09/12/2017
Catechesi N. 188
A - Gesù parla di rinuncia e non intende solo i beni materiali, la più grande rinuncia è l'amor proprio che conduce la persona a vivere secondo le passioni disordinate.
B - Ieri abbiamo visto che il cammino spirituale non si esaurisce con le preghiere e la Messa, in realtà non c'è un limite nell'andare incontro a Gesù che vuole vivere in ognuno di noi.
C - I benefattori che aiutano l'Associazione che porto avanti seguendo la sana dottrina della Chiesa e diffondendo il Vangelo storico, sono contenti per la raccolta di offerte che abbiamo iniziato e mi chiedono come sta andando.
D - Il commento di oggi lo inizio con le ultime frasi del commento di domenica scorsa riguardo l'Immacolata. Alcuni passaggi rilevanti:
"Ti saluto, o Piena di Grazia, il Signore è con te" (Lc 1,28). Poche parole che contengono verità profondissime, innanzitutto La riconosce completamente Piena di Dio, quindi esclude anche una sola piccolissima imperfezione e implicitamente La chiama Immacolata.
2° D - Nella solennità più importante e commovente per i devoti mariani, c’è sempre qualcosa che ci amareggia, come in questo caso la traduzione della Bibbia. La nuova traduzione nella risposta che la Vergine Maria dà all’Arcangelo Gabriele ha sostituito “di Me” con “per Me”, manipolazione che ho evidenziato più volte in passato e ritorno a farla per dare all’Immacolata il ruolo che Le spetta.
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+VANGELO (Mt 5,1-12)
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
A - Gesù parla di rinuncia e non intende solo i beni materiali, la più grande rinuncia è l'amor proprio che conduce la persona a vivere secondo le passioni disordinate. L'amor proprio arriva a giustificare anche i più gravi errori, acceca l'intelletto per l'alta considerazione di sè, fa trovare soluzioni disoneste per raggiungere determinati scopi, disprezza tutti tranne quelli che approvano. La rinuncia è il rimedio all'amor proprio. Leggiamo alcune citazioni sull'amor proprio:
"È necessario che abbiamo due risoluzioni uguali: vedere le erbe cattive che crescono nel nostro giardino ed avere il coraggio di volerle strappare; infatti il nostro amor proprio, che è ciò che produce queste impertinenze, non morirà fino a che vivremo". (San Francesco di Sales)
"L'amor proprio è il debole di tutti gli esseri umani". (Santa Teresa di Lisieux)
"L'amor proprio è il più grande di tutti gli adulatori". (François de La Rochefoucauld)
Di questo scrittore francese è interessante anche questa massima che scelse come epigrafe sulla lapide: "Il più delle volte, le nostre virtù sono soltanto vizi camuffati".
La rinuncia è presente nei credenti che hanno compreso la necessità della vera conversione del cuore, ma non tutti i cattolici sono disponibili a rinnegarsi o a vincere la tentazione. "Molti vengono qui in Associazione e nei vari santuari Mariani per chiedere a Dio la guarigione fisica, ma alcuni di loro vivono nel peccato. Costoro devono cercare innanzitutto che la cosa più importante, e purificarsi. Essi dovrebbero, per prima cosa, confessarsi e rinunciare al peccato. Poi potranno implorare la guarigione". Poi sta a Dio dare subito una guarigione e dopo la conversione, il nostro compito e la preghiera e non essere mai gelosi delle grazie altrui.
Il Vangelo di oggi spiega l’importanza del distacco da tutto per trovare il Tutto. Il distacco da qualcosa è sempre doloroso, è una sofferenza che varia secondo il grado di capacità di sopportazione. Il distacco da qualcosa che piace non rientra nelle categorie umane, l’uomo nasce con una forte inclinazione al peccato, al piacere sotto ogni forma e solo una forte decisione di controllarsi può fermare questo declino.
Gesù non impone nulla ai credenti, propone il modo per vincere l’inclinazione carnale e migliorare la vita spirituale e fisica di tutti. Non è possibile seguirlo se si rimane affezionati al peccato e a tutto ciò che si oppone al suo Amore. In una bottiglia nessuno mette insieme aceto e miele.
Dobbiamo partire dalla necessità della rinuncia, dalla condizione debole di ogni persona, dalla tendenza naturale a vivere come ispira la mente, secondo i pensieri che si formano. Con la formazione umana che si acquisisce nel tempo, i credenti si sforzano di vivere i valori cristiani, ma i non credenti seguono altre scelte molto spesso prive di valori morali.
Gesù oggi si rivolge a quanti Lo seguono con sincerità, mentre i cristiani tiepidi non riescono a comprendere la necessità del distacco almeno affettivo dalle cose materiali e dagli affetti disordinati. È già una vittoria arrivare a questo distacco, a non considerare vitali le cose materiali e ad utilizzarli secondo le necessità.
Questo distacco già permette di liberare il proprio cuore dalla schiavitù idolatrica, libera dalle catene delle passioni negative.
Questi tempi per varie cause stanno arrecando esasperazione soprattutto in coloro che non pregano e non praticano la Fede cattolica. La società con la pubblicità e con l’ostentazione di beni e di mezzi fa aumentare la sete di possedere tutto o almeno in parte quello che posseggono i parenti, i vicini, gli amici e gli altri, facendo così si cade in mano ai diavoli che gli trasmettono nella loro mente le invidie e gelosie facendoli così cadere nel buco nero senza fondo, cioè precipitare nella dannazione eterna per tutta l’ eternità.
Vediamo e leggiamo che milioni di persone sono come impazzite anche per possedere un libro di magia o un nuovo iPad o altro di non indispensabile per la loro vita. Rimangono per diversi giorni davanti i negozi, dormono all'aperto in attesa dell’apertura per possedere qualcosa di cui sono diventati schiavi.
E si tratta di un libro di magia o di un iPad! Ma poi in realtà chi possiede l’altro?
Fai capire a queste persone di distaccarsi da questi oggetti! Preferiscono la morte, già senza i loro idoli si considerano morti.
Oppure tutti gli idoli della musica, dello spettacolo, dello sport, adorati da miliardi di persone? I seguaci si vestono, parlano, ridono, scelgono cibi come i loro idoli. Qui c’è la frantumazione della persona, perde la sua libertà decisionale perché l’istinto prevale e obbliga per la sua forza a identificarsi in ciò che adorano, perchè essi sono vuoti, incapaci di seguire la ragione illuminata dalla fede.
Anche qui miliardi di persone attendono per ore in certi luoghi per vedere da vicino e per alcuni secondi i loro idoli.
Persone alla ricerca di qualcuno che dia un senso alla loro vita, e non conoscendo Gesù scelgono male. Si schiavizzano da sè.
Per non considerare come la televisione divinizza sconosciuti che per qualche ora partecipano a trasmissioni malefiche opposte ai valori cristiani. Se miliardi di persone cercano idoli da adorare significa che non conoscono Dio, non hanno mai pregato o la loro fede è inesistente.
C’è un mondo da convertire e noi non possiamo rimanere inermi a guardare la disperazione di quanti ci vivono o lavorano accanto. Possiamo fare moltissimo con la preghiera, ognuno di noi ha nella Corona del Rosario l’Arma potente per sconfiggere la forza dei diavoli ed aiutare i disperati che vogliono far credere di essere persone felici.
L’Adorazione Eucaristica dovrebbe svolgersi ogni giorno in tutte, dico tutte, le parrocchie del mondo, perché dall’Eucaristia arriva tutta quella Grazia che paralizza l’inferno e salva l’umanità. Sorprende il disinteresse della stragrande maggioranza di Vescovi e Cardinali all’Eucarestia, e questo indica che la crisi nella Chiesa è più enorme di quanto appare all’esterno.
Proprio dai Vescovi e Cardinali bisognerebbe iniziare la pratica del distacco dalle cose materiali e mondane, dalle amicizie con i potenti e i politici di turno, dalla smania di visibilità anche affermando banalità o fatti già risaputi dalle cronache di questi tempi.
I Vescovi e i Cardinali devono fermarsi per qualche mese in ritiro silenzioso e decidere di ricominciare come fosse il primo giorno di sacerdozio. Se i Vescovi e i Cardinali diventano Santi anche i loro parroci saranno Santi e di conseguenza tutti i parrocchiani e poi la società intera! Crediamoci con fermezza e cominciamo a frequentare Gesù nel Tabernacolo ogni giorno anche per 10 minuti. Ma davanti a Lui adorateLo, ringraziateLo e apriteGli il vostro cuore.
La nuova evangelizzazione deve ripartire dalla santità dei Cardinali, Vescovi e dei Sacerdoti. Si deve pregare molto per questo.
Gesù è chiaro nel discorso di oggi: per amarlo veramente bisogna distaccarsi da tutto, utilizzare ciò che necessita senza adorare gli idoli, qualsiasi oggetto di idolo. Anche i familiari devono amarsi in Lui, non odiarli come si leggeva nella vecchia e precisa traduzione della Bibbia, perché la parola odiare nel significato ebraico indica proprio il distacco, non l’odio che nasce dal risentimento. Poteva Gesù riferirsi all’odio se Lui è l’Amore?
Amare Lui più dei propri familiari non solo è necessario ma utile, perché con il suo Amore i familiari si amano di più e con dolce bontà, senza alcuna forma di possessione e di fobia. Chi ama i familiari con la poca Fede che si ritrova, li considera idoli, mentre chi li ama con una Fede profonda e perché mette Dio al primo posto e scopre nei familiari il Volto di Gesù e l’affetto viene innalzato. Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Lc 15,1-10)
Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte.
B - Ieri abbiamo visto che il cammino spirituale non si esaurisce con le preghiere e la Messa, in realtà non c'è un limite nell'andare incontro a Gesù che vuole vivere in ognuno di noi. Come la Madonna amò Dio senza limiti, in modo quasi infinito e solo una Creatura Immacolata poteva farlo, ognuno di noi non trova una limitazione nell'amare Gesù, semmai la crea a causa delle sue scelte sbagliate.
La vita della Madonna è unica, è un modello di santità irraggiungibile ma imitabile nelle virtù, nell'amare con tutto il cuore Dio e nel compiere solo la sua volontà. È imitabile la sua pratica delle virtù anche se non con la stessa intensità piena di innocenza. Tutti i Santi affermano che la Maestra di santità è la Madre di Dio e non si trova un solo Santo che non abbia amato Lei con una passione intensissima.
Ieri Gesù ha affermato che se non rinunciamo a tante cose inutili, materiali o idolatriche non si vive con Lui.
Ognuno con onestà intellettuale può verificare a quante cose superflue rimane legato, perchè si dipende da oggetti, scelte di vita, affetti, idoli, che si oppongono alla sana spiritualità. Queste sono catene che bloccano il cammino di Fede e non lo fanno elevare, sono impedimenti all'elevazione verso l'alto e si rimane chinati verso terra.
Così molte persone potenzialmente pronte per vivere una spiritualità profonda e corretta, rimangono a vivacchiare nella vanità.
Un giorno sapranno del loro minimo e tiepido impegno in questa vita e si sorprenderanno, chiederanno spiegazioni a Gesù e Lui risponderà: "Mi avete mai chiesto di darvi la forza di allontanarvi dalle vanità del mondo, da quei piaceri superflui che poi vi portavano pure a commettere peccati?".
Questo è il tempo di svegliarci dalla sonnolenza noiosa, perché il demonio non dorme mai noi invece dormiamo e spesso purtroppo.
Svegliamoci dal sonno dell'incredulità e del peccato, perché questo è un tempo di Grazia che Dio ci dà, dopo molte tribolazioni. Utilizziamo il nostro tempo a pregare a cercare la Grazia della guarigione fisica o spirituale. Preghiamo in modo particolare per coloro che non hanno conosciuto l'amore di Dio,per i peccatori, per i moribondi e gli agonizzanti della giornata.
Svegliamo anche le nostre anime con la preghiera, affinchè siano pronte ad accogliere la luce di Gesù Cristo.
Svegliamoci da questo mondo stanco, dal sonno stanco della nostra anima.
La premura della Madonna di Fatima scaturisce dalla misericordia di Dio verso l'umanità, e si rinnovano gli appelli alla conversione. Oggi Gesù afferma una parola che deve rallegrare i peccatori, anche i più grandi: "Così, Io vi dico, vi è gioia davanti agli Angeli di Dio per un solo peccatore che si converte...". Questa gioia viene evidenziata da Colui che è l'Amore.
Lui cerca i peccatori senza stancarsi e chiama molti collaboratori ad aiutarlo con le preghiere, il buon esempio e la predicazione.
Questa gioia manifesta un Amore infinito di Dio verso ognuno di noi, nessuno è escluso, tutti troviamo posto nel Cuore di Dio. Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Lc 16,9-15)
Se non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera?
C - I benefattori che aiutano l'Associazione che porto avanti seguendo la sana dottrina della Chiesa e diffondendo il Vangelo storico, sono contenti per la raccolta di offerte che abbiamo iniziato e mi chiedono come sta andando. Rispondo bene abbiamo raggiunto quasi la metà cifra che serve per realizzare la struttura fuori. Questo interessamento mostra un coinvolgimento che rallegra la Madonna perchè le opere buone che si compiono sono esclusivamente per la gloria di Dio, per far conoscere ovunque le grandezze della Madonna.
Tutti i Santi hanno sempre detto e scritto che chi trova la Madonna si salva eternamente, quindi è mia premura far conoscere la vera devozione a Lei e diffondere milioni di preghiere con la consacrazione al suo Cuore Immacolato perchè questo è il tempo tremendo del più grande attacco di satana all'umanità e alla Chiesa. Collaboro al disegno di salvezza della Madonna con tutto me stesso.
Sono impegnato pienamente a lavorare per Gesù e Maria, è la loro volontà il grande apostolato che svolgo per salvare le anime dall'inferno.
I vostri familiari, i parenti e gli amici, vivono tutti santamente da ottenere il Paradiso oppure corrono l'orrendo pericolo della dannazione?
Le offerte che molti di voi hanno fatto all'Opera dell’Associazione in realtà sono donate a Gesù e a Maria, servono per farli conoscere, si utilizzano per realizzare un grande apostolato e la migliore condizione per crescere nella Fede con gli incontri di preghiera che faremo e le catechesi sulla sana dottrina.
Chi si mette con retta intenzione in preghiera e chiede a Gesù e alla Vergine Santa cosa deve fare per aiutare la divulgazione del Vangelo Storico, comprenderà l'importanza della stampa cattolica. Solo chi prega bene lo comprende.
Bisogna avere retta intenzione, un cuore distaccato dai beni materiali che si lasceranno in questa terra, il desiderio di salvare la propria anima. Molti cristiani pregano e non comprendono che è vero amore al Signore quando si compie qualcosa per aiutarlo, non solamente con l'apostolato della parola che è già importante, anche con il sostegno alle opere di apostolato.
Tutti noi senza la Grazia santificante non serviremmo a nulla.
In sintesi questo spiega il Vangelo di oggi.
Il servo non può mettersi a tavola trascurando il suo signore, invece molti cristiani conducono una vita senza considerare se il vero Signore è contento delle loro opere e se siede alla loro stessa mensa. Perchè se il Signore Gesù non è contento di qualcuno che trascura l'anima e il sostegno alle opere buone, non siede alla sua mensa, non condivide nulla con chi non Lo onora.
Il servo deve servire il suo Signore, deve comprendere cosa chiede e osservarle per restare nella sua Grazia e ottenere gli aiuti che desidera. E questo servo quando compie buone opere per Gesù, deve dire di avere compiuto quanto doveva. Tutti siamo servi inutili, nessuno è indispensabile, ma Gesù tiene vicino a sè i nuovi apostoli che Lo aiutano nella salvezza delle anime con le preghiere e l'apostolato.
Da quando siamo venuti all'esistenza fino alla beatitudine eterna che ci è promessa, tutto viene da Dio come un immenso regalo.
Dobbiamo per tutta la vita ringraziare Dio per quanto ci ha donato e continua a fare.
Pochi comprendono questo, vivono come se tutto fosse dovuto e rientrano in sè solo quando sono nella necessità e non trovano altre soluzioni. L'unica vera certezza è Gesù Cristo, tutto il resto è sempre incerto e spesso ambiguo. Chi potrà aiutarci quando si svela l'ambiguità degli altri che non ci amano? Solo Gesù, Lo troveremo sempre presente accanto a noi, non si allontana mai se noi non Lo offendiamo o pensiamo solamente ai divertimenti.
Siamo stati elevati alla dignità di figli di Dio senza alcun nostro merito, dobbiamo riconoscerci come servi inutili perchè è nostro dovere fare la volontà del Padre, fare apostolato, aiutare come possiamo le opere buone per salvare le anime, come speriamo di salvare le nostre.
Chi è sicuro della salvezza della sua anima? Vi ricordo che il grande Santo Padre Pio aveva paura di perdere l’anima in punto di morte vedete un po voi l’umiltà di questo Santo.
Le opere grandi che Dio vuole realizzare con la nostra vita devono essere attribuite all'Artista Divino, non al pennello. La gloria del quadro appartiene al pittore. Il pennello, se fosse cosciente, avrebbe l'immensa felicità di aver collaborato con un maestro tanto grande, ma non avrebbe senso che se ne attribuisse il merito.
Se siamo umili, ci sentiremo spinti a chiedere la Grazia necessaria per ogni opera che realizziamo.
Gesù non nega mai il suo aiuto, ma come spiega nella parabola della vigna e dei tralci, abbiamo la necessità della Grazia Divina per produrre frutti buoni. Prima di fare scelte importanti, prima di compiere azioni, prima di seguire i pensieri che arrivano alla mente, è necessario pregare con umiltà e chiedere a Gesù di farci comprendere la sua volontà, per non sbagliare e poter vivere come vuole Lui.
Se siamo buoni servi del Signore viviamo nella sua volontà, diffondiamo il suo Vangelo, aiutiamo i nostri e i suoi amici. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 1,26-38)
Ecco concepirai un Figlio e lo darai alla luce.
D - Il commento di oggi lo inizio con le ultime frasi del commento di domenica scorsa riguardo l'Immacolata. Alcuni passaggi rilevanti:
"Ti saluto, o Piena di Grazia, il Signore è con te" (Lc 1,28). Poche parole che contengono verità profondissime, innanzitutto La riconosce completamente Piena di Dio, quindi esclude anche una sola piccolissima imperfezione e implicitamente La chiama Immacolata. Poi Le conferma che Dio era con Lei, nel senso che Lui guidava la sua vita ed era l'unica cosa che amava.
D'altronde, Dio si è scelto una Madre speciale, poteva farlo e lo fece. La adornò di ogni grandezza, La rese così ricolma di Grazia da meravigliare gli Angeli e fare tremare i diavoli. Dio partecipò alla Vergine Maria la sua dignità e La onorò delle sue confidenze come mai nessuno al mondo ha mai potuto. Fin dal suo concepimento l'adornò di doni che nessun altro ha mai ricevuto: il primo fu l'Immacolata Concezione.
La chiamata della Vergine Maria è stata unica, non ne potrà mai avvenire una simile, però Dio chiama ognuno di noi a imitare secondo l'amore e la generosità la vita della Madonna. Dio chiama tutti voi che leggete ad una vita cristiana autentica e vi invita a mettere Lui al primo posto, scelta che risulta impegnativa ma diventa facile se fate intervenire la Madonna, se nutrite una vera devozione verso Lei.
Riflettete sulla vostra vocazione cristiana. Dio chiama tutti alla santità e vuole da noi qualcosa di importante ai suoi occhi, dal momento in cui creò, direttamente, un'anima immortale irripetibile e la infuse nel corpo anch'esso ricevuto da Lui, attraverso i nostri genitori.
Come deve vivere un cristiano, quali impegni deve osservare, quanta devozione deve nutrire per la Madre che lo protegge?
Oggi è la solennità dell'Immacolata Concezione, la ricorrenza mariana più importante perchè solo dopo questo privilegio seguirono tutti gli altri. Il mistero iniziale prima ancora che nascesse, fu la sua pienezza di Grazia nell'istante della sua Concezione Immacolata. Nessuna Creatura nella storia ha ricevuto un privilegio simile, e questo viene testimoniato dallo stesso Arcangelo Gabriele: "Ti saluto, o Piena di Grazia, il Signore è con te" (Lc 1,28).
Fin dal primo istante della sua Concezione Dio L'amò talmente a preferenza di tutte le altre creature, da porre in Lei la sua singolarissima compiacenza. Per questo L'arricchì mirabilmente con l'abbondanza di tutti i carismi, attinta dal tesoro della divinità, molto più che non tutti gli spiriti Angelici e tutti i Santi del Cielo. Cosicché Ella, assolutamente libera da ogni macchia di peccato e tutta bella e perfetta, mostrasse una tale pienezza di innocenza e di santità, che dopo quella di Dio, non se ne può intendere una maggiore, e nessuno all'infuori di Dio, può raggiungerla con il pensiero.
L'essere preservata dal peccato è, nella Madonna, in primo luogo, pienezza di Grazia del tutto singolare e con caratteristiche sue proprie. La Grazia nella Vergine Maria ha anticipato la natura.
Questo ineffabile dono dell'Immacolata Concezione La rese immune da ogni macchia e Le fu concesso come preservazione. Fu esente da ogni peccato attuale, non ebbe alcuna imperfezione nè morale nè naturale, non ebbe alcuna inclinazione disordinata, nè potè soffrire vere tentazioni interiori, Ella non aveva passioni incontrollate, non soffrì gli effetti della concupiscenza, non fu in alcun modo e neppure per un solo istante soggetta a satana.
Al contrario, tutti i diavoli tremavano al solo pensare a Lei.
Riguardo la Redenzione operata da Gesù e il dubbio se toccò anche la Madre o meno, và riconosciuto che riguardò anche l'Immacolata e agì in Lei. Vi ricevette tutte le Grazie in previsione dei meriti di Cristo. Dio preparò Colei che sarebbe stata la Madre di suo Figlio con tutto il suo infinito Amore. Dio poteva scegliere la futura Madre del Redentore e lo fece, poteva ricolmarla di tutte le grandezze che poteva ricevere una Creatura Immacolata e lo fece.
Dio ricolmò di Grazie la Vergine fino al limite consentito ad una Creatura e nel mondo non potrà mai esistere un'altra simile.
Potrei continuare a scrivere sulle grandezze dell'Immacolata, invece vi indico il modo per compiacerla: consacrarsi a Lei, recitare l'atto di consacrazione che vi ho dato e messo nel sito e mettere voi e le vostre famiglie sotto la sua protezione. Molti di voi hanno sperimentato la straordinaria forza di questa preghiera, con guarigioni e liberazioni da mali spirituali di negatività, oggi è il giorno più importante per consacrarci alla Madre di Dio.
Recitate la consacrazione senza fretta, leggete con calma ogni parola e quando recitate l'Ave Maria fermatevi qualche secondo a contemplare le grandezze della Donna vestita di sole, dell'Avvocata del genere umano, della Mediatrice delle Grazie, della Regina dell'universo.
L'Immacolata concede le Grazie a quanti pregano con amore e imitano le sue virtù. Invocatela spesso e recitate sempre la consacrazione. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 1,26-38)
Ecco concepirai un Figlio e Lo darai alla luce.
2° D - Nella solennità più importante e commovente per i devoti mariani, c’è sempre qualcosa che ci amareggia, come in questo caso la traduzione della Bibbia. La nuova traduzione nella risposta che la Vergine Maria dà all’Arcangelo Gabriele ha sostituito “di Me” con “per Me”, manipolazione che ho evidenziato più volte in passato e ritorno a farla per dare all’Immacolata il ruolo che Le spetta.
Infatti, il testo della Bibbia come è stato tradotto nel 2008, minimizza la figura della Madre di Dio e questa è un’ulteriore prova della scarsa devozione o di un piano massonico per emarginare la Madonna dal contesto evangelico per permettere la comunione con i protestanti…
Il testo tradotto del 2008 riporta “per Me”, ma così lascia intendere che l’opera dello Spirito Santo è passata attraverso la giovane Maria senza compiere altro in Lei se non la fecondazione del Figlio di Dio.
Già questo evento da solo Le avrebbe dato comunque una gloria che sfiora l’infinito, ma quelli provano a minimizzare l’Immacolata.
L’utilizzo della preposizione “per” in questo caso è una vera provocazione, il termine intende il moto attraverso un luogo, un movimento, un mezzo. Spiegato così la Madonna sarebbe stata quasi una incubatrice, una culla chiusa per dare Corpo e Sangue al Figlio di Dio e qui terminava la sua collaborazione.
I dogmi mariani e le grandezze della Madonna arrecano grande fastidio anche a quei Prelati che non coltivano una sana devozione mariana.
Invece la preposizione “di” esprime un altro significato, indica normalmente una proprietà, sia nel senso di possesso e appartenenza (la macchina di Angela) sia nel senso di una caratteristica specifica, propria di qualcuno o qualcosa (Alessandra è una persona di venticinque anni). Nella terminologia grammaticale tradizionale è indicata come la preposizione che introduce il complemento di specificazione, corrispondente al caso genitivo latino.
Per abbreviare, “per Me” nella risposta della Madonna all’Angelo come è stata tradotta la Bibbia del 2008, mostra la giovane Maria come un mero strumento e di conseguenza non si deve parlare di Lei nelle omelie né in tutte le catechesi. Così si rallegrano i protestanti e festeggiano insieme…
Invece “di Me”, manifesta che il progetto del Padre di inviare nel mondo suo Figlio incarnandosi e nascendo da una Donna, si realizza per la perfetta corrispondenza della Donna, la quale diventa Corredentrice del genere umano, subordinata all’unico Redentore.
“Di” si usa per precisare e specificare meglio la parola da cui dipende, che altrimenti avrebbe un significato più generico.
«Allora Maria disse: “Ecco la Serva del Signore: avvenga di Me secondo la tua parola”. E l’Angelo si allontanò da Lei».
L’utilizzo della preposizione “di” rende all’Immacolata la dignità di cui L’ha rivestita Dio ma che gli uomini cercano di eliminare.
In Maria il Figlio eterno si incarna e diventa Uomo, Dio ha chiesto il permesso a Ella e con il suo consenso è avvenuta l’Incarnazione. La Vergine si rese pienamente disponibile e rispose che “di” Lei, Dio poteva disporre come voleva, ma la sua volontà l’aveva eliminata fin dal seno materno.
Se veramente la Madonna avesse risposto “per me”, il significato sarebbe stato diverso, l’azione di Dio si sarebbe fermata in Lei e non sarebbe avvenuto null’altro nella sua Persona, non sarebbe diventata Mediatrice di tutte le Grazie, non avrebbe gli onori che merita e non si festeggerebbe in nessuna circostanza. Proprio come avviene tra i protestanti…
Molti nella Chiesa, Consacrati e laici, pronunciano spesso il nome della Madonna e nei loro discorsi intercalano sempre un accenno rivolto alla Vergine. Purtroppo non approfondiscono mai la vera identità dell’Avvocata del Cielo e si comprende dalla precaria preparazione, di Colei che con un sospiro fa tremare tutto l’inferno e i diavoli cercano di rintanarsi nelle caverne di fuoco per non avvertire quel sospiro della Madre di Dio.
Oggi che è la solennità dell’Immacolata, dobbiamo dedicare maggiore tempo nella recita del Rosario, magari recitandone più di uno, di sicuro dobbiamo metterci davanti una sua immagine e ripetere l’Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Buona preghiera a tutti.