10/09/2019
Catechesi N. 275
A - È molto difficile riuscire a individuare il comportamento da adoperare quando un familiare non è credente o indifferente alle cose di Dio.
In certi contesti non si sa quando e se è meglio parlare della Messa e della necessità di pregare, oppure fare silenzio per non urtare quel familiare, che può essere l’altro coniuge o uno dei figli.
B - Il discernimento autentico e attuato con la presenza dello Spirito Santo, è l’atteggiamento del cristiano capace di rinnegarsi e di scegliere ciò che è buono davanti a Dio e non più ciò che piace ai sensi. Solo così consegue buoni frutti in ogni opera che compie. Riceve Grazie continue da Gesù per il rinnegamento.
C - Il Vangelo di oggi è il proseguo di quello di ieri anche nei concetti essenziali. Vi invito a meditare attentamente la Catechesi di ieri.
Le parole che ho scritto ieri riguardano anche questo brano del Vangelo e ne fa tesoro chi non lascia passare inutilmente quei miei pensieri e li custodisce nel proprio cuore.
Dal Lunedì al Venerdì ore 9,30 Santa Messa a seguire Santo Rosario tutto in diretta.
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 Santa Messa dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
L'Associazione rimane chiusa da Sabato 3 Agosto e si riprende con la Santa Messa di Venerdì 23 Agosto ore 21. Buone vacanze a tutti uniti in preghiera.
https://www.facebook.com/Associazione-Nostra-Signora-di-Lourdes-San-Luigi-Orione-777089575651955/
Sostieni la nostra O.N.L.U.S" Associazione di Volontariato Nostra Signora di Lourdes - San Luigi Orione"
con il 5 per mille inserisci il nostro CODICE FISCALE 91107280157 nell'apposito riquadro:
" sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale "e ricordati di firmare è semplice, non costa nulla e non è una alternativa all' 8 per mille.
Iscrivetevi al canale YouTube e condividete la nostra pagina Facebook con i vostri amici e mettete mi piace grazie.
Cliccare sotto per ascoltare la Catechesi
+ VANGELO (Mt 7,6.12-14)
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.
A - È molto difficile riuscire a individuare il comportamento da adoperare quando un familiare non è credente o indifferente alle cose di Dio.
In certi contesti non si sa quando e se è meglio parlare della Messa e della necessità di pregare, oppure fare silenzio per non urtare quel familiare, che può essere l’altro coniuge o uno dei figli. C’è sempre tanta sofferenza nel vedere un familiare lontano dalla Grazia di Dio e confuso nel mondo pagano e perverso.
Il cattolico più spirituale si preoccupa dell’anima del coniuge o del figlio e teme per la sua dannazione eterna. Se da un lato questa preoccupazione spinge a pregare molto per il familiare, c’è comunque da valutare la gravità della lontananza da Dio, il numero dei peccati che aumentano giorno dopo giorno e così diminuisce la possibilità di pentirsi e ritrovare Dio.
“Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi”.
La citazione dei due animali è servita per far comprendere che ad essi bisogna dare da mangiare quello che è adeguato alle loro necessità, è impensabile dare da mangiare libri o oggetti sacri ai cani, oppure far mangiare ai porci le perle preziose.
Come non si danno queste cose ai due animali, così è sbagliato cercare di convincere dell’esistenza di Gesù chi Lo disprezza intenzionalmente. È solo una perdita di tempo e l’insistenza potrebbe anzi chiudere ancora di più il suo cuore verso Dio, perciò stiamo molto attenti quando parliamo di Gesù agli altri.
Si può paragonare al dialogo con un satanista, uno che odia Gesù e partecipa alle messe nere per profanare le cose sante. Anche se il vostro o la vostra conoscente non è satanista perché sicuramente voi coltivate solo buone amicizie, però chi non vuole credere in Dio e si ostina, non merita di ascoltare cose sante.
La sua situazione peggiora, si carica di maggiori responsabilità e dovrà darne ragione a Dio. Sarebbe meglio pregare per la sua conversione!
Oppure si lancia una sfida e si dice: “Se sei sicuro della non esistenza di Dio, perché non porti addosso questa Medaglia Miracolosa? Non significa che l’accetti né che ti impegni in qualcosa, ma devi mettere alla prova la tua certezza. Se non credi in tutto ciò che è sacro, non devi neanche temere di tenere addosso la Medaglia”.
Questo comportamento è saggio e prudente, inoltre si osserva quanto dice Gesù. Più che insistere con argomentazioni accolte con risolini da chi avversa il sacro, è indispensabile inoltre pregare molto il Santo Rosario per i peccatori, sarà poi Dio a far arrivare le preghiere ai lontani da Lui.
Tutto è possibile con questa arma potente e la Madonna ha assicurato che con la recita del Santo Rosario si possono cambiare gli eventi della vita personale e altrui. Tutti i Santi hanno compreso la vera potenza di questa preghiera e la recitavano tante volte al giorno.
Con la recita del Santo Rosario non solo si riceve l’immediato aiuto della Madonna, oltre al suo Spirito e la sua presenza nel credente, c’è da considerare anche la trasformazione della persona che prega ogni giorno. Se diceva bugie con facilità poi le disprezza, se giudicava poi evita di farlo e controlla le sue parole, se viveva di invidia poi trova la sua pace e si accontenta di quello che può avere.
Ritorno al discorso iniziale. Anche se si avverte la spinta a parlare con un familiare o un conoscente che afferma il suo ateismo o addirittura è un ateo militante, Gesù insegna che è inutile e si spreca tempo, inoltre si prova una profonda delusione.
La delusione del mancato convincimento dell’ateo, arrecherà danni alla Fede perché anche a livello inconscio si avvertirà l’incapacità della potenza di Gesù. Poi satana utilizzerà questo insuccesso per infierire e ispirare pensieri di dubbi, di abbattimento e di inadeguatezza… della Fede.
Moltissimi genitori non si preoccupano dell’anima dei figli e pur di non urtarli… non parlano o non parlavano mai di Gesù e della Madonna.
Sono due eccessi che bisogna evitare, ma parlare ai figli di Gesù è un dovere, mentre è prudente evitare di dare “le cose sante ai cani e gettare le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi”.
Gesù chiude questo insegnamento con un avvertimento pericoloso: “… e poi si voltino per sbranarvi”.
Significa che l’ateo convinto è interiormente aggressivo anche se non lo mostra per il controllo che attua su di sé. Da un atteggiamento pacifico si può trasformare in violento e diffamare e calunniare alle spalle, così arriva a sbranare la dignità dei buoni.
Ho citato sopra la Medaglia Miracolosa. Si continuano a spedire le Medaglie della Madonna Miracolosa e sono molte le testimonianze del costante intervento della Madonna nelle persone.
Sono questi i simboli che gli anticlericali hanno manipolato e trasformato in satanici, come si vedono nelle medaglie contraffate.
Le nostre Medaglie presentano i simboli corretti, come l’originale, e sono questi simboli citati a stabilire l’esattezza della Medaglia.
Riguardo la stella a cinque o a sei punte, è marginale, da non considerare affatto, perché ci sono due teorie opposte e diffuse da quei cattolici che in passato hanno pubblicato scritti sulla Medaglia.
Sono scritti confusi, essi non valutavano e non potevano sapere il vero motivo della presenza di cinque o di sei punte, per mancanza di discernimento. Ciò che è assolutamente importante è l’assenza dell’intenzione di rendere la Medaglia satanica: questo è ciò che conta.
Chi vuole renderla satanica, manipola tutti i simboli presenti nella Medaglia, soprattutto quelli più importanti.
Ci sono quelli favorevole a cinque punte e altri studiosi che parteggiano per quella a sei punte. Gli uni accusano la stella a cinque punte come il pentalfa, un simbolismo della massoneria o come il becco di satana. Altri incriminano la stella a sei punte come un simbolo del diavolo. Nella confusione finiscono per accusare sia quella a cinque punte sia quella a sei punte.
Dove si trova la verità? In quei simboli che ho citato e che ci danno la certezza delle nostre Medaglie. Le punte sono sempre state sistemate sia in un modo che nell’altro, per mancanza di conoscenza e molte aziende hanno prodotto le Medaglie in buonafede.
Abbiamo notato molti impedimenti da parte dei diavoli nella preparazione delle spedizioni delle Medaglie, o altre difficoltà che sorgono mentre si preparano le buste per spedirle. I diavoli non sono affatto contenti della spedizione di centinaia di Medaglie. Purtroppo le Poste consegnano alle volte in pochi giorni e spesso anche dopo un mese.
Le Medaglie Miracolose che stiamo diffondendo fanno tremare l’inferno! Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 7,15-20)
Dai loro frutti li riconoscerete.
B - Il discernimento autentico e attuato con la presenza dello Spirito Santo, è l’atteggiamento del cristiano capace di rinnegarsi e di scegliere ciò che è buono davanti a Dio e non più ciò che piace ai sensi. Solo così consegue buoni frutti in ogni opera che compie. Riceve Grazie continue da Gesù per il rinnegamento.
Per arrivare a questa condizione spirituale bisogna camminare e perseverare molto, come quando si deve acquistare qualcosa che piace e ci si avventura anche per lunghe ore, non si considera il viaggio da intraprendere se l’oggetto desiderato si trova in un negozio distante da casa.
Se non c’è la vera comunione con Gesù è impossibile avere il discernimento e spesso si compiono azioni sbagliate perché mossi da umane frenesie che non hanno nulla a che vedere con lo Spirito.
Il discernimento autentico che permette di valutare il bene e il male in ogni cosa che si deve compiere, non è solo una riflessione, perché anche gli atei e gli anticlericali riflettono. Bisogna vedere quanta presenza c’è dello Spirito Santo in una riflessione, oppure se è satana a guidarla, o si tratta dello spirito umano non mortificato e sceglie ciò che diletta i sensi, trovando giustificazioni false per non turbare la propria coscienza.
Moltissimi cristiani dimenticano che Dio vede e ascolta tutto.
Lui assiste senza interferire alle opere sbagliate e cariche di autocompiacimento dei suoi figli. Essi, uomini e donne, già adesso provano disagi spirituali nelle scelte di vita opposte alla volontà di Dio, ma sono costretti a compiere quelle scelte che più si avvicinano alla loro formazione spirituale. Tutto questo perché non hanno la capacità di rinnegarsi!
Se la loro formazione è minima anche le scelte saranno minime davanti a Dio e quindi sbagliate. Se la formazione è robusta, le scelte saranno secondo la volontà di Dio o, comunque, in linea con il suo volere. Questo è indiscutibile, fa parte della sana spiritualità cristiana.
Gesù desidera il meglio per ciascuno di noi, e la verità la troviamo solamente in Lui, quella verità che riguarda tutto ciò che esiste.
Il discernimento autentico per fare le scelte migliori nello Spirito Santo, per seguire la volontà di Dio, è la saggezza.
E tutto viene valutato dai frutti che si raccolgono lungo il cammino.
Anche se una persona afferma bugie a se stessa e agli altri per giustificare i propri comportamenti non lineari e volti a soddisfare le vanità mondane, la verità arriva dai frutti spirituali. Se non ce ne sono, ogni suo ragionamento è carico di errori e di sbagli.
Ogni nostra opera sviluppa necessariamente dei frutti, sono le conseguenze buone o cattive, ma tutto scaturisce da quale spirito animava la persona nelle sue scelte. Era l’umiltà o la superbia? La verità o l’inganno? La bontà o l’invidia?
I cristiani che rimangono a un livello spirituale bassissimo non si preoccupano delle conseguenze delle loro scelte di vita, quindi tutto ciò che riguarda il loro essere. Al massimo scrollano le spalle e avranno dannosissime conseguenze spirituali che toccheranno anche gli altri familiari. Tutto ciò che riguarda la loro esistenza.
Per giustificare gli errori così si giustificano: “Che c’è di male?”o “Tanto lo fanno tutti”..
“Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi”.
Questo è il male che emerge dalle scelte irragionevoli e ostinate. Il Signore conosce perfettamente quelli che si rinnegano e li premia eternamente. Quelli che invece vogliono soddisfare ogni capriccio, rimangono spogli di frutti spirituali e si dirigono verso la dannazione eterna.
Ognuno ha la piena libertà nel fare le sue scelte, per il cristiano è diverso, sa che può compiere opere migliori se prega molto prima di agire.
La realizzazione personale, la riuscita di ogni scelta, tutto può arrecare frutti buoni se si ascolta Gesù. “Cosa vuoi che io faccia?”.
Bisogna pregare molto per ascoltare Dio, nessun buon cristiano improvvisa o si lascia vincere dai pensieri che arrivano alla mente, egli discerne sui frutti buoni o sui frutti cattivi che ne seguiranno, ricordando anche le opere compiute in precedenza.
E arriviamo alle parole del Signore che danno la spiegazione alla spiritualità di ogni cristiano: “Un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni”. La vera spiritualità, quindi, non si improvvisa, è figlia delle nostre scelte di vita, di ogni situazione che viviamo.
Gesù ci vuol dire che dove è presente la determinazione di compiere la sua volontà, il cristiano ha in sé le predisposizioni giuste per produrre frutti buoni. Dove invece è assente, le inclinazioni personali non sono giuste, sono falsate e volte a conseguire risultati figli dell’orgoglio e della superbia umana.
Anche dinanzi a questa condizione non spirituale c’è la possibilità di elevarsi e dare una svolta alla propria vita. Tutto si può ottenere di meraviglioso quando si decide di vivere il Vangelo. I Santi sono tali perché rinnegavano i pensieri riguardanti le cose umane, aspetti marginali e non determinanti della loro vita.
I Santi dinanzi alle scelte di vita facevano il contrario dei loro pensieri, desiderando compiere sempre la volontà di Dio.
Ma qual è la volontà di Dio?
Ne ho parlato molte volte e conoscete come raggiungerla, di sicuro dobbiamo chiedere allo Spirito Santo di liberare la nostra mente dai pensieri negativi che si manifestano nell’agitazione, nella frenesia di compiere qualcosa che si oppone al rinnegamento, nell’ansia di ottenere qualcosa di umano e vizioso.
Dobbiamo chiedere anche allo Spirito Santo di riempire la nostra mente di pensieri divini per conseguire frutti buoni in ogni nostra azione. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 7,21-29)
La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.
C - Il Vangelo di oggi è il proseguo di quello di ieri anche nei concetti essenziali. Vi invito a meditare attentamente la Catechesi di ieri.
Le parole che ho scritto ieri riguardano anche questo brano del Vangelo e ne fa tesoro chi non lascia passare inutilmente quei miei pensieri e li custodisce nel proprio cuore. La Catechesi di ieri dà gli insegnamenti indispensabili per compiere un vero cammino di Fede.
Quanti si trovano in una condizione spirituale tiepida o addirittura trascurata, sono dinanzi ad una grande possibilità di dare una svolta alla sua vita e di ricominciare a vivere le parole del Vangelo. Sembra difficile, ma non lo è, di sicuro è impegnativo, ma cosa non risulta impegnativo quando si vogliono ottenere dei buoni risultati nella vita?
Qualsiasi aspetto dell’esistenza del credente e dell’ateo richiede uno sforzo o sacrificio, sia riguardo l’obbligo del lavoro che richiede l’alzata presto e poi in moltissimi casi, viaggi più o meno lunghi o complicati per via del traffico; sia riguardo l’ordinarietà degli atti giornalieri da compiere per la stessa sussistenza.
Tutto richiede sforzi, impegni talvolta duri anche per la pazienza richiesta, fatiche esigenti senza poterne farne a meno.
Non è solo il Vangelo esigente, tutto nella vita ha un costo di sudore e di affanno.
La differenza è che il Vangelo ha la forza insita perché insegnato dall’Onnipotente, di rilasciare continue Grazie spirituali a quanti l’osservano. Quindi, i credenti che compiono giornalmente rinunce ricevono gli aiuti soprannaturali che permettono di possedere la pace interiore, di superare gli ostacoli, di fermare gli attacchi dei nemici e dei diavoli, di vincere le prove, di ritrovare la salute fisica, di avere l’armonia in famiglia.
I nostri sforzi per vivere il Vangelo devono essere compiuti nel Nome di Gesù e non per vanità e ostentazione inutile e dannosa.
Questi aspetti cambiano il nostro modo di essere: si può diventare un’anima molto cara a Gesù o un’anima dissipata e lontana da Gesù.
Bisogna valutare dove viene costruita la nostra spiritualità!
Sulla roccia che è Gesù e tutto si compie per dargli gloria oppure sulla sabbia e tutto viene giù alla prima tempesta/sofferenza!
Chi non vive veramente la Fede che pensa di possedere non entrerà nel Regno dei Cieli. Questo ci dice oggi Gesù. Arriva anche a precisare che molti predicano o fanno apostolato nel suo Nome, ma non sono graditi né apprezzati da Lui, per la mancanza di vero amore e si servono di Lui… per averne vantaggi personali.
Negli ultimi anni abbiamo letto libri e articoli pubblicati dai giornali su cardinali, vescovi e sacerdoti truffatori che si sono preoccupati di rastrellare molto denaro in maniera assolutamente non trasparente e, se le loro parole facevano riferimento a Gesù, le loro opere calpestavano il Nome Santissimo di Gesù. VEDETE!
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel Regno dei Cieli».
Il Signore anticipa anche quanto avviene nel Giudizio riguardo coloro che si sono serviti del suo Nome per compiere opere cattive all’interno della Chiesa. È evidente che il riferimento principale sono i Consacrati, ad essi rivolge parole inequivocabili: «In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo Nome?
E nel tuo Nome non abbiamo forse scacciato demoni?
E nel tuo Nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”».
Gesù si riferisce a quanti hanno operato nella Chiesa per averne esclusivamente vantaggi personali di qualsiasi natura. Il primo è stato Giuda e non solo per il tradimento senza eguali, anche se quest’uomo pur avendo compiuto un clamoroso deicidio che gli ha procurato l’inferno, ha qualche attenuante in più rispetto ai Prelati che oggi tradiscono Gesù per il potere, la carriera e il denaro.
Pensare alla carriera significa perdere la libertà decisionale e accettare condizioni opposte al Vangelo!
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel Regno dei Cieli».
Gesù vuole le buone opere, almeno l’impegno di compierle, il proposito sincero di attuarle e gli sforzi per mettere in pratica le sue parole.
Dio pesa perfettamente ogni pensiero e ogni opera compiuta da ogni essere umano, per premiarlo o per lasciarlo al suo destino!
Tutto è conosciuto da Gesù e nessuna cosa si può nascondere, ma distingue perfettamente il peccato compiuto per debolezza dalla volontarietà perfida di operare contro la sua Chiesa. Per questo dice ai suoi acerrimi nemici parole durissime e irreversibili: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
Essi hanno costruito sulla sabbia, era un’apparente costruzione non di mattoni, ma di superbia, ipocrisia, cattiveria e ingiustizia.
Il Signore distingue le fondamenti delle due case per i frutti spirituali che ognuno produce.
“Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia”.
“Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande”.
Ognuno di noi è arbitro del suo futuro. Solo chi si rivolge umilmente alla Madonna e vive il Vangelo ottiene grandi Grazie e la vita eterna. Buona preghiera a tutti.