05/01/2019
Catechesi N. 244
A - La preghiera per eccellenza è quella del Padre Nostro insegnata da Gesù, anche se breve è ricca di significati. In essa si nota la premura del Maestro di voler insegnare ai Discepoli le parole essenziali per adorare il Padre e per pregare bene, chiedendo a Dio ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno.
B - Gesù semplifica la preghiera del Padre Nostro, con degli esempi efficaci. Innanzitutto, precisa che la preghiera al Padre deve essere umile, insistente, amorevole. Caratteristiche che conosce molto bene chi prega ogni giorno con devozione.
C - Il sabato è dedicato alla Madonna, ma noi ogni giorno La preghiamo perché non possiamo fare a meno di amare la Madre di Gesù.
Se i protestanti avversano la Maternità divina della Vergine Maria, molti teologi mostrano riserve sull’importanza della devozione a Colei che diede un Corpo e il Sangue al Figlio di Dio eterno.
D - Oggi Erode è rappresentato da tutti coloro che hanno il cuore piene di odio verso Gesù Cristo e il suo Vangelo. Sono persone che hanno una mentalità infestata da pensieri negativi, dominata da una irriducibile volontà di arrecare danni alla nostra amata Chiesa.
Dal Lunedì al Venerdì ore 10,30 Santo Rosario in diretta.
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 funzione dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
Pellegrinaggio alla Madonna dal Cuore d'Oro in Belgio dal 25 al 28 Aprile 2019
Domenica 6 Gennaio ore 15 Tombolata, ore 18,30 Santa Messa
Giovedì 10 Gennaio ore 21 Santa Messa e Catechesi sugli Angeli con don Marcello Stanzione
Venerdì 11 Gennaio ore 21 Santa Messa di Guarigione con don Marcello Stanzione.
Sabato 12 Gennaio ore 15,30 Santa Messa di Guarigione con don Marcello Stanzione.
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+ VANGELO (Lc 11,1-4)
Signore, insegnaci a pregare.
A - La preghiera per eccellenza è quella del Padre Nostro insegnata da Gesù, anche se breve è ricca di significati. In essa si nota la premura del Maestro di voler insegnare ai Discepoli le parole essenziali per adorare il Padre e per pregare bene, chiedendo a Dio ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno.
Questa preghiera la troviamo nei Vangeli di Luca e Matteo.
Se confrontiamo le versioni dei due Evangelisti, troviamo piccole diversità che non toccano però la parte centrale ed essenziale della preghiera. Tale diversità sono dovute al fatto che solo Matteo era presente al momento in cui Gesù insegnò la recita del Padre Nostro, quindi la formula riportata da lui e più completa.
Prendiamo ora in esame queste differenze.
- Nel Vangelo di Matteo leggiamo: “Padre nostro che sei nei Cieli”;
Mentre Luca utilizza solo il termine: “Padre”.
In Matteo c’è la richiesta della realizzazione della Volontà di Dio come in Cielo così in terra e l’invocazione finale “liberaci dal male / maligno”, mentre in Luca non si notano queste due espressioni.
- Luca usa “peccati” invece del più giuridico ”debiti” utilizzato da Matteo.
Luca racconta poi che fu uno dei Discepoli a chiedere a Gesù di insegnare a loro di pregare. In Matteo non si legge tale richiesta, ma l’insegnamento del Padre Nostro risulta essere un’iniziativa di Gesù.
Come abbiamo visto non cambia la sostanza, il Padre Nostro come ho detto è la preghiera per eccellenza insegnata da Gesù e che causa molto disturbo ai diavoli ed è forse per questo che l’hanno cambiata.
La crisi all’interno della Chiesa è diventata allarmante e la Madonna ultimamente ha chiesto preghiere come mai aveva fatto prima, per tutti i Sacerdoti e i Consacrati.
La Chiesa in questi duemila anni ha conosciuto periodi di crisi e confusione paradossali, ma mai nei secoli passati si era arrivati ad un punto così critico e pericoloso, mai la Chiesa è stata così lacerata dalle forze del Male come lo è tuttora.
Però, in nessun caso, la Chiesa sarà sconfitta da tutti i poteri occulti e settari della terra, lo ha assicurato Gesù Cristo: “Le porte degli inferi non prevarranno contro la mia Chiesa” (Mt 16,18).
Ultimamente purtroppo è stata cambiata la versione finale del «Padre Nostro». Da molti anni vescovi e teologi non seguono più la sana Tradizione della Chiesa andando contro all’insegnamento di tutti i Papi fino a Benedetto XVI, che sempre hanno ripetuto nello stesso modo la preghiera insegnata da Cristo.
Essi sono riusciti a modificare non solo il «Padre Nostro» e il «Gloria» della Messa e ultimamente anche il Credo.
Una modifica incoraggiata purtroppo dallo stesso papa Francesco perché egli non trovava coerente quella traduzione e aveva evidenziato la sua volontà di cambiamento, facendo notare che per quel versetto specifico non era stata fatta «una buona traduzione».
Questa scelta di cambiare il «Padre Nostro» con la motivazione che non era stata fatta «una buona traduzione» è inquietante per molti cattolici, i quali rimangono disorientati e intuiscono che non è possibile che un errore sia durato duemila anni, con milioni di traduzioni identiche che riportano sempre la frase «non indurci in tentazione».
Con la scusa della sbagliata traduzione si potranno cambiare alcune parole della Santa Messa, fino a toccare le parole della Consacrazione Eucaristica che in questo modo non sarà più valida.
Cosa dobbiamo pensare??? Che abbiamo sbagliato a pregare fino ad ora??? Assolutamente NO!!! Noi non abbiamo sbagliato a pregare, e non hanno sbagliato a pregare neanche migliaia di Santi e Sante prima di noi. Noi abbiamo fiducia in queste Anime Benedette dal Signore che hanno rinunciato a tutto per compiere solo la Volontà di Dio pregando il Padre Nostro come ci è stato insegnato e tramandato.
Se non andava bene, Gesù non avrebbe forse rivelato ai Santi l’errore della traduzione? Ma per Gesù Cristo è questa la traduzione corretta: «Non indurci in tentazione».
Un Papa è chiamato a confermare la Fede cattolica e non a modificarla. Il suo compito deve essere principalmente quello di trasmettere quanto ha ricevuto dalla Santa Tradizione della Chiesa.
Gesù e la Madonna hanno parlato del «Padre Nostro» nei secoli e nei decenni passati a molti Mistici e Santi e lo hanno anche spiegato molto bene.
Ho sottolineato nelle varie Catechesi che le parole «non ci indurre in tentazione» riportate nel Vangelo sono state dettate da Gesù e vogliono dire di non permettere a noi la caduta nella tentazione, di fermarci quando ci troviamo sul punto di cadere e di darci la forza necessaria per vincere la tentazione.
La traduzione del «Padre Nostro» è sempre stata perfetta!!!
C’è però una preghiera che per i diavoli è ancora più fastidiosa, una vera tortura!
È il Santo Rosario composto da 50 Ave Maria. Non appena satana sente l’inizio di una sola Ave Maria è costretto a scappare perché questa umile e semplice preghiera è il martello che lo schiaccia.
La spiegazione è la seguente.
Il Padre Nostro è una preghiera rivolta all’Altissimo, al Creatore supremo di ogni cosa, anche di quegli angeli che poi, per volontà propria, si sono tramutati in demoni. Essi riconoscono dunque come creature la supremazia assoluta di Dio.
L’Ave Maria invece è una supplica rivolta ad una Creatura eccelsa, ma sempre Creatura, cioè, inferiore per natura alla condizione angelica. Una Persona umana che è stata innalzata dal Creatore a divenire Madre del Figlio di Dio e a ricevere tanti privilegi che L’hanno resa degna di diventare la Regina del Cielo e della Terra.
I demoni nella loro arrogante superbia non possono assolutamente accettare che una creatura umana sia diventata per Grazia di Dio superiore agli Angeli e sia stata Assunta a una Gloria tale da essere inferiore unicamente a Dio. MARIA E’ L’ IMMACOLATA, IL CAPOLAVORO ASSOLUTO DEL CREATORE. Ecco perché per i diavoli è impossibile resistere alla sua presenza. Il Santo Rosario è diventato così l’arma potente che fa fuggire tutti i diavoli e fa tremare tutto l’inferno. Chi lo recita con costanza e con amore ha la protezione della Madonna e riceve un infinità di Grazie.
Vi invito a recitare ogni giorno più Corone del Santo Rosario; invitate i vostri familiari e recitate almeno una Corona tutti insieme, magari la sera quando siete tutti presenti a casa. La recita del Santo Rosario salverà le vostre famiglie, protegge tutti voi, genitori e figli, vi permette di ricevere lo Spirito stesso di Maria che vi rende sempre più spirituali e meno carnali.
Tantissime Grazie si ricevono recitando il Santo Rosario e avvengono tante liberazioni dalle vessazioni dei diavoli.
Riporto qui sotto una spiegazione sul Padre Nostro
Signore - “Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal maligno”. Pregate con umiltà perché Dio impedisca le tentazioni. Oh! L’umiltà! Conoscersi per quello che si è! Senza avvilirsi, ma conoscersi. Dire:”Potrei cedere anche se non mi sembra poterlo fare, perché io sono un giudice imperfetto di me stesso. Perciò, Padre mio, dammi possibilmente, libertà dalle tentazioni col tenermi vicino a Te da non permettere al maligno di nuocermi”. Perché, ricordatelo, non è Dio che tenta al Male, ma è il Male che tenta. Pregate il Padre perché sorregga la vostra debolezza al punto che essa non possa essere indotta in tentazione dal maligno.
Sia nella gioia come nel dolore, sia nella pace come nella lotta, lo spirito nostro ha bisogno di tuffarsi tutto dentro all’oceano della meditazione, per ricostruire ciò che il mondo e le vicende abbattono e per creare nuove forze per sempre più salire. È sempre molto utile allo spirito, l’elevazione mentale a Dio, la meditazione, in cui, contemplando la sua divina perfezione e la nostra miseria, o quella di tante povere anime, non già per criticarle ma per compatirle e capirle, e per avere riconoscenza al Signore che ci ha sorrette per non farci peccare, o ci ha perdonate per non lasciarci cadute, noi giungiamo a pregare realmente, ossia ad amare. Perché l’orazione per essere realmente tale deve essere amore. Altrimenti è borbottio di labbra dal quale l’anima è assente.
La preghiera non è nell’atto, ma nel sentimento.
La preghiera è la conversazione del cuore con Dio e dovrebbe essere lo stato abituale dell’uomo.
Date il refrigerio limpido e benefico della preghiera ai vivi e ai morti che hanno sete di grazie. Preghiere, feconde perché attive di amore e di spirito di sacrificio.
La preghiera deve essere vera, attiva non meccanica.
Pregate più col sacrificio che con le labbra e darete refrigerio ai vivi e ai morti, facendo la seconda opera di misericordia spirituale. Il mondo sarà salvato più dalle preghiere di coloro che sanno pregare, che dalle fragorose, inutili, micidiali battaglie». Buona preghiera a tutti.
INVOCAZIONE AL PADRE
Padre, liberaci dal male, cioè dal maligno, quell’essere vivo, pervertito e pervertitore che è l’eterno antagonista di Dio.
Il maligno è stato sconfitto dal tuo Figlio Gesù, crocifisso e risorto, e dalla sua Madre, la Vergine Maria, la Nuova Eva, l'Immacolata.
Ora si avventa contro la sua Chiesa e contro tutta l'umanità, perché non giunga alla salvezza.
Anche noi siamo sotto la sua pressione, siamo in tempo di lotta.
Liberaci da ogni sua presenza e influenza. Fa che non cadiamo sotto la sua schiavitù.
Padre, liberaci dal male!
Padre, liberaci da tutti i mali causati dal maligno. Liberaci dal vero grande male delle nostre anime, il peccato, che ci separa da te, Sorgente eterna di vita e d’Amore.
Liberaci dalle malattie del corpo e della psiche, che egli causa o sfrutta per farci dubitare del tuo amore e farci perdere la Fede.
Liberaci dai malefici che ci fanno i maghi, i fattucchieri, i seguaci di satana.
Padre, liberaci dal male!
Padre, libera le nostre famiglie dai mali che provengono dal maligno: divisioni tra sposi, tra genitori e figli, tra fratelli, danni sul lavoro e sulla professione, corruzione morale e perdita della fede.
Libera le nostre case da ogni insidia, da ogni infestazione, da ogni presenza del diavolo, a volte sensibile con rumori e disturbi.
Padre, liberaci dal male! Ora e per sempre! Amen.
+ VANGELO (Lc 11,5-13)
Chiedete e vi sarà dato.
B - Gesù semplifica la preghiera del Padre Nostro, con degli esempi efficaci. Innanzitutto, precisa che la preghiera al Padre deve essere umile, insistente, amorevole. Caratteristiche che conosce molto bene chi prega ogni giorno con devozione.
Gesù insegna nella preghiera a entrare in intimità con Dio Padre.
In Gesù l’affetto filiale e la consuetudine con suo Padre spiccano in sommo grado. Il Vangelo riferisce che frequentemente Egli si ritirava lontano dalla folla per unirsi in orazione con suo Padre, e da Lui impariamo che è necessario dedicare del tempo ogni giorno esclusivamente a Dio, in mezzo alle attività quotidiane.
In particolari circostanze Gesù prega per se stesso, è un’orazione di filiale abbandono alla volontà di suo Padre, come nel Getsemani e sulla Croce. In altre occasioni prega con fiducia per gli altri, specie per gli Apostoli, per i suoi futuri discepoli e per tutti noi.
In vari modi ci dice che il rapporto filiale e fiducioso con Dio Padre ci è necessario per resistere alla tentazione, per ottenere i beni necessari e per la perseveranza finale.
La preghiera filiale deve essere personale, fatta nel segreto, discreta, umile, come quella del pubblicano nel Tempio; perseverante e senza scoraggiamenti, come quella dell’amico importuno o della vedova ignorata dal giudice. E ancora deve essere dev’essere impregnata di fiducia nella bontà Divina, perché è un Padre che conosce le necessità dei suoi figli, e concede loro non solo i beni dell’anima ma anche quel che serve per la vita materiale. Impariamo dunque a rivolgerci a Dio come al più tenero Padre. Impariamo dagli Angeli ad adorarLo ad ogni palpito del cuore.
Egli è il nostro Creatore che in ogni istante ci avvolge con la Potenza della sua Luce, del suo Amore e della sua Provvidenza. Siamo immersi in questo oceano sconfinato di Luce che irradia potente dal Trono della sua Gloria e che sostiene l’Universo intero. Essa, attimo per attimo ci mantiene nell’esistenza. Amiamolo questo Padre Santo con tutta la forza del nostro cuore perché più lo ameremo e più saremo eternamente uniti a Lui in una Felicità che non avrà confini. Già su questa terra ne gusteremo un anticipo. L’Amore non conosce limiti di profondità e di ampiezza, così come la felicità che da Esso scaturisce. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 11,27-28)
Beato il grembo che ti ha portato! Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio.
C - Il sabato è dedicato alla Madonna, ma noi ogni giorno La preghiamo perché non possiamo fare a meno di amare la Madre di Gesù.
Se i protestanti avversano la Maternità divina della Vergine Maria, molti teologi mostrano riserve sull’importanza della devozione a Colei che diede un Corpo e il Sangue al Figlio di Dio eterno.
Una delle loro ridicole affermazioni è quella in cui sostengono che la devozione alla Madonna impedisce il vero culto a Gesù. Tale affermazione purtroppo ha influenzato milioni di cattolici e molti non si rivolgono più a Maria per timore di fare un torto a Gesù. Che assurdità!
Evidentemente questi cristiani poco spirituali non sono vicini a Gesù, altrimenti sarebbero vicini anche a sua Madre!
La Vergine Santa sempre ci conduce a suo Figlio e il Figlio non desidera altro che sua Madre sia amata, venerata e invocata.
Quale figlio non desidera che sua madre sia rispettata e amata da tutti?
Non possiamo minimamente pensare ad una dimenticanza di Gesù verso Colei che, unica nella storia, ha osservato perfettamente la volontà di Dio e ha servito la Santissima Trinità con un amore quasi infinito.
La donna che nel Vangelo di oggi benedice la Madre che ha partorito Gesù, con la sua fresca spontaneità popolana, diede inizio a una lode che non terminerà fino alla fine dei tempi. Gesù, accogliendo la lode, accentua l’elogio a sua Madre: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano!”.
Maria è Beata, certamente, per aver portato nel suo seno purissimo il Figlio di Dio, per averlo nutrito e curato; ma lo è ancor di più per aver accolto la Parola di Dio e averla adempiuta con la massima fedeltà.
Il passo del Vangelo che si legge nella Messa di oggi ci insegna un modo eccellente per lodare e onorare il Figlio di Dio: venerare e lodare sua Madre! E l’amore più grande che possiamo mostrare verso di Lei è la recita del Santo Rosario.
Il Rosario è la preghiera preferita dalla Madonna, tocca sempre il suo Cuore di Madre e ci ottiene innumerevoli Grazie e benefici.
Questa devozione è stata paragonata a una scala. Ogni AVE MARIA è un gradino che ci porta sempre più in su fino all’incontro con Cristo. E’ proprio questo l’aspetto più bello e più importante del Santo Rosario, esso è una devozione che, attraverso la Madonna, ci porta a Cristo.
È Gesù il termine di questa lunga e ripetuta invocazione a Maria Santissima! Si parla a Maria per arrivare a Gesù.
Chi cerca Grazie deve recitare più Corone al giorno alla Madre di Dio, con amore e devozione. Ella ascolta ed aiuta sempre tutti. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 13,31-35)
Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
D - Oggi Erode è rappresentato da tutti coloro che hanno il cuore piene di odio verso Gesù Cristo e il suo Vangelo. Sono persone che hanno una mentalità infestata da pensieri negativi, dominata da una irriducibile volontà di arrecare danni alla nostra amata Chiesa.
Possiamo capire questa ribellione negli atei e negli agnostici/scettici, ma sconcerta profondamente notare che ci sono molti cristiani, tra cui purtroppo cardinali, vescovi e sacerdoti che hanno voltato le spalle a Cristo. Si tratta di persone senza più fede, immersi nell’abisso tenebroso della loro superbia luciferina e proprio per questo credono vere tutte le loro assurde convinzioni.
In Italia sono quasi quindici milioni quelli che frequentano la magia occulta e le pratiche magiche e tra questi, incredibile a dirsi, ci sono anche molti cardinali e vescovi.
Il fatto più preoccupante è la partecipazione sempre più frequente da parte dei giovani alle sacrileghe “messe nere”.
E’ sconvolgente vedere come il demonio si è impossessato della mente e dei cuori di gran parte degli essere umani!!!
Sconcertante è anche il silenzio della Chiesa su tali argomenti.
Come ho già accennato sono troppi i consacrati che non credono più nel Signore e quindi, a maggior ragione, non credono nemmeno all’esistenza del demoni e dell’inferno, impedendo così a migliaia di persone disturbate dal maligno di ricorrere all’aiuto dell’esorcista. Purtroppo infatti, non ne vengono nominati, proprio perché non si crede nella loro utilità o se già esistono, in molti casi si impedisce loro di esercitare la loro missione. SI DOVRA’ RENDERE CONTO A DIO di queste gravissime colpe di omissione che sono causa di enormi sofferenze e incalcolabili danni.
Il Vangelo testimonia in modo chiaro e inequivocabile l’esistenza dei diavoli e gli esorcismi compiuti da Gesù. Riporto alcuni passi del Vangelo dove si legge della lotta di Cristo contro le potenze infernali:
“La sua fama si sparse per tutta la Siria e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva” (Mt 4,24).
“Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati” (Mt 8,16).
«Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. (…)
E i demòni presero a scongiurarlo dicendo: “Se ci scacci, mandaci in quella mandria”. I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati» ( Mt 8,28.31.33).
«Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: “Non si è mai vista una cosa simile in Israele!”» (Mt 9,32-33).
“E Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito” (Mt 17,18).
“Questa razza di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno” (Mt 17,21).
“Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati” (Mc 1,32).
“Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano” (Mc 1,34).
«Ora, quella donna che Lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. Allora Gesù le disse: “Per questa tua parola và, il demonio è uscito da tua figlia”. Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato» (Mc 7,26.29-30).
Non è dunque sufficienti tutto questo per giustificare e intraprendere una seria battaglia contro satana??? Se non si crede più a Cristo e alla sua Parola che senso ha continuare a dirsi cristiani???
Andate davanti al Tabernacolo a chiedere le Grazie che vi occorrono, soprattutto chiedete la forza di resistere alle tentazioni dei diavoli, in modo particolare a quelle più subdole e insidiose. Gesù è rimasto presente in tutti gli angoli del mondo perché potessimo avvicinarlo facilmente, trovando sollievo e aiuto nel calore della sua amicizia.
Se siamo nelle pene e nei dolori, ci consolerà e ci solleverà. Trovandoci ammalati, o ci guarirà, o ci darà la forza per soffrire in modo da meritare il Paradiso.
Se il demonio, il mondo, le passioni ci fanno guerra, Egli ci darà le armi per combattere, resistere e riportar vittoria.
Cerchiamo di andarLo a trovare ogni giorno: i pochi minuti della Visita al Santissimo saranno i momenti più proficui della giornata.
Ringrazio di cuore tutti voi che pregate ogni giorno per me. Anche questa meditazione è una sfida ai diavoli. Essi non amano la diffusione di queste verità perché sono un aiuto per farvi avanzare nel cammino autentico del Vangelo. Alcune Catechesi che scrivo costituiscono un vero tormento per i diavoli.
Il loro odio lo trasmettono a tutti coloro che non seguono più Dio. Ed è proprio per questo che alcuni di loro cercano di arrecarmi fastidi e inventano ostacoli con calunnie e diffamazioni per fermarmi. Così fecero con Gesù e con quanti vivono nella piena fedeltà a Dio. Continuate a pregare per me! Buona preghiera a tutti.