09/04/2017
Catechesi N. 154
A - Giovedì 3 aprile ho riportato la toccante testimonianza del medico di Papa Giovanni Paolo II, essa è contenuta nel libro "Accanto a Giovanni Paolo II”, E stato pubblicato dalle Edizioni Ares (pp. 256, euro 15,90), ed è presente dal 7 aprile 2014.
B - Sono drammatiche le tre ripetizioni di questa profezia: "Vi ho detto che morirete nei vostri peccati". Parole rivolte ai farisei, sempre ostinati, ribelli e litigiosi nei confronti di Gesù, perché troppo sicuri della loro verità. Ma cos'è la verità?
C - Sono dispiaciuto per il ritardo con cui scrivo questa Catechesi; mi metto adesso davanti al computer perché non è un'opera umana quella che devo compiere, in tal caso avrei potuto dire di essere fisicamente a pezzi e rimandarla ad un altro giorno.
D - In una mia Catechesi ho spiegato la mia convinzione sulla dannazione eterna di Giuda. Qualsiasi persona con un po’ di buon senso arriva a questa conclusione. Ci sono però determinati cristiani che per ragioni diverse.
E - Per la Legge ebraica la “donna sorpresa in adultèrio” era meritevole della lapidazione, una condanna inesorabile e senza pietà.
Tra i musulmani, per esempio, la donna è considerata inferiore all’uomo, a lui deve restare sottomessa e non ha diritto di parlare.
Pellegrinaggio in Francia dal Santo Curato D'Ars dal 22 al 24 Aprile
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario, ore 21 Funzione dei Malati.
Lunedì 17 Aprile ore 15,30 Tombolata. Vi aspettiamo numerosi!!!
Lunedì 1° Maggio festa dell'Associazione. Apriamo ore 10, ore 11 Lodi, ore 12,30 pranziamo insieme. ore 15 Santo Rosario, ore 15.30 Messa di Guarigione e Funzione dei Malati
Per chi vuole ascoltare la Catechesi cliccare sotto.
+VANGELO (Giovanni 11,1-45)
Lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi.
A - Giovedì 3 aprile ho riportato la toccante testimonianza del medico di Papa Giovanni Paolo II, essa è contenuta nel libro "Accanto a Giovanni Paolo II”. E’ stato pubblicato dalle Edizioni Ares (pp. 256, euro 15,90), ed è presente dal 7 aprile 2014.
Il Grande Papa è sempre presente nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere. È un potente intercessore presso l'Immacolata e i diavoli tremano quando si pronuncia il suo nome. Trascrivo un suo pensiero, è una sintesi del Vangelo, una parola ispirata come tutte le altre dall'Altissimo:
«Diffondete nella società, senza distinzione di razza, classe, cultura o età, la consapevolezza che siamo tutti chiamati alla santità. Sforzatevi di essere santi voi in primo luogo, coltivando uno stile evangelico di umiltà e servizio, di abbandono alla Provvidenza e di ascolto costante della voce dello Spirito. In tal modo, sarete "sale della Terra" e risplenderà "la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei Cieli"».
Le parole di questo Santo a cui sono molto devoto mi sono sempre state di grande conforto perché è proprio in questa Associazione, voluta dalla Provvidenza che ho deciso di mettere la mia vita a servizio dei più sofferenti.
Colgo l’occasione per ricordare che, se in passato non mi è stato possibile ringraziare i numerosi benefattori dell’Associazione, non è per cattiva volontà, ne per trascuratezza nei loro confronti, ma esclusivamente per mancanza di tempo, visto i numerosissimi impegni.
Accettate ora, come ringraziamento personale queste parole che a mia volta ho ricevuto da voi quando mi avete inviato le offerte:
Grazie per la tua vicinanza e il tuo sostegno.
Gesù e la Madonna
ti benedicano e ti proteggano da ogni pericolo,
esaudiscano i tuoi santi desideri
e diano a te e alla tua famiglia,
guarigione da ogni male
e liberazione dalle avversità.
Prego ogni giorno per tutti voi.
La mia grande gioia nella giornata è pregare, è presentare a Gesù tutti i nomi, e sono tantissimi, delle persone che, per varie ragioni soffrono, e si raccomandano alle mie preghiere e alle preghiere di tutta l’Associazione.
Prego per tutte le vostre intenzioni, per le vostre famiglie, per il vostro lavoro, per la salute del corpo e per la liberazione da ogni disturbo spirituale. Prego inoltre secondo le intenzioni della nostra Madre Celeste l’Immacolata sempre Vergine Maria!!!
La Madonna è molto contenta quando si prega per le sue intenzioni e per tutti i suoi figli sofferenti e bisognosi di aiuto.
Questa Associazione è Sua, consacrata incondizionatamente al Suo Cuore Immacolato. Lei è la nostra Regina, Avvocata e Protettrice.
In questa domenica abbiamo l’occasione di meditare un grande miracolo compiuto da Gesù. Un miracolo che nessun Profeta aveva mai fatto in passato, e che nessuno potrà ripetere. Verrà tempo in cui qualcuno si presenterà dicendo di essere il vero messia e sarà accreditato dai potenti e dagli insospettabili; nessuno però potrà ingannarci e farci credere che il nostro Gesù non è Dio. Anche dinanzi ai falsi miracoli, che compierà qualcuno, noi resteremo fortemente legati a Gesù di Nazareth.
Ci sarà infatti chi compirà prodigi che non sono miracoli; saranno magie, stregonerie, fenomeni strabilianti come solo satana, maestro insuperabile di inganni riesce facilmente a realizzare. Non potrà però operare miracoli, in quanto il miracolo è la sospensione delle leggi della fisica, e soltanto Dio che ha questo potere.
Il miracolo della risurrezione di Lazzaro è uno dei più grandi del Vangelo, ci troviamo dinanzi a una persona deceduta da quattro giorni, il cui corpo, a causa della malattia sofferta in vita, presentava già uno stato di decomposizione avanzato. Infatti emanava un forte fetore e le bende in cui era avvolto erano tutte intrise di nauseante marciume. Dopo la straordinaria Resurrezione rimangono solamente le cicatrici rosso-cianotiche, la dove prima erano le cancrene che avevano divorato la carne, divenuta ora integra e sana.
Solamente Gesù può compiere i miracoli, e tutto coloro che operano nel Suo Nome. Chi non opera nel Nome di Gesù di Nazareth può fare prodigi che sono solo magie di satana.
In questo lungo racconto sono numerosi i temi da sviluppare. Oggi ne evidenzio alcuni. Marta fa sapere a Gesù della malattia di Lazzaro, ma il Signore rimane nel luogo dove si trova, e indica subito ai discepoli la ragione della malattia del caro amico.
«All’udire questo, Gesù disse: "Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato". Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava».
Un vero amico si sarebbe precipitato immediatamente per andare a trovare Lazzaro. Gesù invece "rimane per due giorni nel luogo dove si trovava". Forse perché non gli è veramente amico? Oppure perchè l'amicizia che promette Gesù è incostante? Domande che scrivo con imbarazzo perché il solo sfiorare Gesù, con una affermazione inopportuna e indelicata, mi da vivo dolore, ma ciò serve per farvi riflettere che Gesù oltre a essere il migliore amico di Lazzaro, è soprattutto “Dio Amore” che tutto vede, che tutto sa, che tutto predispone per il nostro bene. E’ Lui che stabilisce quando è il tempo migliore per intervenire.
Il ritardo della sua visita a Lazzaro già morto e sepolto, è frutto di una sua decisione. Vuole "che per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato". Così decide nella Sua Sapienza infinita di recarsi da Lazzaro dopo quattro giorni dalla sua morte. Il corpo del defunto è già in stato di decomposizione. Tutti possono vedere la condizione ripugnante in cui si trova Lazzaro: c'è la certezza che non si tratta dunque di una morte solo apparente.
"Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello!".
Un altro spunto ci viene da queste parole di Gesù: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?". Parla di morte che diventa vita, e chi crede in Lui non muore in eterno. La domanda posta a Marta, Gesù la pone indistintamente a tutti i cristiani, perché la Fede è una condizione indispensabile per entrare in comunione con Lui.
Parla di morte che porta alla vera vita, quella eterna, ma in questa vita Gesù ha il potere di guarire tutti coloro che sono colpiti da malattie inguaribili e che secondo il parere della scienza non hanno più speranze. Ciò che Egli ci chiede e di avere sempre Fede in Lui e nella Sua Onnipotenza Divina.
Gesù è Dio, tutto gli è sottoposto: la natura, la malattia e persino i diavoli.
Pregate tanto se avete malattie gravi, senza perdere mai la speranza! Il Signore può risuscitare anche quei corpi già toccati dalla morte. Egli vuole risuscitare anche i peccatori ossia coloro che sono morti nello spirito e che si possono considerare come cadaveri che camminano. Anche loro devono sperare nella misericordia di Gesù.
Se costoro non pregano, fatelo voi! Ogni giorno pregate per i vostri familiari, per i vostri parenti, per i vostri amici, per la conversione dei peccatori e per tutti i sacerdoti. Anch'io prego sempre per tutti. Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Giovanni 8,21-30)
Avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono.
B - Sono drammatiche le tre ripetizioni di questa profezia: "Vi ho detto che morirete nei vostri peccati". Parole rivolte ai farisei, sempre ostinati, ribelli e litigiosi nei confronti di Gesù, perché troppo sicuri della loro verità. Ma cos'è la verità? Quante verità esistono? Quale metro di valutazione per fare emergere la verità, quella autentica ?
Tutte le persone lontane da Gesù hanno le loro verità, anche se le ideologie sono identiche ci sono sempre le proprie opinioni scaturite dalle passioni disordinate, a dare ad ognuno la convinzione di essere nel vero. Dove l'orgoglio fa da padrone lì c'è sempre l'assoluta convinzione di possedere la verità. E si sbaglia sempre.
Simile all’orgoglio è la superbia. Si tratta di un'esagerata stima di sé e dei propri meriti (reali o presunti), che si manifesta esteriormente con un atteggiamento altezzoso e sprezzante e con un ostentato senso di superiorità nei confronti degli altri.
Con superbia si intende la volontà di conquistare per se stessi, e con ogni mezzo, una posizione di privilegio dominante sugli altri, i quali sono costretti a riconoscere e accettare la propria inferiorità: non possono di certo competere con la superiorità indiscutibile e schiacciante di chi è superbo.
La superbia della vita è una delle tre concupiscenze, “è l’ostentazione di una sicurezza morale falsa e menzognera, la pretesa vertiginosa di decidere da sé ciò che è bene e ciò che è male misurando tutto l’ambito morale con il metro assoluto della propria coscienza, tanto certa quanto erronea perché svincolata dalla legge eterna naturale inscritta dal Creatore in ogni uomo”.
La superbia dei farisei che contrastano ipocritamente Gesù, li acceca e non permette ad essi di agire bene. I farisei vivono nel male e si compiacciono di questo. L'accecamento li convince di essere nel giusto, di non peccare mai, di affermare sempre le cose giuste e di avere ragione su tutti e tutto.
In questa società molti non agiscono forse così? Peccano gravemente, hanno l’intelletto oscurato eppure osano vantarsi di sapere tutto e di vivere come persone perfette. Cos'è la perfezione umana per queste persone lontane da Gesù Cristo? La perfezione è, in senso lato, uno stato di completezza e di ineccepibilità.
San Tommaso d’Aquino nella Summa Theologiae, riconobbe una duplice perfezione:
1) quando una cosa è perfetta in sé, nella sua sostanza;
2) quando essa serve al suo scopo.
I farisei ignorano questa perfezione e non la comprendono in Gesù, essi sono abilissimi a trovare anche i più piccoli difetti negli altri ma non li trovano in Gesù. Non hanno appigli per condannarlo e allora, come malvagi diffamatori inventano e diffondono accuse false per trasformarle in verità.
Dopo la terza ripetizione della condanna oramai segnata dai loro stessi peccati, i farisei chiedono con atto di sfida: "Chi sei Tu?". Gesù risponde: "Proprio ciò che Io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare". "Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite". I cristiani sono graditi a Dio se compiono le opere di Dio, quelle che ci sono richieste nel Vangelo. Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Giovanni 10,31-42)
Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
C - Sono dispiaciuto per il ritardo con cui scrivo questa Catechesi; mi metto adesso davanti al computer perché non è un'opera umana quella che devo compiere, in tal caso avrei potuto dire di essere fisicamente a pezzi e rimandarla ad un altro giorno. Una cosa sola mi costringe amorevolmente a mettermi qui e iniziare a scrivere il commento al Vangelo di oggi: l'amore per la salvezza delle anime.
Per lo stato di stanchezza accumulato in questi giorni e soprattutto oggi, umanamente parlando non scriverei neanche in cambio di onorificenze che di per sé le detesto. Giornate piene di impegni spirituali innanzitutto con tantissime persone, c’è poi il viaggio meraviglioso che abbiamo fatto alla Madonna dell’Olio del Laus indispensabile per fare conoscere il Vangelo e l'assistenza quotidiana ai malati spirituali che si prolungata tutti i giorni per diverse ore. Non bisogna dimenticare poi che qui in Associazione c'è sempre qualcosa da fare e da sistemare, per dare gloria a Gesù e alla Madonna. Chi verrà qui dovrà lodare Dio per la pace che emana questo luogo, oltre al contesto che deve spingere a pregare con amore e a rientrare in sé per un approfondito esame di coscienza sulla propria vita.
Nonostante questa stanchezza e tanti progetti che vanno ordinati secondo i tempi di realizzazione, è sempre poco quanto faccio per la Madonna. "Tutto è poco per Te, o Madre". Incisione che si trova sulla facciata di un Santuario.
Voglio ricordarvi che le nostre opere buone non sono mai apprezzate dai tiepidi e dai non credenti, occorre vincere la tentazione di voler trovare riconoscimenti e apprezzamenti quando si lavora per la causa del Vangelo.
La nostra ricompensa deve essere sempre e solo Gesù!!!
Dobbiamo seminare opere virtuose e frutti di santità per sfamare quanti non posseggono nulla di spirituale e vagano nelle deserte praterie del mondo in continua ansia di saziarsi.
Solo Gesù appaga ogni forma di fame, anche quella materiale, Lui non abbandona mai i veri devoti che chiedono il necessario per vivere!
Il Vangelo oggi ci allerta e ci dice che anche per le nostre opere buone i cattivi ci perseguiteranno, ma non siamo mai soli: lo Spirito Santo ci illumina e ci libera dai complotti malvagi. "Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?".
Non trovano una sola prova contro Gesù ma ormai hanno deciso la Sua condanna, perchè Lui viene considerato un pericolo per gli ebrei pervertiti.
Ognuno di noi, chi più chi meno, incontra molti farisei sulla propria strada e molti cristiani si spaventano per le diffamazioni che arrivano o per le cattiverie gratuite. Non siamo forse cristiani perché seguaci del Crocifisso che vinse i nemici e la stessa morte? Allora, perché avere paura?
Dobbiamo ripetere le parole di Gesù e continuare ad amare chi ci perseguita, questa è la sola condizione dei veri seguaci di Gesù. satana, il serpente, vede emanare da noi una Luce che lo acceca e sconfigge, così cerca di arrecarci disturbi con tentazioni, calunnie, e altre cattiverie. La nostra perseveranza nel bene è una sconfitta continua per satana.
Coloro che nel mondo non patiscono diffamazioni per amore di Gesù, non sono in comunione con Lui. La persecuzione infatti è il distintivo dei veri seguaci di Gesù.
Ricercare la vita facile e la falsa felicità, voltando le spalle a Gesù e alla Sua Croce, e veramente rischioso. Il rischio è quello di finire la: "dove è pianto e stridore di denti". Gesù non vuole la condanna di nessuno. Se io nella mia miseria, auguro benedizioni e santità a chi è colpito dallo spirito malvagio e mi perseguita senza riposo, figuriamoci quale grande amore ha Gesù per la salvezza dei peccatori!
Se i cattivi non credono alle nostre buone opere o per invidia le ignorano, ripetiamo le parole di Gesù: "Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere". Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Matteo 26,14-25)
Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito!
D - In una mia Catechesi ho spiegato la mia convinzione sulla dannazione eterna di Giuda. Qualsiasi persona con un po’ di buon senso arriva a questa conclusione. Ci sono però determinati cristiani che per ragioni diverse, ma tutte fondate sul modernismo, la mettono in dubbio e la contestano, facendo riferimento alla misericordia di Dio e ad altri pretesti che considero diabolici.
I pretesti li voglio apostrofare proprio con questo termine luciferino, perché sono giustificazioni che contrastano la Sacra Scrittura. Non c'è un solo appiglio che possa far pensare alla salvezza eterna di Giuda e se vogliamo appellarci alla misericordia infinita di Dio, non dobbiamo mai dimenticare che essa presuppone sempre il pentimento del peccatore. Nel caso di Giuda non c’è stato nessun pentimento, perché altrimenti non si sarebbe impiccato.
Giuda si è impiccato come un disperato, e già questa sua morte è un segno molto indicativo sulla sua tragica destinazione eterna.
Leggiamo cosa dice oggi il Signore riguardo a Giuda; sono parole che non ha mai rivolto a nessun altro, neanche ai suoi più grandi nemici e i suoi torturatori.
Il tradimento di uno che era stato tra i Dodici Apostoli è un peccato di bestemmia contro lo Spirito Santo, un peccato che non si può perdonare.
Vi ho spiegato che non si tratta di bestemmia intesa come parola offensive allo Spirito Santo, si tratta di un comportamento e di una disposizione interiore simili a quelli dei diavoli.
Analizziamo ora queste parole: "Il Figlio dell’Uomo se ne va, come sta scritto di Lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’Uomo viene tradito!". Più che un ammonimento è una condanna anticipata perché Gesù conosceva il cuore dell'infame e la modalità del tradimento.
Il "guai" che Gesù lancia contro il traditore, preannuncia una conseguente sua rovina, non è un richiamo né una ammonizione severa.
Il "guai" di Gesù è irreversibile perché il traditore si era posto nella situazione di non ritorno.
Ma per far comprendere meglio la rovina di colui che Lo tradisce, Gesù in presenza degli Apostoli aggiunge una frase che mette i brividi. Tale frase Dio non l'ha pronunciata neanche contro i diavoli perché essi all'inizio erano puri: "Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!".
Non ci sono margini di speranza in una affermazione di questa portata. Giuda ha organizzato tutto contro Gesù e nell'Ultima Cena avviene un fatto tremendo che abbiamo letto nel Vangelo di ieri e che ci fa comprendere a quale infimo stato spirituale era giunto Giuda.
Dopo la frase spaventosa e tagliente di Gesù: "Uno di voi mi tradirà", Giovanni gli chiese sottovoce: «"Signore, chi è?". Rispose Gesù: "È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò". E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. Allora, dopo il boccone, satana entrò in lui».
Dopo avere mangiato l'Eucaristia in uno stato peccaminoso difficile da definire con termini umani, satana prese possesso di Giuda. Non c'è alcuna attenuante per lui, era fin troppo lucido il suo comportamento. Difendere Giuda alla luce delle parole di Gesù e della Scrittura è irriverente e provocatorio. Nessuno è felice per la sua sorte, è lui che l’ha scelta liberamente.
Considerare Giuda salvo è un tentativo per consolare la propria coscienza, un modo per non pensare all'inferno che attende quanti commettono con molta determinazione e sfrontatezza ogni genere di peccato e senza alcun pentimento tradiscono continuamente il Signore Gesù con spietata lucidità. Preghiamo per tutti i peccatori e speriamo nella loro conversione.
Vi invito ad aumentare la preghiera e vi chiedo la carità di pregare molto anche per me. Alle volte non sono solo i satanisti quelli che attaccano la nostra Associazione, ci sono anche tanti cristiani, apparentemente innocui, ma che nascondono nel proprio cuore un nido di serpi infernali, e diffamano gli altri con il veleno delle loro maldicenze, calunnie, e falsità. Non auguriamo a loro alcun male, ma solo tanto bene e la conversione sincera. Diamo amore e perdono, sempre!!! Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Giovanni 8,1-11)
Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.
E - Per la Legge ebraica la “donna sorpresa in adultèrio” era meritevole della lapidazione, una condanna inesorabile e senza pietà.
Tra i musulmani, per esempio, la donna è considerata inferiore all’uomo, a lui deve restare sottomessa e non ha diritto di parlare.
Solo in Gesù troviamo l’amore, il perdono, la misericordia.
Ma i cristiani non hanno compreso la pericolosità delle altri fedi religiose e con molta superficialità appoggiano quelli che vogliono distruggerci. È un paradosso che mette sbigottimento, ma anche sconcerto, per le molteplici iniziative favorevoli a quelli che odiano la Chiesa Cattolica. Così vediamo che, ai cristiani poveri e bisognosi di aiuto vengono chiuse le porte dell’accoglienza, mentre le stesse porte vengono spalancate a coloro che appartengono alle altre religioni.
La Chiesa è in agonia ma risorgerà. Ora sta subendo un attacco terribile, quasi mortale perché i suoi nemici sono ovunque, soprattutto nel suo interno. Infatti i cardinali illuminati massoni vogliono trasformare la Chiesa divina in una chiesa umana, senza più il soprannaturale.
Ve ne accorgete dalle omelie, dove Gesù è considerato semplicemente un Uomo buono che perdona sempre, dimenticando che Egli è il Verbo del Padre, la seconda Persona della Santissima Trinità. Sono esperti a manipolare tutto il Vangelo Storico, cambiando il significato di quanto appare sin troppo chiaro e fanno capire implicitamente che non è più necessaria neanche la Confessione. Gesù Eucaristia è messo ai margini nella predicazione, nascosto in qualche cappella laterale, come se ci vergognasse di Lui. Allora, queste Chiese che emarginano Gesù per chi sono state costruite?
Per l’uomo! Questa è la risposta dei modernisti che hanno aderito alla dottrina protestante e hanno messo al centro l’uomo, si, ma l’uomo senza Dio!!! I cattolici impreparati o fiduciosi di quanto viene detto nelle omelie, seguono docilmente le novità teologiche che purtroppo nascondono tranelli pericolose per la loro Fede. Tali novità, molto spesso sono infatti vere e proprie eresie.
Questi manipolatori si giustificano inconsciamente immaginando di trovarsi dinanzi un Gesù che non vede e non sente, un Dio che non condanna nessuno e che, illusoriamente spalanca il Paradiso a tutti, anche agli atei e ai grandi peccatori irriducibili.
Dimenticano tutto il resto del Vangelo, per esempio, le parole che Gesù rivolge alla donna condannata alla lapidazione: “Và e d’ora in poi non peccare più”. È un avvertimento esplicito per evitare una condanna peggiore e definitiva.
I cardinali e i vescovi modernisti esultanti e soddisfatti in questi ultimi tempi, evitano accuratamente di leggere quei passi del Vangelo Storico che sono la loro condanna: “Non vi conosco, non so di dove siete” (Luca 13,25).
Quando Gesù parla della necessità di passare per la porta stretta per diventare autentici cristiani e ricevere abbondante Grazia e poi la vita eterna, precisa che non ci si salva compiendo opere senza osservare la sua Legge, non si guadagna il Paradiso solo perché si pronuncia il suo Nome.
“Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità! Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i Profeti nel Regno di Dio e voi cacciati fuori” (Luca 13,26-28).
Oggi nella Chiesa i cardinali e i vescovi modernisti festeggiano perché hanno costruito l’immagine di un nuovo Gesù, a loro uso e piacere ma non è più quel Gesù del Vangelo Storico. Dovrebbero invece tremare quando leggono che esiste l’inferno eterno, “dove è pianto e stridore di denti”, e che la salvezza eterna si conquista con l’osservanza scrupolosa del suo Vangelo Storico.
Non c’è via di mezzo, o si sta con Gesù oppure contro di Lui.
Oltre alle parole dette rivolte alla donna adultera, sull’importanza di non peccare più, Gesù, in diverse occasioni esorta a non perseverare nel peccato per non cadere irrimediabilmente nella rete di satana.
Gesù a Gerusalemme incontra un ammalato grave e gli dice: “Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina” (Giovanni 5,8). Qui Gesù non mostra solo la sua misericordia e il Suo potere taumaturgico, infatti poco dopo quando lo ritrova nel Tempio lo avvisa del pericolo che corre la sua anima se non cambia stile di vita: “Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio” (Giovanni 5,14). Buona preghiera a tutti.