18/11/2017
Catechesi N. 185
A - Penso ancora adesso al Vangelo di ieri che non ho potuto commentare, contiene grandi insegnamenti che cercherò di recuperare nei prossimi giorni. Ne cito uno: "E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro".
B - Esaltare la croce, quindi le sofferenze e le prove della vita è una invenzione di Dio. Nessun uomo infatti ha mai amato la croce, figuriamoci esaltarla. In effetti per la mondanità è autolesionismo folle il solo pensare a qualcosa di doloroso che faccia diminuire o cessare l'euforia sballata che si vuole vivere di continuo.
C - Il testo di oggi ci presenta un raro esempio di rispetto reciproco tra il centurione e gli ebrei, mentre in tutto Israele l'odio che covava contro i romani era molto velenoso. Vediamo il motivo di tanta amicizia.
D - La sensazione di questo Vangelo è innanzitutto di meraviglia per la risurrezione di un morto, anche per la gioia di una madre rimasta sola che ritrova in modo insperato l'unico suo figlio.
E - Guardo incredulo l’immagine del nuovo francobollo che il Vaticano ha emesso recentemente. Vedo raffigurato Gesù Crocifisso, ma ai piedi della Sua Croce non ci sono più la Vergine Santissima e San Giovanni, come siamo soliti vedere, ma l’eretico e malefico Lutero e il suo amico intimo e amante Melantone.
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+ VANGELO (Mt 23,13-22)
Guai a voi, guide cieche.
A - Penso ancora adesso al Vangelo di ieri che non ho potuto commentare, contiene grandi insegnamenti che cercherò di recuperare nei prossimi giorni. Ne cito uno: "E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro". Poche parole per indicare che non si può pretendere amore dagli altri se prima si scaglia contro essi cattiveria o indifferenza. È un concetto difficile da praticare, noi cercheremo di comprenderlo bene in ogni Catechesi.
Tralascio l'arroganza delle persone che pretendono rispetto e non si curano neanche di salutare la vicina di casa o un collega. C'è anche ottusità, un'intelligenza smaliziata, ma il fondamento è l'arroganza. Ed è guaribile, su questo non c'è alcun dubbio. Dobbiamo però conoscere la natura degli impulsi che scatenano comportamenti indecorosi, non bisogna mai accontentarsi del dispiacere che arriva dopo, quando arriva...
Prima di passare al Vangelo di oggi apro una parentesi. Sono le 23 e certamente l'ora è un pò tardina per la Catechesi, voglio rendervi partecipi però dei miei propositi. Innanzitutto, valutiamo che il commento è al Vangelo e non ai fatti del mondo che una volta ascoltati non hanno più valore. Invece il Vangelo è Parola di Dio ed è un vero tesoro che arricchisce chi lo legge. È come una fonte inesauribile che disseta e dona molta forza per andare avanti nonostante le sofferenze e le difficoltà.
Nel caso del mio commento proprio al Vangelo, la collocazione preferibile è di farla la sera precedente, ed è quello che voglio fare ma gli incontri con le persone e molto altro che ho da fare fa volare il tempo. Come se il tempo a mia disposizione volasse, sembra di avere iniziato da dieci minuti e invece magari sono passate delle ore. Il tempo vola... Riflettete anche voi che il tempo a disposizione vola.
Io posso dire che il mio tempo è pienamente dedicato a Gesù e alla Madonna, lo dico indegnamente, ma è così.
Il motivo del tempo che mi vola è che faccio tutto con molta gioia, con grande pace interiore, nulla mi pesa, neanche i miei nemici che non apprezzano la mia donazione per la salvezza delle anime.
Nella giornata sono molte le cose da compiere, qui ne cito solamente alcune: circa le ore di preghiera tra Messa, Corone del Rosario, meditazione, Catechesi, lettura spirituale, esame di coscienza, adorazione eucaristica ed infine ricevere le persone. Circa un ora per rispondere ai messaggi e email che mi inviano e questa è guida spirituale. Circa sette ore al giorno per incontri con persone che vengono da tutte le parti d’Italia e anche dall’estero a trovarmi. Altro tempo ancora dedicato a dare consigli spirituali al telefono.
Non vado oltre, aggiungo solo che mi piace molto la preghiera e che devo trovare più tempo a rimanere un po di più davanti al Tabernacolo perchè c'è Gesù vivo e vero e questo dobbiamo capirlo tutti. È incredibile, ma veramente Gesù ascolta tutto e prende sul serio anche le nostre piccole difficoltà. Non ho parole per descrivervi l'Amore che Gesù ha per ognuno di noi! AndateLo a trovare ogni giorno in Chiesa e restate vicino al Tabernacolo, parlate a Gesù che Lui e li presente e ascolta tutto quello che gli chiedete poi le Grazie non tarderanno ad arrivare provateci e vedete come il Signore risponde ad ognuno di noi, non dobbiamo avere paura ma fidiamoci di Gesù e la nostra vita cambierà.
Oltre l'aspetto spirituale, considerate pure che devo interessarmi delle attività della nostra Associazione Nostra Signora di Lourdes, dando indicazioni su cosa fare, preparare le novene, le Catechesi ecc. Mi interesso della Casa di Preghiera dove ci troviamo e c'è sempre da dare istruzioni ai Volontari. Lo chiameremo se vi piace Santuario dell’Amore, delle Grazie e della Liberazione, chi vuole può raccogliere e portare i frutti spirituali a casa sua.
La mia giornata vola e mi rimangono sempre tantissime cose da fare, ma quando mi telefonano rispondo quando posso sempre con piena disponibilità perchè voglio aiutare chi ha bisogno. Occorre la forza che arriva dall'Eucaristia per compiere molte cose nella giornata, voi pregate molto ogni giorno per me, in fondo i miei sacrifici e i vostri servono anche a me e a tutti voi.
Le vostre preghiere giornaliere mi sono veramente necessarie, voi non potete capirlo adesso, ma lo capirete più avanti. Senza la preghiera non si va da nessuna parte i diavoli ci uccidono. Grazie alle vostre novene , rinunce e penitenze che sto in piedi, vi voglio ringraziare e abbracciare tutti che siete così disponibili nell’accettare anche le sofferenze che ogni giorno si presentano sia che sono leggere sia che sono pesanti. L’unica cosa che vi chiedo e di non lamentarvi quando arrivano le sofferenze come fate ogni tanto, ma queste sofferenze portatele a Gesù nel Tabernacolo diventeranno più leggere.
La Parola di oggi ci dice una frase che sconvolge il cristiano che non prega. "Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?". Penso a quei credenti che si rivolgono a qualche Sacerdote e manifestano profonde sofferenze, le negatività in famiglia, magari il crollo finanziario, figli drogati o sfrenati, la perdita di tutto, malattie strane, rumori in casa, soldi che spariscono, uno dei coniugi che ha pensieri di sesso sfrenato e cerca sempre altri partner ed altro ancora. Il quadro è pesante.
Ci sono casi raccontatomi da persone avvilite, di qualche Sacerdote modernista che risponde con indifferenza, fa capire il suo rifiuto, rimane infastidito e risponde: "Il diavolo non esiste"! Se quelle persone cercano di convincerlo che sono fatti inspiegabili, risponde: "Andate da un Psichiatra".
Ecco l'enorme importanza di trovare un Padre spirituale pieno di Fede dalle vostre parti, valutate i vostri parroci o altri dei paesi vicini. Un cieco non può andare avanti da solo perchè si smarrisce dietro fantasie e le trappole dei diavoli, nè deve lasciarsi guidare da un altro cieco. Quando Gesù indica il fosso, vuole dire che i ciechi cadono nell'inferno, insieme e i diavoli ne fanno festa.
Poi Gesù precisa agli Apostoli che nessuno ovviamente potrà mai superare Lui, mentre i discepoli preparati, sani e onesti, saranno come il Signore. Avranno le stesse caratteristiche di Gesù. Questa è la promessa di Gesù, non ha lasciato soli quei credenti che desiderano compiere un cammino di perfezione intenso e autentico.
Preghiamo per tutti i Sacerdoti, aiutiamoli e non condanniamo nessuno, rifiutiamo però le opere sbagliate di chi non segue più Gesù.
Per ultimo Gesù parla della pagliuzza. L'uomo è portato naturalmente a giudicare e a non controllare i suoi peccati, sono sempre gli altri i cattivi e gli imbroglioni. Qui Gesù chiama quelli che non si accorgono della trave nell'occhio, chiede di strapparla, solo così potranno cominciare umilmente a vedere i propri limiti e cominceranno a rinnegarsi per evitare i peccati.
Comprenderanno che le virtù nobilitano la persona e la ricolmano di onore e di splendore. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Gv 3,13-17)
Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’Uomo.
B - Esaltare la croce, quindi le sofferenze e le prove della vita è una invenzione di Dio. Nessun uomo infatti ha mai amato la croce, figuriamoci esaltarla. In effetti per la mondanità è autolesionismo folle il solo pensare a qualcosa di doloroso che faccia diminuire o cessare l'euforia sballata che si vuole vivere di continuo.
È possibile per una persona vivere senza sofferenze, malattie, prove dolorose? Non è possibile, entreranno presto o tardi nella sua vita. È chiaro che non è mai piacevole la sofferenza, ma quando arriva che si deve fare? Che fanno quelli che non praticano la Fede cristiana ed inseguono le loro fantasticherie? Si rifugiano nell'alcool, nelle droghe, nella corruzione, nel sesso e nella omosessualità.
Non è la soluzione corretta, di questo noi ne siamo convinti, ma noi sappiamo a chi rivolgerci e non ci abbattiamo. La differenza sta nell'incontro con una Persona unica che dà pienamente senso alla vita ed insegna a superare ogni forma di sofferenza. Perchè è Lui stesso ad aiutare prontamente e con infinita disponibilità quanti Lo chiamano e Lo adorano.
Noi cristiani siamo benedetti e spesso non ci si pensa, siamo come miracolati per la Fede che abbiamo e che orienta la nostra vita!
Quindi, la croce non viene accettata nè amata da quanti non hanno scoperto Gesù, essi non hanno compreso la potenza che scaturisce da essa, perchè è la croce a rendere umili i superbi. Molte persone dopo essere state toccate da malattie o altre sofferenze, hanno scoperto Gesù e la preghiera, l'umiltà e il rispetto verso gli altri. Possiamo indicare la croce come mezzo di conversione di santificazione e liberazione dai diavoli.
Gesù operò la Redenzione morendo in Croce, è stato Lui a dare alla sua Croce poteri redentivi infiniti, ognuno di noi ricava dalla croce che porta meriti e Grazie secondo la sua disponibilità interiore, la sua preghiera, la sua docilità ad abbracciare la sofferenza che di suo è certamente terrificante e crocifiggente.
Il cristiano che segue con amore Gesù ed accetta la sua croce con pazienza, non è autolesionista, al contrario è intelligente perchè sfrutta l'occasione per purificare i suoi peccati e ottenere Grazie particolari. Non si ricevono Grazie da Dio se non gli si dà in cambio amore, preghiere, penitenze e la sopportazione della propria croce.
Sono autolesionisti i pagani ma anche quei modernisti che all'interno della Chiesa parlano con disprezzo della croce, infatti essi hanno assunto pienamente la mentalità protestante. Come i protestanti o evangelici, essi annunciano che Gesù è morto per tutti e tutti siamo salvi, quindi il peccato non esiste, non c'è inferno e neanche il diavolo, tutti sono salvi... dalle Catechesi che abbiamo fatto in questi giorni noi mostriamo il contrario e questi teologi, sacerdoti, vescovi e cardinali che dicono queste eresie sono fuori dalla Chiesa Cattolica.
È una dottrina palesemente falsa e opposta al Vangelo storico e alla sana Tradizione della Chiesa. Purtroppo queste teorie circolano un pò in tutta la Chiesa e se non affermano in modo esplicito queste eresie, fanno discorsi allargati per poi lasciare dedurre a chi ascolta che il peccato non esiste, non c'è inferno e neanche il diavolo...
Sono parole espresse anche da Cardinali, Vescovi e da Sacerdoti che non adorano più l'Eucaristia, questo si nota per l'indifferenza nella celebrazione. Non amano la Madonna, questo si nota perchè La ignorano e ne parlano solo con titoli o con slogan. Rifiutano il Rosario e non lo fanno recitare, non lo apprezzano e lo considerano come un vecchio arnese utilizzato dagli anziani che non capivano nulla. Riporto cosa ha detto il diavolo in un esorcismo sul Rosario e si può trovare il testo anche nel libro che o scritto:
"Odio il Rosario... quell’arnese guasto e marcio di quella Donna lì è per me come un martello che mi spacca la testa... ahiiiii! È l’invenzione dei falsi cristiani che non mi ubbidiscono, per questo seguono quella Donnaccia! Sono falsi, falsi... invece di ascoltare me che regno su tutto il mondo, questi falsi cristiani vanno a pregare quella Donnaccia, mia prima nemica, con quell’arnese... oh quanto male mi fanno... Il male più grande di questo tempo per me sono le continue presenze, le apparizioni di questa Donnaccia in tutto il mondo; in tutte le Nazioni appare e mi perseguita strappando dalle mie mani tante anime... migliaia e migliaia... per ascoltare i suoi falsi messaggi... Per fortuna mi difendono i Vescovi e i Preti che non credono a quella ignobile Donna... non credono e così apportano scompiglio... bravi, bravi questi miei apostoli dell’eresia... hahaha...".
I diavoli sono i nostri veri nemici invisibili, alle volte si manifestano in quelle persone che diventano improvvisamente cattive e piene di odio. Dobbiamo fronteggiare la forza dei diavoli e le loro subdole trappole con il Santo Rosario, essi vogliono impedire la salvezza delle nostre anime. Quando si recita il Rosario loro impazziscono, perdono potere e si ritirano come cani bastonati. Con tutto il rispetto per i cani...
Poi, un altro mezzo che fa impazzire i diavoli è l'accettazione di una sofferenza, la docilità che arriva da una profonda preghiera e da una bontà che si coltiva nel tempo. Chiedetelo a Gesù di voler diventare sempre più buoni! Insistete nel chiedere il suo Amore e la sua Grazia! Il passaggio per accettare con docilità la croce del momento o quella che dura da molti anni è la bontà, che si manifesta nella docilità.
La croce più dolorosa arriva dalle prove morali, da litigi in famiglia o con i parenti, da incomprensioni che si gonfiano fino a scoppiare in rivalità. Moltissime persone sopportano le croci delle malattie ma impazziscono quando si tratta di controversie con familiari e parenti. Si dimenticano i valori morali, ed è più probabile che in loro non c'è vita cristiana nè la comprensione del potere redentivo della croce.
Il Vangelo afferma che chiunque crede in Gesù avrà la vita eterna. Credere significa osservare la sua Parola, accettarla.
Il Padre ha mandato il Figlio per renderci tutti figli dello stesso Padre. Il mondo non vuole comprendere che la via per incontrare Dio è la croce piccola o grande, una croce che non manda Lui perchè ama troppo i suoi figli. La croce il più delle volte se la confeziona l'uomo con i suoi errori, i suoi peccati e le scelte contraddittorie, poi si ribella quando le cose peggiorano e non riesce ad uscire dalla sofferenza.
Io prego per quanti tra voi Associati si trovano nella sofferenza e non riescono ad accettarla. Vi ricorderò tutti a Gesù Eucaristia! Buona preghiera a tutti.
+ Vangelo di Matteo (Mt 8, 1-13)
La guarigione del servo del centurione
C - Il testo di oggi ci presenta un raro esempio di rispetto reciproco tra il centurione e gli ebrei, mentre in tutto Israele l'odio che covava contro i romani era molto velenoso. Vediamo il motivo di tanta amicizia. Se il centurione non fosse stato un uomo buono mai gli ebrei si sarebbero avvicinati a lui, nè avrebbero accettato il suo finanziamento per la costruzione della sinagoga a Cafarnao.
Colpisce la generosità dell'uomo, egli non è un ebreo nè un credente, ma crede nelle opere buone. Questo lo manifesta soprattutto quando entra in agitazione per la malattia di un suo servo, teme per la sua vita e si mette alla ricerca di Gesù. Colpisce anche questa sua ricerca: un pagano apre il cuore a Dio e mostra tutta la sua incapacità dinanzi la malattia.
Non tutti i romani avrebbero cercato Gesù umiliandosi, più semplicemente si sarebbero rivolti ai loro idoli. Inutilmente.
Invece non colpisce la risposta di Gesù, di Lui conosciamo la bontà infinita e prova grande gioia quando un pagano si rivolge per chiedere aiuto: "Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito". È la preghiera che si ripete durante la Messa prima della Comunione: "O Signore non sono degno di partecipare alla tua mensa ma dì soltanto una parola ed io sarò salvato".
D'altronde chi è degno di ricevere il Corpo di Gesù? Chi è degno, ricolmo com'è di peccati, di sostare davanti al Tabernacolo?
Noi possiamo farlo perché Gesù lo ha detto, Lui guarda i cuori e conosce il dolore, il pentimento, il vivo desiderio di una vita nuova, il rifiuto degli errori passati. Per questo, al centurione non risponde con distacco, al contrario lo ama e si avvia verso la sua casa con una disponibilità totale.
Gesù non considera che è un pagano, un centurione romano, considera quello che mostra nella sua richiesta umile e piena di fede.
Una richiesta che sorprende lo stesso Gesù, una risposta che nessun ebreo gli aveva mai ripetuto: "Signore, non disturbarti!... ma dì una parola e il mio servo sarà guarito". In queste parole viene mostrato un cuore buono e con una grande fede verso il Signore. Senza la malattia del suo servo probabilmente non si sarebbe esposto così chiaramente, non avrebbe professato una fede cristallina, autentica.
È bello pensare che un uomo, soprattutto se pagano, ha stupito Gesù per la sua fede!
È pure molto bello vedere l'intenerimento del Cuore di Gesù per le parole del pagano, perchè dalla schiera opposta riceveva solamente diffamazioni e cattiverie.
È certo che Gesù si commuove quando gli esprimiamo con semplicità l'amore per lui, gli diciamo del lavoro compiuto e degli impegni affrontati, delle sofferenze superate e i vari problemi che non mancano mai, anche le piccole cose della giornata.
Gesù vuole che gli parliamo a cuore aperto, che gli raccontiamo tutto con semplicità, amore e grande fiducia. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Gv 4,43-54)
Va’, tuo figlio vive.
D - La sensazione di questo Vangelo è innanzitutto di meraviglia per la risurrezione di un morto, anche per la gioia di una madre rimasta sola che ritrova in modo insperato l'unico suo figlio. Non c'è dolore peggiore per un genitore che veder morire un proprio figlio. Il contesto dell'avvenimento presenta una duplice situazione, all'inizio è il dramma a tenere la scena, poi con l'intervento di Gesù arriva l'esplosione di gioia e stupore.
Inizio a trattare della morte. Il dato ci dice che Gesù incontra un corteo funebre e nota una donna addolorata, distrutta nel suo dolore e il Signore non può non pensare a sua Madre quando dietro di Lui salirà il Calvario, crocifissa nell'Anima. La madre del fanciullo morto e la Madre di Gesù nel loro immenso dolore, hanno in comune la morte degli unici figli e del fatto di essere vedove.
Ma non c'è proporzione tra il dolore della donna di Naim e il dolore dell'Addolorata. La Madre del Redentore ha provato un dolore quasi infinito, inoltre il Figlio morto in Croce era Dio incarnato. Ci troviamo su due livelli diversi, naturale e soprannaturale.
L'immagine di donna lacerata dal dolore che Gesù incontra, lacera anche a Lui il Cuore, si commuove quando vede soprattutto una madre nella sofferenza. L'incontro con questa madre che piange sconsolatamente il figlio morto, non è affatto causale, nulla avviene per caso quando Dio è chiamato ad intervenire. Gesù poteva passare da quell'incrocio cinque minuti prima o dopo, non avrebbe sicuramente visto il corteo funebre e non avrebbe risuscitato un fanciullo morto.
Valutiamo questa situazione. Il fanciullo era morto da giorni, l'anima era fuoriuscita dal corpo e non c'era più vita, non parlava nè poteva muoversi. Aggiungo queste precisazioni per agevolare la comprensione di un fatto che si spiega subito ma c'è molto da considerare quando si riflette sulla morte. I più deboli tremano al pensiero della morte, i meno spirituali hanno paura a parlare della morte, diventa quasi una scaramanzia evitare di esprimere la parola morte.
È una grande stupidata, molti ne parlano quasi ogni giorno e sono vivi. I Sacerdoti nelle omelie o nella guida spirituale o nelle conferenze trattano della morte che arriverà per tutti; molti medici lavorano con persone gravemente ammalate o in agonia, inoltre assistono alla morte dei pazienti; ma c'è una categoria che ogni giorno mette le persone morte nelle bare e poi le sigillano: sono gli impiegati delle ditte di onoranze funebre.
Ci sono pure i becchini del cimitero, chiamati anche seppellitori o necrofori o beccamorti. Ogni giorno sono a contatto con i morti e magari la loro vita è lunga, perchè la scaramanzia di non voler parlare dei morti e della morte è solo assurdità, una paura che dimostra una grande immaturità spirituale.
C'è da fare una considerazione: sia chi presta servizio per il funerale sia i becchini, dovrebbero essere persone di alta spiritualità, se considerassero come la vita sfugge e nessuno può riprenderla.
I Santi invece meditavano ogni giorno sulla morte, anche per pochi minuti, non per divertimento, era un modo per evitare di peccare e ricordare che siamo di passaggio in questo mondo. Riflettevano per avere sempre vivo il vero fine della loro vita. Ognuno di noi si chieda qual è il fine della propria vita!
Ritornando al Vangelo, evidenzio l'atteggiamento di compassione di Gesù, è il Figlio di Dio che si avvicina alla bara, si fa Lui stesso prossimo del dolore umano e offre tutta la sua consolazione. È grande il miracolo della risurrezione di un morto, più grande è la pietà mostrata da Gesù in quel dramma. Due parole calmano la madre: "Non piangere".
Poi tocca la bara del morto, un gesto compiuto da molte persone che partecipano ad un funerale, però il tocco di Gesù è tutta un'altra cosa. Il tocco di Gesù non era necessario, ha voluto mostrare che avveniva un contatto tra Lui e il morto, poi con il comando tutto è stato evidente: "Giovinetto, dico a te, alzati!... E lo diede alla madre".
La meraviglia è stata enorme, proprio qui San Luca per la prima volta Lo chiama Signore dopo il racconto della nascita, perchè questo episodio ha un significato messianico.
Gesù risuscitando il morto mostra la vittoria sulla morte, si manifesta come Signore, padrone di tutte le cose, della vita e della morte.
Gesù vince la morte e porta la vita, ridona la vita spirituale e fa rinascere quanti avevano perduto la sua Grazia. Qui con un solo gesto ha dato la vita fisica ad un morto e la rinascita morale alla madre.
In questa madre ci vedo la MADRE CHIESA che ci segue sempre e ci assiste, ci conduce nel cammino della vita. La Madre Chiesa è sempre vicina ai suoi figli, anche se si trovano nella bara perchè morti spiritualmente, nella bara a causa della corruzione, della superbia, dell'indifferenza, dell'egoismo.
La Madre Chiesa, Sposa Divina dello Spirito Santo, accompagna quei figli che scelgono di vivere in una bara a causa dei peccati mortali commessi di continuo.
La Fede morta di molti cristiani è in realtà una bara che racchiude un corpo senza vita soprannaturale e condannato all'inferno se non ritorna a Gesù con il pentimento e una vita virtuosa. Gesù rimane sempre pronto ad avvicinare quelle bare che contengono cristiani desiderosi di risorgere, Lui è lì pronto a toccarle e a ridare nuova vita. Vuole la loro risurrezione spirituale.
Gesù vuole toccarci tutti per stabilire una profonda comunione di vita, vuole toccare anche quelle bare senza più vita spirituale! Buona preghiera a tutti.
Difendiamo la Croce di Cristo
E - Guardo incredulo l’immagine del nuovo francobollo che il Vaticano ha emesso recentemente. Vedo raffigurato Gesù Crocifisso, ma ai piedi della Sua Croce non ci sono più la Vergine Santissima e San Giovanni, come siamo soliti vedere, ma l’eretico e malefico Lutero e il suo amico intimo e amante Melantone.
Un sentimento di profondo disgusto e di rabbia mi assale.
Possibile che si sia giunti a tanto???
Che senso ha mettere Gesù in mezzo a questi due perversi???
Possibile che “il fumo di satana penetrato in Vaticano” abbia accecato e corrotto moltissimi cardinali e vescovi a un punto tale da renderli tutti folli???
Perché proprio di follia si tratta, una follia satanica rivestita di un falso buonismo dove si vuole riabilitare tutti, anche i demoni e metterli ai piedi della Croce, quasi fossero dei Santi.
Tutto questo ovviamente a scapito di Gesù Cristo e della Sua dolorosissima missione di Redentore.
Gesù e venuto a salvarci morendo in Croce per noi, ma la salvezza passa anche attraverso la nostra adesione alla Volontà Divina. Guai a strumentalizzare, a ridicolizzare la Croce di Cristo e utilizzarla, come in questo caso, per fini blasfemi, dimenticando che su di essa è stato versato il Sangue di Dio, del nostro Dio!!!
La Croce è dunque Sacra, è dunque Santa e va trattata con sommo rispetto e adorazione.
Stringo tra le mani il mio Crocifisso e lo bacio teneramente sul Cuore, quel Cuore che continuamente sanguina per gli innumerevoli tradimenti degli Apostoli di tutti i tempi che mai come oggi, doloroso a dirsi, tentano di distruggere la Chiesa dal suo interno.
Supplico Gesù, per la Sua tremenda Passione, di intervenire al più presto per fermare questo scempio!!!
Troppe sono le pecore rimaste senza pastore, troppe sono le anime che non comprendono gli astuti tranelli di satana e rischiano di perdersi eternamente.
Carissimi, preghiamo tanto anche la Vergine Santissima che spazzi via tutte queste eresie che come un mare di fango ricoprono e deturpano la bellezza della nostra amata Chiesa e possa sorgere al più presto IL GIORNO GLORIOSO E SOSPIRATO DEL SUO MERAVIGLIOSO TRIONFO!!!!!