Quaresima
 
09/03/2019
 
Catechesi N. 253
 
A - L’ammonimento iniziale di Gesù rivolto ai suoi discepoli è quello di non   praticare le opere buone per essere ammirati dagli uomini.
Gesù presenta tre aspetti fondamentali della vita del credente (elemosina, preghiera e digiuno), sottolineando l’importanza di fare tutto ciò con retta intenzione ossia per amore verso Dio.
B - I farisei disprezzavano Gesù perché andava a pranzo coi pubblicani. Anche i discepoli di Giovanni rimanevano sorpresi vedendo gli Apostoli che mangiavano e non digiunavano. I farisei prendendo spunto da questi fatti si illudevano ancora di più di essere perfetti, ma si ingannavano profondamente.
C - Questo sabato che chiude la settimana dopo il Mercoledì delle Ceneri, ci propone una meditazione che apparentemente si sofferma solamente sulla conversione dei peccatori, mentre il suo significato più profondo si riferisce alla chiamata di tutti alla santità.
D - Già nell’Antico Testamento i Profeti parlavano del destino che ci attende alla fine della vita: destino di Gloria nella felicità del Paradiso, o di dannazione negli abissi dell’inferno.
 
Dal Lunedì al Venerdì ore 10,30 Santo Rosario in diretta. 
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 Santa Messa dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
Pellegrinaggio alla Madonna dal Cuore d'Oro in Belgio dal 25 al 28 Aprile 2019 
Domenica 17 Marzo ore 15 Santo Rosario, ore 15,30 la Santa Messa di Guarigione.
 
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Rosatras 
 
+VANGELO  (Mt 6,1-6.16-18)
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
 
A - L’ammonimento iniziale di Gesù rivolto ai suoi discepoli è quello di non   praticare le opere buone per essere ammirati dagli uomini.
Gesù presenta tre aspetti fondamentali della vita del credente (elemosina, preghiera e digiuno), sottolineando l’importanza di fare tutto ciò con retta intenzione ossia per amore verso Dio.
Purtroppo anche oggi, sono molti i cristiani che praticano le opere buone solo per esibizionismo. 
Sono persone appartenenti a ogni categoria sociale, laici e consacrati e che magari si danno molto da fare nella vita della parrocchia, ma ……. se si scava nel profondo del loro cuore si scopre che ciò che muove il loro operato non è la Gloria di Dio, ma la gloria del proprio io!!!
Amano infatti essere apprezzati per il loro impegno, per il loro apostolato e tutto fanno per sentirsi elogiati dalla gente. Sono gonfi di orgoglio e vanagloria, questo tarlo maligno che sgretola e annulla ogni merito dinnanzi a Dio.
Chi non agisce infatti con cuore retto, non otterrà ricompensa dal Signore e Gesù lo dice per ben tre volte e con tono serio: “in verità vi dico hanno già ricevuto la loro ricompensa”.
Cerchiamo invece di essere veri seguaci di Cristo che fanno tutto per amore e nel nascondimento, così da meditare le stupende parole di Gesù, “Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”.
Chi ama veramente il Signore non desidera l’approvazione del mondo, ma solo quella di Dio, non è attratto da nessuna ricompensa umana perché ha già Dio che è la Sorgente eterna di ogni Bene.
Chi ha assaporato il Cielo trova insipido tutto ciò che è mondano, anche le lodi degli uomini lo lasciano indifferente. 
All’inizio di questa Quaresima troviamo una pagina del Vangelo che ci indica come dobbiamo trascorrere questo Tempo liturgico forte, per farlo diventare uno stile di vita che duri tutto l’anno. 
L’elemosina, la preghiera e il digiuno sono infatti caratteristiche proprio del tempo Quaresimale, tempo propizio per la conversione del cuore e non possiamo rimanere indifferenti, perché da questo cambiamento dipende il futuro eterno di ognuno di noi.
La Quaresima è dunque tempo di riflessione di un profondo esame di noi stessi.
Dobbiamo esaminare a fondo la nostra vita, valutare i nostri vizi e tutti i peccati nei quali cadiamo con troppa facilità. Occorre con decisione sapere dire: NO al peccato e   SI a Dio!
È necessario fare in questa Quaresima un proposito forte e sentito, per rinunciare a ciò che ci piace di più e offrire così alla Madonna le nostre penitenze e riparare i peccati commessi.
Non è facile fare penitenze, soprattutto di quelle cose che ci piacciono di più.
Se chiediamo a Gesù di aiutarci e di darci una grande forza per resistere alle tentazioni di ciò che piace del cibo o della televisione o della musica, diventerà facile frenare gli appetiti interni. 
Per tutta la Quaresima questo deve essere il nostro proposito e ogni penitenza che vince la carne, farà aumentare la forza spirituale, quindi, diventerà sempre più facile rinnegarsi e fare penitenze. 
La Quaresima è Tempo di penitenza e di rinnovamento interiore per preparare la Pasqua del Signore. La liturgia della Chiesa ci invita con insistenza a purificare la nostra anima e a ricominciare da capo. Ha detto Dio al Profeta Gioele: “Or dunque ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio, perché egli è misericordioso e benigno” (Gio 2,12).
In questo Mercoledì delle Ceneri ascolteremo queste parole: “Polvere tu sei e in polvere ritornerai”. Meditiamo attentamente sulla nostra miseria umana, sulla nostra povertà. Il nostro corpo è polvere, questo è il nostro limite umano. Anche tutti gli idoli terreni per cui ci affanniamo tanto e a cui così tenacemente teniamo legato il cuore avranno termine, si ridurranno in polvere come il nostro corpo.
Ecco perché occorre vivere per ciò che durerà in eterno: L’ANIMA!!!
Dice infatti il Signore: “Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero se poi perde l’anima sua?” (Mt 16,26)
Interrogativo importantissimo che sintetizza in poche e stupende parole l’assurdità e la stoltezza di chi ha vissuto per il nulla ……. perdendo il TUTTO!!
Volgere il cuore a Dio, convertirci veramente, significa essere disposti a far di tutto per vivere come Egli vuole, a essere sinceri con noi stessi, non tentando di servire a due padroni ( Dio e mammona); significa amare Dio con tutta l’anima e allontanare dalla nostra vita qualsiasi peccato deliberato. E tutto questo nelle circostanze di lavoro, di salute, di famiglia, proprie di ciascuno.
Gesù cerca in noi un cuore contrito, addolorato per i peccati commessi che desidera il Suo perdono attraverso il sacramento della Confessione, indispensabile per iniziare una Santa Quaresima.
Vi chiedo di pregare e di offrire le vostre penitenze anche per me, ne ho tanto bisogno perché la lotta contro il demonio e tutte le potenze infernali è durissima e incessante. Siamo negli ultimi tempi e l’inferno è scatenato!
 Vi ringrazio di cuore e imploro per voi ogni benedizione dal Cielo. Buona preghiera a tutti.
 
Quaresima1
 
+VANGELO  (Mt 9,14-15)
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.
 
B - I farisei disprezzavano Gesù perché andava a pranzo coi pubblicani. Anche i discepoli di Giovanni rimanevano sorpresi vedendo gli Apostoli che mangiavano e non digiunavano.
I farisei prendendo spunto da questi fatti si illudevano ancora di più di essere perfetti, ma si ingannavano profondamente. Quanto erano lontani dal pensiero di Dio!!!
Essi credevano erroneamente che per praticare la giustizia fosse sufficiente osservare determinate leggi e prescrizioni. La loro era una religiosità fatta tutta di apparenza ed esteriorità. Chi pratica la legge in tutte le sue norme, ma ha il cuore indurito e lontano da Dio, non può piacergli. La Legge va praticata, ma sempre con il cuore pieno d’Amore. Ecco perché la loro valutazione su Gesù non poteva che essere sbagliata, non hanno riconosciuto la Luce perché i loro occhi erano accecati dall’orgoglio e dalla presunzione.  
La risposta che dà Gesù ai farisei superbi è precisa: “Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?”. La risposta sublime di Gesù ha spiegato che gli amici dello Sposo non possono digiunare mentre si fa festa, ma la festa durerà poco, perché verrà tempo in cui gli Apostoli resteranno soli e si dedicheranno alla loro missione, mangiando più polvere che pane.
Nelle nozze si solevano fare sontuosi pranzi, ai quali partecipavano gli amici dello sposo, nessuno avrebbe potuto pretendere che gli amici facessero il digiuno in quei giorni. Ora il pranzo offerto da San Matteo era un vero pranzo di nozze, poiché Gesù, Sposo Divino delle anime, aveva sposato a sé quel pubblicano convertendolo a Dio.
Non si trattava di un banchetto soltanto, ma della festa nuziale della misericordia che stringeva a sé un peccatore.
Gesù era venuto per i peccatori, e tutta la sua esistenza terrena era come una continua festa nuziale, perciò permetteva ai discepoli una minore austerità di vita. Il digiuno si fa per tutelare l’anima e per conciliare la misericordia di Dio.
Ora, essendo Egli con gli Apostoli, rappresentava la loro tutela più bella, era infatti   la stessa misericordia discesa in terra.
Quando Gesù sarebbe ritornato al Padre, gli Apostoli avrebbero digiunato nel corpo e nello spirito.
Nel corpo per implorare la misericordia di Dio sulle anime, e nello spirito per la nostalgia struggente di non aver più con loro Gesù! Buona preghiera a tutti.
 
ceneri
 
+VANGELO  (Lc 5,27-32)
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano.
 
C - Questo sabato che chiude la settimana dopo il Mercoledì delle Ceneri, ci propone una meditazione che apparentemente si sofferma solamente sulla conversione dei peccatori, mentre il suo significato più profondo si riferisce alla chiamata di tutti alla santità.
Non ci sono diverse santità, la santità è unica. Ci sono invece tantissimi esempi di  santi, ognuno con delle caratteristiche particolari. Troviamo così Santi come San Francesco, San Giovanni della croce, di San Pio ect… che hanno mostrato al mondo le loro virtù eroiche. Essi furono in seguito canonizzati perché Dio in questo modo li indicava al mondo come modelli da seguire e come intercessori presso di Lui.
Ci sono poi credenti che vivono la santità nella vita ordinaria di ogni giorno pregano, rimanendo in dolce intimità con Dio e compiendo in ogni cosa la sua Santa Volontà. Essi sono i Santi nascosti e sconosciuti agli occhi del mondo, ma un giorno in Paradiso li conosceremo tutti!!!
Non immaginate quante persone considerate inutili, incapaci, insignificanti, privi di iniziative, sono anime grandi davanti a Gesù perché vivono distaccati dalle cose mondane e desiderose solo di seguire la Parola di Dio. Le Grazie che ricevono sono innumerevoli. Tali persone diventano mediatrici per tutti i bisogni della Chiesa e del mondo.
La chiamata alla santità è rivolta a tutti, si deve diventare santi, cioè onesti, giusti, sinceri, buoni, puri, miti, umili, nell’ambiente in cui si vive. Molti immaginano la santità come qualcosa di irraggiungibile o riservato a pochi eletti, mentre chi vive con piena convinzione le virtù citate, diventa grande davanti a Dio. 
Il Signore dunque chiama tutti alla santità, senza distinzione di professione, di età, di condizione sociale, ciascuno nel posto che occupa nella società.
L’aspetto importante da osservare per la nostra santificazione è quello di compiere ogni cosa nel Nome di Gesù e soprattutto per la sua Gloria. È evidente che se uno opera il bene per vanagloria o per un tornaconto personale le sue azioni non hanno alcun merito davanti a Dio.
Dobbiamo sempre vigilare sulle opere che compiamo per ripulirle dell’amor proprio ed offrirle a Gesù e a Maria come fiori profumati. Meno orgoglio e superbia saranno presenti nelle intenzioni e nelle nostre   opere, maggiore potenza avranno le nostre preghiere e qualsiasi opera che si compirà.
La santità si costruisce giorno dopo giorno, con molta preghiera, con rinuncia e penitenza, amore e pazienza, perdono e onestà, purezza e umiltà.
 Buona preghiera a tutti.
 
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+VANGELO   (Mt 25,31-46)
Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.
 
D - Già nell’Antico Testamento i Profeti parlavano del destino che ci attende alla fine della vita: destino di Gloria nella felicità del Paradiso, o di dannazione negli abissi dell’inferno.
L’umanità, indottrinata dalla cultura atea e corrotta trasmessa anche dalla televisione, non pensa più all’inferno e questa è un’altra vittoria di satana. Non si pensa più neanche al Paradiso, però chi vive in buonafede e non rifiuta Dio ha la possibilità di salvarsi.
L’inferno è stato bandito da ogni discorso, anche dalle omelie, ed è sempre più difficile ascoltare insegnamenti sulla irreparabile sciagura che attende coloro che rifiutano Dio, tutti i peccatori irrecuperabili, gli anticlericali, i malvagi che hanno tormentato a dismisura i buoni.
 Non è Gesù a mandare all’inferno i peccatori, sarebbe una contraddizione dopo la terribile morte di Croce, patita per salvarci; sono i peccatori incorreggibili e ostinati a scavare piano piano con la loro vita… la fossa della dannazione. 
Essi più peccano e più precipitano in questo abisso scuro e precipitando si allontanano sempre di più dalla Luce di Cristo che è Luce di Verità.
Ecco perché i peccatori ostinati non sanno distinguere più il bene dal male.
Nella loro cecità spirituale considerano giusta ogni loro scelta anche la più aberrante. 
Questi peccatori irriducibili sono come drogati. In ognuno di essi prevale un vizio che diventa il loro idolo di cui non possono più fare a meno.
In questo tempo che trascorriamo qui sulla terra abbiamo la possibilità di guadagnare grandi meriti davanti a Dio e prepararci una dimora eterna per vivere nella piena felicità, trasfigurati e gloriosi come le anime sante. 
Il premio che attende i buoni è inestimabile. Molti cristiani non hanno idea della pienezza di gioia che esiste in Paradiso. Dovrebbero leggere gli scritti di Santa Faustina Kowalska, Santa Teresa d’Avila, Santa Veronica Giuliani ect…
Il premio che devono guadagnare i buoni in questa vita richiede l’impegno della pratica delle virtù.
Sono pochi quelli che oggi pensano alla destinazione che ci attende dopo questa vita, il pensiero della morte li terrorizza e forse si illudono di poter vivere eternamente su questa terra.
Vi faccio una confidenza.
A volte sento la vita fuggire così velocemente che mi sembra già di non essere più qui.
È una sensazione indescrivibile ……. è come se questa realtà terrena fosse già un ricordo lontano, sfuocato.
È come se si spalancasse dinnanzi alla mia anima una nuova dimensione dove vedo chiaramente la vanità di tutte le cose per cui tanto ci affanniamo.
In questa Luce comprendo che solo Dio resterà per sempre, Lui è l’unico vero Bene ….. È l’Amore infinito!
Comprendo l’importanza assoluta di vivere per amarLo, adorarLo e servirLo come Egli vuole, compiendo giorno dopo giorno la sua Santa Volontà.
Ecco perché avverto l’urgenza di trasmettere a ciascuno di voi ciò che sento  nel cuore: NON SPRECHIAMO LA VITA PER CIO’ CHE NON CONTA, ALTRIMENTI  QUESTO SARA’ IL NOSTRO PIU’ GRANDE RIMPIANTO QUANDO UN GIORNO, NELL’ETERNITA’, INCONTREREMO IL SUO SGUARDO!!!  Buona preghiera a tutti.
 
Crocespl
 
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