06/03/2015

Catechesi N. 56

A – La croce per i cristiani diventa il mezzo della propria santificazione,solo nelle sofferenze infatti, si prega meglio, di più e con amore.
B - Giovanni non è un figlio qualunque, ma  il  figlio, perché il Redentore assegna alla Corredentrice un ruolo di nuova Maternità in rapporto a tutti gli uomini, chiamati a far parte della Chiesa.
C - Per quale piano si favorisce indiscriminatamente l'ingresso in Italia di decine di migliaia di musulmani?
D – Quando invochiamo il Signore, proviamo anche a ricordarci che  i benefici della Sua presenza nelle nostre case e nella nostra vita, non ricadono esclusivamente su noi ma anche sui familiari e sulle persone cui vogliamo bene.
E –E’ il Vangelo storico a darci le linee guida fondamentali per non sbagliare nelle scelte e per scegliere secondo il Cuore di Gesù.

A – La croce per i cristiani diventa il mezzo della propria santificazione,solo nelle sofferenze infatti, si prega meglio, di più e con amore.
Per i non credenti comprendere  l’esaltazione della morte in  Croce di Gesù, riconosciuta invece come il più grande gesto di Amore dai Cattolici spirituali, è un paradosso.
Come si può esaltare una Croce, simbolo di morte e di atroci torture?
Al tempo di Gesù venivano crocifissi i malfattori, per questo era considerata la pena più umiliante per la condanna a morte.
Nell’Occidente di oggi e nei luoghi di culto, si parla della Croce come simbolo espiativo di prove durissime da sopportare, e solo un vero Cristiano credente può comprendere ed accettare tale spiegazione.
Gesù cercò di insegnarlo agli Ebrei che invece lo derisero senza mai comprendere il significato delle Sue parole.
"Chi non portala propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio  discepolo"(Lc14,27).
Gesù non caricherebbe mai di croci la vita di un bravo Credente che osserva scrupolosamente gli insegnamenti del Vangelo, di sicuro non più di quelle che potrebbe sopportare; non confondiamo quindi il Credente con i tanti che si professano tali e si limitano ad andare a Messa la Domenica e a dire qualche Preghiera, perseverando nel resto del loro comportamento in peccati mortali, perché in questo caso, le croci di cui si caricano costoro, sono il risultato dei guai in cui si cacciano ripetutamente.
Gesù non vuole la sofferenza di nessuno, non infligge malattie a nessuno, permette semmai la prova per la santificazione dei suoi seguaci, questo fino a quando rimangono docili e con umiltà chiedono aiuti e Grazie particolari per uscire dalle prove o vincere malattie e sofferenze morali.
La croce per i cristiani diventa il mezzo della propria santificazione, solo nelle sofferenze infatti, si prega meglio, di più e con amore.
Gesù permette che ogni Credente venga sottoposto a delle prove, o permette a taluni sopraffatti da un sentimento di invidia, odio e vendetta di agire apparentemente impuniti, con lo scopo di far conoscere ai veri Cristiani il significato della vita, la differenza tra il bene e il male , per renderli docili, umili e Fedeli consapevoli nella scelta di abbandono dei piaceri immorali e dei vizi, a favore della scoperta di Dio e della Madonna.
La maggioranza dei Cristiani convertiti, arriva alla Fede dopo una prova dolorosa, quando la sofferenza è talmente profonda dall’indurci a riconoscere umilmente che solo il ricorso e l’abbandono fiducioso all’Altissimo, potrà darci una nuova speranza di vita. Dio Padre è lì che attende il ritorno dei figli smarriti e li abbraccia se avverte il pentimento dopo la vita trasandata.
Cosa rimanedi buono dopo una vita trascorsa nei piaceri più umilianti?
Per quale motivo molte persone non riescono a inibire i propri impulsi ostinandosi a ricercare nella trasgressione il loro risultato più ambito? Queste persone vivono una vita trascinata dagli impulsi, come farebbe un animale, convinte che il potere o il denaro abbiano una forza invincibile e possano in questo modo soddisfare ogni capriccio o frivolezza.
La cronaca dei nostri giorni testimonia che gli scandali più volgari, vengono consumati tra le persone di maggior fama ma non dimentichiamoci, che in tutti i contesti sociali avvengono scandali!
 La Croce di Gesù viene esaltata perché fu il mezzo della Redenzione umana.
 Gesù scelse il mezzo più ignominioso e tremendo per darci prova del significato di Redenzione , a maggior ragione se pensiamo che era Dio e avrebbe potuto salvare l’uomo con una sola parola e un solo atto di amore.
C'è qualche sofferente pronto a lamentarsi della  sua sofferenza, se ammira e contempla la Croce di Gesù?
Il miglior esercizio spirituale per sopportare le nostre Croci quotidiane è la meditazione della Passione di Cristo, la lettura giornaliera di un passo del Vangelo che ci spieghi a quale martirio,per Amore dell’umanità,si sottopose Gesù.
Tutti i Santi sono stati devoti e grandi esempi della Passione di Gesù, ricordiamo ad esempio Padre Pio, che più volte al giorno meditava sul martirio che subì Cristo.
Contemplate la Croce, osservate Gesù come un Re, che prega, ama, ha pazienza,  non si lamenta, sopporta e perdona i suoi uccisori!
Buona preghiera a tutti.

B - Giovanni non è un figlio qualunque, ma  il  figlio, perché il Redentore assegna alla Corredentrice un ruolo di nuova Maternità in rapporto a tutti gli uomini, chiamati a far parte della Chiesa.
La Madre dei dolori in questi tempi è in piena apprensione per le sorti dell'umanità. Lo comprendiamo meglio ricordando il fenomeno di Siracusa accaduto nel lontano 1953, quando per alcuni giorni, da un quadretto di gesso raffigurante il Cuore Immacolato di Maria, si vide La Santissima Madre di Dio versare copiose lacrime che suscitarono negli animi dei Credenti di tutto il Mondo una grande tensione  poiché interpretate come segno di dolore e di brutte premonizioni.
«Raccontiamo in breve ciò che accadde. Il 29-30-31 agosto e il 1° Settembre del 1953, un quadretto di gesso, raffigurante il Cuore Immacolato di Maria, posto come capezzale di un letto matrimoniale, nella casa di una giovane coppia di sposi, Angelo Iannuso e Antonina Giusto, in via degli Orti di S. Giorgio, 11, ha versato lacrime umane.
La signora Antonina era in attesa del primo bambino, ma la gravidanza però si presentava difficile, al punto che a volte le procurava l’abbassamento della vista; il 29 agosto verso le 3 di notte, quel disturbo si acutizzò a tal punto, da renderla completamente priva di vista. Lo scoraggiamento fu totale, procurandole molta sofferenza, ma inaspettatamente verso le 8,30 del mattino, la vista tornò come prima e alzando lo sguardo verso il quadretto di gesso attaccato a capo del letto, incredula e meravigliata vide grosse lacrime scendere sul viso della Madonnina.
Immediatamente richiamò l’attenzione del marito gridando: “La Madonnina piange”. Come era da aspettarselo, la notizia si sparse velocemente in tutta Siracusa e da lì nel mondo, suscitando enorme scalpore; la casa dei coniugi Iannuso si trasformò in meta di pellegrinaggio, che le foto dell’epoca documentano, perché tutti volevano vedere la “Madonnina che piange”.
Il fenomeno si verificò, ad intervalli più o meno lunghi, sia all’interno che all’esterno della casa. Molte furono le persone che videro con i propri occhi, toccarono con le proprie mani, raccolsero e assaggiarono la salsedine di quelle lacrime.
Il quadretto era un mezzo busto di gesso, raffigurante il Cuore Immacolato di Maria ed era un regalo di nozze, ricevuto dai giovani sposi. La misteriosa lacrimazione si protrasse a più riprese dal 29 agosto al 1° settembre; l’atteggiamento della Chiesa in questo frangente, fu di opportuna prudenza; il parroco di allora don Giuseppe Bruno, con il permesso della Curia arcivescovile di Siracusa, si recò il 1° settembre verso le 11 in casa Iannuso, con alcuni dottori del Laboratorio di Igiene e Profilassi della Provincia.
Questi esperti, tra cui il dottor Michele Cassola, dichiaratamente ateo, e che in seguito presiederà la Commissione scientifica, una volta sul luogo, divennero testimoni oculari della lacrimazione; gli occhi di Maria si manifestarono gonfi di lacrime come di una persona presa da forte emozione, che presero a scendere rigando il delicato volto, andando a raccogliersi nel cavo della mano.
Anche se alcuni presenti riuscirono ad assorbire con del cotone qualche lacrima, come già nei giorni precedenti, i chimici con la loro provetta, riuscirono ugualmente a raccoglierne una parte di circa un centimetro cubo.
Dopo questo prelievo la Madonna non pianse più; quasi aspettasse questa raccolta ufficiale. Il quadro fu poi nei giorni seguenti sottoposto all’esame di una Commissione scientifica, che ne diede un’ampia relazione; riportiamo solo alcuni punti salienti; la parte di apparente maiolica dell’effige della Vergine, fu staccata dal vetro nero di supporto e si poté constatare che era costituita da uno spessore di gesso da 1 a 2 cm circa e che al momento dell’esame era completamente asciutta.
Poi il liquido raccolto venne sottoposto ad una serie di analisi chimico-fisico-biologiche, che confrontate con il secreto lacrimale di un adulto e di un bambino di due anni e sette mesi, facevano riscontrare la stessa composizione e le stesse sostanze escretorie del tipo di lacrime umane; la relazione porta la firma dei componenti e dello stesso presidente della Commissione, dottor Cassola, il quale pur essendo ateo e non credente, non sapeva spiegarsi scientificamente il fenomeno; la data è del 9 settembre 1953. In seguito il dottor Cassola, ateo dichiarato, si convertì.
Dopo la pubblicazione di questo documento, tre mesi dopo, il 12 dicembre 1953, l’episcopato della Sicilia, unanimemente dichiarò autentica e senza dubbio la lacrimazione prodigiosa. Un anno dopo Papa Pio XII, il 17 ottobre 1954 diffuse nel mondo un radiomessaggio, dicendo tra l’altro: “Comprenderanno gli uomini l’arcano linguaggio di quelle lacrime? Oh, le lacrime di Maria!” (da Santi e Beati).
La Madre dell'umanità intera, cominciò a manifestare i propri dolori ai due bambini di La Salette il 19 settembre 1846, apparizione questa importantissima per le profezie pronunciate, e proprio per questo, spesso considerata nulla da molti buontemponi .
A La Salette pronunciò parole terribili circa la vita dissipata condotta dai francesi senza risparmiare di altrettante parole severe tutte quelle Nazioni che si stavano allontanando da Dio a favore dell’ instabilità, la  volubilità e l’incoerenza.
In quella profezia Maria afferma: "Roma perderà la Fede…"  con chiaro riferimento alla caduta dei Cardinali e dei Prelati, che avrebbero trascinato nella perdizione milioni e milioni di fedeli
Seguono a questa, le apparizioni di Lourdes nel 1854 e Fatima nel 1917.
In particolare a  Fatima Maria rivelò i tre Segreti, raccomandandosi di non svelare il terzo se non ad un suo cenno in un tempo ancora futuro.
 Sul terzo segreto di Fatima non voglio addentrarmi adesso, lo farò probabilmente più avanti con l’unico intento di dare una spiegazione più chiara,o comunque meno imprecisa, rispetto a quanto venne scritto  da autori cattolici, probabilmente troppo “chiusi” sulle  loro vedute…
Mi rendo conto di aver già espresso nelle mie parole precedenti il mio pensiero, vorrei solo  invece mettere in luce spunti di riflessione che normalmente sfuggono sul terzo segreto di Fatima. Per comprendere meglio il segreto, bisogna raccogliere le testimonianze autentiche che prima del 1960 testimoniavano la gravità del segreto di Fatima.
Importantissima è quella del Cardinale Mario Ciappi morto nel 1996, egli fu il teologo pontificio personale di San Papa Giovanni Paolo II.
In una conversazione privata al Professor Baumgartner, a Salisburgo, il Cardinale Ciappi rivelò che: "Nel Terzo Segreto viene predetto, tra le altre cose, che la grande apostasia della Chiesa avrà inizio al suo vertice".
Secondo il Diritto Canonico apostasia è il ripudio totale della Fede cristiana. I sinonimi sono abiura, abbandono, rinnegamento, tradimento.
Capite quindi perché la Madonna piangeva lacrime di sangue?
Nel 1953 durante il fenomeno di Siracusa, quelle che furono osservate erano  lacrime di pianto, ma da alcuni decenni si sono trasformate in lacrime di sangue, significative  dell’irrimediabile diffusione capillare della corruzione nel mondo e nella Chiesa di Dio, suo Figlio, luogo che Egli creò secondo i più nobili intenti per  dare speranza all’Umanità dispersa  e distrutta moralmente, per far conoscere la Via della vera Vita e portare la salvezza eterna in ogni cuore.
Veniamo al Vangelo di oggi. Le edizioni precedenti della Bibbia inserivano due articoli nelle due frasi pronunciate da Gesù morente, ma nell’ultima edizione della traduzione della Bibbia sono stati omessi..
«Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo La prese nella sua casa"»Gv 19,26-27).
Nella grammatica italiana si fa uso dell'articolo determinativo per indicare, attraverso il nome che accompagna, qualcosa di preciso; è adoperato per specificare nomi comuni, concreti o astratti, aggettivi, pronomi, e accompagnano, in alcuni casi, descrizioni fisiche.
San Giovanni Paolo II nelle sue catechesi inserisce i due articoli, per chiarire  nella spiegazione teologica, la ragione dell'affidamento della Madre a Giovanni e non ai parenti più stretti, i quali erano innamorati di Gesù e di sua Madre.
È chiaro che Gesù non voleva abbandonare sua Madre in un  momento così difficile e doloroso e, proprio  per questo in quel momento,  Le lascia come figlio il discepolo prediletto, dichiarandolo “suo figlio”, affidandoLe così  una nuova Maternità. In questo affidamento c'è una grande solennità, sono parole quasi sacramentali perché al di sopra delle relazioni familiari, l'affidamento va considerato nella prospettiva dell'opera della salvezza.
Maria come Madre è stata impegnata solidalmente con il Figlio nella missione Redentrice.
Il gesto filiale carico di valore messianico, va oltre la persona di Giovanni, il prediletto, indicato da Gesù come figlio di Maria. Gesù dà una nuova figliolanza alla Madre, molto più numerosa di tutti gli ebrei viventi a quel tempo.
Chiede alla Madre ed istituisce in Lei una Maternità che abbraccia ogni suo discepolo di allora e di tutti i tempi.
Giovanni non è un figlio qualunque, ma il figlio, perché il Redentore assegna alla Corredentrice un ruolo di nuova Maternità in rapporto a tutti gli uomini, chiamati a far parte della Chiesa.
 Dalla Croce Gesù istituisce  Sua Madre come Madre della Chiesa. La consacra tale, e non ci sono dubbi per i credenti sinceri.
Nel dono fatto a Giovanni e con lui ai seguaci di Gesù e a tutti gli uomini, la Sua atroce morte in Croce, completa il dono di Gesù fatto al Mondo. La Madonna accoglie, accetta tutto quello che il Figlio pronuncia, e qui abbiamo il prolungamento incondizionato del "Sì", già detto nell'Annunciazione.
Questo spiega la santità impareggiabile della Madonna, tanto da sfiorare l'infinito. Come non pregare di continuo la Madre?
Buona preghiera a tutti.

 

Beata Teresa Neumann

C - Per quale piano si favorisce indiscriminatamente l'ingresso in Italia di decine di migliaia di musulmani?
Abbiamo letto più volte che l’Isis minaccia i Paesi della coalizione voluta da Obama (tra cui anche l'Italia) e "annuncia la guerra contro l’Europa e i cristiani in Siria". I proclami dello Stato islamico sono stati resi noti in due video pubblicati su Youtube e  rilanciati dai media egiziani.
Si fa appello ai combattenti perché si preparino e indossino le "cinture esplosive". In un primo video, pubblicato due giorni fa e la cui autenticità è da esaminare, si afferma che "lo Stato islamico resisterà nonostante i vostri complotti, le armi che   preparate e le munizioni che avete immagazzinato".
Poi l’appello ai miliziani: "Individuate i vostri obiettivi, preparate le autobomba,le cariche e le cinture esplosive per colpire duramente e uccidere (fracassare le teste)".
Non è possibile conoscere il numero degli appartenenti all'Isis presenti in Italia e liberi di circolare grazie a due provvedimenti presi dalla coalizione che governa: l'eliminazione del reato di clandestinità e l'operazione Mare Nostrum che equivale a grandi problemi nostri.
Infatti c'è stata l'invasione di decine e decine di migliaia di immigrati in Italia, persone cui vogliamo bene ma che si trovano in condizioni tremende, senza lavoro e casa, senza un futuro dignitoso. Quali speranze ripongono nel nostro Paese e  nelle promesse dei politici italiani?
Per ora i profughi sono sistemati in alberghi e altre strutture di accoglienza, e lo Stato ogni giorno per questi immigrati spende dai 75 ai 35 €/giorno.
Sono dati non ufficiali che arrivano dal personale responsabile.
E degli italiani disoccupati, senza casa e con le famiglie da sfamare chi se ne preoccupa?Gli italiani disoccupati e senza lavoro sono quindi diventati meno importanti?
Per quale piano si favorisce indiscriminatamente l'ingresso in Italia di decine di  migliaia di musulmani?

Sono contento per tutti gli aiuti offerti agli immigrati, perché queste persone sono vittime di sporchi giochi politici, mi chiedo altresì per quanto tempo durerà  questa situazione, quanti saranno i milioni di euro che dovrà pagare lo Stato e quanti ancora saranno i milioni di Italiani lasciati soli nella povertà, nella disoccupazione, a morire di   fame…Oltre 60 mila immigrati sono sbarcati in Italia negli ultimi mesi e migliaia di essi, con la speranza di trovare una vita migliore nel nostro Paese, sono disgraziatamente morti annegati, in media ogni giorno ne muoiono 36, moltiplicate anche il periodo di attività del mare Nostrum.
I politici possono vantarsi ancora  della grande genialità del Mare Nostrum?
Non sarebbe allora stato più efficace bloccarli nei loro Paesi e d’inviare sul posto aiuti umanitari, coinvolgendo tutte le Nazioni occidentali?
La concentrazione di immigrati nelle città, li rende più spavaldi e agguerriti nell’affermazione della loro religione nonché nella sua diffusione a discapito dei Cristiani che chiedono giustamente rispetto per la loro Fede , subendo per reazione  continue minacce.
L'ex musulmano Magdi Allam continua a scrivere che non esiste un Islam moderato, non ci sono musulmani moderati.
Vediamo cosa è avvenuto a Legnano alcuni giorni fa.
Lo trascrivo da un quotidiano: «A Legnano, in provincia di Milano, se sei italiano, o meglio se non sei musulmano, non puoi parcheggiare  in una determinata zona ad un determinato orario.
A denunciare l'accaduto sono i residenti della zona di via XX Settembre sulle pagine deI Giorno: "Tutti i venerdì di preghiera, dalle 12 alle 14 riferiscono gli abitanti davanti ai posti auto pubblici si posizionano delle sentinelle  avvolti in tuniche e veli. E lì fanno poi parcheggiare solo coloro che credono nella religione islamica. Se non sei uno di loro ti rispondono che quel parcheggio è riservato ad altri. E guai a lamentarsi. Se protesti infatti rischi di essere  apostrofato a malo modo. A volte si è sfiorata anche la rissa e c’è chi, dopo non aver rispettato il loro assurdo e illegittimo divieto di posteggio, si è ritrova tal’auto danneggiata"».
Come Cristiani vogliamo bene a tutti i figli di Cristo ma loro devono rispettare le nostre leggi e soprattutto il Cristianesimo. Si chiede un rispetto reciproco.
Nel Vangelo di oggi si racconta di una risurrezione compiuta da Gesù.
Per i musulmani Gesù è insignificante, è solo un piccolo profeta, figlio di Maria di Nazareth. E’ chiaro che l’azione compiuta dal Signore risuscitando un morto, è prova indiscutibile della sua Divinità, eppure Gesù ancora oggi nei suoi seguaci è costantemente perseguitato.
Anche gli anticlericali  italiani e i settari perseguitano Gesù nei suoi seguaci, rifiutano la sua Divinità. Preghiamo sempre per loro. Buona preghiera a tutti.

 

Beata Teresa Neumann

D – Quando invochiamo il Signore, proviamo anche a ricordarci che  i benefici della Sua presenza nelle nostre case e nella nostra vita, non ricadono esclusivamente su noi ma anche sui familiari e sulle persone cui vogliamo bene.
L’elemento ricorrente del  Vangelo è la disponibilità di Gesù a recarsi in tutte le case dove viene invitato con amore e verità.
Simone è un fariseo ma ama il Signore, nonostante i dubbi che conserva nel cuore , per questo Profeta che predica una nuova dottrina.
Un secondo dato che si evince dalla lettura del Vangelo in questo caso, ce lo offre Simone, quando con atteggiamento prevenuto ,esprime un giudizio sulla donna che toccò Gesù, senza rendersi conto con quell’espressione  di offendere Gesù, minimizzando la Sua infinita intelligenza: "Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!".
Simone invita ed accoglie Gesù nella propria casa pur non vendo  ancora aperto del tutto il suo cuore al Signore, perché in lui c'è ancora molto del limite umano, che spesso valuta in maniera opposta alla Verità.
Lo stato spirituale di Simone rispecchia perfettamente quello di innumerevoli  cattolici di oggi, che pregano Gesù e vanno a Messa, senza aprirGli totalmente il cuore, senza scommettere ciecamente sulla sua Divinità; eppure riconoscerLo come nostro Dio, richiede un abbandono sincero in Lui specialmente quando siamo chiamati a superare prove difficili o nella sofferenza, ed è proprio in quei momenti invece, che spesso prevale la nostra aggressività e il nostro rifiuto.
Quanti si abbandonano in Dio non perdono la pace e vivono di speranza, i tiepidi invece si ribellano a Dio e non pregano più.
Sicuramente c'è da ammirare Simone il fariseo, che anche a costo di perdere la faccia dinanzi a tutti gli altri agguerriti farisei, non ha paura e con coraggio invita Gesù a causa sua ,lo accoglie dove vive, nel luogo più intimo della sua vita compiendo così un atto di Fede molto significativo.
Considerando per come appare da una prima analisi questo gesto, Simone non va’ apparentemente oltre, in realtà il suo gesto sarà rivoluzionario, perché servirà a lui stesso e a molti altri come lui ostili e diffidenti verso Gesù ad andarGli incontro facendo spazio a Gesù nella nostra vita. Quando invochiamo il Signore, proviamo anche a ricordarci che  i benefici della Sua presenza nelle nostre case e nella nostra vita, non ricadono esclusivamente su noi ma anche sui familiari e sulle persone cui vogliamo bene.
Non giudichiamo Simone per il pensiero avventato e ancora privo di una Fede matura perché  il cammino verso l’incontro con Dio richiede tempo ed impegno.
Tutti commettiamo il gravissimo errore di anticipare valutazioni e giudizi precipitosi pur senza conoscere a fondo fatti e persone. Ed anche quando conosciamo le persone o i fatti, ci dobbiamo assolutamente astenere dalla condanna altrui.
Arriviamo ora a colei che Simone chiamò “peccatrice”.
 Sconcerta sicuramente gli animi dei presenti l'assoluzione data da Gesù a una donna considerata da tutti una pubblica peccatrice: "Ti sono perdonati i tuoi peccati". Il Signore glieli perdona tutti, li annulla, non sono più una colpa davanti a Dio ma certamente una pena da espiare.
La donna infatti piange ai piedi di Gesù  mostrando un pentimento pieno, è una donna trasformata, è una nuova persona nel cuore e nella mente lo si capisce quando prostrata in lacrime dinnanzi a Gesù, all’apice della sua umiliazione,  asciuga i piedi del Signore bagnati dalle sue lacrime baciandoli.
In questo gesto si attesta il pieno pentimento di una donna in passato spavalda, sfrontata e spesso ingiuriosa verso Gesù e gli Apostoli.
È più grande l’atto di  pentimento della peccatrice rispetto alla preoccupazione di molti cattolici che si vergognano della loro conversione alla spiritualità preoccupati  di nascondersi nella preghiera e nella frequentazione della S. Messa. "Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato".
Questo non ci deve trarne in inganno, non è un amore sentimentale ad attirare la misericordia di Gesù, Maria Maddalena ama con tutta se stessa il Signore perché ha scoperto la Pietra preziosa, ha trovato quel Tesoro che illusoriamente pensava aver trovato nel piacere mondano con tutte le sue trasgressioni.
Ha incontrato Dio e quell’incontro ha reso il passato un tempo senza valore alcuno.
Ma non è solo l'amore verso Gesù a garantirle il perdono, è principalmente il suo sincero pentimento manifestato con le lacrime.
Buona preghiera a tutti.

 

San Francesco

E –E’ il Vangelo storico a darci le linee guida fondamentali per non sbagliare nelle scelte e per scegliere secondo il Cuore di Gesù.
Vi ho scritto più volte che moltissime conversioni si compiono attraverso la malattia o la sofferenza in genere.
Ed anche la sofferenza provata nei disturbi demoniaci o le possessioni diaboliche può portare alla conversione.
 In questa citazione, è il Vangelo a dimostrare l’esistenza sia degli spiriti cattivi che delle possessioni.
"C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità".
Dare grande risalto alle opere dei diavoli è assolutamente sbagliato, negarle è ancor più grave, quindi la corretta presentazione delle loro opere trova ragione nella necessità di parlarne, ma se viene a mancare questa esigenza, non date mai importanza ai frustrati.
In molti casi è bene parlarne a coloro che frequentano la magia occulta, che non credono all'ispiratore malvagio di tanti pensieri perversi  mirati a indebolire le persone o addirittura ad annientarle; è bene in questi casi parlare delle possessioni diaboliche ma è ancora più importante farlo, parlando del Signore Gesù, l’Unico che può liberarci con un solo soffio e con un solo atto del Suo amorevole e paterno pensiero, allontanandoci da qualsiasi tentazione e ridonandoci la vera pace.
Nel mondo è assente la pace così come  nei cuori di moltissimi credenti ed è inimmaginabile lo stato spirituale di coloro che vivono senza credere; lo comprendiamo dal disordine morale presente nel mondo, dalle opere immorali che vengono compiute con estrema leggerezza, sia per la mancanza di valori morali sia per l'incapacità di riconoscere per poi  reagire alle astute tentazioni sataniche.
Una delle astuzie di satana è di indurre i credenti a minimizzare i consigli dati dal confessore e, ancor peggio, di non ricorrere al Padre spirituale per un confronto o l'ascolto, riguardo a scelte e comportamenti dubbi, che sarebbero da valutare e rivedere solo dinnanzi a un uomo di Dio.
 Vi ho tante volte invitato a cercare nelle vostre zone il Padre spirituale, almeno per  chiedere al Sacerdote durante la Confessione, consigli per vincere determinati peccati ricorrenti.
Ma è il Vangelo storico a darci le linee guida fondamentali per non sbagliare nelle scelte e per scegliere secondo il Cuore di Gesù.
Molti cristiani cadono nei peccati per debolezza e non tanto per predisposizione al peccato, questa mancanza di forza è la conseguenza dell'assenza dello Spirito di Dio. Vuol dire che nella persona dimora lo spirito umano incline ai piaceri e vi dimora lo spirito diabolico immancabile presenza nei momenti cruciali e determinanti per la vita spirituale in particolar modo quando si tratta di  danneggiare con sommo piacere tutto quello che riesce a baciare con la sua bava.
I rimedi li ho spiegati molte volte e continuerò a  riparlarne per contrastare la diffusione capillare della magia occulta e del ricorso ai diavoli per superare difficoltà pensando, così facendo, di poter vincere in ogni campo. Il ricorso alla magia occulta o a richieste ai diavoli è pericoloso e forse eternamente rovinoso.
Molti mi scrivete ma non riesco a rispondere nell’immediato a centinaia di email, invito tutti secondo le proprie possibilità a partecipare alla Santa Messa giornaliera perché questa è la Preghiera più potente. Terminata la Santa Messa non abbiate fretta di andare via, rimanete raccolti in silenzio e parlate per una decina di minuti a Gesù che è in voi, adorateLo per quanto vi dona, chiedete tutto ciò che è utile all'anima e al corpo.
Ringraziate Gesù Eucaristia e chiedete con umiltà e fiducia quanto vi necessita.
Molti non hanno compreso che la vera Preghiera sta nell'amare Gesù con tutto il cuore, non sono importanti le molte parole, perché non sta’ nel parlare molto ottenere una Sua risposta, ma non dobbiamo dimenticare mai di ringraziarLo e di chiedere a Lui e solo a Lui la nostra richiesta di aiuto.
 Mettete Gesù al centro della vostra vita e tutto cambierà in meglio. Recitate sempre il Rosario per avere la protezione della Madonna.
"Finora non avete chiesto nulla nel mio Nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena" (Gv 16,24). Buona preghiera a tutti.

 

Santa Gemma Galgani


 

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