incoronaton n
 
24/03/2018
 
Catechesi N. 203
 
A - Gesù è stato infaticabile nell’apostolato, percorreva i villaggi uno ad uno, non voleva tralasciare una sola anima. Questa era la sua missione ed era animato da un Amore che noi non possiamo neppur lontanamente immaginare; Lui era l’Amore che cercava cuori buoni dove deporre la sua Grazia e soprattutto i peccatori per convertirli..
B - In questo passo del Vangelo avviene l’invio dei Dodici da parte di Gesù per evangelizzare i popoli. Un’azione che continua nella Chiesa e sono innumerevoli i missionari che lasciano le loro terre e ogni forma di comodità per andare dove non c’è corrente elettrica, acqua e alloggi decorosi.
C - Nella stanchezza di Gesù noi dobbiamo contemplare la sua santa Umanità. Prima però di preoccuparsi di sé, Gesù si preoccupa degli Apostoli e se ne prende cura come fa la più tenera delle madri: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’”.
D - I rituali che scribi e farisei nel frattempo avevano inventato ed inserito nella Legge ebraica, erano un elemento di rottura con l’Alleanza antica e Gesù come sempre lo evidenzia, senza temere la reazione di alcuno.
E - La legge fatta dall’uomo non ha parole di vita eterna; perciò accade spesso che un Governo fa una legge e quello successivo la cancella e ne fa un’altra spesso peggiore della precedente.
 
Pellegrinaggio dal Santo Curato D'Ars e da Santa Bernadette dal 21 al 24 Aprile.
 
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San Pellegrino
 
+VANGELO  (Mc 6,1-6)
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.
 
A - Gesù è stato infaticabile nell’apostolato, percorreva i villaggi uno ad uno, non voleva tralasciare una sola anima. Questa era la sua missione ed era animato da un Amore che noi non possiamo neppur lontanamente immaginare; Lui era l’Amore che cercava cuori buoni dove deporre la sua Grazia e soprattutto i peccatori per convertirli..
Nel brano del Vangelo di oggi Gesù predica nel paese dove era cresciuto. 
Qui tutti Lo conoscevano, ma le sue parole non vengono accolte perché per loro era un fatto impensabile questa sua trasformazione ossia il passaggio da un silenzio durato anni, nella quotidianità di una vita ordinaria,  alla predicazione sconvolgente  di ora che lasciava meravigliati per la profondissima spiritualità. Per la sua gente Gesù era semplicemente “ il figlio del falegname “non poteva dunque avere la pretesa  di insegnare nulla. 
Succede lo stesso a chi si converte e viene guardato quasi con sospetto dai propri familiari, dai parenti, dagli amici, dai peccatori e da quanti non conoscono la Verità.
Contrariamente ai maestri che predicavano la Legge antica mettendo al centro: occhio per occhio ….. Gesù porta la misericordia e predica l’amore, il perdono, la bontà, la generosità. Le sue parole sono una novità assoluta, nessuno aveva mai parlato quel linguaggio. 
Proprio la misericordia intesa come benignità, carità, compassione, scuoteva quella gente, abituata ad ben altra mentalità. 
Non accettavano quindi l’invito di Gesù a cambiare vita e Lo rifiutarono, scaricando su di Lui imprecazioni e diffamazioni.
Succede inevitabilmente lo stesso ai veri apostoli del Signore, quei fedeli che seguono il Vangelo Storico di Gesù, animati da una santa ansia apostolica che li spinge a parlare di Lui a tutti.
Non bisogna mai meravigliarsi se in famiglia nessuno ascolta o se qualcuno si ribella; è normale perché così è successo anche a Gesù; anzi, proprio la ribellione evidenzia la rabbia dei diavoli, preoccupati della testimonianza di quel familiare  perché proprio essa sarà un aiuto prezioso per tutti gli altri componenti della famiglia. 
Forse li salverà eternamente, anche se oggi non vogliono ascoltare!
Mentre sono molti di più i credenti muti, quelli che non manifestano la loro Fede a nessuno, neanche a quelli della propria casa. In questo modo privano i familiari di una testimonianza importante, che come ho appena detto sarà forse determinante per la loro conversione e salvezza eterna.
“Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua”. Buona preghiera a tutti.
 
Mikin
 
+VANGELO   (Mc 6,7-13)
Prese a mandarli.
 
B - In questo passo del Vangelo avviene l’invio dei Dodici da parte di Gesù per evangelizzare i popoli. Un’azione che continua nella Chiesa e sono innumerevoli i missionari che lasciano le loro terre e ogni forma di comodità per andare dove non c’è corrente elettrica, acqua e alloggi decorosi. Tutto viene fatto con amore e per l’Amore, infatti è Gesù a dare ad essi questa vocazione e continua a donare una grande forza per consentire loro di vivere in queste condizioni disagiate.
Già all’inizio della missione dei Dodici Gesù elargisce ad essi i suoi carismi per mostrare che erano inviati dall’Onnipotente e per portare guarigioni agli ammalati e  la liberazione da ogni forma di ossessione malefica in coloro che avevano disturbi spirituali.
Abbiamo visto in altri passi del Vangelo che c’è una correlazione in alcuni casi tra la malattia e la presenza degli spiriti diabolici.
“Dava loro potere sugli spiriti impuri”, un potere che Gesù stesso mostrava compiendo veri esorcismi e terrorizzando i diavoli presenti nelle persone possedute. In questi esorcismi Gesù ha mostrato l’assoluto potere che Lui esercita  sui diavoli. 
Il potere sugli spiriti impuri lo ricevono i cristiani col Battesimo, in quanto entrano a far parte del Corpo Mistico e diventano figli adottivi di Dio.
Ogni cristiano può dominare i diavoli con la preghiera, e tale capacità di dominare i diavoli è proporzionata alla santità della persona. Un cattolico che ha una forte spiritualità mette in fuga i demoni con una sola preghiera, mentre un cattolico che prega poco e ha una Fede debole, non riesce a smuovere i diavoli. Occorre pregare molto e in ogni circostanza per allontanare le tentazioni e vincere gli attacchi dei diavoli soprattutto con le preghiere del Padre Nostro, dell’Ave Maria e del Magnificat.
Queste preghiere recitate spesso e con amore sono una vera tortura per tutto l’inferno.
I Dodici inviati da Gesù “scacciavano molti demoni”, non solamente per il potere ricevuto, ma anche per la grande fede che avevano in Gesù, loro credevano ad ogni sua parola.  Da qui si intuisce che è proprio la Fede a farci ottenere ogni grazia e liberazione da Gesù!
Altro momento forte della missione dei Dodici riguardava la guarigione degli ammalati. 
“Ungevano con olio molti infermi e li guarivano”. I malati sono prediletti dal Signore, Gesù ha mostrato una grande compassione per i malati. Troviamo molti esempi nel Vangelo di amore infinito e di premura straordinaria di Gesù verso i malati.
L’olio veniva frequentemente usato per curare le ferite e Gesù stabilì che l’olio fosse anche  la natura del Sacramento dell’Unzione degli infermi. Nelle scarne parole del Vangelo di San Marco, la Chiesa ha visto accennato questo Sacramento, che fu istituito dal Signore, e successivamente raccomandato e promulgato ai fedeli dall’Apostolo Giacomo.
Questa è un’altra dimostrazione della premura amorevole di Gesù e della sua Chiesa verso i cristiani ammalati e più bisognosi.
Gesù rivelò la sua opera misericordiosa ai discepoli del Battista che chiedevano informazioni su Lui: i ciechi recuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi vengono guariti e i sordi riacquistano l’udito, i morti risuscitano e i poveri sono evangelizzati.
Gesù a noi suoi discepoli chiede che Lo imitiamo, nutrendo una compassione concreta verso quelli che soffrono nella malattia e nel dolore.
Esaminiamo oggi nella preghiera se sappiamo vedere in ogni malato Cristo sofferente, se lo circondiamo di cure con affetto e rispetto, se gli dedichiamo attenzioni delicate e gli prestiamo quei piccoli aiuti che fanno tanto piacere.
Possiamo manifestare la nostra affettuosa attenzione ai malati in vari modi: accompagnarli; far loro visita con l’opportuna frequenza; preoccuparci che la malattia non li innervosisca; facilitare loro il riposo e aiutarli a eseguire tutte le prescrizioni del medico; intrattenerli gradevolmente per tutto il tempo che siamo con loro, senza che si sentano mai soli; incoraggiarli a offrire e a santificare il dolore; fare in modo che ricevano i Sacramenti. 
Se Gesù permette che conosciamo la sua Croce attraverso il dolore e la malattia, dobbiamo considerarci dei figli prediletti. 
Possiamo essere raggiunti dal dolore fisico o da altre sofferenze: umiliazioni, insuccessi, ingiurie, contrarietà in famiglia.
Non dobbiamo dimenticare che l’opera redentrice di Gesù continua attraverso noi. Anche se siamo poca cosa il Signore ci ha fatto degni di essere suoi collaboratori. 
Chi offre i suoi dolori o le sue malattie a Gesù e alla Madonna diventa un corredentore.
Tutti i Santi, uomini e donne, sono stati corredentori, accettavano con amore e pazienza dolori, persecuzioni, malattie e prove per la salvezza eterna delle anime. Buona preghiera a tutti.
 
Piccolo
 
+VANGELO  (Mc 6,30-34)
Erano come pecore che non hanno pastore.
 
C - Nella stanchezza di Gesù noi dobbiamo contemplare la sua santa Umanità. Prima però di preoccuparsi di sé, Gesù si preoccupa degli Apostoli e se ne prende cura come fa la più tenera delle madri: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’”. L’attenzione del Signore verso i suoi seguaci è commovente e questo ci dà l’idea della sua continua assistenza: non perde mai di vista nessuno di quelli che Lo amano!!!
Gli Apostoli dopo un’intensa missione apostolica, sono provati da una naturale stanchezza e dal logorio delle forze. Gesù se ne rende conto subito e si prende cura di loro: “Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte”.
L’uomo sente la stanchezza fisica perché lo sfianca, ma non riesce a percepire la stanchezza spirituale, l’asfissia dell’anima, il logoramento interiore che fa perdere la comunione con Dio. Molti cristiani si ritrovano in questo stato e non se ne accorgono.
Gli stessi Apostoli non cercano il riposo, presi come sono da un gran daffare dinanzi a migliaia di persone, ed è Gesù a preoccuparsi di loro, così li chiama e li porta in un luogo di riposo per rinfrancare mente e corpo.
Gli adoratori dell’Eucaristia scoprono e trovano dinanzi al Tabernacolo la risposta alle agitazioni che li colpiscono nella giornata, o alla confusione mentale, ai momenti di tristezza ed abbattimento, ai propositi sbagliati e all’inclinazione verso i piaceri sbagliati.
Gesù presente nell’Eucaristia è la risposta ad ogni problema, la medicina per guarire l’anima e molto spesso anche il corpo.
Quando si adora l’Eucaristia l’anima si ravviva, il corpo riceve una forza spirituale notevole e scompaiono i turbamenti e l’agitazione.
La stanchezza che assaporiamo molto spesso è come un compagno inseparabile, si fa presente quando compiamo i nostri doveri e ci impegniamo senza risparmio nell’attività che svolgiamo, o spendiamo con generosità molte energie in iniziative di apostolato.
Gesù comprende perfettamente la nostra fatica perché Egli stesso è passato attraverso situazioni simili alle nostre. Noi dobbiamo imparare a riprendere le forze accanto a Lui: “Venite a Me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi e Io vi ristorerò”.
Alleviamo il nostro peso quando uniamo la nostra stanchezza a quella di Cristo, offrendola per la redenzione delle anime.
Bisogna ricordare che la nostra stanchezza non è vana, dobbiamo imparare a santificarla, essa ci insegna a essere umili e a vivere meglio la carità. È il momento in cui ci rendiamo conto che non possiamo arrivare a tutto e che abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri. Consentire agli altri di aiutarci, favorisce notevolmente l’umiltà.
La fatica è utile per favorire il distacco dai tanti progetti che vorremmo realizzare e che non arriviamo a compiere per la limitatezza delle nostre forze. Il cristiano considera la vita come un bene immenso, che non gli appartiene ma di cui deve aver cura. Ecco perché è importante dare al corpo il giusto riposo. Buona preghiera a tutti. 
 
Aliali
 
+ VANGELO (Mc 7,1-13) 
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini. 
 
D - I rituali che scribi e farisei avevano inventato ed inserito nella Legge ebraica, erano un elemento di rottura con l’Alleanza antica e Gesù come sempre lo evidenzia, senza temere la reazione di alcuno. Lo stesso avviene nel modernismo di oggi, si inseriscono novità inconcepibili che vengono giustificate con spiegazioni contraddittorie.
Non c’è dubbio che lavarsi le mani accuratamente prima di mangiare è un dovere igienico, il fatto strano è che questo rito era diventato per i signori citati sopra qualcosa di più importante degli stessi Comandamenti.
Criticavano quanti si mettevano a tavola e magari per la fame dimenticavano di lavarsi le mani, mentre poi sostenevano che era più importante fare l’offerta al tempio che aiutare gli anziani genitori. Giustificavano il mancato aiuto ai genitori con il korbàn, l’offerta a Dio.
Era ridicolo questo comportamento che si somma a tantissimi altri che scribi e farisei invece consideravano legittimo, solo perché lo avevano voluto loro… Anche se non faceva parte dei Comandamenti e della sana tradizione dei loro padri, lo consideravano ammissibile perché lo stabilivano arrogantemente.
Questa la condanna di Gesù: “Così annullate la Parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte”. 
Il modernismo di oggi entrato nella Chiesa da più di 50 anni ha le stesse caratteristiche di quelle leggi farisaiche. Si assiste sempre di più all’inserimento nella morale e nella liturgia di nuove regole che Dio non condivide affatto perché sono opposti ai suoi insegnamenti. Opposti al Vangelo Storico!
Così abbiamo moltissimi credenti confusi, disorientate dalle voci che circolano sulla Confessione che, molti dicono, si può fare direttamente con Dio senza la mediazione del sacerdote; sull’Eucaristia, considerata non importante e senza la presenza in Anima, Corpo, Sangue e Divinità di Gesù Cristo.
Non mancano gli attacchi contro la devozione alla Madonna, spesso molto sottili e ambigui. 
È facile capire chi sono quelli che pubblicamente parlano bene della Madonna e poi minimizzano la sua eccelsa figura relegandola all’ultimo posto nella nostra dottrina, oppure interpretano con malizia  i riferimenti biblici  alla Madonna, con l’occulto e satanico disegno di annullare la vera devozione alla Madre di Dio.
Ma per fare un favore a chi? Con la convinzione iniqua di favorire i protestanti, costoro finiscono per aiutare i diavoli!
Purtroppo presto si scatenerà la potenza satanica attraverso i suoi figli, mascherati sotto sembianze spirituali, ma con i volti feroci… non manca molto tra poco comincerà la vera battaglia contro i figli delle tenebre che ormai hanno invaso quasi tutti i paesi del mondo. Prepariamoci  alla battaglia con la preghiera e aumentiamo di numero i nostri Santi rosari di ogni giorno.
Questa è la ragione di molte apparizioni della Madonna nel mondo, con la conseguente agitazione dei diavoli che hanno triplicato le false apparizioni, ingannando con tantissimi falsi veggenti o inducendo altri veggenti a partecipare attivamente alla falsificazione di apparizioni mariane. Oggi purtroppo è fortissima la presenza dei diavoli nel mondo anche perché tantissimi prelati e sacerdoti non credono più all’esistenza di satana e dei suoi seguaci.
Oggi ci salva solamente una forte, convinta e sana devozione alla Madonna!!! Tutti i diavoli tremano quando sentono una Ave Maria recitata con il cuore e fuggono quando viene invocata con amore la nostra potentissima Madre Celeste con la preghiera del Magnificat.
Ecco i frutti della preghiera umile fiduciosa e costante. Bisogna credere interiormente che Gesù e la Vergine Maria possono tutto e riceviamo aiuti, Grazie e i doni dello Spirito Santo nella misura  in cui rimaniamo in Loro, nel Loro cuore, mettendo da parte tutto ciò che non è importante per il nostro cammino spirituale.
Rifiutiamo con decisione tutto ciò che il modernismo ci propone e che diffonde come nuova fede. Cerchiamo con l’aiuto di Gesù e di Maria Santissima di diventare cristiani autentici. Buona preghiera a tutti.
 
Crocett
 
+ Vangelo ( Mt 5,17-19)
 
Chi insegnerà  e osserverà i precetti sarà considerato grande nel regno dei cieli.
E - La legge fatta dall’uomo non ha parole di vita eterna; perciò accade spesso che un Governo fa una legge e quello successivo la cancella e ne fa un’altra spesso peggiore della precedente. La legge di Dio è verità eterna, cioè immutabile perciò Gesù, accusato di essere disobbediente alla legge di Mosè, esclama a voce alta: “ Non sono venuto ad abolire, ma a perfezionarla!”.
Ma questa generazione gradualmente, con la firma dei Governanti, sta abolendo dalla vita della società il Vangelo di Gesù Cristo. In molti paesi non esiste più la morale cristiana. C’è una ribellione totale agli insegnamenti di Gesù. la ribellione scaturisce dal fatto che non si crede più che Gesù e Dio che si è Incarnato, che è Morto ed è  Risorto per la nostra salvezza. Per questa generazione è solo un uomo come gli altri che ha insegnato una dottrina umana mutevole come le mode: oggi si porta la minigonna e domani si porta quella lunga. 
Dice la Parola di Dio:” Non uccidere”, ma l’uomo ha deciso che l’aborto non è un crimine e neppure l’eutanasia.
La Parola di Dio insegna:” Dio portò Eva ad Adamo” , ma l’uomo ha deciso che non c’è niente di immorale nel matrimonio Gay.
Il Vangelo comanda:” L’uomo non separi ciò che Dio ha unito”, ma l’uomo ha deciso che può separarsi dalla donna o dal marito per unirsi con un'altra donna o con un altro uomo.
Il Comandamento di Dio dice:” Ricordati di Santificare le feste”, ma l’uomo si è ribellato alla legge di Dio e ha deciso di lavorare anche nel giorno del Signore perché l’uomo vive solo di pane (denaro)…… e ancora il Signore comanda di non rubare, ma l’onestà e purtroppo una virtù  in via d’estinzione.
Il primato di Dio è stato sostituito con quello dell’ io. Dio non è più al primo posto, come vuole la sua Legge. Sul trono del nostro cuore abbiamo messo l’ egoismo, le  passioni, il piacere con le perversioni più vergognose, i soldi, il successo, la carriere, il potere …….. e quanti purtroppo prestano la loro bocca a satana per bestemmiare il Nome Santo di Dio!!!!!
Oggi abbiamo molti uomini e donne afflitti da tante malattie mentali. La legge di Dio produce ordine, armonia e pace, la disobbedienza invece genera disordine, squilibrio  e paura.
La cosa più triste e che moltissimi del clero, soprattutto vescovi e cardinali non hanno più il Vangelo come fonte di Verità, ma le scienze umane perché essi dicono che bisogna andare incontro alle esigenze dell’uomo moderno. 
Questa terra che Dio ha creato con infinito amore è diventata ostile al suo Creatore e ogni istante sale al cielo il fetore nauseante di una moltitudine spaventosa di peccati. Dove andremo a finire???
In questo tempo di Quaresima fermiamoci a riflettere ….. e come il figliol prodigo della parabola del Vangelo, decidiamo di ritornare alla casa del Padre.
Cerchiamo di vivere meritando il sorriso di Dio su di noi e ogni giorno ripetiamogli con amore: la tua legge, Signore, è gioia nel mio Cuore!!!  Buona preghiera a tutti.
 
Santamessa
 
Madonna Orione
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