Liberazione
25/04/2019
Catechesi N.260
A - La Risurrezione gloriosa del Signore è la chiave per interpretare tutta la sua vita, ed è il fondamento della nostra Fede.
Senza questa vittoria sulla morte, qualsiasi predicazione sarebbe vana così come la nostra Fede poiché è proprio sulla Risurrezione di Gesù che appoggia la nostra futura risurrezione.
B – Nemmeno dopo la morte di Gesù i suoi nemici si danno pace. Pensavano di averlo eliminato per sempre e di aver cancellato persino il suo ricordo condannandolo alla morte infamante della Croce. Ora invece sentono raccontare dalle guardie del Sepolcro che Gesù è Resuscitato
C - Ieri abbiamo meditato nel Vangelo l’invito di Gesù a due discepole di annunciare la sua Risurrezione, e si rivolge ad esse per il grande amore che avevano nutrito verso il Crocifisso. L’amore puro e sincero è la chiave che apre il Cuore di Gesù e si può ottenere tutto quello che è utile all’anima e alla propria vita.
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Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 Santa Messa dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
Pellegrinaggio alla Madonna dal Cuore d'Oro in Belgio dal 25 al 28 Aprile 2019 
 
Mercoledì 1° Maggio festa dell'Associazione, 10° Anno. Apriamo alle ore 10, 12,30 Pranziamo insieme, ore 15,30 Messa di Guarigione. Per i Bambini è stata allestita una zona con i Gonfiabili così potranno giocare. 
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BambiGesù
DOMENICA DI PASQUA 
RISURREZIONE DEL SIGNORE
+ VANGELO (Gv 20,1-9) 
Egli doveva risuscitare dai morti. 
A - La Risurrezione gloriosa del Signore è la chiave per interpretare tutta la sua vita, ed è il fondamento della nostra Fede.
Senza questa vittoria sulla morte, qualsiasi predicazione sarebbe vana così come la nostra Fede poiché è proprio sulla Risurrezione di Gesù che appoggia la nostra futura risurrezione. La Pasqua è la festa della nostra Salvezza e quindi, festa di ringraziamento e di gioia.
La Risurrezione del Signore è una realtà centrale della Fede cattolica, e come tale è stata predicata fin dagli inizi del Cristianesimo.
Ma cosa significa risorgere da morte? 
Forse non si riflette abbastanza sulla Risurrezione di Gesù perché non si medita nemmeno sulla sua Passione e Morte. Infatti solo una minima percentuale di cristiani si sofferma ogni giorno a riflettere sulla vita di Gesù e quindi non si pone nemmeno il quesito del profondo significato della Risurrezione.
Sarebbe anche un ottima riflessione leggere e approfondire periodicamente le resurrezioni compiute da Gesù durante la sua vita pubblica.
 La più straordinaria rimane quella di Lazzaro perché era già morto da quattro giorni e quindi era già iniziato il processo di decomposizione del suo corpo. 
Inevitabilmente la morte fa parte del ciclo naturale della vita. Quando giunge tale momento, in ogni essere umano inizia un complesso processo attraverso il quale il corpo umano ritorna gradualmente alla polvere. Infatti la decomposizione trasforma le nostre strutture biologiche in semplici elementi costitutivi organici e inorganici.
Questo processo era già iniziato in Lazzaro e lo comprendiamo dalle parole che  Marta rivolse Gesù non appena arrivò a Betania: “Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni” (Gv 11,39). Questa precisazione di Marta era la risposta all’ordine perentorio dato da Gesù: “Togliete la pietra!” (Gv 11,39).
È molto bello il dialogo tra Gesù e Marta quando ella gli va incontro fuori casa e pronuncia un profondo atto di Fede: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, Egli Te la concederà” (Gv 11,22). Gesù si commuove sentendo queste parole, aveva pianto per la morte di Lazzaro, ma precisa: “Tuo fratello risusciterà” (Gv 11,23). 
Marta risponde con l’insegnamento del Maestro e in buonafede dice: “So che risusciterà nell'ultimo giorno” (Gv 11,24). 
Così infatti avverrà per tutti gli esseri umani, ma in questo caso Gesù si riferisce alla resurrezione che per Lazzaro sarebbe avvenuta di li a pochi istanti.
Gesù aveva ritardato apposta il viaggio a Betania per omaggiare il corpo di Lazzaro, perché voleva dare a tutti una ulteriore prova della sua Divinità con lo strepitoso Miracolo della resurrezione.
Gesù pone a Marta una domanda: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?” (Gv 11,25-26). 
Marta non può che rispondere affermativamente, ma con il fratello morto da quattro giorni la Fede di molti altri sarebbe crollata. 
Non è scontata la risposta affermativa di una persona che ha sepolto da poco il corpo del proprio familiare. Marta aveva veramente una Fede pura e sicura: “Sì, o Signore, io credo che Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo” (Gv 11,27). 
Nell’ultima affermazione di Gesù riportata sopra, Egli fa riferimento al destino eterno che attende ogni essere umano.
Ogni persona che muore cambia condizione di vita, ma solo con l’anima perché il corpo, come ho già detto è destinato alla decomposizione. Esso risusciterà nel giorno del Giudizio universale. La risurrezione dei morti sarà l’atto conclusivo della storia umana, chiamato appunto il Giudizio Universale. 
Alla fine del mondo ogni anima rivestirà il corpo che aveva qui sulla terra. Un numero incalcolabili di esseri viventi si troverà dinnanzi al Giudice Eterno. Gli Spiriti Beati rifletteranno nel loro corpo l’indicibile Bellezza di Dio e saranno come stelle splendenti nella Gerusalemme Celeste. Gli spiriti dannati avranno invece un aspetto orrido come satana, il loro padrone, e bruceranno nel fuoco eterno tra indicibili tormenti.  
Tutti proclamiamo nel Credo che Gesù Cristo, salito al Cielo, ritornerà un giorno “per giudicare i vivi e i morti”.
La Risurrezione di Gesù indica che il suo Corpo non si è assolutamente decomposto poiché non poteva conoscere la corruzione del corpo Colui che è il SIGNORE DELLA VITA. Anche la VERGINE SANTISSIMA è SALITA AL Cielo in Anima e Corpo, perché è stata Madre del Figlio di Dio e il suo Corpo Purissimo fù dunque il Tabernacolo vivente dell’Onnipotente.
Il miracolo che festeggiamo a Pasqua è di tale rilevanza che gli Apostoli sono, prima di tutto, testimoni della sua Risurrezione. Il nucleo di tutta la loro predicazione è l’annuncio che Cristo vive. È il Vivente! Ed è quanto, dopo venti secoli, anche noi annunciamo al mondo: Gesù è Risorto e vive! 
LA RISURREZIONE È LA PROVA SUPREMA DELLA DIVINITA’ DEL  SIGNORE GESU’! Troppo pochi sono coloro che meditano questa formidabile Verità. 
Da quanto si legge e si ascolta, anche per molti uomini di Chiesa Gesù non è vivo e parlano di Lui senza amore. 
Per chi è Risorto veramente oggi il Signore?
Oggi dobbiamo meditare sull’amore che proviamo per Gesù; se non avvertiamo la sua presenza e perché il nostro amore è ancora debole, c’è ancora troppa indifferenza nelle pratiche di pietà e troppa pigrizia nelle preghiere.
 La Risurrezione di Gesù è un forte richiamo a vivere da risorti e a compiere premuroso apostolato. La Pasqua ci dice che dobbiamo essere Luce e portare la Luce agli altri. Per questo occorre restare uniti al Signore con una preghiera frequente e fervente affinché mai si spenga in noi la Fiamma viva dell’Amore.
Pietro e Giovanni corsero al Sepolcro per vedere cosa era avvenuto dopo l’apparizione di Gesù alla Maddalena. La loro corsa è l’inizio del nuovo cammino verso una Vita nuova. La tomba vuota è silenziosa rimane la prova della Risurrezione di Gesù.
Anche noi dobbiamo avere questa premura amorevole nel cercare Gesù, ogni giorno e in ogni circostanza anche con brevi atti di amore. Non rimanga mai la nostra anima vuota della presenza di Dio, solo la tomba del Sepolcro deve rimanere vuota.
La Madonna oggi è raggiante di gioia per la Risurrezione di Gesù, e La ricordiamo così, anche se il suo Cuore soffre per i peccati di tutti noi! Buona preghiera a tutti.
Dolorosae
+ VANGELO (Mt 28,8-15) 
Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno. 
B – Nemmeno dopo la morte di Gesù i suoi nemici si danno pace. Pensavano di averlo eliminato per sempre e di aver cancellato persino il suo ricordo condannandolo alla morte infamante della Croce. Ora invece sentono raccontare dalle guardie del Sepolcro che Gesù è Resuscitato, la notizia sconvolgente della Resurrezione li agita, li riempie di paura. Gesù per loro è come un fantasma che torna a turbare i loro sogni tranquilli: Colui che è sempre stato una minaccia per il loro potere ….. è ancora Vivo!!!
I capi dei sacerdoti si riuniscono e decidono di corrompere i soldati: “Alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati dicendo: “ Dichiarate: i suoi Discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo … Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi”.
  Quanti lungo i secoli della storia del cristianesimo hanno cercato di far tacere la “Voce” con infinite astuzie diaboliche, ma quella Voce non può tacere perché è la Voce di Dio.
E se i potenti e i grandi della storia, purtroppo anche tanti vescovi e cardinali non vogliono più ascoltarLa, Essa si rivolge al quel “piccolo Resto”, a quelle anime semplici e buone che vogliono rimanere fedele al Maestro. Nel più profondo dei loro cuori quella Voce li guida e li ammaestra con Amore di Padre per condurli alla Salvezza eterna.
Leggendo il brano del Vangelo, più che la corruzione delle guardie, colpisce molto il degrado morale dei sacerdoti ebrei del tempio e degli anziani, considerati le guide morali di Israele. È come se i cardinali e i vescovi cattolici vivessero esclusivamente per la carriera, il denaro e la difesa del potere raggiunto. Cosa potranno trasmettere di spirituale alle persone, se di spirituale non hanno più nulla??? 
Pagare qualcuno per indurlo a falsare i fatti si chiama disonestà. 
Purtroppo oggi in ogni campo l’ingiustizia ha preso drammaticamente il posto dell’onestà e della verità, molti non possono fare a meno di compiere truffe e vivono nell’imbroglio abituale. 
D’altronde, moltissime volte pubblicamente il Papa ha detto che nella Chiesa c’è molta corruzione. Ha rivelato che nella Chiesa non sono pochi quelli che pensano solo alla carriera e al denaro.
Non ci era assolutamente nuovo questo dramma, per bloccarlo però bisogna predicare e mostrare con le opere, l’immutabile dottrina del Vangelo.
 Bisognerà assolutamente annunciare che esiste l’inferno e che nessuno si salva immaginando un Dio esclusivamente misericordioso, perché Lui vuole il sincero pentimento e la volontà di ricominciare una nuova vita osservando i suoi Comandamenti. 
È urgente che i cattolici facciano qualcosa di più per far conoscere Gesù e il Vangelo Storico, non si può far finta di nulla. Tutti i peccatori vanno aiutati a ritrovare la via della Salvezza.
La preghiera che accompagna l’apostolato suscita sempre buoni frutti, anche se non si vedono subito i risultati. 
“Le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli”. Tutti siamo chiamati alla missione di far conoscere il Vangelo ai lontani.
Senza paura dobbiamo mostrare che siamo seguaci di Gesù e che Lui ci invia a farlo conoscere. “Non temete”. Buona preghiera a tutti.
Bimbaabbra
+ VANGELO (Gv 20,11-18) 
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose. 
C - Ieri abbiamo meditato nel Vangelo l’invito di Gesù a due discepole di annunciare la sua Risurrezione, e si rivolge ad esse per il grande amore che avevano nutrito verso il Crocifisso. L’amore puro e sincero è la chiave che apre il Cuore di Gesù e si può ottenere tutto quello che è utile all’anima e alla propria vita.
Queste donne non avevano avuto paura a testimoniare sotto la Croce il loro Amore fedele al Signore. Probabilmente gli Apostoli, escluso Giovanni, non possedevano questo coraggio sostenuto da una fede forte eppure Gesù li aveva preparati in almeno in tre annunci, al tremendo momento della sua Morte. 
Ma la morte del Maestro li aveva sconvolti e la paura di perdere a loro volta la vita, aveva preso il sopravvento nel loro cuore.
Seppero ben testimoniare poi, tempo dopo, l’Amore verso il Signore con il sacrificio della vita (moriranno tutti Martiri escluso Giovanni). Dopo la Discesa dello Spirito Santo saranno infatti trasformati in uomini nuovi, in intrepidi testimoni del Risorto. Gesù perdona subito agli undici e non ricorda il loro abbandono, infatti alle due donne Discepole disse: “Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno”.
Li chiama sempre fratelli e compatisce il loro momento di debolezza anche se è stato abbandonato nel momento in cui aveva bisogno di loro.
Dopo l’arresto del Signore crollò il loro coraggio e fuggirono per nascondersi. Ma Gesù, come ho detto, comprese tutta la loro debolezza e apparendo alle donne li chiamò ancora “fratelli”. Meraviglioso!!!
Gesù ci ama sempre, ma quando pecchiamo è necessario pentirsi per ottenere la sua Misericordia.
Oggi il Vangelo ci descrive la bellissima testimonianza piena di amore della Maddalena. Dopo la Madre Santa è stata la discepola più fedele e più obbediente. È a  lei che si riferiva Gesù quando pronunciò il bellissimo elogio: “Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio Corpo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il Vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto” (Mc 14,6-9). 
Questo episodio avvenne prima della conversione della Maddalena, quando ella entrò nella casa di Simone, il lebbroso miracolato da Gesù, portando un vasetto di alabastro pieno di nardo profumato di grande valore. 
Questo ci dimostra che anche i grandi peccatori possono cambiare vita e sperare nella salvezza. Ma per la conversione della Maddalena avevano pregato Marta e Lazzaro, chi prega per i peccatori di oggi?
Dopo la morte di Gesù lei è rimasta vicino al Sepolcro piangendo sconsolata per la scomparsa del Corpo del Signore, infatti la pietra era stata ribaltata e Gesù non c’era più. 
La Maddalena è una grande Santa perché amò sinceramente il Signore, per Lui decise di abbandonare una vita di peccato e di intraprendere il cammino della conversione fatto di rinunce e di penitenze.
Il suo dolore era così grande da non riconoscere più Gesù Risorto e la sua implorazione allo “sconosciuto” per ritrovare il Corpo del Maestro è davvero commovente: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dov’è lo hai posto e io andrò a prenderlo”. Ella scopre di trovarsi dinanzi a Gesù solamente quando Lui la chiama per nome: “Maria”. È allora che la Maddalena esplode nel grande grido di gioia: ” Rabbunì” che significa Maestro!
Gesù chiama per nome anche ciascuno di noi. Molti purtroppo non se ne accorgono perché assorbiti totalmente dal ritmo frenetico della vita. Altri invece avvertono intimamente la presenza del Signore nella loro vita e Lo riconoscono. Io lo noto in molti di voi, sono innumerevoli le testimonianze commoventi e sorprendenti che mi arrivano ogni giorno contenenti parole profonde e ricche di spiritualità.
È la prova che stiamo procedendo molto bene, e che molti di voi si impegnano con costanza nel cammino della conversione. Così scoprite una nuova Luce e la vita cambierà in meglio; ci sarà una vera rinascita spirituale, quella che Gesù descrive a Nicodemo: “In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel Regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito” (Gv 3,5-6). 
Mi sono arrivati moltissimi messaggi in questi giorni, sono tutti belli, sinceri e pieni di amore, anche quelli che hanno scritto solo poche parole. 
Io prego ogni giorno per ognuno di voi, chiedo quanto vi necessita nella Messa, nel Rosario e nell’Adorazione eucaristica. Buona preghiera a tutti.
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