolcro perché non riesce a vivere senza la   presenza del Suo Maestro. E’ di vitale importanza per lei trovarsi nelle vicinanze del luogo dove Lui è sepolto. Insieme alle altre donne deve completare i riti della sepoltura, e quando non Lo trova, quasi impazzisce di dolore, non si dà pace e avverte nella sua anima un senso di profondo smarrimento. 
Questo è il segno del suo grande amore per Gesù!
Chi ama veramente il Signore non può vivere un solo istante separato da Lui!!!
Gli occhi della Maddalena sono talmente offuscati dalle lacrime e il suo cuore così sconvolto che in un primo istante non riconosce nemmeno Gesù quando gli appare. Solo quando sente il suono della sua inconfondibile Voce che la chiama per nome, allora prorompe in un grido di gioia e il dolore scompare all’istante, per la felicità incontenibile di aver ritrovato Gesù. 
Che cosa c’era nella voce di Gesù?
Quando Gesù chiama ciascuno di noi per nome, lo fa con la Sua dolcezza e con la Sua infinita bontà e nel chiamarci effonde la tenerezza del Suo Spirito divino, la Sua benedizione e tutte quelle Grazie che trasformano la nostra vita.
È meraviglioso quando Gesù ci chiama per nome! Lo fa sempre quando andiamo davanti al Tabernacolo e Lo adoriamo, quando Lo invochiamo in qualsiasi momento della giornata, quando svolgiamo qualsiasi azione per amore suo.
Dopo la Madonna, la Maddalena è la prima a vedere Gesù Risorto, Gesù le appare e le mostra che l'amore verso di Lui è sempre ricompensato.
La strada della santità è costruita sull'amore verso Gesù. 
Il grado di santità di una persona dipende tutto dall’intensità di tale amore. 
Oggi siamo in un tempo di grande tribolazione, è il tempo predetto nell’Apocalisse, ma pochi si sono accorti di questa verità.
Quello che stiamo vivendo è una persecuzione contro i cristiani da parte degli illuminati massoni; purtroppo non possiamo partecipare dal vivo alla Santa Messa, possiamo però seguirla con la diretta.
Ringraziamo il Signore che non ci lascia soli, ma ci dona questa straordinaria opportunità.
La Risurrezione di Cristo è la nostra speranza, è la nostra forza per affrontare tutte le prove, tutte le difficoltà e le sofferenze del momento presente, con la certezza che tutto concorre al bene per coloro che amano Dio! (San Paolo)
Un caro saluto da tutti i Sacerdoti, da Pino e da tutti i Volontari. Buona preghiera a tutti.
 
Belacol
 
+VANGELO   (Mt 28,2-7)
“Non abbiate paura, voi”!
 
   B - Bisogna leggere attentamente quanto è scritto in tutti i quattro Vangeli per armonizzare fra loro le notizie che ogni Evangelista dà sulla Risurrezione di Gesù. Tutto è sommamente ispirato dalla Sapienza Divina anche se i quattro racconti si differenziano per diversi particolari. Ciò è dovuto alle diverse esperienze e alla diversa sensibilità degli autori.
Oggi voglio sottolineare un aspetto riguardante il racconto della Resurrezione descritta da Matteo.
San Matteo è l’unico che ci parla di un grande terremoto, proprio mentre l’Angelo del Signore scende dal Cielo per accostarsi al Sepolcro e far rotolar via la pietra.
L’aspetto di questo Angelo, dice Matteo, è come la folgore. La sua Luce è talmente sfolgorante che le guardie, messe a custodia del Sepolcro, fuggono via terrorizzate.
Le donne giungono al Sepolcro, l’Angelo le sta aspettando: “Non abbiate paura, voi”!
È bellissima questa frase pronunciata dall’Angelo, questo “voi” rivolto alle donne. 
Una sola parola della Sacra Scrittura, può aprirci orizzonti infiniti di Luce, proprio perché è parola di Dio. 
Non abbiate paura voi che lo Amate, voi che siete state con Lui nel Dolore, che lo avete seguito fino alla sua ultima tortura, voi che ora meritate di ricevere l’Annuncio della sua Resurrezione e di lì a pochi istanti avrete anche la gioia indicibile di rivedere il   Maestro, vivo e Risorto per sempre!!!
Le parole dell’Angelo mi commuovono profondamente. Le sento come se fossero rivolte a tutti noi e ci invitano a non temere quando abbiamo i momenti di sconforto, quando siamo nel buio della tribolazione e ci sentiamo soli, quando non riusciamo più a trovare Gesù perché i nostri occhi e il nostro cuore sono offuscati dal dolore.
NON ABBIATE PAURA, VOI!!! Chi ama il Signore non deve temere. 
Il sole brilla sempre nel Cielo e le nuvole nere di un temporale possono oscurarlo solo per un istante. Quando la pioggia è cessata il cielo torna limpidissimo e il sole risplende ancor più luminoso.
Signore, donaci la pazienza dell’attesa, la pazienza nel momento della prova e del dolore che sempre ci sembra interminabile. 
Fratelli carissimi, la Croce, nonostante la sua drammaticità e la sua amarezza è il preludio a una felicita eterna e smisurata. Dopo il buio del Venerdì Santo, la Luce radiosa della Pasqua ci apre il cuore alla speranza, ci spalanca le Porte del Paradiso dove Gesù ci attende per comunicarci la sua stessa Vita Divina.
Il male del nostro tempo è che non sappiamo più guardare alle realtà Celesti, non sappiamo più guardare il Cielo! I nostri occhi guardano fissi la terra e il nostro cuore è affascinato solamente da ciò che è puramente materiale.
Il mondo dello Spirito è infinitamente più vasto, ci circonda, ci penetra, ci sovrasta, ma non sappiamo vederlo e così corriamo il gravissimo rischio di aver vissuto invano. Passiamo la maggior parte del tempo a rincorrere ciò che è vanità, cercando di afferrare tutto ciò che ci presenta il mondo, così, alla sera della vita ci ritroveremo a mani vuote e non avremo nulla da offrire a Dio. 
Stiamo perdendo l’opportunità unica di costruirci un destino eterno di felicità. 
Il Paradiso inizia già qui, è già presente nei cuori puri, dove dimora la Luce di Dio.
La loro felicità è l’anticipo di quella Beatitudine eterna che non avrà mai fine e che nessuna mente umana potrà mai concepire: 
Cosa che occhio non vide, 
ne orecchio udì, 
né mai entrò nel cuore di uomo,
ciò che Dio ha preparato, 
per quelli che lo amano. ( San Paolo 1Cor, 2-9). Buona preghiera a tutti.
 
Bellestra
 
+VANGELO  (Luca 24,13-35)
Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.
 
C - Gesù continua a vivere nei secoli e per l'eternità, non solo nel ricordo delle sue opere, ma anche perché, è questa la straordinaria novità: Egli è risuscitato da morte e il suo Corpo è glorificato; Egli è il Vivente, la morte non ha avuto alcun potere su di Lui!
Con la sua Risurrezione, Egli dimostra di essere il Dio dei viventi e non dei morti. Anche Lazzaro è risorto, dopo essere stato quattro giorni nel sepolcro, ma la sua resurrezione è diversa da quella di Gesù. 
Innanzitutto Gesù risorge per la potenza della Sua Divinità, Egli essendo l’Uomo-Dio, non ha avuto bisogno di nessun intermediario per ottenere tale prodigio. 
Lazzaro viene resuscitato da Gesù e il suo è un ritorno alla vita normale, quindi il suo corpo è ancora soggetto a tutte le leggi della natura, ciò significa che egli dovrà ancora morire. 
Il corpo di Gesù invece, dopo la resurrezione, è un corpo Glorificato, con le caratteristiche proprie di un corpo Glorioso, non più soggetto ad alcuna limitazione spazio-temporale e soprattutto non più soggetto alla morte. Egli è il Vivente in eterno, il Re dell’universo che morendo ha vinto la morte!!!  
Il Catechismo della Chiesa commenta così la sua Risurrezione, rispondendo alla domanda: Come risuscitano i morti?
«Che cosa significa "risuscitare"? Con la morte, separazione dell'anima e del corpo, il corpo dell'uomo cade nella corruzione, mentre la sua anima va incontro a Dio, pur restando in attesa di essere riunita al suo corpo glorificato. Dio nella sua onnipotenza restituirà definitivamente la vita incorruttibile ai nostri corpi riunendoli alle nostre anime, in forza della risurrezione di Gesù.
Chi risusciterà? Tutti gli uomini che sono morti: "Usciranno [dai sepolcri], quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna" (Giovanni 5,29).
Come? Cristo è risorto con il suo proprio corpo: "Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio Io!" (Luca 24,39); ma egli non è ritornato ad una vita terrena. Allo stesso modo, in lui, "tutti risorgeranno coi corpi di cui ora sono rivestiti", ma questo corpo sarà trasfigurato in corpo glorioso, in "corpo spirituale" (1 Corinzi 15,44).
Il "modo con cui avviene la Risurrezione" supera le possibilità della nostra immaginazione e del nostro intelletto; è accessibile solo nella Fede. Ma la nostra partecipazione all'Eucaristia ci fa già pregustare la trasfigurazione del nostro corpo per opera di Cristo». (CCC 997-1000).
Chi fa l'esperienza di Cristo rinasce di continuo e vive in una dimensione spirituale, superando le difficoltà umane senza disperarsi. 
La risurrezione di Lazzaro dimostra, appunto, la signoria di Gesù sulla morte. Essa pur rimanendo sempre un nemico dell'uomo, è stata sconfitta dal Signore. 
La vicenda di Lazzaro è un mezzo per portarci a capire il potere divino di Gesù, per avere sempre molta fiducia in Lui. 
Passiamo ora a commentare il Vangelo di oggi che presenta spunti molto importanti. Il primo riguarda la delusione dei due discepoli di Emmaus mentre fanno ritorno a casa. Come in molti altri discepoli, la tristezza si è impadronita dei loro cuori e non ricordano più le parole di Gesù riguardo la Sua Risurrezione. Ciò che impressiona è la loro ferma convinzione che la vicenda non doveva finire così. 
Infatti, molti seguaci di Gesù rifiutavano la sua predicazione perché avevano altre aspettative su di Lui. "Noi speravamo che egli fosse Colui che avrebbe liberato Israele".
Questo è l'uomo quando vuole imporre a Dio il proprio pensiero, quando non è umile e non si sottomette alla Volontà divina. Falliscono miseramente quanti vogliono dirigere a loro modo la propria storia personale e, forse, anche quella degli altri. 
La loro vita è sempre un fallimento, nonostante le belle apparenze esteriori. È una vita vissuta tutta esteriormente che si perde nella vanità e nel peccato trascurando Dio e la Sua Legge.
Il viaggio dei due uomini comunque ci ricorda che Gesù cammina sempre accanto a noi quando parliamo di Lui e, soprattutto quando Lo invochiamo con preghiere sincere. I due non Lo riconoscono perché accecati dai loro convincimenti sbagliati, non c'è spazio nei loro cuori per l'intervento di Gesù. "Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo". Gli occhi sono lo specchio dell'anima. Se l’anima è piena di orgoglio e di presunzione, non si riesce ad avere un sguardo limpido per vedere con chiarezza gli avvenimenti. 
Occorre saper guardare ogni cosa con gli stessi occhi di Dio per evitare di commettere gravi errori. 
L’uomo orgoglioso considera ogni suo pensiero come se fosse verità assoluta, mentre è solo illusione e accecamento intellettuale.
Il credente sicuro di ogni suo pensiero, è pieno di sé e non di Dio, non si mette in discussione, non pratica l'umiltà e quindi non vive nella Verità, ma nell’inganno. Buona preghiera a tutti.
 
Faustina
 
Festa della Divina Misericordia
 
D - Il 22 febbraio 1931 mentre Santa Faustina si trovava nella sua cella ebbe una visione.
Ascoltiamo cosa annota nel suo diario: “La sera stando nella mia cella vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l’altra mano toccava sul petto la veste ….. che lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido. Dopo un istante Gesù mi disse: “Dipingi un’immagine secondo quello che vedi con scritto sotto: “Gesù confido in te”.
Voglio che l’immagine venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua: questa domenica deve essere la festa della Misericordia.
Gesù ha legato a questa festa importantissime promesse.
Chi in questo giorno si accosterà alla Sorgente della Vita, otterrà la remissione totale delle colpe e delle pene. È in questo giorno che Dio concederà un mare di Grazie.
Per ottenere tutto ciò occorre avere grande fiducia nella Bontà di Dio, esercitare la Carità verso il prossimo, confessarsi e ricevere la Santa Eucarestia.
Anche tutti coloro che venerano l’immagine con grande fiducia, otterranno Grazie in grandissima quantità: la fiducia infatti è la chiave che apre il Cuore di Dio!
In questa prima domenica dopo Pasqua la Liturgia ricorda il Vangelo di Giovanni dove si narra l’apparizione di Gesù Risorto agli Apostoli e l’istituzione del Sacramento della Penitenza: “Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”.
L’immagine del Quadro rappresenta proprio Gesù Risorto che con i segni Vivi delle sue cinque Piaghe ci ottiene la remissione dei peccati e la Salvezza eterna.
Il Cuore di Gesù brucia di Amore per noi, un Amore incontenibile che Egli vuole riversare su ciascun uomo e che dunque chiede di essere accolto. Sa che siamo fragili, deboli e peccatori, ma la sua Misericordia è talmente infinita che non esiste peccato, per quanto grave sia, che non possa essere perdonato.
Gesù, è sceso sulla terra ed è morto sulla Croce proprio per questo. La Ferita del suo Cuore è la Sorgente della sua Misericordia, una Sorgente di Grazia per tutti gli uomini, ma specialmente per i poveri peccatori.
Egli è il buon Pastore che va in cerca della pecorella smarrita e non si dà pace finchè non la ritrova. Dio ha per così dire, un grande sogno ed è quello di poter stringere eternamente al Cuore tutte le sue creature. 
Il Signore desidera che crediamo fermamente nella sua Bontà, nella sua Misericordia; vuole che ci fidiamo di Lui. 
“Gesù confido in Te”! Deve essere il grido della nostra anima, sempre, in ogni circostanza, in ogni difficoltà, in ogni sofferenza, certi che non ci mancherà mai il suo aiuto. 
Signore Gesù, viviamo in un tempo di grande tribolazione. Questa pandemia ha sconvolto la vita dei tuoi figli. 
Tu sei il Re della Vita, il Signore della Storia, Colui che domina tutti gli elementi della natura e ogni genere di malattia. Ti supplichiamo dunque, stendi la tua mano possente, dissolvi questo virus maligno con il soffio della tua Onnipotenza e salvaci da tutti i gravissimi pericoli che incombono sull’umanità.
Oggi è il giorno della tua Festa, ma purtroppo le Chiese sono chiuse: ci hanno impedito di venire da Te!!!
Non possiamo ricevere il Tuo Corpo Santissimo, né accostarci al Sacramento della riconciliazione. Ci manchi tanto, Gesù!!!
Sappiamo però che il Tuo Amore non conosce impedimenti di alcun genere; non saranno certo le leggi o i decreti dei potenti del mondo a fermarTi!!!
Il Tuo Amore è un Torrente inarrestabile che non conosce ostacoli, che scavalca ogni barriera, che copre ogni distanza, che penetra in ogni luogo fino a raggiungere il cuore di ogni uomo per avvolgerlo con la tua tenerezza e inondarlo con la Tua Grazia.
In questo giorno solenne Ti preghiamo dunque di far scendere nelle nostre anime la potenza vivificante del Tuo Amore e della Tua Misericordia: perdonaci, risanaci, rinnovaci, guarisce le ferite del nostro cuore, spezza tutte le catene di satana e donaci la forza per affrontare uniti a Te e alla Vergine Santissima il dragone infernale e tutte le sue legioni che si sono riversate sulla terra per divorare le nostre anime in questo scontro finale!!!
Ti raccomandiamo tanto le Anime del Purgatorio affinchè la Tua Misericordia le liberi da tutte le loro pene, ma soprattutto Signore Ti preghiamo per l’umanità intera.
Il mondo ha un estremo bisogno della Tua Misericordia: troppi stanno percorrendo la strada verso la dannazione eterna.
Converti con la tua Grazia i peccatori più ostinati perché possano ritornare a Te e cantare in eterno i Tesori inesauribile della Tua Divina Misericordia. 
Tutti coloro che calpestano il Sangue di Cristo, che con infinito Amore e Dolore ha versato per la Salvezza del mondo ….. tutti coloro che rifiutano fino all’ultimo istante della vita la sua Misericordia e il suo Perdono, conosceranno il giorno terribile e inesorabile della sua Giustizia! Buona preghiera a tutti. 
 

Bianbca

 
Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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