25/08/2018
Catechesi N. 226
A - “Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me”. Queste parole di Gesù lasciano perplessi e confusi tutti quei cristiani che ancora non sono ben formati spiritualmente.
B - Gesù spiega in poche parole che nel Giorno del Giudizio, giorno terribile in cui ogni verità sarà conosciuta e sarà smascherata ogni ipocrisia, i peccatori che non avranno avuto modo di conoscere Gesù, riceveranno più misericordia di coloro che invece, pur sapendo la verità, avranno perseverato nel male con ostinata malizia.
C - Dio è Padre e ci è sempre vicino. Questa è una verità che moltissimi cristiani tralasciano e non considerano come determinante per la loro esistenza. Non è lo stesso ricevere ogni giorno la protezione infinita dal Creatore o non riceverla affatto e rimanere schiacciati sotto le tempeste della vita e la sferza dei diavoli.
D - La festa mariana della Madonna del Monte Carmelo, ricorda soprattutto un grande mezzo di salvezza eterna, donato dalla Madre di Dio al vecchio Generale dell’Ordine Carmelitano, San Simone Stock.
Dal Lunedì al Venerdì ore 10,30 Santo Rosario in diretta.
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 funzione dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
L'Associazione è chiusa per ferie e riprende Mercoledì 29 Agosto alle ore 8,30. Buone vacanze a tutti.
Cliccare sotto il link per collegarsi in diretta.
Iscrivetevi al canale YouTube e condividete la nostra pagina Facebook con i vostri amici.
Cliccare per ascoltare la catechesi
+ VANGELO (Mt 10,34-11,1)
Sono venuto a portare non pace, ma spada.
A - “Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me”. Queste parole di Gesù lasciano perplessi e confusi tutti quei cristiani che ancora non sono ben formati spiritualmente. In realtà contengono invece un grande insegnamento e una sublime verità: Dio va amato sopra ogni cosa!!!
Nella vita tante sono le decisioni da prendere. Il cristiano autentico è colui che cerca sempre di piacere a Dio e fare scelte conforme alla sua Santa Volontà, anche se ciò dovesse incontrare l’opposizione dei familiari. Chi decide di seguire Gesù con dedizione piena comprende che gli altri progetti devono essere abbandonati. La chiamata vocazionale, per esempio, viene prima di tutto; il resto passa in secondo ordine, anche i parenti, a meno che non ci siano gravi impedimenti.
Le parole di Gesù non contengono alcuna contraddizione tra il 1° e il 4° Comandamento, indicano però, un ordine a cui attenersi.
Tutte le forze devono essere impiegate per amare Dio e in Lui tutto diventa più semplice perché la Grazia irrobustisce la capacità dell’anima e le virtù si praticano con maggior facilità. Nella vocazione che ognuno ha ricevuto deve impegnarsi e seguire la volontà di Dio.
Ci sono casi in cui i genitori impediscono al figlio di seguire l’ispirazione interiore, di rispondere a una vocazione religiosa perché hanno sognato per quel figlio progetti diversi, sia pure legittimi, o perché non vogliono egoisticamente fare la loro parte di rinuncia in questa scelta generosa.
Questo impedimento è un oltraggio fatto a Dio. Impedire significa infatti, non solamente opporsi al desiderio del giovane, ma anche alla volontà di Dio; e come se il genitore si sostituisse a Dio per deviare il Suo progetto, gettando così il figlio in una profonda infelicità e talvolta anche nella disperazione. Taluni genitori contrari alla vocazione dei figli, preferiscono la loro morte, piuttosto che vederli consacrati. Che follia!!!
La gioia più grande per un genitore deve essere quella di vedere il figlio o la figlia realizzati nella volontà di Dio, che contempla anche il matrimonio e la nascita dei figli. Ci sono più vocazioni diverse, ognuno ne ha ricevuta una.
Ci sono tanti che hanno rimorsi per non aver seguito la vocazione religiosa, ma ci sono anche casi in cui non c’era una vocazione autentica e per l’euforia di un momento hanno scelto di consacrarsi per poi sentire spegnere quel fervore e trovarsi incamminati tristemente in una strada che non era la loro.
Rinnegare una vocazione comporta sempre una profonda insoddisfazione, non si realizza nulla di positivo con un cuore diviso a metà.
Un buon genitore desidera sempre il meglio per i figli; è capace di affrontare grandi rinunce e sacrifici pur di vederlo pienamente soddisfatto. Non dimentichiamo mai di pregare per i nostri figli perché si realizzino totalmente nella loro vita, tenendo sempre presente che la vera realizzazione è seguire la Volontà di Dio, il solo capace di capire dov’è il nostro vero bene! Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 11,20-24)
Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi.
B - Gesù spiega in poche parole che nel Giorno del Giudizio, giorno terribile in cui ogni verità sarà conosciuta e sarà smascherata ogni ipocrisia, i peccatori che non avranno avuto modo di conoscere Gesù, riceveranno più misericordia di coloro che invece, pur sapendo la verità, avranno perseverato nel male con ostinata malizia.
“Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi”.
Gesù si rivolgeva a quelle città che non avevano accolto la sua predicazione, nonostante tutti i miracoli compiuti.
Erano città predilette perché il Signore vi soggiornava spesso. Tutti gli abitanti potevano ascoltare i suoi insegnamenti, avere la grande opportunità di conoscere Dio, di servirlo e così meritarsi la salvezza eterna.
Era inammissibile il comportamento degli abitanti di queste città, che rimanevano insensibili e indifferenti anche dinnanzi ai numerosissimi e meravigliosi miracoli operati dal Signore.
Il cuore umano è veramente insondabile e fa molto riflettere l’ostinata caparbietà di questa gente nel rifiutare Dio. Proprio per questa decisa opposizione, l’umanità va sempre più alla deriva perché dove non c’è Dio c’è solo la morte ….. e la società di oggi è il regno della morte!!! In esso domina l’egoismo, l’odio, la perversione più sfrenata, la violenza di ogni genere, soprattutto sui più indifesi. Basti pensare ai milioni di bambini a cui viene tolto il diritto di nascere, c’è da inorridire ….. e non dico altro!!!!! Veramente la pazienza di Dio nei nostri confronti è infinita, ma sta per giungere il tempo in cui anch’Egli tuonerà il suo BASTA!!!
In queste settimane abbiamo assistito ad una farsa internazionale dovuta all’egoismo assurdo dei potenti. I politici di Germania, Francia e altri Paesi del Nord non si curano degli esempi VERGOGNOSI che continuano a dare.
Proprio questi dell’Unione europea mostrano inadeguatezze politiche e strategiche gravissime.
L’egoismo e la sete di potere accecano quelli che pensano di vedere meglio degli altri.
La controversia con la Grecia si è risolta, ma solo momentaneamente, con un prestito dell’Unione di oltre 80 miliardi di euro. Una montagna di soldi, non c’è che dire, e sapete chi contribuirà a pagare questo prestito? Anche noi italiani, ognuno di noi singolarmente!
Questa che sembrava una soluzione è invece un palliativo, usato solo per tenere in vita una Nazione, con l’obiettivo di espropriare la Grecia delle sue ricchezze. Il prestito per la Grecia è un cappio che inevitabilmente porterà questa Nazione al fallimento definitivo.
Il pacchetto imposto dall'Europa, di fatto ipoteca la Grecia. Se il Paese ellenico non dovesse rispettare i suoi impegni, progressivamente verrebbe svuotato della sua sovranità e dei suoi beni.
Trascrivo un breve brano dei tanti articoli sulla reale trattativa tra l’Unione e la Grecia, con quel Tsipras che alle elezioni gridava contro l’Europa per poi abbracciare con gioia le imposizioni della Troika.
Questo termine viene utilizzato nel sito del Parlamento europeo e non ha nulla a che fare con la Grecia. Semmai oggi la Grecia si è messa sotto la supervisione della Troika, si è indebitata sproporzionatamente e non avrà mai questo denaro per sanare l’enorme debito.
La Troika è l’insieme dei creditori ufficiali durante le negoziazioni con i Paesi, ed è costituita da rappresentanti della Commissione europea, della Banca centrale europea e del Fondo monetario internazionale.
Perché allora l’Unione ha concesso il prestito? Per diverse ragioni, principalmente politiche e sono quelle di tenere la Russia e la Cina lontane da Atene, ma anche economiche perché il comunista Tsipras ha svenduto la Grecia all’Unione europea. Facendo tutto il contrario dei proclami della sua campagna elettorale, ha ceduto la sovranità della Grecia!
“Umiliata, commissariata e svenduta: questi i risultati dell'accordo stretto da Alexis Tsipras per Atene. Angela Merkel e il fronte rigorista lo hanno voluto umiliare in cambio degli aiuti per salvare il Paese. E tra le umiliazioni, spicca il fondo fiduciario in cui dovranno confluire beni ellenici per 50 miliardi, soldi da trovare cedendo e privatizzando parte del patrimonio: aeroporti, infrastrutture, porti, centrali, tlc, energia, miniere e, chissà, magari anche arte e monumenti, magari anche il Partenone”. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 11,25-27)
Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.
C - Dio è Padre e ci è sempre vicino. Questa è una verità che moltissimi cristiani tralasciano e non considerano come determinante per la loro esistenza. Non è lo stesso ricevere ogni giorno la protezione infinita dal Creatore o non riceverla affatto e rimanere schiacciati sotto le tempeste della vita e la sferza dei diavoli.
L’ho detto molte volte che siamo noi a decidere il nostro futuro, ma per fare la scelta giusta occorre prima conoscere bene Gesù e i suoi insegnamenti.
Il Vangelo ci spiega che solo i piccoli ricevono illuminazioni e percepiscono con maggiore facilità la voce di Dio.
Il motivo è dato proprio dalla loro piccolezza interiore, una sincera consapevolezza dei loro limiti e dell’illimitatezza di Dio.
I “ piccoli ” sono coloro che si affidano totalmente a Dio, perché sanno che nulla possono fare senza di Lui ….. è una dipendenza dolce, soave, impensabile per i superbi di cuore!!!
I piccoli sono i prediletti di Maria che è stata la “ piccola “ per eccellenza poiché ha vissuto totalmente affidata al Signore, raggiungendo un livello di abbandono così alto e sublime che nessun altra creatura potrà uguagliarla
Arrivare ad essere piccoli comporta una lotta continua contro il proprio orgoglio, quell’atteggiamento che ci fa illudere di essere autosufficienti e di non avere bisogno di nessuno, tantomeno di Dio.
Per essere piccoli occorre intraprendere un cammino interiore fatto di piccole conquiste che fanno crescere pian piano, come una piantina che cresce giorno dopo giorno grazie alle cure di chi la segue con amore.
La piccolezza a cui ci chiama Gesù è assolutamente determinante per la crescita spirituale. Se non si conosce il modo per entrare in questa piccolezza o, addirittura, non si compie nulla per vincere l’orgoglio si rimane sempre con gli stessi vizi, anzi si può solo peggiorare. A tutti è possibile cambiare stile di vita e compiere solo ciò che è giusto davanti a Dio.
Gesù afferma che “chi non si fa piccolo” non può comprendere nulla “delle sue cose”: “Ti benedico, o Padre, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli”.
Solo i “piccoli” sono i veri “sapienti” e i veri “intelligenti”, perché si lasciano “rivestire” della sapienza e dell’intelligenza di Dio stesso. Essi hanno abbandonato la propria volontà al pensiero e alla Volontà del Signore. Nei “piccoli” tutto è secondo Dio: Ogni particolare della loro vita combacia coi suoi disegni, ogni loro movimento è sincronizzato col suo Volere.
Dio può condurli dove vuole, può servirsene quando vuole. Essi sono docili e preziosi strumenti nelle sue mani e possono compiere anche grandi cose perché è Dio che opera in loro.
Il Canto del Magnificat, la meravigliosa preghiera sgorgata dal Cuore purissimo della Vergine Maria, si può dire che è il canto anche di coloro che, attraverso l’umiltà e il rinnegamento si fanno piccoli per Amore di Dio!!! Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Gv 19, 25-27)
Ecco il tuo figlio, ecco la tua Madre!
D - La festa mariana della Madonna del Monte Carmelo, ricorda soprattutto un grande mezzo di salvezza eterna, donato dalla Madre di Dio al vecchio Generale dell’Ordine Carmelitano, San Simone Stock. Per lungo tempo lui aveva chiesto nella preghiera un aiuto speciale dalla Vergine Santa, e la Regina del Cielo, apparendo tutta raggiante di luce, il 16 luglio 1251, porgendogli uno Scapolare detto comunemente “Abitino” così gli parlò:
“Prendi figlio dilettissimo, prendi questo Scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita, privilegio a te e a tutti i Carmelitani. CHI MORRÀ RIVESTITO DI QUESTO ABITO NON SOFFRIRA IL FUOCO ETERNO; questo è un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza di pace e di patto sempiterno”.
La Madonna scomparve in un profumo di Cielo, lasciando nelle mani di Simone il pegno della sua Prima “Grande Promessa”.
È stato un privilegio straordinario donato non soltanto ai Carmelitani, ne possono usufruire tutti i credenti che animati da retta intenzione lo indossano. La Madonna con la sua rivelazione, ha voluto dire che chiunque indosserà e porterà per sempre l’Abitino, non solo sarà salvato eternamente, ma sarà anche difeso in vita dai pericoli.
Nessuno però deve illudersi pensando che sia sufficiente portare addosso l’Abitino, per avere la salvezza eterna! Occorre, ed è fondamentale, la conversione del cuore, la decisione ferma di rinunciare al male, altrimenti si cade in quella forma gravissima di peccato che è la presunzione di salvarsi senza merito.
La Madonna ci dona un aiuto validissimo, ma noi dobbiamo fare la nostra parte.
La Madonna ha fatto una solenne Promessa di adoperarsi in maniera efficace per la conversione del peccatore, che porta con Fede e devozione l’Abitino fino in punto di morte.
L’Abitino del Carmelo è composto da due pezzettini di stoffa legati da una piccola cordicella e che si posiziona sulle scapole, per questo viene chiamato Scapolare. I due pezzettini di stoffa si posizionano uno davanti al petto e uno sulla schiena. Sono piccoli e non danno alcun fastidio.
Il 13 ottobre 1917 nell’ultima apparizione di Fatima, la Madre di Dio si mostrò ai tre pastorelli nelle vesti della Madonna del Monte Carmelo, presentando nelle loro mani, lo Scapolare. Alla conclusione delle apparizioni, in concomitanza al grande Miracolo del sole, visto da più di cinquantamila persone, avvenne questo fatto prodigioso: al centro del disco solare apparve l’immagine della Madonna del Carmelo. La presentazione dello Scapolare durante quest’apparizione finale, la più significativa, non si deve dunque trascurare o minimizzare. Questa apparizione della Madonna del Carmelo a Fatima, indica che i privilegi inestimabili legati allo Scapolare sono parte integrante del messaggio che ci ha lasciato la Madre di Dio a Fatima, unitamente al Santo Rosario ed alla devozione al Cuore Immacolato di Maria.
Lo Scapolare viene anche indicato come il “Privilegio Sabatino”, ed è una seconda Promessa fatta dalla Vergine Maria per dare maggiore importanza alla devozione dello Scapolare. In un’apparizione al Papa Giovanni XXII, riferendosi a quelli che avrebbero portato lo Scapolare durante la loro vita, la Santissima Vergine disse queste parole:
“Io, Madre di bontà, scenderò il primo sabato dopo la loro morte e quanti troverò nel Purgatorio, libererò e condurrò al monte santo della vita eterna”.
Anche il Papa Giovanni Paolo Il lo ha raccomandato insistentemente testimoniando che: “Io, fin dalla mia giovinezza, porto al mio collo lo Scapolare della Vergine e mi rifugio con fiducia sotto il mantello della Beata Vergine Maria, Madre di Gesù” (Udienza generale, Papa Giovanni Paolo II, 16 luglio 2003).
Due, quindi, sono le verità evocate nel segno dello Scapolare: da una parte, la protezione continua della Vergine Santissima, non solo lungo il cammino della vita, ma anche nel momento del transito verso la pienezza della gloria eterna; dall'altra, la consapevolezza che la devozione verso di Lei non può limitarsi a preghiere ed ossequi in suo onore in alcune circostanze, ma deve costituire un “abito”, cioè un indirizzo permanente della propria condotta cristiana, intessuta di preghiera e di vita interiore, mediante la frequente pratica dei Sacramenti ed il concreto esercizio delle opere di misericordia spirituale e corporale.
In questo modo lo Scapolare diventa segno di “alleanza” e di comunione reciproca tra Maria e i fedeli: esso infatti traduce in maniera concreta la consegna che Gesù sulla croce, fece a Giovanni, e in lui a tutti noi, della Madre sua, e l’affidamento dell'apostolo prediletto e di noi a Lei, costituita nostra Madre spirituale.
Scriveva in un altro messaggio Papa Giovanni Paolo II: “Anch’io porto sul mio cuore, da tanto tempo, lo Scapolare del Carmine! Per l’amore che nutro verso la comune Madre celeste, la cui protezione sperimento continuamente, auguro che quest’anno mariano aiuti tutti i religiosi e le religiose del Carmelo e i più fedeli che la venerano filialmente, a crescere nel suo amore e a irradiare nel mondo la presenza di questa Donna del silenzio e della preghiera, invocata come Madre della misericordia, Madre della speranza e della Grazia” (Lettera messaggio di Giovanni Paolo II del 25-3-2001).
Abbiamo da poco festeggiato la grandiosa festa di Maria Assunta in Cielo.
Respiriamo ancora il profumo celestiale del suo Corpo Santo che non conobbe la corruzione del sepolcro ….. e sembra ancora di sentire il soave battito d’ali di miriadi di Angeli che circondavano la Vergine Santa per condurla nella Gloria del Paradiso. Nel ritmo frenetico della nostra esistenza, questa festa è un invito a guardare al Cielo, a pensare al Cielo, a desiderare il Cielo!!! Contempliamo Maria che mai un solo istante distolse lo sguardo dalle Realtà Celesti. Non dimentichiamo che quaggiù siamo solo di passaggio ….. Chi come Maria ha vissuto per il Cielo, avrà Dio come ricompensa ….. Beatitudine infinita ….. Estasi indicibile che sorpassa ogni conoscenza! ( occhio umano mai vide, ne orecchio mai sentì cosa Dio ha preparato per coloro che lo amano). Buona preghiera a tutti.