Vestita

23/09/2017

Catechesi N. 177
 
A - Nel Vangelo di Luca troviamo quattro Beatitudini condite con quattro guai pesanti e che dovrebbero far riflettere soprattutto i cristiani, mentre gli atei non ci badano neppure. I quattro guai sono diretti a tutti coloro che agiscono contro le Leggi di Dio e causano sofferenza nei cittadini inermi.
B - Quando si parla di Croce anche tra i cristiani ci sono comprensioni diverse e non sempre arrivano a conoscere il valore del suo vero significato. Ricorro alla Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi per iniziare a scoprire la potenza della Croce.
C - Di per sé i cristiani ogni mattina dovrebbero ringraziare nelle preghiere Gesù per il nuovo giorno e chiedere la sua protezione per tutta la giornata. Così si dovrebbe recitare la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria per rimanere nel rifugio della sua Onnipotenza per Grazia.
D - Domenica scorsa abbiamo meditato sulle drastiche parole di Gesù rivolte a quanti agiscono seguendo i loro ragionamenti senza mettersi davanti a Dio cercando di capire la sua Volontà. Ho iniziato il commento dell’altra domenica con la frase seguente.
 

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Croce
 
 
 
+ VANGELO (Lc 6,20-26) 
Beati i poveri. Guai a voi, ricchi. 
 
A - Nel Vangelo di Luca troviamo quattro Beatitudini condite con quattro guai pesanti e che dovrebbero far riflettere soprattutto i cristiani, mentre gli atei non ci badano neppure. I quattro guai sono diretti a tutti coloro che agiscono contro le Leggi di Dio e causano sofferenza nei cittadini inermi.
Sono un’ulteriore consolazione per i cristiani perseguitati o emarginati da una società che è diventata altamente egoista e ipocrita.
Assume sempre più potenza la presenza di un’organizzazione mondiale che controlla in modo invisibile le Nazioni e che corrisponde al nome di Bilderberg, da questo gruppo di potere sovranazionale è nata la costola della Trilaterale per volontà di un personaggio morto pochi mesi fa e che è stato uno dei promotori del piano di distruzione di intere popolazioni.
Trascrivo un estratto da un quotidiano per approfondire la vera finalità degli sbarchi dei clandestini immigrati soprattutto in Italia.
«Tra meno di due settimane la Germania andrà al voto per le elezioni federali. Angela Merkel è stra-favorita per la vittoria, per cui l'unico aspetto di novità del risultato potrebbe essere l'ingresso al Bundestag della ultra-destra di Afd, che gli ultimi sondaggi danno tra l'8 e l'11%, quindi ben al di sopra del 5% della soglia di sbarramento.
Il giornale tedesco Welt ha in queste ore tirato fuori uno scambio di e-mail risalente al 2013 nel quale la leader di Afd, Alice Weidel definisce la Merkel “una criminale” e dipinge al suo interlocutore, un conoscente indicato semplicemente con “J”, uno scenario apocalittico conseguente alle politiche sull'immigrazione dei governi europei e tedesco in particolare, “che altro non è che la marionetta delle potenze vincitrici della seconda guerra mondiale”.
Racconta la Wiedel che “la ragione per cui siamo invasi da popoli kulturfremd, (ovvero “estranei alla cultura”) come gli arabi, i sinti e i rom, è colpa dei nemici della costituzione che ci governano e che puntano alla sistematica distruzione della società borghese”, ovvero ipotizzando uno scontro tra minoranze etniche incoraggiato e finalizzato proprio alla destabilizzazione delle basi della nostra civiltà».
Non abbiamo alcun dubbio sulla vera finalità dell’invasione islamica in questo esodo che parte dall’Africa, persone che noi amiamo e per cui preghiamo, ma come hanno detto Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI, la vera soluzione è di rimanere nelle loro Nazioni ed aiutare lo sviluppo delle popolazioni anche con l’aiuto delle Nazioni occidentali.
«Questo scriveva Papa Giovanni Paolo II: “È responsabilità delle autorità pubbliche esercitare il controllo dei flussi migratori in considerazione delle esigenze del bene comune. L’accoglienza deve sempre realizzarsi nel rispetto delle leggi e quindi coniugarsi, quando necessario, con la ferma repressione degli abusi”. 
Per Papa Wojtyla era inoltre necessario “salvaguardare il patrimonio culturale proprio di ogni Nazione” e dare una particolare attenzione ai migranti cattolici. Come a dire: prima si faccia attenzione ai propri fedeli, poi agli altri. Un messaggio che molti Prelati dovrebbero rileggere oggi».
È un convincimento opposto al bene comune e alla vera missione della Chiesa quello di alcuni prelati che non osservano più la Parola di Dio, che comporta la diffusione del Cristianesimo nel mondo e non di favorire l’invasione musulmana in Italia e in tutta l’Europa. 
“Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28,19). 
Credere e pretendere il dialogo interreligioso con quanti rifiutano Gesù Cristo, può condurre alcuni prelati ad allontanarsi dalla fede fondata da Gesù Cristo, e questo anche se non è visibile esteriormente, viene compreso senza alcun dubbio dall’orientamento pastorale nelle diocesi. 
Sono grandi “guai” per quanti vogliono trasformare l’Italia cattolica in un recipiente multiculturale, declassando la Santa Chiesa come una qualsiasi religione uguale alle migliaia presenti nel mondo. 
Solo in questa Chiesa si è manifestato Dio incarnato, ed Egli ha insegnato che bisogna aiutare principalmente quanti vivono nello stesso territorio. “Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele” (Mt 15,24).
Gesù prima si è preoccupato di far stare bene i credenti ebrei, poi ha inviato in tutto il mondo i discepoli a predicare la salvezza aperta a tutti. 
Gesù ama tutti e vuole salvare l’umanità, è evidente che il Cristianesimo è la Religione della Verità, in altre religioni c’è solo la volontà dell’uomo.
La volontà dell’invasione musulmana dell’Italia è fin troppo evidente, come anche è chiaro il piano del governo invisibile mondiale di utilizzare l’Italia come cuscinetto per sperimentare questi famosi vaccini i cui effetti si vedranno negli anni a venire! 
La stessa imposizione è da regime sovietico e questo già indica che c’è un interesse scorretto da parte di molti invisibili, che curano bene anche gli interessi farmaceutici. L’Italia è l’unica Nazione in Europa con questo obbligo, inoltre quelli che sono favorevoli all’immigrazione incontrollata, si accaniscono contro gli specialisti e gli uomini di scienza contrari ai vaccini. 
Questa persecuzione spiega che non c’è verità nel loro agire.
Senza dubbio siamo favorevoli ai vaccini puliti e non pieni di metalli pesanti. Quelli che presentano motivazioni scientifiche sane e senza una costrizione subdola.
L’attacco contro la famiglia cristiana, il matrimonio cattolico, i giovani e la loro educazione, l’introduzione soft del gender negli asili, sono iniziative incomprensibili in uno Stato difensore dei suoi cittadini. Qui non ci sembra che gli italiani siano al primo posto delle loro preoccupazioni. Sembra tutto il contrario!
Come strana è la coincidenza degli stessi annunci pubblici e nello stesso periodo di molti che guidano la Nazione. E non solo questi.
Il ministro dell’Istruzione ieri ha proposto di far tenere in classe agli studenti i smartphone, più precisamente sui banchi. Ecco la sua incredibile motivazione: “Smartphone in aula per combattere le fake news (false notizie)”. Sostiene che si tratti di un “utile strumento di apprendimento”. Chi può credere ad una giustificazione simile? Non vogliono far crescere culturalmente gli studenti?
Non dimentichiamo la gravità dello Ius soli. Per Grazia di Dio da ieri è stato accantonato per mancanza di voti al Senato questo progetto contro l’Italia, gli italiani e la Chiesa Cattolica.
Tantissimi studiosi di svariate discipline ed evidentemente senza alcun aggancio al Bilderberg, hanno spiegato che lo Ius soli sarebbe la rovina dell’Italia sotto ogni aspetto, principalmente religioso e noi assistiamo che proprio moltissimi prelati pretendono questa legge che va contro la Santa Chiesa e tutti gli italiani. 
Lo Ius soli è una legge capestro, un patibolo morale per gli italiani onesti. 
Senza contare l'aumento della criminalità a causa della mancanza di soldi e case di moltissimi immigrati, accolti disinvoltamente e senza preoccuparsi della sofferenza degli italiani e dei cattolici. Verrà il tempo in cui Gesù Cristo perseguitato dai potenti, darà a tutti loro la ricompensa che meritano! Non manca molto!!!
 “Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete”. Buona preghiera a tutti.
 
 
 
 
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+ VANGELO (Gv 3,13-17) 
Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’Uomo.
 
B - Quando si parla di Croce anche tra i cristiani ci sono comprensioni diverse e non sempre arrivano a conoscere il valore del suo vero significato. Ricorro alla Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi per iniziare a scoprire la potenza della Croce. “La parola della Croce è stoltezza per quelli cha vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio” (1 Cor 1,18).
Egli scriveva alla comunità di Corinto per ricucire un rapporto diventato difficile a causa dei troppi pensieri contraddittori che affollavano le menti deboli dei corinzi. Alcuni avevano un pretesto per mettere in dubbio la visita di un viaggio fatto da San Paolo prima ancora della stesura di questa Lettera da Efeso intorno al 55 d.C.
Fu proprio la sofferenza causata dalla comunità di Corinto a spingere l’Apostolo a condensare in questa Lettera eventi molto importanti per confermare quanto aveva già predicato e a trasmettere allo stesso tempo per i secoli futuri la conoscenza del più antico racconto della Cena (11,23-27), di un antichissimo schema catechetico (15,3-7), del più antico resoconto sulle apparizioni del Risorto (15,5-8), dell’inno o, meglio, encomio della carità (1 Cor 13), di una lunga riflessione sulla resurrezione (1 Cor 15).
San Paolo conobbe la crudezza della Croce più degli altri Apostoli ma non cadde nella disperazione né fermò la sua missione.
Le croci che dovette affrontare furono molte e non le cercava, non faceva nulla di sbagliato nel suo apostolato, per cui non gli si può imputare nulla. Non cercava le croci, come invece avviene in questi tempi ai cristiani che vivono disordinatamente e si ritrovano gravati di difficoltà, di abbattimenti e di tante forme di impedimenti. 
La distinzione tra la croce permessa da Gesù per la nostra santificazione e che è sempre sopportabile, e l’altra croce che si confeziona il cristiano è fin troppo reale e solo chi non è lucido non capisce la distinzione. Gesù non vuole vederci nella sofferenza, Lui ha sofferto per ognuno di noi, ma ognuno deve vivere la sua croce che si confeziona con le sue “mani”. 
San Paolo spiegava ai romani l’importanza della partecipazione alla Croce di Cristo: “E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria” (Rom 8,17). 
Discorso diverso è la partecipazione che il Signore richiede a tante anime per condividere la sua Croce e sono anime forti, spirituali, consapevoli dell’intervento di Gesù nella loro vita, comprendono facilmente l’intervento di Dio che è differente dalla croce scaturita dagli errori che commettono altri avventati e troppo sicuri delle loro idee.
Ognuno partecipa alla Croce di Gesù in modo personale, quando comprende i suoi limiti e che tutto il bene è Grazia di Dio.
La festa dell’esaltazione della Croce ci dice che questo è il mezzo principale per calmare un’altra forma di esaltazione ed è quella mentale. 
Non si tratta di disturbi, è la natura umana che necessita assolutamente di una purificazione e quando è assente perché si fa fatica a rinnegarsi, se il cristiano non la compie nella sua vita, oltre i pensieri insensati c’è un disordine totale che fa vivere in un perenne stato confusionale.
L’Amore di Gesù soccorre i cristiani che si smarriscono e che cadono ripetutamente, non c’è dubbio sulla disponibilità di Dio nell’aiutare i deboli, ma Lui si blocca quando vede la cocciutaggine e l’orgoglio di quanti vogliono fare da soli senza interpellarLo e ricadono ripetutamente negli errori per la loro avventatezza e un mancato equilibrio nel discernimento. 
Questi cristiani sono cercatori delle croci, se le preparano con i loro errori e qui Gesù non ha affatto responsabilità. Ci sono quelli che si rendono conto che quelle croci le hanno volute e invertono la rotta della vita, abbandonandosi completamente a Gesù. 
Altri, invece, nonostante le dolorose croci presenti nella loro vita per gli errori costanti, rimangono impassibili nel loro percorso distruttivo e quasi attendono una risoluzione magica. Molti perdono la fede e non vanno più a Messa, cercano nella magia la maniera dei loro problemi e non vogliono capire che il vero problema sono loro!
Molti cristiani si lamentano di non ricevere Grazie senza riflettere che non ne hanno meriti, per avere sperperato forse milioni di aiuti divini per divertirsi nei loro capricci, e mentre si divertivano a mostrare ovunque amor proprio e vanità, al tempo stesso confezionavano le loro croci. 
Che colpa ha Gesù Cristo se molti cristiani non Lo ascoltano e non si pongono neanche il dubbio della loro limitatezza?
Grazie all’aiuto di molti buoni Sacerdoti, sono numerosi ogni giorno i peccatori che iniziano una vita umile, decorosa, apprezzata da Gesù.
Ho aiutato molte persone che venivano da situazioni di fortissima sofferenza per i loro errori, sbagliate valutazioni e altro, persone che però con umiltà hanno compreso i loro limiti e hanno deciso di rinascere veramente in Gesù, evitando di compiere qualsiasi azione senza prima avere pregato molto e chiesto consiglio. 
Persone che conosco e che vivono in tante parti d’Italia, rinate a nuova vita e sono felicissimo per loro e le loro famiglie, mi sento molto più di un padre terreno per averli condotti alla Grazia di Dio. Persone che erano perdute nelle nei loro disordini morali ed esistenziali, e le ho partorite alla vita nuova nella preghiera prolungata, nella sofferenza che arriva da tante parti, nei continui sacrifici per strapparle dalle catene di satana.
“… figlioli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finché non sia formato Cristo in voi!” (Gal 4,19). 
Guardo all’Apostolo Paolo e comprendo la sua sofferenza quando cercava appassionatamente di convertire intere popolazioni al Vangelo di Gesù. Non si ottengono Grazie senza molte preghiere, senza una vita dedicata pienamente a Dio, come possono fare gioiosamente anche quanti vivono in famiglia.
La nostra famiglia spirituale, questa Associazione adesso è frequentata da moltissimi  Associati, e ognuno di voi è per me un’anima da aiutare senza risparmiarmi. Davanti a Gesù Eucaristia prego moltissimo ogni giorno per ognuno di voi, vorrei sapervi nella gioia e nella vera pace, voglio che restiate nel Cuore del Signore e vedervi crescere nella Volontà di Dio.
Conosco bene le strategie di satana per allontanare i credenti dalla preghiera e faccio preghiere di liberazione a distanza su quanti mi chiedono aiuto. I diavoli fuggono quando un Sacerdote, o un Carismatico prega con il cuore e  comanda a loro nel Nome di Gesù di andare via! Tremano quando si pronuncia la Croce di Cristo.
Le anime buone comprendono che la Croce è il mezzo principale per riparare i più grandi peccati dei peccatori e toglierli dal loro inferno. 
Questo desiderano fare quanti vivono in comunione con Gesù e provano intenso dolore nel constatare la vita disordinata di miliardi di peccatori. Sono questi a scegliere male, ma Gesù è sempre pronto ad accogliere il loro pentimento.
Le croci non vengono mai da sole, esse sono attirate dalle colpe di chi non cura la sua fede e non prega. Le croci sono presenti dove c’è disordine.
E la sapienza della Croce non è follia, è adesione alla Vita di Gesù e risurrezione per quanti vivevano nei peccati e hanno trovato la Luce! Buona preghiera a tutti.
 
 
 
Beata emilie
 
 
 
C - Di per sé i cristiani ogni mattina dovrebbero ringraziare nelle preghiere Gesù per il nuovo giorno e chiedere la sua protezione per tutta la giornata. Così si dovrebbe recitare la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria per rimanere nel rifugio della sua Onnipotenza per Grazia. Altro aspetto importante per un cristiano è di riflettere sui frutti spirituali da guadagnare nella giornata per crescere nella Grazia di Dio e diventare sempre più vicino a Gesù. 
Non sono pensieri e propositi che affannano la vita, al contrario la deliziano e la ritemprano, sono infatti i pensieri spirituali a creare una comunicazione con Gesù e a permettere di ricevere tanti altri suoi doni. Se non c’è questa dolce premura cominciando con la recita delle preghiere mattutine, si segue un Gesù astratto, non ben identificato, diciamo quasi un estraneo. 
La preghiera ha maggiore incisività se chi viene pregato si conosce abbastanza, Dio non dà Grazie a chi non Lo cerca intenzionalmente.
Sempre la mattina sono incantevoli e belle le preghiere che si recitavano in passato ma che il 95% dei cattolici dimentica o rifiuta con un senso di dispregio. Eppure, la recita dell’atto di fede, speranza e carità hanno aiutato generazioni di Santi e veri cattolici a crescere nella Grazia di Dio e a chiedere fin dal mattino ogni aiuto e protezione al Signore. Queste preghiere semplici ma molto profonde non si amano più, sia per il dinamismo che assale la persona sia per una sbagliata conoscenza teologica. Noi vogliamo rileggerle lentamente e con amore:
“ATTO DI FEDE
Mio Dio, perché sei verità infallibile, credo fermamente tutto quello che Tu hai rivelato e la Santa Chiesa ci propone a credere. Ed espressamente credo in Te, unico vero Dio in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figlio e Spirito Santo. E credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, incarnato e morto per noi, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna. Conforme a questa fede voglio sempre vivere. Signore, accresci la mia fede.
ATTO DI SPERANZA
Mio Dio, spero dalla tua bontà, per le tue promesse e per i meriti di Gesù Cristo, nostro Salvatore, la vita eterna e le Grazie necessarie per meritarla con le buone opere, che io debbo e voglio fare. Signore, che io possa goderti in eterno. 
ATTO DI CARITÀ
Mio Dio, ti amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, perché sei bene infinito e nostra eterna felicità; e per amore tuo amo il prossimo come me stesso, e perdono le offese ricevute. Signore, che io Ti ami sempre più”. 
Trovate il tempo ogni mattina per queste preghiere, così darete fiamma al vostro cuore che vuole amare Gesù, la preghiera è il modo più apprezzato e riuscito per piacere a Dio. C’è sempre tempo per compiere molte cose, anche non importanti, è da ingrati non ringraziare Gesù fin dal mattino e non consacrarsi alla Madonna. Chi vuole sul serio iniziare un cammino spirituale, deve desiderare di incontrare Gesù nella preghiera e deve farlo fin dal mattino. Buona preghiera a tutti.
 
 
 
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+ VANGELO (Mt 18,15-20) 
Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello.
 
D - Domenica scorsa abbiamo meditato sulle drastiche parole di Gesù rivolte a quanti agiscono seguendo i loro ragionamenti senza mettersi davanti a Dio cercando di capire la sua Volontà. Ho iniziato il commento dell’altra domenica con la frase seguente.
La santità di un cattolico intesa come assidua pratica di tutte le virtù, non può passare da questa frase: “Non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!”. Chi pratica le virtù pensa sempre secondo Dio. Gesù la rivolse a Pietro dopo la protesta di questi che non accettava umanamente la morte in croce del suo Signore. 
Questo è uno degli impedimenti che impedisce la crescita spirituale e fa scivolare sempre più verso il nulla, con l’indurimento del cuore e una determinazione irragionevole contraria alla crescita spirituale personale. 
È irrazionale questo comportamento e non compreso anche da quei cristiani convinti di compiere tutto perfettamente, rifiutandosi di vedere lo stato catastrofico in cui si trovano. Preferiscono non pensarci o giustificare in mille modi le loro opere contrarie al bene.
Questa domenica Gesù ci parla della correzione fraterna, un tema poco trattato nelle catechesi e non conosciuto adeguatamente da molti cristiani. Questa correzione è indispensabile per far permanere un’amicizia sincera e trasparente, altrimenti si finisce per vivere in una falsa amicizia che in effetti è favorita da questa società ipocrita e opportunista.
L’amico sincero lo trovi quando richiedi un aiuto trovandoti in difficoltà, solo lì avviene la distinzione tra vero e falso amico. 
La mentalità corrente è stata plasmata dalle istruzioni sistematiche e sottili dei mezzi di comunicazione, attraverso essi i nemici di Dio e dell’umanità hanno introdotto ingegnosamente, meticolosamente e furbescamente stili di vita devastanti per l’uomo e la donna, lasciando credere che i tempi cambiano e la mentalità deve evolversi.
Non c’è dubbio che migliorare lo stile di vita a favore della salute fisica e l’integrità morale è sempre una conquista, ciò  che preoccupa è la modificazione e l’aspetto di un progresso che elimina i valori morali e addirittura anche quelli umani. 
Non possiamo indicarlo come progresso, è il regresso pilotato da chi governa invisibilmente il mondo e vuole ridurre la popolazione mondiale, come attestano migliaia di articoli che si trovano sul web e redatti da famosi scrittori, scienziati, studiosi di svariate discipline. Questo piano passa attraverso la decomposizione della dignità della persona e si realizza gradatamente seguendo la decadenza morale della società.
Sotto gli occhi di quanti ancora conservano una morale c’è una società disfatta e diretta al suo disfacimento. L’involuzione è evidente!
Bisogna ripartire da un punto preciso per risalire dopo una caduta o per risollevarsi moralmente, ed è la correzione fraterna. 
Moltissimi matrimoni sarebbero ancora integri se i coniugi avessero attuato con sincera trasparenza l’amorevole correzione anche nelle piccole cose per eliminarle e non ricadere nelle strane incomprensioni. È la correzione a far crescere l’amore e l’affiatamento.
La coppia di sposi cristiani sono chiamati oggi a gesti eroici per mantenere viva la loro relazione e stabilire per quanto possibile l’armonia nella famiglia. Una armonia che non può nascere nelle minacce né nell’arrogante comportamento di prevalere sulla moglie o sul marito nelle situazioni che si presentano giornalmente.
È una finzione mostrarsi all’esterno come una coppia affiata se poi in casa volano i coltelli o non volano perché c’è ambigua complicità.
La correzione fraterna nella coppia è alla base del rapporto, altrimenti si diventa complici nel male, ci si difende vicendevolmente sapendo di vivere nella menzogna e nell’inganno verso i propri figli e anche verso Dio. 
Che considerazione può avere Gesù di queste persone? Le considera veri seguaci e ne ha stima? Anche se considera la loro immaturità, l’egoismo che li pervade, una fede piccola e la mancanza di un sincero desiderio di conversione, può riporre aspettative in loro?
Il vero problema che colpisce quanti vivono in uno stato confusionale, anche se hanno la convinzione di essere nella luce… è la disinvoltura con cui percepiscono in modo opposto la loro esistenza. Il problema profondo, serio e alle volte drammatico, è la mancanza di conoscenza personale, essi si percepiscono come non sono, valutano la loro vita molto al di sopra della verità.
In essi poi non è presente la verità!
Nella copertura assillante e logorante che stabiliscono due amici/che, anche due colleghi di lavoro oltre la coppia di sposi, si trova una meschinità sconsolante e un incamminarsi nel girone tenebroso che avvicina sempre più al principe della menzogna. È lui il vero trionfatore quando manca la correzione fraterna.
L’amicizia tra due o più persone, la famiglia, un gruppo di preghiera, tutte queste componenti si salvano solo se esiste una trasparenza ricercata e autentica, non quando si nasconde dietro un dito l’agire perennemente sbagliato che sfocia nell’ipocrisia. 
Un cristiano non può agire come i pagani che ingannano e nascondono astutamente le loro iniquità, i continui errori di valutazione. 
Diventa complice chi non corregge l’amico/a che sbaglia, con il suo silenzio ammette di condividere ed accettare gli errori e le scelte sballate di chi sbaglia per la presunzione di capire tutto o perché vuole compiere solo quello che decide, senza confrontarsi con nessuno. Questo si chiama orgoglio.
È desolante questa complicità e non ne fanno a meno perché essa è la loro sicurezza per non far trasparire tutto il male presente anche nei pensieri e diventa una doppiezza nei confronti di tutti gli altri, non solo figli ed amici, anche del Sacerdote, se è presente nella comunità di preghiera.
Un cristiano può sbagliare molte volte al giorno per debolezza, anche il giusto cade sette volte al giorno per piccole cose, la complicità invece è deliberata e si vede nei volti l’ambigua copertura e cadono le loro braccia della preghiera, diventano muti davanti a Gesù e alla Madonna. Se pregano è solo per l’abitudine e la loro preghiera resta rasente la terra.
Gesù è dolce e allo stesso tempo perentorio nel dare l’insegnamento sulla correzione fraterna. 
Non tergiversa neanche qui, arriva alla conclusione del suo discorso con il lasciare nei loro errori quanti continuano a sbagliare senza mostrare un po’ di ravvedimento, senza mostrarsi con il capo coperto di cenere davanti a Gesù nella preghiera, esplicitando il sincero pentimento al Sacerdote che Lo rappresenta. Buona preghiera a tutti.
 
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