Croce
 
07/04/2018
 
Catechesi N. 206
 
A - Il pensiero ricorrente di ogni cristiano dopo la Resurrezione di Gesù dovrebbe essere quello sul nostro destino eterno, piuttosto che su tantissime cose inutili che svuotano l’anima e confondono la testa.
B - Questa pagina del Vangelo è molto commovente. Narra dell’incontro tra Maria Maddalena una ex prostituta convertita e il Signore Risorto. 
Secondo il racconto di Mistici autentici, Maria Maddalena dopo la conversione condusse una vita mortificata con rigorose penitenze per purificare l’anima da tutti i peccati commessi, ma fù soprattutto l’Amore puro e ardente che aveva per il Maestro a ottenerle la completa redenzione.
C - Continuiamo a meditare gli avvenimenti che seguirono la Resurrezione di Gesù. Come ho scritto ieri, quel Vangelo è meritevole di approfondimento perché in pochi versetti contiene molti insegnamenti. Voglio meditarlo per evidenziare alcuni punti che aiutano a comprendere meglio la figura di Maria Maddalena.
D - Abbiamo visto che i due discepoli di Emmaus non riuscivano da soli a spiegare gli avvenimenti del Calvario. Gesù nei tre anni della sua vita pubblica aveva compiuto miracoli strepitosi, dimostrando in maniera inequivocabile la potenza della sua Divinità.
E - Le Beatitudini sono la magna carta del Cristianesimo, non c’è Vangelo senza queste otto gioie di Dio. Le Beatitudini non sono indirizzate a tutti, non possono viverle quanti non rientrano in sé e scoprono che da soli non supereranno le sofferenze o altre prove. I gaudenti e quelli che vivono con superficialità non hanno la possibilità di conoscere le meravigliose Beatitudini che Gesù ha rilasciato per i suoi.
 
Domenica 8 Aprile Festa della Divina Misericordia ore 15 Santo Rosario ore 15,30 funzione dei Malati. la faremo in Diretta sulla nostra pagina
 
Dal Lunedì al Venerdì ore 10,30 Santo Rosario in diretta.
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 funzione dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
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Crocete
 
+ VANGELO (Mt 28,8-15) 
Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno. 
 
A - Il pensiero ricorrente di ogni cristiano dopo la Resurrezione di Gesù dovrebbe essere quello sul nostro destino eterno, piuttosto che su tantissime cose inutili che svuotano l’anima e confondono la testa. Forse la maggior parte ha già dimenticato quanto abbiamo festeggiato ieri, e che costituisce l’evento più straordinario della nostra Salvezza: la Risurrezione di Gesù!!!
Gesù è risorto e vive per sempre! Questo mistero è la ragione e il fondamento della nostra Fede, è la vittoria del Signore sulla morte, sul peccato, sulla natura, sulle malattie, su tutti gli elementi creati. 
Ognuno di noi è vittorioso quando compie la volontà di Gesù indicata nei Vangeli e crede fermamente che Lui è vivo e operante in mezzo a noi.
È un concetto che vi ripeterò di continuo, per convincervi che Gesù vi ascolta ininterrottamente; Lui è sempre vicino a quanti si sforzano di seguirlo con le rinunce e una nuova vita improntata sulla verità, sull’amore verso tutti, sull’onestà, sul perdono, sulla misericordia.
Cristo Gesù, la seconda Persona della Santissima Trinità, che si fece Uomo nel seno verginale di Maria Santissima, che morì sulla Croce e risuscitò il terzo giorno è in Cielo con lo stesso Corpo che assunse nell’Incarnazione. 
Anche noi, un giorno, come Maria Maddalena, contempleremo l’Umanità Santissima del Signore; nel frattempo dobbiamo accrescere il nostro amore verso di Lui e il desiderio di vederlo. 
Cristo è realmente presente nella Santissima Eucaristia. Cristo vive ed è presente nei Sacramenti, nella sua Parola, nella Sacra Scrittura e quando si prega e ci si riunisce nel suo Nome.
Gesù vive nel cristiano in modo intimo, profondo e inspiegabile.
Ha mantenuto la promessa che aveva fatto agli Apostoli nell’Ultima Cena: “Se uno mi ama, osserverà la mia Parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23).
Dio abita nella nostra anima quando è in stato di Grazia e in quella intimità  dobbiamo cercarlo, dobbiamo ascoltarlo, poiché  Egli ci parla, ma Lo capiremo solo se avremo l’orecchio attento e il cuore puro e libero dai peccati.
Cristo vive, ed è tra noi e dentro di noi in modi diversi. Perciò dobbiamo andargli incontro, impegnarci a essere più coscienti di questa presenza ineffabile e intrattenerci di più con Lui, e così crescerà il nostro amore. 
Dobbiamo coltivare l’amore verso Gesù meditando la sua vita ogni giorno, come facciamo con la nostra Catechesi, la quale è un dono della Madonna e non và letta velocemente, ma bisogna dedicarle maggiore tempo per assimilare i concetti, gli insegnamenti, per viverli e metterli in pratica.
Tutti quelli che hanno fatto grandi progressi nella vita spirituale, hanno dedicato maggiore tempo nella meditazione della Catechesi.
Bisogna entrare in intimità con Gesù nella Parola e nell’Eucaristia, nella preghiera interiore e amorosa, quella che nasce dal cuore ed è veramente sincera e fervorosa. Bisogna trattare Gesù come si parlasse con un vero amico, e Gesù non è un amico qualunque, è l’ Amico unico, meraviglioso e straordinario. Indicibile è la sua bontà per ciascuno di noi.
Gesù è Risorto ed è un Amico che non abbandona mai quelli che Lo cercano, spesso non si lascia intravedere da noi, almeno da quelli che pregano poco o male, mentre si trasmette con grandissima potenza e gioia ai suoi fedeli che dedicano maggiore tempo a Lui. 
Questi Lo percepiscono con maggiore forza e credono fermamente che Gesù è Risorto, è vivo e ci ascolta sempre, Egli vede e conosce ogni più piccola cosa!
Gesù fa con ognuno di noi quello che noi facciamo con Lui! 
Pregate molto ogni giorno per me nella Santa Messa e durante il Santo Rosario. Pregate anche per i sacerdoti che ci aiutano infatti aumentano le lotte spirituali e gli attacchi dei diavoli in molti modi. Sono infuriati contro me, non sopportano quanto chiedo di continuo ogni giorno a Gesù Eucaristia per ognuno di voi. Prego sempre per tutte le vostre intenzioni!  Buona preghiera a tutti.
 
Pane
 
+ VANGELO (Gv 20,11-18) 
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose. 
 
B - Questa pagina del Vangelo è molto commovente. Narra dell’incontro tra Maria Maddalena una ex prostituta convertita e il Signore Risorto. 
Secondo il racconto di Mistici autentici, Maria Maddalena dopo la conversione condusse una vita mortificata con rigorose penitenze per purificare l’anima da tutti i peccati commessi, ma fù soprattutto l’Amore puro e ardente che aveva per il Maestro a ottenerle la completa redenzione. Per questo suo Amore incondizionato meritò di vedere, prima fra tutti gli altri Discepoli, il Signore Risorto!!!
 Prima di approfondire il Vangelo devo condividere con voi la lettura di un articolo del Corriere della Sera online che svela fatti immorali nella diocesi di Taranto e porta le prove delle scandalose perversioni tra i Sacerdoti omosessuali. Si conoscono tantissime situazioni imbarazzanti e pericolose per la vita spirituale, questo scandalo è stato reso pubblico dopo le dichiarazioni di un religioso del Nord, anch’esso partecipe. 
Leggiamo alcuni passaggi salienti per pregare con maggiore convinzione per la conversione dei Sacerdoti: “Tremano le stanze della curia tarantina per un esposto, presentato al Tribunale ecclesiastico regionale della Puglia, che scopre il velo su presunte attività sessuali di alcuni sacerdoti. Autore della denuncia è un trentaduenne del Nord Italia, molto vicino agli ambienti della Chiesa, che ha deciso di raccontare il suo rapporto sessuale con un parroco, conosciuto su Facebook, di un’importante Chiesa di Taranto. 
La notizia, pubblicata inizialmente dal Corriere del Mezzogiorno, ha già avuto una conseguenza pratica: l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, ha rimosso dalle sue funzioni il sacerdote coinvolto. L’ufficialità è arrivata da una nota emessa dalla Curia di Taranto nella serata del lunedì in Albis dopo “i fatti apparsi sulla stampa sulla condotta moralmente riprovevole e assolutamente non compatibile con il ministero presbiterale di un parroco dell’arcidiocesi di Taranto”. 
Tornando alla denuncia, il religioso ha raccolto documenti video, foto e conversazioni in chat consegnandole al Tribunale. Un dossier pesante che mette in luce una presunta attività sessuale in canonica: dalle orge, all’amore a pagamento, allo scambio di foto intime e anche lo scambio di indirizzi di preti gay con cui incontrarsi. Tutto documentato da screenshot delle chat su Facebook o Skype e con la registrazione in webcam di video incontri sessuali.
Nelle carte finite sul tavolo del vicario giudiziale della sede tarantina del Tribunale ecclesiastico della Puglia, monsignor Giuseppe Donato Montanaro, non c’è solo la presunta attività sessuale del sacerdote tarantino, ma ci sarebbe anche quella di altri esponenti di Chiesa di varie regioni d’Italia».
Ciò che preoccupa e lascia sgomenti è la corruzione spaventosa degli uomini di Chiesa e il conseguente abbandono in cui vengono lasciate le anime. Il gregge di Dio non ha più Pastore ….. i lupi entrano e devastano!!! 
Mai come oggi le anime sono in balia e preda del peccato!!! È una desolazione agghiacciante!!!  
La corruzione di molti sacerdoti spiega l’odio profondo che essi nutrono verso quei Sacerdoti santi che invece seguono in purezza e verità la sana dottrina della Chiesa. 
Su di essi scaricano calunnie, ingiurie, attacchi e falsità, li diffamano per screditarli, perché la vita dei buoni Sacerdoti è un continuo rimprovero per loro che amano la perversità. Inoltre coinvolgono i laici per seminare diffamazioni ridicole sempre nei confronti dei Sacerdoti puri e onesti.
Fermiamoci un attimo a riflettere in mezzo a tutto questo caos infernale e chiediamoci se noi cristiani stiamo pregando per la santificazione dei sacerdoti, o se invece abbiamo dimenticato questo importantissimo dovere.
I sacerdoti sono i primi ad essere attaccati dai demoni, perché se un sacerdote si perde trascina con sé all’inferno una schiera numerosa di anime. Proprio per questo ha bisogno di una grande protezione.
Grande carità è dunque pregare per i sacerdoti.
 
Il Vangelo di oggi ci presenta l’esperienza fortissima della Maddalena. La troviamo in lacrime vicino al Sepolcro; è un pianto inarrestabile che manifesta come il suo cuore fosse stracolmo di Amore per Gesù. Vede, ma non riconosce il Signore perché il suo corpo glorioso è trasfigurato in bellezza. Non appena però  si sente chiamare da quella voce unica, dolce e inconfondibile: “Maria”, comprende che è Gesù, è vivo e Risorto.
C’è una parola detta da Gesù che ha suscitato molte difficoltà di interpretazine ai teologi. Si tratta della risposta del Signore: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre”. Nella traduzione passata erano riportate altre parole: “Non mi toccare”, e sono forse più corrette se consideriamo che Gesù doveva ancora presentarsi davanti al Padre con il Corpo Immacolato. 
Egli non aveva premura, rimase quaranta giorni ancora, per questo suona meno logica l’espressione: “Non mi trattenere”.
C’è un’altra frase della Maddalena che mi fa riflettere: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto”. In molte Chiese i fedeli non sanno più dove hanno posto Gesù Eucaristia. Il Tabernacolo, infatti, con grande soddisfazione di satana, è stato spostato e collocato in posti isolati e poco visibili. 
Ma l’aspetto più grave è che nelle omelie non si parla più di Gesù Cristo, del suo  Vangelo Storico e dei suoi insegnamenti, si parla temi sociali e di politica. Dove hanno posto Gesù?
In questo modo Gesù viene portato via dai cuori dei credenti e i più deboli non   si sforzano più di cercarlo dove Lui rimane sempre: nel Tabernacolo!!!
Buona preghiera a tutti.
 
Pane1
 
+ VANGELO (Lc 24,13-35) 
Riconobbero Gesù nello spezzare il pane. 
 
C - Continuiamo a meditare gli avvenimenti che seguirono la Resurrezione di Gesù. Come ho scritto ieri, quel Vangelo è meritevole di approfondimento perché in pochi versetti contiene molti insegnamenti. Voglio meditarlo per evidenziare alcuni punti che aiutano a comprendere meglio la figura di Maria Maddalena.
Nel Vangelo di ieri è stata presente con atteggiamenti ancora più addolorati degli Apostoli, ella piangeva e non trovava conforto in nessuna cosa: Gesù, il suo Redentore era stato ucciso in modo violento e dopo averlo sepolto, la mattina presto non era più presente nel Sepolcro. Questa la ragione del suo pianto sconsolato. 
Una grande peccatrice è diventata una grande Santa davanti a Gesù, per il suo grande amore. Tutti i peccatori possono dunque santificarsi!!!
Innanzitutto Maria Maddalena la mattina presto era ritornata al Sepolcro per stare vicino a Gesù, atteggiamento di una persona che ama e che non ha dimenticato il suo benefattore. Vede gli Angeli e non li riconosce, chiede notizie di Gesù e piange. È inconsolabile. Poi appare Gesù e le dice: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. 
Gesù è Risorto, sorridente, amabile, accogliente. 
Ascolta la richiesta di Maria che reclama il suo Signore, ed ella non riesce a riconoscerlo. Bastò una sola parola di Gesù perché gli occhi e il cuore le si illuminassero: “Maria”. La parola è carica di quella modulazione unica che Gesù dà a ciascun nome, anche ad ognuno di noi, e che comporta una chiamata, un’amicizia singolare. 
Gesù ci chiama con il nostro nome, ci conosce perfettamente e l’intonazione della sua voce è inconfondibile.
La voce di Gesù scosse Maria e lei Lo riconobbe. Questa possibilità la conservano i veri innamorati del Signore. Infatti alla mente arrivano molti pensieri, ma si riconoscono  quelli di Gesù solo se si vive in unione con Lui.
Un altro punto del Vangelo di ieri è l’annuncio della Maddalena -proprio lei-, agli Apostoli: “Ho visto il Signore”. Qui vediamo che Gesù si fida di coloro che Lo mettono al centro della loro vita ed eliminano le cose inutili, lottano i vizi, correggono il linguaggio, evitano di giudicare gli altri e non agiscono più con egoismo ed orgoglio. 
Gesù si fida e concede ogni cosa a quanti vivono per Lui, anche nella nostra condizione di laici, sposati con famiglia, lavoro ed impegni.
Passiamo alla Parola di oggi. 
Gesù si avvicina a due suoi discepoli che “erano in cammino”. Qui si intende il viaggio verso Emmaus, ma vi è un significato più profondo e sta ad indicare il cammino spirituale di conversione che tutti dobbiamo intraprendere per arrivare al Cielo. Anche i due discepoli avevano bisogno di crescere spiritualmente, erano avviliti, delusi:“Noi speravamo che egli fosse Colui…”, non avevano compreso il significato delle Scritture e Gesù si avvicina proprio per aiutarli. 
Parlavano di Gesù e Lui si manifestò, “camminava con loro”. “Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo”. Avviene a tutti coloro che hanno poca dimestichezza con la preghiera, quelli che dedicano pochissimo tempo alle cose di Dio. Rimangono sempre ai margini del vero cammino spirituale.
I due discepoli illustrano al misterioso viandante i fatti avvenuti, poi Lui comincia a spiegare le Scritture facendo vibrare i loro cuori perché chi parlava era Dio, Colui che aveva ispirato le Scritture. I discepoli non avevano mai sentito spiegazioni più chiare e profonde e Lo invitarono a casa loro. Gesù accettò. Vedete come Gesù accetta l’invito quando viene invitato? Ma se non si chiama e non gli si chiede di restare, non si rende presente.
«“Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto”. Egli entrò per rimanere con loro». 
È indispensabile chiamare Gesù sempre in ogni momento della giornata, invitarlo a restare nei nostri cuori, nelle nostre case, con i nostri familiari. E Gesù resta, è la sua gioia restare con chi Lo ama veramente, Lui vuole trasfigurare ogni essere umano è morto per noi per la nostra Salvezza perché potessimo restare eternamente con Lui..
I discepoli Lo riconobbero allo spezzare del pane perchè finalmente si aprirono i loro occhi; così avviene nella Santa Messa quando si partecipa con sincero amore. Gli occhi della Fede vedono, anche i sensi percepiscono l’Invisibile e l’anima si riempie dello Spirito Santo.
Ripetiamo a noi stessi e a quanti conosciamo: “Davvero il Signore è Risorto”.  Buona preghiera a tutti.
 
 
Moltobb
 
+ VANGELO (Lc 24,35-48) 
Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno. 
 
D - Abbiamo visto che i due discepoli di Emmaus non riuscivano da soli a spiegare gli avvenimenti del Calvario. Gesù nei tre anni della sua vita pubblica aveva compiuto miracoli strepitosi, dimostrando in maniera inequivocabile la potenza della sua Divinità. Averlo visto poi morire così, con una morte infamante e crudele, era per  i discepoli un fatto inaccettabile, una contraddizione enorme: “Noi speravamo che egli fosse Colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute”. 
Si avverte l’amarezza della delusione, la sconfitta dopo avere presagito l’arrivo del Messia e tale loro consideravano Gesù. Continuando a parlare i due discepoli con Gesù, ancora anonimo per loro, hanno un sussulto di speranza descrivendo questo episodio:
“Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di Angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma Lui non l’hanno visto”.
Ho inserito questa introduzione per mostrarvi la confusione dei due discepoli di Emmaus, l’incapacità di decifrare gli eventi alla luce della Bibbia, l’abbattimento che li colpisce dopo avere visto la crocifissione di Gesù. Il pessimismo che colpisce i credenti è un segnale di cronica debolezza, essi arrivano allo sconforto e annullano tutte le cose buone.
L’episodio dei due discepoli insegna che è indispensabile lasciarsi aiutare dal Padre spirituale, non si può assolutamente camminare da soli nelle vie dello Spirito, per la forte inclinazione a seguire l’istinto, le passioni peccaminose, i richiami della carne e finire in pasto ai diavoli.
È molto importante la preghiera personale: quanto preghiamo ogni giorno e qual è il contenuto della nostra preghiera.
Gesù non abbandona mai i suoi che Lo considerano Dio; il problema invece arriva da noi che Lo abbandoniamo per scelte frivole.
L’episodio di Emmaus ci insegna l’importanza della fedeltà e della perseveranza, dobbiamo credere sempre anche quando non si comprende la volontà di Dio. Gesù rimane sempre Dio: è l’Amore. Da Lui non arrivano mai sorprese spiacevoli, è l’uomo instabile a vacillare spesso e ad allontanarsi da Lui.
Oggi il Vangelo termina con queste parole: “Di questo voi siete testimoni” (24,48). Intende tutto quello che si è realizzato in Gesù, quindi già anticipato dalle profezie bibliche. 
Anche noi conosciamo quanto era stato preannunciato sul Messia, ma non le applichiamo a Gesù. 
Per dimostrare agli Apostoli ( ancora confusi dopo la scomparsa del Corpo dal Sepolcro), la verità della sua Resurrezione, Gesù fa toccare a loro il suo Corpo, addirittura mangia insieme in un’atmosfera di stupore. Era necessario dare agli Apostoli la certezza della sua Resurrezione, non doveva restare in essi alcun dubbio perché proprio la Resurrezione è il fondamento della nostra Fede. 
Cosa dovevano predicare gli Apostoli senza avere la certezza che >Lui fosse realmente Risorto? Con pazienza e dolcezza Gesù si presenta ad essi: “Pace a voi!”. Loro non rispondono perché sbigottiti, impressionati, dalla presenza vera e reale del Signore. Ma non c’è ancora in essi la certezza che avranno solo dopo la Pentecoste.  Gesù cerca di rasserenare i loro cuori: “Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio Io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che Io ho”.
Gesù appare e li conforta, lo stesso fa con tutti quelli che Lo adorano davanti al Tabernacolo o Lo invocano ovunque dove si trovano. Non Lo vedono fisicamente ma percepiscono che Lui c’è sempre quando viene invocato e adorato con Fede e Amore.
La visita al Santissimo Sacramento deve essere un impegno quotidiano per tutti, anche solo per pochi minuti. 
Dopo aver ricevuto la Santa Eucarestia nella Santa Messa, non andate via subito, ma rimanete per un po’ di tempo davanti al Tabernacolo in adorazione: è il momento migliore della giornata, quello in cui siete cuore a Cuore con il vostro Salvatore!!! Buona preghiera a tutti.
 
Assumption
 
+Vangelo MT 5.1-11
Le Beatitudini
 
E - Le Beatitudini sono la magna carta del Cristianesimo, non c’è Vangelo senza queste otto gioie di Dio. Le Beatitudini non sono indirizzate a tutti, non possono viverle quanti non rientrano in sé e scoprono che da soli non supereranno le sofferenze o altre prove. I gaudenti e quelli che vivono con superficialità non hanno la possibilità di conoscere le meravigliose Beatitudini che Gesù ha rilasciato per i suoi.
Bisogna essere di Gesù per vivere le Beatitudini, si deve incontrare la sofferenza per cercare l’intervento e la giustizia di Dio.
Le otto Beatitudini contengono la considerazione dello stato di afflizione del credente e il modo con cui interviene Dio, infatti Dio interviene sempre quando si cerca con umiltà e fiducia la sua giustizia. Il mondo e i cattivi causano sofferenze ai buoni, che sono credenti ed invocano il Nome di Dio, Egli interviene e dona gioia e conforto. Riporta non solo la condizione serena che si viveva in passato, infonde inoltre la consolazione come anticipo del Paradiso.
Per questo il credente non deve utilizzare l’occhio per occhio biblico, non deve reagire con la scompostezza dei pagani, non deve replicare ai cattivi con la stessa moneta. Il credente o quella persona che incontra la sofferenza e rientra in sé, scopre l’Amore di Dio e a Lui si rivolge per superare la prova che l’opprime. Sono molte in questi tempi le sofferenze che si vivono e che spesso lasciano ferite molto dolorose.
Il Vangelo di oggi contiene i passaggi più importanti del Cristianesimo, chi vive questi insegnamenti crea le basi per compiere un autentico cammino spirituale. È impossibile vivere le Beatitudini se non si perdona il nemico e addirittura non si ama, anche se non c’è l’obbligo di incontrarlo o di mangiare insieme. È nel cuore che si ama ed è lì che deve nascere il perdono.
Con queste parole Gesù portò una nuova mentalità nel mondo, ognuno di noi è chiamato a portare nell’ambiente che frequenta la nuova mentalità del Vangelo. Non si può assolutamente vivere contemporaneamente il Vangelo e la mentalità del mondo, sono contrapposti e indicano due strade diverse, due visioni differenti della vita, conducono una a Dio e l’altra in mano ai diavoli. Il mondo dice: “Occhio per occhio…”, mentre Gesù è venuto ad insegnarci l’amore per tutti: “Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano”.
Razionalmente è inconcepibile pensare di fare del bene a quanti ci odiano, ed è comprensibile questo, senza una Fede matura non è possibile amare e perdonare. Ma il Vangelo è proprio qui, nell’amare e nel fare del bene a quanti non ci amano, e non è indispensabile incontrarli, possiamo fare del bene donando il perdono nel nostro cuore, non ricambiando con la stessa moneta quindi dimenticando la vendetta, evitando in modo perentorio di condannarli con giudizi pesanti e di seminare mormorazioni, soprattutto bisogna pregare ogni giorno per i nostri nemici.
La parte finale delle Beatitudini ci spiega che non ci può essere cristiano senza la persecuzione dei cattivi, poca o molta è sempre presente la cattiveria verso chi segue Gesù con verità e ubbidienza. Non bisogna mai abbattersi nelle persecuzioni, le ha già preannunciate il Signore, ma grande sarà la ricompensa che si riceverà. 
“Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia”.
Le Beatitudini si scoprono quando si comincia ad amare il prossimo, quando si depone l’arroganza e si rinasce nuovamente nel Cuore della Madonna. I piccoli riescono a vivere le Beatitudini con serena gioia, quindi dobbiamo farci piccoli nello spirito per diventare grandi davanti a Dio. 
Conoscere bene le Beatitudini e sforzarsi di viverle in ogni circostanza permette di progredire velocemente nel cammino di Fede, la trasformazione interiore avviene velocemente.
Cambiano i pensieri e le scelte di vita, si trova maggiore pazienza e si scopre la prudenza, si ama anche chi causava dolori.
Riporto di seguito uno specchietto per facilitare la comprensione delle otto Beatitudini, è determinante conoscerle e praticarle.
«Perché Gesù Cristo ci ha proposto le Beatitudini?
Gesù Cristo ci ha proposto le Beatitudini per farci detestare le massime del mondo, e per invitarci ad amare e praticare le massime del suo Vangelo.
Chi sono quelli che il mondo chiama beati?
Il mondo chiama beati quelli che abbondano di ricchezze e di onori, che vivono allegramente e che non hanno alcuna occasione di patire.
Chi sono i poveri di spirito, che Gesù Cristo chiama beati?
I poveri di spirito, secondo il Vangelo, sono quelli che hanno il cuore distaccato dalle ricchezze; ne fanno buon uso, se le posseggono; non le cercano con sollecitudine, se ne sono privi; ne soffrono con rassegnazione la perdita, se vengono loro tolte.
Chi sono i mansueti?
I mansueti sono quelli che trattano il prossimo con dolcezza e ne soffrono con pazienza i difetti e i torti che da essi ricevono, senza risentimenti o vendette.
Chi sono quelli che piangono, eppure sono detti beati?
Quelli che piangono, eppure sono detti beati, sono coloro che soffrono rassegnati le tribolazioni, e che si affliggono per i peccati commessi, per i mali e per gli scandali che si vedono nel mondo, per la lontananza dal Paradiso e per il pericolo di perderlo.
Chi sono quelli che hanno fame e sete della giustizia?
Quelli che hanno fame e sete della giustizia sono coloro che desiderano ardentemente di crescere sempre più nella Divina Grazia e nell'esercizio delle opere buone e virtuose.
Chi sono i misericordiosi?
I misericordiosi sono quelli che amano in Dio e per amor di Dio il loro prossimo, ne compassionano le miserie sia spirituali che corporali, e procurano di sollevarli secondo le loro forze e il loro stato.
Chi sono i puri di cuore?
I puri di cuore sono quelli che non hanno alcun affetto al peccato e ne stanno lontani, e schivano sopratutto ogni sorta d'impurità.
Chi sono i pacifici?
I pacifici sono quelli che conservano la pace col prossimo e con se stessi, e procurano di mettere la pace tra quelli che sono in discordia.
Chi sono quelli che soffrono persecuzione per amore della giustizia?
Quelli che soffrono persecuzione per amore della giustizia sono coloro che sopportano con pazienza le derisioni, i rimproveri e le persecuzioni per causa della Fede e della Legge di Gesù Cristo.
Che cosa significano i diversi premi promessi da Gesù Cristo nelle Beatitudini?
I diversi premi promessi da Gesù Cristo nelle Beatitudini significano tutti, sotto diversi nomi, la gloria eterna del Cielo.
La Beatitudini ci procurano solo l'eterna gloria del Paradiso?
Le Beatitudini non ci procurano solo l'eterna gloria del Paradiso, ma sono anche i mezzi per condurre una vita felice, per quanto è possibile, in questo mondo.
Coloro che seguono le Beatitudini, ne ricevono già qualche ricompensa in questa vita?
Si, certamente, coloro che seguono le Beatitudini ne ricevono già qualche ricompensa anche in questa vita, perché già godono un'interna pace e contentezza, che è principio, benché imperfetto, della eterna felicità.
Quelli che seguono le massime del mondo potranno dirsi felici?
No, quelli che seguono le massime del mondo non sono felici, perché non hanno la vera pace dell'anima, e corrono il pericolo di dannarsi». Buona preghiera a tutti.
 
Maria2
 
Madonna Orione
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