06/04/2019
Catechesi N. 257
A – La cacciata dei mercanti del Tempio è un episodio forte che manifesta lo sdegno di Gesù e la sua profonda amarezza nel costatare che il Tempio, dimora terrena del Padre Celeste si era trasformato in un luogo di mercato.
B - È una parabola incomprensibile per gli occidentali perché occorre conoscere le usanze ebraiche riguardo alle nozze. Il contratto matrimoniale veniva stipulato un anno prima del matrimonio effettivo e quando finalmente gli sposi venivano a stare insieme, celebravano la festa di nozze.
C - Il comportamento di Dio verso le persone che non perdonano, soprattutto riguardo i cristiani viene descritto chiaramente in questo brano da Gesù. “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”.
Dal Lunedì al Venerdì ore 9,30 Santa Messa a seguire Santo Rosario tutto in diretta.
Giovedì 4 Aprile ore 21 Santa Messa con Don Marcello Stanzione, Venerdì 5 ore 21 Messa di Guarigione, Sabato 6 Aprile ore 15,30 Messa di Guarigione con Don Marcello Stanzione
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 Santa Messa dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
Pellegrinaggio alla Madonna dal Cuore d'Oro in Belgio dal 25 al 28 Aprile 2019
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Cliccare sotto per ascoltare la Catechesi.
+VANGELO (Gv 2,13-25)
Distruggete questo Tempio e in tre giorni lo farò risorgere.
A – La cacciata dei mercanti del Tempio è un episodio forte che manifesta lo sdegno di Gesù e la sua profonda amarezza nel costatare che il Tempio, dimora terrena del Padre Celeste si era trasformato in un luogo di mercato: “Trovò nel Tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e i cambiavalute seduti al banco”.
Il Cuore di Gesù è una fornace ardente di Amore e la sua sete ardente di onorare il Padre non poteva tollerare che il luogo Santo fosse profanato da meschini interessi umani:” Lo zelo per la tua Casa mi divora”.
Ciò che appartiene a Dio è sacro e va trattato con il dovuto rispetto. Ecco perché Gesù fa una sferza di cordicelle e caccia via tutti i mercanti dal Tempio.
Anche oggi assistiamo tristemente alla profanazione di tante Chiese. Si compiono in Esse cose impensabili progettate da menti malate per non dire demoniache: si balla, si organizzano banchetti, si fanno persino sfilate di moda e ci si ubriaca ecc…
Comunque senza giungere a questi estremi proviamo ad osservare il comportamento di tante persone che si recano in Chiesa. Quanti usano il dovuto rispetto??? Prima e dopo la Celebrazione della Santa Messa, a volte anche durante, quanto chiacchierio fastidioso si sente: gente che parla di tutto …… gente che ride, che risponde al telefonino. Gente che non ha ancora capito nulla della Presenza di Gesù nel Tabernacolo.
Mi domando quale valore possa avere la loro partecipazione alla Santa Messa; il loro è un sentimentalismo effimero che non fa crescere nella Fede e nell’Amore.
Anche molti consacrati purtroppo non considerano più la Chiesa come un luogo Sacro. In Essa si comportano come se fosse un luogo ricreativo.
Vorrei per ultimo porre l’attenzione sull’abbigliamento di tante donne. A loro dico: “Siate modeste e caste nel vestire! Avete dimenticato che vi trovate dinnanzi all’Onnipotente, Colui che è Purezza e Santità infinita!
Come potete andare a ricevere il suo Santissimo Corpo con un abbigliamento simile? Non vi rendete conto che siete motivo di scandalo e forse qualcuno non riesce a pregare bene perché distratto dal vostro modo di vestire. A chi volete piacere, a Dio o agli uomini”?
Anche su questo quanto abbiamo da imparare dalla Vergine Santissima!!!
Guardiamola ……. Lei è la nostra Madre del Cielo …… Così Bella ….. Così Casta ….. Così pura ….. in ogni suo sguardo, in ogni suo gesto, in tutto il suo Essere!!!
Guardiamola e teniamola sempre nei nostri pensieri, ci comunicherà il suo stesso Spirito, purificando le nostre anime così imbrattate dal peccato.
Se le donne avessero come modello Maria, quanti mali in meno ci sarebbero nel mondo!!!
Le offese a Dio si moltiplicano ogni giorno. Siamo arrivati a un punto tale di degrado che non c’è più possibilità di ritorno. Occorre un nuovo intervento divino ……. Allora Gesù usò la frusta ……. Oggi non oso pensare cosa potrebbe accadere.
Noi siamo chiamati a riparare con la nostra vita virtuosa, perché la nostra missione di cristiani autentici è di aiutare Gesù e la Madonna a salvare peccatori con la preghiera forte, costante e con il nostro buon esempio. Dobbiamo pregare per tutti, anche per quelli che non conosciamo e abitano dall’altra parte del mondo.
Occorre pregare di più e meglio, occorre fare molte mortificazioni e ogni giorno sono centinaia le occasioni che si presentano per usare Bontà, Pazienza, per evitare Giudizi e aiutare il nostro prossimo; per essere sempre gentili e sorridenti, senza dire menzogne, senza provare invidie e gelosie, rispettando tutti e compiendo bene il proprio dovere.
Una vita mortificata è indispensabile per seguire veramente Gesù. Procedendo con la pratica della mortificazione giornaliera, riusciremo con facilità a considerare la Chiesa come la Casa di Dio, dove Lui dimora in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Aiutiamo le persone a riscoprire il valore infinito della Santa Messa, Padre Pio diceva che il mondo non può reggersi senza la celebrazione del Sacrificio Eucaristico e se tante persone oggi si sono allontanate a causa degli scandali dei molti consacrati, va spiegato che la Chiesa è un istituzione Divina perché fondata da Gesù Cristo ed è sempre Santa. Sono gli uomini a sbagliare, Dio è infallibile e sempre dona Grazia a chi lo cerca con Amore. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 25,1-13)
Ecco lo sposo! Andategli incontro!
B - È una parabola incomprensibile per gli occidentali perché occorre conoscere le usanze ebraiche riguardo alle nozze. Il contratto matrimoniale veniva stipulato un anno prima del matrimonio effettivo e quando finalmente gli sposi venivano a stare insieme, celebravano la festa di nozze.
Allora, lo sposo con un piccolo corteo di amici si recava alla casa della sposa che lo attendeva insieme ad alcune amiche sue, vergini anch’esse. Gesù ne indica dieci per spiegare questa parabola.
Poi, i due cortei si recavano nella sala del banchetto dove si celebrava una grande festa.
Entrati lo sposo con i suoi amici e la sposa con le sue amiche, la sala veniva chiusa e non era più possibile ad alcuno di entrarvi.
Gesù prende questa usanza per narrare una parabola, Egli immagina che in casa della sposa, l’attesa dello sposo sia eccessivamente lunga, così che l’olio delle lampade si sia consumato quasi del tutto.
Le vergini sagge che avevano previsto quel ritardo avevano portato olio di scorta, le stolte no.
Quando viene lo sposo le cinque vergini stolte sono fuori della casa della sposa. E si suppone che, proprio mentre esse sono assenti, i due cortei, dello sposo e della sposa, si uniscano e che insieme tutti entrino nella sala del banchetto e poi “la porta fu chiusa”, dice Gesù.
Dal Vangelo nasce una riflessione molto importante ed è l’atteggiamento dello sposo, che è la figura di Gesù.
Gesù mostra un rifiuto totale alla richiesta delle vergini stolte: “Signore, Signore aprici”! Non era più il tempo di chiedere la porta infatti ormai era chiusa.
Lo Sposo fù irremovibile proprio perché le cinque vergini stolte conoscevano perfettamente il rituale: bisognava farsi trovare pronte all’arrivo dello Sposo!
Esse invece avevano preferito occuparsi di faccende poco importanti trascurando l’unica cosa indispensabile: l’olio della lampada che rappresenta la Fede!
L’irremovibilità dello Sposo è dunque pienamente giustificata, rispetta perfettamente ciò che prescriveva la Legge. La sua risposta fu perentoria: “In verità vi dico non vi conosco”.
Gesù nel suo Vangelo ci ha dato ogni indicazione per vivere santamente; ha parlato lungo i secoli a molti Mistici e Santi; ha inviato sua Madre nelle numerose apparizioni riconosciute dalla Chiesa per richiamarci ad una vita di conversione e di penitenza. Tutto ha fatto per suscitare in noi un vivo pentimento e un autentico cambiamento, per aiutarci a intraprendere un serio cammino spirituale che è l’unica cosa che realmente conta.
Il Signore parla incessantemente al cuore di tutti con ispirazioni, illuminazioni, esortazioni al bene e nessuno potrà mai recriminare.
La vita dissipata e senza Fede conduce inevitabilmente lontano da Dio.
Siamo noi dunque a decidere il nostro destino eterno e non dimentichiamo mai che lo Sposo potrebbe giungere a un ora inattesa.
Nessuno infatti sa il momento esatto in cui avrà termine il suo pellegrinaggio terreno, tale momento potrebbe arrivare all’improvviso: “Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno, né l’ora! Non facciamoci trovare impreparati come le vergine stolte perchè saremo fuori per sempre dal Banchetto Eterno e questo è quanto di più terribile ci possa capitare. Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Mt 18,21-35)
Se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello, il Padre non vi perdonerà.
C - Il comportamento di Dio verso le persone che non perdonano, soprattutto riguardo i cristiani viene descritto chiaramente in questo brano da Gesù. “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”.
Gesù spiega che non si può ottenere il perdono da Dio e poi non donarlo a qualcuno che sbaglia; oppure, non si chiede il perdono a Dio se non c’è nel cuore la disponibilità a perdonare gli altri, anche se fossero colpevoli di azioni gravi. Il perdono non richiede necessariamente l’incontro con chi non ci ama o che non si ritiene opportuno incontrare, è sufficiente perdonare nel proprio cuore e pregare per tutti.
La parabola di oggi verte sul perdono, viene spiegato che il Padre non può perdonare chi non perdona al proprio fratello.
Un cammino impegnativo, non c’è dubbio, ma tutto è possibile quando si chiede aiuto a Gesù, e si ripete con insistenza la richiesta del suo intervento per perdonare chi non ci ama.
La parabola parla un re che regola i conti con i suoi servi ed è misericordioso verso un servo che gli doveva una somma altissima e oltre ad avere compassione di lui gli condona anche il debito. Una fortuna inaspettata e immeritata per il servo, che proprio per questo avrebbe dovuto riflettere e comportarsi verso gli altri con la stessa generosità usata nei suoi confronti.
Invece, alla prima occasione mostra di non avere per nulla compreso la benignità e la misericordia del re.
Subito dopo infatti incontra “uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari”, una cifra ridicola rispetto al debito immenso di diecimila talenti che lui aveva con il re.
Dal re aveva ottenuto dunque il condono di una somma elevatissima dopo averlo supplicato in ginocchio, mentre dal suo compagno pretendeva una cifra ridicola e afferrandolo lo soffocava dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Anche il suo compagno si prostrò per terra e lo supplicava con parole accorate: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma il servo fu spietato e cattivo e lo fece gettare in carcere.
La parabola è chiarissima, parla di un credente che supplica Dio per ottenere il perdono dei suoi numerosi peccati, ma poi non vuole perdonare al fratello che ha commesso verso di lui una piccola colpa.
Dobbiamo capire l’importanza e il significato del perdono, che deve essere senza limite e verso tutti, perché nella misura in cui perdoneremo al nostro fratello anche noi otterremo il perdono da Dio: “Se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello, il Padre non vi perdonerà”.
Dio è sempre pronto a perdonarci, qualunque colpa commettiamo, ma come può la sua Grazia entrare in noi se abbiamo il cuore chiuso dal rancore verso il nostro prossimo?
C’è da fare una considerazione molto importante: ognuno di noi è in grado di perdonare secondo il grado di spiritualità che possiede. Ecco perché occorre fare un serio cammino di conversione per vivere veramente in comunione con Dio nell’oceano sconfinato del suo Amore dove tutto è Pace, Gioia e Armonia infinita.
Chi ha Dio nel Cuore non ha posto per nessun sentimento negativo. La Luce divina che è in lui annulla ogni ombra di risentimento, di rabbia, di rancore, di vendetta …...
CHE RICCHEZZA IMMENSA E’ POSSEDERE DIO!!!
Se l’umanità comprendesse questa formidabile verità il potere di satana verrebbe annientato in un solo istante e la terra sarebbe un Paradiso anticipato.
Dobbiamo perdonare sempre le offese, le cattiverie, le persecuzioni, i tradimenti, le diffamazioni, le falsità, ecc. ma come ho detto sopra non sempre occorre incontrare chi ci ha arrecato molto male. È già sufficiente perdonare sinceramente nel proprio cuore e desiderare il bene di tutti.
In questi anni ho ringraziato Gesù e continuamente lo ringrazio per infiniti motivi e per l’onore che mi ha concesso di partecipare, anche se in minima parte, alla sua Passione, bevendo al Calice dell’amarezza. Quanti insulti e oltraggi patiti per Amor suo! Sono stato crocifisso ingiustamente e infangato da persone che vanno a Messa e si illudono di essere cristiani, ma non hanno capito nulla di Gesù Cristo e del Vangelo. Anche queste persone perdono pienamente di cuore e chiedo a Gesù ogni giorno, la loro salvezza eterna.
Sono continuate ad arrivare incalcolabili messaggi di sostegno e di conforto nei miei confronti. Ringrazio tutti infinitamente. Buona preghiera a tutti.