Moltober

07/12/2019

Catechesi N. 292
 
A - Negli ultimi decenni lo sforzo dei modernisti è sempre stato quello di eliminare il soprannaturale dalla nostra dottrina cattolica; questo è avvenuto anche per quanto riguarda l’insegnamento della Chiesa sull’esistenza degli Angeli.
B - Il ricordo di San Girolamo scaturisce essenzialmente per l’immane lavoro svolto nella traduzione della Bibbia in latino. La Vulgata è una traduzione in latino della Bibbia dall’antica versione greca ed ebraica, realizzata alla fine del IV secolo da Sofronio Eusebio Girolamo. 
C - Era grande la gioia dei primi discepoli che si resero disponibili a collaborare per la diffusione del Vangelo. Non avevano mai vissuto un’esperienza così intensa e non avevano mai pensato di poter dominare i diavoli.
 
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 Santa Messa dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione. 
Domenica 8 Dicembre festa dell'Immacolata a Milano via Elba presso le suore del Volto Santo di Gesù ore 10,30 Santa Messa. Nel pomeriggio in Associazione Santa Messa ore 17 
 
Domenica 15 Dicembre ore 15 Santa Messa di Guarigione.
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Immara
 
+ VANGELO (Gv 1,47-51) 
Vedrete il Cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’Uomo. 
 
A - Negli ultimi decenni lo sforzo dei modernisti è sempre stato quello di eliminare il soprannaturale dalla nostra dottrina cattolica; questo è avvenuto anche per quanto riguarda l’insegnamento della Chiesa sull’esistenza degli Angeli. Infatti nei seminari e nelle facoltà di Teologia, l’Angelologia è bandita da oltre quarant’anni con la grande soddisfazione di quanti sono animati da un forte “prurito di novità”.
Il Signore ci ha fatto già conoscere attraverso San Paolo questi tempi: “Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie” (2 Tm 4,3). 
I cattivi maestri non trasmettono più la Parola di Dio come è stata tramandata, la manipolano a loro piacimento eliminando tutte quelle verità per loro troppo scomode.
Noi ci ritroviamo in una Chiesa infestata da un potentissimo virus che si annida proprio dove c’è la mentalità del mondo, idolatra, perversa e menzognera.
Questo virus è penetrato purtroppo all’interno della Chiesa perché troppi cristiani e tra questi anche moltissimi consacrati hanno voltato le spalle a Dio e alla sua Legge. È un virus mortale per l’anima perché uccide la Fede.
Oggi il cristiano che vuole essere un vero seguace di Cristo si trova circondato da un nemico spietato che ha mille volti: la tentazione, la seduzione, la mentalità scandalosa di questa società, le pseudo religioni, il modernismo penetrato nella Chiesa che predica una falsa dottrina contraria al Magistero autentico della Chiesa.
È tutto un complotto per annientare i “santi” di Dio e con questo termine mi riferisco a tutte quelle persone che pur nella loro debolezza e nelle loro cadute, amano con tutto il cuore il Signore e la Vergine Santissima e vogliono restar loro fedeli. 
Siamo nel culmine della lotta tra il dragone infernale e Maria, la Donna Vestita di Sole e satana muove una guerra spietata a tutti coloro che osservano i Comandamenti di Dio capitolo Apocalisse. 
È l’ora delle tenebre e se tutto congiura contro il cristiano non dobbiamo scoraggiarci perché il Signore sarà sempre con noi. C’è un esercito invisibile che combatte al nostro fianco formato da coloro che già godono della visione beatifica di Dio e da tutti gli Angeli, queste creature stupende di Luce che ci sostengono in questa formidabile battaglia contro gli spiriti infernali.
E poi c’è Lei ….. la Sovrana del Cielo e della Terra ….. la Regina degli Angeli la cui Bellezza fa tremare gli abissi dell’inferno.
Invochiamo sempre durante la giornata l’aiuto degli Angeli, soprattutto il nostro Angelo Custode e San Michele Arcangelo.
San Michele Arcangelo e gli Angeli Custodi rimangono a vegliare su tutti, ma a volte, la loro è una presenza inoperosa perché troppi conducono una vita dissipata e non li invocano.
Non comprendono che in questo modo si privano degli aiuti enormi dell’Angelo Custode presente accanto ad ognuno di noi fin dal concepimento, e desideroso sempre di soccorrerci per condurci verso la Salvezza eterna.
È ancora più dannoso non ricorrere a San Michele Arcangelo, Principe dell’Esercito Angelico. Egli è il terrore dei diavoli, ed è sufficiente pronunciare il suo Nome con amore quando si viene attaccati da una tentazione, per annientare il potere del nemico.
Intanto, la massoneria ecclesiale è riuscita negli anni del Concilio Vaticano II a eliminare la preghiera in onore a questo potentissimo protettore che si recitava da tanto tempo al termine della Santa Messa. 
Perché eliminarla se la sua recita è molto breve e dura circa un minuto? Perché ignorare Colui che fa tremare l’inferno e che, quando si pronuncia il suo nome negli esorcismi, mette in fuga tutti i diavoli? 
Dobbiamo riportare la preghiera a San Michele Arcangelo al termine della Santa Messa, anche se in modo personale. Recitiamola con amore perché è un potentissimo esorcismo! 
Sappiamo cosa sta succedendo nella Chiesa e noi siamo molto attenti nel difendere la nostra Fede, noi seguiamo solo la sana dottrina della Chiesa. Non ci devono spaventare né condizionare i fermenti protestanti presenti all’interno della Chiesa. 
Occorre resistere saldi nel Signore perché il futuro di Gloria che ci attende nei Cieli è inimmaginabile e vale la pena sopportare qualunque sacrificio per raggiungere la Gerusalemme Celeste.
Non si può descrivere a parole ciò che Dio ha preparato per coloro che lo amano.
Buona preghiera a tutti.
 
CerchioAng
 
+ VANGELO (Lc 10,13-16) 
Chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato.
 
B - Il ricordo di San Girolamo scaturisce essenzialmente per l’immane lavoro svolto nella traduzione della Bibbia in latino. La Vulgata è una traduzione in latino della Bibbia dall’antica versione greca ed ebraica, realizzata alla fine del IV secolo da Sofronio Eusebio Girolamo. 
Il nome che indica la traduzione, Vulgata, è dovuto alla dicitura latina, vulgata editio, cioè “edizione per il popolo”, per evidenziare l’ampia diffusione che ottenne e lo stile non eccessivamente raffinato e retorico, più alla portata del popolo. 
Prima di allora con Vulgata si indicava la traduzione della versione dei Settanta, che ebbe anch'essa notevole diffusione.
La Vulgata di San Girolamo ebbe l’ufficialità come migliore e fedele traduzione della Bibbia, durante il Concilio di Trento (1545-1563) e rimase tale fino al Concilio Vaticano II (1962-1965), quando la stessa Bibbia fu ulteriormente revisionata.
I diavoli hanno terrore per la Parola di Dio, il terrore è però proporzionato alla santità del testo contenuto nella Bibbia, infatti un conto è la traduzione compiuta da un Santo, altro è la manipolazione di uno studioso modernista.
Anche se di suo la Parola è la rivelazione di Dio ed è santa proprio per questo, diventa più incisiva se viene diffusa da chi ha molta Fede ed è illuminato dallo Spirito Santo per una piena ed esatta comprensione del testo.
Succede lo stesso negli esorcismi: la preghiera fatta nel Nome di Gesù agita fortemente i demoni, ma se un esorcista ha una grande Fede, i diavoli perdono ancor più rapidamente forza, si indeboliscono e sono costretti a lasciare la persona posseduta più velocemente.  
Anche per i Sacramenti, la Grazia che si riceve è sempre proporzionata alla Fede del credente. Lo stesso vale per la Grazia che ricevono i fedeli durante la Messa e se il celebrante è un mediatore efficace, passa attraverso lui per distribuirsi a tutti i presenti.
Per questa ragione quando celebrava la Messa Padre Pio erano innumerevoli i presenti, arrivati da ogni parte d’Italia e dall’estero. Non erano solo attirati da Padre Pio, era la Santa Messa celebrata da Lui e gli effetti che ne scaturivano a spingerli ad affrontare sacrifici immani per potervi assistere.
Tutti i Santi celebravano la Messa con un rispetto che metteva impressione ai presenti, celebravano il Sacrificio Eucaristico in modo direi sovrumano, la persona era pienamente concentrata su quanto si svolgeva sull’altare. La Messa durava alcune ore, e vi partecipavano i credenti preparati e consapevoli dell’eccezionalità dell’evento.
Questo è un insegnamento molto importante e bisogna memorizzarlo bene: alla Messa si partecipa e non si ascolta, non è qualcosa che si risolve sentendo le parole pronunciate dal Sacerdote durante la celebrazione.
Il vero cristiano partecipa unito a Gesù al suo Sacrificio che si rinnova sul nuovo Calvario che è l’altare. La partecipazione interiore del cristiano comporta l’unione con la Vittima del Sacrifico e che è anche il vero celebrante della Messa, perché il Sacerdote è uno strumento e presta se stesso per la realizzazione del nuovo mistico Sacrificio. 
L’attenzione e la partecipazione interiore permettono di ricevere molte Grazie. Il Sacerdote soprattutto, e i fedeli presenti al Sacrificio Eucaristico, ricevono le Grazie proporzionate alla loro Fede che si esprime, appunto, nell’adesione intima. 
Queste e altre considerazioni le trovate scritte nel libro “La Santa Messa”.
Quando penso alla trascuratezza e alla profanazione con cui vengono celebrate 
moltissime Sante Messe nel mondo e alla profanazione per quanto avviene di “teatrale” a causa della musica non sacra e delle liturgie preparate come una sceneggiata, mi assale un grande angoscia. 
Se si comprendesse cos’è veramente la Messa, si celebrerebbe in ginocchio e tutti i presenti resterebbero per tutto il tempo in ginocchio!
Nella celebrazione ci sono i riti da osservare e non è possibile al Sacerdote agire diversamente, ma almeno con il cuore ci si prostri per terra per tutta la durata della Santa Messa. Il sacerdote è lo strumento attraverso cui Gesù si compiace di elargire fiumi di Grazie.
Chiaramente il credente buono, umile, puro ottiene con maggiore facilità molte più Grazie; esce dalla Chiesa con una nuova forza interiore e se mantiene costante la sua unione con Gesù, la sua conversione sarà autentica e profonda. Deve però evitare quei peccati oggi più comuni e che sono l’egoismo e l’invidia.
L’invidia è un malanimo provocato dalla constatazione dell’altrui prosperità ed è uno dei sette vizi capitali, opposto alla virtù della carità, e anche il desiderio smodato e incontrollato di poter godere dello stesso bene che altri possiedono.
L’invidia è uno dei sentimenti più diffusi, e anche più inconfessabili. Un detto sostiene: “Ci sono cose che un individuo non confessa né al Prete, né allo psicanalista, né al medium dopo morto. E fra queste cose la prima è senza dubbio l’invidia”. 
L’invidia è un meccanismo che si attua quando la persona si sente sminuita dal confronto con qualcuno, con quanto ha, con quanto è riuscito a fare o a essere. 
In psicologia viene indicata come un tentativo alquanto maldestro di recuperare la fiducia, la stima in se stesso, cercando di possedere le stesse cose degli altri o svalutando l’altro. 
Molti non si rendono conto di trasgredire il 10° Comandamento che dice: “Non desiderare la roba d’altri”.
Leggiamo quanto afferma il Catechismo:
“L’appetito sensibile ci porta a desiderare le cose piacevoli che non abbiamo. Così, quando si ha fame si desidera mangiare, quando si ha freddo si desidera riscaldarsi. Tali desideri, in se stessi, sono buoni; ma spesso non restano nei limiti della ragione e ci spingono a bramare ingiustamente ciò che non ci spetta e appartiene, o è dovuto ad altri.
Il decimo Comandamento proibisce l’avidità e il desiderio di appropriarsi senza misura dei beni terreni; vieta la cupidigia sregolata, generata dalla smodata brama delle ricchezze e del potere in esse insito”. (2535-2536)
È devastante nutrire pensieri di invidia perché si è sempre concentrati sul desiderare ciò che non si ha. In questo modo non si può procedere affatto nel cammino spirituale e si rischia di diventare facile preda di satana. Buona preghiera a tutti.
 
Buona
 
 
+ VANGELO (Lc 10,17-24) 
Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei Cieli.
 
C - Era grande la gioia dei primi discepoli che si resero disponibili a collaborare per la diffusione del Vangelo. Non avevano mai vissuto un’esperienza così intensa e non avevano mai pensato di poter dominare i diavoli. Ritornando dalla missione dissero con sincerità la ragione del loro successo: i diavoli scappavano quando veniva pronunciato il Nome di Gesù.
I primi settantadue discepoli non erano Sacerdoti, era lontano il giorno dell’Ultima Cena, erano solo seguaci di Gesù, oggi diciamo laici per intendere che non sono Consacrati. Nel loro stato di laici esercitavano una forte pressione nell’allontanare i diavoli, con una buona Fede e la certezza che Gesù era il Figlio di Dio.
Chi prega nel Nome di Gesù o vuole liberarsi dai disturbi malefici pronunciando il Santissimo Nome, ottiene grande vittoria.
“Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo Nome”.
L’euforia era alta e comprensibile, ma Gesù li calmò subito: “Non rallegratevi però perché i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”. È facile perdere di vista l’equilibrio quando avviene qualcosa di importante o che si vive con esaltazione.
Gesù ci esorta a pensare al traguardo ultimo della nostra vita che è l’entrata nel Regno dei Cieli e a rallegrarci per questo.
Gesù ci fa comprendere che non dobbiamo esaltarci dei Doni ricevuti e nemmeno focalizzare la nostra attenzione su di essi proprio perché sono Doni suoi. Si potrebbe infatti correre il rischio di “appropriarsi” di quei Doni quasi fossero nostri e di cadere nel gravissimo peccato di superbia.
I Doni sono proprietà esclusiva di Dio e Lui li distribuisce a suo piacimento, secondo la sua Sapienza Infinita e senza alcun merito nostro. La nostra attenzione deve rivolgersi esclusivamente alla gioia di appartenere a Dio, e di sapere che i nostri nomi sono scritti nei Cieli.
È una gioia inebriante che dilata il cuore e spalanca le “finestre” della nostra anima su orizzonti di Luce, di Pace, di Beatitudine infinita.
Il Paradiso è una realtà indescrivibile! Il cristiano dunque è chiamato a vivere nella Gioia perché sa che il suo destino eterno è quello di vivere nell’incanto sublime dell’abbraccio dell’AMORE!
La festa liturgica che ricorre in questi giorni ci ricorda Santa Teresa di Lisieux.
Ella ci presenta un modello di Santità straordinario che visse però in modo molto ordinario. Esteriormente non lasciava intravedere pressoché nulla della sua incredibile spiritualità. 
Teresa di Lisieux si preoccupava esclusivamente delle cose di Dio, amava la piccolezza e il nascondimento proprio il contrario di come vive il mondo che vuole solo apparire.
Nel giorno della sua canonizzazione a San Pietro avvenuta il 17 maggio 1925, Padre Pio disse: “È una grande Santa”.
Il motivo della grandezza di Santa Teresina, morta a 24 anni, si trova nella capacità di vivere la piccolezza evangelica.
 La novità della spiritualità di Santa Teresina, chiamata anche teologia della “piccola via”, dell’infanzia spirituale, ha ispirato numerosi credenti. Teresina propone di ricercare la santità, non nelle grandi azioni, ma negli atti quotidiani anche i più insignificanti, a condizione di compierli per amore di Dio.
È bene ricordare un’opera pubblicata postuma, che tanto bene ha fatto a milioni di lettori e che si deve meditare: Storia di un’anima. 
Oggi è il 1° Sabato del mese, giorno dedicato al Cuore Immacolato di Maria. Esorto tutte le famiglie a consacrarsi oggi a questo Cuore. 
Siamo alla vigilia di una grande festa Mariana, la festa dell’IMMACOLATA. La Vergine stessa in una delle apparizioni a Bernadette si definì “IO SONO L’IMMACOLATA CONCEZIONE”.
È un termine che esalta tutto lo Splendore e la Bellezza di Maria.
Questa Creatura concepita senza il peccato originale è una Creatura tutta di Luce. 
In Lei non vi è ombra di alcuna colpa, a partire dal concepimento fino al termine della sua vita: MARIA E’ LA TUTTA BELLA, LA TUTTA PURA E LA TUTTA SANTA!!!
Immacolata! ….. e il mio pensiero corre al candore incontaminato delle nevi perenni, lassù sui monti dove le vette accarezzano il Cielo. 
O Vergine Maria, la vetta sublime della Tua Santità è per noi irraggiungibile!
La Tua anima Purissima era, fin da questa terra immersa nell’Azzurro del Paradiso e sempre ascoltava l’Osanna incessante degli Angeli, ma da Te sgorgava, come da Sorgente limpidissima, un Osanna ancora più Sublime, quello della Creatura più Santa e più Perfetta, l’unica che meritò di essere la Madre di Dio.
Dolce Madre mia, beato chi ha potuto fissare lo sguardo nei Tuoi occhi di Cielo…
Quegli occhi che hanno guardato la terra esclusivamente per compiere la Volontà di Dio, ma che sempre erano rapiti negli Splendori eterni. 
O Cuore Immacolato di Maria Tu sei una Fortezza inespugnabile: a Te ricorriamo e in Te ci rifugiamo in questi tempi tremendi per essere protetti dagli assalti dell’inferno. Stretti a Te vicino non dobbiamo temere perché Tu sei la Vincitrice e schiaccerai ancora una volta la testa al dragone infernale! Buona preghiera a tutti.
 

Notte

 
 
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Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario ore 21 la Messa dei Malati
La domenica dalle ore 14,30 fino alle ore 19,30

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