Giovannic
 
17/02/2018
 
Catechesi N. 198
 
A - Ogni anno si recano a Lourdes più di 5 milioni di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Sono incalcolabili i viaggi organizzati con i treni per portare anche quegli ammalati ridotti in condizioni pietose e sono molti i samaritani che con sincero amore si mettono a disposizione dei sofferenti. 
B - Ogni essere umano nasce con una naturale inclinazione verso il male, porta in sè una debolezza spirituale innata, causata dal peccato originale trasmesso per via di generazione.
C - La domanda posta da Gesù agli Apostoli è un'interrogazione per sapere quanto veniva detto di Lui, ma aveva piena conoscenza che molti Lo calunniavano perchè cattivi, immorali e infedeli.
D - Quanto indica oggi Gesù è possibile attuarlo solo se è presente un elevato grado di amore Divino. Ho già parlato del grado di amore Divino, diverso in ognuno perchè ogni anima ha una sua storia personale e unica.
E - La regola dell'amore è di trattare bene tutti, occorre stimare ogni persona almeno per una sua buona caratteristica. Non è facile agire sempre spinti dalla carità verso tutti, si è portati con facilità a giudicare o a disapprovare chi non è simpatico.
La vera carità è quella portata a chi non ci stima, chi ci calunnia e diffama, verso chi si sente nemico, verso tutti.
F - Ormai si sta diffondendo come una pestilenza, come una lebbra maligna che deturpa le anime, l’usanza scandalosa e sacrilega di usare le Chiese a proprio piacimento, per mangiare, bere, ballare, cantare canzoni blasfeme, corteggiare le donne, giocare a tombola e persino pattinare ecc…
 
Sabato 10 Marzo ore 15 Santo Rosario ore 15,30 funzione dei Malati.
 
Pellegrinaggio dal Santo Curato D'Ars e da Santa Bernadette dal 21 al 24 Aprile.
 
Dal Lunedì al Venerdì ore 10,30 Santo Rosario in diretta.
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 funzione dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
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Berllissm 
 
+ VANGELO (Lc 9,22-25) 
Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. 
 
A - Ogni anno si recano a Lourdes più di 5 milioni di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Sono incalcolabili i viaggi organizzati con i treni per portare anche quegli ammalati ridotti in condizioni pietose e sono molti i samaritani che con sincero amore si mettono a disposizione dei sofferenti. 
I barellieri e le sorelle che svolgono un prezioso servizio come collaboratori dell’U.N.I.T.A.L.S.I. permettono di effettuare questo viaggio a molti ammalati impossibilitati a recarsi a Lourdes, anche per la mancanza di adeguati aiuti familiari. Questi Volontari sono un vero dono di Dio per milioni di persone che, colpiti da mali incurabili si recano in questo luogo benedetto come ultima speranza.
I miracoli avvenuti a Lourdes sono incalcolabili, ma non si potrà mai conoscere il numero elevato anche se approssimativo. Quasi tutti i miracolati infatti raccontano la loro storia solamente ai più intimi o vengono visti guariti esclusivamente dai familiari e dai conoscenti. Per questo i miracoli studiati e ritenuti attendibili sono pochi rispetto alle decine e decine di milioni di guarigioni avvenute in questi ultimi 160 anni.
Fin dall’inizio la Madonna guarì tantissimi fedeli che accorrevano alla grotta. Contemporaneamente cominciarono le persecuzioni sulle stesse apparizioni, sulla piccola veggente e i suoi familiari da parte di un gruppo di atei aderenti all’illuminismo più bieco e, appunto, pieni di avversione verso il sacro.
La Madonna provvide a far proteggere Bernardetta dal parroco Peyramale, che illuminato dai tanti miracoli compiuti dalla bella “Signora”, era divenuto il più risoluto difensore dei fatti di Lourdes e della piccola Soubirous. Inizialmente avverso o prudente come bisogna mostrarsi quando qualcuno parla di visioni senza fornire dati sicuri, il parroco divenne la guida paterna della veggente. La prova decisiva dell’autenticità delle apparizioni il Parroco la ebbe quando il 25 Marzo del 1858 la Madonna rivelò la Sua identità: IO SONO L’IMMACOLATA CON CEZIONE!!! 
Sul nome della piccola Bernadette si è fatta molta confusione ed è bene chiarire subito.
Marie-Bernarde Soubirous nacque a Lourdes, il 7 gennaio 1844 e morì a Nevers, il 16 aprile 1879, è più nota con il diminutivo di Bernadette Soubirous o, nella forma italianizzata, Bernardetta Soubirous, canonizzata dalla Chiesa come Santa Bernardetta Soubirous.
Le persecuzioni non mancarono quindi, alla piccola Bernardetta, e poichè non riuscivano a fermare lei, decisero vergognosamente di chiudere l’accesso alla fonte da dove sgorgava l’acqua, indicata dalla Vergine Maria; quell’acqua tanto miracolosa che bastavano anche poche gocce per ottenere Grazie straordinarie.
La fonte fu dunque circoscritta, nessuno poteva raggiungerla e per due mesi nessuno potè prendere  l’acqua, ma se tutto ciò era nel disegno di Dio quella zona non poteva restare chiusa a lungo. Infatti, due mesi dopo, per ordine dell’Imperatore Napoleone III, la grotta venne riaperta. Il motivo? L’acqua della fonte aveva guarito miracolosamente il figlio ammalato dell’Imperatore. 
Questo miracolo viene descritto in un celebre film del 1943 dal titolo “Bernadette”, di produzione statunitense ed è la trasposizione cinematografica del romanzo Il canto di Bernadette (Das Lied von Bernadette) di Franz Werfel, che narra la storia romanzata della pastorella francese Bernadette Soubirous, ( interpretata da Jennifer Jones), che a Lourdes vide la Madonna per 18 volte e lottava anche se  involontariamente contro le autorità giudiziarie di Lourdes e di tutta la Francia per farsi credere.
Ovviamente gli anticlericali hanno cercato di ridicolizzare Lourdes o di inventare una storia diversa, direi opposta a quella reale. Gli atei velenosi contro Dio e la Chiesa non dormono mai, non si preoccupano neanche della loro salute fisica come invece si preoccupano di infangare le cose di Dio!
Ho visto varie volte il film del 1943 che rimane un classico ed è commovente oltre che pienamente credibile, mentre mi sono rifiutato di vedere due film usciti rispettivamente nel 2001 e nel 2009, che emanano negatività nel solo pronunciare i titoli. Sono brutti e inguardabili, considerando le trame che ho letto sul web, quello del 2009 addirittura mette d’accordo atei e credenti… 
Vediamo invece qual è il messaggio principale che la Madonna ha lasciato a Lourdes.
Lo disse Lei nell’apparizione del 24 febbraio 1858: per tre volte ha ripetuto “Penitenza, Penitenza, Penitenza!”. Inoltre ha detto: “Pregate per i peccatori”.
Queste parole erano avvalorate da migliaia di miracoli avvenuti già nei primi mesi dall’inizio delle apparizioni, primo fra tutti quello di un cieco che si bagnò gli occhi con quell’acqua e riacquistò la vista all’istante. Sembrava di assistere ad una scena biblica, il passaggio di Gesù in mezzo a malati di ogni tipo: zoppi, sordi, muti, ciechi, lebbrosi, indemoniati, ecc. e tutti venivano risanati.
Anche a Lourdes operava comunque quel Gesù biblico, perché la Vergine Maria non opera mai senza l’approvazione del Figlio, ed è il Figlio a volere che il mondo corra ai piedi di sua Madre perché è Lei a portare tutti nel Cuore del Figlio. 
La Madonna si mostrò a Bernardetta con la Corona del Santo Rosario nelle mani, non lo recitava perché non prega se stessa, ma seguiva la recita della piccola e ripeteva insieme a lei il “Gloria Patri”, abbassando la testa in segno di adorazione. 
La penitenza, la conversione dei peccatori e la recita del Santo Riosario giornaliero, sono il vero messaggio della Madonna a Lourdes.
«Il 25 febbraio 1858 la Signora disse a Bernadette di andare alla fonte a lavarsi e a bere. Ma non c’erano fonti in quel luogo, né sorgenti. La Signora allora indicò un punto esatto. Bernadette si recò lì e poiché non vedeva l’acqua cominciò a scavare con le sue mani, impiastricciandosi la faccia e mangiando fili d’erba... Tutti i presenti si burlavano di lei. Ma, poco dopo, da quella piccola buca scavata nella terra dalle mani di Bernadette, cominciava a scorrere acqua in abbondanza. 
Da allora la sorgente non ha mai cessato di sgorgare. 
È l’acqua di Lourdes, che prodigiosamente guarisce ancora oggi ogni sorta di mali, spirituali e fisici, e senza minimamente diffondere il contagio delle migliaia di malati immersi nelle piscine. Quell’acqua è anche il ricordo più caro che ogni pellegrino ama portare con sé, facendo ritorno nella propria  casa dalla cittadella di Maria». Buona preghiera a tutti.
 
Bernadette1
 
+VANGELO  (Mc8,22-26) 
Il cieco fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa.
 
B - Ogni essere umano nasce con una naturale inclinazione verso il male, porta in sè una debolezza spirituale innata, causata dal peccato originale trasmesso per via di generazione. Avviene senza alcuna colpa di coloro che nascono e sono ancora privi del Battesimo. Se non si comprende benissimo questo aspetto della natura umana ferita, come hanno insegnato i Papi e il Catechismo, non si potrà mai arrivare a comprendere la necessità della penitenza e del digiuno, come ha ripetuto molte volte la Madonna.
È facile, comodo e anche incoerente non parlare ai credenti di penitenza e del digiuno, così si attirano tutti ma senza portarli a Gesù, al contrario si portano tra le braccia di satana. È doveroso, indispensabile, parlare della verità che ci trasmette la sana dottrina, solo vivendo nella verità vinceremo le debolezze della natura umana e diventeremo spiritualmente elevati, molto vicini a Gesù e alla Madonna.
Proprio sul peccato originale Papa Giovanni Paolo II ha detto qualcosa nell'udienza generale dell'1 ottobre 1986:
«Il peccato di Adamo è passato in tutti i suoi discendenti, cioè in tutti gli uomini in quanto provenienti dai progenitori, e loro eredi nella natura umana, ormai privata dell'amicizia con Dio. Il peccato di Adamo ha recato danno non solo a lui, ma a tutta la sua discendenza. La santità e la giustizia originali, frutto della Grazia santificante, non sono state perse da Adamo solo per sè, ma anche per noi. Perciò egli ha trasmesso a tutto il genere umano non solo la morte corporale e altre pene (conseguenze del peccato), ma anche il peccato stesso come morte dell'anima.
In questo contesto appare chiaro che il peccato originale in nessun discendente di Adamo possiede il carattere di colpa personale. Esso è la privazione della Grazia santificante in una natura che, per colpa dei progenitori, è stata distorta dal suo fine soprannaturale. È un "peccato della natura", rapportabile solo analogicamente al "peccato della persona". Nello stato di giustizia originale, prima del peccato, la Grazia santificante era come la "dote" soprannaturale della natura umana. 
Nella "logica" interiore del peccato, che è rifiuto della volontà di Dio, datore di questo dono, è contenuta la perdita di esso. La Grazia santificante ha cessato di costituire l'arricchimento soprannaturale di quella natura, che i progenitori trasmisero a tutti i loro discendenti nello stato in cui si trovava quando diedero inizio alle generazioni umane. Perciò l'uomo viene concepito e nasce senza la Grazia santificante. Proprio questo "stato iniziale" dell'uomo, legato alla sua origine, costituisce l'essenza del peccato originale come un'eredità».
Il cieco miracolato del Vangelo rappresenta oggi tutte quelle persone che non vedono nulla oltre la sfera sensibile, si fidano esclusivamente dei loro pensieri, ma non hanno la capacità di capirne l'attendibilità. Anche gli atei possono avere pensieri buoni, questo è scontato, ma dinanzi a scelte fondamentali o a decisioni o a pareri di ordinaria amministrazione, seguono se stessi e non lo Spirito di Dio. Non è cosa di poco conto.
Chi segue se stesso e non Dio, sceglie ciò che piace e lo attrae. Chi ha lo Spirito di Dio è guidato alle scelte migliori. Non sbaglia.
Stare lontano da Gesù comporta dei danni non indifferenti, innanzitutto l'intelletto è accecato e non vede oltre qualche metro, non c'è quella intuizione che spinge a seguire la verità, ciò che è giusto e migliore. 
Non bisogna mai avventarsi dinanzi alle scelte o nel seguire tutti i pensieri che si presentano alla mente, perchè chi è all'inizio del cammino spirituale segue l'istinto e sbaglia molte volte, mentre chi si trova nel cammino avanzato trova come una guida invisibile nelle scelte e non sbaglia.
Il mondo è abitato da molti che non vedono la realtà come essa è realmente, creano fantasie e una finzione in cui appagano i sensi.
Come potrà l'umanità ritornare a Dio dopo avere lasciato fantasie e finzione? Non lascerà volontariamente nè le fantasie nè la finzione.
Il cieco miracolato del Vangelo dopo il primo intervento di Gesù disse che vedeva alberi che si muovevano, quindi non vedeva bene, eppure il Signore era intervenuto con l'imposizione delle mani e gli aveva detto: "Vedi qualcosa?". Questa domanda di Gesù è una novità, quando operava un miracolo non chiedeva all'ammalato informazioni perchè già sapeva tutto, qui invece pone questa domanda.
La domanda indica che il cieco aveva grossi problemi spirituali e non credeva molto in Gesù, questo è il motivo di un doppio intervento compiuto dal Signore. Nel primo intervento chiese: "Vedi qualcosa?", perchè Lui sì che vedeva l'anima ancora imbruttita del cieco, e non era sufficiente questo intervento a causa della poca Fede dell'uomo.
Anche questa è una causa del ritardo dell'intervento di Gesù quando si chiede una Grazia, può trattarsi della poca Fede in Lui.
Nel secondo intervento avvenne la guarigione completa perchè la Fede nell'uomo aveva preso il posto dell'incredulità. Gesù compiendo un doppio intervento ci mostra quale grande Amore ha per tutti noi, per gli ammalati, per quanti soffrono e non trovano soluzioni. È Gesù la soluzione a tutto, è Lui la nostra unica salvezza, sempre pronto a guarire, a liberare dai mali e dai diavoli.
Il cieco poteva rimanere in quella condizione di chi vede e non vede, in quanto vede male, scambia lucciole per lanterne, proprio come gli avvenne che vedeva alberi che camminavano per uomini. I non credenti si trovano nella condizione di cecità spirituale e non vedono mai le cose di Dio, mentre i credenti sono di diverse categorie: 
credenti che non vedono nulla perchè gli occhi della Fede sono annebbiati dai fumi dei peccati;
credenti che vedono qualcosa di Dio, ma non distinguono bene, essi vedono poco;
credenti che hanno lottato contro i peccati e i vizi e vedono chiaramente le cose di Dio. Sono benedetti da Dio.
Vediamo una gradualità nella guarigione del cieco, come avviene ai peccatori che, lasciato il peccato volontario, cominciano a vedere le cose di Dio, ma all'inizio vedono male perchè si trovano lontani da Lui, devono avvicinarsi sempre più al suo Cuore per vedere il suo Volto. Il cieco cominciò a vedere da "lontano distintamente ogni cosa", questo è stato possibile perchè aprì il suo cuore a Gesù e si abbandonò totalmente a Lui.
All'inizio la sua Fede era insufficiente, poi si lasciò toccare con abbandono da Gesù e fu guarito. Chiediamo a Gesù l'aumento della nostra Fede. Buona preghiera a tutti.
 
Corona
 
+VANGELO (Mc 8,27-33)
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
 
C - La domanda posta da Gesù agli Apostoli è un'interrogazione per sapere quanto veniva detto di Lui, ma aveva piena conoscenza che molti Lo calunniavano perchè cattivi, immorali e infedeli. Tutti quelli che patiscono calunnie, pregiudizi, cattiverie, devono conoscere bene la vita di Gesù per sopportare tutto serenamente e non desiderare mai la vendetta. Al contrario, il Signore ci chiama ad amare i nostri nemici e a perdonarli quantomeno nel proprio cuore.
Gesù verificava le conoscenze dei suoi per infondere in essi maggiore forza e rassicurarli sulla sua vera identità, questo era davvero importante perchè in mezzo ai Dodici c'era un serpente che di continuo avvelenava la Fede degli altri. Gesù doveva vivificare la loro Fede con insegnamenti mirati a renderli sicuri e consapevoli della loro scelta di seguirlo. Doveva essere difficile tra i Dodici l'armonia e la gioia, almeno quando era presente il traditore.
Gesù li interrogò sulle dicerie degli estranei per sapere il pensiero degli amici, ad essi chiedeva di esprimere i loro convincimenti.
"La gente, chi dice che Io sia?".
"Ma voi, chi dite che Io sia?".
Molto spesso a molti accade di giudicare senza però preoccuparsi di guardarsi dentro per verificare che tipo di spiritualità seguono. È naturale, un'inclinazione negativa, arrivare a questi giudizi mentre è un atto di virtù astenersi ed usare compassione verso tutti, soprattutto verso chi vive nella confusione. Prega e segue la magia... Cerca e non trova mai... Corre dietro ogni apparizione sbagliando sempre discernimento...
Le risposte date dagli Apostoli a Gesù non erano giudizi temerari (avventati o inventati) non li avrebbe richiesti il Signore, erano costatazioni di quanto si conosceva pubblicamente, nulla di grave. Quando si commenta ciò che è evidente, ma senza la malizia di voler arrecare danni a qualcuno, non è un giudizio, lo è quando si mormora per sparlare gli altri, quando si spettegola fino ad arrivare alla calunnia.
Gesù provò di tutto, soprattutto l'odio dei farisei, anche per crocifiggerlo inventarono accuse e testimoni falsi giurarono contro Lui. 
Tutti noi, più o meno, siamo colpiti come Gesù da pregiudizi o diffamazioni, ma bisogna considerare un aspetto molto importante: si deve considerare la persona che riferisce le accuse. Non per giudicarla senza prove, ma per pesarla e verificare se già si è resa attiva nel compiere azione disoneste o se vive pubblicamente in modo scandaloso. D'altronde, chi è capace di diffamare persone innocenti o sposi perbene? Chi è marcio dentro ed è corroso dall'invidia e gelosia!
Oggi a noi Gesù non chiede cosa pensano gli altri di Lui, ci interpella per riflettere e capire chi è Lui per noi.
Gesù conosce perfettamente ognuno di noi, sa il grado di amore che abbiamo per Lui, di sicuro possiamo amarlo di più e questo deve farci capire che si dedica poco tempo alla preghiera. Anche se avete molte occupazioni, si deve necessariamente trovare il tempo per pregare, come si trova il tempo per mangiare. Ognuno è responsabile del suo futuro, siamo noi a stabilire dove vogliamo arrivare nella vita spirituale per compiacere Gesù e la Madonna. Buona preghiera a tutti.
 
Bonate
 
+ VANGELO  (Mc 8,34-9,1)
Chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
 
D - Quanto indica oggi Gesù è possibile attuarlo solo se è presente un elevato grado di amore Divino. Ho già parlato del grado di amore Divino, diverso in ognuno perchè ogni anima ha una sua storia personale e unica. È impossibile che due persone, anche familiari, facciano lo stesso identico cammino di Fede, in quanto ognuno ha le proprie esperienze personali, ha sentimenti esclusivi, pensieri e personalità. 
Anche oggi Gesù ci rilascia tanti insegnamenti, e in effetti rimane difficile seguirli, praticarli, se non c'è un'applicazione proporzionata. Non si tratta di trascurare il lavoro o la famiglia, ma di evitare molte perdite di tempo, di utilizzare bene il tempo. Chi vuole meditare il Vangelo Storico con calma e per averne molti vantaggi spirituali, riesce a farlo ogni giorno, si organizza e trova gli spazi di silenzio da dedicare alla cosa più importante: la Parola di Dio.
Il Vangelo è per ogni essere umano la guida indispensabile per non fallire nella vita, però la stragrande maggioranza lo rifiuta, altri lo leggono senza interesse, altri ancora si illudono di osservarlo tutto solo perchè frequentano qualche gruppo di preghiera, mentre sono pochi i cristiani che lo osservano con grande amore. 
Hanno trovato nel Vangelo Storico la guida, diventa la bussola e non lo lasciano più, anche a costo di rinunciare ad altro.
Gesù non impone a nessuno il Vangelo, è Dio d’Amore che rispetta la libertà di ognuno, nonostante Lui sia il Creatore di questi soggetti che poi decidono se seguirlo o meno. "Se qualcuno vuol venire dietro a me...".
Oggi Gesù afferma che è impossibile seguire Lui e non si rinuncia alla mentalità vecchia e peccaminosa. Senza rinnegamento non si può assolutamente accogliere il messaggio nuovo portato da Lui, ogni cristiano è chiamato a scegliere tra Lui e i piaceri effimeri che portano al fuoco eterno.
Questa è la vera sequela di Gesù, si seguono le sue orme quando si diventa maturi interiormente dopo avere compreso l'inutilità di tante cose che solo per qualche giorno illudono di una inesistente felicità. Chi raggiunge una certa maturità spirituale è forte dinanzi alle prove della vita ed affronta le sofferenze con gioia interiore e una speranza che arreca molta pace. 
Non è facile prendere la propria croce con amore, molti lo fanno per interesse, per non perdere qualcosa o qualcuno. 
Invece, chi prende la propria croce con umiltà e amore, scopre una Luce che illumina ogni cosa, fa vedere con occhi nuovi quanto prima non riusciva a percepire, ama tutti senza interessi personali, ma perchè fratelli e sorelle.
Chi si dimentica, nel senso che mortifica la superbia e l'orgoglio, perde la propria vita corrotta e viziosa, la perde perchè vuole perderla, quindi lasciarla, abbandonarla. È possibile dimenticarsi e non vivere più di egoismo e di mediocrità, la forza arriva dalla preghiera e dai Sacramenti. 
Molti pregano solo in determinati momenti della giornata, quando invece la vita deve diventare preghiera, compiendo tutto per amore di Gesù, con onestà, verità, giustizia, amore e rispetto degli altri.
Molti cristiani hanno gli occhi bendati dalla corruzione e non vedono più il bene da fare e il male da evitare. Eppure la scena di questo mondo passa per tutti, non si può tornare indietro per evitare certi errori, ma bisogna anche percepire gli errori. Molti prendono continue cantonate e rimangono sempre convinti di opinioni sbagliate o ripetono errori gravi: essi non vogliono vedere la Luce e si illudono di stare bene.
Molti arrivati ad un'età avanzata riflettono sulla vita trascorsa e ripetono: "Che cosa mi sto portando aldilà di tutto quello che ho voluto guadagnare e ho conservato con bramosia? Che senso ha avuto guadagnare tanto se adesso lascio tutto qui, a persone che forse non mi amano e che attendono la mia morte? Tutti gli sforzi per racimolare tanti beni e dopo avere danneggiato altre persone, a cosa mi è servito?".
Non tutti arrivano a questa sincerità, però vicini alla morte anche i cattivi trovano un accenno di verità. I cristiani oltre a queste riflessioni devono pure domandarsi, se rimane preferibile vivere tra i divertimenti e i piaceri mondani oppure salvare la propria anima. L'anima vale più di tutti i tesori del mondo! Buona preghiera a tutti.
 
abort
 
+VANGELO (Mt 5,38-48)
Amate i vostri nemici.
 
E - La regola dell'amore è di trattare bene tutti, occorre stimare ogni persona almeno per una sua buona caratteristica. Non è facile agire sempre spinti dalla carità verso tutti, si è portati con facilità a giudicare o a disapprovare chi non è simpatico.
La vera carità è quella portata a chi non ci stima, chi ci calunnia e diffama, verso chi si sente nemico, verso tutti.
Devo precisare il significato di carità, altrimenti qualcuno si confonde. Questa da me indicata sopra è sinonimo di amore, affetto, bontà, umanità, altruismo. C'è un altro significato di carità e si coglie quando si parla di elemosina, beneficenza, generosità, offerta, sono cose differenti.
La carità intesa come amore dobbiamo viverla in ogni occasione e circostanza. Si manifesta anche nella comprensione per coloro che sono nell'errore, ma deve rimanere sempre la fermezza di fronte alla verità e al bene. La carità va vissuta superando i criteri umani, ma nelle relazioni sociali non possiamo mostrarci ingenui e dobbiamo vivere la giustizia anche per far rispettare i propri diritti.
Allo stesso modo dobbiamo vivere la prudenza, senza che, però, ci sembri eccessiva qualsiasi rinuncia o sacrificio per il bene degli altri. 
Dobbiamo seguire Gesù con il distintivo della carità, seguirlo da vicino con fatti concreti, cercando l'occasione di essere utili, di procurare gioia a chi ci sta vicino, coscienti che mai progrediremo abbastanza in questa virtù.
Ogni giorno è una nuova sfida contro noi stessi, da una parte la nostra natura ci tira verso le comodità e l'affermazione delle nostre opinioni, dalla parte la carità ci invita a fare sempre del bene, a rispettare gli altri, ad amare anche quelli che ci odiano. 
La norma del cristiano non è l'occhio per occhio come vige nel mondo, è quella di fare costantemente il bene. 
La carità ci porta a essere comprensivi, a scusare, a saper convivere con tutti, e dunque il rispetto e l'amore deve estendersi pure a coloro che pensano o operano diversamente da noi nelle cose sociali, politiche e persino religiose. Questa è la pratica dell'amore e dell'amabilità, e difficile attuarla, ma proviamoci con l’aiuto del Signore, non rimaniamo indifferenti ai bisogni altrui.
La carità che fuoriesce dal Vangelo e che viene assimilata da quanti si impegnano con fervore quotidiano, purifica il cuore e lo rende ancora più grande, capace di amare tutti e di non provare risentimenti verso gli altri. 
È l'unione con Dio a rendere fecondo il nostro agire, è la sua Grazia a trasformarci in nuove creature, questo è già avvenuto a milioni di credenti in questi duemila anni e avverrà sempre quando ci saranno persone desiderose di vivere, agire, comportarsi, secondo il Cuore di Gesù e della Vergine Maria. 
Il cristiano deve sempre mostrare di saper convivere con tutti, in famiglia, al lavoro e in Associazione deve apparire come un traboccare di affetto soprannaturale e di cordialità umana, facendo superare la tendenza all'egoismo e a starsene chiusi tra i propri interessi.
La vera carità ci porta a vivere l'amicizia con un profondo senso cristiano. Oggi l'amicizia è in crisi, di chi ci si può fidare se non osservano i valori cristiani? È una scommessa fidarsi degli altri, noi però mostriamoci sempre  buoni, sinceri, onesti e affidabili.
Buona preghiera a tutti.
 
Crocez
 
La profanazione delle Chiese
 
F - Ormai si sta diffondendo come una pestilenza, come una lebbra maligna che deturpa le anime, l’usanza scandalosa e sacrilega di usare le Chiese a proprio piacimento, per mangiare, bere, ballare, cantare canzoni blasfeme, corteggiare le donne, giocare a tombola e persino pattinare ecc… La cosa più deplorevole è che sono proprio i ministri di Dio a propagandare tanto scempio.
Hanno forse dimenticato che Gesù è li, Vivo e presente nel Tabernacolo?????
Immaginate cosa fanno ………. proprio davanti a quell’altare dove si celebra la Santa Messa e dove ogni giorno migliaia di Angeli scendono per Adorare nel più profondo raccoglimento Dio che si immola, che si fa Carne, che si fa Sangue proprio per la nostra salvezza.
Padre Pio quando celebrava la Santa Messa riviveva la Passione e Crocifissione di Gesù perché e proprio la scena del Golgota che si ripresenta ogni volta che il sacerdote celebra la Santa Messa.
E’ in un luogo così Sacro, così Santo si mangia ??? ….  Si balla??? Si corteggiano le donne???........ ecc…
Riflettiamo sul destino che ci attende.
Dio non si irride e se è vero che la Sua Misericordia è infinita e altrettanto vero che essa non è mai disgiunta dalla sua Giustizia e che Giustizia Dio eserciterà davanti ad un tale abomino??? 
Battiamoci il petto e facciamo preghiere di riparazione ……. se ancora siamo in tempo!!!!!
L’umanità si divide sempre più  in due schieramenti: i figli delle tenebre ( tanto numerosi purtroppo anche tra i consacrati) e i figli della Luce.
I figli delle tenebre sono coloro che sono segnati ( per loro libera scelta ) con il marchio della bestia; bestemmiano Dio con ogni sorta di iniquità e di peccati e ogni giorno precipitano sempre di più verso l’abisso della dannazione dove li attende satana per torturarli in eterno.
I figli della Luce sono coloro che vengono segnati con il sigillo della Croce, sono i veri figli di Maria che Le appartengono in modo speciale. Dopo essere passati attraverso la grande tribolazione ed essersi purificati nel crogiolo di ogni prova e sofferenza, prepareranno il Mondo al TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA. ESSI BRILLERANNO COME FULGIDE STELLE NELLA GERUSALEMME CELESTE, UNITI PER SEMPRE AL LORO RE, CRISTO SIGNORE, CHE QUAGGIU’ SULLA TERRA HANNO SERVITO CON TUTTA LA FORZA E LA FEDELTA’ DEL LORO AMORE!!!!!!!
Pellegrinaggio dal Santo Curato D'Ars e da Santa Bernadette dal 21 al 24 Aprile. 
 
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La domenica dalle ore 14,30 fino alle ore 19,30

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