12/01/2014

Catechesi N. 50

A - Non c'è limite nell'amare la Madonna. E’ assolutamente indispensabile seguire Lei per incontrare Gesù. E’ Lei la Maestra del nostro cammino di perfezione. Amiamo senza limiti la Madre di Dio, l’eterna nemica di satana.
B - Dio ripone grande fiducia nelle persone credibili e sincere, sempre pronte ad affermare la verità e ancora più veloci a rifiutare l'opinione umana piena di miseria e imprecisione.
C – Gesù è il nostro modello di vita. In Gesù gli uomini trovano quello di cui più hanno bisogno e quello di cui sono assetati: salvezza, pace, gioia, perdono dei peccati, libertà, comprensione, amicizia.    
D - Oggi all'interno del Cristianesimo si fa fatica a testimoniare Gesù. Molti credenti hanno vergogna di parlarne al lavoro per non patire ritorsioni. Ma così si accontentano gli uomini e si tradisce il Signore!
E - La Luce che illumina la persona e la divinizza scaturisce dall'incontro con la Vita che è Gesù Cristo, senza di Lui non può esistere questa Luce e la persona vive nelle tenebre.

1/01/2015

A - Non c'è limite nell'amare la Madonna. E’ assolutamente indispensabile seguire Lei per incontrare Gesù. E’ Lei la Maestra del nostro cammino di perfezione. Amiamo senza limiti la Madre di Dio, l’eterna nemica di satana.
 Uno degli aspetti che mi piace di questa solennità è la sua collocazione nel calendario liturgico. Nel 1° giorno del nuovo anno troviamo la Madre di Dio ad indicarci il cammino, a guidarci durante tutto l'anno. I credenti trovano in questo giorno la risposta al cammino spirituale che non si può compiere senza la Madonna.
Dio da molti secoli ha voluto che si esaltasse la Vergine Maria con questo titolo. Dal lontano 11 ottobre 431, durante il Concilio di Efeso, venne definita la Verità di Fede della “Divina Maternità di Maria”. 
Così nel 1931, ricorrendo il XV Centenario del Concilio, Papa Pio XI ne istituì la festa liturgica.
La Chiesa ha recepito la volontà di Dio indicando non solo nell'Immacolata la Guida per giungere a Gesù, ma ha anche posto al 1° dell'anno la solennità più prestigiosa.
Una Creatura che diventa Madre di Dio ha del clamoroso. Essa non diventa madre di una delle tante divinità pagane degli antichi romani o dei greci.
La Fanciulla di Nazareth è stata innalzata ad un privilegio che anche i cristiani più deboli faticano a credere: Madre di Dio.
Una Creatura elevata ad una dignità così insuperabile, inaccessibile, ineguagliabile, doveva avere privilegi rarissimi!
In questi duemila anni, di conseguenza, la Madre di Dio ha dimostrato la sua Onnipotenza per Grazia, intervenendo su mandato di Dio nella nostra storia unicamente per condurre noi a Dio.
Con la sua piena partecipazione alla Vita del Figlio Divino è diventata Corredentrice del genere umano e Mediatrice per distribuire le Grazie ai richiedenti, in quanto la sua volontà è integrata totalmente nella volontà della Santissima Trinità.
Non posso non ricordare tutti i maldicenti che hanno offeso gravemente la Vergine Maria, non solo con le bestemmie. I più pericolosi sono stati in passato i cristiani stessi, che continuano ancora oggi l'offensiva.
Molti seguaci di Cristo minimizzano il ruolo unico che la stessa Chiesa attribuisce da millenni alla Madonna. Tra tutti i detrattori pieni di orgoglio e vuoti di spiritualità, non è mai stata provata valida una sola tesi contro la Madonna.
Perché  in passato c'è stata , e tuttora continua ad esserci, una forte avversione verso la Madonna da parte di tanti cattolici?
Possiamo capire il rifiuto dei protestanti.
Ma come spieghiamo la strana avversione di molti cattolici, tra cui teologi, Cardinali, Vescovi, Sacerdoti e insegnanti di religione?
All'inizio della sua ribellione Lutero, con il suo Protestantesimo, rimase devoto della Madonna. Furono i suoi seguaci evangelici a rifiutare la devozione alla Madre di Dio.
La spiegazione del rifiuto della devozione alla Madonna si trova nella vita dissipata e corrotta delle persone che La combattono.
E’ evidente che la presenza di negatività e di ispirazioni diaboliche nei loro cuori, infonde tanta avversità contro l'irriducibile nemica di satana.
Maria è la Donna piena di Grazia e di virtù, concepita senza peccato,  Madre di Dio e Madre nostra,  Assunta in Cielo in Corpo e Anima.
La Sacra Scrittura ci parla di Lei come della più eccelsa di tutte le creature, la Benedetta, la più lodata fra le donne, Colei che tutte le generazioni chiameranno Beata.
La Chiesa ci insegna che Maria occupa, dopo Cristo, il posto più alto e insieme il più vicino a noi, a motivo della sua Maternità Divina.
Ella fu elevata, per Grazia di Dio, dopo il Figlio, sopra tutti gli Angeli e gli uomini.
Sicuramente sono miliardi i devoti che in questi duemila anni hanno chiesto il suo aiuto e la sua protezione, e incalcolabili sono i miracoli ottenuti tramite la Madre di Dio. Perché così ha voluto Gesù, è cioè che ricevessimo tutto da Lei, Madre della Grazia e Mediatrice di tutte le Grazie.
Non c'è limite nell'amare la Madonna. E’ assolutamente indispensabile seguire Lei per incontrare Gesù. E’ Lei la Maestra del nostro cammino di perfezione. Amiamo senza limiti la Madre di Dio, l’eterna nemica di satana.
Ella non attende altro che la nostra adesione e la nostra apertura a Lei per compiere in ognuno di noi meraviglie di Grazie.
In questo 1° giorno del nuovo anno meditiamo Lei la Madre di Dio che è  l'Amore!
Non cerchiamo la consolazione materiale, ma cerchiamo Gesù e la Madre Celeste, e solamente quando apriremo i nostri cuori a Loro, e pregheremo con fede, si verificheranno i miracoli. Senza la preghiera non possiamo vivere né dire che apparteniamo a Gesù e a Maria.
La preghiera è gioia. La preghiera è ciò che il cuore umano desidera. Perciò consacriamoci tutti i giorni  al Suo Cuore Immacolato e scopriremo Dio.
Offriamo le nostre penitenze per la conversione dei peccatori e dei sacerdoti. Solo così potremo trovare la strada che porta alla luce e alla vita eterna.
In questo anno grande e santo nel quale siamo entrati, preghiamo in modo particolare per coloro che non hanno ancora sentito l'amore di Dio, per i peccatori, per i sacerdoti e per il mondo intero perché passeremo attraverso molte tribolazioni e con l’aiuto della preghiera troveremo meno difficoltà nell’affrontare queste tribolazioni e prove. 
Dobbiamo purificare i nostri cuori, con la Confessione, con la Carità e le buone Azioni, anche perché molti dei nostri cuori sono ancora rimasti chiusi.
Noi dobbiamo trasmettere alle persone che vengono in Associazione pace, amore, gioia e tranquillità.
 Incominciamo a pregare seriamente e mettiamo da parte tutte le invidie, le gelosie, l’orgoglio e la superbia  che sono strumento di satana..
Preghiamo per il dono della conversione. Solo con Gesù e Maria possiamo avere la pace, la gioia e il cuore pieno d'amore.
Buona preghiera a tutti.


B - Dio ripone grande fiducia nelle persone credibili e sincere, sempre pronte ad affermare la verità e ancora più veloci a rifiutare l'opinione umana piena di miseria e imprecisione.
 La figura e l'opera di Giovanni Battista suscitavano molta sorpresa e davano fastidio alla situazione appiattita, organizzata dai capi dei sacerdoti e dei leviti. Quando iniziò la sua predicazione ci fu un notevole clamore nella zona. Le domande che si ponevano era tante e nessuno riusciva ad individuare la verità. Il popolo attendeva il Messia e ogni nuovo profeta che predicava o che pregava pubblicamente scatenava ipotesi e supposizioni.
La caratteristica che impressionava tutti era la penitenza praticata da Giovanni Battista. Non si era mai visto nella regione un profeta con questa rigorosa disciplina. La maggior parte ipotizzava per il Messia atteso, ma preoccupava la sua rigidità mentre l'Atteso avrebbe dovuto portare la pace e l'amore.
Lo interrogano subito: "Tu, chi sei?". Era la domanda che nascondeva la curiosità e il timore di conoscere la verità. L'audacia li spinse ad ascoltare la sua testimonianza. Rimasero sorpresi sia per la risposta pienamente sincera sia per lo svelamento della sua vera identità.
Non era il Messia ma "Io sono voce di uno che grida nel deserto: rendete diritta la via del Signore, come disse il Profeta Isaia".
Era un Precursore e questo confondeva ancora di più i curiosi farisei. Era venuto per preparare la via al Messia. Il suo ruolo era di annunciare l'arrivo dell'Atteso delle genti, e già in questo mostrava una profonda umiltà, svelando il suo ruolo di inferiore e subordinato.
Giovanni Battista era stato santificato nel grembo della madre, quindi prima ancora di nascere, dalle parole pronunciate dalla Vergine Maria la quale trasmetteva l'onnipotenza contenuta nel suo grembo.
Ma lo stato di santificato prima ancora di nascere non era di per sé il completamento della vita spirituale. Questa spettava a lui coltivarla per diventare il Precursore del Messia.
In Giovanni Battista riscontriamo una autenticità maestosa. Egli non si lasciò deviare dalla mentalità del tempo né prese decisioni secondo il proprio punto di vista. La rinuncia alle proprie opinioni in materia di Fede o nelle scelte fondamentali, è una prova di maturità spirituale.
Dio ripone grande fiducia in queste persone credibili e sincere, sempre pronte ad affermare la verità e ancora più veloci a rifiutare l'opinione umana piena di miseria e imprecisione.
Giovanni Battista ha realizzato in pieno la volontà di Dio, senza mettere se stesso davanti alla verità, senza esaltare il suo prestigioso ruolo.
Egli si mise a servizio della Verità, lo fece con massima docilità e rinnegamento, fino a raggiungere una santità elevatissima. Noi non potremo avanzare nel cammino di perfezione se per primo non metteremo da parte l'orgoglio.
È uno sforzo notevole vincere questo vizio, ma l'esercizio giornaliero ci farà ottenere grandi vittorie.
Questo grande Profeta ci indica la vera via della nostra realizzazione: sta nel compiere la volontà di Dio e nella rinuncia.
Buona preghiera a tutti.


     

Santa Virginia

C – Gesù è il nostro modello di vita. In Gesù gli uomini trovano quello di cui più hanno bisogno e quello di cui sono assetati: salvezza, pace, gioia, perdono dei peccati, libertà, comprensione, amicizia.
 Questo 1° capitolo del Vangelo di San Giovanni, dopo il Prologo, evidenzia le fasi dell'agire di Giovanni Battista, impegnato nel dare testimonianza di se stesso, in modo da sciogliere ogni dubbio sulla sua reale identità di servitore del Messia.
Oltre a spiegare che il suo compito era quello di preparare la Via, egli indicava Gesù come l'Agnello di Dio, e Lo presentava come il Messia atteso, agendo con assoluta convinzione.
La presenza di Giovanni Battista è un concentrato di verità e di umiltà. Gli uomini però non amano la verità e rifiutano l'umiltà.
Una delle conseguenze dei peccati è la perdita della vergogna.
La persona non ha più un limite nell'agire arrogante, perde le redini dell'istinto e segue l'euforia del momento.
I ripetuti peccati si oppongono alla verità, nascondono la bellezza della vita onesta per privilegiare le passioni disordinate.
Il mondo di oggi è bersaglio di incalcolabili tentazioni che satana riesce a far giungere attraverso i mass-media e solo i cristiani coerenti riescono a mantenersi integri.
Gli uomini scelgono di continuo modelli da imitare e per questo si creano molti idoli. Ciò è inevitabile quando Dio non occupa il centro della vita.
Questi modelli sono osservati molto spesso attraverso la televisione e altri mezzi di comunicazione. Sono amati, e si cercano notizie per conoscere come vivono, cosa fanno, come parlano, qual è il profumo che utilizzano, cosa mangiano e cosa pensano del sesso e della vita in generale. Essi diventano idoli da imitare.
Invece, quanti sono i cristiani che meditano la vita di Giovanni Battista o di qualche altro Santo per diventare migliori? Pochi!
Ecco la crisi epocale della Chiesa e lo smarrimento dei cristiani.
Essi non hanno punti di riferimento perché troppo impegnati nelle occupazioni mondane e assorbiti dai social network che frullano nella loro testa.
Avviene di continuo una manipolazione della realtà che ci circonda, utilizzando mezzi che sembrano utili per conoscere e allargare il giro delle nostre conoscenze, quando invece restiamo dominati da una esigenza impulsiva e non spirituale che cresce sempre più.
I veri prigionieri oggi sono coloro assoggettati a modelli di comportamento depravato. Moltissimi giovani di oggi seguono regole di comportamento diverse da quelle che i genitori si aspettano. Forse qui c'è una mancanza di educazione religiosa oppure non c'è più un controllo sereno delle loro scelte.
I giovani non hanno limiti nella scelta dei modelli da imitare, che non sono sempre positivi. Oggi forse è positivo un modello su diecimila.
La discussione non si pone sull'esistenza di modelli di comportamento. Esistono da sempre e oggi i più deboli li ricercano ansiosamente. Dobbiamo invece capire se essi risultano importanti.
Senza volerlo si può diventare un modello di comportamento positivo o negativo. Ciò dipende dallo stile di vita, dal ruolo che si occupa nella società o nell'ambiente di lavoro.
Da qui nasce una responsabilità notevole davanti a Dio, perché gli altri seguono nel bene o nel male gli stessi comportamenti.
Noi abbiamo un modello straordinario che è Gesù.
Già solo nell'invocare il suo Nome avvertiamo un senso di gioia e di pace.
Un amico lo chiamiamo per nome. Gesù è molto di più: è Dio, il Signore, la Grazia incarnata.
Come si può non invocare ogni giorno Colui che ci dona la vita e ci permette di restare in questo mondo?
Il Padre ha stabilito il Nome Gesù per suo Figlio e lo ha comunicato tramite l'Angelo alla Madonna.
Quando si pronuncia il Nome Gesù i diavoli tremano e l'anima migliora, un senso di pace avvolge la persona turbata e abbattuta. Nello stesso Nome di Gesù è legata ogni benedizione per chi Lo pronuncia e Lo adora.
Noi dobbiamo ripeterlo di continuo, con tanto rispetto e con tanta fiducia!
Chi invoca con amore il Nome di Gesù sa che si salverà, perché chi crede in questo Nome arriva ad essere figlio di Dio.
"In verità, in verità vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Nome, Egli ve la darà".
Nel Nome di Gesù si perdonano i peccati e le anime vengono purificate e santificate. Annunciare questo Nome è l'essenza di ogni apostolato, poiché il Signore è il fine della storia umana, il punto focale dei desideri della storia e della civiltà, il centro del genere umano, la gioia di ogni cuore, la pienezza di tutte le ispirazioni.
In Gesù gli uomini trovano quello di cui più hanno bisogno e quello di cui sono assetati: salvezza, pace, gioia, perdono dei peccati, libertà, comprensione, amicizia. Gesù prova grande compassione di quelli che Lo invocano e concede sempre Grazie. "Gesù, Maestro, abbi pietà di noi".
Così gridavano i lebbrosi e il Signore li guarì da ogni malattia, li rese puri e felici.
Invocando il Santissimo Nome di Gesù spariranno molti ostacoli e guariremo da molte malattie dell'anima che ora ci affliggono.
Buona preghiera a tutti.




D - Oggi all'interno del Cristianesimo si fa fatica a testimoniare Gesù. Molti credenti hanno vergogna di parlarne al lavoro per non patire ritorsioni. Ma così si accontentano gli uomini e si tradisce il Signore!
 Nel Vangelo di ieri Giovanni Battista ha dato testimonianza a Gesù indicandolo come l'Agnello di Dio, mentre Lo vedeva avvicinarsi verso lui. Non ci fu un dialogo tra loro due, niente domande da parte del Precursore già sufficientemente informato dallo Spirito Santo sulla vera identità di Gesù. La testimonianza di Giovanni Battista era precisa, e affermava con assoluta certezza quanto aveva conosciuto.
«Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di Lui. Io non Lo conoscevo, ma proprio Colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è Lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
La grande attendibilità di Giovanni Battista era sufficiente per convincere tutti i presenti. Rimanevano nel dubbio solo i farisei e quanti non volevano perdere certi privilegi nel Tempio. La testimonianza resa da lui era fortissima, rivelava prima ancora dell'inizio della vita pubblica di Gesù la sua divinità. Lo gridava senza temere nessuno: "... questi è il Figlio di Dio".
Oggi all'interno del Cristianesimo si fa fatica a testimoniare Gesù. Molti credenti hanno vergogna di parlarne al lavoro per non patire ritorsioni. Ma così si accontentano gli uomini e si tradisce il Signore!
Di chi avremo paura se restiamo nel Cuore di Gesù?
Il Vangelo oggi presenta i versetti seguenti: racconta che successivamente Giovanni Battista si trovava con due discepoli proprio mentre passava Gesù, il quale proseguì il suo cammino senza fermarsi, mentre tra i mondani ci si ferma e si fanno quattro chiacchiere. I due cugini però non erano mondani, e tutte le loro mosse erano prestabilite dalla sapienza di Dio; così doveva svolgersi la missione di entrambi.
Gesù passava e Giovanni Battista non Lo chiamò per presentargli i suoi discepoli, disse loro solo questo: "Ecco l’Agnello di Dio!".
Perché non si parlavano pubblicamente?
La gente non doveva capire che i due si conoscevano, quasi che esistesse un accordo già prestabilito. Tutto doveva apparire reale e la loro conoscenza doveva sembrare spontanea, guidata da una missione unica, irripetibile.
Furono sufficienti poche parole a Giovanni Battista per indirizzare i suoi discepoli dietro a Gesù. Notiamo il grande distacco da se stesso. La sua intenzione era solo quella di scomparire per rendere visibile a tutti la presenza del Signore.
Tutto in Giovanni Battista era di una spiritualità elevatissima, gioiva mentre indicava ai suoi discepoli di seguire Gesù, perché il suo compito era quello di preparare la Via, indicare la strada migliore. Ogni cristiano deve saper indicare la strada migliore ai peccatori smarriti nella selva del mondo.
Sono però pochi quelli che se ne preoccupano.
È il compito di ogni Sacerdote fare esattamente le stesse cose compiute da Giovanni Battista.
Si formano i discepoli per farli andare dietro a Gesù. Si mette al centro il Signore in ogni circostanza per poi mettersi sempre più in un angolo e lasciare agire Dio.
Non deve mai restare al centro il Sacerdote, altrimenti non permetterà mai a Gesù di agire nella comunità, lasciando Dio ai margini e quindi sempre frapponendo ostacoli all'azione dello Spirito Santo.
I due discepoli lasciarono Giovanni Battista e seguirono Gesù.
Egli li vide e domandò: "Che cosa cercate?".
Non domandò chi cercavano ma cosa.
Si può cercare una persona per entrare in amicizia o per giocare. Gesù invece chiese cosa chiedevano. Il Signore sposta il dialogo da Lui alle cose divine, anche se l'Autore era sempre Lui, voleva subito fare elevare ai due la mente verso le cose di Dio.
Andrea e Giovanni erano buoni e semplici, furono i primi a trovare Gesù, sono sempre i più buoni a dimorare nel Cuore del Signore.
Non dimentichiamo la pratica dei Primi 5 Sabati del mese dedicati alla Madonna. Buona preghiera a tutti.

 

Santa Genoveffa

E - La Luce che illumina la persona e la divinizza scaturisce dall'incontro con la Vita che è Gesù Cristo, senza di Lui non può esistere questa Luce e la persona vive nelle tenebre.
 Il Prologo è già stato presentato in queste due settimane liturgiche, vi rimando alla rilettura della Catechesi di martedì 31 dicembre per focalizzare alcuni dati. Merita un commento più dettagliato per il contenuto pieno di spunti, dove ogni frase apre ampie dissertazioni.
Non c'è il tempo per analizzarlo tutto, mi ritrovo a scrivere ogni giorno il commento in un tempo relativamente breve e non in una settimana se invece mi occupassi solamente del Vangelo della domenica.
Rileggendolo ancora una volta, dopo l'approfondimento biblico e lo studio minuzioso del testo, come avviene quando si studia la Parola di Dio, trovo ancora spunti di meditazione molto interessanti che cercherò di condividere con tutti voi. La Sacra Scrittura è una miniera interminabile di preziosi doni e di una sapienza eterna.
Questa prima frase che meditiamo ci rivela chiaramente che senza Gesù la vita degli uomini è un fallimento completo, nonostante le maschere, il successo effimero, il benessere, l'ostentazione vanitosa e superficiale.
Vivono così quanti non seguono Gesù. E’ vero che non tutti mostrano queste caratteristiche per lo stato sociale in cui vivono, ma almeno una tra esse la portano di sicuro: la maschera.
Io non condanno neanche questi ma prego per tutti loro, perché non hanno compreso nulla della vita per via della loro cecità. Si salveranno?
Leggiamo la prima frase che desidero commentare: "In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno accolta". San Giovanni riesce in poche parole a dimostrare la connessione tra la vera Vita e la Luce che illumina le coscienze e il mondo. Non ci può essere Luce Divina negli uomini se prima non incontrano l'Autore della Vita. Prima bisogna accogliere chi ci dona la vita. Non c'è vera vita senza Colui che dona gioia, amore e pace ad ogni vita umana.
La Luce che illumina la persona e la divinizza scaturisce dall'incontro con la Vita che è Gesù Cristo, senza di Lui non può esistere questa Luce e la persona vive nelle tenebre.
Ogni persona che non ha in sé la Luce di Gesù vive nella cecità intellettuale completa e compie scelte imprudenti, qualche volta azzeccate per l'esperienza acquisita, ma non per avere "visto" con gli occhi della Fede.
Moltissime persone vivono senza la Luce di Gesù che illumina la vita e riscalda i cuori. Tra queste ci sono anche persone buone, oneste, mansuete. Dio aiuta i buoni anche se non hanno incontrato Gesù. Essi rimangono però sempre assoggettati ad ogni tentazione e difficilmente ne riescono vincitori. I loro guai scaturiscono dalle scelte sbagliate e da stili di vita frivoli.
Anche molti credenti compiono di continuo scelte sbagliate perché si fidano della pochissima Luce che si intravede appena. Essi hanno la convinzione che ogni loro pensiero è perfetto, esatto, veritiero. Questa poca Luce presente non li illumina ma li acceca ancora di più per orgoglio. Essi non vogliono cambiare comportamenti e vanno a Messa, ma conservano sempre la vecchia mentalità.
Il Prologo afferma che "la Luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno accolta". Gesù vorrebbe illuminare anche i cuori ricolmi di peccati ma non può, non hanno il desiderio né la capacità di abbandonare la corruzione e di rinascere a vita nuova.
Le tenebre non possono accogliere la Luce, e solo con l'aiuto di molte preghiere è possibile suscitare desideri di conversione e risuscitare quanti dimorano nelle tenebre del mondo.
L'altra frase che meditiamo dal Prologo, indica che Gesù è la Grazia:
"Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto Grazia su Grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la Grazia e la Verità vennero per mezzo di Gesù Cristo". Oltre la testimonianza della divinità di Gesù, questo era un modo per informare gli ebrei che essi non avevano ricevuto tutto da Mosè. A lui Dio rivelò solo la Legge, ma non è stato Mosè a scrivere la Legge. "... fu data per mezzo di Mosè".
Mentre Gesù Cristo dona la Grazia da sé, perché  Lui è la fonte della Grazia e della Verità.
Il Prologo aggiunge:
"Dio, nessuno Lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è Lui che Lo ha rivelato".
Buona preghiera a tutti.

 

Santa Genoveffa


  

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