28/12/2017
Catechesi N. 191
A - Ci avviciniamo al Natale e molti credenti inevitabilmente si allontanano da Colui che è il Natale: Gesù Bambino. Siamo arrivati al 23 e crescono le preoccupazioni per il pranzo e i regali, confermando che molto spesso ci si interessa di più dell'aspetto materiale.
B - Il Natale si aspetta insieme alla Madonna, si vive intensamente con il suo Amore, si scopre il volto dolce e innocente del Bambino quando la Madre lo svela ai veri devoti.
C - Ieri mi sono arrivati centinaia di messaggi ricolmi di affetto, in tutti ci sono auguri più sinceri e una vicinanza spirituale che commuove. La mia gioia si ravviva di continuo, perchè sentire il vostro amore è un sostegno, serve a compensare l'odio e la vendetta che nutrono i diavoli e i modernisti contro di me per la mia assoluta difesa del Vangelo Storico e della sana dottrina della Chiesa.
D - La festa dell'Apostolo che "poggiò la testa sul petto di Gesù" nell'Ultima Cena, evidenzia la predilezione di Dio verso i puri di cuore. Era presente quella sera anche Giuda Iscariota ma a causa della sua scelta folle, non solo stava seduto distante dal Maestro, ma dopo alcune ore realizzò quanto aveva seminato di corrotto e di malizioso nei tre anni di vita apostolica e si impiccò.
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+ VANGELO (Lc 1,57-66)
Nascita di Giovanni Battista
A - Ci avviciniamo al Natale e molti credenti inevitabilmente si allontanano da Colui che è il Natale: Gesù Bambino. Siamo arrivati al 23 e crescono le preoccupazioni per il pranzo e i regali, confermando che molto spesso ci si interessa di più dell'aspetto materiale. Tutto deve avere parte in questo giorno solenne ma non deve prevalere l'aspetto pagano. Il Natale porta la gioia della venuta del nostro Redentore, per questo è festa, gioia, condivisione, mentre è sbagliato quando si trasforma solo in cibo e regali!
Anche in questo Natale Gesù viene, passa e chiama i più spirituali all'incontro con Lui e solo ad essi dona Grazie particolari. La stragrande maggioranza dei cristiani vede arrivare inutilmente il Natale, viene e passa, ed essi non hanno raccolto nulla di spirituale dall'evento che ricordiamo nella Fede. Gesù vuole festeggiare nei cuori di quanti Lo adorano in spirito e verità. Il pericolo dell'avvicinarsi del Natale è la grande preoccupazione dei preparativi pagani, sono sicuramente importanti le luci e i colori, ma non deve mancare il Presepe, anche se piccolo perchè aiuta a ricordare meglio la venuta del Salvatore. L'albero di Natale riempie l'atmosfera di festosità e accoglie, certamente, i miti dell'albero, simbolo del rinnovarsi della vita, delle antiche genti europee, ma direttamente esso trae la sua origine dagli alberi innalzati, e ornati di frutti e altri simboli cristiani, davanti alle Cattedrali: durante queste cerimonie, quasi liturgiche, si mettevano in scena episodi biblici. L'usanza, originariamente intesa come legata alla vita pubblica, cominciò ad entrare nelle case nel XVII secolo ed agli inizi del secolo successivo era già pratica comune in tante case. L'uso di candele per addobbare i rami dell'albero è attestato già nel XVIII secolo. L'albero di Natale è, con la tradizione del Presepe, una delle più diffuse usanze natalizie. Viene addobbato con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e altro. Ai suoi piedi si mettono i regali che si scambiano e che hanno alimentato nei giorni precedenti tanta suspense. È bello vedere l'albero di Natale dietro le finestre, solitamente sono cristiani che lo preparano, ma piace anche ai pagani che vivono un Natale senza Gesù. Questa solennità ci ricorda che Dio è nato per dare la vita spirituale ai peccatori senza speranza, ed è conten-to quando qualcuno lascia la corruzione e si volge a Lui. Gesù non dimentica mai i peccatori che Lo ignorano e vivono rifiutando la sua Grazia, infatti è venuto a cercare principalmente loro perchè li ama. La nascita di Gesù e tutta la sua Vita, ci invitano ad esaminare in questi giorni l'atteggiamento del nostro cuore nei confronti dei beni terreni. L'esempio di Gesù sul distacco dei beni è straordinario, ai cristiani chiede di raggiungere la quiete interiore per non rimanere schiavi dei beni materiali.
La povertà che chiede Gesù non è privazione di tutto, è impensabile, e se si possiede, Gesù nel Vangelo invita ad aiutare i poveri. La povertà è fatta di distacco affettivo e le risorse si utilizzano per fare il bene, la Chiesa da sempre ricorda che il cristiano deve vigilare sul modo di usare i beni materiali. La povertà che Gesù chiede a tutti non è sporcizia, nè miseria, nè trascuratezza, nè pigrizia. Tutto questo non è virtù. I beni materiali si procurano e si usano non come fossero un fine ma come mezzo per servire Dio. La riflessione focalizza questo aspetto: sono mezzi che non meritano che dedichiate il cuore, sono altri i beni veri. Gesù invita i cristiani a distaccarsi dai beni, devono utilizzarli ma non diventarne schiavi, non sono essi a dare la felicità.
Oltre al distacco affettivo c'è anche il distacco effettivo.
Il distacco effettivo dalle cose costa sacrificio, un distacco che non costa non è tale.
Si manifesterà spesso nella generosità dell'elemosina, nel saper prescindere dal superfluo, nella lotta contro la tendenza disordinata al benessere e alla comodità, nell'evitare capricci, nel rinunciare al lusso, alle spese vane.
Il cuore umano quando non è controllato, cerca disordinatamente i beni della terra e perde la pace che dona Gesù. Quando il cuore si riempie di idoli non è più capace di amare Gesù, diventa indurito e insensibile. Da qui scaturiscono comportamenti gravi della persona e non prega più, diventa muta come Zaccaria, ma lui era stato punito per l'incredulità non per altre mancanze. Quando Zaccaria si decise a rivelare il nome di Giovanni Battista, improvvisamente ritornò a parlare e a lodare Dio. In questo Natale dobbiamo lodare Gesù con maggiore impegno, si deve e si può dedicare maggiore tempo alla preghiera. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 2,1-14)
Oggi è nato per voi il Salvatore.
B - Il Natale si aspetta insieme alla Madonna, si vive intensamente con il suo Amore, si scopre il volto dolce e innocente del Bambino quando la Madre lo svela ai veri devoti. Ho già scritto che non tutti i cristiani assaporano l'aria di Betlemme perchè rimangono troppo legati alle loro cose, ma in questo Tempo di Natale non si può vedere con gli occhi della Fede il Bambino se prima non si tolgono le bende della quotidianità.
Non è equilibrato chiedere ai credenti quanto non possono dare, quindi non mi rivolgo a voi chiedendo qualcosa di difficile, assolutamente no, comprendo le difficoltà che molti vivono nel distaccarsi dalle cose materiali. Non scrivo la Catechesi per i Santi, essi non hanno bisogno di formazione, scrivo a moltissimi credenti che lottano tra spirito e carne. Il mio aiuto è diretto principalmente a quanti sono in cammino verso la perfezione.
Non stiamo a valutare se uno è più avanti o più indietro, si è in cammino e la meta della perfezione ancora si deve raggiungere.
Gesù è nato per riparare il peccato originale, per vincere satana, il peccato e la morte, però è venuto anche per indicare a tutti la Via della salvezza eterna, ottenere la sua Grazia e le Grazie particolari. Gesù ama ognuno così come si trova in questo momento ma chiede una continua conversione, una rinascita per ripartire verso un'altra direzione spirituale.
Ci vuole abbondante spiritualità per vedere il Natale sotto l'aspetto della Fede, molti si sottomettono agli istinti che gridano di continuo per saziarsi di cose mondane. Molti credenti pur impegnandosi e pregando ogni giorno sono molto deboli, non riescono a distaccarsi da un eccessivo spirito mondano.
Il Natale si deve vivere nella festa e una festa arricchisce di tante cose la tavola, non è questo il punto ma quando si trasforma il Natale solo nel banchetto. Qui sta il punto da focalizzare ma è durante l'anno che si praticano le virtù e si diventa forti interiormente per vivere il Natale con maggiore Fede.
La festa a Natale deve esserci, è bello stare con i familiari e divertirsi, però deve essere triste per i credenti non incontrare il Bambino.
La riflessione sta proprio qui: il problema non è la festa nè il banchetto proporzionato, è la dimenticanza della venuta di Gesù in mezzo a noi, questa è la negligenza dei credenti. Non si diventa subito così forti da regolare impulsi e scelte, è un cammino che dura tutto l'anno per poi ottenere molte Grazie in queste circostanze.
Se i credenti dimenticano Gesù a Natale e si preoccupano solo della festa mondana, non fanno del male agli altri nè a me, non ci preoccupiamo per inesistenti danni ma per quanto non ottengono loro di grande e spirituale. Quindi, ognuno deve esaminare se stesso ed è consapevole che le sue scelte condizionano il suo futuro, non saranno gli altri responsabili di qualcosa.
È un discorso che bisogna leggere durante l'anno, i credenti sono sotto tiro e la società non aiuta i cristiani. La politica europea continua con spudoratezza a cercare di eliminare le feste cristiane, in Belgio e in Francia non si augura più Buon Natale, ma gli auguri sono indirizzati alle vacanze d'inverno. Il Natale è scomparso dai messaggi pubblici e dalla comunicazione, è un altro tassello che si inserisce per annientare il Cristianesimo.
L'Unione europea continua a intrallazzare per arrivare al religiosamente corretto, significa che nelle Nazioni partecipanti non si dovrà più menzionare pubblicamente il Natale nè il Presepe per non offendere le altre Religioni, questo è un progetto in stato avanzato già attuato in Belgio che è il suo quartiere generale e anche in Francia. Si vuole eliminare il ricordo della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo. Vi dice qualcosa questo?
Se questa proposta venisse fatta in Italia, la maggioranza degli italiani sarebbe favorevole in nome del relativismo religioso, sono molti i non credenti e quelli distaccati dalla Chiesa. Una proposta simile darebbe a decine di milioni di italiani la gioia di colpire una religiosità che non hanno più o che non hanno mai avuto.
Il progetto di annullare i misteri della vita di Gesù avanzano e diventano operativi, da una Nazione si passerà a tre e poi...
È molto triste sapere questo, ecco perchè noi credenti dobbiamo rendere il Natale ancora più spirituale, con molta festa, ma anche con il vivo ricordo in questi giorni del Bambino che è nato per trasfigurare ognuno di noi.
Gesù è nato per diventare adulto nei cuori dei credenti, di quei cuori che ha trovato accoglienti e spirituali. A Betlemme non vollero ricevere Gesù perchè ignoravano il mistero della sua nascita, oggi si continua ad ignorarlo, ma sono principalmente i cristiani a tradire la sua fiducia. Degli atei si comprende la loro indifferenza, mentre è triste per Gesù vedere i cristiani allontanarsi da Lui.
Il Vangelo ci indica che nulla avviene per caso, leggiamo che il censimento venne chiesto proprio nel periodo del parto di Maria, ed erano costretti ad andare a Betlemme perchè Giuseppe apparteneva alla casa e alla famiglia di Davide. "Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per Lei i giorni del parto". Proprio mentre si trovavano a Betlemme... La profezia aveva indicato questo luogo come la nascita del futuro Messia!
Nulla avviene per caso quando agisce la volontà di Dio, la storia la governa Lui anche se lascia illudere i potenti di dominare.
Per esempio il decreto di Cesare Augusto per il censimento servì a far mettere in viaggio Maria e Giuseppe con la conseguente nascita di Gesù nel luogo indicato dal Profeta Michea. Il Bambino che è nato, esteriormente è piccolo e debole, non è come gli altri, Egli ha lo Spirito del Figlio di Dio, Eterno con il Padre.
Lo consideriamo piccolo e indifeso, mentre miliardi di Angeli e Arcangeli aspettano i suoi ordini e i diavoli tremano ad ogni suo respiro.
Nella mangiatoia vediamo un Re che si presenta sotto le sembianze del debole, nel mondo vediamo molti deboli che si illudono di essere re per un potere momentaneo che esercitano e di cui saranno giudicati. I veri grandi sono quei credenti che dominano gli istinti e vivono nella volontà di Dio, ad essi spettano i migliori posti nel Cuore di Gesù.
Come avvenne ai pastori. "C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un Angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce". Il Bambino ha scelto quelli che la società di allora disprezzava talmente tanto da non permettere ad essi neanche di testimoniare in un processo.
Gesù Bambino fece chiamare i pastori e diede il privilegio di testimoniare la sua nascita e i miracolosi eventi della Notte Santa.
Il Bambino che è nato ci invita a diventare sempre più umili e più buoni, a lottare di continuo contro i vizi, i giudizi e le tentazioni. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 10,17-22)
Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro
C - Ieri mi sono arrivati centinaia di messaggi ricolmi di affetto, in tutti ci sono auguri più sinceri e una vicinanza spirituale che commuove. La mia gioia si ravviva di continuo, perchè sentire il vostro amore è un sostegno, serve a compensare l'odio e la vendetta che nutrono i diavoli e i modernisti contro di me per la mia assoluta difesa del Vangelo Storico e della sana dottrina della Chiesa. Vi ringrazio di vero cuore tutti, uno per uno.
Ringrazio soprattutto i Volontari che dedicano il loro tempo in Associazione ad aiutare il prossimo, le persone con problemi fisici o spirituali. Li ringrazio per i sacrifici che tutti i giorni fanno in maniera esemplare, la loro vicinanza, la loro pazienza e il loro Amore rimanendo vicino ai malati e farli sentire come fossero a casa loro, come fossimo una famiglia sola. Ci sarebbero tantissime altre cose da scrivere sul loro Amore verso il prossimo, ma mi fermo qui e parlerò in un'altra Catechesi del loro Amore verso tutti i malati.
Ieri è nato Gesù Bambino, diffondiamo la Sua Luce e il Suo Amore a ogni persona che incontriamo in strada, al supermercato, nei negozi ecc… parliamo alle persone di Lui, che ci Ama immensamente, facciamo conoscere il Suo Amore, la Sua Gioia, la Sua Pace e la Sua Luce.
Gesù quando operava grandi miracoli cercava gesti di gratitudine e gioia che indicavano l'amore per Lui, e Lui era l'Amore in mezzo agli uomini. Anche i seguaci del Signore che dedicano ininterrottamente la loro vita per diffondere il suo Vangelo Storico per salvare le anime, gioiscono quando avvertono l'amore dei credenti riconoscenti. È una piccola consolazione, la prova che i sacrifici e gli sforzi nell'aiutare tutti non sono inutili.
Non vi dico che è necessario sentire l'affetto di quanti sono stati beneficiati, però arreca consolazione l'affetto sincero che voi mi esprimete e che è frutto della consapevolezza da voi raggiunta che stiamo compiendo insieme un cammino di Fede straordinario e meraviglioso. L'espressione dell'affetto è un gesto di riconoscenza, un modo sincero per dire che la vita è cambiata e che questa è la via giusta da seguire: i Comandamenti, il Vangelo Storico e il Catechismo della Chiesa Cattolica di San Giovanni Paolo II del 1992!!!
Per gli apostoli di Gesù che donano la vita per salvare le anime, è una benedizione ricevere ringraziamenti, perchè li offrono a Gesù in quanto tutto viene dal suo Cuore, inoltre sono benedizioni che annullano tutte le maledizioni e tante cattiverie che ricevono da quanti non seguono più Dio. Nelle vostre preghiere pregate ogni giorno per me. C’è bisogno delle preghiere di tutti voi per poter affrontare ogni giorno il nemico infernale, che cerca di fermarmi in ogni modo, soprattutto con calunnie e diffamazioni.
Il solenne giorno di Natale è trascorso, mentre il Tempo liturgico del Natale si protrarrà fino alla domenica del Battesimo del Signore, che ricorre la prima domenica dopo l'Epifania. Rimarremo nel clima natalizio ancora per oltre due settimane, non è terminato ieri la contemplazione del mistero dell'Incarnazione.
Non occorre solo la Fede per credere in questo, anche l'umiltà e la mansuetudine per rinnegare l'orgoglio che non ammette una simile verità. I non credenti in linea di massima non hanno ricevuto una educazione religiosa, oppure hanno ricevuto alcune percezioni nella fanciullezza e poi hanno incontrato insegnanti irreligiosi che concentrano le lezioni e il loro essere sulla negazione di Dio.
Il danno che causano a se stessi è immenso, più nociva è l'azione di eliminare dalla mente degli studenti la stessa idea di Dio.
Gesù è nato per tutti, vuole salvare anche i più grandi peccatori, ma lascia liberi di seguirlo nella Verità o di vagare nella giungla del mondo, ormai impantanato nel peccato. Deve essere una scelta libera da parte dei peccatori e dei non credenti di accogliere Gesù, è vero che Lui fa anche l'impossibile per dare ispirazioni e possibilità a tutti di scoprire che Dio è Vivo e che è Misericordioso. Questo non solo lo rivelò alla mistica Santa Faustina Kowalska, lo fa conoscere di continuo attraverso i suoi apostoli che seguono il Vangelo Storico e il Catechismo della Chiesa Cattolica.
Natale non è solo il 25 dicembre, è ogni giorno dell'anno per quanti vivono in comunione con Lui, lo è anche quando accogliamo Gesù nel cuore e mettiamo in pratica la sua Parola, spesso esigente, ma infallibile e vitale.
Gesù si è presentato Bambino per non metterci paura, ci dice che è buono e vuole dialogare con ognuno di noi, ma non è facile sentire la sua voce delicata, bisogna diventare più spirituali e puri di cuore per rimanere in dialogo con Lui.
Nessuno deve abbattersi se ancora è distante dalla vera conversione, le grandi conquiste richiedono tempo, insieme ad un impegno costante e sincero. Chi ha compreso che la vita senza Gesù non ha senso e che solo Lui ci dona la forza per superare grandi prove e sofferenze, allora abbandona tutto il superfluo e segue con serietà il Vangelo Storico.
Una grande forza ha avuto Santo Stefano quando si trovò di fronte al Sinedrio ed era minacciato dai suoi nemici, ma lui rispose con un coraggio maestoso. Lo accusavano di fatti inventati e respinse tutto, mostrando che erano loro i corrotti. Una difesa audace guidata dallo Spirito Santo, il volto del diacono Stefano splendeva ed emanava quella Luce che aveva dentro, aveva la Grazia di Dio.
La vicenda del Santo è avvincente, sopportò calunnie e persecuzioni in gran quantità come avviene ad ogni cristiano onesto e spirituale che intraprende il serio cammino di Fede. I diavoli si accorgono presto del cristiano incorrotto e cercano di deviarlo dalla via della salvezza eterna, come fanno del resto anche quelle persone immerse nella corruzione e cercano di trascinare dentro anche i buoni. Ci sono due fronti ad attaccare i buoni, ma sono entrambi disperati e diretti al fuoco eterno.
I cattivi che causano sofferenze ai buoni, vivono già loro in situazioni di grande disperazione, anche se si sforzano di non mostrarlo e di ostentare una falsa felicità. È falso affermare che i cattivi vivono bene e tutto gira per il verso giusto, anzi si deve affermare il contrario: sono cattivi perchè pieni di disperazione e provano una invidia immensa della vita perbene che conducono i buoni.
Gesù ci è sempre vicino e la Madonna ci protegge, noi siamo felici e nella pace. Però dobbiamo pregare bene e chiedere molto. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Gv 20,2-8)
L’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro
D - La festa dell'Apostolo che "poggiò la testa sul petto di Gesù" nell'Ultima Cena, evidenzia la predilezione di Dio verso i puri di cuore. Era presente quella sera anche Giuda Iscariota ma a causa della sua scelta folle, non solo stava seduto distante dal Maestro, ma dopo alcune ore realizzò quanto aveva seminato di corrotto e di malizioso nei tre anni di vita apostolica e si impiccò.
È troppo distante il confronto tra i due, è come osservare il giorno luminoso e una notte buia tenebrosa. Sono due cuori che hanno amato intensamente, uno Dio e l'altro la superbia, fino a voler imporre a Gesù i suoi comandi. Quando si smarrisce la lucidità improntata sull'onestà e la verità, l'uomo smarrisce il controllo della sua vita e compie scelte folli, irrazionali.
L'aspetto che inquieta è lo scombussolamento che colpisce queste persone e rimangono convinte della bontà delle loro irrequiete azioni. Così avvengono separazioni, incomprensioni tra figli e genitori, litigi tra parenti e amici. Quelli che litigano non sono tutti nella verità, c'è sempre uno nell'errore e la persona che agisce con cattiveria, arroganza, vendetta, non capisce quello che compie di grave.
Davanti a Gesù rimane sempre colpevole, nonostante la convinzione di fare tutto bene e di agire per amore della verità.
Dobbiamo farci un esame di coscienza per verificare cosa ci spinge quando prendiamo posizioni diversi dalla moglie, dal marito, dai figli o dai genitori. C'è da guardare la bussola della retta intenzione per orientare le scelte e magari saper riconoscere gli errori commessi, anche se in buona fede.
Si può sbagliare per una convinzione errata o senza cattiveria, ma quando ci si accorge dell'errore bisogna riparare, chiedere perdono.
Giuda non agiva in buonafede, era lucidamente consapevole del tradimento che aveva preparato con profonda convinzione. Il traditore rappresenta quelle persone che non riescono a frenare l'orgoglio di dettare le condizioni a tutti e che non temono di arrecare del male a quanti considerano antipatici o quantomeno loro nemici. Anche se si tratta di una distorta valutazione.
L'uomo non ancora pienamente convertito viene spinto dalle passioni a realizzare i propri desideri ma non sempre sono opportuni e validi, così oscilla tra l'inclinazione al male e lo sforzo nella pratica delle virtù. È una lotta che deve compiere il cristiano per non cadere nella trappola che già conobbe Giuda, per non impiccare la sua salvezza eterna.
San Giovanni è il vero modello dei cristiani che con impegno si sforzano di vivere il Vangelo e stringono una lotta contro le passioni disordinate che orientano sempre verso il peccato. È facilissimo commettere ripetuti peccati, sono a portata di mano, si commettono in pensieri, parole, opere e omissioni. Senza una adeguata vigilanza si commettono molti peccati. Questa situazione è favorita anche da una conoscenza precaria del Vangelo e di Comandamenti.
L'Apostolo San Giovanni ha amato Gesù senza alcuna doppiezza che più o meno hanno avuto gli altri quando non comprendevano all'inizio la Persona del Signore o non si spiegavano certe sue iniziative. L'Apostolo era sempre autentico e non mutava fedeltà a Gesù, era puro nel cuore e coglieva meglio degli altri la divinità di Gesù. Per questo la rivelazione delle cose che devono accadere Dio le rivelò a colui che viene indicato con il simbolo dell'aquila, perchè con grande amore si elevò più in alto di tutti.
I simboli evangelici della visione di Ezechiele sono stati applicati ai quattro Evangelisti, l'aquila potente e maestosa è il simbolo che vede lontano e si eleva in alto. Nella Basilica di Sant'Antonio a Padova c'è una formella in bronzo di Donatello (1453), l'aquila è rappresentata in tutta la sua viva espressività, con una zampa che regge il libro sacro del Vangelo di Giovanni e il muso raffigurato di profilo con un'espressione torva che evidenzia il forte becco. Le ali sono spiegate e vibranti, come se stesse per prendere il volo.
Oggi la liturgia celebra il grande amore che Giovanni ebbe per Gesù nei tre anni di apostolato e l'Amore infinito che proprio Gesù riversò su questo Apostolo buono e semplice. Dopo avere conosciuto il Maestro, l'unica gioia della sua vita era osservare Gesù e adorarlo. Giovanni rimaneva inebriato nell'ammirare Gesù vero Dio, ascoltava le parabole e assisteva ai miracoli con una gioia non più comune.
Come un adoratore che rimane davanti al Tabernacolo e non pensa ad altro che a contemplare Dio.
Sia la purezza del suo cuore sia l'ininterrotta adorazione verso Gesù, resero l'Apostolo privilegiato, elevato in santità e mistico.
È possibile per tutti ritornare ad avere un cuore puro come quando si era bambini, certo sembrerebbe un'utopia ma insieme a Gesù è possibile. Non dimentichiamo che "nulla è impossibile a chi crede". C'è uno sforzo quotidiano da compiere, un desiderio concreto da vivere e una volontà determinata a riparare le colpe passate, a sanare quelle ferite che non si cicatrizzano mai per i vecchi rancori o per diverbi non chiariti.
Però è possibile purificare il proprio cuore e ricominciare una nuova vita insieme a Gesù e alla Madonna. Se tu lo vuoi, è possibile. Buona preghiera a tutti.