30/03/2019
Catechesi 256
A - Tutto il Vangelo di oggi ci parla dell’umiltà, virtù poco compresa e praticata, molti addirittura provano un senso di avversione, oserei dire quasi di ribrezzo al solo pensiero di agire con umiltà. Il termine “umiltà” deriva dalla parola latina “humilis”, che significa “basso”, o “dalla terra”.
B - Questa è una parabola piena di insegnamenti, una lettura che offre sempre nuovi spunti di riflessione per imparare a vivere come vuole Gesù.
L’insegnamento principale che ci indica Gesù è la necessità di avere il cuore staccato dalle ricchezze.
C - Ieri ho nuovamente riflettuto sulla parabola di Lazzaro, come vi ho scritto gli spunti di meditazione sono molti, è una parabola che và commentata in una o più catechesi. Dalla parabola di ieri voglio riprendere solo alcuni passaggi. All’inizio della parabola Gesù presenta il ricco epulone, che “ogni giorno si dava a lauti banchetti”.
D - La profonda crisi nella Chiesa ha avuto inizio nella gerarchia ecclesiastica e molti prelati hanno perduto la fede come fu profetizzato dalla Madonna nel terzo segreto di Fatima. Le cronache da decenni sono pieni di fatti incresciosi che vedono coinvolti numerosi prelati, esperti nelle omissioni e nell’insabbiamento dei reati.
Dal Lunedì al Venerdì ore 10,30 Santo Rosario in diretta.
Giovedì 4 Aprile ore 21 Santa Messa con Don Marcello Stanzione, Venerdì 5 ore 21 Messa di Guarigione, Sabato 6 Aprile ore 15,30 Messa di Guarigione con Don Marcello Stanzione
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 Santa Messa dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
Pellegrinaggio alla Madonna dal Cuore d'Oro in Belgio dal 25 al 28 Aprile 2019
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+VANGELO (Mt 23,1-12)
Dicono e non fanno.
A - Tutto il Vangelo di oggi ci parla dell’umiltà, virtù poco compresa e praticata, molti addirittura provano un senso di avversione, oserei dire quasi di ribrezzo al solo pensiero di agire con umiltà. Il termine “umiltà” deriva dalla parola latina “humilis”, che significa “basso”, o “dalla terra”.
L’umiltà è la virtù che si oppone al vizio capitale della superbia che è presente nella quasi totalità delle persone, chi più chi meno.
La superbia ha fatto precipitare lucifero, la creatura angelica più bella del Paradiso e l’inferno è proprio la conseguenza di questo suo atto di superbia.
Comprendete dunque quanto è devastante questo vizio in un’anima quando esso non viene combattuto e quanto invece l’umiltà sia importante, direi fondamentale per la propria santificazione.
La condizione principale per praticare l’umiltà è la conoscenza di Gesù. Occorre imitare i suoi comportamenti, soprattutto rivestirsi del suo Amore.
Gesù è il nostro modello, la sua vita è stata tutta intessuta di umiltà.
Lui era il Verbo del Padre vivente negli inaccessibili Splendori del Cielo e ha velato il suo fulgore assumendo la nostra misera condizione umana, vivendo un’esistenza comune fino all’obbrobrio tremendo della morte in Croce.
La meditazione sulla vita di Gesù è una lezione formidabile di umiltà da cui tutti dovremmo imparare.
Così è stata anche la vita di Maria. Questa Creatura unica e sublime che riflette nella sua anima purissima l’infinita Bellezza di Dio in un grado così elevato che nessuno potrà mai raggiungere, è passata su questa terra quasi in punta di piedi, sfiorandola appena, Lei così riservata, così silenziosa, così nascosta, tutta assorta a contemplare Colui che era l’oggetto unico del suo Amore: DIO!
È proprio vero che le perle più belle e preziose sono nascoste, Maria la Regina del Cielo e della Terra è vissuta quasi sconosciuta al mondo, avvolta negli impenetrabili abissi di Luce del Mistero Divino.
Facciamo un serio esame di coscienza e prendiamo la decisione ferma di combattere l’orgoglio, la superbia, la voglia di apparire, di essere sempre elogiati ecc….. Un vero cristiano non si vanta mai di nulla perché sa che tutto il bene viene da Dio. Riflettiamo attentamente: se una persona è intelligente, è bella, o è dotata di qualsiasi altra qualità perché mai dovrebbe inorgoglirsi??? È forse merito suo??? Avrebbe potuto benissimo nascere in un'altra condizione, un in altro contesto ed essere priva di tutto ciò di cui ora si vanta tanto!
Quanti poi mostrano un umiltà di “facciata”, dicono di non valere niente, di essere insignificanti, ma è una falsa umiltà. Infatti appena ricevono un'umiliazione, o un'offesa dagli altri diventano una furia!!!
Eppure le umiliazioni servono a farci rientrare in noi stessi, a farci scendere dal nostro piedistallo, del nostro amor proprio.
Anche la conoscenza dei propri difetti è un aiuto per diventare più umili, ma bisogna poi combatterli.
Tutte le virtù per essere praticate necessitano della presenza della Grazia di Dio. . Si possono praticare le virtù in modo esemplare, spesso però, purtroppo si praticano solo per un breve periodo di tempo.
È il cammino del rinnegamento insegnato da Gesù a renderci umili, la ripetizione di atti che richiedono uno spirito di mortificazione, quindi di rinuncia, privazione, sacrificio, penitenza. La privazione riguarda anche tutto ciò che appare lecito, ma che il credente se ne priva per dominare la propria volontà.
I Sacramenti, l’osservanza dei Comandamenti e del Vangelo, la preghiera sincera e fiduciosa, la lotta ai vizi, rendono umili.
Una persona umile è essenzialmente una persona modesta che non si ritiene migliore o più importante degli altri.
Può avere tante qualità, talenti, ingegni, ma ha lo spirito dei piccoli del Vangelo, è proprio per questo è grande davanti a Dio.
L’umile pensa sempre di essere inadeguato e se riceve complimenti al lavoro, in famiglia o in altri ambienti, non si esalta, non si inorgoglisce, proprio perché si considera piccolo, e ritiene le doti che ha come un dono di Dio.
Non gioisce per gli elogi, al contrario si meraviglia, non prende su di sé i complimenti, ma offre tutto immediatamente a Gesù e alla Madonna a loro solo la Lode e la Gloria!
Prendiamo l’esempio di un grande Santo, Padre Pio; Egli non si rallegrava mai quando lo esaltavano, perché aveva una bassa considerazione di sé davanti a Dio, eppure è stato un gigante di Santità, un eroe, uno dei Santi più straordinari. La sua comunione intima con Dio lo portava a vedere anche i suoi difetti più innocenti.
Infatti più la persona è vicina a Dio che è la Perfezione assoluta, maggiormente si sente indegna, inadeguata, limitata, proprio perché è una creatura. Questo è il vero senso dell’umiltà che è sempre Verità!!!.
Il Signore, nella vita eterna, rivestirà di Gloria, di Bellezza e di Splendore ogni suo servo che quaggiù ha indossato la veste dell’umiltà perché: “Chi si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato”.Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Lc 16,19-31)
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
B - Questa è una parabola piena di insegnamenti, una lettura che offre sempre nuovi spunti di riflessione per imparare a vivere come vuole Gesù.
L’insegnamento principale che ci indica Gesù è la necessità di avere il cuore staccato dalle ricchezze.
Il distacco dalle cose ci dà la necessaria libertà per seguire Gesù.
In questo tempo di Quaresima la Chiesa ci invita ripetutamente a liberarci dalle cose terrene per riempire il nostro cuore di Dio.
Chi ripone la sua fiducia nelle cose della terra, allontanando il suo cuore dal Signore, è condannato alla sterilità. È come un albero che non dà più alcun frutto. È vero che ogni giorno ci dobbiamo occupare di ciò che è terreno, ma questo va fatto nella giusta misura.
C’è una gerarchia di valori da seguire al vertice della quale sempre deve esserci Dio e mai i beni materiali.
Una persona, che ama “disordinatamente” le cose della terra non lascia spazio nella sua anima all’amore per Dio.
L’attaccamento morboso ai beni e l’amore per Gesù sono incompatibili. “Non potete servire Dio e mammona” (Mt 6,24).
Le cose materiali possono diventare un grave impedimento al cammino spirituale per giungere a Gesù.
Se non arriviamo a Lui, a che serve la nostra vita? I beni materiali sono buoni perché sono di Dio, sono mezzi che Dio ha messo a disposizione dell’uomo fin dall’inizio dalla creazione, ma devono essere utilizzati in bene, per soccorrere le necessità dei fratelli e non diventare un idolo.
Siamo amministratori di tali beni per un tempo limitato, molto breve.
Quando il ricco epulone lo ha capito era troppo tardi, la sua vita corrotta e la mancanza di amore verso Dio e i poveri lo hanno fatto precipitare nell’inferno. Da lì invocava aiuto ma non poteva assolutamente riceverlo e Abramo nella parabola spiega: “Tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
Gesù dice che dopo il Giudizio non ci sarà possibilità di cambiare destinazione; così, come ci presenteremo al suo cospetto, saremo giudicati. È durante la vita, con le scelte che facciamo giorno dopo giorno, a decidere quale sarà il nostro destino eterno.
Chi mette le ricchezze al centro della sua vita esclude se stesso dal Regno dei Cieli. Chi non rompe i lacci, sia pure sottili, che lo legano in modo disordinato alle cose materiali, alle persone, ai piaceri mondani, a se stesso, si esclude da una vera vita interiore, da un rapporto d’amore con Gesù.
Adesso ognuno sceglie lo stile di vita che più gli piace: può imitare il ricco epulone e anche se non ha tanti beni materiali può essere ricco di vizi e corruzione. Quest’uomo visse senza Dio e morì senza Dio, si concentrò solo sui piaceri della carne e la sua carne brucerà nell’inferno per l’eternità. È stata una sua scelta!
Il povero Lazzaro invece non aveva nulla, ma era umile, buono e rassegnato nella sua condizione. Era ignorato dal ricco epulone, ma infinitamente amato da Dio come lo sono tutti coloro che vivono in una condizione di povertà e di sofferenza.
Dio, mai distoglie il suo sguardo dai suoi figli più infelici!!!
L’egoismo sfrenato verso i piaceri del mondo impedisce di scorgere le infinite necessità dei fratelli. Impegniamoci a imitare la pazienza nelle prove e la bontà di Lazzaro. Per meritare la sua stessa corona di Gloria nell’Eternità. Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Mt 21,33-43,45)
Costui è l’erede. Su uccidiamolo!
C - Ieri ho nuovamente riflettuto sulla parabola di Lazzaro, come vi ho scritto gli spunti di meditazione sono molti, è una parabola che và commentata in una o più catechesi.
Dalla parabola di ieri voglio riprendere solo alcuni passaggi. All’inizio della parabola Gesù presenta il ricco epulone, che “ogni giorno si dava a lauti banchetti”. Ogni peccatore non pentito ogni giorno banchetta con i propri peccati e si lascia travolgere dalle passioni disordinate e dall’istinto incontrollato.
Gesù poi fa dire al ricco, già finito nell’inferno, un’invocazione: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Riflettiamo sulla tremenda realtà dell’inferno, dove non c’è assolutamente pace né gioia, solo dannazione, tormento e fuoco che arde le carni senza consumarle. Una grande sete che non finisce mai….. purtroppo non si parla più dell’inferno si preferisce lasciare tutti tranquilli a “macerare” nei propri vizi e nei propri peccati facendo così il gioco di satana!!!
Ieri abbiamo letto la risposta di rifiuto di Abramo per la netta separazione tra Paradiso e inferno. Ma il ricco replica, insiste chiedendo almeno che siano avvisati i cinque fratelli di non peccare più: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”.
Strana richiesta questa, infatti nell’inferno non c’è amore e non c’è interessamento per il bene di coloro che sono sulla terra, nemmeno se sono parenti.
Il ricco in realtà non si preoccupa dei fratelli, egli cerca disperatamente di non subire altre punizioni eterne. Egli infatti era stato motivo di scandalo per i fratelli che avevano seguito il suo cattivo esempio vivendo anch’essi nel peccato e ora proprio per questo egli pagava anche per le loro colpe.
Stiamo molto attenti anche noi a non essere motivo di scandalo per il nostro prossimo perché lo scandaloso dovrà soffrire per i suoi peccati e per tutti i peccati commessi da coloro che lo imitano.
Cosa succederà a quanti inducono attraverso la televisione, milioni di persone a commettere peccati di ogni tipo?
Il peggiore male, il vero male del mondo è il peccato.
Tutti però anche il più incallito peccatore ha la possibilità di rinascere a vita nuova e ad incontrare la misericordia di Gesù, purché lo voglia.
Approfittiamo della Quaresima per intensificare la lotta contro il peccato. Fate ogni giorno l’esame di coscienza e considerate i peccati, cercate di comprendere la causa e che vi ha spinto a commetterlo, se c’è stata resistenza nella tentazione o pure si è caduti subito.
Anche il peccato veniale che da molti è ridicolizzato e viene considerato una sciocchezza, ossia qualcosa di innocuo, porta in sé una malizia particolare.
Per affrontare decisamente la lotta contro il peccato veniale è necessario riconoscerlo per quello che è: un’offesa a Dio. Sarà piccola, ma è sempre un’offesa deliberata. La ripetizione di molte offese piccole farà diventare abituale il peccato ed anche quelli mortali saranno considerati cosa da poco. Si arriverà così a perdere il senso del peccato e tutto ci sembrerà lecito.
Dobbiamo chiedere ogni giorno allo Spirito Santo di aiutarci a riconoscere con sincerità le nostre debolezze e i peccati, ad avere una coscienza delicata che chiede perdono e non giustifica mai i suoi errori. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 20,17-28)
Lo condanneranno a morte.
D - La profonda crisi nella Chiesa ha avuto inizio nella gerarchia ecclesiastica e molti prelati hanno perduto la fede come fu profetizzato dalla Madonna nel terzo segreto di Fatima.
Le cronache da decenni sono pieni di fatti incresciosi che vedono coinvolti numerosi prelati, esperti nelle omissioni e nell’insabbiamento dei reati. Quei prelati che tradiscono sfacciatamente Gesù e che ora godono di una grande “euforia” hanno forse dimenticato che quel Gesù la cui Dottrina ora deridono, disprezzano e calpestano li attende per fulminarli nel Giudizio Eterno. Dio non si irride e se infinita è la sua Misericordia, tremenda sarà la sua Giustizia per tutti i profanatori, per tutti coloro che impugnano la Verità conosciuta per adorare la bestia.
Da cinquant’anni a questa parte sono numerosi i tentativi di eliminare il soprannaturale nella Chiesa, riducendola a una istituzione umana e non più Divina.
Pian piano si sono introdotte dottrine sempre più nefaste come il modernismo, l’apertura al protestantesimo e tutto quel pullulare di pseudo religioni che non sono altro che tentativi per offuscare la Luce di Cristo.
Quanto è stato abile satana e quanti alleati ha trovato all’interno della Chiesa!!! Costoro hanno pugnalato Cristo per un pugno di denaro e per la bramosia di potere.
L’ultimo colpo, il più tremendo che verrà inferto al suo Adorabile Cuore riguarderà la Santa Messa, il Dono supremo del suo Corpo e del suo Sangue dati per la Salvezza di tutti.
Verranno cambiate, per il momento, solo alcune parole della Consacrazione, ma anche già così non sarà più valida: “Questo è il corpo di Cristo, invece di Questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi”. Una modifica assolutamente inaccettabile e difforme dalla Sacra tradizione della Chiesa che invece ripete fedelmente le Parole pronunciate da Gesù nella notte del Giovedì Santo. Con questa modifica diabolica il Sacrificio Eucaristico sarà eliminato e la Messa non sarà più valida.
Per i fedeli sarà inutile nei prossimi tempi partecipare a questa nuova Messa proprio perchè l’eliminazione del Sacrificio Eucaristico ne annulla la sua straordinaria efficacia.
La Santa Messa sarà solo una preghiera, una semplice commemorazione.
Il documento è già stato approvato in Vaticano e verrà reso noto ad Ottobre.
Da questo atto scaturirà lo scisma più drammatico e tremendo della storia della Chiesa. Si dovranno cercare sacerdoti Santi per partecipare ancora alla Santa Messa voluta dal Signore quando istituì l’Eucarestia.
Quando Paolo VI pronunciò la celebre frase: ”Il fumo di satana è entrato in Vaticano”, voleva sicuramente dire che la massoneria si era infiltrata nella Chiesa e molti cardinali e vescovi erano diventati massoni.
Teniamo ben presente che sono gli Ebrei ad avere il comando della massoneria.
Vediamo perché cardinali e vescovi massoni diventano oppositori della Chiesa, del suo Magistero autentico e combattono per rivoluzionarlo. L’opposizione tra gli Ebrei e Cristiani si riduce ad una diversa interpretazione della Bibbia, lo affermava il rabbino Eugenio Zolli divenuto Cattolico.
L’opera straordinaria di satana è stata quella di inculcare negli Ebrei un interpretazione materialistica dell’Antico Testamento. Gli Ebrei hanno interpretato la Bibbia con lo spirito di satana. Egli è riuscito a convincerli che gli Ebrei, sono sempre rimasti il popolo eletto da Dio e che Cristo è un falso Profeta!
Ecco la ragione della lunga preparazione e della imminente venuta dell’anticristo (da loro considerato il vero messia) il quale prima diventerà il capo o il Presidente dell’unione Europea, poi del Mondo, (farà la sua comparsa fra quattro o cinque mesi), guidando le dieci Nazioni più potenti.
La convinzione folle e satanica degli Ebrei più potenti del Mondo e dei loro complici è questa: “Siamo destinati a Governare il mondo i nostri profeti ci hanno detto che noi siamo stati eletti da Dio stesso per governare tutto il mondo. Dio stesso ci ha dato la capacità per attuare questo progetto”.
Per capacità, gli Ebrei intendono le ricchezze. Infatti proprio gli Ebrei sono riusciti ad allearsi con la massoneria nel 1899 per inglobarla, assorbirla e farla diventare nemica acerrima di Cristo e della Chiesa Cattolica. Così è stato, infatti già nel primo decennio del 1900 gli Ebrei cominciarono ad aggregare i primi cardinali e vescovi nella massoneria che sono diventati in questo modo i peggiori nemici della Chiesa!!!
In un altro dei loro scritti segreti gli Ebrei potenti ramificati ovunque affermano: “ La nostra razza ha una superiorità su tutte le altre razze. La mentalità dei cristiani è istintiva, irragionevole, come quella degli animali. I cristiani sono come un gregge di pecore. Al posto dei Governi attuali, noi metteremo un colosso che si chiamerà Amministrazione del Governo Supremo”.
Ecco perché l’annuncio del Vangelo di Cristo e la Salvezza da Lui compiuta attraverso la sua Crocifissione è ridicolizzato da tutti i massoni che sono all’interno della Chiesa. Essi vogliono a tutti i costi distruggere la nostra Fede e hanno un unico pensiero ossessivo: adorare l’anticristo che presto, sarà presentato dai potenti del Mondo come l’uomo della pace fino a indicarlo come il vero messia, l’autentico cristo atteso dagli Ebrei.
Supplichiamo incessantemente la Vergine Santissima perché ponga fine al più presto a quest’epoca satanica e giunga l’Aurora di Luce di un nuovo Giorno in cui finalmente Trionferà il Suo Cuore Immacolato ( Fatima 1917). Buona preghiera a tutti.
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