01/12/2018
Catechesi N. 239
A - Oggi la liturgia stranamente non ricorda una festa mariana che per i cattolici dovrebbe essere un approfondimento della devozione alla Vergine Santissima, non solamente perché è la Madre di Dio, ma perché tale Verità spalanca dinnanzi al nostro cuore un oceano sconfinato di Bellezza
B - Il dramma che sta vivendo oggi la Chiesa è dovuto all’apostasia di troppi suoi consacrati. Il loro cuore non appartiene più a Cristo. Hanno abbandonato la LUCE per seguire le falsi luci del mondo e il mondo precipita sempre di più verso l’abisso oscuro e tremendo della dannazione eterna.
C - Il Signore annuncia in varie occasioni che chi desidera seguirlo davvero da vicino, dovrà affrontare gli attacchi di quanti si mostrano nemici di Dio, e anche di coloro che, pur essendo cristiani, non vivono con coerenza la loro Fede.
D - Spesso a causa di numerosi impegni non riesco a scrivere le Catechesi, oggi invece sono stati i demoni ad arrecare danni e a impedirmi di scrivere. Come accade spesso, coloro che si prodigano per diffondere il bene, incontrano gli ostacoli di questi angeli decaduti che sempre lavorano per distruggere le opere di Dio.
Dal Lunedì al Venerdì ore 10,30 Santo Rosario in diretta.
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 funzione dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
Sabato 8 Dicembre ore 10 Santa Messa presso le Suore del Volto Santo di Gesù a Milano in via Elba, Ore 15,30 qui da noi in Associazione Messa di Guarigione
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+ VANGELO (Lc 6,43-49)
Perché mi invocate: Signore, Signore! e non fate quello che dico?
A - Oggi la liturgia stranamente non ricorda una festa mariana che per i cattolici dovrebbe essere un approfondimento della devozione alla Vergine Santissima, non solamente perché è la Madre di Dio, ma perché tale Verità spalanca dinnanzi al nostro cuore un oceano sconfinato di Bellezza ….. di Luce ….. di Santità impossibile da definire.
Maria è la Creatura perfetta, sognata, desiderata, concepita fin dall’eternità nel pensiero del Padre. E’ unica è irrangiungibile.
Ella sta ….. incastonata come Perla purissima nel Cuore di Dio, tutta avvolta e penetrata dalle fiamme dell’Amore divino, nella Luce inconcepibile della Santissima Trinità.
Nel Martyrologium Romanum è scritto: “Il 12 settembre si festeggia il Santissimo Nome della Beata Vergine Maria. In questo giorno viene rievocato l'ineffabile amore della Madre di Dio verso il Figlio Santissimo e viene posta avanti gli occhi dei fedeli la figura della Madre del Redentore per essere piamente invocata”.
Il mistero di Maria Vergine è tutto soprannaturale e nessuno potrà mai comprendere tale sublime Mistero se non per singolare favore divino.
Qui sotto vi presento una storia di esorcismo che dimostra l’Onnipotenza per Grazia della Madonna e il terrore che provano i diavoli quando si pronuncia il Nome di Maria. Il Santo Rosario è potentissimo e lo sperimentano di continuo quanti lo recitano con devozione e amore.
Leggiamo dunque questa storia di esorcismo che ha visto la liberazione di due innocenti creature, Teobaldo e Giuseppe Burner, dovuta alla potenza della Grande Signora, la Vergine Maria.
«Uno degli esorcismi più famosi è quello che liberò dal demonio i due fratelli Burner, Teobaldo di 10 anni e Giuseppe di 8. Abitavano a Illfurt, un villaggio dell’Alsazia. Non si contano i fenomeni strani legati a loro.
Coricati sul dorso, si voltavano e rivoltavano per ore, con la velocità di una trottola e senza poi sentire stanchezza. Parlavano molte lingue e dialetti, preannunciavano eventi futuri, annunciavano fatti lontani. Talvolta, il loro corpo si gonfiava in maniera smisurata, per cui diventavano furiosi.
Se qualcuno avvicinava loro un oggetto sacro (un Crocifisso, una medaglietta, una Corona del Rosario), si arrabbiavano da forsennati. In compenso, pronunciando vicino a loro i Nomi di Gesù e di Maria, tremavano come foglie al vento.
Durante un esorcismo fu chiesto loro:
– “Che cosa odiate di più dei Cristiani, voi demoni?”.
– “La devozione alla Grande Signora”, fu la risposta.
– ”E che cosa vi fa più paura, nelle case dei Cristiani?”
– ”L’immagine della Grande Signora”.
– “Contro chi non potete fare nulla di male?”
– ”Contro i devoti della Grande Signora che invocano il suo Nome”.
Il Vescovo di Strasburgo, Mons. Raess, al corrente dei fatti, rimaneva incredulo e lasciò passare cinque anni prima di autorizzare gli esorcismi su queste creature. Il primo fu fatto a Teobaldo. Portato a forza in una Cappella e tenuto fermo da tre uomini, si dimenava come un forsennato. L’esorcista, Padre Souquat, recitò le preghiere prescritte e poi iniziò l’interrogatorio.
– “Ti ordino in Nome di Dio, dimmi chi sei!”.
– ”Che te ne importa, cornacchia?”, fu la risposta poco elegante del diavolo, che aggiunse: ”Lo dirò a chi vorrò!”.
L’esorcismo continuava: ”Ti ordino, satana, esci da questa creatura!”.
– ”Non posso; la mia ora non è ancora giunta”.
Dopo tre ore, l’esorcista, fradicio di sudore, interruppe e rinviò il seguito dell’esorcismo al giorno dopo. Terminate le preghiere del Rituale, riprese l’interrogatorio:
– “Ti ordino, in Nome della Chiesa Cattolica, in Nome di Dio e nel mio nome di Ministro di Dio: dimmi quanti siete!”.
– ”Cosa te ne importa, ignobile zucchetto!”.
– ”Ritorna all’inferno, dove il tuo posto è sempre pronto…”.
– ”La mia ora non è venuta. Non me ne vado!”.
Il Padre Souquat prese in mano una statuetta della SS. Vergine e ricominciò a ordinare al diavolo:
- “Allontanati, spirito immondo, dalla vista dell’Immacolata! Parti al più presto”.
Il demonio gettò allora un grido e poi gemette:
“Adesso sono costretto a cedere”.
Il fanciullo si contorse come un serpente e poi cadde a terra come morto. Il demonio era fuggito. Senza difficoltà il povero bambino si risvegliò e si guardò attorno. La madre piangeva commossa e accompagnò a casa il figliolo liberato.
Poi fu la volta di Giuseppe. Fissato il giorno, si procedette all’esorcismo.
Durante la Messa il fanciullo gridò: “Io non partirò!”.
Si ripeterono più volte le formule di esorcismo, per circa tre ore. Alla fine l’esorcista esclamò: “In Nome di Maria Vergine Immacolata, ti ordino di abbandonare questo fanciullo!”.
E il demonio cedette: “Adesso bisogna che io me ne vada…”.
Dopo alcune convulsioni, il piccolo Giuseppe si calmò; per un po’ rimase immobile, poi, come svegliandosi dal sonno, si dimostrò sbalordito di trovarsi in quel luogo e con quelle persone. La commozione e la gioia dei presenti si può ben immaginare.
Si volle che questi fatti straordinari venissero ricordati. A Illfurt, in un giardino di fronte alla casa dei Burner, è stata innalzata sopra una colonna di granito una statua dell’Immacolata in bronzo dorato, alta 10 metri. Alla sua base un’iscrizione recita: “A perpetuo ricordo della liberazione dei due fanciulli indemoniati Teobaldo e Giuseppe Burner, dovuta all’intercessione della Beata Vergine Immacolata, nell’anno del Signore 1869”».
Oltre alle Ave Maria che dobbiamo recitare se vogliamo la protezione della Madonna, soprattutto se La consideriamo come vera Madre, possiamo ripetere tantissime volte nella giornata il Santissimo Nome di Maria. Invochiamo questo Nome con Fede, ma soprattutto con Amore. Maria è la Regina del Cielo e della terra, ma è soprattutto nostra Madre e tale vuole essere considerata da noi.
Invochiamo dunque il Nome Santo di Maria:
per onorarla
per ringraziarla di averci donato Gesù, e aver accettato di bere al suo stesso Calice di dolore per poterci salvare;
per chiedere la sua protezione e il suo aiuto, in ogni necessità sia fisica che spirituale, per noi e per i nostri cari;
per liberarci dal potere di satana, dalle tentazioni e da qualsiasi forma di vessazione;
per la conversione di tutti i peccatori e le infinite necessità della Chiesa;
per le anime che soffrono in purgatorio;
per intercedere davanti al Padre Celeste alla fine della nostra giornata terrena.
Chi Ama e invoca Maria e sicuro della Salvezza eterna!!!
Io ripeto moltissime volte nella giornata il Nome di Maria Santissima per tutti voi, Le chiedo di aiutarvi e donarvi le Grazie necessarie! Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mc 8,27-35)
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’Uomo deve molto soffrire.
B - Il dramma che sta vivendo oggi la Chiesa è dovuto all’apostasia di troppi suoi consacrati. Il loro cuore non appartiene più a Cristo. Hanno abbandonato la LUCE per seguire le falsi luci del mondo e il mondo precipita sempre di più verso l’abisso oscuro e tremendo della dannazione eterna. E’ veramente penoso quando un Prelato o un Sacerdote non pensa più alla propria santificazione e non si cura più delle cose di Dio.
Lo notiamo con molta facilità dalle sue parole quando viene intervistato. Egli parla con un linguaggio tipicamente mondano dove si avverte chiaramente che Dio è stato bandito dal suo cuore, più che un sacerdote sembra un politico che si interessa esclusivamente del sociale.
Un po di tempo fa ho ascoltato una dichiarazione fatta dal Cardinale Caffarra di Bologna nel 2015, sul tema degli immigrati e mi è piaciuta molto. Prima di trascrivere quanto ha detto, rilancio le mie convinzioni principalmente a difesa della nostra Fede, e quelle civili a difesa della nostra cultura e delle tradizioni dei cristiani.
Ricordiamo quanti insegnanti in Italia con l’assurdo pretesto delle integrazioni hanno proibito il Presepe a Natale, le canzoni dedicate a Gesù, hanno eliminato il Crocifisso e ogni forma di sacro nelle recite scolastiche; parlano maliziosamente della Chiesa, insegnano falsi valori che sono peccati, inculcano una mentalità trasgressiva e diffondono il gender come una conquista esistenziale.
Che spirito hanno questi insegnanti se non riescono a distinguere più il bene e dal male? Come vivono la loro vita?
Nelle mie riflessioni mi pongo molte domande e grazie a Dio trovo le risposte, non sono mie opinioni. Alcune domande delle moltissime che focalizzo, soprattutto nella preghiera, le rivolgo a voi.
Certamente la Chiesa deve venire in soccorso alle infinite necessità dei suoi figli, soprattutto quelli più poveri ed emarginati; ma Cristo deve restare sempre il fondamento di tutto. L’annuncio della Buona Novella deve essere il punto di partenza da cui trae origine ogni altra attività. Se si dimentica Cristo la Chiesa si riduce a una semplice organizzazione umanitaria. NON E’ QUESTO CHE VUOLE GESU’!!!
Vediamo adesso alcune domande, le scrivo lasciando ad ogni uno di voi la libera riflessione:
1) Perché milioni di immigrati “devono” invadere l’Europa?
2) C’è un valido motivo per fare arrivare milioni di immigrati dove non ci sono soldi, alloggi e assistenza?
3) Perché gli immigrati, non mi riferisco a quelli che fuggono dalle guerre, vengono lasciati liberi di invadere l’Italia e l’Europa, e di sostituire il Cristianesimo che per millenni è stata la guida sicura e santa delle Nazioni europee con la cultura e la religione musulmana?
4) Perché l’ONU che interviene anche nelle contese condominiali… non fa assolutamente nulla per bloccare le partenze degli immigrati, evitando così che migliaia di essi muoiano in mare?
5) L’Italia che sta vivendo una profonda crisi e in passato ha avuto come Governo la classe politica del PD incapace di risolvere i problemi dei cittadini, è in grado di trovare le migliori soluzioni per i 500mila immigrati già arrivati nel 2015 e i milioni di arrivi che si annunciano nei prossimi mesi?
6) L’Italia che ha un livello elevatissimo di disoccupati, cosa potrà promettere per il futuro agli immigrati? In che modo potrà soddisfare le loro necessità per vivere con la dignità di esseri umani e non come bestie?
7) Cosa rappresentano gli immigrati per i potenti politici europei e del mondo?
8) Per loro sono esseri umani o sono solo un pretesto per raggiungere i loro obiettivi segreti meschini e mostruosi?
Sono profondamente addolorato per i disagi di tutti gli immigrati, per la loro povertà, per la cattiveria di chi li strumentalizza, per la mancanza di aiuti, là nei loro luoghi di origine.
La loro fuga è anche la fine della crescita culturale, sociale, economica del loro paese.
Un Vescovo africano che mostra una grande Fede in Gesù Cristo, il 24 agosto 2015 ha lanciato un grido pieno di amore a tutti i migranti che lasciano le loro terre: “Non lasciate il vostro Paese”.
Ed è successo un piccolo conflitto tra la Cei che promuove l'accoglienza e il Monsignor Nicolas Djomo (Congo) che chiede con grande sofferenza ai migranti che sognano “impieghi inesistenti in Europa” di non lasciare il Continente africano.
È interessante seguire questa questione, anche per capire la ragione della Cei che vuole accogliere tutti, sicuramente perché il Papa chiede di aiutare tutti, mentre dall’altra parte c’è in Africa un Vescovo che dice di non partire, di non abbandonare le loro case e spiega anche i motivi.
La Chiesa sembra dividersi, perché la Cei invita ad accogliere quanti arrivano in Italia e il Vescovo africano dice di non partire, perché vuole bloccare quell'emigrazione di massa dall'Africa.
La Cei dice di adopersi secondo la carità del Vangelo, ma non è così purtroppo.
Leggiamo un pezzo da un quotidiano:
«Mons. Nicolas Djomo, Vescovo di Tshumbe e Presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica democratica del Congo, ha lanciato un appello ai migranti, di non cercare in Occidente un futuro migliore, ma di costruirlo in Africa.
Insomma, Monsignor Nicolas Djomo denuncia l'ulteriore impoverimento dell'Africa che l'accoglienza indiscriminata dell'Europa nei confronti di tutti i migranti in cerca di lavoro sta compiendo. Sembra strano, ma è così: se l'Occidente si dimostra accogliente nei confronti della popolazione africana, se disegna una Eldorado capace di far fare il salto di qualità ma che in realtà non esiste, allora i giovani africani saranno spinti a mettere da parte i rischi ed affrontare i viaggi della speranza.
Che non tutti siano in fuga da guerre lo dimostrano anche le dichiarazioni del Vescovo congolese. All'apertura della riunione della Gioventù cattolica panafricana, che si e tenuta a Kinshasa dal 21 al 25 agosto, secondo quanto riportato dall'agenzia Fides, il Vescovo ha detto: “Guardatevi dagli inganni delle nuove forme di distruzione della cultura di vita, dei valori morali e spirituali.
Utilizzate i vostri talenti e le altre risorse a vostra disposizione per rinnovare e trasformare il nostro Continente e per la promozione della giustizia, della pace e della riconciliazione durature in Africa”».
Poi ha aggiunto: “Voi siete il tesoro dell’Africa. La Chiesa conta su di voi, il vostro Continente ha bisogno di voi”. Non è l'Europa ad averne bisogno, né l'Occidente. Ma l'Africa. I governi europei dovrebbero dunque comprendere come i flussi migratori tendono ad impoverire ulteriormente i Paesi di partenza».
Ritorno al Cardinale Caffarra di Bologna. Lui dice due cose molto pratiche e sagge:
1) Bisogna accogliere solo persone già identificate e conosciute;
2) Deve essere la Caritas o altre organizzazioni ecclesiali o religiose ad impegnarsi nel trovare l’alloggio agli immigrati e a seguirli nelle loro necessità. Il Cardinale fa una precisazione determinata e responsabilizza i laici, sprona i parrocchiani ad aiutare i Sacerdoti: «Altrimenti si prenderà atto che è impossibile accogliere gli immigrati».
Un discorso convincente e che dovrebbe essere la linea della Chiesa, in modo da aiutare tutti gli immigrati bisognosi, per mezzo degli aiuti dei laici disponibili e non dei parroci o dei frati o delle suore che hanno già i loro gravosi impegni spirituali da assolvere.
Leggiamo cosa ha scritto il Cardinale Caffarra di Bologna. Trascrivo da un quotidiano:
«In una nota il Cardinale elenca le indicazioni per far fronte “all’accoglienza dei profughi cui ci ha invitato Papa Francesco”. In sei punti il Cardinale spiega il suo piano. Innanzitutto precisa che della fase emergenziali se ne occupano strutture come il Cara di via Mattei. Non deve essere un’accoglienza d’emergenza di persone appena arrivate, ma aiuti a singoli o nuclei famigliari individuati dalla Caritas.
“Noi agiremo attraverso la Caritas che si interfaccerà con la Prefettura e i centri di accoglienza -scrive Caffarra-. Accoglieremo singoli o nuclei familiari già identificati e conosciuti per i quali si potrà predisporre un percorso specifico”.
“Si vuole offrire ai profughi percorsi di vera accoglienza e integrazione e, al tempo stesso, garantire chi accoglie di non essere lasciato a se stesso nel gestire situazioni che sono delicate e faticose. Ogni realtà che accoglie è necessario che sia quotidianamente visitata, monitorata e sostenuta dalla comunità tutta e da altre figure esterne competenti e autorevoli.
Potrebbe essere questo uno spazio affidato anche ad associazioni, movimenti e altre aggregazioni ecclesiali, che possono offrire alla realtà ospitante svariate forme di sostegno organizzato” precisa Caffarra.
Infine l’indicazione alle intere comunità parrocchiali: “La parrocchia non si identifica con il parroco o la canonica o le strutture parrocchiali. Proprio perché l’accoglienza sia espressione di tutta la comunità cristiana, si chiede che i Sacerdoti responsabili di parrocchie e zone pastorali non si facciano carico da soli dell’accoglienza. Se non si riuscisse a garantire una effettiva corresponsabilità con almeno alcuni parrocchiani, neppure il parroco da solo potrebbe far fronte al bisogno; in tal caso si prenderà atto con dolore della impossibilità di accogliere”.
Per quanto riguarda le disponibilità delle strutture è stato individuato un percorso ben definito: la Caritas raccoglierà la disponibilità di accoglienza che vengono offerte (un appartamento abitabile ma ora non utilizzato, una famiglia disposta ad accogliere in casa propria qualcuno, altri spazi utilizzabili allo scopo).
Sarà poi la Caritas “ad attivare i contatti con le istituzioni per capire di cosa c’è bisogno e in una fase successiva si potrà iniziare a ipotizzare abbinamenti tra singole situazioni di bisogno e le realtà più adatte ad accoglierle”».
Questa soluzione del Cardinale Caffarra è pienamente condivisibile, così si potranno lasciare i parroci, frati, suore e monaci, liberi dal gravoso impegno dell’accoglienza degli immigrati, e saranno i laici a collaborare e a seguire i percorsi di integrazione.
Questo commento sugli immigrati che ho riportato è molto importante riguardo il Vangelo di oggi. Noi dobbiamo convincerci che corriamo il rischio di perdere le nostre radici cristiane. Dobbiamo avvicinarci fortemente a Gesù e stringerci al suo Cuore per ricevere i suoi stessi sentimenti.
Se l’immigrazione non sarà controllata, l’Italia sarà invasa da milioni di musulmani, e anche se molti di loro sono brave persone, hanno comunque una cultura, e una mentalità prevaricatrice per i comandi dei mullah che non insegnano l’amore verso i cristiani, ma ammaestrano e in alcuni luoghi addestrano a distruggere il Cristianesimo.
Non lo possiamo accettare e nessun cristiano lo può permettere. Rispettiamo i musulmani, ma chiediamo il rispetto anche della nostra Fede. Ringraziamo Salvini che con questo Governo ha fermato per ora l’invasione di massa preghiamo tanto per lui e per tutto il Governo.
Gesù anche oggi ripete a noi la stessa domanda che duemila anni fa fece agli Apostoli: “Chi sono Io per te?”.
Gesù oggi nel Vangelo ci chiede di riconoscerlo sempre come il nostro Dio, di adorarlo per avere il suo stesso Spirito. Solo così vivremo nella Verità. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Gv 3,13-17)
Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’Uomo.
C - Il Signore annuncia in varie occasioni che chi desidera seguirlo davvero da vicino, dovrà affrontare gli attacchi di quanti si mostrano nemici di Dio, e anche di coloro che, pur essendo cristiani, non vivono con coerenza la loro Fede.
Nel suo cammino verso la santità il cristiano troverà a volte un clima di ostilità, che il Signore non esitò a definire con la parola persecuzione. Nell’ultima delle Beatitudini Gesù ci dice: “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei Cieli” (Mt 5,3-12).
La particolarità di questa festa ( la Santa Croce ) che spiega nella stessa parola la sua origine, è l’oggetto stesso della devozione, perché i fedeli vengono invitati ad esaltare la croce. Non intendo solamente la Croce di Gesù, comprensibile e doveroso esaltarla perché in Essa è la nostra Salvezza. In questa festa ci troviamo ad esaltare anche le croci della nostra vita, quelle di ogni giorno.
Ma è possibile esaltare le croci che ogni giorno ci causano sofferenze, amarezze, persecuzioni? È possibile.
Celebrando il mistero di Gesù noi celebriamo anche il mistero della nostra Fede, il fatto che esistiamo e che quindi partecipiamo alla Vita stessa di Gesù.
Rimane sempre difficile esaltare la propria croce. Ci sono infinite croci perché infinite sono le sofferenze. Ogni giorno per esempio sono numerose le difficoltà da affrontare sia sul lavoro sia in famiglia. Nessuno infatti è contento di vivere con persone che spesso non hanno rispetto, non sono sincere, non sono trasparenti e si nutrono esclusivamente di amor di sé.
È una continua crocifissione per i buoni che sorvolano tante cose per evitare continui litigi, e pregano per la conversione dei familiari e dei colleghi di lavoro insoddisfatti e sempre pronti a giudicare tutto. È una grande mortificazione fare silenzio quando ci sarebbe da ribattere contro tante accuse ingiuste.
Quindi, come è possibile esaltare la Croce? Proprio qui sta la nostra Fede!
Noi siamo benedetti rispetto ai non credenti, perché essi si ribellano furiosamente alle loro croci, mentre noi con la preghiera e guardando Gesù Crocifisso, riusciamo a rimanere sereni e sicuri che Dio cambierà il male in bene. È impossibile accettare di portare le proprie croci se non c’è l’aiuto di Gesù e di Maria, se prima non si comprende il significato salvifico della Croce. I Santi infatti affermavano che la sofferenza è il tesoro più grande della terra.
Dobbiamo nutrire una profondissima fiducia in Gesù, consacrarci ogni mattina al suo Cuore e al Cuore Immacolato di Maria, offrendo ogni sofferenza e rimanendo sereni che non ci mancherà mai il loro aiuto.
Tutto quello che oggi ci affligge e ci causa sofferenze spesso dolorosissime, domani potrà diventare felicità perché Gesù non vuole che i suoi seguaci rimangano nella tribolazione e nel tempo opportuno, li libererà da ogni croce e afflizione. È stato sempre così!
Nessuno si abbatta mai: l’abbattimento è l’unica vera sconfitta!!!
Pregate sempre il Santo Rosario e una grande forza spirituale vi risolleverà. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 21,12-19)
Sarete odiati da tutti a causa del mio Nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
D - Spesso a causa di numerosi impegni non riesco a scrivere le Catechesi, oggi invece sono stati i demoni ad arrecare danni e a impedirmi di scrivere. Come accade spesso, coloro che si prodigano per diffondere il bene, incontrano gli ostacoli di questi angeli decaduti che sempre lavorano per distruggere le opere di Dio. Non tutti i fatti negativi però vanno attribuiti all’azione dei diavoli; essi vogliono distruggerci, questo è vero, ma non sempre il male arriva da loro. Tante casualità spiacevoli e vari disturbi sono semplicemente dovute alla cattiva gestione della propria vita o alla cattiveria altrui.
Il Vangelo di oggi parla delle persecuzioni che subiscono molti cristiani, in questo caso il sospetto ricade principalmente sui diavoli perché sono loro i veri nemici instancabili dei cristiani. La scelta di arrecare disturbi ai cristiani non è ovviamente accidentale, sono infatti i cristiani il bersaglio principale della bestia satanica perché il cristianesimo è l’unica religione vera.
Oltre a tantissimi disturbi e alle numerose sofferenze che i diavoli mi arrecano sia di giorno che di notte, ieri hanno cercato proprio di eliminarmi fisicamente. Sono stato coinvolto infatti in un incidente stradale e solo grazie all’intervento della Vergine Santa e dell’Angelo Custode sono rimasto illeso, la macchina invece è andata in gran parte distrutta.
Perché questo attacco violento? E’ subito spiegato: ieri si sono liberate qui in Associazione due persone; la prima addirittura dopo quasi 50 anni di pene indescrivibili. La bestia prima di uscire mi ha minacciato con queste parole: “ Dopo te la faccio pagare, vedrai”! ……. E’ così è stato!
Ieri è stata una giornata speciale perché si è celebrata la festa della Madonna della Medaglia Miracolosa. La rabbia del demonio era dunque all’ennesima potenza, sia per la liberazione delle due persone, sia per la ricorrenza di questa straordinaria apparizione mariana dove la Madonna ha donato al mondo la sua Medaglia Miracolosa da portate al collo con fiducia, quale scudo potente contro gli assalti dell’inferno. Abbiamo distribuito a tutti i fedeli che hanno partecipato alla Messa questa bellissima Medaglia invitandoli a indossarla con tanto Amore.
La Medaglia Miracolosa è un oggetto sacro molto odiato dai diavoli. Essa indica che la persona che la porta addosso è «proprietà» della Madonna. Infatti i demoni percepiscono anche da molto lontano “ il sacro “ presente nella persona e hanno per questo difficoltà ad avvicinarsi e di conseguenza a recare danni gravi e irreparabili.
Molti di voi ricorderanno che nel 2015 abbiamo inviato la Medaglia Miracolosa e il quadretto a centinaia di persone, E’ stato un grande apostolato!!!
Ad ogni opera di grande apostolato che suscita conversioni e un aumento di preghiera per la conversione dei peccatori, corrisponde una reazione rabbiosa dei diavoli che trovano sempre l’occasione per scaricare parte della loro rabbia, ma che, come ho appena detto non possono fare più di tanto perché la Vergine Santissima non glielo permette.
Questo aspetto riguarda quanti sono impegnati nell’apostolato santo e coerente, voi però non preoccupatevi perché quello che fate di buono anche se disturba i diavoli, non vi causa conseguenze gravi per la protezione della Madonna.
I Sacerdoti (soprattutto quelli Santi) sono invece chiamati a una missione particolare: prendono su di sé le sofferenze provocate dai demoni, soffrendo al nostro posto per la nostra Salvezza eterna!!! Chiedo a voi tutti un ricordo particolare e costante nelle vostre preghiere per ogni Sacerdote e anche per me perché, come potete intuire, ne ho veramente bisogno! Buona preghiera a tutti.