20/04/2018
Catechesi N. 208
A - Ieri abbiamo meditato la prima parte del colloquio tra Gesù e Nicodemo, i versetti 1-8 del capitolo 3. Oggi passiamo alla seconda parte 7-15, mentre domani chiuderemo questo interessante colloquio con i versetti 16-21.
B - Il colloquio tra Gesù e Nicodemo si conclude con altre affermazioni misteriose che lasciano molta sorpresa e non servono a Nicodemo ad avere una conferma sulla provenienza divina del Signore.
C - “Chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra”. Queste parole di Gesù ci dicono che non possono sorprenderci le trasgressioni e le violenze che commettono i non credenti per la loro deviazione interiore, per una concezione della vita senza amore, senza rispetto e senza sincerità.
D – L’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci, offre molti spunti di riflessione. Nessun uomo è mai riuscito a compiere tale prodigio, come pure quello di risuscitare i morti, di ridonare l’integrità del corpo a uomini divorati dalla lebbra e moltissimi altri ancora. Questi miracoli può compierli solo Dio, incarnato in Gesù di Nazareth. Ecco perché solo Lui è la nostra salvezza e la nostra vita.
E - La preghiera è il mezzo che ci fa salire verso Dio. Chi non prega ha sempre desideri terreni, ha gli occhi sempre pieni di terra e vive costantemente rivolto verso le cose di quaggiù.
Pellegrinaggio a Lourdes dal 21 al 25 Giugno.
Martedì 1° Maggiio anniversario dell'Associazione 9° anno. Apriamo al mattino ore 10, ore 12,30 pranziamo insieme, ore 15 Santo Rosario, ore 15,30 Messa di Guarigione. Se il tempo sarà bello ci saranno i gonfiabili per i bambini.
Dal Lunedì al Venerdì ore 10,30 Santo Rosario in diretta.
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 funzione dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
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+ VANGELO (Gv 3,7-15)
Nessuno è mai salito al Cielo, se non colui che è disceso dal Cielo, il Figlio dell’Uomo.
A - Ieri abbiamo meditato la prima parte del colloquio tra Gesù e Nicodemo, i versetti 1-8 del capitolo 3. Oggi passiamo alla seconda parte 7-15, mentre domani chiuderemo questo interessante colloquio con i versetti 16-21. Si potevano raggruppare in un unico testo, ma le risposte di Gesù date a uno dei capi dei Giudei sono molto profonde e tutte da meditare.
Il colloquio diviso in tre giorni permette quindi di approfondire meglio le risposte date da Gesù. La sua Parola è un tesoro infinito, perché è la Sapienza Divina e più la si medita, più si incarna nell’anima e rilascia ispirazioni e intuizioni indispensabili per il cammino spirituale.
La prima affermazione del Signore ci fa capire che non è semplice comprendere la sua Parola e non vi riescono mai quelli che vogliono manipolarla o applicarla con malizioso interesse. “Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del Cielo?
Questa Parola ci deve far rientrare in noi per domandarci con quale spirito ci accostiamo all’ascolto di Gesù e se vogliamo davvero rinascere con Lui, come abbiamo meditato ieri. Gesù parla a Nicodemo e si rivolge a ciascuno di noi: “In verità, in verità Io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il Regno di Dio”.
Ieri Gesù ci ha chiesto se vogliamo rinascere nel suo Spirito, abbandonando la mentalità vecchia facilmente incline al peccato.
La rinascita può avvenire solamente nel Cuore Immacolato di Maria, è la Madre a curare le anime che vogliono veramente incontrare il Figlio Divino e senza la vicinanza della Maestra di santità, rimane impossibile rinascere e crescere spiritualmente ad imitazione di Gesù.
Gesù ha voluto la devozione al Cuore Immacolato di Maria, ci invita a consacrarci ad Esso per amare Lui come è capace solo la Madre, per conoscerLo con lo Spirito della Madre, per imitarLo guidati dalla Madre che Lo tenne in grembo per nove mesi. Ella diede al Dio invisibile un Corpo e lo nutrì con il suo purissimo Sangue, Lo donò poi al mondo come Salvatore e Lo aiutò nella crescita umana e fisica.
Senza la presenza della Madonna è impossibile rinascere nello Spirito, infatti solo nella Chiesa Cattolica ci sono moltissimi Santi, mentre tra gli evangelici cristiani non si conosce neanche un solo Santo come San Pio o San Francesco o Santa Rita ecc...
Senza la presenza e la vera devozione alla Madre di Dio è impossibile arrivare vicini a Gesù, anche se le preghiere dei cristiani Gesù non le disprezza, però sono povere, prive della potentissima mediazione della Madre.
Veniamo al Vangelo di oggi. Come leggete sono riproposti i versetti 7 e 8 per legarli al testo di oggi. Rileggiamo i versetti che hanno chiuso ieri e aprono oggi il Vangelo: «Gesù disse a Nicodemo: “Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito”».
La risposta di Nicodemo è spontanea: “Come può accadere questo?”. Molti cristiani anche in modo inconscio ripetono queste parole quando agiscono senza Fede o quando chiedono una Grazia, ma senza molta convinzione di ottenerla. Pregano con il dubbio e Gesù non può donare nulla perché non vi è Fede.
Sono cristiani che provano quasi vergogna a testimoniare la loro fede e a mostrarsi come seguaci di Cristo.
Nicodemo non provava vergogna per Gesù e andò di notte ad incontrarlo solamente perché temeva la reazione del sinedrio e perché avrebbe potuto compromettere il suo rispettabile ruolo, ma lui del resto non era un seguace del Signore, non aveva quindi alcun obbligo. Provava invece una grande venerazione verso Gesù e lo dimostra all’inizio dell’incontro, salutandolo in modo ossequioso.
Gesù conosceva il suo cuore e la sua ricerca sincera e non lo respinse, non diede però risposte chiare e semplici, usò invece un linguaggio misterioso.
Vi ricordo che Nicodemo in seguito difese energicamente Gesù prima e dopo il suo arresto ed ebbe il coraggio di andare a chiedere il Corpo del Signore. Arrivò a questa pubblica adesione a Gesù dopo un cammino di riflessione e di preghiera; molti erano i suoi dilemmi a causa delle parole che annunciava Gesù, parole che rivelavano una verità sconvolgente.
Egli affermava infatti di essere il Figlio di Dio, uguale al Padre, di essere disceso dal Cielo e che sarebbe morto e poi risorto.
Oggi vi presento Nicodemo che è ancora alla ricerca della Verità e pone domande a Gesù, ma dopo la morte di Gesù non avrà più paura del giudizio dei farisei e del sinedrio, annuncerà pubblicamente la sua Fede in Cristo e diverrà un cristiano autentico.
Imitiamo Nicodemo in questo, annunciamo Gesù ovunque e senza paura dei giudizi degli atei o dei maliziosi, altrimenti si realizzerà quella severa profezia di Gesù verso i suoi seguaci vigliacchi: “Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'Io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei Cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'Io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei Cieli” (Mt 10,32-33). Questo è rivolto a tutti i cristiani soprattutto a cardinali e vescovi che hanno voltato le spalle a Gesù per seguire le dottrine del mondo. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Gv 3,16-21)
Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui.
B - Il colloquio tra Gesù e Nicodemo si conclude con altre affermazioni misteriose che lasciano molta sorpresa e non servono a Nicodemo ad avere una conferma sulla provenienza divina del Signore. Queste le parole dette la notte dell’incontro con Gesù: “Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come Maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che Tu compi, se Dio non è con Lui”.
Questa la sua introduzione, ma nel colloquio, come ho detto, parole chiare da Gesù, al contrario incontra un mistero che non riesce a spiegare. Ovviamente Gesù utilizza questo linguaggio misterioso perché ha ritenuto opportuno non manifestarsi subito ad uno dei capi dei Giudei, ma nelle sue parole si trovano Verità e profezie da meditare e soprattutto da ricordare.
Le parole di ieri, per esempio, sono molto enigmatiche: “E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’Uomo, perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna”. Considerando che Gesù è all’inizio della sua predicazione e non ha ancora svelato tutto sul futuro della sua missione, la parola “innalzato”, riferito a Se stesso, non può che disorientare e sbalordire Nicodemo.
La scelta del linguaggio quasi incomprensibile voluto da Gesù è preparatorio per scuotere l’anziano e metterlo in discussione sulle sue convinzioni.
Nella parte conclusiva del colloquio che esaminiamo oggi, troviamo più frasi assolutamente misteriose per Nicodemo, ma Gesù vuole questo, lo mette sulla strada di una riflessione nuova ed impensabile per uno dei capi dei Giudei. Egli ascolta sbalordito gli insegnamenti di Gesù e dopo alcune domande iniziali rimane in un silenzio turbato, forse anche sconcertato. Dovrà lasciare la sua vecchia mentalità di Israelita per rivestirsi di una Luce nuova: quella di Gesù!!!
Questo ci fa capire che non possiamo pretendere tutto prima del tempo o quando siamo ancora agli inizi del cammino spirituale. Dio ci parla con le ispirazioni, con gli inviti a vivere il Vangelo Storico e osservare i Comandamenti, poi ognuno di noi sceglie chi vuole essere e come stabilire il suo futuro: O LA VITA ETERNA IN PARADISO CON GESU’, O LA DANNAZIONE ETERNA NEGLI INFERI CON SATANA!!!
“Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”. Dire queste parole ad uno dei capi degli ebrei è una provocazione, Gesù vuole scuoterlo e comincia a presentare avvenimenti incomprensibili per gli ebrei. Nicodemo deve capire, da questo momento in poi, che ci si salva solamente se si crede nel Figlio Unigenito, e Gesù indica se stesso, quindi l’affermazione discorda pienamente con la credenza degli ebrei dell’unico Dio.
“Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui”. L’anziano sente ancora pronunciare la parola Figlio e rimane frastornato, eppure è questa forte affermazione a dargli la spinta per approfondire le sue ricerche sulla Persona di Gesù.
“Chi crede in Lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel Nome dell’unigenito Figlio di Dio”. Questa Parola di Gesù mi ricorda una delle accuse dei farisei e di tutti i suoi nemici: “Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché Tu, che sei Uomo, ti fai Dio” (Gv 10,33).
Gesù spiega a Nicodemo la Verità sulla Sua Persona, verità che un ebreo non accetta, infatti il popolo Ebreo sta ancora aspettando il Messia.
Anche molti cristiani purtroppo dicono di seguirlo e di credere in Lui, rimanendo però sempre ai margini di una Fede matura e profonda.
Sono tanti i cristiani che leggendo i 21 versetti del colloquio di Gesù con Nicodemo, scoprono di non avere compreso ancora nulla del Signore, ma restano con la coscienza tranquilla forse perché credono che per essere dei buoni cristiani basti recitare qualche preghiera senza compiere opere buone. Gli insegnamenti del Signore in questi versetti del capitolo 3 sono come un bivio e dal desiderio o no di approfondirle e di farle proprie, si capisce la spiritualità di ognuno di noi e la scelta di vita che si vuol compiere.
Oggi Gesù dice di essere la Luce del mondo, tanto odiata dalle tenebre, quindi chi rimane nelle tenebre anche senza rendersene conto, non riesce ad amare il Signore con piena convinzione e con tutto il cuore. Bisogna lasciare le tenebre e scoprire la Luce Divina, questo avviene con il pentimento dei peccati e con il vivo desiderio di rinascere a una vita nuova.
Gesù ci ama sempre, molti cristiani lo dimenticano e questo li blocca e li svuota. Chi scopre Gesù rimane sempre nella gioia.
Rinascere dall’Alto e rimanere nel Regno di Dio è opera dello Spirito Santo, il quale opera solo dove trova aperta la porta del cuore. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Gv 3,31-36)
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
C - “Chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra”. Queste parole di Gesù ci dicono che non possono sorprenderci le trasgressioni e le violenze che commettono i non credenti per la loro deviazione interiore, per una concezione della vita senza amore, senza rispetto e senza sincerità.
Dalle notizie che si apprendono dai telegiornali, ci si accorge che moltissime persone agiscono in modo irrazionale, hanno la mente offuscata dai peccati e sono in balìa perenne dei diavoli, di molteplici pensieri immondi e di scatti impulsivi che non riescono a controllare.
In tutto il mondo c’è uno scatenamento di persone che perdono facilmente il controllo e uccidono familiari e altri presunti avversari, soprattutto per banalità, accresciute da stress ed esaurimenti presenti in tutti quelli che non curano la vita spirituale. Ma anche molti credenti commettono azioni impulsive e mostrano una grande debolezza spirituale, una radicata incapacità di autocontrollo.
Cosa sta avvenendo nel mondo? È la conseguenza della perdita di Dio, l’allontanamento da Lui e le peccaminose scelte di vita sbagliate.
In Pakistan un ragazzino di 14 anni è stato bruciato vivo perché cristiano. Nelle Nazioni musulmane continua la strage di cristiani, la distruzione delle Chiese Cattoliche e le minacce contro i seguaci di Gesù.
Ieri quelli dell’Isis hanno detto: “Siamo pronti a squartare i cristiani in Italia”. Si prevede un’invasione, ma l’obiettivo è chiaro: vogliono uccidere tutti gli occidentali, soprattutto i cristiani.
In questi giorni parte dall’Africa e approda in Italia la più grande emigrazione con quasi dieci mila persone al giorno che fuggono per varie ragioni dalle loro terre e cercano fortuna in Italia e in Europa. Anche se approdano in Sicilia e in altre parti d’Italia gli immigrati poi vengono trasferiti in molti luoghi di tutta Italia, ma la maggior parte riesce a fuggire e a vivere in clandestinità.
Tutti gli immigrati registrati vengono ospitati negli alberghi e nei centri di accoglienza e lo Stato italiano paga per ognuno da 35 a 70 euro al giorno, fate un calcolo rapido e vedete che sono oltre mille euro al mese la somma di denaro che un immigrato prende senza lavorare, mentre i nostri poveri Italiani non vengono minimamente aiutati: sono dimenticati da tutti persino da moltissimi vescovi e cardinali!!!!!
È inspiegabile l’agire dei politici che non si preoccupano minimamente di risolvere questa situazione drammatica, ma anzi la aggravano!!!!!
L’ultima conferma a quanto ho appena citato sopra arriva dalle indagini della magistratura sulle Cooperative rosse, molto indaffarate un po’ ovunque a facilitare gli ingressi in Italia degli immigrati e a coprire con un silenzio complice, una spesa giornaliera di milioni di euro pagati dallo Stato, mentre molti italiani perdono le case per l’impossibilità di pagare il mutuo o sono disoccupati o non riescono a pagare le medicine perché non hanno denaro a sufficienza.
Sono previsti arrivi di oltre 200 mila immigrati nelle prossime settimane, questo mi addolora molto non solo per i motivi sopra citati, ma anche per la vita stessa di queste persone spesso messa a repentaglio nei lunghi e disagiati tragitti sul mare. Sono infatti circa 500 gli immigrati morti in questi mesi. Molti di essi sono purtroppo vittime di un sistema politico occulto mirato, come già ho spiegato altre volte per distruggere il cristianesimo.
Gli immigrati non hanno responsabilità in questa situazione, loro cercano una vita migliore e tutte le Nazioni più ricche dovrebbero donare miliardi di euro per costruire ospedali, case, strutture e aziende in Africa, in modo da offrire loro una vita dignitosa e vicino alle loro famiglie. Questo è il principio della vera sussidiarietà!!!
Papa Giovanni Paolo II nell’enciclica Centesimus annus così spiegava questo principio: “Una società di ordine superiore non deve interferire nella vita interna di una società di ordine inferiore, privandola delle sue competenze, ma deve piuttosto sostenerla in caso di necessità ed aiutarla a coordinare la sua azione con quella delle altre componenti sociali, in vista del bene comune”.
Per quanto riguarda i musulmani è difficile fare accettare loro il nostro Credo. Essi vogliono sempre manipolare la storia e quando non accettano una verità, passano immediatamente alla violenza e alle diffamazioni. È possibile pregare o dialogare religiosamente con loro? È più che mai evidente l’impossibilità di pregare con loro, ma ci sono cristiani più “illuminati” che sostengono il contrario e negano la Divinità di Gesù e il ruolo fondamentale di Maria nella storia della Salvezza.
Il discorso che fa oggi Gesù nel Vangelo avviene nella regione della Giudea dopo l’incontro con Nicodemo e, prima di pronunciarlo, troviamo un dialogo tra i discepoli di Giovanni Battista e un giudeo. Questi discepoli riportano quanto aveva insegnato loro il Precursore su Gesù: “Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a Lui. (…) Egli deve crescere e io invece diminuire” (Gv 3,28.30).
Purtroppo, anche tra i cristiani si notano comportamenti contrari a quelli indicati da Giovanni Battista: quanti si esaltano fino a credersi quasi superiori a Gesù!!! dovrebbero invece umiliarsi, mentre trovano sempre i modi per autoglorificarsi ed elogiarsi.
La Parola di oggi ci invita a credere in Gesù per raggiungere la vita eterna, per credere bisogna obbedire al Vangelo Storico e osservare i Comandamenti. “Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di Lui”. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Gv 6,1-15)
Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, quanto ne volevano.
D – L’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci, offre molti spunti di riflessione. Nessun uomo è mai riuscito a compiere tale prodigio, come pure quello di risuscitare i morti, di ridonare l’integrità del corpo a uomini divorati dalla lebbra e moltissimi altri ancora. Questi miracoli può compierli solo Dio, incarnato in Gesù di Nazareth. Ecco perché solo Lui è la nostra salvezza e la nostra vita.
Il miracolo della moltiplicazione dei pani, induce le persone più sensibili a riflettere sui drammi umanitari, sulla fame nel mondo, sulle umiliazioni di miliardi di persone povere che vengono ignorate giornalmente dai ricchi e dai potenti, impegnati esclusivamente nel controllo degli interessi di potere più che ai bisogni del popolo. Quante persone nel mondo non hanno neanche un pezzo di pane, mentre tantissimi altri vivono in uno spreco esagerato?
Questo non dipende dal singolo cittadino, egli, certo, può fare quanto gli è possibile aiutando i poveri che conosce e rifornendo la mensa dei poveri. Non possono però i cittadini risolvere quello che compete alla politica, soprattutto i potenti che sprecano miliardi e miliardi in armamenti e non provano alcun dolore per quei miliardi di esseri umani che muoiono di fame!
La disuguaglianza è un dramma che la politica ha accentuato invece di risolvere.
Il miracolo di oggi mi fa ricordare tanti poveri e tante famiglie povere che ho incontrato in questi anni. Ho ancora davanti agli occhi le immagini delle loro case, spoglie anche di quanto è essenziale e l’impotenza che annidava nei loro cuori e che si rifletteva sui loro volti; sono persone che vivevano nella precarietà e nell’incertezza. L’insicurezza nel domani infatti è sempre presente nella mente dei poveri e comprendono più dei ricchi il significato della provvisorietà.
Siamo pellegrini di passaggio in questo mondo, ma l’umanità si è ubriacata di nulla, solo i poveri ci pensano e pregano con più abbandono in Dio.
Gesù desidera un mondo dove tutti abbiano il necessario per una vita dignitosa, mentre i potenti preferiscono disinnescare le potenzialità di interi popoli, di miliardi di persone con molti talenti e in grado di risolvere molti problemi vitali, solo se ricevessero adeguate istruzioni.
Per questo, qui ho ripetuto spesso che bisogna aiutare gli immigrati nelle loro terre, utilizzando per le loro necessità primarie i miliardi sprecati per le guerre e viaggi inutili oltre la Terra, illusi di poter costruire una città anche su Marte…
Moltissimi hanno smarrito i veri valori e disperati si aggrappano alle false gioie mondane, anche per dimenticare gli errori!
Non comprendono l’amorevole agire di Dio, la sua misericordia e bontà, la sua vicinanza quando viene invocato con fervore.
Oggi vediamo che Gesù fa una domanda particolare a Filippo e il Vangelo ci dà una spiegazione: “Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere”. Gesù mette alla prova, e anche se si tratta di piccole prove e secondo la portata di ognuno, Lui vuole vedere come rispondiamo ai suoi insegnamenti.
Gesù vuole che diventiamo migliori, pieni di virtù, distaccati dai vizi e vicini al suo Cuore, ricolmo di Amore per ognuno di noi.
Prima di compiere il meraviglioso miracolo Gesù dice: “Fateli sedere”. Solo quando ci fermiamo a contemplare Lui si ottengono i miracoli, invece in mancanza di una preghiera capace di fissare il suo dolce Volto, di ammirare e riflettere sulla sua bontà, non si ottiene il pane che sfama.
Molti nel mondo sono sazi di denaro, di benessere; vivono nei vizi, nei peccati di ogni sorta, con cattiveria e violenza e non hanno alcun desiderio di incontrare Dio.
Noi invece abbiamo fame di Dio, del suo Amore e del suo Spirito, della sua Parola e della sua Verità. Siamo nella gioia perché abbiamo incontrato il Signore e non Lo lasceremo mai più. Solo in Lui troviamo sicurezza e serenità, nonostante le prove e le sofferenze che mai mancano nella vita di ogni giorno. Per approfondire la nostra Fede e mostrare la potenza che hanno i diavoli quando non siamo protetti dai Sacramenti e dalla preghiera, vi presento le rivelazioni del demonio durante ben 65 esorcismi terminati nel 1976 ad una ragazza tedesca Anneliese Michel.
La possessione che patì è stata una delle più potenti della storia, ed ella nei momenti di lucidità accettava la sofferenza per la salvezza dei peccatori, atteggiamento che piacque molto alla Madonna ed apparve alla ragazza per confortarla ed aiutarla nella sua liberazione.
La ragazza si offrì vittima a Gesù per la salvezza del mondo e dopo la sua morte durante l’autopsia le trovarono anche le stimmate. Anneliese Michel nacque nel 1952 e morì nel 1976. Leggiamo le rivelazioni di satana, costretto dall’esorcista e dal volere di Dio a dire tutte queste verità che devono far riflettere tutti noi.
Rileggete più volte e meditate queste importantissime rivelazioni dei diavoli.
“Sapete perché combatto così tanto io? Perché io fui precipitato proprio a causa degli uomini”.
“Io, Lucifero, ero in Cielo, nel coro di Michele”. L’esorcista: “Ma tu potresti essere tra i Cherubini!”. Risposta: “Si, io ero anche questo”.
“Giuda me lo sono preso io! Lui è dannato. Quello si poteva salvare, ma non ha voluto seguire il Nazareno”.
“I nemici della Chiesa sono nostri amici!”.
“Da noi non c’è ritorno! L’inferno è per tutta l’eternità! Nessuno torna indietro! Qui non c’è amore, c’è solo odio, combattiamo sempre, ci combattiamo l’un l’altro”.
“Gli uomini sono così bestialmente stupidi! Credono che dopo la morte sia finito tutto”.
“In questo secolo (1900) ci saranno tanti Santi, come non ce ne sono mai stati. Ma anche tanta gente viene da noi”.
“Contro di voi ci scagliamo e potremmo ancora di più, se non fossimo legati. Noi possiamo solo fino a dove arrivano le catene”.
L’esorcista: “Tu sei il colpevole di tutte le eresie!”. Risposta: “Si, e ne ho ancora tante da creare”.
“La talare ormai non la indossa più nessuno. Questi modernisti della Chiesa sono opera mia e mi appartengono tutti ormai”.
“Quello laggiù (Papa Paolo VI), quello solo tiene in piedi la Chiesa. Gli altri non lo seguono”.
“Tutti adesso tirano fuori le zampe per prendere la Comunione e neanche si inginocchiano più! Ah! Opera mia!”.
“Di noi quasi nessuno parla più, neppure i Sacerdoti”.
“L’altare rivolto verso i fedeli è stata idea nostra… sono tutti corsi dietro agli evangelici come meretrici! I Cattolici hanno la vera dottrina e corrono dietro ai protestanti!”.
“Per ordine dell’Alta Dama devo dire che si deve pregare di più lo Spirito Santo. Voi dovete pregare molto, perché i castighi sono vicini”.
“L’enciclica Humanae Vitae è importantissima! E nessun Prete può sposarsi, egli è Sacerdote in eterno”.
“Ovunque venga votata una legge a favore dell’aborto, tutto l’inferno è presente!”.
“L’aborto è omicidio, sempre e comunque. L’anima negli embrioni non arriva alla visione beatifica di Dio, arriva lassù in Cielo (si tratta del Limbo), ma anche i bambini non nati possono essere battezzati”.
“Tante Ostie vengono profanate perché vengono date sulle mani. Non si rendono nemmeno conto!”.
“Il nuovo catechismo olandese l’ho scritto io! È tutto falsificato!” (NOTA: il demonio fa riferimento alla Congregazione olandese che eliminò i riferimenti alla Trinità e all’inferno nel catechismo dei Paesi Bassi).
“Voi avete il potere di scacciarci, ma non lo fate più! Non ci credete neppure!”.
“Se aveste idea di quanto è potente il Rosario… è fortissimo contro satana… non voglio dirlo, ma sono costretto”.
Spero che tutti quanti possiamo comprendere quanta importanza ha il Santo Rosario recitato con il Cuore. Recitiamolo tante volte al giorno che satana e i suoi seguaci staranno lontano da noi. Buona preghiera a tutti.
+ Vangelo ( Lc 18,9-14 )
Il pubblicano torno a casa giustificato, a differenza del fariseo.
E - La preghiera è il mezzo che ci fa salire verso Dio. Chi non prega ha sempre desideri terreni, ha gli occhi sempre pieni di terra e vive costantemente rivolto verso le cose di quaggiù. Ecco perché l’uomo che non prega non si salva. Pregare è avere bisogno di Dio. Pregare è vivere alla presenza di Dio per non morire alla vita dell’amore.
Chi non prega è come il pesce che vive fuori dall’acqua: una volta pescato dopo poco tempo muore inesorabilmente.
Se non sai essere paziente è perché non preghi. Se sei iroso è perché non preghi. Se sei invidioso è perché non preghi. Se non riesci ad essere casto è perché non preghi. Se non riesci a perdonare è perché non preghi. La preghiera è la vita dell’amore. Dio è amore. La preghiera ci unisce intimamente al Dio dell’amore.
Il vero orante è come un albero piantato lungo corsi d’acqua: non intristisce mai e porta sempre frutto. Ma chi è il vero orante??? E’ colui che vive alla presenza di Dio, bisognoso del suo Amore e della sua Misericordia ……… è colui che non si sente degno di stare alla presenza di Dio ……. È colui che va alla presenza di Dio non per dare qualcosa a Lui, ma per ricevere da Lui il dono della sua Misericordia. E ancora …. il vero orante è colui che si sente sempre piccolo dinanzi a Dio ……. È colui che, non sentendosi disprezzato da Dio, non disprezza nessuno e accoglie tutti con Amore e Misericordia ……. È colui che non fa le preghiere e poi si dimentica di Dio quando sta nel mondo ……. È colui che adora, ringrazia, loda e benedice Dio in ogni tempo, luogo e circostanza. Il vero orante, dopo aver fatto le sue preghiere, non mette da parte Dio come se a Dio non interessasse quello che fa e dice durante il giorno. Per il vero orante ogni situazione diventa un’opportunità di preghiera.
Se non diventiamo tempio di Dio, la nostra presenza nel mondo appare come il sale che ha perso la sua sostanza è come una candela spenta che non illumina la notte. Buona preghiera a tutti.