Cuorebet
 
02/06/2018
 
Catechesi N. 214
 
A - Ieri ho scritto che tutto è possibile per chi crede e che Gesù concede molte Grazie a coloro che si affidano a Lui totalmente. Questi sono due aspetti importantissimi della nostra Fede, infatti una Fede sterile non produce alcun frutto mentre le Grazie concesse da Gesù a coloro che credono testimoniano che Lui è veramente vivo ed ascolta anche i più piccoli gemiti del nostro cuore.
B - La promessa di Gesù di donarci tutto quello che chiediamo e che è conforme alla sua volontà, è irrevocabile. Nessuno può vietare a Lui di donare ai suoi seguaci quello che vuole e quanto vuole, anche miracoli impossibili. 
C - In questo mistero culmina l’esaltazione di Cristo glorioso. È l’ultimo atto della vicenda terrena di Gesù, un gesto che nessuno poteva immaginare, anche se già Egli aveva preannunciato il suo ritorno al Padre. Leggiamo alcune affermazioni di Gesù quando istruiva i discepoli: 
D - La promessa di Gesù riempie di consolazione quanti hanno piena fiducia nelle sue parole: “Io ho vinto il mondo!”.
In effetti oggi la società è violenta ed egoista, si trova su posizioni opposte alla volontà di Dio, ignora i valori morali, rifiuta tutto ciò che ha attinenza con Dio. È una società senza guida, allo sbando, incline alla mondanità più sfrenata. 
 
Lunedì 18 Giugno ore 21,  2° conferenza sulle Confessioni, potranno partecipare tutti i fedeli.
Terrà la relazione  il Professor Dr. Mons. SERGIO UBBIALI  Docente di Teologia alla facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.
 
Sabato 2 Giugno ore 16 Santa Messa presso le Suore del Volto Santo di Gesù a Milano via Elba.
 
Domenica 3 Giugno ore 14.30 Santo Rosario Meditato, ore 15.30 funzione dei Malati..
 
Pellegrinaggio a Lourdes dal 21 al 25 Giugno.
 
Dal Lunedì al Venerdì ore 10,30 Santo Rosario in diretta.
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 funzione dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
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Cristov 
 
+ VANGELO (Gv 16,20-23) 
Nessuno potrà togliervi la vostra gioia. 
 
A - Ieri ho scritto che tutto è possibile per chi crede e che Gesù concede molte Grazie a coloro che si affidano a Lui totalmente. Questi sono due aspetti importantissimi della nostra Fede, infatti una Fede sterile non produce alcun frutto mentre le Grazie concesse da Gesù a coloro che credono testimoniano che Lui è veramente vivo ed ascolta anche i più piccoli gemiti del nostro cuore.
La Fede in noi non aumenta da sola automaticamente , ma occorre coltivarla con molta cura e attenzione, utilizzando gli aiuti indispensabili che arrivano dai Sacramenti, dall’osservanza dei Comandamenti e dalla preghiera costante e umile. 
La Fede aumenta se in noi è presente lo Spirito Santo e Lui dimora nelle anime buone, quelle che lasciano i peccati e rinascono a vita nuova!
Una Fede profonda e fiduciosa in Gesù facilita l’ottenimento di molte Grazie, lo ha detto Lui stesso: “In verità vi dico: se avrete Fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile” (Mt 17,20). 
“In verità vi dico: Se avrete Fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà” (Mt 21,21). 
“E tutto quello che chiederete con Fede nella preghiera, lo otterrete” (Mt 21,22). 
“Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate Fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato” (Mc 11,24). 
«E Gesù gli disse: “Abbi di nuovo la vista! La tua Fede ti ha salvato”» (Lc 18,42). 
Il nostro cammino è diretto verso l’acquisizione di una grande Fede, cosa che non si risolve in poco tempo, è sempre una crescita graduale e costante, ma il credente deve impegnarsi e credere senza dubitare mai degli insegnamenti del Vangelo Storico.
Ognuno di noi deve valutare l’impegno che mette nel cammino spirituale, quanto tempo dedica alla preghiera giornaliera e se vive in ogni circostanza in modo cristiano. Senza la pratica delle virtù la Fede non cresce mai, senza una dolce violenza interiore che indica il rinnegamento, non sarà possibile far aumentare la Fede.
La preghiera è importante per l’aumento della Fede, per ottenere da Gesù le Grazie necessarie. Occorre fare una dolce violenza sul Cuore di Gesù, strappandogli le Grazie con una preghiera fiduciosa e perseverante.
Gesù infatti ama essere invocato con fiducia e costanza e a tutti vorrebbe elargire un mare di Grazie, ma non tutti hanno sempre le disposizioni adeguate. 
Non dovete abbattervi se avete difficoltà a rinnegarvi, ma cominciate a proporvi piccoli sacrifici per poi passare a quelli più impegnativi. Quanto lasciamo di inutile e superficiale ci viene ricompensato con abbondante Grazia e continui aiuti spirituali. Si diventa migliori.
Nella missione che il Signore mi ha affidato, svolgo quanto dovrebbe compiere normalmente ogni Sacerdote. Ho pregato molto e prego ogni giorno proprio come un Sacerdote che ha consacrato tutta la sua vita a Gesù Cristo, che dimentica ogni piacere del mondo e che si preoccupa esclusivamente delle cose di Dio.
Oggi purtroppo non sono molti i Sacerdoti impegnati “ a tempo pieno” nella Chiesa di Dio e che abbiamo lasciato ogni cosa per compiere solo e sempre la volontà di Gesù. Non condanno nessuno, mi preoccupo di donare tutto me stesso al Signore e di voler vivere come ai tempi di San Francesco, utilizzando però i mezzi necessari per l’apostolato.
Ogni Sacerdote è chiamato a lasciare tutto per donare la vita a Dio, per lavorare indefessamente nella sua Chiesa, senza pretendere nulla perché ha scelto liberamente di consacrarsi a Lui. 
Ogni Sacerdote deve dimenticare la mondanità e preoccuparsi della salvezza delle anime, pregando ore davanti al Tabernacolo per quanti chiedono preghiere, per gli ammalati,  per  i posseduti,  per la conversione dei peccatori e tutti quelli che soffrono per diversi motivi. 
Vivere di preghiera deve diventare la normalità per il Sacerdote.
La prolungata preghiera riempie il Sacerdote dello Spirito di Dio. Solo così non avverte più i seducenti , ma ingannevoli richiami del mondo e si dedica pienamente alla sua straordinaria missione. Lui ha scelto di consacrarsi per svolgere un compito molto importante che Dio gli ha affidato: LA SALVEZZA ETERNA DELLE ANIME, DELLE QUALI UN GIORNO  A LUI DOVRA’ RENDERE!!! 
Sappiamo molto bene che solamente i Sacerdoti mariani o comunque tutti quelli che compiono un santo apostolato, sono presi di mira particolarmente dai diavoli e dai cattivi. Gesù oggi annuncia che dopo le sofferenze e le persecuzioni arriva sempre il trionfo: “Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia”.
Prima addirittura afferma che il mondo corrotto si rallegrerà delle sofferenze dei cristiani coerenti: “Voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà”. Sarà una allegria di breve durata per quelli del mondo, perché riceveranno i castighi meritati. Quella del mondo è una falsa gioia, i corrotti vivono già qui il loro inferno e non hanno pace, sono frustrati e cercano di continuo una forma introvabile di appagamento.
I buoni piangono per un breve tempo, poi trionferanno in eterno con Gesù e  la Vergine Santissima. Le sofferenze del momento presente non hanno paragone con la Gloria futura che attende gli eletti. Coraggio dunque e avanti sempre!!! Buona preghiera a tutti.
 
Superbel
 
+ VANGELO (Gv 16,23-28) 
Il Padre vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto. 
 
B - La promessa di Gesù di donarci tutto quello che chiediamo e che è conforme alla sua volontà, è irrevocabile. Nessuno può vietare a Lui di donare ai suoi seguaci quello che vuole e quanto vuole, anche miracoli impossibili. 
D’altronde, quando si chiedono grandi Grazie si dona a Gesù maggiore gloria, perché Lui viene considerato come il Signore della storia che tutto può.
Gesù ci da un'indicazione su come porre la preghiera: “In verità, in verità Io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Nome, Egli ve la darà”. Chiedere al Padre è un po’ più complicato per chi non riesce a chiedere qualcosa neanche a Gesù, l’Uomo-Dio che già conosciamo perché abbiamo visto migliaia di immagini con il suo Volto e per il Crocifisso che adoriamo  e con cui ci facciamo scudo durante gli attacchi satanici.
Perché Gesù dice dunque di rivolgerci al Padre? 
Egli è il Figlio e viene dal Padre, con Lui è una cosa sola e lo stesso Spirito è presente in Loro, quindi considera un obbligo di Fede e di amore che conosciamo il Padre e che ci rivolgiamo a Lui per chiedere le Grazie. 
In un'altra occasione Gesù aveva detto: “ Chi vede Me, vede il Padre”. Le parole di Gesù sono quindi un invito a pregare anche il Padre perché il Padre è come Lui, ci aiuta e ci ama con lo stesso amore!!!
Molti credenti non si sono mai rivolti al Padre, anche quando si segnano con il segno della Croce, lo fanno velocemente e senza riflettere sulla prima Persona: nel Nome del Padre. È vero che il segno della Croce viene fatto da tantissimi con premura e senza una minima riflessione sulle parole che si pronunciano. 
Il segno della Croce fatto lentamente e riflettendo sulle tre Persone, è un piccolo esorcismo che terrorizza i diavoli.
Il segno della Croce è un gesto totalmente cristiano che consiste nel tracciare con un dito o con tutta la mano un segno in forma di Croce sopra il proprio corpo o nell’aria nella direzione di altre persone o cose. Il primo segno di Croce fu quello dello stesso Cristo: Egli si è lasciato inchiodare sulla Croce stendendo le braccia fra il cielo e la terra in segno di perenne alleanza.
C’è una precisazione da fare fra il grande segno di Croce, quello più usuale oggi, e il piccolo segno di Croce, più antico, ma sempre in uso. Il segno della Croce è accompagnato da una formula trinitaria, una di queste è l'antichissima formula evangelica o invocazione trinitaria: In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.
Nel nome del Padre (testa), del Figlio (petto) e dello Spirito Santo (spalle). Amen (mani giunte sul petto). Tale formula di orazione unita inscindibilmente al segno stesso, costituisce il riassunto e la sintesi dei due Misteri principali della Fede cristiana. 
Il piccolo segno di Croce si usava tracciare con il dito pollice (o l'indice) della mano destra ed è antichissimo, fu ispirato da un passo del libro del profeta Ezechiele, che molti testi dei Padri della Chiesa collegarono alla Croce di Cristo e a passi analoghi dell'Apocalisse. 
Secondo Ezechiele: «Il Signore gli disse: “Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un Tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono”».
Quando traccio un  segno di Croce sulla fronte delle persone, avviene sempre qualcosa in esse: c’è chi ritrova la pace, chi si libera dalla confusione, chi prova scosse che indicano la presenza di negatività, chi riceve un aumento di fervore nella preghiera, chi guarisce da disturbi fisici, spirituali ecc…..
È sufficiente un piccolo segno di Croce sulla fronte per allontanare la confusione mentale, le tentazioni e i cattivi pensieri. Tutti i Sacerdoti dovrebbero tracciare queste piccole benedizioni sulla fronte dei credenti per arrecare a loro molti benefici fisici e spirituali. 
Oggi Gesù ci invita ad avere piena fiducia in Lui e nel Padre, ad osare con amore e rispetto nelle richieste di Grazie, anche quelle che sembrano impossibili da realizzarsi. “Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena”. 
È grande il desiderio di Gesù di vederci felici in questa vita, ed è possibile vivere nella piena gioia interiore nonostante le prove e le sofferenze. Chi ha il suo Spirito divino è benedetto e vive sempre nella pace.
 Non tralasciamo mai di Adorare tutte le Persone della Santissima Trinità. Ognuna di Esse è una manifestazione straordinaria del Mistero di Dio verso le quali abbiamo un debito di riconoscenza e di amore infinito. Il Padre è il nostro Creatore, il Figlio è il nostro Salvatore, lo Spirito Santo è il nostro Santificatore!!! Buona preghiera a tutti.
 
Anguera
 
+ VANGELO (Mc 16,15-20) 
Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 
C - In questo mistero culmina l’esaltazione di Cristo glorioso. È l’ultimo atto della vicenda terrena di Gesù, un gesto che nessuno poteva immaginare, anche se già Egli aveva preannunciato il suo ritorno al Padre. Leggiamo alcune affermazioni di Gesù quando istruiva i discepoli: 
“In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che Io compio e ne farà di più grandi, perché Io vado al Padre” (Gv 14,12). 
“Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che Io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me” (Gv 14,28). 
“Quando verrà il Consolatore che Io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza” (Gv 15,26). 
“… quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più” (Gv 16,10). 
«Dissero allora alcuni dei suoi discepoli tra loro: “Che cos'è questo che ci dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un po’ ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre?”» (Gv 16,17). 
“Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre” (Gv 16,28). 
Gesù aveva preannunciato ai suoi discepoli la sua salita al Cielo, ma occorreva una spiritualità elevata per capire il vero significato, una Fede robusta per credere che effettivamente sarebbe salito al Cielo con il suo Corpo glorificato dopo la Resurrezione.
Sono molte le verità che i cristiani ancora oggi non credono del Vangelo e gli insegnamenti che tralasciano di ascoltare perché non hanno ancora una Fede matura. Succede spesso che quanto non si comprende o non si riesce ad accettare viene messo da parte e si crea un vangelo a misura della persona. Chiaramente il credente che segue “il suo vangelo” non riuscirà mai ad entrare in comunione con Gesù e non riceverà mai le Grazie richieste.
L’Ascensione di Gesù è un mistero che ci spiega il fine della nostra vita. Ognuno di noi è chiamato alla salvezza eterna, il credente osservante incontrerà Dio se osserverà la sua Parola e sono le sue scelte personali in questa vita a determinare il suo futuro. 
Dio dona ad ognuno di noi tutte le Grazie necessarie per conoscerlo e per vivere fedelmente la sua Parola, dona le sue Sante ispirazioni che spingono al bene e all’osservanza dei Comandamenti. È l’uomo poi a decidere chi vuole essere, chi vuole seguire, la scelta dell’aldilà. Anche se sono innumerevoli le occasioni di peccato in questo mondo corrotto, chi prega riesce a vincere tutte le prove e a salvare la sua anima!
La salvezza eterna si conquista giorno dopo giorno, praticando le piccole virtù in ogni circostanza. Non è possibile salvare la propria anima eternamente se adesso non si mettono da parte i vizi e i comportamenti cattivi. Bisogna cambiare mentalità e scegliere gli insegnamenti di Gesù, sono scelte forti che richiedono un radicale cambiamento di vita, ma se non vengono fatte compromettono il presente e il nostro eterno futuro.
Il presente perché chi non si converte e non vive quindi in Grazia di Dio diventa vulnerabile e facile preda dei diavoli, con tutte le conseguenze che ciò comporta.
Il futuro perché si rischia veramente di dannarsi per l’eternità e questo è il vero tragico fallimento della vita: essere separati per sempre dall’AMORE!!! L’Ascensione di Gesù rafforza e ravviva la nostra speranza di giungere in Cielo e ci invita a esultare, come dice il prefazio della Messa e a cercare le cose di Lassù. La nostra fiducia in Gesù è davvero grande, perché Lui stesso è andato a prepararci una dimora eterna.
Il Signore si trova in Cielo con il suo Corpo glorificato, è vivo e vero, con i segni del Sacrificio redentore, della Passione, che invocano la salvezza per tutti noi. L’Umanità Santissima del Signore ha in Cielo il suo luogo naturale, ed Egli, che ha dato la sua vita per ognuno di noi, ci aspetta lassù.
“Viviamo già come cittadini del Cielo”, afferma San Paolo (Fil 3,20), pur essendo cittadini della terra, tra difficoltà, ingiustizie, incomprensioni, ma anche nella gioia e nella serenità di saperci figli diletti di Dio Padre.
Gesù è salito al Cielo e ha lasciato ai cristiani l’incarico di diffondere il suo Vangelo, ognuno di noi è chiamato a farlo conoscere. Buona preghiera a tutti.
 
Aunguerra
 
+ VANGELO (Gv 16,29-33) 
Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo! 
 
D - La promessa di Gesù riempie di consolazione quanti hanno piena fiducia nelle sue parole: “Io ho vinto il mondo!”.
In effetti oggi la società è violenta ed egoista, si trova su posizioni opposte alla volontà di Dio, ignora i valori morali, rifiuta tutto ciò che ha attinenza con Dio. È una società senza guida, allo sbando, incline alla mondanità più sfrenata. 
Satana, re della menzogna, è riuscito a far credere a milioni di persone che Dio non esiste, che non esiste una vita futura; è stato abilissimo nella sua perfida strategia a cancellare dalle coscienze il senso del peccato: tutto è lecito ….. tutto è permesso!!! 
Così, giorno dopo giorno, si precipita sempre di più in un baratro oscuro e senza fondo e la vita sulla terra è diventata un vero inferno anticipato!!!!! Questo è il risultato di avere rinnegato Dio e la sua Legge!!!
Gesù è venuto a vincere il potere del maligno. Cerchiamo di diventare cristiani autentici impegnandoci ogni giorno per migliorare e diventare più spirituali. Solo così potremo contrastare e vincere le opere del maligno.
In questa Novena dedicata allo Spirito Santo vogliamo conoscere meglio i sette Doni, anche per comprendere che non è sufficiente pregarlo o invocarlo anche ad alta voce, è invece indispensabile conoscere questi Doni per coltivarli e compiere continue opere virtuose per accrescerli.
Come ho scritto, sono molti i cristiani convinti che per salvarsi sia sufficiente la partecipazione alla Santa Messa e la recita di qualche preghiera, senza impegnarsi in un vero cammino di conversione.
Prima della venuta dello Spirito Santo nell’anima è assolutamente necessario svuotarla di quanto si oppone a Lui, c’è da lottare contro i peccati e vigilare per evitare le occasioni di peccato. È una riflessione ovvia, ma non viene seguita da moltissimi credenti. 
C’è una teoria diffusa nella Chiesa riguardo lo Spirito Santo, convinzione sbagliata da parte di quanti Lo pregano senza convertirsi!
Molti sono devoti dello Spirito Santo, Lo pregano da molti anni, ma i frutti spirituali in questi credenti non si manifestano e lo scrivo senza voler giudicare nessuno. Da quello che si vede in determinate persone, le loro opere sono sterili, traspare fortemente un orgoglio che si oppone al Vangelo e alle raccomandazioni fatte dalla Madonna in varie apparizioni.
Prima di fare una riflessione riassuntiva sui sette Doni, considerando che alcune settimane fa ho spiegato già i sette Doni e lo avevo fatto ampiamente in passato, ribadisco l’assoluta necessità di lottare contro i vizi, di utilizzare una adeguata vigilanza sui pensieri e sulle parole. La lotta iniziale avviene contro noi stessi, è necessario arrivare al dominio della volontà.
È una lotta e si può cadere nei peccati, ma ci si rialza con la Confessione. Nessuno presuma di non cadere né deve abbattersi se cade. Bisogna rialzarsi subito già con il pentimento interiore per poi rivolgersi al più presto al confessore se si tratta di peccati mortali. Ma non trascuriamo la lotta ai peccati veniali, anche se permettono di fare la Comunione. I peccati veniali sono come strati di polvere che si accumulano pian piano sull’anima e ne offuscano lo splendore. La ripetizione continua di peccati veniali favorisce la caduta nel peccato mortale.
Riassumo il Dono dell’Intelletto. Per mezzo di questo Dono possiamo avere una conoscenza più profonda dei misteri della Fede. È necessario per la pienezza della vita cristiana. Lo Spirito Santo perfeziona le prime illuminazioni della Fede affinché l’intelligenza della Rivelazione diventi sempre più profonda.
Mediante il Dono di Intelletto il fedele cristiano riceve una conoscenza più profonda dei misteri rivelati. Lo Spirito Santo illumina l’intelligenza con una luce potentissima che permette di conoscere con una chiarezza, prima sconosciuta, il significato profondo dei misteri della Fede.
Sotto l’influsso dello Spirito Santo l’anima ha una certezza maggiore di ciò in cui crede: tutto è più chiaro, e con questa luce che le fa conoscere più profondamente le verità soprannaturali, prova una gioia indescrivibile, anticipo della visione beatifica.
Il Dono di Intelletto fa cogliere 
il significato più profondo della Sacra Scrittura, 
la vita della Grazia, 
la presenza di Gesù in ogni Sacramento e, 
in modo reale e sostanziale, nella Santa Eucaristia.
Questo Dono ci trasmette come un istinto Divino per discernere quanto di soprannaturale vi è nel mondo. Buona preghiera a tutti.
 
Bernadette3
 
Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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La domenica dalle ore 14,30 fino alle ore 19,30

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