21/02/2015
Catechesi N. 54
A - Quanto indica oggi Gesù è possibile attuarlo solo se è presente un elevato grado di amore Divino. Ho già parlato del grado di amore Divino, diverso in ognuno perchè ogni anima ha una sua storia personale e unica.
B - La regola dell'amore è di trattare bene tutti, occorre stimare ogni persona almeno per una sua buona caratteristica. Non è facile agire sempre spinti dalla carità verso tutti, si è portati con facilità a giudicare o a disapprovare chi non è simpatico.
C - Ho sentito la notizia che lo scorso anno ci sono stati dei furti delle Ostie consacrate a Torino, sono stati cinque sacrilegi negli ultimi mesi.
D - Cercare disperatamente di essere il primo, inteso come migliore di tutti e provare altezzosità nei confronti degli altri, è una pratica molto utilizzata ultimamente.
Domenica 1° Marzo ore 10 Santo rosario, ore 10.30 Santa Messa dei Malati a seguire benedizione con olio.
A - Quanto indica oggi Gesù è possibile attuarlo solo se è presente un elevato grado di amore Divino. Ho già parlato del grado di amore Divino, diverso in ognuno perchè ogni anima ha una sua storia personale e unica. È impossibile che due persone, anche familiari, facciano lo stesso identico cammino di Fede, in quanto ognuno ha le proprie esperienze personali, ha sentimenti esclusivi, pensieri e personalità.
Anche oggi Gesù ci rilascia tanti insegnamenti, e in effetti rimane difficile seguirli, praticarli, se non c'è un'applicazione proporzionata. Non si tratta di trascurare il lavoro o la famiglia, ma di evitare molte perdite di tempo, di utilizzare bene il tempo. Chi vuole meditare il Vangelo con calma e per averne molti vantaggi spirituali, riesce a farlo ogni giorno, si organizza e trova gli spazi di silenzio da dedicare alla cosa più importante: la Parola di Dio.
Il Vangelo è per ogni essere umano la guida indispensabile per non fallire nella vita, però la stragrande maggioranza lo rifiuta, altri lo leggono senza interesse, altri ancora si illudono di osservarlo tutto solo perchè frequentano qualche gruppo, mentre sono pochi i cristiani che lo osservano con grande amore.
Hanno trovato nel Vangelo la guida, diventa la bussola e non lo lasciano più, anche a costo di rinunciare ad altro.
Gesù non impone a nessuno il Vangelo, è Dio Amore che rispetta la libertà di ognuno, nonostante Lui sia il Creatore di questi soggetti che poi decidono se seguirlo o meno. "Se qualcuno vuol venire dietro a me...".
Oggi Gesù afferma che è impossibile seguire Lui se non si rinuncia alla mentalità vecchia e peccaminosa. Senza rinnegamento non si può assolutamente accogliere il messaggio nuovo portato da Lui, ogni cristiano è chiamato a scegliere tra Lui e i piaceri effimeri.
Questa è la vera sequela di Gesù, si seguono le sue orme quando si diventa maturi interiormente dopo avere compreso l'inutilità di tante cose che solo per qualche giorno illudono di una inesistente felicità. Chi raggiunge una certa maturità spirituale è forte dinanzi alle prove della vita ed affronta le sofferenze con gioia interiore e una speranza che arreca molta pace.
Non è facile prendere la propria croce con amore, molti lo fanno per interesse, per non perdere qualcosa o qualcuno.
Invece, chi prende la propria croce con umiltà e amore, scopre una Luce che illumina ogni cosa, fa vedere con occhi nuovi quanto prima non riusciva a percepire, ama tutti senza interessi personali ma perchè fratelli e sorelle.
Chi si dimentica, di se stesso nel senso che mortifica la superbia e l'orgoglio, perde la propria vita corrotta e viziosa, la perde perchè vuole perderla, quindi lasciarla, abbandonarla. È possibile dimenticarsi e non vivere più di egoismo e di mediocrità, la forza arriva dalla preghiera e dai Sacramenti.
Molti pregano solo in determinati momenti della giornata, quando invece la vita deve diventare preghiera, compiendo tutto per amore di Gesù, con onestà, verità, giustizia, amore e rispetto degli altri.
Molti cristiani hanno gli occhi bendati dalla corruzione e non vedono più il bene da fare e il male da evitare. Eppure la scena di questo mondo passa per tutti, non si può tornare indietro per evitare certi errori ma bisogna anche percepire gli errori. Molti prendono continue cantonate e rimangono sempre convinti di opinioni sbagliate o ripetono errori gravi: essi non vogliono vedere la Luce e si illudono di stare bene.
Molti arrivati ad un'età avanzata riflettono sulla vita trascorsa e ripetono: "Che cosa mi sto portando aldilà di tutto quello che ho voluto guadagnare e ho conservato con bramosia? Che senso ha avuto guadagnare tanto se adesso lascio tutto qui, a persone che forse non mi amano e che attendono la mia morte? Tutti gli sforzi per racimolare tanti beni e dopo avere danneggiato altre persone, a cosa mi è servito?".
Non tutti arrivano a questa sincerità, però vicini alla morte anche i cattivi trovano un accenno di verità. I cristiani oltre a queste riflessioni devono pure domandarsi, se rimane preferibile vivere tra trastulli e piaceri mondani oppure salvare la propria anima. L'anima vale più di tutti i tesori del mondo! Buona preghiera a tutti.
B - La regola dell'amore è di trattare bene tutti, occorre stimare ogni persona almeno per una sua buona caratteristica. Non è facile agire sempre spinti dalla carità verso tutti, si è portati con facilità a giudicare o a disapprovare chi non è simpatico.
La vera carità è quella portata a chi non ci stima, chi ci calunnia e diffama, verso chi si sente nemico, verso tutti.
Devo precisare il significato di carità, altrimenti qualcuno si confonde. Questa da me indicata sopra è sinonimo di amore, affetto, bontà, umanità, altruismo. C'è un altro significato di carità e si coglie quando si parla di elemosina, beneficenza, generosità, offerta.
La carità intesa come amore dobbiamo viverla in ogni occasione e circostanza. Si manifesta anche nella comprensione per coloro che sono nell'errore, ma deve rimanere sempre la fermezza di fronte alla verità e al bene. La carità va vissuta superando i criteri umani, ma nelle relazioni sociali non possiamo mostrarci ingenui e dobbiamo vivere la giustizia anche per far rispettare i propri diritti.
Allo stesso modo dobbiamo vivere la prudenza, senza che, però, ci sembri eccessiva qualsiasi rinuncia o sacrificio per il bene degli altri.
Dobbiamo seguire Gesù con il distintivo della carità, seguirlo da vicino con fatti concreti, cercando l'occasione di essere utili, di procurare gioia a chi ci sta vicino, coscienti che mai progrediremo abbastanza in questa virtù.
Ogni giorno è una nuova sfida contro noi stessi, da una parte la nostra natura ci tira verso le comodità e l'affermazione delle nostre opinioni, dalla parte la carità ci invita a fare sempre del bene, a rispettare gli altri, ad amare anche quelli che ci odiano.
La norma del cristiano non è l'occhio per occhio come vige nel mondo, è quella di fare costantemente il bene.
La carità ci porta a essere comprensivi, a scusare, a saper convivere con tutti, e dunque il rispetto e l'amore devono estendersi pure a coloro che pensano o operano diversamente da noi nelle cose sociali, politiche e persino religiose. Questa è la pratica dell'amore e dell'amabilità, non rimaniamo indifferenti ai bisogni altrui.
La carità che fuoriesce dal Vangelo e che viene assimilata da quanti si impegnano con fervore quotidiano, purifica il cuore e lo rende grande, capace di amare tutti e di non provare risentimenti verso gli altri.
È l'unione con Dio a rendere fecondo il nostro agire, è la sua Grazia a trasformarci in nuove creature, questo è già avvenuto a miliardi di credenti in questi duemila anni e avverrà sempre quando ci saranno persone desiderose di vivere, agire, comportarsi, secondo il Cuore di Gesù.
Il cristiano deve sempre mostrare di saper convivere con tutti: in famiglia, al lavoro e in Associazione deve apparire come un traboccare di affetto soprannaturale e di cordialità umana, facendo superare la tendenza all'egoismo e a starsene chiusi tra i propri interessi.
La vera carità ci porta a vivere l'amicizia con un profondo senso cristiano. Oggi l'amicizia è in crisi, di chi ci si può fidare se non osservano i valori cristiani? È una scommessa fidarsi degli altri, noi però mostriamoci sempre sinceri, onesti e affidabili.
Buona preghiera a tutti.
C - Ho sentito la notizia che lo scorso anno ci sono stati dei furti delle Ostie consacrate a Torino, sono stati cinque sacrilegi negli ultimi mesi. Non si limitano a rubare la pisside con le Ostie, sradicano il Tabernacolo con la pisside e lo portano via, quasi a voler dire che non bisogna più conservare e adorare Gesù Eucaristia. In effetti è una grande minaccia per satana l'adorazione dell'Eucaristia, così trova il modo di eliminarla.
Torino, Praga e Lione fanno parte del triangolo malefico, sono città ad alto potenziale satanico, i seguaci di satana sono moltissimi.
In Italia rimane sempre Torino la città in cui risiedono molti satanisti, non scherzano neppure altri che utilizzano la magia nera per averne vantaggi, senza preoccuparsi minimamente dei danni che causano agli altri. Con la magia nera si può manipolare molto, accrescere il lavoro o danneggiare i concorrenti, falsare gare sportive e facilitare il successo personale o sportivo.
La magia nera è il ricorso all'aiuto dei diavoli, si chiede il loro intervento per ottenere ciò che magari non è lecito e in cambio i diavoli prendono l'anima o causano malattie gravissime che durano per anni, se non causano subito la morte.
Lo vediamo nei personaggi famosi che utilizzano con molta facilità la magia nera, anche nella città di Torino: hanno malattie strane, matrimoni falliti, adoranti di idoli e di perversioni, volti segnati da strane righe.
Per chi non crede in Dio, non si interessa dell'immortalità dell'anima, non teme l'inferno, è un piacere fare ricorso alla magia nera per averne vantaggi, lo fanno anche proprietari di aziende per paura dell'invidia e chiedono ai maghi di proteggerle con gli amuleti. Non fanno caso se in realtà sono simboli magici, ad essi interessa il risultato non il mezzo utilizzato per avere un buon risultato. Ignorano però le tremende conseguenze che causano i diavoli.
Ricorrono alla magia nera milioni di italiani, molti sono imprenditori, calciatori, cantanti e attori. Per "un pò" di successo.
Il Vangelo oggi descrive uno strano caso di possessione, in realtà è la modalità utilizzata dai diavoli per non farsi riconoscere. "Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto". I diavoli presenti in una persona possono rimanere camuffati per lunghi anni, anche per tutta la vita come accadde a questo uomo.
Le malattie strane, le negatività che si impregnano in ogni cosa, i litigi in famiglia, le incomprensioni tra coniugi sono però visibili.
Nel caso dell'uomo posseduto, i diavoli causavano disturbi molto violenti descritti così dal padre: "Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce". Questi effetti esterni sono più difficili da verificarsi, mentre la stragrande maggioranza delle possessioni diaboliche agiscono nel silenzio. Sono spiriti muti, a lamentarsi sono le persone possedute e martoriate da malattie strane e da grandi problemi familiari.
Non è facile cacciarlo, lo riferì pure a Gesù: "Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti". Gli Apostoli erano all'inizio della loro missione e non avevano grande esperienza, non erano ancora forti nello spirito, perchè dinanzi ad una possessione diabolica occorre una Fede forte, una preghiera vissuta e la costante pratica della rinuncia. Soprattutto bisogna riconoscere la possessione diabolica e non scambiarla per malattia psichica come avviene spesso.
Il figlio soffriva da sempre, "dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo". Il padre descriveva quelle reazioni con una forte intuizione, aveva compreso che erano i diavoli la causa delle malattie del figlio e chiedeva a Gesù la sua liberazione.
Pochi percepiscono la presenza dei diavoli, essi pregano di più per scacciarlo e chiedono protezione alla Madonna.
Molti dinanzi a problemi e impedimenti si abbattono e non riescono a reagire. Non ricorrono neanche alla preghiera, non si confessano nè cambiano vita. I mali e i disturbi così aumentano. Ma tutto si può fermare ed è possibile ricominciare una vita felice e piena di pace, se si ricorre alla confessione, alla Santa Messa, al Santo Rosario e si prega con amore la Madonna.
Gesù lo ha detto al padre del'uomo liberato dalla possessione: "Tutto è possibile per chi crede". Buona preghiera a tutti.
D - Cercare disperatamente di essere il primo, inteso come migliore di tutti e provare altezzosità nei confronti degli altri, è una pratica molto utilizzata ultimamente. Non che prima non fosse presente nei cuori di molte persone, oggi però c'è una vera esplosione della superbia, intesa come la volontà di conquistare per se stessi, con ogni mezzo, una posizione di privilegio sempre maggiore rispetto agli altri.
Devono riconoscere e dimostrare di accettare la loro inferiorità correlata alla superiorità indiscutibile e schiacciante del superbo.
Ogni essere umano porta con sè anche il vizio della superbia, però i cristiani che pregano riescono a depotenziare questa bomba anche perchè l'Amore di Gesù che li riveste, scaccia le inclinazioni negative e le debolezze.
I credenti con la preghiera acquisiscono molta Grazia e diventano migliori davanti a Dio e buoni verso tutti.
Nella dottrina morale cattolica la superbia è considerata il peccato peggiore tra i sette vizi capitali (Superbia, Avarizia, Lussuria, Invidia, Gola, Ira, Accidia), desideri ordinati verso lo spirito del male, satana, dai quali tutti i peccati traggono origine e che causano la morte dell'anima.
Ai vizi capitali sono contrapposte le tre virtù teologali (Fede, Speranza e Carità) e le quattro virtù cardinali (Giustizia, Fortezza, Temperanza, Prudenza). Il superbo tende a comportarsi in maniera malvagia perché ritiene di essere migliore degli altri. La superbia viene raffigurata pure da Dante nella Divina Commedia come il leone, una delle tre fiere.
La distinzione tra la ricerca di diventare il primo spesso calpestando anche i diritti degli altri, e l'impegno per l'affermazione nel lavoro, mettendo in atto le proprie capacità, bisogna comprenderla senza sbagliare. È corretto impegnarsi per una promozione sociale che diventa anche vantaggiosa sotto vari aspetti, i talenti si devono utilizzare, le proprie capacità vanno mostrate senza avere alcuna vanagloria e presuntuosità verso gli altri.
Molti ambiscono al raggiungimento di posizioni predominanti, soprattutto tra i politici, però vediamo che se diventa lo scopo della vita e non si avverte più la coscienza e si trasformano in dittatori.
Quindi, si può diventare primo per servire e questa è volontà di Dio oppure per la superbia che chiude mente e cuore.
Gesù si affrettò a precisare agli Apostoli la gravità della ricerca del potere per il potere e non per servire tutti, a cominciare dai più poveri. L'amore cristiano deve spingere ad una apertura del cuore verso tutti, senza più provare invidia, senza più giudicare e condannare.
L'elevatezza e la difficoltà del cammino cristiano indicano che i premi che dona Gesù sono straordinari ed importantissimi per l'equilibrio psico-fisico. La Grazia di Gesù completa nella persona la maturità umana e la divinizza, la trasfigura e la rende simile a Lui.
Questo cammino di Fede che spesso si avverte "un pò" forte, è in realtà la nostra vittoria sulle debolezze e su tutte le miserie umane.
Si prova grande gioia quando si superano sofferenze e prove per mezzo della preghiera e della penitenza: non si ricorda più il dolore. Buona preghiera a tutti.