deserto

27/01/2018

Catechesi N. 195
 
A - Il rattoppo nel linguaggio comune si usa molto spesso, o per rimediare a una gaffe o per giustificare quanto moralmente non è giustificabile. L’ipocrisia è pure un’arma usata con pronta facilità nel mondo, soprattutto i politici sono maestri in questa arte immeritevole.
B - L’attacco dei farisei scaturisce da un gesto di compassione di Gesù ai discepoli, gesto che non poteva essere compreso dai farisei perché loro erano specialisti nell’osservare l’esteriore degli altri per accusarli e nell’osservanza dei riti inutili e simulatori.
C - Oggi il Vangelo ribadisce la spiegazione del significato del sabato, ritenuto sacro dagli ebrei, ma Gesù in due circostanze smonta questo privilegio per soccorrere le necessità degli uomini. Ieri si trattava delle spighe che i discepoli mangiavano di sabato, oggi al centro c’è la guarigione di un uomo con la mano paralizzata.
D - Era fortissima la ricerca di Gesù da parte di decine di migliaia di persone, spinte non solo dai miracoli e dai suoi insegnamenti, era il suo Spirito ad affascinare e richiamare molta folla. Gesù emanava un amore mai conosciuto dai presenti, ma non tutti rimanevano attratti dalla sua Persona.
 
Dal Lunedì al Venerdì ore 10,30 Santo Rosario in diretta.
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 funzione dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
  
Domenica 11 Febbraio festa della Madonna di Lourdes ore 15 Santo Rosario ore 15,30 funzione dei Malati.
 
Cliccare sotto il link per collegarsi in diretta.
 
 
Per chi vuole ascoltare la Catechesi cliccare sotto. Iscrivetevi al canale YouTube
 
 
 
Annincio 
 
+VANGELO  (Mc 2,18-22)
Lo sposo è con loro.
 
A - Il rattoppo nel linguaggio comune si usa molto spesso, o per rimediare a una gaffe o per giustificare quanto moralmente non è giustificabile. L’ipocrisia è pure un’arma usata con pronta facilità nel mondo, soprattutto i politici sono maestri in questa arte immeritevole. Sono maestri in tutto quello che causa ad essi vantaggi sotto ogni forma immaginabile ed inimmaginabile.
Gesù nel Vangelo Storico parla di una pezza, ma cosa intende? Noi valutiamo il rimedio peggiore del danno che già è stato causato. Avviene quasi a tutti quelli che non hanno una buona amicizia con Gesù, quelli che vivono d’istinto e si lasciano guidare dagli eventi che immaginano favorevoli.
Se si è favorevoli al tradimento del coniuge perché non scoperti, capite che senza la pratica dei valori morali il mondo muore.
Gesù non vuole che diventiamo dei rattoppi ad una vita vuota e viziosa, ci chiede di essere autentici, ma c’è un cammino di purificazione da compiere, dobbiamo credere e puntare tutto sulla trasformazione interiore. Devono cambiare quei pensieri mondani che schiacciano verso la materialità e i piaceri che illusoriamente coprono una vita sprecata e distrutta moralmente.
“Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore”. L’atteggiamento del cristiano autentico fa affrontare il disagio o l’errore, non lo copre in modo da peggiorare la sua situazione davanti a Dio e magari anche davanti ai familiari e agli amici.
In questo corretto atteggiamento si vede la sincerità e la volontà di voler cambiare da parte del peccatore.
Oggi Gesù ci invita a scaricare, svuotare o fare uscire dai nostri cuori quel contenuto non buono e ognuno di noi deve fermarsi a riflettere attentamente. Non vale a nulla e non migliora una vita grigia, rimanere con la vecchia mentalità e pregare, illudendosi di far tutto bene nella vita.
“Nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!”. Gesù è molto chiaro, è impossibile che il suo Vangelo Storico si stabilizzi nei cuori corrotti e non pentiti. 
Chiediamo alla Madonna di aiutarci a svuotare, a perdere, ad allontanare dai nostri cuori tutto ciò che non è vero Amore e non è verità. Buona preghiera a tutti.
 
Verames
 
+VANGELO  (Mc 2,23-28)
Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!
 
B - L’attacco dei farisei scaturisce da un gesto di compassione di Gesù ai discepoli, gesto che non poteva essere compreso dai farisei perché loro erano specialisti nell’osservare l’esteriore degli altri per accusarli e nell’osservanza dei riti inutili e simulatori.
Vedete come si ripete in questa società senza Dio, come senza Dio erano i farisei, la condotta orgogliosa e piena di sé, spesso anche sprezzante verso chi non ci sta simpatico. Si cominciano ad osservare i suoi gesti e si giudicano sempre negativamente. Si passa a setaccio ogni parola che dice, si controlla ogni movimento, si guarda attentamente come si veste, si scruta ogni punto debole, si esamina e si analizza tutto per poi criticare e calunniare.
La mancanza di Dio sviluppa queste potenze interiori, ed invece di indirizzarle verso il Bene, si orientano verso il male nel fuoco eterno.
Il comportamento dei farisei era ipocrita, infatti è questo il significato della parola farisei.
Il cristiano deve guardarsi dal giudizio avventato e senza alcuna necessità, non deve ricercare i difetti negli altri, ma su se stesso per migliorare la sua situazione. 
La conoscenza personale fa vigilare con maggiore maturità e si evitano parole fuori luogo, accuse inopportune, comportamenti eccessivi. Come furono inopportune le accuse dei farisei ai discepoli perché mangiavano delle spighe. Cosa c’è di più ridicolo di questa accusa?
Le parole dette in libertà sono espresse da quelli che non controllano la volontà, esprimono quanto pensano senza riflettere e alle volte feriscono senza motivo. Tanti litigi e discussioni nascono anche da una sola parola indiscreta detta in modo sbagliato, che può diventare maleducata e scortese.
Meditate come Gesù spesso rimaneva in silenzio perché le sue parole non venivano accolte dai presenti. Gesù parla molto nel Vangelo e non c’è una sola virgola fuori posto, ma fa anche silenzio quando il dialogo è infruttuoso e si spreca tempo.
Già il tempo. Quanto se ne spreca in discussioni inutili? “Sia il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno” (Mt 5,37). Buona preghiera a tutti.
 
Angegra
 
+VANGELO  (Mc 3,1-6)
È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?
 
C - Oggi il Vangelo Storico ribadisce la spiegazione del significato del sabato, ritenuto sacro dagli ebrei, ma Gesù in due circostanze smonta questo privilegio per soccorrere le necessità degli uomini. Ieri si trattava delle spighe che i discepoli mangiavano di sabato, oggi al centro c’è la guarigione di un uomo con la mano paralizzata.
Dinanzi una invalidità così grave e una sofferenza che dilania interiormente si deve provare compassione e mostrare anche una solidarietà sincera. Invece nel mondo molti rimangono indifferenti e spesso ridicolizzano con pensieri compiaciuti quelli che soffrono.
È un comportamento da animali, forse da bestie selvatiche, è la prova della mancanza di un briciolo di amore verso il prossimo.
Ognuno di noi stabilisce con la sua vita chi deve rappresentare in questo pellegrinaggio terreno, se vuole essere una persona perbene, generosa e aspirare alla Salvezza eterna del Paradiso , oppure indifferente, cattiva e cadere nella dannazione eterna insieme ai diavoli. La lontananza da Gesù porta inevitabilmente all’indurimento del cuore e questo scadimento sembra qualcosa di innocuo, invece un cuore indurito diventa insensibile, crudele, spietato e cattivo spianandosi così  la strada che conduce alla perdizione eterna dell’anima.
Come i farisei del Vangelo Storico che si opposero alla guarigione di un ammalato, lo stesso avviene in milioni di casi simili anche se non vengono espresse pubblicamente le lamentele. Giudicano però, e provano invidia se qualche ammalato supera una sofferenza, se una coppia riscopre l’amore e vince le incomprensioni, se i figli dei parenti e dei conoscenti sono più bravi.
Non è solo invidia, è una cattiveria che causa grande sofferenza mortale alla stessa persona cattiva, perché così cade in mano ai diavoli che li trascinano verso la dannazione eterna.
La persona buona gioisce del bene degli altri, prega ogni giorno per tutti, spera che i parenti e gli amici vivano bene e nella pace.
È la mancanza della preghiera a chiudere il cuore e a rendere l’uomo irriconoscibile, ripone la sua gioia nella sofferenza degli altri.
Invece oggi nel Vangelo Storico l’Amore Divino trionfa anche dinanzi alle accuse e i tentativi di fermare la guarigione di un ammalato. 
Entrando nella sinagoga Gesù si accorse subito dell’uomo “che aveva una mano paralizzata”, i farisei conoscevano bene la loro insensibilità, ma erano molto curiosi di vedere la reazione del Signore, soprattutto per accusarlo.
“Stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato”, e mostravano assoluta indifferenza verso l’ammalato per colpire Gesù.
Vedete dove conduce un cuore indurito? Non ha più amore, bontà, verità, misericordia.
È Gesù a prendere l’iniziativa e a sfidare i farisei, così prima chiama l’uomo: “Alzati, vieni qui in mezzo!”, poi interroga gli ipocriti: “È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla? Ma essi tacevano”. 
Questo silenzio dei farisei fa uno strano rumore di pusillanimità e di timore.
Gesù senza considerare i loro complotti guarì l’uomo: “Tendi la mano! Egli la tese e la sua mano fu guarita”. Senza preoccuparsi delle congiure contro Lui che preparavano i suoi nemici, perché la verità non deve mai temere la cattiveria altrui. 
Gesù anche oggi si è mostrato guaritore di ogni malattia e sempre pronto a compiere grandi miracoli! Buona preghiera a tutti.
 
Cuorissimoi
 
+VANGELO  (Mc 3,7-12)
Gli spiriti impuri gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
 
D - Era fortissima la ricerca di Gesù da parte di decine di migliaia di persone, spinte non solo dai miracoli e dai suoi insegnamenti, era il suo Spirito ad affascinare e richiamare molta folla. Gesù emanava un amore straordinario mai conosciuto dai presenti, ma non tutti rimanevano attratti dalla sua Persona.
Come Gesù, anche noi che viviamo con dedizione la nostra Fede, secondo l’impegno profuso e la generosità, emaniamo attrattive spirituali, perché i lontani e gli atei non pregano e non provano la gioia che suscita la preghiera. La gioia e la pace  si ottengono rimanendo vicini a Gesù.
Molta folla seguiva Gesù, ma non tutti Lo seguivano, molti resistevano al richiamo Divino a causa della loro ostilità e odio.
Quando qualcuno che conosciamo non riesce ad avvicinarsi a Gesù, dobbiamo pregare molto per ottenergli l’aiuto di Dio, senza questo aiuto non è possibile staccarsi dai vizi ed avvicinarsi ai Sacramenti. Non dobbiamo sorprenderci mai quando un peccatore non trova la forza per confessarsi e cambiare vita, in realtà non può farlo per la mancanza della capacità interiore, i diavoli cercano di trattenerlo in svariati modi.
Non riesce ad avvertire l’esigenza spirituale perché è sommerso dalla materialità.
Quelli che non avvertono attrazione verso Gesù vivono una condizione spirituale pessima e colma di corruzione. I molti peccati fanno scivolare sempre più in basso verso il baratro eterno e perdono la luce, non vedono più la strada migliore da seguire e vagano sbagliando cadendo così nella tana dei diavoli.
Noi dobbiamo chiederci quante volte nella giornata avvertiamo la presenza di Gesù o l’attrazione che ci fa pensare a Lui.
Molta folla Lo cercava anche per ricevere miracoli, noi cerchiamo Gesù principalmente perché è l’Amore infinito che ama sempre e non si estingue mai.
Oggi poca gente cerca Gesù per l’accecamento spirituale e intellettuale che ha colpito l’umanità, e Lui rimane sempre nell’atteggiamento di donarsi per renderci felici. Ma la gente cerca la felicità effimera dove non c’è, si inganna e si accontenta di sprazzi di spensieratezza ed esultanza, ma l’anima rimane sempre triste.
Quando passano quei momenti o anche quelle poche ore di festosità, si ritorna ad essere con gli stessi problemi esistenziali di prima. Nulla è cambiato perché nulla cambia se non lo vogliamo. Non si può incontrare la vera gioia se non si cerca alla fonte. 
L’abbandono della vera preghiera ha fatto perdere quasi a tutti la vera gioia della vita e si corre affannati senza una vera meta.
Quando si cammina verso la parte opposta di Gesù, si cade nella depressione e si vive nella tristezza. “Una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da Lui”. Questa folla incontrò la felicità e assaporò la vita in modo nuovo, vedeva tutto con occhi nuovi.
L’umanità non dice più a Gesù: “Tu sei il Figlio di Dio!”. Proviamo a dirglielo noi ogni giorno, in qualsiasi luogo ci troviamo. Buona preghiera a tutti.
 
 
Dal Lunedì al Venerdì ore 10,30 Santo Rosario in diretta.
Tutti i venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 funzione dei Malati tutto in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione.
 
Domenica 11 Febbraio festa della Madonna di Lourdes ore 15 Santo Rosario ore 15,30 funzione dei Malati.
 
laura vicuna
 
Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

Come trovarci

Associazione
Amici nostra Signora di Lourdes
San Luigi Orione

Via Cascina Nuova n° 5
23873    Missaglia ( LC )

Tel. 338 2519542  -  340 0694979  -  039 9241201

Ci troviamo il:
Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì e Venerdì -  dalle ore 8,30 alle ore 12,30


Il pomeriggio dalle ore 14 fino alle ore 17 per i soli Malati spirituali telefonare per l'appuntamento.

Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario ore 21 la Messa dei Malati
La domenica dalle ore 14,30 fino alle ore 19,30

Aiuta l'Associazione

Sostieni la nostra Associazione con un'offerta anche piccola. Un grazie di vero cuore a tutti i Benefattori. Stiamo cercando una casa per accogliere gli anziani soli. Aiutateci.

Amount
 EUR