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18/01/2020

Catechesi N. 296

 
A – In questo brano del Vangelo Gesù mette a confronto la preghiera del fariseo e del pubblicano entrambi erano saliti al Tempio per pregare. 
Il fariseo si era posizionato vicino al Santo dei Santi o Sancta Sanctorum, ossia   l’area più sacra dove era custodita l’Arca dell’Alleanza.
B - Da questa settimana, con il Tempo Ordinario, stiamo meditando il Vangelo di San Marco e lo faremo per nove settimane, considerando che questo Tempo dura trentaquattro settimane fino alla solennità di Cristo Re dell’Universo anche con l’inserimento del Tempo Pasquale.
C - Tantissimi segni e avvenimenti nel mondo indicano che il tempo dell’Anticristo è vicinissimo.
Se guardiamo questa nostra società vi troviamo le indicazioni profetizzate da San Paolo.
 
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 Santa Messa dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione. 
Domenica 19 Gennaio ore 15 Santa Messa di Guarigione
Pellegrinaggio a Lourdes dal 24 al 27 Aprile 
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Bambigua
 
+ VANGELO (Lc 18,9-14) 
Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.
 
A – In questo brano del Vangelo Gesù mette a confronto la preghiera del fariseo e del pubblicano entrambi erano saliti al Tempio per pregare. 
Il fariseo si era posizionato vicino al Santo dei Santi o Sancta Sanctorum, ossia   l’area più sacra dove era custodita l’Arca dell’Alleanza. Egli stava ritto, pieno di superbia e di orgoglio, e presentava i suoi meriti a Dio, ringraziandolo per essere migliori degli altri, anche di quel pubblicano che se ne stava nel Tempio a distanza: “o Dio ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo”.
Il pubblicano al contrario, stava in fondo al Tempio e riconoscendosi peccatore implorava la Misericordia di Dio. Il pubblicano invece fermatosi a distanza non osava nemmeno alzare gli occhi al Cielo, ma si batteva il petto dicendo: “o Dio abbi pietà di me peccatore”.  
Gesù fa questo confronto per ribadire ancora una volta l’importanza di avere un cuore umile e pentito.
 Il fariseo come ho appena detto mostra un atteggiamento altezzoso e inizia la sua preghiera che altro non né che una glorificazione di se stesso. 
La superbia che equivale all’amor proprio, all’orgoglio, alla presunzione di essere migliori degli altri è il vizio capitale che ci rende più simili a lucifero che proprio per la superbia si rifiutò di adorare il Verbo Incarnato, dannandosi eternamente.
La superbia avvelena l’anima!
Occorre l’umiltà per ammettere che non siamo migliori degli altri; chi non è umile difficilmente avrà un basso concetto di sè. Ciò è importante non tanto per perdere la stima in noi stessi, ma per stare con i piedi per terra e ricordare che senza l’aiuto di Dio siamo meno di nulla.
L’atteggiamento del pubblicano è quello che piace al Signore. Noi glorifichiamo Dio quando con il cuore contrito e umiliato imploriamo il suo perdono, riconoscendo la nostra debolezza. Proprio per questo Gesù esalta il comportamento del pubblicano che se ne andò giustificato da Dio. 
Vedete, tanti di noi si considerano con la coscienza “a posto” per il semplice fatto di andare a Messa e di osservare qualche precetto, ma se il cuore non è buono, non è umile, non è pentito; se non ci riconosciamo “dipendenti” da Dio a poco serviranno le nostre pratiche religiose. Se ciò che facciamo di buono ci fa sentire migliori degli altri e ci autorizza a puntare il dito e a disprezzare coloro che, secondo il nostro giudizio consideriamo peccatori, stiamo prendendo un grosso abbaglio!
Per piacere a Dio occorre abbandonare la vecchia mentalità per rinascere in Cristo e prima di tutto occorre riconoscersi peccatori e bisognosi del perdono di Dio.
La superbia acceca e devia dal cammino di perfezione perché allontana sempre dalla VERITA’!
Meditiamo attentamente e cerchiamo di comprendere ….. Cosa siamo noi rispetto all’Onnipotenza di Dio? Basterebbe un nulla per annientarci sia fisicamente che spiritualmente e allora, di cosa mai possiamo vantarci???
La superbia è sempre sinonimo di stoltezza. Riflettiamo sul comportamento del fariseo e del pubblicano e impegniamoci in una preghiera umile, fiduciosa e costante implorando sempre la nostra conversione e quella di tutti i peccatori.
Chiediamo insistentemente alla Vergine Santissima di donarci le sue Virtù in particolare l’umiltà. Meditiamo durante la giornata la vita umile e nascosta di Maria, stiamoLe vicino ….. amiamoLa ….. invochiamoLa, respireremo così il suo celestiale profumo che inonderà la nostra anima e ci renderà migliori.
Spesso mi perdo a contemplarLa ….. Lei, così Santa, così perfetta, Immacolata, esenta dalla più piccola ombra di peccato ….. eppure così incredibilmente umile!
Lei che si definì l’umile Serva del Signore era la Regina del Cielo e della Terra!
Le Ali purissime del suo Angelo Santo la avvolgevano in un abbraccio di Luce e in quell’abbraccio ha vissuto nascosta, nel più totale obblio di se stessa preoccupata solamente di servire il suo Signore. Maria non si attribuì mai alcun merito, pur essendo la più sublime di tutte le creature, ma tutto sempre indirizzò a Dio come leggiamo nella stupenda preghiera del Magnificat, dove Maria esalta tutta la grandezza di Dio, attribuendo a se stessa solo la piccolezza: L’anima mia Magnifica il Signore e il mio Spirito esulta in Dio mio Salvatore perché ha guardato l’umiltà della sua Serva d’ora in poi tutte le Generazioni mi chiameranno Beata. Grandi cose ha fatto in Me l’onnipotente ecc….. 
Guardando Maria ci accorgeremo di quel prurito satanico che abbiamo sempre di voler metterci in mostra, di voler dimostrare che siamo migliori degli altri, dimenticando che tutto ciò che di bello possediamo è Dono di Dio e Dio potrebbe privarcene in qualsiasi momento!
Impariamo da Maria la sua Meravigliosa umiltà, il suo silenzio su quanto di straordinario avveniva in Lei e non dimentichiamoci mai che chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato e se non lo sarà in questa vita lo sarà sicuramente in quella futura, quella eterna che è l’unica Realtà che veramente conta! Buona preghiera a tutti.
 
Collana 
 
+ VANGELO (Mc 1,21-28)
Gesù insegnava come uno che ha autorità
 
B - Da questa settimana, con il Tempo Ordinario, stiamo meditando il Vangelo di San Marco e lo faremo per nove settimane, considerando che questo Tempo dura trentaquattro settimane fino alla solennità di Cristo Re dell’Universo anche con l’inserimento del Tempo Pasquale.
Già nel primo capitolo San Marco vuole mostrare che Gesù Cristo non è un uomo comune, la sua stessa capacità di dominare i demoni e di costringerli ad allontanarsi dalle persone possedute è il chiaro segno della presenza di Dio in Lui.
Il Vangelo di Marco ha la caratteristica di essere diretto, essenziale, mira alla conversione dei romani e per suscitare grande interesse in loro, presenta il Signore come infallibile guaritore e dominatore dei diavoli. Racconta tutto quello che viene considerato clamoroso nella Vita di Gesù, iniziando con la liberazione di un posseduto.
Troppi cristiani non considerano attentamente la grandezza di Gesù, non credono che Egli possa guarire ogni malattia e liberare definitivamente da qualsiasi disturbo satanico. Proprio per questo molti ricorrono alla magia occulta. Il ricorso a questa pratica è sinonimo di mancanza di fede. 
Oggi viene presentato questo esorcismo indiscutibile, e Gesù mostra il pieno dominio sui diavoli, che sono terrorizzati di trovarsi dinanzi al «Santo di Dio». Seguiranno altri esorcismi nel Vangelo, ma già questo è sufficiente per evidenziare che Gesù fece esorcismi e distrusse la supremazia dei diavoli, poi ognuno di noi ovviamente è chiamato a lottare con la preghiera e le virtù per vincerli, sempre nel Nome di Cristo.
Con la vittoria di Gesù sui diavoli, tutti i suoi seguaci hanno questo potere, da esercitare nel suo Nome, nella preghiera unita ad una vita virtuosa.
Molti non riescono a liberarsi dalle negatività per la preghiera incostante o per la Fede debole, mentre quelli che pregano con amore e perseveranza  avvertono giorno dopo giorno la diminuzione del potere dei diavoli e si sentono più sereni e liberi.
Una preghiera inadeguata lascia i diavoli tranquilli ed essi continuano a causare sofferenze, anche disturbi ossessivi con pensieri contrari alla verità.
La presenza dei diavoli in una persona, la trasforma in un burattino mosso da pensieri negativi. Anche le parole che esprime sono negative, spesso cattive e piene di tristezza. Vede la realtà secondo una visione distorta. Sono i sentimenti che trasmette satana e già da questo è possibile capire la sua azione.
Molti cristiani soffrono periodicamente senza una valida spiegazione e purtroppo non si rivolgono al Sacerdote. Soffrono di attacchi diabolici che non riescono a distinguere per la poca spiritualità. Si lasciano infatti trasportare da pensieri sempre più negativi e opposti all’Amore, alla Verità, al bene degli altri, anche quello dei propri familiari.
Le maledizioni e le fatture esistono e chi le nega non conosce l’azione dei diavoli, non ha la spiritualità per capire queste cose.
Molto spesso i mali satanici arrivano dai più vicini, sono dovuti alla cattiveria di conoscenti e anche purtroppo di parenti e familiari. Sembrerà strano, ma l’odio esistente tra due familiari non è già espressione di avversità e capacità di compiere di tutto per danneggiare l’altro?
«Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi Tu sei: il Santo di Dio!».
Il terrore dei diavoli scaturisce dalla presenza di Gesù e di Maria Santissima. Loro   si rendono presenti quando c’è una preghiera fervorosa, e quando si invocano con la certezza del Loro intervento. Solo chi vuole rimanere schiacciato dalle negatività, dai pensieri malefici, dalla tristezza gelida, non prega e non chiede costantemente aiuto.
Quando Gesù viene invocato con Fede, risponde sempre e obbliga i diavoli a lasciare (prima o poi) le persone colpite o sottoposte a pesanti ossessioni: «“Taci! Esci da lui!”. E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui».
Anche riguardo le malattie bisogna valutare nella preghiera la provenienza, se c’è l’agire dei diavoli per mezzo di maledizioni, malefici e fatture.
È preferibile rivolgersi a un Sacerdote esperto, piuttosto che tentare di dare una spiegazione personale. Le cure mediche e le medicine sono indispensabili, ma se la malattia o una sofferenza dolorosa arriva dalla presenza satanica, con le preghiere diminuisce fino a sparire. Spesso termina nell’istante in cui un Sacerdote prega e impone le mani sulla testa.
I non credenti non capiscono la gravità della presenza dei diavoli e i diavoli compiono tutto quello che vogliono dove non c’è la Fede in Gesù Cristo. Anche molti cristiani restano freddi nei confronti di Gesù. Poco Lo avvertono perché ancora meno Lo amano. La distanza da Lui aumenta sempre più per la vita dissipata e immorale che conducono.
Fermatevi a meditare ogni giorno sulla Persona di Gesù. Nessuna cosa è più importante di Lui, nessuno potrà mai donarvi i suoi aiuti.
Per incontrare Gesù è importante confessarsi spesso. Chi ne è impedito per qualche ragione, non perda mai la speranza, preghi con fiducia e chieda perdono a Gesù nel proprio cuore. Anche se non c’è il Sacramento, è presente quantomeno un pentimento.
Una grande vittoria dei diavoli è la dimenticanza della Confessione, sia da parte di moltissimi Sacerdoti che dei fedeli. Da dove arriva questa avversione per la Confessione? Dai diavoli! Essi riescono ad infondere con facilità una sorta di insofferenza e di fastidio, in modo che tutti i Sacerdoti tiepidi si convincano della inutilità di questo importantissimo sacramento e lascino trionfare il protestantesimo!
In questa nostra Associazione che si sta sempre più sviluppando ci sarà piena disponibilità per la Confessione e per la guida spirituale. È un luogo di formazione spirituale, dove si svolgono gli incontri di preghiera, e quando sarà il momento faremo conferenze e ritiri, non appena troveremo una struttura più adatta. 
Tutte le opere di Dio volte alla conoscenza di Gesù, della Vergine Santissima e del Vangelo, si realizzano sempre con grande difficoltà.
Pregate per questa intenzione, perché la nostra Associazione è opera della Madonna e le prove che attestano questa verità sono molte: chi viene qui scopre la pace interiore, le famiglie ritrovano l’armonia; chi ha malattie causate dalle negatività si sente meglio e spesso si libera e guarisce. Numerosi ammalati sono guariti davanti alla Grotta della Madonna di Lourdes, e nella vasca con l’acqua benedetta le persone avvertono un meraviglioso senso di leggerezza, unito a un   desiderio intimo di pregare di più, o di ricominciare un serio cammino spirituale per vivere nella verità del Vangelo. 
Tutto arriva dalla Grazia di Dio, per intercessione della Madonna. Io non mi dimentico mai di pregare ogni giorno per tutti voi. Buona preghiera a tutti.
 
Carro
 
+ VANGELO (Lc 13,22-30) 
Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel Regno di Dio. 
 
C - Tantissimi segni e avvenimenti nel mondo indicano che il tempo dell’Anticristo è vicinissimo.
Se guardiamo questa nostra società vi troviamo le indicazioni profetizzate da San Paolo: ”Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, traditori, sfrontati, accecati dall'orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, con la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore” (2 Timoteo 3,1-5). 
In pratica molti porteranno il nome di cristiani senza esserlo.
Se nel mondo i non credenti e quanti sono indifferenti alla Religione non si pongono interrogativi, non c’è dubbio che lo stesso avviene in moltissimi cristiani, anche se affermano di credere in Dio.
La riflessione amara che faccio ogni giorno su tutto ciò che succede nel mondo, e soprattutto su quello che si sta preparando, comprende anche l’interrogativo sulla   fine terribile dei peccatori, sulla loro dannazione eterna dovuta al rifiuto continuo alla conversione. Noi non possiamo fare nulla senza Gesù, rimane molto importante la nostra insistenza nella preghiera per suscitare le Grazie di conversione.
Quando si realizzerà il grande avvertimento di Garabandal, preannunciato dalla Madonna in questo sperduto paesino della Spagna il 10 gennaio 1965 a Conchita, una bambina scelta insieme ad altre tre coetanee, allora anche molti peccatori avranno la possibilità di pentirsi. 
Garabandal è un’apparizione assolutamente autentica, tra le altre cose nel 1967 proprio Conchita fu accompagnata dal fisico Enrico Medi in Vaticano e visitarono anche Padre Pio, Padre spirituale di Medi. Il Santo credeva fermamente nelle innumerevoli apparizioni avvenute tra il 1961 e il 1965. 
Questo è il riassunto di quando Conchita incontrò Padre Pio.
«Nel febbraio del 1967, Conchita arrivò a Roma con la madre, un sacerdote spagnolo, padre Luis Luna, il professor Enrico Medi e la principessa Cecilia di Borbone-Parma. Era stata chiamata lì dal cardinale Ottaviani, prefetto del Santo Uffizio, chiamato oggi Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede. 
Fu durante questa visita che Conchita ebbe un’udienza privata con il Papa Paolo VI, durante la quale solo cinque persone furono presenti con il Pontefice. Abbiamo la testimonianza del professor Medi, allora presidente dell’Associazione Europea di Ingegneria Atomica, amico del Papa (uno dei cinque presenti). 
Poiché Conchita dovette aspettare un giorno prima di riunirsi con il cardinale Ottaviani, il professor Medi disse di andare a San Giovanni Rotondo a vedere Padre Pio. Segue il racconto di Conchita riguardo la visita, contenuto nell’intervista del 1975.
“Tutti eravamo d’accordo, così uscimmo dal monastero con la macchina noleggiata dal professor Medi. Arrivammo alle 21 e ci dissero che non avremmo potuto vedere Padre Pio fino al giorno seguente, durante la Messa delle 17. Prima della Messa, Padre Luna e il professore andarono in sacrestia. Il professore mi raccontò più tardi quello che lì accadde. Disse che Padre Luna aveva detto a Padre Pio che la principessa di Spagna era lì per vederlo. Padre Pio rispose: Non mi sento bene e non potrò vederla se non più tardi di oggi”. 
Il professor Medi aggiunse: “C’è un’altra persona che vuole vederla. Conchita vuole parlarle”. Padre Pio disse quindi: ‘Conchita di Garabandal? Venite alle 8 della mattina.
All’arrivo fummo condotti in una piccola stanza, una cella con un letto, una sedia e un piccolo tavolo. Domandai a Padre Pio se fosse camera sua e se dormisse lì. Egli rispose: Oh, no, non potete vedere la mia stanza. Questa camera è ricca. In quel momento non sapevo quanto fosse Santo Padre Pio, ma ora sì. All’epoca ero molto giovane, avevo solo 16 anni”».
Vediamo adesso di conoscere meglio cosa contengono le profezie che riguardano l’Avvertimento, il Miracolo e il Castigo. 
“La Vergine me lo ha detto il 10 gennaio 1965, ai pini. Non posso dire in che cosa consisterà, perché Ella non mi ha ordinato di dirlo. Non mi ha detto quando accadrà; so che sarà visibile in tutto il mondo; sarà opera diretta di Dio ed avrà luogo prima del miracolo. Non so se morranno persone. Solo potrebbero, nel vederlo, morire per l'impressione”.
14 settembre 1965: “L'avvertimento sarà visibile nel mondo intero, per tutti, in qualsiasi luogo essi siano. Sarà come una rivelazione dei nostri peccati; sarà veduto e sperimentato dai credenti e dai non credenti, dalle genti di ogni religione. Sarà come una purificazione prima del miracolo; una catastrofe che ci farà pensare ai morti, nel senso che desidereremmo essere al loro posto piuttosto che vivere questo ammonimento”.
Ottobre 1968: “Non si tratta di un fenomeno naturale; è qualcosa di soprannaturale che la scienza non potrà spiegare, una purificazione della coscienza del mondo. Anche quelli che non conoscono il Cristo, crederanno che è un ammonimento di Dio”.
Ottobre 1973: “La cosa più importante è che il mondo intero, ognuno, riceverà un segno, una Grazia, o un castigo, che potremo chiamare ammonimento. In quel momento tutti si sentiranno soli, in qualsiasi luogo si trovino, soli con la loro coscienza, soltanto davanti a Dio. 
Essi vedranno i loro peccati e gli effetti dei loro peccati, e tutti lo proveranno nel medesimo istante. Non si proverà alcun dolore fisico, salvo uno choc emotivo, come una crisi cardiaca. 
[...] Questo fenomeno non causerà danni fisici, ma ci riempirà di orrore, poiché in un preciso momento vedremo le nostre anime e i mali di cui siamo responsabili. Sarà come se fossimo in agonia, ma non moriremo per causa sua, salvo in qualche caso, forse di paura e di choc. 
Se anche non durasse che un momento, sarà molto terribile. 
Nessuno dubiterà che tutto viene da Dio e che non è di origine umana. Io ho una tremenda paura di quel giorno. 
La Vergine ci ha detto che l'ammonimento ed il miracolo saranno gli ultimi avvertimenti o manifestazioni pubbliche che Dio ci darà. Ecco il motivo per cui io credo che, dopo di essi, saremo vicini alla fine dei tempi (la fine dei tempi presenti, la fine della nostra epoca)”.
Siamo molto vicini alla fine dei tempi, all’ora in cui si realizzeranno le profezie delle Sacre Scritture riguardo le calamità naturali, preannunciate da Gesù in Matteo 24, e tutto quello che scaturirà dall’odio barbarico che si è impossessato come il più nefasto dei demoni, dei potenti del mondo.
Questo è il tempo per porsi alcune domande, come fece quel tale che incontrò Gesù: “Signore, sono pochi quelli che si salvano?”. 
Oggi sono pochi quelli che pensano alla salvezza, per arrivare alla salvezza occorre ricominciare da Cristo!
Tutti i peccatori possono abbandonare l’immoralità, devono comunque volerlo e impegnarsi seriamente in un cammino di conversione. Molti non riescono a fare questo passaggio per il loro distacco totale da Dio e la loro caduta continua nei peccati mortali senza mai confessarli. La caduta continua nei peccati mortali indebolisce sempre di più la volontà e si finisce per restare incatenati ai diavoli, si diventa come marionette nelle loro mani. A volte mi domando quale sarà il destino eterno di tantissimi personaggi famosi che scandalizzano la gente, soprattutto i giovani con i loro comportamenti osceni e immorali. Comunque è bene pregare sempre per la conversione di tutti perché nessuno di noi è in grado di giudicare gli altri, solo Dio sa leggere nel profondo dell’anima e conosce ogni singola persona, la sua storia, la sua responsabilità, la sua consapevolezza nel compiere determinati peccati.
Molti nel giorno del Giudizio diranno di conoscere il Signore, ma sentiranno queste terribili parole: “Non so di dove siete”. 
Sono molti purtroppo che non curano più il loro cammino spirituale; pensano di essere bravi, ma sono solo cristiani di facciata; esternamente si mostrano devoti, praticanti e seguaci di Cristo, ma è solo un ipocrita apparenza perché il loro cuore è lontano da Dio: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”.   
«Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i Profeti nel Regno di Dio, voi invece cacciati fuori». 
Sono parole tremende che fanno venire i brividi trovarsi dinnanzi al Giudice eterno e sentirsi dire: “non so di dove siete ….. ossia: non vi conosco!!!
Questo è il vero fallimento della vita ….. e la condanna eterna! Il peggior male che ci possa capitare e proprio quello di essere allontanati da Dio, dal suo Regno di Luce e di Amore, sprofondati eternamente nell’oscurità degli abissi infernali.
Noi che facciamo parte di questa Associazione non vogliamo sentirci dire queste parole di condanna e ci impegneremo con tutte le nostre forze affinchè al termine della nostra vita possiamo incontrare l’Abbraccio amoroso di Dio.
Affidiamo la nostra salvezza eterna alla Vergine Santissima che come Mamma tenerissima e premurosa veglierà incessantemente su ciascuno di noi per farci evitare questo gravissimo pericolo! Buona preghiera a tutti.
 
Calice3 
Madonna Orione
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