30(08/2016
Catechesi N. 122
A - La Parola di oggi ci mostra l’Onnipotenza di Gesù e la sua supremazia sul creato, sui diavoli e su ogni cosa. È fin troppo evidente questo esorcismo, eppure molti tra teologi e vescovi negano questa opera di liberazione compiuta dal Signore, senza dare una motivazione sufficiente alla gravissima negazione.
B - La Madonna ha sempre aiutato quanti recitano l’Atto di Consacrazione a Lei.
Sono arrivate in questi anni incalcolabili testimonianze di guarigioni anche da malattie incurabili, quindi in questi casi la Madonna ha operato veri miracoli.
C - Non occorre certo avere uno spirito francescano per cogliere l’importanza del “Perdono d’Assisi”. Oggi è il giorno in cui la vera misericordia di Dio visita quanti compiono le indicazioni dettate dal Signore a San Francesco.
D - Oggi troviamo un vivo esempio della pratica della Fede vissuta, si comprende facilmente la distinzione tra chi afferma di avere Fede e non attua assolutamente comportamenti di abbandono in Dio, e chi manifesta la sua Fede agendo con grande fiducia in Dio, perché è sicuro del suo intervento.
E - Prima di ritornare a parlare del problema dell’immigrazione generalizzata, voglio soffermarmi su una inquietante affermazione di Mario Draghi, famoso economista e Presidente della Banca centrale europea.
Per chi vuole ascoltare la Catechesi clicchi sotto.
+ VANGELO (Mc 5,1-20)
Esci, spirito impuro, da quest’uomo.
A - La Parola di oggi ci mostra l’Onnipotenza di Gesù e la sua supremazia sul creato, sui diavoli e su ogni cosa. È fin troppo evidente questo esorcismo, eppure molti tra teologi e vescovi negano questa opera di liberazione compiuta dal Signore, senza dare una motivazione sufficiente alla gravissima negazione.
Anche un ateo leale può affermare leggendo il Vangelo, che al comando di Gesù i diavoli impazzirono e lasciarono l’uomo posseduto. Liberandolo da una possessione tremenda e che lo distruggeva senza scampo. L’ateo potrà dire di non credere in Gesù e nell’esistenza dei diavoli, ma le parole del testo biblico sono chiare e deve ammettere che affermano la cacciata dei diavoli dall’uomo per comando di Gesù.
La più grande vittoria dei diavoli è quella di riuscire a far credere che non esistono. E in tutti quelli che non pregano hanno la facoltà di agire all’interno e di depositare pensieri totalmente opposti al Vangelo storico e alla sana dottrina della Chiesa.
Ecco perché ci ritroviamo anche con cardinali, vescovi e sacerdoti che minimizzano la Persona di Gesù, ignorano la Madonna e rifiutano l’esistenza di satana. È la mancanza di preghiera, sostituita da attività poco importanti per la propria santificazione, a rendere Consacrati e fedeli laici, poco sensibili alle cose di Dio.
Ma tutto può cambiare in meglio nella vita e la svolta inizia quando si prende sul serio Gesù.
È la mancanza di preghiera e di adesione alla volontà di Dio a farli distaccare dal Vangelo, perdendo innanzitutto la Grazia e arrivando a una situazione spirituale senza più Fede. Chi prega bene rimane in comunione con Gesù e non crede alle corbellerie che vengono diffuse da menti protestanti e che sono platealmente eresie.
Il problema diventa pesantissimo a quanti sono colpiti da influssi satanici causati da fatture, maledizioni, malefici e da altre forme di magia occulta. Tante cose nelle loro vita non vanno più bene, anche il matrimonio può subire scossoni, i figli che si ritrovano pensieri strani nella mente e sono cambiati in peggio, non sono più quelli di prima.
L’importanza degli esorcismi è fuori discussione, in ogni diocesi ne occorrerebbero almeno cinque e disponibili ogni giorno anche solo per fare preghiere di liberazione. Purtroppo questi esorcisti mancano e non certo per la mancanza di buona volontà di moltissimi sacerdoti. Sono bloccati dai vescovi che non credono a satana o sono seguaci di teorie e disegni opposti al Vangelo.
Se esistessero molti esorcisti, milioni di italiani non andrebbero a cercare dai maghi la soluzione ai loro gravi problemi.
Per darvi un’idea della confusione e delle novità provocanti che vengono fuori sorprendentemente nella Chiesa, vi cito due casi: due giorni fa il cardinale Scola di Milano ha detto che è opportuna nelle scuole italiane una festa islamica. Avete letto bene. Propone di inserire nelle scuole una festa di un’altra religione che ha sempre perseguitato il Cristianesimo e che cerca ancora di annientare il Vaticano.
L’articolo apparso su un quotidiano ha utilizzato un termine sintomatico: musulmanizzazione. È bene leggere alcuni passaggi:
«A quanto pare il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, ci tiene a mantenere ottimi rapporti con i musulmani. Chissà, magari sta studiando una “exit strategy” in previsione dell'invasione. O, più semplicemente, sta dando prova di grande realismo: se sottomissione dev'essere, cominciamo a farci l'abitudine.
Del resto, lo aveva già spiegato il 6 gennaio scorso, invitando a pranzo in Curia una famiglia di immigrati iracheni, ovviamente islamici: “Senza allargare il cuore all'ospitalità la nostra umanità si impoverisce”, disse. “Questo non significa nascondere i problemi. È chiaro che il meticciamento di popoli che è in atto su tutto il pianeta è un fenomeno che ci farà tribolare per almeno 40-50 anni”.
Capito? Triboleremo un po', ma poi dovremo rassegnarci, dunque tanto vale mettersi avanti.
Che cosa dovremmo mai festeggiare nelle scuole italiane? La fine del ramadan, per esempio?».
L’altro caso arriva dal mondo degli scout, mai perseguitato dai non credenti e lasciato tranquillo dai diavoli. Vorrà dire qualcosa questo. Siccome Gesù dice ai suoi autentici seguaci: “Come hanno perseguitato così perseguiteranno voi”, non si trova alcuna persecuzione attuata sulla disciplina utilizzata dai capi scout. Vorrà dire che è buona o qualcos’altro? Vediamo.
È strano il silenzio rispettoso dei diavoli su questo movimento degli scout, molto diffuso e che conta a livello mondiale più di quaranta milioni di iscritti, infatti è una delle più grandi organizzazioni di educazione non formale.
L’apprendimento non formale ha solitamente luogo al di fuori del programma previsto dall’istruzione formale ed è finalizzato a favorire lo sviluppo personale e sociale dei partecipanti.
Quindi, dalle testimonianze di molti boy scout viene precisato che nel mondo scout Gesù non è al centro, l’educazione non segue il Vangelo, ma al centro c’è lo sviluppo della persona nel contesto sociale.
Quindi i capi possono essere non credenti, immersi nei vizi e lontani dai valori cristiani!
Proprio nel giorno del Family Day oltre 200 capi scout hanno annunciato l’adesione al disegno di legge Cirinnà, vogliono diritti per tutti.
La lettera aperta, indirizzata ai vertici Agesci, chiede apertura sui temi dell’omosessualità: “Interroghiamoci su cosa sia una famiglia, incontriamo i genitori arcobaleno, confrontiamoci con le associazioni dei cattolici omosessuali”.
È una lettera di sostegno al ddl Cirinnà sulle unioni civili per le coppie dello stesso sesso e la richiesta all’Agesci, l’Associazione guide e scout cattolici italiani, di “prendere una decisione di coraggio” sul tema. Lettera firmata da oltre 200 capi scout di tutta Italia, quindi il mondo scout italiano è favorevole a quanto si oppone al Vangelo e alla Chiesa! E le adesioni continuano a crescere.
A questo punto devo approfondire l’argomento ed estrapolo da un articolo del 18 giugno 2013 della psicoterapeuta sessuologa Giuliana Proietti, pubblicato sull’Huffington Post, un suo studio che lascia sconvolti e sdegnati i cattolici che non conoscevano quanto avviene all’interno dei gruppi scout. Leggiamo alcune frasi dallo studio:
«Nell'immaginario collettivo, i boy scouts sono dei bravi ragazzi: aiutano il prossimo, compiono buone azioni quotidiane, amano la natura e la semplicità, spesso si riuniscono in accampamenti e organizzano bivacchi per mettere alla prova le loro capacità di autosufficienza ed efficienza, anche in condizioni di disagio e di difficoltà.
Da un lupetto o da un boy scout insomma non ci si aspetterebbe mai un interesse esplicito verso la sessualità, neanche fra i capi: lo stereotipo rappresenta questa figura educativa come assolutamente retta e casta.
Eppure, quando gli scout non sono in divisa, sono ragazzi come gli altri: otto ragazzi su dieci bevono, il 90% ammette rapporti prematrimoniali, il 40% non crede in Dio. E che dire della sessualità? Quanto sono attratti gli scout dal sesso? I campi estivi possono essere un’occasione di iniziazione? E, in tal caso, vista la rigida separazione fra maschi e femmine, sono i rapporti omosessuali quelli più frequenti?
Cominciamo il nostro viaggio nel pianeta scout partendo dagli Stati Uniti, dove lo scoutismo è un’istituzione molto autorevole, fondata nel 1910, che ha come presidente onorario niente meno che Barack Obama.
L’associazione si vanta di formare la futura classe dirigente americana ed è considerata un modello per forgiare le menti ed i corpi dei giovani esploratori. Eppure, proprio in questa apparentemente sanissima organizzazione giovanile, si sono registrati abusi pedofili ai danni di almeno 50 boy scout, che hanno sporto denuncia contro i loro leaders.
È il caso del maggiore Drew Belnap, ora medico nell'esercito americano, che fu violentato da un capo scout a 15 anni. Il medico ha fatto causa ai Boy Scout d'America per "negligenza": nella sua deposizione l'ex boy scout ricorda che circolava molto alcol, si faceva la doccia insieme e c'era molta promiscuità.
A sorpresa lo scorso mese di maggio, il 61% dei 1400 delegati dell'organizzazione Bsa si è espresso in favore dell'accettazione degli scout gay, decisione che sarà effettiva dal prossimo gennaio 2014. Una vera rivoluzione, che non può che aver fatto piacere alle associazioni nate nel frattempo per perorare la causa dei gay aspiranti scout».
Per chiudere questo commento non posso che citare la Parola di oggi per comprendere che i diavoli agiscono silenziosamente e gravemente nelle persone lontane da Dio mentre sono tormentati dalla presenza di Gesù, come avvenne all’uomo posseduto.
“Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in Nome di Dio, non tormentarmi!”.
Era satana a pregare Gesù il Figlio di Dio di non cacciarlo dall’uomo perché si trovava bene… I diavoli presenti erano una legione… Le grida dei diavoli erano dovute alla presenza di Gesù e davanti a Lui non potevano che gridare come pazzi per la paura e i tormenti che pativano.
Lo stesso silenzio satana lo mantiene saldamente dove agisce potentemente e tiene soggiogati anche molti cristiani che non vivono bene e non curano la vita spirituale. Dove satana non causa la persecuzione verso qualcuno o verso un gruppo cattolico, vuol dire che molto scaltramente conduce silenziosamente e sollecitamente dove vuole lui. Sempre più lontano da Gesù Cristo!
Questo riguarda tutti, sia cardinali, vescovi, sacerdoti che laici. Nessuno si consideri ignorato dalle attenzioni di satana e rifletta! Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mc 6,1-6)
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.
B - La Madonna ha sempre aiutato quanti recitano l’Atto di Consacrazione a Lei.
Sono arrivate in questi anni incalcolabili testimonianze di guarigioni anche da malattie incurabili, quindi in questi casi la Madonna ha operato veri miracoli. Le Grazie sono discese dal Cielo a grandi quantità, sono stati ininterrotti doni di Dio.
A Lui va tutta la gloria, e il nostro grazie alla Vergine Santissima per la sua potentissima Intercessione.
Ieri tra le tantissime richieste è arrivata un email, ma come questa ne ho conosciuto decine, oltre ai grandi miracoli che i credenti sono riusciti ad ottenere tramite la preghiera della nostra Associazione Nostra Signora di Lourdes. Come succede in molti casi però, sono di più le Grazie che non vengono comunicate e si continua a pregare con molto fervore e questo va molto bene: Lei è la potentissima Mediatrice.
L’immagine che vorrei far entrare in tutte le case del mondo, se avessi tutto il denaro necessario e se fosse realizzabile questa smisurata utopia, ha la particolarità di avere l’approvazione della Madonna, nel senso che la statua che raffigura è miracolosa nei fatti oltre che nel nome.
È la statua della Madonna Miracolosa ed Ella ha voluto benignamente e liberamente degnarmi di rendere il mio apostolato profondo ed esteso, proprio per le Grazie che continua ad elargire abbondantemente a tutti coloro che con Fede recitano la Preghiera dell’Atto di Consacrazione e chiedono aiuto ammirando questa sua immagine.
Non è l’immagine ad essere miracolosa, è la nostra Fede che però viene suscitata, avvalorata, forgiata venerando questa immagine.
Allora si dice miracolosa un’immagine della Madonna per la Fede che utilizziamo ammirandola, ma soprattutto per quanto Ella impregna con il suo Spirito un’immagine o una statua. Quindi, in ultima analisi non è mai sbagliato parlare di immagine miracolosa se effettivamente chi la venera riceve Grazie particolari e addirittura miracoli.
Come ci indica il Vangelo oggi, Gesù a Nazareth “non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì”. Non trovò Fede in Lui proprio nel suo paese, anzi Lo disprezzarono arrivando anche ad attentare alla sua vita.
Nonostante il vuoto interiore presente in quasi tutti i suoi paesani, Gesù lo stesso non si trattiene vedendo alcuni buoni e puri di cuore e li guarisce. Pochi malati furono degnati della misericordia del Signore, in essi vide l’onestà e la capacità di sopportare le loro malattie.
Il vuoto interiore è oramai diffuso in ogni zona del mondo, non è sufficiente avere qualche ideale opposto al Cristianesimo per considerare anche gli intellettuali come menti pensanti, in quanto sono ideali vuoti, fasulli, depistanti.
La storia è piena di intellettuali che sono espressione del pensiero falso e senza via d’uscita.
Il vuoto interiore è l’assenza di tutto, praticamente il nulla. Questa espressione in verità nasconde una leggera contraddizione, in quanto non è possibile affermare la totale assenza del tutto in qualcosa che esiste. Però esistono molte persone che spengono il cervello… che hanno litigato con la propria mente… che hanno nella testa una schermata fissa e buia.
Tutti possono guarire se incontrano il vero Medico che guarisce sempre, se lasciano i propri capricci umani e idoli materiali.
I paesani di Gesù ascoltavano in silenzio le sue parole ma erano già prevenuti per tutti i miracoli compiuti da Lui a Cafarnao. Non erano silenziosi perché trattenevano buoni segreti e riflessioni profonde, essi nascondevano un vuoto interiore.
E Gesù “si meravigliava della loro incredulità”.
Quale meraviglia conserva oggi il Signore guardando questa umanità ferita e sbandata?
“Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando”, noi possiamo percorrere spiritualmente con la preghiera incalcolabili chilometri chiedendo alla Madonna di guarire gli ammalati e di liberare le persone sottoposte ad attacchi ossessivi dei diavoli.
Persone spesso prive di vera spiritualità, che si lasciano vincere da qualcosa che appare giusta e da compiere ai loro occhi ma è il trionfo di satana perché portandoli ad impegnarsi in qualcosa che si dovrebbe compiere con distacco, fa perdere il tempo per la preghiera e le cose sante.
E diventano interiormente vuote e prive di equilibrio, incostanti, disorientate.
La mancanza della preghiera e l’innalzamento a divinità di quanto è passeggero e prossimo al disfacimento, rende aridi e molto umani!
Continuiamo la recita del Santo Rosario tutti i giorni e chiediamo aiuto alla Vergine per rimettere Gesù al centro di tutto. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 1,26-33)
Hai trovato Grazia presso Dio
C - Non occorre certo avere uno spirito francescano per cogliere l’importanza del “Perdono d’Assisi”. Oggi è il giorno in cui la vera misericordia di Dio visita quanti compiono le indicazioni dettate dal Signore a San Francesco. Leggiamo innanzitutto il racconto di quanto avvenne quella notte in cui Cristo apparve a San Francesco mentre pregava alla Porziuncola.
«All'origine della «Festa del Perdono» c'é un episodio della vita di san Francesco. Una notte del 1216, era immerso nella preghiera alla Porziuncola. All'improvviso entrò una luce fortissima e Francesco vide sopra l'altare il Cristo e alla sua destra la Madonna e gli Angeli.
Gli chiesero che cosa desiderasse per la salvezza delle anime.
La risposta fu immediata: “Santissimo Padre, benché io sia misero e peccatore, ti prego di concedere ampio e generoso perdono”.
La sua richiesta fu esaudita così da quell'anno, dopo aver ricevuto il permesso dal Pontefice Onorio III, il 2 Agosto si celebra la “Festa del Perdono” a Santa Maria degli Angeli ma anche in tutte le parrocchie e le Chiese francescane. È concessa l'indulgenza a chi si comunica, si confessa e prega per il Papa.
Dal mezzogiorno del 1° Agosto alla mezzanotte del giorno seguente, 2 agosto, si può ottenere, una sola volta l’indulgenza plenaria della Porziuncola».
Il Serafico Padre Francesco, per il suo singolare amore verso la Beatissima Vergine, ebbe sempre particolare cura della Chiesetta dedicata a Santa Maria degli Angeli, chiamata anche Porziuncola, ad Assisi.
Qui Egli prese stabile dimora con i suoi Frati, qui diede inizio con Santa Chiara all’Ordine delle Clarisse, qui concluse il corso della sua mirabile vita.
Per questa Cappella il Santo Fondatore ottenne da Papa Onorio III la storica indulgenza, che i Sommi Pontefici confermarono successivamente ed estesero a numerose altre Chiese. Per questi gloriosi ricordi l’Ordine Serafico celebra con gioia la festa di Santa Maria degli Angeli.
Fra Tommaso da Celano è stato un Frate contemporaneo di San Francesco e conoscitore del Fondatore, anche se non fu tra i primi a seguirlo. Egli scrisse il “Dies irae”, ha composto due “Vitae di San Francesco d'Assisi”, una “Vita di Santa Chiara”, e almeno due “Lodi del Poverello”.
Vogliamo leggere dai suoi scritti ritenuti fedeli e autorevoli, la parte in cui descrive San Francesco e la Porziuncola.
«Il Servo di Dio Francesco, di statura piccola, di mente umile, di professione minore, nel tempo che visse quaggiù, per sé e per la sua fraternità scelse una particella di mondo, per il solo fatto che non gli fu assolutamente possibile servire Cristo altrimenti, che avendo qualche cosa dal mondo.
E non senza una rivelazione e predisposizione divina, già in antico, fu chiamato Porziuncola quel luogo che doveva toccare in sorte a coloro che desideravano di non avere nulla di proprio in questo mondo.
Vi sorgeva una Chiesetta dedicata alla Vergine Madre, la quale per la sua singolare umiltà meritò di essere elevata, dopo il Figlio, alla dignità di capo di tutti gli eletti.
In essa ebbe inizio l’Ordine dei Minori, e come sopra un saldo fondamento, crebbe e si moltiplicò il loro nobile edificio.
Il Santo amava questo luogo più di ogni altro, comandò ai Frati di venerarlo con rispetto speciale e volle che lo custodissero sempre come specchio di vita religiosa, in umiltà e altissima povertà, riservandone però la proprietà agli altri, e ritenendone per sé e per i suoi soltanto l’uso.
Vi si osservava una rigidissima disciplina in tutto, nel silenzio e ne lavoro e in tutte le altre prescrizioni della Regola. Senza tregua, giorno e notte, la fraternità dei Minori di quel luogo era occupata nel lodare Dio e, tutti soffusi di una mirabile fragranza, vi conducevano una vita veramente angelica.
Frate Francesco infatti, pur sapendo che il Regno del Cielo si può raggiungere ovunque e che la Grazia Divina non trova difficoltà a scendere sugli eletti ovunque si trovino, tuttavia si era accorto per propria esperienza che il luogo della Chiesa di Santa Maria della Porziuncola godeva di una maggiore abbondanza di Grazia, ed era frequentemente visitato da Spiriti celesti.
Spesso quindi diceva ai frati: “Guardatevi, figli, dall’abbandonare mai questo luogo. Se ve ne cacciassero fuori da una parte, rientratevi dall’altra. Questo luogo infatti è veramente santo e abitato da Dio.
Qui il Signore moltiplicò il nostro piccolo numero;
qui illuminò i cuori dei suoi poveri con la luce della sua Divina sapienza;
qui accese le nostre volontà con il fuoco del suo amore;
qui, chi avrà pregato con devozione, otterrà quello che chiederà, e chi mancherà sarà punito più gravemente.
Perciò, figli, ritenete degno di ogni onore il luogo della dimora di Dio, e con tutto il trasporto del vostro cuore rendete in esso lode al Signore”».
Chi visita la Chiesetta della Porziuncola rimane incantato e avverte misticamente come una presenza particolare, lo Spirito di Dio che permane lì per donare ai penitenti contriti e confessati, abbondante Grazia. Alla Porziuncola si fermarono grandi Santi come Sant’Antonio di Padova, San Bonaventura di Bagnoregio e tanti di essi sono stati umili visitatori.
Leggiamo le condizioni per ottenere l’indulgenza plenaria del “Perdono di Assisi”, per sé o per i defunti.
1) Confessione sacramentale per essere in Grazia di Dio (negli otto giorni precedenti o seguenti);
2) Partecipazione alla Messa e Comunione eucaristica;
3) Visita alla Chiesa della Porziuncola in Assisi, o ad una Chiesa parrocchiale, o ad una Chiesa francescana dove si rinnova la Professione di Fede, mediante la recita del CREDO, per riaffermare la propria identità cristiana;
4) La recita del PADRE NOSTRO, per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo;
5) Preghiera secondo le intenzioni del Papa, per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa (Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre o altre preghiere a scelta).
6) Disposizione d’animo che escluda ogni affetto al peccato anche veniale.
Chiediamo alla Vergine Maria di aiutarci a ottenere questo mirabile dono dell’indulgenza e disponiamoci interiormente con il Rosario. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 15,21-28)
Donna, grande è la tua Fede!
D - Oggi troviamo un vivo esempio della pratica della Fede vissuta, si comprende facilmente la distinzione tra chi afferma di avere Fede e non attua assolutamente comportamenti di abbandono in Dio, e chi manifesta la sua Fede agendo con grande fiducia in Dio, perché è sicuro del suo intervento.
Le ripetute richieste di aiuto della donna cananea hanno finito per cambiare la volontà di Gesù!
Questa guarigione dobbiamo inquadrarla come inizialmente impossibile e Gesù ha spiegato anche il motivo. “Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele”. Anche se sorprende questa precisazione di Gesù dato che Lui voleva convertire tutti, cambiare i cuori induriti e aprire la salvezza a tutti, in realtà è semplice la risposta.
Se hanno fatto fatica gli ebrei ad accettarlo e la maggioranza Lo uccise in Croce, ancora meno poteva accettare la sua predicazione, la sua Persona, una donna che viveva in Fenicia e non credeva in Dio.
L’organizzazione missionaria del Signore prevedeva inizialmente la predicazione agli ebrei e successivamente al mondo intero.
Quello non era ancora il momento della predicazione ai cananei e di compiere guarigioni in terra loro. Così aveva deciso Dio.
L’incontro con la donna cananea avvenne in Fenicia mentre Gesù era diretto nelle città di Tiro e Sidone, si è trattato senza alcun dubbio di un miracolo straordinario e viene testimoniato nei Vangeli di Matteo e Marco.
I Fenici furono un popolo originariamente insediatosi sulle coste orientali del mar Mediterraneo, nei pressi del Libano. La civiltà fenicia viene ricollegata ai cananei dell’antica Palestina, che abitarono nel sud della stessa regione, essendo nei fatti i fenici indistinguibili per lingua e cultura dal resto dei popoli cananei.
Difficilmente una donna appartenente ai cananei avrebbe rivolto una supplica a Gesù, il fatto quindi è raro e merita un approfondimento.
Gesù guarisce la figlia della cananea dopo ripetute suppliche da parte di una persona che in quel momento non poteva ottenere un miracolo.
Non c’era in Gesù un disegno discriminante, ci mancherebbe, la Sapienza eterna conosceva tempi e metodi per rivelarsi ai pagani o inviare i discepoli nel mondo per annunciare la venuta del Messia. Secondo i criteri logici e dietro la verifica della chiusura del cuore da parte dei pagani, quella donna non poteva adorare Gesù.
Solo la sua umile insistenza le ha permesso sia l’ascolto che il miracolo.
L’insistenza nella preghiera è indispensabile, molti cristiani non sono abituati a pregare con costanza ogni giorno, forse dopo alcuni giorni e solo trovandosi nel bisogno, smettono o rallentano la preghiera.
L’ottenimento della Grazia è legato alla Fede, una Fede operativa nella preghiera costante e fiduciosa.
Questo episodio ci dice che veramente si può ottenere da Gesù tutto ciò che è buono. Proprio tutto. Lui stesso lo ha promesso solennemente: “Tutto quello che chiederete con Fede nella preghiera, lo otterrete” (Mt 21,22).
“Qualunque cosa chiederete nel Nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio” (Gv 14,13).
“Se mi chiederete qualche cosa nel mio Nome, Io la farò” (Gv 14,14).
“Non voi avete scelto me, ma Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio Nome, ve lo conceda” (Gv 15,16).
Senza conoscere la profonda dottrina di Gesù, la cananea avvertiva dentro di sé l’Onnipotenza del Signore e ripeteva la supplica con la convinzione di ottenere la guarigione della figlia. La sua insistenza creò fastidio negli Apostoli, e si presero pure la licenza di consigliare a Gesù cosa fare: “Esaudiscila, vedi come ci grida dietro!”.
Non avevano ancora il discernimento e senza questo grande dono anche chi è convinto di pregare bene e molto, può cadere in una mare di confusione, di contraddizioni, di atteggiamenti impulsivi. I discepoli che consigliano Gesù è un po’ eccessivo!
Non avevano ancora compreso che Gesù non improvvisava e ogni cosa scaturiva dall’intelletto divino. Infallibile.
Come avvenne allora che cambiò atteggiamento sulla donna cananea? Perché ella mostrò la condizione per ricevere la guarigione: la Fede.
La risposta data dalla cananea alla domanda decisa e completa del Signore, aveva tutte le qualità per smuovere le montagne…
“È vero, Signore, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”.
Per Gesù non era il momento di togliere il pane ai figli d’Israele per darlo ai pagani, quindi non era il tempo di predicare e guarire coloro che non avevano Fede in Lui, ma la donna anticipò il tempo con queste sue parole cariche di amore e di umiltà.
Gesù s’intenerì per la Fede con cui la cananea ha rivendicato il miracolo e le concesse la guarigione della figlia.
“Donna, davvero grande è la tua Fede! Ti sia fatto come desideri. E da quell’istante sua figlia fu guarita”.
Scriverei molto altro su questo episodio se avessi maggiore tempo a disposizione, purtroppo in queste mattine sono arrivate in Associazione decine e decine di persone da segnare e poi si sono susseguiti impegni di vario genere e che hanno sempre come fine la gloria del Signore Gesù e un servizio umile e premuroso all’Immacolata Madre di Dio.
Scrivere la Catechesi manifesta solo la mia dedizione alle anime e a quanto attiene esclusivamente la gloria di Dio.
Vogliamo anche noi pregare con molta Fede, cominciando a purificare la mente, il cuore e il corpo? Tutto è possibile per chi crede! Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mc 6,30-34)
Erano come pecore che non hanno pastore.
E - Prima di ritornare a parlare del problema dell’immigrazione generalizzata, voglio soffermarmi su una inquietante affermazione di Mario Draghi, famoso economista e Presidente della Banca centrale europea.
Due giorni fa ha accennato a elementi che congiurano (o concorrono, che tradursi voglia) a deprimere l’inflazione in Europa, trasmettono di nuovo un senso di paura tra i cittadini, agli italiani in particolare.
Queste le parole attribuite a lui e verosimilmente le ha pronunciare: “Con la crisi pilotata vogliono arrivare a un supergoverno mondiale”.
Sorprende che proprio lui riveli un progetto molto segreto e poco conosciuto nel mondo. Molti cristiani e altri che leggono articoli e libri sulla congiura internazionale attiva da decenni e oramai in fase di arrivo, quindi, di realizzazione, non rimangono sorpresi leggendo le parole di Draghi.
Perché le ha rivelate proprio in questi giorni?
Con molta probabilità esiste una decomposizione europea tra i potenti e non tutti sono schierati con gli Stati Uniti. Ma lo stesso giorno, il 4 febbraio, era stata pubblicata la conclusione del rapporto a cura della Rand Corporation, autorevolissimo think tank degli Stati Uniti fondato nel 1946 e che annovera militari e funzionari civili. Tra le molte preoccupazioni, eccone alcune:
«“Per anni avete sottovalutato la Russia, potrebbe invadere l’Europa dell’Est in modo inaspettato”.
“A quel punto per non perdere l’Europa ed arginare l’avanzata negli Stati Baltici, la Nato non avrebbe altra scelta che lanciare un attacco nucleare”.
La Russia potrebbe conquistare l’Europa dell’Est in soli tre giorni. La Nato e gli Stati Uniti hanno sottovalutato in questi anni la reale potenza corazzata russa.
“La nazione di Putin è stata considerata per troppo tempo come disarmata, quasi indifesa. Oggi, invece, gli Stati Uniti e la Nato non hanno abbastanza soldati e carri armati in grado di arrestare un’avanzata russa attraverso il Baltico. È corretto affermare che la Nato è stata colta di sorpresa dalla Russia di Putin”».
Questo è un problema molto serio, affrontato con molta rilassatezza dai potenti europei, sicuri di spaventare Putin dicendogli “bau, bau”… O la cecità mentale o l’osservanza del progetto di rendere mulatta tutta l’Europa nei prossimi decenni, li rende esitanti e maldestri.
Questa Europa non ha quasi nulla in comune, tranne l’euro, che sei economisti e premi Nobel in questi anni hanno pubblicamente bocciato, affermando l’irresponsabilità dei governanti nel mantenere questa moneta in sistemi economici differenti.
Sono legati dal progetto comune di rendere l’Europa a loro immagine e somiglianza… Ma Dio non lo permetterà.
La televisione dei vescovi, Tv2000, questa sera manderà in onda un reportage sul fallimento dell’accoglienza degli immigrati in Italia, e da la responsabilità al governo, perché il mancato controllo trasforma gli hotspot in fabbriche di clandestini
Fra gli strumenti identificati nella direzione dell’accoglienza figurano gli hotspot, “punti di crisi” nella versione italiana dei documenti prodotti in sede comunitaria.
È la Caritas a scaricare il governo con le prove del flop dei centri di prima accoglienza. “Lasciano le persone vagare sul territorio alimentando il senso di insicurezza nel Paese”.
Il giornalista Sergio Rame ieri ha scritto queste parole: «“Il reportage curato dall’inviato Massimiliano Cochi di Tv2000, mette a nudo tutte le criticità dei centri di prima accoglienza”.
Generano respinti -è l’accusa della Caritas- lasciano le persone a vagare sul territorio, li si espone al forte rischio di finire nelle maglie della criminalità organizzata, sia in qualità di vittime sia di complici, alimentando il senso di insicurezza degli stessi territori”.
La Caritas accusa apertamente i Paesi europei che, pur dovendo farsi carico della ridistribuzione degli immigrati, non lo stanno facendo: “Hanno detto chiaramente che non vogliono che vengano ricollocate nei loro paesi le persone che arrivano in Italia e in Grecia”.
Accanto a questo ordine di problemi ce ne sono anche altri, e riguardano tutti il fronte interno. Afferma Forti: “In Italia questa disposizione sta incontrando enormi difficoltà dettate dal fatto che le persone che non possono vedersi garantito il diritto ad una protezione vengono lasciate sul territorio in situazione d’irregolarità con problemi anche di sicurezza, anche là dove si volesse rimandare queste persone nei loro Paesi d’origine non è possibile perché mancano gli accordi di riammissione”».
Tanti problemi irrisolti che ricadono sui cittadini inermi e in essi aumenta il pessimismo dinanzi alle scelte dei potenti.
Cittadini che hanno bisogno di sicurezza e garanzia sul futuro, ma passano i giorni e scoprono che nessuno è così onesto da rinunciare a qualcosa per il bene comune. L’unico che è sempre lo stesso e innamorato delle creature è Dio, solo Lui ci dona la vera serenità e ci conduce nella terra promessa.
Però Gesù ci chiede di pregare bene e con amore, ogni giorno e con interesse. A tutti noi dice: «“Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Il luogo per pregare con raccoglimento è determinante, bisogna trovare un luogo silenzioso e accogliente per la preghiera prolungata e meditata. Mentre tutte le altre preghiere possiamo recitarle dove ci troviamo.
Arrivare alla certezza che Gesù ci vede sempre ed ascolta anche i nostri sospiri, è una grande consolazione.
“Ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose”.
La società, la famiglia, la persona, un po’ tutti sono senza guida, non cercano il Pastore buono e non ricevono le Grazie necessarie. Buona preghiera a tutti.