Bellastupe

21/07/2018

Catechesi N. 221 
 
A - Sabato scorso si è svolto a Roma il gay pride, una vetrina di maschere, suoni, sfilate in costume e una decina di camion pieni di LGBT, sigla che indica persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender. È stata una manifestazione simile alla festa di Rio de Janeiro, erano in molti, chiassosi e appagati della visibilità del momento.
B - Ben sette volte Gesù utilizza il verbo ricompensare al presente e al futuro. Egli vuole spiegare ai Discepoli quanto guadagneranno di spirituale e di eterno nel servire Dio. Per quattro volte utilizza la parola ricompensa in senso positivo e per tre il verbo  ricompenserà, e ogni volta porta un esempio per facilitare la comprensione e la  memorizzazione. 
C - Quando Gesù insegna la preghiera vocale per eccellenza, sottolinea di fare attenzione alla perdita di fervore per lo spreco di parole. Infatti la ripetizione di parole e richieste non necessarie fanno perdere il fervore, non sono le molte parole a farci pregare bene. L’esposizione delle richieste e delle necessità importanti sono già preghiera, ovviamente accompagnata da ringraziamenti, lodi, adorazione e apertura del cuore.
D - Spiego nuovamente il significato di messe nel discorso di Gesù. Messe è il sinonimo di mietitura. L’operazione di falciare e raccogliere il grano, quando le spighe sono giunte a maturazione.
Il tempo della messe a quei tempi indicava il periodo della mietitura e il ricavato  cioè il raccolto, soprattutto con riguardo alla quantità.
 
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Domenica 22 Luglio ore 14,30 Santo Rosario Meditato, ore 15,30 la Messa dei Malati.
 
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Pecorelt 
 
+ VANGELO (Mt 5,43-48) 
Amate i vostri nemici. 
 
A - Sabato scorso si è svolto a Roma il gay pride, una vetrina di maschere, suoni, sfilate in costume e una decina di camion pieni di LGBT, sigla che indica persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender. È stata una manifestazione simile alla festa di Rio de Janeiro, erano in molti, chiassosi e appagati della visibilità del momento. Noi cristiani non possiamo condividere le loro richieste perché tutte contrarie alle Leggi di Dio e anche il loro modo di manifestare dovrebbe essere più sobrio e dignitoso. 
Non si comprende la ragione di manifestare con le maschere di carnevale, con sfarzo di colori e di abiti bizzarri;  sembra quasi che tutta questa eccentricità nascondi un profondo disagio morale, appunto “ ben mascherato “.
D'altronde non si può avere la pace e l’equilibrio interiore se si vive in maniera assolutamente contraria, non solo alla morale cristiana, ma anche alla legge stessa della natura. Noi comunque non condanniamo le persone, ma le loro scelte depravate. Il Giudice eterno è solo Uno, il nostro compito è pregare per la conversione di tutti. Però, e qui ci tengo a precisarlo, questo tipo di manifestazione fatto davanti a un Santuario Mariano ( Pompei ) dovrebbe essere rigorosamente proibito perché è un insulto vergognoso e sfacciato alla Vergine Santissima e alla sua Purezza. Mi dispiace dirlo, ma certi oltraggi alla Madre di Dio non passeranno impuniti.
Mi è piaciuto leggere una dichiarazione di una ex consigliera del Comune di Roma, dello stesso partito del ex sindaco, personaggio sempre in prima fila quando c’è da manifestare contro la morale cattolica. Comunque, a parte gli atteggiamenti singolari del sindaco è coraggiosa la dichiarazione che leggiamo:
«Sono parole dure quelle che la consigliera Daniela Tiburzi rivolge all'organizzazione del Gay Pride di Roma: “Per quel che mi riguarda, rivendico con forza il diritto-dovere dei laici di esprimere il proprio sostegno davanti a manifestazioni per il matrimonio e la famiglia. E la mia parola, come pure tutti gli interventi, non ha mai avuto intento polemico o distruttivo e non nasce mai da alcun genere di risentimento. 
Sono pronta ad intervenire nel dibattito pubblico, laddove si dialoga sulle grandi questioni su cui la Città di Roma si trova a decidere per il futuro della società. L'obiettivo è quello di realizzare una leale collaborazione nel profondo rispetto della laicità delle istituzioni. 
Quella sana laicità che sta a cuore ai cattolici, ma non può essere confusa con quel laicismo che vorrebbe fare della religione un fatto esclusivamente privato. Uno Stato e una Città sono realmente laici quando sono in grado, e lo dimostrano nei fatti con comportamenti concreti, di rispettare le convinzioni dei loro cittadini. Lo dico proprio avendo come obiettivo la salvaguardia dei diritti. Stiamo parlando, infatti, e voglio augurarmelo, dei diritti di tutti e, quindi, anche quelli dei cattolici e di quanti hanno opinioni diverse”».
Un altro articolo ho letto ieri che mi ha colpito particolarmente, si tratta di una reazione fino a pochi giorni fa non prevedibile, della Chiesa Ortodossa contro i protestanti, i motivi come sempre riguardano aspetti opposti alla morale cristiana, come le unioni omosessuali. Leggiamolo:
«Con un comunicato emesso lo scorso 3 giugno, il dipartimento delle relazioni estere del Patriarcato Ortodosso di Mosca ha annunciato la rottura delle relazioni con la comunità protestante unita di Francia e con i presbiteriani di Scozia, per la loro recente decisione di benedire le unioni omosessuali, decisione definita con estrema chiarezza e senza tanti giri di parole dagli ortodossi “incompatibile con la morale cristiana”. 
Esclusa anche qualsiasi prospettiva di nuovi contatti ufficiali, almeno non nell’immediato futuro, né è possibile o pensabile parlare di “compromessi”, dopo la decisione assunta nel 2008 dal Concilio dei Vescovi, decisioni per la quale “le relazioni con le comunità protestanti” sarebbero dipese “dalla loro fedeltà alle norme morali dell’Evangelo”.
Già nel 2003 la Chiesa Ortodossa russa assunse tale decisione e per gli stessi motivi nei confronti degli episcopaliani statunitensi, quando consacrarono “vescovo” Gene Robinson, dichiaratamente omosessuale. 
E nel 2005 altrettanto fecero con la comunità luterana di Svezia, avendo anche questa a sua volta aperto alle “nozze” gay, benedicendole. 
Si badi come i rapporti degli ortodossi con i protestanti fossero anche più stretti di quelli della Chiesa Cattolica, in quanto gli ortodossi e le altre Chiese orientali (etiope, copta, armena, siriaca ed assira) facevano parte con protestanti e anglicani del Consiglio Mondiale delle Chiesa, organismo di cui il Vaticano è invece semplice “osservatore”.
Io comprendo l’incapacità di leggere nella storia la presenza di Dio in tutti coloro che non sono Battezzati. Non è facile intuire questo, ed è proprio il Battesimo a donarci la Grazia santificante attraverso la quale ci viene data una nuova vita soprannaturale che ci permette di scoprire le meraviglie di Dio. 
Qualcuno potrebbe obiettare che ci sono tanti battezzati che non pregano e non vanno a Messa; essi hanno comunque il sigillo di Dio assente negli atei, e non è cosa da poco.
I non battezzati sono privi della comunione che si instaura con Gesù in forza del Battesimo. 
I battezzati hanno come ho detto un sigillo Divino, è la presenza di Dio perché sono diventati figli adottivi del Padre eterno. È una vita particolare ed esclusiva di coloro che credono in Gesù, di coloro che “non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati” (Gv 1,13).
Consapevoli di questa Grazia santificante ricevuta nel nostro Battesimo, non possiamo condannare, né giudicare nessuno. Dobbiamo pregare per tutti coloro che  non credono e sono convinti di poter ottenere diritti opposti alla volontà di Dio. Effettivamente per come oggi stanno andando le cose in Europa, sembra che questo “ ambito traguardo “, voluto da satana ( perché è lui l’istigatore di ogni male ), sia ormai raggiunto; purtroppo tutti coloro che hanno operato contro i Comandamenti di Dio non hanno pensato alle disastrose conseguenze che li attende!!! Buona preghiera a tutti.
 
Spadase
 
+ VANGELO (Mt 6,1-6.16-18) 
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 
 
B - Ben sette volte Gesù utilizza il verbo ricompensare al presente e al futuro. Egli vuole spiegare ai Discepoli quanto guadagneranno di spirituale e di eterno nel servire Dio. Per quattro volte utilizza la parola ricompensa in senso positivo e per tre il verbo  ricompenserà, e ogni volta porta un esempio per facilitare la comprensione e la  memorizzazione. 
Invece per tre volte la parola ricompensa vuole significare qualcosa di negativo perché, lo vedremo tra poco, rappresenta per il credente un vero fallimento esistenziale.
Quando Gesù pronuncia la frase: “Hanno già ricevuto la loro ricompensa”, si riferisce a tutti quei credenti che sono alla ricerca continua di appagamenti umani. In loro c’è una sete insaziabile di essere notati, applauditi, elogiati; c’è un desiderio irrefrenabile di emergere, di essere sempre al centro dell’attenzione: è l’io che regna sovrano, rivestito della veste pomposa dell’orgoglio!!! Questa veste indossata sull’anima è veramente nefasta per la vita spirituale perché è una forma di idolatria verso se stessi e quindi una grave mancanza al primo Comandamento: “ Non avrai altro Dio all’infuori di Me”. Dio solo dunque deve regnare nel nostro cuore. Noi non possiamo vantarci di nulla, nemmeno delle  nostre opere buone, perché sono principalmente frutto della Grazia di Dio: a Lui solo va l’Adorazione, la Lode e la Gloria!!!
Questa frase: “Hanno già ricevuto la loro ricompensa”, risuona dunque come una condanna! 
Gesù infatti afferma: “State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei Cieli”. 
Noi viviamo qui su questa terra per avere un giorno la ricompensa di stare eternamente con Dio. Questo pensiero dovrebbe muovere e dirigere le nostre azioni ….. ogni palpito del nostro cuore dovrebbe essere un canto di Amore all’Eterno Creatore. Gesù qui ribadisce e condanna l’ipocrisia di coloro che fanno il bene, non per la Gloria di Dio, ma per essere ammirati, per ricevere cioè una ricompensa terrena. Giungere al termine della nostra esistenza e non ricevere  la ricompensa vera, quella di Dio è la più grande tragedia che ci possa capitare e , come ho detto all’inizio il fallimento della nostra vita. Meditiamo attentamente le Parole di Gesù e custodiamole con cuore limpido, retto e sincero, compiendo ogni cosa esclusivamente per il Signore.
Gesù spiega il modo per fare l’elemosina, senza ostentare o compiacersi interiormente. Deve rimanere segreta in modo che veda solo Dio.
Spiega che la vera preghiera è quella interiore, silenziosa e fiduciosa, essa permette di entrare in contatto con Dio, perché è il raccoglimento a creare questo contatto. È impossibile pregare bene nella confusione o con la televisione sempre accesa: non solo la mente, ma soprattutto l’anima vuole cercare il suo Dio nella pace e nel silenzio.
Dio ricompensa la preghiera intima e raccolta, in questo modo si riesce a stabilire la comunione con Lui e si ricevono molte Grazie.
Dio non accetta quella preghiera fatta per esibizionismo negli incontri dei gruppi; i veri incontri guidati dallo Spirito Santo sono quelli dove predomina l’umiltà, il raccoglimento, il vivo desiderio di piacere a Lui e non agli uomini.
Ricordate che Dio vede e ascolta tutto, conosce i pensieri e quindi anche la parola che non è ancora arrivata alla lingua. “Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. Dio è ovunque e nulla gli può sfuggire, ci vede e ascolta ininterrottamente. L’uomo si accorge di questo quando, dopo aver compiuto un peccato, prova un senso di tristezza e di vuoto, mentre dopo un’azione virtuosa assapora molta gioia interiore.
Non si può ingannare il Creatore! Occorre memorizzare bene questa verità, rimane invece ingannato chi si illude di commettere peccati senza essere visto da Dio… o giustifica peccati e vizi con ragionamenti assurdi. 
Vale molto di più, anzi è un atto meritorio, riconoscere apertamente e con sincerità i propri sbagli  con il proponimento di correggersi e migliorarsi perché Dio è un Padre di infinita Bontà sempre pronto a spalancare le sue braccia al peccatore pentito. Egli è Colui che ci ha donato la Vita, cela conserva giorno dopo giorno, ci dona innumerevoli aiuti e continua ad amarci nonostante le nostre miserie. Buona preghiera a tutti.
 
Piccoloal
 
+ VANGELO (Mt 6,7-15) 
Voi dunque pregate così. 
 
C - Quando Gesù insegna la preghiera vocale per eccellenza, sottolinea di fare attenzione alla perdita di fervore per lo spreco di parole. Infatti la ripetizione di parole e richieste non necessarie fanno perdere il fervore, non sono le molte parole a farci pregare bene. L’esposizione delle richieste e delle necessità importanti sono già preghiera, ovviamente accompagnata da ringraziamenti, lodi, adorazione e apertura del cuore.
Il Padre Nostro riassume in poche parole tutto quello che l’uomo può chiedere a Dio.
“Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole”. Gesù non dice che non bisogna esprimere parole a Lui, ma che siano essenziali e dette con molto amore. Più che le parole è indispensabile l’amore a Lui, le Grazie si ottengono per l’amore che esprime la Fede del credente.
Gesù esprime questo insegnamento riferendosi agli ebrei del suo tempo che ritenevano fare lunghe preghiere per essere ascoltati da Dio; insegna a loro che occorre rivolgersi a Lui con la stessa semplicità con cui un figlio si rivolge a suo Padre. La preghiera deve essere dunque umile, semplice, essenziale ed è proprio nel “ Padre Nostro “ che si trova la sintesi eccellente della preghiera gradita a Dio. 
 Secondo quanto viene  riportato nel Vangelo di Luca (11,1), furono gli Apostoli a chiedere a Gesù che insegnasse loro a pregare, così come Giovanni Battista aveva insegnato ai suoi discepoli.
Il nome della preghiera ( Padre Nostro ) insegnata da Gesù deriva dalle sue parole iniziali, ma è chiamata anche “ Preghiera del Signore”.
È una preghiera rivolta al Padre, e qui notiamo tutta l’umiltà di Gesù e il suo ardente desiderio di far conoscere il Padre. Eppure Lui è simile al Padre nella sostanza, lo rivelò Lui stesso a Filippo: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?” (Gv 14,9). 
“Io e il Padre siamo una cosa sola” (Gv 10,30).
L’orazione vocale è molto gradita a Dio, ma deve essere vera orazione: le parole devono esprimere il sentimento del cuore.
Non basta recitare semplici formule: Dio non vuole un culto solo esterno, Egli desidera la nostra intimità.
L’orazione vocale ben fatta è un mezzo semplice ed efficace, adeguato al nostro modo di essere, per mantenere  viva la presenza di Dio in noi; anche le piccole giaculatorie fatte con amore  servono a favorire la contemplazione.
La preghiera vocale và curata altrimenti si cade in un grande impoverimento della vita spirituale. Se invece si apprezzano queste preghiere, anche quelle brevi ma piene d’amore, si favorisce la contemplazione di Dio anche nel vivo del lavoro o per la strada.
Ognuno di noi ha assoluta necessità di pregare e, come l’ossigeno è indispensabile per la vita del corpo così la preghiera e indispensabile per la vita dell’anima. Solo attraverso la preghiera amorosa Gesù si rende presente, ed è proprio la preghiera che ci permettere di rimanere nella sua Grazia. Se c’è il peccato mortale non c’è comunione con Lui. 
Santa Teresa d’Avila scriveva: “Conosco molte persone che mentre pregano vocalmente, vengono elevate, senza che ne sappiano come, a un’alta contemplazione”. Queste parole indicano che solo la preghiera amorosa e fiduciosa ci eleva e ci permette di incontrare Dio.
Oggi dobbiamo esaminare quale attenzione poniamo nelle preghiere vocali, quante sono lungo la giornata, e se quel che diciamo al Signore non siano semplicemente parole vuote che si susseguono le une alle altre.
Dobbiamo eliminare l’abitudinarismo dalle nostre preghiere, rimanendo attenti e vigili con l’impegno di allontanare i pensieri inutili. 
Con il raccoglimento entriamo nella preghiera e possiamo pregare anche quando lavoriamo o svolgiamo compiti impegnativi, mantenendo l’anima unita a Dio e facendo tutto per la sua Gloria. Così ogni gesto, ogni nostra azione diventa preghiera, tutta la nostra vita si trasforma in un’interrotta preghiera che profumo soave sale al Trono di Dio per poi ridiscendere in una pioggia di benedizioni per noi e per il mondo intero!!! Buona preghiera a tutti.
 
Bambinocroce
 
+ VANGELO (Mt 9,32-38)
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!
 
D - Spiego nuovamente il significato di messe nel discorso di Gesù. Messe è il sinonimo di mietitura. L’operazione di falciare e raccogliere il grano, quando le spighe sono giunte a maturazione.
Il tempo della messe a quei tempi indicava il periodo della mietitura e il ricavato  cioè il raccolto, soprattutto con riguardo alla quantità.
Messe nelle parole del Signore sta ad indicare ciò che si raccoglie come frutto di un’attività agricola.
“La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!”.
Voleva dire e dice ancora oggi che le anime da convertire sono molte nel mondo, ma ci sono pochi Sacerdoti e missionari disponibili a sacrificarsi, e a donare la propria vita per la causa del Vangelo. Chi risponde alla chiamata di Gesù deve lasciare tutto, a cominciare da se stesso!
La Santa Chiesa in questi tempi è logorata al suo interno da due opposti schieramenti, sono due concezioni inconciliabili sulle questioni più importanti della dottrina e degli immigrati. Oltre agli immigrati ultimamente si è aggiunto quello dei rom.
Ognuno ha una sua posizione e cerca di difenderla anche nelle contraddizioni, arrivando a trascurare anche le questioni delicate della dottrina cattolica per predicare e scrivere favorevolmente un po’ ovunque sugli immigrati e sui rom.
In pratica, da anni si parla quasi esclusivamente di immigrati, non si parla più dell’Eucaristia e della Vergine Santissima che sono le Fondamenta della nostra Amata Chiesa. 
Io rispetto le posizioni di tutti e non condanno le persone che pensano diversamente da Dio riguardo gli immigrati, però qualche domanda è opportuno porcela anche noi per capire le ragioni o gli sbagli delle due opposte posizioni.
Innanzitutto ci chiediamo qual è il vero motivo di questa assillante richiesta di far entrare in Italia milioni di immigrati? Non è più onesto intellettualmente vietare in Libia le partenze ed aiutarli lì dove vivono? Questo lo sostengono i buoni Cardinali e Vescovi africani!
Notiamo invece un accanimento sugli immigrati per trascinarli in Italia. Non è solo il business delle cooperative, e qualche giorno fa è stato arrestano per truffa un altro italiano che gestiva numerosi centri di accoglienza degli immigrati.
Il problema non è solo il business, che rimane il più importante per i mercenari che affittano case, alberghi e capannoni, e per numerosi politici che appoggiano questi centri non per amore degli immigrati, ma per amore del denaro!
L’aspetto più devastante e umiliante è anche quello morale, ed è molto grave perché trattano questa povera gente come merce, la sfruttano sia per una questione economica e sia per la realizzazione del piano Kalergi del 1920, ovvero, rendere l’Europa multietnica per creare individui atipici, né bianchi né neri, come quelli che nascevano dall’unione fra i coloni europei, spagnoli e portoghesi e le popolazioni deportate dall’Africa come schiavi. Oggi si vuole stabilire una nuova tipologia di persone, per eliminare il Cristianesimo e se potessero la stessa esistenza di Dio. 
È una follia! I fautori di questo piano diabolico non potranno vederlo realizzato perché occorrono molti decenni e loro saranno già morti per  l’avanzata età: lo vedranno dall’inferno!
In Italia ci sono personaggi senza valori e senza amore verso gli immigrati, ma pretendono l’ingresso di milioni di africani. Perché?
Cosa hanno escogitato di ridicolo e nefasto tanti di questi personaggi? Hanno indossato una maglietta rossa come protesta per la chiusura dei porti. Il rosso indica comunque quel sangue degli immigrati morti nel Mediterraneo e sono oltre 13 mila, è il sangue versato per colpa di quanti chiedono l’accoglienza generalizzata e lo fanno senza amore né pietà per questa gente.
Se amassero davvero gli africani farebbero di tutto per non farli partire dall’Africa e contribuirebbero con donazioni di centinaia di migliaia di euro ciascuno, per farli restare nelle loro terre, come predicano diversi Cardinali e Vescovi africani, sicuramente uomini santi e perfettamente coerenti con la Parola di Dio.
Non è l'amore sincero che spinge i radical chic ad indossare le magliette rosse e a protestare per il blocco delle navi, non c’è amore per le persone, sono dominati… dalla loro falsa ideologia a favore dei poveri, ma nella realtà a loro dei poveri non  importa nulla!!! I poveri restano poveri, e loro si arricchiscono sempre di più.
La rivista Rolling Stone, nei giorni scorsi, ha lanciato l’appello, come si legge sul sito ufficiale, «a musicisti, attori, scrittori e figure legate allo showbiz e alla tv»chiedendo di «prendere una posizione» a favore degli immigrati.
Hanno scritto che la motivazione nasceva «per una società aperta, moderna, libera e solidale». Sono sole parole al vento!!!  
Il quotidiano “Il Tempo” ha stanato questi cosiddetti vip dalle magliette rosse e un giornalista fingendosi componente di una nave che raccoglie immigrati nel mare, ha posto la domanda a questi personaggi dalla doppia morale: “Accoglieresti un immigrato a casa tua?”.
Solo 4 su 100 hanno detto che potevano prendere in considerazione l’idea di ospitare un immigrato per un breve periodo di tempo.
Tutti gli altri hanno detto un no secco, oppure hanno chiuso immediatamente la telefonata o hanno finto di non capire.
Sono dittatori quelli che vogliono imporre l’ingresso generalizzato di milioni di africani in Italia, invece di battersi per far destinare centinaia di miliardi di euro nelle Nazioni africane più povere e costruire ospedali, scuole, fabbriche e permettere a centinaia di milioni di persone una condizione di vita migliore.
Concludo questa amara riflessione affermando che è giusto accogliere coloro che veramente fuggono dalla guerra ( sono una minoranza ) o a quanti chiedono di lavorare in Italia perché hanno le famiglie residenti qui.
 Per il resto è un bene per gli africani rimanere nelle loro terre, a condizione che le Nazioni vengano in  soccorso per migliorare la vita in quelle terre.  La Volontà di Dio, è che si distribuiscano equamente le ricchezze.
In Africa ci sono Nazioni che hanno un PIL migliore dell’Italia e le popolazioni vivono molto bene. L’Italia impari da queste Nazioni africane… Buona preghiera a tutti.
 
Cometatr
 
 
Madonna Orione
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