Messa

07/10/2017

Catechesi N. 179
 
A - Il Santo che festeggiamo oggi è particolarmente caro a me, non solamente per la sua vicinanza temporale, è la figura ad attrarre e a suscitare una autentica spiritualità.
B - Tutti i cattolici sono sempre chiamati a diventare parte attiva della Chiesa, il Signore in molti modi invita ad incontrarlo, ma se i credenti si preoccupano di altro e non più di Lui, rimane difficile l’incontro.
C - Il capitolo 13 di San Matteo ci presenta una triplice spiegazione sul significato del Regno dei cieli. Dal versetto 44 al 52 c’è la spiegazione completa, ieri abbiamo incontrato la Parola sul tesoro perduto e la perla preziosa, oggi meditiamo sulla rete gettata nel mare.
D - Il Vangelo oggi ci parla di avidità e di forte preoccupazione del futuro presenti nell’uomo moderno e convinto che solamente la ricchezza garantisca una vita serena. Nei due casi presi in considerazione oggi nel Vangelo, la preoccupazione è esclusivamente economica, la convinzione nasce dalla sicurezza riposta nel benessere economico.

TUTTI I VENERDI' ALLE ORE 21 POTETE SEGUIRE LA NOSTRA FUNZIONE DEI MALATI IN DIRETTA COLLEGANDOVI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK - ASSOCIAZIONE NOSTRA SIGNORA DI LOURDES. ORE 20.30 SANTO ROSARIO A SEGUIRE LA FUNZIONE DEI MALATI.
Dal Lunedì al Venerdì ore 10,30 Santo Rosario in diretta.

Sabato 14 Ottobre a partire dalle ore 21 Adorazione notturna.

Domenica 29 Ottobre l'Associazione apre ore 10, ore 11 Lodi, ore 12.30 pranziamo insieme, ore 15 Santo Rosario, ore 15,30 Funzione dei Malati.

La giornata sarà animata dagli Alpini di Lissone con la Castagnata. Caldarroste per tutti.

Dal 3 al 5 Novembre Pellegrinaggio a Cascia da Santa Rita. Partenza Giovedì 2 Novembre ore 23.30

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+ VANGELO (Lc 8,4-15) 
Il seme caduto sul terreno buono sono coloro che custodiscono la Parola e producono frutto con perseveranza. 
 
A - Il Santo che festeggiamo oggi è particolarmente caro a me, non solamente per la sua vicinanza temporale, è la figura ad attrarre e a suscitare una autentica spiritualità. Padre Pio è stato terreno  buono su cui Gesù ha seminato abbondantemente e da cui ha raccolto incalcolabili frutti.
Dopo San Giuseppe e San Francesco d’Assisi, considero San Pio l’anima che ha risposto come oltre non poteva alla chiamata di Dio, una chiamata speciale per il bene dell’umanità. Basterebbe meditare la sua vita per scoprire l’eroicità dei gesti compiuti, anche dinanzi a diffamazioni fin troppo violenti e volgari.
I diavoli sono in perenne agitazione ed attività quando un’anima santa si dona totalmente a Gesù e vive nel pieno rinnegamento!
I diavoli comprendono molto bene che le preghiere di quell’anima salvano e proteggono forse milioni di persone ed iniziano un’incalzante e poi assillante persecuzione per far desistere la persona che prega, cercando di bloccarla in qualsiasi modo soprattutto con calunnie e diffamazioni. 
Non potendo agire direttamente se non con le ossessioni o altro, i diavoli ispirano idee… folli a quelle persone possedute e forse non lo sanno… ed intendo anche Ministri di Dio… I diavoli si servono di tutte quelle persone cattive per cercare di fermare quelle persone molto unite a Dio, che pregano e dedicano interamente la loro vita alla causa del Vangelo Storico di Gesù Cristo.
Tra queste persone ci sono quelle più esposte per il ruolo che rivestono come era per Padre Pio Sacerdote, e proprio perché conosciute pubblicamente, queste persone vengono screditate, calunniate, diffamate, disonorate, con modalità davvero sataniche.
Non c’è una sola briciola di verità, ma l’attività dei diavoli presenti nelle persone cattive non perdonano e inventano anche l’impossibile.
Si consideri comunque che Dio non permette ai diavoli di agire liberamente contro quelle anime a Lui più care, è anche vero che protegge tutti i credenti, anche quelli che non praticano i Sacramenti. Sono però nella via della probabile salvezza eterna e questa possibilità da un lato rende agitatissimi i diavoli, dall’altro lato Dio li protegge e blocca i tentativi più malvagi di satana.
Questo avviene quando il cristiano è vicino a Gesù, perché non sempre Egli blocca satana se quel cristiano cerca deliberatamente il male con le sue opere. Non può pretendere da Gesù quell’aiuto che desidera quando si è infilato nei guai.
Gesù senz’altro aiuta chi Lo invoca, ma è vero amore? 
Chi cerca la sua rovina e non prega con Fede ma per paura, merita aiuto? 
Solo Dio sa come agire in ogni situazione, noi sappiamo che i diavoli non disturbano i peccatori perché questi già si trovano nella via della dannazione eterna, anzi, i diavoli sono soddisfatti dell’operato dei peccatori che non si ricordano più del Signore.
Il mondo va sempre più alla rovina e hanno pochissime possibilità di redimersi tutti quei peccatori che adorano il peccato e bestemmiano Dio con la loro vita, ma Dio è il Creatore anche dei peccatori e nella sua misericordia suscita nel mondo anime buone e piene di Fede, che vivono senza essere del mondo, senza cercare alcuna distrazione nel mondo, senza pensare più a loro stessi, né a qualunque forma di divertimento, anche il più banale.
Perché fanno questo? Per amore. 
Hanno assorbito tanto di quell’Amore divino da arrivare ad offrire la loro vita a Gesù in cambio della conversione dei peccatori, della salvezza delle anime, per acquistare Grazie speciali a quanti chiedono preghiere. 
Cosa danno in cambio a Gesù? La loro vita, continue preghiere, penitenze, sacrifici, rinunce, digiuni e altro. Tutto per amore!
Padre Pio fu uno di questi uomini inviati da Dio per salvare incalcolabili milioni di persone che altrimenti sarebbero finite all’inferno.
L’odio dei diavoli contro Padre Pio è stato proporzionato alla sua altissima santità. L’ex Sant’Uffizio Lo condannò ben cinque volte e queste condanne non gli vennero mai tolte. Fu canonizzato con le cinque condanne attive e non era mai avvenuto prima nella storia della Chiesa. 
Ogni volta che veniva condannato da prelati confusi e molti in buonafede non capivano i disegni di Dio, gli veniva concesso di riprendere l’attività ministeriale del suo sacerdozio, dopo essere rimasto anche per due anni isolato, senza poter incontrare i fedeli e celebrando in una Cappella all’interno del convento.
La storia di Padre Pio è meravigliosa e ogni cattolico deve conoscerla per comprendere la vera spiritualità, per capire che non si migliora senza una preghiera umile e costante, senza la pratica delle virtù. Si comprende che sono proprio le diffamazioni e le cattiverie gratuite degli altri, ad indicare che siamo vicini a Gesù e alla Madonna. 
Loro ci danno molte Grazie e ci stringono ai Cuori Sacratissimi, noi dobbiamo rispondere con le buone opere e con le Corone del Rosario. Buona preghiera a tutti.
 
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+ VANGELO (Mt 20,1-16) 
Sei invidioso perché io sono buono? 
 
B - Tutti i cattolici sono sempre chiamati a diventare parte attiva della Chiesa, il Signore in molti modi invita ad incontrarlo, ma se i credenti si preoccupano di altro e non più di Lui, rimane difficile l’incontro. In realtà non si preoccupano più della loro vita morale, spirituale, della loro presenza nel mondo. 
Dimenticarsi di Dio significa dimenticarsi di sé, di quanto è più importante nella vita.
Forse dopo avere dilapidato Grazie e aiuti di Gesù per vivere esclusivamente seguendo la mentalità del mondo, tanti cristiani riscoprono “per Grazia ricevuta” il senso della vita e si rendono conto che solo Dio merita l’adorazione, tutto il resto è fuffa. 
Il cristiano deve valutare le cose materiali come beni da utilizzare senza adorarli, inoltre si possono senz’altro seguire lo sport ed eventi televisivi senza farne l’idolo, per liberare il cuore da tutto quello che impedisce allo Spirito Santo di agire in noi. 
È determinante adorare ogni giorno lo Spirito Santo anche con la recita di preghiere efficaci, ma quando il cuore del cristiano è libero dall’adorazione di idoli terreni, Egli, il potente Consolatore, in modo ineffabile visita quel cristiano che si era distaccato dalle cose frivole e in lui/lei aumenta la sana e forte spiritualità, la sua Fede si irrobustisce.
L’invito di oggi che fa Gesù a tutti ci deve porre nella condizione di riflettere che cosa è per noi la Chiesa come istituzione di Dio. Non la Chiesa materiale che per molti ha pure perduto il carisma del luogo mistico dove si incontra Dio ed avviene il Sacrificio Eucaristico.
Intendo la Santa Chiesa che rimane sempre Santa nonostante gli scandali di numerosi suoi Ministri.
Sul Corriere della Sera di oggi viene riportata una intervista all’ex revisore generale dei conti della Santa Sede, Libero Milone, 69 anni e per due anni ha ricoperto un ruolo molto delicato in Vaticano. Leggiamo uno stralcio dell’intervista.
«L’ex revisore generale dei conti chiama i giornalisti: “L’Arcivescovo Becciu mi disse di lasciare e la Gendarmeria mi minacciò. La lettera di dimissioni? Era già pronta, mi costrinsero a firmarla”.
Da quando ha ricevuto un benservito traumatico e, a suo avviso, basato su accuse prefabbricate, è un uomo provato. “Continuerò a rispettare l’impegno di riservatezza sul lavoro istituzionale svolto per la Santa Sede, secondo gli accordi sottoscritti. Ma non posso far passare sotto silenzio il modo in cui sono stato trattato. 
Voglio essere chiaro: non mi sono dimesso volontariamente. Sono stato minacciato di arresto. Il capo della Gendarmeria mi ha intimidito per costringermi a firmare una lettera che avevano già pronta…”. 
Milone parla per tre ore nello studio dei suoi avvocati. Oltre al Corriere, ha chiamato il Wall Street Journal, l’agenzia Reuters e Sky Tg24. Legge una lunga memoria, poi risponde alle domande». 
Cosa avrà scoperto Milone e che invece non doveva sapere? Anche questo avviene nella Chiesa ma non c’è alcuna diminuzione della santità della Chiesa Sposa di Cristo, anche se tanti scandali dei vescovi e cardinali La infangano, Le fanno perdere la bellezza esteriore, rimane però sempre fondazione di Gesù immacolata e indefettibile.
La Santa Chiesa sta vivendo una prova come mai prima era avvenuto in passato, in questo tempo il pericolo si è moltiplicato per almeno un miliardo di volte… rispetto alla razzia e alla violenza anticlericale di Napoleone Bonaparte. Fu un uomo crudele ed esecutore di un mandato che voleva la distruzione della Santa Chiesa. Non ci riuscì. 
Morì sconfitto e umiliato, esiliato nell’isola di Sant’Elena situata nell’Oceano Atlantico centro meridionale, a circa 1.900 km dalla costa dell’Angola. Il suo esilio in un’isola piccola con un pericolosissimo vulcano rappresenta la fine che fanno quegli uomini che cercano periodicamente di distruggere la Chiesa di Gesù.
Questa generazione scoprirà che è divina ed Essa non potrà mai essere distrutta perché LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO!!! Ci stanno provando in tutti i modi, anche colui che in seguito si presenterà come l’anticristo si aggira per Roma ed incontra i potenti del mondo, fino a quando sarà manifestato dai potenti come il vero salvatore del mondo. 
Tutto quello che troviamo nell’Apocalisse avverrà in questa generazione, come anche le profezie di Gesù riportate nel Vangelo Storico. 
Un po’ ovunque dove non c’è Dio  invece c’è la presenza dell’azione satanica, si sentono i ruggiti dei leoni che cercano chi divorare, l’ululato dei lupi che hanno sentito l’odore del sangue, lo squittio di molti topi… che cercano di abbandonare una Nave che sembra affondare, i lamenti di molte buone pecorelle spaventate, mentre chi riascolta anche la sola voce umana della ragione, capisce che Gesù non ci lascia mai soli, né ora né in futuro e nessuno potrà distruggere la Chiesa Cattolica. 
La definizione di Chiesa indefettibile indica che non può sbagliare, che non può mancare al proprio fine. 
Nessuno è indefettibile, solo la Santa Chiesa di Cristo lo è. Nessun’altra religione…
La Santa Chiesa è immacolata e indefettibile, in questi duemila anni di storia abbiamo visto che dopo ogni campagna di persecuzioni e di attacchi contro Essa, la Chiesa ne esce sempre più forte e più splendente di prima. L’attacco di questi tempi è principalmente interno provocato dai teologi, vescovi e cardinali massoni, e questa nostra Madre Chiesa ha bisogno di molte preghiere.
Ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte, non è più sostenibile l’indifferenza o un’osservazione distante come se non si appartenesse alla Chiesa di Gesù. Chiediamoci però cosa rappresenta per noi la Chiesa come istituzione divina, quella immacolata e indefettibile che non potrà mai venire meno!
Noi siamo stati chiamati nella vigna del Signore, a lavorare nella sua Chiesa, un impegno che si traduce principalmente nel preoccuparci di salvare la propria anima, poi di essere segno visibile e credibile per gli altri, dai familiari agli estranei che ci incontrano. 
Ovunque dobbiamo manifestare la nostra Fede e nel segreto interiore dobbiamo pregare molto per la Chiesa, i Sacerdoti, i familiari, i conoscenti, i personaggi che “sfoggiano” il peccato attraverso i mezzi di comunicazione, i grandi peccatori diretti all’inferno se nessuno si preoccupa delle loro anime. Molti peccatori sono indirizzati verso la dannazione eterna se non interviene la Grazia di Dio.
Chi deve suscitare la Grazia di Dio per la conversione dei peccatori? Tutti noi. Ma perché? Per amore! Chi ha una grande Fede prega per tutti. Buona preghiera a tutti.
 
Ali
 
+ VANGELO (Mt 13,44-46) 
Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
 
C - Il capitolo 13 di San Matteo ci presenta una triplice spiegazione sul significato del Regno dei cieli. Dal versetto 44 al 52 c’è la spiegazione completa, ieri abbiamo incontrato la Parola sul tesoro perduto e la perla preziosa, oggi meditiamo sulla rete gettata nel mare. Mentre ieri Gesù suggeriva di vendere i propri averi per comprare il tesoro e le perle, oggi proietta il significato del Regno dei Cieli sulla fine del mondo.
I versetti 44 fino a 46 ci hanno spiegato che per trovare veramente Gesù bisogna perdere le cose che riteniamo preziose, i nostri averi, intesi come i vizi e i comportamenti negativi fondati sulla superbia e l’orgoglio. Non è facile riconoscersi peccatori, non è facile decifrare bene ciò che si è dentro, la conoscenza del proprio carattere, se non si incontra veramente Gesù nella preghiera e nella verità.
“È giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori” (Gv 4,23).
Il Padre cerca i cuori buoni, onesti, sinceri per comunicare il suo Spirito, non dona mai illuminazioni o ispirazioni a quanti vivono nell’orgoglio e nell’ingiustizia, e mancando la Luce di Dio essi camminano nelle tenebre più nere, vivono nell’accecamento mentale totale. 
Quali scelte spirituali potrà compiere chi vive nelle tenebre e non incontra mai Gesù nella preghiera? 
Il Regno di Dio si può stabilire solamente nei cuori buoni o comunque dove c’è un vivo desiderio di diventare migliori, convertirsi e crescere nella Grazia di Dio. Fingere invece davanti a Dio e ostentare una santità che in realtà è assente, evidenziata pure dai frutti mortali, è un inganno!
In questi versetti che vi ho indicato, dal 44 al 52, Gesù presenta il Regno dei Cieli in due aspetti diversi: è la Grazia di Dio nell’uomo, quindi la presenza del suo Spirito che trova accoglienza e vi dimora perché non c’è l’impedimento della malizia e dell’odio. 
Possedere la Grazia di Dio vuol dire anche partecipare alla sua stessa Vita, alla vita eterna.
Gesù ha dato il lieto annuncio chiedendo di credere in Lui, credere non con un finto proposito o con l’illusione di seguirlo quando si vive in opposizione al suo Vangelo. Credere significa vivere la sua Parola, osservare il Vangelo dell’amore, della misericordia, della verità. Credere comporta la lotta verso tutto ciò che si oppone a Gesù.
Trovare il tesoro nascosto o la perla è indispensabile al cristiano per potersi considerare tale. 
Il cristiano autentico non rimane uno spettatore e non prova disinteresse per la Chiesa, egli comincia ad amare la Chiesa e vuole liberarla dai mali che si attanagliano nel suo interno. Il primo mezzo è la preghiera, non può venire mai nulla di buono senza una preghiera profonda e costante. 
Poi, amare la Chiesa comporta anche la sua difesa in tutte le circostanze, con prudenza e discrezione, riflettendo attentamente prima di agire per evitare inopportune o avventate difese. Rimanere in silenzio è l’atteggiamento di chi non ama la Chiesa, chi non la considera come la propria Madre. Un importante Monsignore in un congresso ha detto: “Basta con la negazione deliberata di fatti conosciuti, la verità è un dovere morale”.
Monsignor Charles J. Scicluna è il «promotore di giustizia» della Congregazione per la Dottrina della Fede, cioè il pubblico ministero del Tribunale dell’ex Sant’Uffizio, si è espresso con coraggio pubblicamente per fare pulizia all’interno della Chiesa. Non è forse il vivo desiderio di Gesù liberare la sua Chiesa dai corrotti?
Lo dice anche oggi: “Verranno gli Angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti”. Il male minore sono gli schizzi di fango contro la Chiesa, ma non possono appellarsi al fango coloro che il fango lo producono in una specie di cantiere tenebroso. In passato abbiamo letto dichiarazioni di Prelati che sostenevano l’importanza del silenzio, quindi dell’omertà, l’insabbiamento, la copertura complice.
Invece il pubblico ministero del Tribunale dell’ex Sant’Uffizio, «promotore di giustizia» della Congregazione per la Dottrina della Fede, Monsignor Charles J. Scicluna afferma: “Basta con l'omertà, la reputazione della Chiesa non è una priorità”. Giustamente sostiene la tesi che è implicita nel Vangelo, è Gesù a pretendere che la verità nella sua Chiesa sia svelata affinchè i credenti conoscano i veri apostoli da quanti vivono in pieno conflitto con il Vangelo.
Leggiamo ancora cosa ha detto Monsignor Scicluna: “Esiste ancora nella Chiesa una certa cultura del silenzio, ma dobbiamo uscirne. Basta con la mortale cultura dell’omertà. La ricerca della verità è un dovere morale e legale. Perché chi inganna, chi non denuncia, è nemico della giustizia e quindi della Chiesa”. 
Il Vangelo insegna proprio questo, non c’è una via di mezzo se non la prudenza per verificare il tempo e il modo per affermare la verità ad ogni costo, non è possibile dirsi cristiano e vivere nell’inganno. Continua ancora Monsignor Scicluna: “Tre sono i nemici della verità: 1) l’omertà; 2) la negazione deliberata di fatti conosciuti; 3) la preoccupazione che la reputazione dell’Istituzione debba avere priorità assoluta”. 
Chi crede con vera sincerità in Gesù è già entrato nel Regno dei Cieli, si può considerare cittadino di questo Regno perché possiede i requisiti vincolanti e richiesti da Dio. Questa è la novità portata da Gesù, per farne parte occorre dimenticarsi: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua” (Lc 9,23). 
Fare parte del Regno dei Cieli in questa nostra misera vita è una esperienza spirituale più preziosa di tutto ciò che esiste, è un tesoro talmente grande che basta da solo a soddisfare il desiderio di ricchezza e a colmare ogni povertà spirituale. Per questo, tutto ciò che prima era ritenuto come valore, rispetto a quel tesoro trovato, conta pochissimo. 
“Il Regno dei Cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo”. Noi abbiamo trovato il tesoro, lo abbiamo nascosto nel nostro cuore, è tempo adesso di vendere o eliminare la vecchia mentalità umana e molto infelice.
“Il Regno dei Cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra”. L’uomo mercanteggia sempre nella sua vita, quando però arriva a comprendere l’alto valore del Vangelo e la pace scoperta, considera irrilevanti tutti i beni e i piaceri che adorava in passato. 
“Il Regno dei Cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi”. Gesù considera l’annuncio del Regno dei Cieli ad una rete in mare e che si riempie di pesci di ogni genere. Nel lago di Genezaret c’erano pesci considerati non buoni e venivano ributtati in acqua dai pescatori. Gesù dice che sarà così alla fine del mondo.
La salvezza è offerta a tutti, il Regno dei Cieli è dunque la salvezza, ma alla fine della vita terrena ci sarà una scelta tra coloro che hanno seguito nella verità Gesù da quanti non hanno voluto seguire il Vangelo e non si sono rinnegati. Quanti hanno creduto nell’immenso valore dell’annuncio salvifico da altri che non hanno fatto nulla per meritare la vita eterna ed hanno continuato a fare ciò che è male.
La verità è potente e sempre ottiene il trionfo anche dove si cerca di intralciarla. Il tempo è di Gesù, Lui ottiene quello che vuole anche se spesso ci sono forti impedimenti e i tempi si allungano. Sono i diavoli ad aiutare tutto ciò che è contro il Vangelo. 
Ma la Madonna ottiene sempre grandi trionfi. Abbandona quelli che non La seguono più e li sostituisce con anime. Buone e oneste. Buona preghiera a tutti.
 
San Bruno 3
 
+ VANGELO (Mt 13,54-58) 
Non è costui il Figlio del falegname? Da dove gli vengono allora tutte queste cose? 
 
D - Il Vangelo oggi ci parla di avidità e di forte preoccupazione del futuro presenti nell’uomo moderno e convinto che solamente la ricchezza garantisca una vita serena. Nei due casi presi in considerazione oggi nel Vangelo, la preoccupazione è esclusivamente economica, la convinzione nasce dalla sicurezza riposta nel benessere economico. Allora come si spiega che i Santi e le anime mistiche sono sempre state persone non ricche ma di modeste condizioni finanziarie?
Numerose volte ho spiegato che l’utilizzo dei beni materiali è inevitabile ma bisogna distaccare l’affetto, non devono diventare idoli né riporre in essi tutta la speranza. Perché è proprio questo comportamento a creare una divisione da Gesù, la rottura della comunione con Lui.
A cosa serve poi pregare o fare altri atti di vita virtuosa se Gesù si è allontanato a causa di questi peccati?
La liturgia oggi ci ricorda che la vita terrena è un’attesa del ritorno del Signore. Tutti noi siamo chiamati all’eternità, a vivere per sempre nella Gloria di Dio, nella infinita felicità del Cielo, ma dobbiamo meritarci questo premio inestimabile. Gesù è venuto nel mondo per riparare il peccato originale e indicarci la Via della salvezza eterna, ha insegnato chiaramente e prolungatamente che bisogna vincere il peccato per salire il monte della perfezione.
Se Gesù ci ha dato tutte le istruzioni per la salvezza, i diavoli invece vogliono impedire la nostra salvezza, e per riuscire nel loro intento operano instancabilmente per distaccarci da Dio, inoltre si servono di uomini votati a loro e privi di morale. Con tutte le loro arti odiose tramano ininterrottamente contro ognuno di noi.
I veri cristiani comprendono l’importanza di una vita vissuta onestamente dato che è l’unica vita per meritare poi in Paradiso le ricompense. Anche in questa vita Dio ricompensa i buoni in molti modi, li protegge sotto le sue ali, non permette nulla senza il suo consenso. È però una vera lotta per i buoni mentre i cattivi non si fanno mancare nulla quando si trovano in difficoltà. Un giovane lontano da Dio ricorre alle droghe e all’alcool senza difficoltà.
Invece il Vangelo di oggi ci chiama alla speranza, è da deboli cadere nelle trappole di satana, mentre nelle difficoltà si deve sperare pregando, ripetere mentalmente che Gesù non ci abbandona e che la Madonna ci protegge. È la Fede a darvi la forza quando si scatenano liti familiari, nelle incomprensioni con i figli o i genitori, nelle sofferenze fisiche e nei luoghi di lavoro.
La Fede ci dona la serenità così la paura del domani non esiste più, Gesù è con noi e chi potrà arrecarci del male per sempre?
La nostra esistenza umana poggia su due verità fondamentali: tutti siamo destinati al Cielo, quindi ogni altra cosa deve essere subordinata a questo fine supremo. Inoltre, Gesù vuole aiutarci a raggiungere il Cielo, quando arriverà il tempo stabilito da Lui. Egli ci mette a disposizione con generosità molti mezzi.
La paura non fa parte del cristiano, egli ha la certezza della presenza di Dio Padre, del suo Amore infinito. L’abbattimento è una contraddizione, nessuna prova potrà spaventare chi confida in Dio, nessuna sofferenza resterà per sempre o causerà un male superiore alla capacità di sopportazione. Nel cammino di santità bisogna riflettere spesso su queste tre verità:
Dio è Onnipotente;
Dio mi ama immensamente;
Dio è fedele alle promesse.
Dio ama un cristiano come se fosse l’unico suo figlio, per ogni essere umano ha un amore infinito ma è felice dell’amore corrisposto da parte del cristiano. La speranza umana è riposta nella certezza che nel Padre c’è la bontà, la sapienza e l’Onnipotenza Divina che non si possono riscontrare negli uomini. Tutti possono fare del male, solo Dio ci ama ininterrottamente e stabilisce una comunione con chi corrisponde al suo Amore.
Per restare vicini al Padre dobbiamo cominciare ad essere fedeli nelle cose piccole. Le piccole vittorie quotidiane sulla tiepidezza, l’impazienza, l’ira, i giudizi, le bugie, le perdite di tempo, le curiosità, l’orgoglio, fortificano la vita interiore e avvicinano sempre più l’anima a Gesù. 
Dinanzi alle tentazioni pregate un’Ave Maria o fate un atto d’amore a Gesù, sappiate che le tentazioni vanno vinte con la Fede. Buona preghiera a tutti.
 
Bruno
 
 
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