Catechesi N. 143

 

A - Il Profeta aveva annunciato il passaggio da un tempo di oppressione a un tempo di salvezza. Il nuovo annuncio lo ha portato in questi ultimi decenni la Madonna in quelle apparizioni autentiche, indicando in Gesù la vera realizzazione della vita.

B - Oggi è questa frase di Gesù a donarci una grande forza e la vera serenità nei momenti di tribolazione: “Coraggio, sono Io, non abbiate paura!”.

C - Per compiere le opere di Dio, il cristiano deve essere in comunione con lo Spirito Santo, questo è assolutamente imprescindibile. Quando Gesù legge dal rotolo la profezia di Isaia: “Lo Spirito del Signore è sopra di me”

D - L’invito alla conversione è perentorio, non c’è altro modo per realizzarsi in ogni settore della vita se non si incontra Gesù Cristo.

E - La liturgia oggi ci mostra la rivelazione di Gesù Cristo al Giordano. Non appena arriva sulla riva del fiume Giovanni è intento a predicare il battesimo di penitenza, come abbiamo visto domenica scorsa, invitava alla conversione e battezzava con l’acqua.

 

 

+ VANGELO (Matteo 4,12-17,23-25) 

Il regno dei cieli è vicino.

 

A - Il Profeta aveva annunciato il passaggio da un tempo di oppressione a un tempo di salvezza. In questi ultimi decenni la Madonna  ha portato il nuovo annuncio nelle sue apparizioni autentiche, indicando in Gesù la vera realizzazione della vita.

Purtroppo l’umanità ha scelto una strada diversa e sbagliata, ha rifiutato la Parola di Dio per volgersi altrove, dove c’è la corruzione.

Questa società è malata per mancanza dell’Amore di Dio, è convinta che le sofferenze si possono ignorare compiendo opere che in realtà producono altre sofferenze. È una società che sta arrivando all’esasperazione perché ha perduto Gesù, non ha più un punto di riferimento concreto che può essere solamente Dio.

Le ferite del cuore presenti in miliardi di persone producono avversità verso gli altri; si vive nell’astio, nel rancore e nell’invidia. Chi è disponibile a chiedere perdono se ha commesso un errore? Non si cerca la riconciliazione, ma si segue l’istinto della vendetta. Oggi l’occhio per occhio è più in vigore di un tempo.

Miliardi di persone hanno bisogno urgente di sfogarsi con qualcuno per ricevere parole di conforto e incoraggiamento, ma non cercano Gesù. E’ più facile ricorrere alla magia occulta e in alternativa allo psicologo. 

C’è tantissima sofferenza morale in questa società, ma sono pochi quelli che scoprono il vero Salvatore: Gesù Cristo.

Come duemila anni fa, oggi Gesù percorre il mondo con il suo Spirito Divino alla ricerca di anime pentite che invocano il suo aiuto, ed è più felice il Signore di donare Grazie e benedizioni che l’umanità di riceverle.

Gesù continua a percorrere il mondo con i suoi Ministri, continua a guarire da ogni male quanti Lo cercano con sincerità.

L’uomo però rimane il più delle volte pieno di dubbi e la debolezza lo fa scivolare nella mondanità dissoluta, dimenticando l’esistenza di Dio, non pensando più alle sue necessità spirituali e spesso anche fisiche.

La trascuratezza spirituale di quasi l’intera umanità ha causato il distacco da Dio e le conseguenze le vediamo. Noi siamo chiamati a fare qualcosa per quanti non pensano più alle loro anime.  Dobbiamo interessarci di queste persone e oltre a pregare per loro, dobbiamo avvicinarli e parlare di Gesù, dei Sacramenti e della Madonna. 

Chi compie questo passo quasi sicuramente salverà eternamente la sua anima.

“Conducevano a Lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano”. Buona preghiera a tutti.

 

+ VANGELO (Marco 6,45-52) 

Videro Gesù camminare sul mare.

 

B - Oggi è questa frase di Gesù a donarci una grande forza e la vera serenità nei momenti di tribolazione: “Coraggio, sono Io, non abbiate paura!”. Queste parole non sono dette da una persona qualunque, ma da Gesù, e per questo che acquistano una rilevanza soprannaturale.

Noi abbiamo necessità di accogliere nella nostra anima queste parole e lasciarle dimorare, farle crescere per diventare certezza.

Quando tutto procede normalmente ogni persona si convince di essere forte, di dominare ogni situazione. All’arrivo di una sofferenza, quando ci si accorge che le sole forze umane sono insufficienti per sostenere certi mali, allora molti credenti ricorrono alla preghiera e Gesù li attende per aiutarli.

Se Dio non fosse quel Padre buono che ci ha descritto Gesù, ci abbandonerebbe al nostro destino.

Ma alla misericordia c’è un limite, anche se è infinita da parte di Dio, può avere un limite da parte dell’uomo che intenzionalmente agisce con pura malizia e causa sofferenze nei buoni. In questi casi è l’uomo a rifiutare la misericordia e lascia subentrare la giustizia Divina.

Il Vangelo oggi ci dice che Gesù è sempre presente quando Lo cerchiamo, è sempre disponibile ad aiutare, ma i cattivi che chiedono Grazie difficilmente le ottengono per la loro vita corrotta. 

“Coraggio, sono Io, non abbiate paura!”. Parole che meritano i buoni o i peccatori sinceramente pentiti, non possono ascoltarle quelli che rimangono con un piede in due staffe, che vogliono il male degli altri e le Grazie di Dio.

Gesù ci dice che ogni nostro respiro è ascoltato da Lui, è sempre vicino a noi e vuole risolvere, guarire, liberarci da ogni male. Buona preghiera a tutti.

 

 

+ VANGELO (Luca 4,14-22) 

Oggi si è adempiuta questa Scrittura.

 

C - Per compiere le opere di Dio, il cristiano deve essere in comunione con lo Spirito Santo, questo è assolutamente imprescindibile. Quando Gesù legge dal rotolo la profezia di Isaia: “Lo Spirito del Signore è sopra di me”, i presenti non ne furono sorpresi, conoscevano già le sue opere compiute a Cafarnao. Il problema è venuto dopo, quando rivelò che era Lui l’inviato per salvare Israele.

I suoi concittadini furono i primi a rifiutare la sua rivelazione e ad allontanarlo da Nazaret; erano  paesani che agivano per orgoglio e per convenienza.

Volenti o dolenti la verità di Gesù conosciuto per decenni e che aveva sempre edificato tutti, trionferà e resterà incancellabile.

In questi duemila anni innumerevoli personaggi iniqui hanno cercato di annullare la Verità rivelata da Gesù che Lui è il Figlio di Dio, ma i loro ininterrotti sforzi si sono infranti. C’è da chiedersi la ragione che ha spinto e continua a spingere milioni di personaggi a lottare Gesù Cristo, ma già questa persecuzione prova che Lo considerano Dio e vogliono annullare la stessa idea dell’esistenza di Dio.

Non dormono i nemici di Gesù, nei loro incontri studiano come minimizzarlo, come svilire la sua Persona, quali diffamatorie notizie diffondere anche nelle facoltà di Teologia. Tutti questi personaggi vivono pochi anni, muoiono e vengono dimenticati subito dopo. Gesù Cristo rimane sempre vivo e operante, lo sarà per gli uomini fino alla fine del mondo, resterà vivo eternamente.

Non si conosce molto pubblicamente dell’attività sfrenata di quanti lottano Gesù e la sua Chiesa, si mimetizzano benissimo sotto mentite spoglie e i loro sorrisi diventano maschere tenebrose quando si scervellano per trovare nuovi modi per  distruggere la Chiesa Cattolica.

Perché tanta rabbia? I paesani di Nazaret furono colpiti dall’invidia verso Gesù, avevano preconcetti sfasati e non accettavano che quel Giovane conosciuto da tanti anni fosse l’inviato di Dio. I nemici di oggi agiscono con meticolosa razionalità e vogliono annullare il Cristianesimo per una società multiculturale, con tante divinità ma nessun Creatore.

Quello che sembra oggi il silenzio di Gesù non è un’attività passiva: Lui è l’Amore che attende il ritorno dei suoi figli! Ha molta pazienza verso i peccatori ma c’è un limite, questo limite viene stabilito dal peccatore che rimane irriducibile perchè i suoi molti peccati gli tolgono ogni residua capacità di accettare Dio nella sua vita.

“Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione”. Questa notorietà oggi è attaccata dagli anticlericali; noi dobbiamo innanzitutto conoscere bene Gesù meditando il Vangelo per trasmettere a tutti che solo in Lui c’è salvezza. Buona preghiera a tutti.

 

+ VANGELO (Matteo 4,12-17.23-25) 

Il Regno dei Cieli è vicino.

 

D - L’invito alla conversione è perentorio, non c’è altro modo per realizzarsi in ogni settore della vita se non si incontra Gesù Cristo. Questa è la condizione posta da Dio per ricolmarci di Grazie, per donarci la vera felicità che il mondo non conosce, per farci sentire appagati in una società affamata di bisogni.

I bisogni impellenti dei mondani sono tutte quelle cose che si vogliono comprare anche senza una vera necessità. 

Diventano esigenze inventate, desideri incontrollati di possedere un oggetto o un abbigliamento senza però averne davvero necessità. Si scambiano i capricci con l’urgenza e se non si soddisfa, si sta male, si soffre terribilmente. Come se mancasse la stessa vita….

Le immagini di tantissime persone, giovani e adulti, che trascorrevano la notte dinanzi i negozi di telefonia per comprare subito all’apertura i nuovi smartphone, non necessitano di nessun commento. Cosa cambiava nella loro esistenza se lo prendevano dopo un giorno o attendevano anche una settimana? Ma l’impulso è una forza interiore insopportabile, come una foga violenta.

Per chi non s’intende di spiritualità e non cura la propria anima, quella situazione era normale e potevano dire: amano tanto il nuovo smartphone da restare tutta la notte in attesa dell’apertura, seduti per terra e sulle sedie, sdraiati per terra e sulle brandine. Mentre chi conosce la spiritualità cristiana e la psicologia, capisce bene che quelle persone non hanno assolutamente il controllo della volontà, sono in mano ai diavoli.

“Convertitevi, perché il Regno dei Cieli è vicino”.

La conversione che ci indica Gesù non si esaurisce nella Messa festiva, perché conversione indica la trasformazione dello spirito, della propria mentalità. Non serve a nulla la Santa Messa senza la conversione, ma è bene frequentare anche se c’è tiepidezza o una comprensione debole.

Gesù ci chiede un cambiamento interiore che si ripercuote sull’intera persona.

Conversione allora vuol dire passaggio dalla vita corrotta, pagana o viziosa, ad una virtuosa, improntata sui valori umani e morali.

Quando si entra nel cammino della propria conversione e si lotta contro le tentazioni per non ricadere nei peccati, evitando le occasioni stesse di peccato, si diventa più spirituali e Gesù diventa l’unico vero interesse della vita, pur continuando a compiere le stesse cose lecite di prima. 

La vita in apparenza sembra come prima, ma è cambiata la mentalità, perché nel cuore c’è Gesù. Cambiano il modo di parlare e di esistere!

Si diventa più accorti nella valutazione dei sedicenti veggenti, santoni o guaritori strani. Comprendo che non è facile intuire l’inganno di una persona che si presenta mite e buona, frequenta la Messa e dice a tutti di pregare, ma ha poteri che arrivano da satana. 

Per ingannare molti cattolici e allontanarli da una Fede forte, anche se continuano ad andare a Messa, i falsi veggenti ricevono doni dai diavoli. Spesso le persone colpite sono anche ignare dell’intervento di satana e appaiono come mistici autentici, mentre sono animate da satana.

I doni che trasmettono i diavoli hanno la finalità di ingannare i buoni cattolici e di allontanarli dalla vera Fede. L’accoglienza di questi poteri da parte delle persone ignare dell’inganno, diventa una tragedia per loro e le persone che avranno la disgrazia di incontrarle.

L’inganno di satana sta proprio nel dare poteri paranormali a persone apparentemente buone, tranquille, insospettabili. Diventa logico e sincero da parte di chi soffre rivolgersi a queste persone, perché le conoscono come oneste. Le persone colpite o veggenti mostrano improvvisamente poteri non comuni che tutti considerano di provenienza divina, ma sono in realtà doni dei diavoli. Per capire questo bisogna avere il dono del discernimento, altrimenti si finisce in mano ai diavoli 

Questi falsi veggenti hanno una conoscenza medianica che lascia meravigliati i presenti. Spesso questi personaggi vengono scambiati per santi mentre purtroppo sono mossi da satana!

Sono argomenti da approfondire attentamente, è importante tenere presente che satana conferisce particolari poteri anche a ignare persone e queste possono agire in buonafede e causare danni irreparabili a chi si rivolge a loro. 

Un po’ tutti  finiscono per utilizzarli questi poteri per emergere nella società, per dominare gli altri e assoggettarli, anche a modo loro per aiutare, ma è un aiuto che poi si paga con malattie o incidenti ancora più gravi. 

È pericoloso rivolgersi a persone che mostrano di avere poteri carismatici, anche se non prendono soldi. Il fatto di scoprire in se stesse un potere fuori dalla norma, senza interrogarsi della sua provenienza, se ne rallegrano e ne fanno maggiore uso perché finiscono per esaltarsi e sostituirsi a Gesù Cristo. Anche se non lo dicono espressamente, lo vivono interiormente.

Valutate attentamente i frutti spirituali, ossia i comportamenti di una persona che sostiene di avere poteri divini. Se agisce lo Spirito Santo c’è amore, pace, gioia, mitezza, castità, bontà. Se invece agisce satana c’è falsità, ipocrisia, superbia, maldicenza, lussuria, invidia, incapacità al perdono.

Chi non vuole essere ingannato deve rinunciare ai presunti poteri ambigui e deve confrontarsi con un Sacerdote esperto nel discernere. Vi ricordo che satana può anche operare guarigioni. Tali guarigioni però durano poco tempo,  poi si ritorna a stare male, peggio di prima. Per essere protetti affidiamoci all’Immacolata e a suo Figlio Gesù e se possiamo recitiamo tutti i giorni l’Atto di Consacrazione a Maria e la preghiera per i peccatori  a Gesù per essere protetti da Loro. Le preghiere si trovano a pagina 143 e 274 del nostro libretto di preghiere. Buona preghiera a tutti.

 

 

+ VANGELO (Giovanni 1,29-34) 

Ecco l’Agnello di Dio, Colui che toglie il peccato del mondo.

 

E - La liturgia oggi ci mostra la rivelazione di Gesù Cristo al Giordano. Non appena arriva sulla riva del fiume Giovanni è intento a predicare il battesimo di penitenza, come abbiamo visto domenica scorsa, invitava alla conversione e battezzava con l’acqua. Tutti i presenti assistono incantati ai movimenti del Battista e tutti ne hanno una grande stima. 

È un uomo severo e coraggioso, mostra la fortezza dei grandi Profeti e dalla maggior parte della gente viene indicato come il Messia. L’aspettativa degli ebrei è in buone mani, quello che predica penitenza e conversione ha una storia eroica e la sua popolarità è diffusa ovunque. 

La sua predicazione è sincera e più impetuosa di tutti i grandi del passato. Mai  nessuno mai aveva condotto una vita penitente come lui e si era preparato con intensità per parlare addirittura dell’imminente manifestazione del Messia, atteso da diversi millenni. 

La predicazione di Giovanni Battista preparava il popolo alla promulgazione del Regno dei Cieli. Ma le sue parole erano incomprese.

«In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: “Convertitevi, perché il Regno dei Cieli è vicino!”» (Matteo 3,1-2). 

Tutte le aspettative del popolo sono rivolte proprio a Giovanni Battista, egli “portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano; e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano” (Matteo 3,4-6).

Quando il popolo è convinto della presenza del Messia, Giovanni Battista spiazza tutti e si rivolge verso un Uomo mite che si dirige verso di lui e Lo indica con queste parole: “Ecco l’Agnello di Dio, ecco Colui che toglie il peccato del mondo!” (Giovanni 1,29).

Con grande umiltà e verità rivela che non è lui il Messia, e per convincere i presenti ripete: “Egli è Colui del quale ho detto: Dopo di me viene un Uomo che è avanti a me, perché era prima di me” (Giovanni 1,30). Una spiegazione convinta ma che purtroppo non può dare ai presenti gli strumenti per capire che quell’Uomo mite lì davanti a tutti è il vero Messia.

Giovanni si sforza di far capire che ancora una volta dice la verità e aggiunge: «Colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è Lui che battezza nello Spirito Santo”» (Giovanni 1,33). Da questo momento Giovanni Battista si fa discepolo di Gesù, sa di trovarsi davanti a Dio.

Il grosso guaio è quando l’uomo di questa società arriva alla convinzione di essere come un dio, ed agisce spinto dall’impulso, mentre la ragione ottenebrata collabora e spinge verso quanto si brama. Se non si incontra il Signore è difficile rinnegarsi e arrivare a conoscersi profondamente per scoprire la propria identità. 

È vero che molti non agiscono così per malizia, ma per debolezza, spinti da un’abitudine non riconosciuta come negativa.

Essi non seguono l’indicazione del Battista e non seguono Gesù: “Ecco l’Agnello di Dio, ecco Colui che toglie il peccato del mondo!” (Giovanni 1,29). Quindi, rimangono nello stesso stato di aridità, indifferenza, insensibilità e freddezza verso le cose di Dio.

Invece di ascoltare la voce che dal Cielo indica Gesù come il Messia atteso, preferiscono seguire le proprie opinioni e patire molto spesso sofferenze che aprono ferite profonde. Così avviene anche all’interno della Chiesa e la Fede in molti Prelati e Sacerdoti  è paralizzata, spenta, non emana più alcuna forma di luce perché essi hanno venduto l’anima al diavolo per avere un po’ di potere su questa terra, ma finiranno per dannarsi nel fuoco eterno per tutta l’eternità. 

I credenti vengono così abbandonati dai loro pastori e non c’è più alcun interesse per la loro salvezza eterna.

Proprio i Prelati e Sacerdoti sono chiamati a indicare il Signore Gesù come il Salvatore, invece molti dei loro cuori sono appesantiti, agitati, modernisti e vanno contro il Vangelo Storico di Gesù e il Catechismo Cattolico insegnato da San Giovanni Paolo II del 1992.

Dio è venuto in mezzo a noi per risollevarci da ogni male, dalle nostre miserie, dalla rabbia che portiamo nel cuore e dal rifiuto del perdono, perché si cerca una giustizia secondo la nostra volontà, ma che Dio condanna. Dio si rende presente nel Giordano quando Gesù inizia la sua missione e ci dice che non possiamo vivere bene e nella gioia senza il ricorso giornaliero a Lui e alla Vergine Santissima.

Se ancora molti non riescono ad indicare agli altri Gesù come il vero Dio, si sforzino di entrare nelle cose di Dio con una meditazione costante e biblica. È necessario conoscere Gesù attraverso le sue opere e i suoi insegnamenti per parlarne ad altri ed aiutare tante persone che soffrono.

Alle volte una sola parola piena di Fede tocca il cuore di chi soffre permettendo a tale persona di uscire dal tunnel tenebroso della tribolazione e del peccato e rinascere a vita nuova.

Io faccio questa esperienza quotidianamente con quanti mi parlano o anche mi scrivono. Bastano poche parole per trasmettere la pace e la forza per risalire dal fossato in cui sono finiti. Parole che esprimono interesse per chi soffre o chiede un consiglio, perché ciò che deve animarci e guidarci è la Fede.

Diversi nostri Associati mi hanno chiesto informazioni sulle videoconferenze. Il collegamento avviene online via Skype con un singolo gruppo riunito presso la casa di uno dei partecipanti. Occorre un computer e la webcam incorporata o collegata. La webcam costa una decina di euro e nei nuovi pc si trova incorporata.

Prima stabiliamo il giorno dell’incontro poi attraverso Skype ci colleghiamo ed è un collegamento spirituale e visivo. Ci vediamo nei monitor e possiamo dialogare, ma il punto centrale è la catechesi al gruppo riunito, ripeto, presso la casa di un partecipante del gruppo.

Chi vuole può organizzarsi parlandone con i parenti e i conoscenti. Con la webcam pronta e nel giorno stabilito si farà il collegamento via Skype per incontrarci in una videoconferenza sul web, anche se siamo sempre uniti per la comunione di preghiera che ci lega giornalmente.

Questo incontro con la webcam è un ottimo mezzo per comunicarci quelle Verità che il mondo vuole insabbiare. NOI SIAMO CON GESU’, CON IL SUO VANGELO  STORICO E CON IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA DI  SAN GIOVANNI PAOLO II DEL 1992. Buona preghiera a tutti.